
Museo dell'acquedotto di Venezia
Museo dell'acquedotto di Venezia

Museo dell'acquedotto di Venezia
Il Museo dell’acquedotto di Venezia si trova a Venezia, nella sede di Veritas di Sant’Andrea. Si tratta di una struttura, associata alla Rete mondiale dei musei dell'acqua dell'Unesco, in cui sono esposti foto, documenti, strumenti e motori che raccontano la storia dell’approvvigionamento idrico in Laguna, partendo dalla fondazione di Venezia fino ai giorni nostri.
L'acquedotto di Venezia è stato costruito dalla francese Société générale des eaux e inaugurato il 23 giugno 1884 facendo zampillare l'acqua da una grande fontana allestita in Piazza San Marco.
Il Museo dell’Acquedotto di Venezia si trova a Piazzale Roma, sestiere di Santa Croce, 489, Venezia.
Guarda la sua storia attraverso il Museo dell'acquedotto di Venezia
Visita il museo
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Il museo è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.20 (su prenotazione per gruppi e scuole).
Per informazioni e prenotazioni:
Contatti educazione ambientale
Il ciclo integrato delle acque
Il ciclo integrato delle acque
Prelievo, potabilizzazione, trattamento e distribuzione di acqua per uso civile e industriale
L’acqua potabile erogata da Veritas è per la maggior parte di falda, attinta da pozzi a una profondità che arriva a 300 metri. Solo una piccola parte è prelevata dai fiumi Adige, Sile e Livenza e potabilizzata negli impianti di Cavanella d’Adige, Ca’ Solaro e Jesolo (Sile), Torre di Mosto (Livenza), per coprire da una parte i picchi di consumo del veneziano, del trevigiano e di Chioggia, dall'altra quelli di Jesolo e Caorle nella stagione balneare.
L'acquedotto fa parte del Savec, il Sistema acquedottistico del Veneto centrale. Un’opera pubblica strategica, realizzata grazie alla collaborazione tra la Regione Veneto/Veneto acque e alcuni gestori idrici, Veritas tra questi. Si tratta di una sorta di anello che parte da Carmignano di Brenta e fornisce acqua potabile di ottima qualità a Chioggia e alle aree orientali delle province di Rovigo e Padova. Questo permette di allontanare il rischio di crisi idriche dalle zone che attualmente utilizzano per scopi idropotabili l’acqua prelevata dai fiumi Po e Adige.


Che acqua beviamo
L'acqua potabile erogata da Veritas è per buona parte di falda, attinta da pozzi che arrivano a una profondità di 300 metri. È tra le migliori d'Italia per qualità e caratteristiche, economica, attentamente controllata e sicura. Non attraversa l’Italia a bordo di camion (è a km 0) e per essere trasportata non ha bisogno di bottiglie o imballaggi, quindi non produce rifiuti. Per averla, sempre fresca, basta semplicemente aprire un rubinetto.
L’acqua potabile
L’acqua potabile
Vai alla paginaL’acqua potabile che esce dai nostri rubinetti è attentamente controllata
Il laboratorio aziendale di Veritas analizza ogni anno un milione di parametri su 50.000 campioni: pH carbonio organico totale (T.O.C.), cianuro, torbidità, ammonio, colore, cloro residuo libero e totale, residuo secco a 180°C e verifica conduttività, alcalinità, calcio, magnesio, durezza, indice di aggressività. È oggetto di approfondite analisi la presenza di microrganismi e inquinanti quali, ad esempio, composti organo alogenati, metalli (arsenico compreso) e antiparassitari. Tutti i parametri sono conformi ai limiti di legge.
Nell’acqua che Veritas eroga non ci sono tracce rilevabili di Pfas. Il laboratorio aziendale ha fino a oggi ricevuto 800 campioni prelevati in vari punti dell’acquedotto pubblico, sui quali sono state eseguite 12.353 analisi di singoli composti fluorurati.

Contro la siccità evita gli sprechi
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Vai alla paginaVeritas gestisce
Bisogna evitare di sprecare l’acqua non solo nei periodi di scarse precipitazioni e di aumento dei consumi dovuti al periodo estivo, ma sempre e comunque.
Ecco, quindi, alcune buone pratiche di risparmio idrico, molto semplici e di immediata applicazione: