Acqua
Veritas ha acquisito da Eni un oleodotto di 68 km – realizzato alla fine degli anni Sessanta, ma mai utilizzato per il trasporto di idrocarburi – che collega Porto Marghera a Portogruaro.
Grazie a questa operazione, i Comuni di Venezia e di tutto il Litorale veneziano vedranno maggiormente garantito il rifornimento di acqua potabile, permettendo inoltre la connessione con le società Livenza Tagliamento Acque e Piave Servizi, che gestiscono l’acquedotto in alcuni di quei Comuni.
“Un’importante operazione di riconversione industriale – dice il presidente di Veritas, Marco Bordignon – che ci consente di avviare un’opera strategica per la sicurezza idrica del litorale veneziano e dell’intero territorio metropolitano nel quale operiamo”.
Dichiara Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia e della Città metropolitana: “Il collegamento Venezia-Portogruaro risponde alla necessità di aumentare la sicurezza per il rifornimento dell’acqua potabile del nostro Litorale. Ringrazio quindi Veritas per le attività di progettazione e ingegneria, anche in un lodevole caso di riconversione di infrastrutture come questo”.
Questa nuova condotta collegherà dunque tra di loro le esistenti sorgenti e fonti di prelievo, aggiungendone addirittura di nuove, dal momento che il cambiamento climatico obbliga i gestori ad adattare i servizi erogati a questa nuova realtà.Infatti, soluzioni analoghe sono già state adottate nell’area occidentale e meridionale della nostra provincia (Riviera del Brenta, Miranese e Chioggia) grazie al Savec, il Sistema acquedottistico del Veneto centrale.
Si tratta di un grande anello, realizzato dalla Regione del Veneto/Veneto acque e dai gestori Veritas, Acquevenete ed Etra, in grado di rifornire quelle zone con acqua di ottima qualità attinta dai pozzi di Camazzole, mitigando quindi gli effetti di un’eventuale siccità.
Veritas ha già presentato al ministero delle Infrastrutture uno studio di fattibilità per la realizzazione di una nuova condotta lungo il tracciato dell’ex oleodotto, in modo da collegare il potabilizzatore di Ca’ Solaro da un lato con le condotte del Savec, dall’altro con gli acquedotti del Veneto orientale.
L’intervento è compreso tra le opere strategiche del Piano d’ambito del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia e nel piano industriale di Veritas, vale complessivamente 105 milioni ed è stato inserito dallo stesso ministero tra le opere finanziabili nel Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico (Pniissi).