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ESa ha selezionato il GpLab di Veritas per produrre idrogeno dai batteri rossi isolati dai sedimenti della Laguna di Venezia

Lunedì 27 Dicembre 2021

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Esa (Agenzia spaziale europea) ha scelto, tra decine di selezionati, Purple–B, il progetto del Green propulsion laboratory Veritas di Fusina per la produzione di idrogeno dai batteri rossi, isolati dai sedimenti della Laguna di Venezia.
Il Green propulsion laboratory Veritas è la piattaforma di ricerca sulle bioenergie finanziata dal ministero per la Transizione economica e il Comune di Venezia per la riconversione green di Porto Marghera. Si tratta infatti di una struttura, realizzata e gestita da Veritas nell’ambito dell’accordo per Porto Marghera, per promuovere e realizzare nel territorio comunale interventi di efficienza energetica e utilizzo di fonti di energia rinnovabile, attraverso sistemi efficienti, in grado di ridurre i consumi e le emissione di CO2.
Purple-B – messo a punto dal GpLab Veritas in collaborazione con le Università di Padova e Venezia e la start up 9 Tech - prenderà il via l’1 marzo 2022.
Prevede la progettazione, la costruzione anche con l’ausilio della stampa 3D e la sperimentazione di un fotobioreattore pilota dove, all’interno di una spugna translucida che trattiene un sottile velo di liquido per contrastare l’azione della microgravità, saranno intrappolate le cellule vitali dei batteri rossi che colonizzeranno le microcavità al riparo dall’ossigeno, una sostanza per loro nociva.
La luce, motore della particolare fotosintesi dei batteri rossi, isolati dai sedimenti della Laguna di Venezia, sarà fornita da sistemi pulsati a intensità programmata in grado di stimolare la produzione di bioidrogeno che, in forma di bolle gassose, sarà estratto e messo in bombole.
Il prototipo terrestre di Purple-B sarà collocato al GpLab Veritas di Fusina mentre la versione spaziale, utilizzata dalle stazioni orbitanti, sarà inviata in Olanda, all’Estec (European space research and technology centre) di Noordwijk, nell’ambito del Programma Melissa (Micro-ecological life support system alternative) di Esa.
“Siamo molto soddisfatti per questo contratto di ricerca che ci è stato assegnato da Esa – dichiara il direttore generale di Veritas, Andrea Razzini - che si aggiunge ai successi ottenuti dal nostro GpLab. Siamo anche molto contenti che il Comune di Venezia e l’allora ministero dell’Ambiente avessero compreso le potenzialità di questa struttura, permettendoci con i loro contributi di partire. Oggi il nostro campo prove consente ad altri soggetti universitari, enti e aziende di collaborare per progettare, verificare e lanciare nuove tecnologie o sperimentare nuove applicazioni. Proprio a due passi dal GpLab tra breve inaugureremo un distributore di biometano, che permetterà ad alcuni nostri mezzi di utilizzare il biometano derivato dalla raccolta differenziata dell’umido trattata negli stabilimenti Bioman-Sesa. E’ qualcosa che un tempo si poteva solo immaginare, ma che per fortuna oggi è una realtà”.