Veritas è obbligata a intervenire per correggere e smentire le deliranti e false affermazioni delle persone che si oppongono all'impianto di Fusina, dove Veritas trasforma in energia i rifiuti non riciclabili. I comitati cantano vittoria perchè il Consiglio di Stato avrebbe accolto la loro richiesta di sospensiva, accettando il loro ricorso. Prima di tutto è bene precisare che non esiste alcuna sospensiva, perchè loro stessi l'hanno ritirata per evitare di farsela bocciare per la seconda volta. Inoltre, solo in aula i giudici potranno decidere se accettare o respingere il ricorso. Dicono poi che il Tar Veneto aveva respinto il loro ricorso per una questione formale. Falso pure questo. I giudici sono entrati nel merito (tale infatti era il giudizio), stabilendo che i ricorrenti non avevano titolo per presentare il ricorso e che tutto era perfettamente a norma, compreso il rispetto dei limiti delle emissioni.
Forse è arrivato il momento che anche i politicanti dell'ambiente si accorgano che l'opzione rifiuto zero è al di là da venire (ci sono infatti diverse categorie di rifiuti che attualmente non possono essere riciclati), che l'utilizzo della discarica da loro caldeggiato è una pratica peggiore per l'ambiente e per la salute dei cittadini, e che l'unica strada percorribile per tutelare veramente il nostro territorio è la produzione di energia dai rifiuti che non possono essere riciclati, come indicato dall'unione europea e dai principi dell'economia circolare.