Razzi di segnalazione nei rifiuti: il Presidente di Veritas scrive al Prefetto

Il presidente di Veritas, Vladimiro Agostini, ha scritto al Prefetto di Venezia, Carlo Boffi, per chiedere un intervento da parte delle Forze dell’ordine, della Capitaneria di porto e delle autorità preposte nei confronti di chi butta tra i rifiuti razzi di segnalazione e altri materiali che possano esplodere.

“I ritrovamenti sono continui – scrive Agostini – anche di razzi non innescati, quindi desidero sollevare la sua attenzione per individuare metodi di contrasto verso i comportamenti irresponsabili di chi getta questi rifiuti pericolosi insieme ai rifiuti urbani invece che restituirli dove si comprano, per un loro corretto smaltimento”.

I venditori di articoli pirotecnici, razzi di segnalazione compresi, hanno l’obbligo di ritirare gratuitamente i materiali scaduti o inutilizzati. Lo stabilisce il decreto del ministero dell’Ambiente 101/2016. L’articolo 4 dice infatti che “Il distributore di articoli pirotecnici raccoglie gratuitamente quelli inutilizzati, scaduti o non più suscettibili di ulteriore uso per le finalità cui sono destinati e i rifiuti derivanti dal loro utilizzo, consegnati dall’utilizzatore”. Né gli Ecocentri ed Ecomobili di Veritas sono autorizzati a ritirarli.

Solo nell’ultimo mese un razzo di segnalazione ha provocato un’esplosione all’interno di un camion per la raccolta dei rifiuti di Pellestrina e un altro è stato trovato negli impianti di trattamento di Porto Marghera, con il rischio scatenare un incendio, come accaduto un anno fa quando le scintille provocate dall’esplosione di un razzo di segnalazione hanno distrutto a Fusina l’impianto di trattamento degli ingombranti della società Eco-Ricicli.