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Nel 2021 Fossalta di Piave oltre il 90% di differenziata, 17 dei 34 Comuni di Veritas superano l'80%

Martedì 8 Febbraio 2022

Rifiuti

Per la prima volta nella storia di Veritas un Comune ha superato la media annuale del 90% di differenziata. Si tratta di Fossalta di Piave che nel 2021 è arrivato al 90,53%.
Altri 17 dei 34 Comuni nei quali Veritas gestisce il ciclo integrato dei rifiuti hanno fatto registrare lo scorso anno una percentuale di differenziata superiore all’80%; 11, invece, hanno superato il 75%.
Questo ha consentito di far salire al 72,96% la media del territorio di Veritas, sostanzialmente stabile rispetto al 2020, anche se c’è da considerare che nel 2021 le attività hanno lavorato di più rispetto ai più rigidi lockdown del 2020.
Oltre a Fossalta di Piave, Ceggia ha raggiunto l’88,54, San Donà di Piave 85,95%, Santa Maria di Sala 85,39%, Meolo 84,9%, Martellago 83,83%, Spinea 83,81%, Cona 83,8%, Mira 83,57%, Marcon 81,63%, Noale 81,59%, Scorzè 80,67%, i 5 Comuni della Riviera del Brenta nei quali la raccolta è gestita in maniera integrata e unitaria (Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Fossò e Vigonovo) con l’80,19%, e Noventa di Piave 80,14%.
E’ importare notare che ai primi posti della classifica sono presenti anche Comuni di grandi dimensioni, su tutti San Donà di Piave (42.000 abitanti) e Mira (38.000 abitanti) che risultano rispettivamente il nono e l’undicesimo Comune del Veneto per numero di abitanti.
Seguono Quarto d’Altino (79,88%), Mirano (79,47%), Pianiga (79,11%), Torre di Mosto (78,74%), Salzano (78,57%), Musile di Piave (78,54%), Mogliano Veneto (77,07%), Stra e Fiesso d’Artico nei quali il servizio è integrato e unitario (77,01%), Dolo (76,81%), Cavallino-Treporti (76,4%), Eraclea (74,18%), Cavarzere (73,95%), Chioggia (66,38%), Venezia (64,88%) e Jesolo (63,13%).
Nel territorio comunale di Venezia, in particolare, Mestre e terraferma sono salite al 75,93%; Lido e Pellestrina sono arrivate al 75,26%; Venezia, Murano e Burano (34,87%), segnale della difficoltà delle categorie economiche a fare bene la raccolta differenziata.
“Si tratta di risultati molto importanti e lusinghieri – sottolinea il presidente di Veritas, Vladimiro Agostini - che dimostrano il crescente impegno dei cittadini e delle imprese, e l’efficacia dei nostri sistemi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e delle differenziate”.
Da anni, ormai, nel nostro territorio la media della differenziata supera il 70%, in netto anticipo rispetto all’obiettivo Ue fissato entro il 2035 al 65%. Inoltre, il ricorso alla discarica è minimo (inferiore al 3%) e comunque limitato a materiali inerti e che non possono ancora essere riciclati o trasformati, e il rifiuto secco residuo rimasto viene trasformato in Combustibile solido secondario (Css).
Infatti, dopo essere stato asciugato e privato di tutti i materiali che ancora possono essere riciclati, il Css prodotto viene successivamente trasformato in energia nell’impianto di Fusina.
In questo modo, ben il 97% dei rifiuti raccolti nel nostro territorio viene riciclato, riutilizzato o trasformato.
Un sistema di eccellenza, riconosciuto anche da Ispra. Nel recente Rapporto rifiuti relativo al 2020, Venezia è risultata la seconda grande città italiana per percentuale di differenziata (superata solo da Parma che da poco ha raggiunto i 200.000 abitanti) e con oltre 3 punti di vantaggio su Milano, 6 su Padova e quasi 9 su Verona.
Secondo posto per Venezia (842.942 abitanti) anche nella classifica delle 14 Città metropolitane italiane, superata solo per lo 0,1% da Cagliari, la più piccola d’Italia, con la metà degli abitanti del nostro territorio.
I dati sono relativi al 2020, quindi al primo anno Covid che ha visto un fortissima diminuzione delle presenze turistiche. E’ infatti crollata la produzione pro capite annuale di rifiuti (quantità totale raccolta/numero di abitanti): 576,5 kg/anno/abitante nel Comune di Venezia (675,8 kg/anno/ab nel 2019) e 548 kg/anno/ab (605 kg/anno/ab nel 2019) nel territorio metropolitano.
C’è però bisogno di un ulteriore sforzo da parte dei cittadini e delle imprese per separare meglio i vari tipi di rifiuti. Troppo spesso, infatti, nelle differenziate sono presenti materiali estranei gettati dai cittadini per errore o disattenzione. Lo stesso vale per il rifiuto secco residuo, dove incautamente i cittadini conferiscono molti materiali che, invece, dovrebbero essere riciclati.
E’ importante notare che gli errori di conferimento rendono spesso inutilizzabili interi carichi di differenziata, con conseguente aumento dei costi di smaltimento.
Se tutti separassero con attenzione i rifiuti, la media di differenziata del nostro territorio potrebbe crescere fino all’80%, facendo di conseguenza scendere la quantità di secco residuo e contenendo i costi.
Per questo motivo, oltre che avviare una specifica campagna di comunicazione su questo argomento, Veritas sta dedicando alla corretta differenziazione dei rifiuti gran parte dell’attività di formazione scolastica.
Quest’anno scolastico, infatti, tra didattica a distanza e in presenza, Veritas formerà 15.000 studenti e studentesse delle scuole territorio.