Altro
Veritas non ha alcuna intenzione di sostituire un impianto come quello progettato da Eni, più grande di quattro volte rispetto all’impianto di termovalorizzazione del Gruppo Veritas al servizio del territorio del Bacino Laguna di Venezia.
Tra l'altro, non lo consentono nemmeno le autorizzazioni regionali di cui è in possesso la società controllata da Veritas eco+eco, gestore dell'impianto.
L’impianto è autorizzato all'utilizzo massimo di circa 70.000 tonnellate di Combustibile solido secondario (Css), diviso tra la prima linea attualmente in uso (30.000 tonnellate) e la seconda (40.000 tonnellate) che dovrebbe funzionare entro la fine dell’anno.
L’autorizzazione prevede anche la possibilità di termovalorizzare 8.000 tonnellate di fango da depurazione essiccato, che rappresentano solo una piccola parte della produzione dei depuratori civili di Veritas.