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Veritas è la prima multiutility italiana – e una delle pochissime aziende del nostro Paese - ad aver ottenuto la certificazione per la parità di genere e l’inclusione, in base alla nuova prassi di riferimento UNI/Pdr 125:2022.
La certificazione è arrivata alla fine di un lungo processo di audit, che ha valutato ben 33 parametri. Si tratta di un risultato molto importante, soprattutto se si tiene conto del fatto che i dipendenti di Veritas sono per l’80% uomini, dal momento la società svolge per la maggior parte lavori gravosi e fisicamente impegnativi.
La certificazione - sulla base di dati e obiettivi misurabili, quindi verificabili - attesta che il sistema di gestione di Veritas è conforme ai requisiti della norma Uni/Pdr 125:2022, così da garantire un sistema inclusivo e rispettoso di ogni diversità. Tutto questo è il frutto delle politiche che l’azienda porta avanti da diversi anni per promuovere la cultura dell’inclusione, la parità salariale, le politiche che favoriscano le pari opportunità, la conciliazione tra i tempi della vita e quelli del lavoro e la promozione tra i dipendenti degli strumenti di flessibilità.
Sono inoltre da ricordare le iniziative legate alla genitorialità e la cura, l’apertura degli sportelli di ascolto e l’avvio dell’attività della Consigliera di fiducia, mentre sta per prendere il via un progetto per favorire il dialogo e la relazione tra le diverse generazioni e studiare modifiche organizzative legate all’incompatibilità tra l’età e alcune mansioni particolarmente faticose.
Inoltre, Veritas è in possesso dallo scorso anno della certificazione internazionale Geeis – Diversity, che premia le organizzazioni che considerano elementi strategici la tutela e valorizzazione delle differenze e l’inclusione. Si tratta di una certificazione rilevante anche per il recente prestito obbligazionario da 100 milioni di euro (Sustainability-linked bond), emesso a inizio anno 2021 da Veritas per finanziare investimenti nei settori idrico e dei rifiuti. Questo tipo di bond, infatti, è strutturato sulla base di parametri legati al raggiungimento e al mantenimento dei cosiddetti obiettivi Esg (Enviromental social governance), legati a standard di sostenibilità ambientale e sociale. Uno di questi obiettivi è appunto agganciato alla valorizzazione e alla tutela delle diversità.