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La società regionale Veneto Acque ha trasferito a Veritas la condotta idrica Venezia-Chioggia

Giovedì 14 Gennaio 2021

Acqua

La società regionale Veneto Acque ha trasferito a Veritas parte della rete dell’acquedotto Savec, il Sistema acquedottistico del Veneto centrale. Un’infrastruttura molto importante, realizzata da Veneto Acque – in collaborazione con Veritas e i gestori idrici pubblici Acque Venete di Monselice ed Etra di Bassano del Grappa - all’interno delle province di Venezia, Padova, Rovigo e Vicenza.
Il Sistema degli acquedotti del Veneto centrale è formato da 150 km di tubi, nuovi pozzi di prelievo per 950 litri/secondo e nuovi serbatoi di accumulo capaci di contenere 7.000 metri cubi, con un investimento complessivo di 170 milioni di euro. Grazie al nuovo campo pozzi di Camazzole, nel Comune di Carmignano di Brenta (Pd), sarà possibile rifornire di acqua potabile di ottima qualità le aree orientali delle province di Padova, Rovigo e Venezia (Chioggia, Cavarzere e Cona). Circa 600.000 persone che attualmente utilizzano per usi idropotabili l’acqua del Po e dell’Adige, con costi di potabilizzazione elevati e qualità organolettiche mediocri.
In particolare, Veneto Acque ha ceduto a Veritas la grande condotta posata sul fondo della Laguna (800 mm di diametro) che parte da Venezia, dalla centrale di Sant’Andrea, e rifornisce Chioggia, Sottomarina e le isole di Lido e Pellestrina con l’acqua Veritas, parte di falda e parte potabilizzata nell’impianto di Ca’ Solaro, a Mestre.
L’obiettivo del progetto era ed è garantire forme alternative di approvvigionamento idrico nelle zone a rischio idrico a causa della risalita del cuneo salino dall’Adriatico e dei maggiori consumi indotti dal turismo. Crisi che poi non si sono più verificate, grazie anche all’interazione con il potabilizzatore di Veritas di Cavanella d’Adige.
Anzi, nell’estate del 2018, in occasione di un grosso danno provocato da una nave a una condotta sottomarina nel Canale dei petroli, il sistema è stato usato al contrario, rifornendo Pellestrina da Cavanella e con il nuovo collegamento a nordovest di Brondolo.

L’investimento di Veritas nel 2020 per questa tratta è stato di oltre 7 milioni di euro, ai quali si aggiungono 10 milioni di contributo a fondo perduto, ma non recuperati attraverso la tariffa, quindi esclusi dalle bollette idriche che pagano i cittadini. Questo consente di mantenere gli investimenti programmati dal Consiglio di Bacino Laguna di Venezia e compresi nel piano industriale pluriennale di Veritas, senza peraltro gravare sulla tariffa idrica che, con meno di 1,50 euro a metro cubo, resta una delle più basse del Veneto e d’Italia.
“Il Savec è un progetto importante, che ha visto la collaborazione tra Regione Veneto-Veneto Acque e i gestori idrici Veritas, Acquevenete ed Etra - commenta il presidente di Veritas, Vladimiro Agostini. Voglio quindi ringraziare la Regione del Veneto e Veneto Acque per la lungimiranza dimostrata nella realizzazione di una così grande opera, strategica per i cittadini e il territorio perché allontana lo spettro delle crisi idriche da territori storicamente a rischio. E’ proprio il caso di dire che l’unione fa la forza”.