Veritas spa bilancio 20121
Bilancio 2021
bilancio separato e consolidato
al 31 dicembre 2021
Veritas spa bilancio 20122
Veritas spaveneziana energia risorse idriche territorio ambiente servizi
sede legale Santa Croce 489, Venezia
consiglio d’amministrazione
presidenteVladimiro Agostini
consiglieriMarco Bordignon
Sara Da Lio
Gianni Dalla Mora
Francesca Longo
Michele Marangon
Pier Giorgio Ometto
Roberto Panciera
Samuela Zennaro
collegio sindacalepresidenteGiovanna Ciriotto
sindaci effettiviRoberto GiordaniMaurizio Interdonato
sindaci supplentiAndrea BurliniMaria Giovanna Ronconi
società di revisioneEY spa
servizio clienti numero verde 800 466 466 www.gruppoveritas.it
Veritas spa bilancio 20123
Lettera agli azionisti
Care e cari azionisti,
il 2021 è stato un anno difficile, per diverse ragioni, ma il lavoro della Vostra società si è positivamente distinto per aver affrontato la crescita della complessità del sistema normativo-economico nel quale viviamo e le difficoltà generate dal protrarsi della pandemia. Non solo, l’auspicata ripresa economica, che infine è arrivata, ha generato effetti non del tutto prevedibili come il rincaro delle materie prime e quello dei combustibili, in particolare nell’ultimo quarto del 2021. Questi fenomeni si sono acuiti in forma contraddittoria, portando, forse, interi pezzi del Paese verso nuovi indici recessivi. Per queste specifiche ragioni, il “regolare” andamento dei servizi pubblici che ci avete affidato va giudicato con estrema soddisfazione; mantenere saldi impegni, investimenti e indirizzi, manovrando sulle scarse leve aziendali, ma almeno con lucido anticipo sugli eventi e su alcune dinamiche negative è sicuramente degno di nota.
Gli investimenti del 2020-2021 sono stati mantenuti secondo i programmi e anche il credito finanziario e la posizione finanziaria netta di Veritas è stata persino migliorata rispetto al 2020. La Bei – Banca europea per gli investimenti ha confermato e ampliato il credito diretto alla Vostra società, a testimonianza di una ormai acquisita solidità. Quindi credo sia giusto ringraziare ancora una volta i tanti lavoratori e le tante lavoratrici dell’azienda, che, insieme a un collaudato gruppo dirigente hanno saputo gestire bene anche questo difficile anno, raggiungendo risultati fortemente positivi. Aggiungo un ringraziamento anche al Consiglio d’amministrazione, sempre attivo e collaborativo, nonché al collegio dei Sindaci, che viene a scadere con l’approvazione del bilancio del 2021, insieme alla società di revisione E&Y, da lungo tempo ormai impegnata nell’affiancare i controlli sull’operato della società. Un grazie particolare va anche ai sindaci e agli assessori che hanno vissuto con l’azienda, da vicino, le attività aziendali e dato il loro contributo per la tenuta e il miglioramento dei servizi pubblici che sono stati regolarmente erogati, anche quando le condizioni generali non erano positive. Non posso escludere dai ringraziamenti nemmeno i Consigli di bacino, entrambi impegnati nel verificare ogni attività aziendale, ormai quasi completamente oggetto della disciplina della regolazione; non sono mancate infatti difficoltà nel recepire e conciliare legislazioni intermittenti ed emergenziali.
Peraltro, va considerato che il periodo 2019-2021 – oltre ad aver dovuto applicare il nuovo metodo di regolazione per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti – non ha registrato alcun aumento dei costi nei confronti della cittadinanza.
Veritas spa bilancio 20124
Non si può nemmeno dimenticare il fatto che alcuni costi subiti dalla Vostra società derivino dal ritardo provocato da inutili contenziosi come quelli avvenuti per la realizzazione della seconda linea di termovalorizzazione; unica consolazione sta nel fatto che anche da questi contenziosi Veritas ha ottenuto positivamente ragione.
In conclusione, sembra opportuno proporre di approvare il bilancio 2021, con soddisfazione, anche se lo straordinario risultato è comunque derivato da una sommatoria di fatti per lo più dovuti alla valenza di un’accorta gestione piuttosto che da un aumento dei ricavi connesso al sistema tariffario.
Con l’auspicio quindi che possano ripetersi ancora risultati di bilancio così positivi, per i quali ci avete sempre confermato fiducia e sostegno, auguro anche a tutti noi di poter affrontare le tante e nuove sfide dell’economia verde che abbiamo recentemente riportato nel piano industriale della Vostra società. Obiettivi quali la riduzione dei consumi energetici, efficientamento dei processi, la metanizzazione e la elettrificazione/ibridazione delle flotte, il recupero energetico e termico, il riciclo di materia e la riduzione della produzione dei rifiuti così come la lotta agli inquinanti emergenti, la protezione delle fonti e la garanzia di servizi pubblici efficienti non costituiscono solo un elenco di attività che Veritas ha sempre perseguito, ma sono oggi diventati il cosiddetto new green deal europeo verso il quale la Vostra società è già orientata.
il Presidente
Vladimiro Agostini
Veritas spa bilancio 20125
i numeri del Gruppo
455 milioni di fatturato (bilancio consolidato 2021)
2.826 dipendenti (31.12.2021) per Veritas che salgono a 3.396 per il Gruppo
70 milioni di metri cubi di acqua fatturata dall’acquedotto civile
4,8 milioni di metri cubi di acqua grezza distribuiti dall’acquedotto industriale
88 milioni di metri cubi di reflui trattati
519.125 tonnellate di rifiuti raccolte di cui il 72,9% differenziate
Veritas spa bilancio 20126
Veritas spa bilancio 20127
Sommario
1
BILANCIO SEPARATO
1.1 Compagine azionaria 11
1.2 Relazione sulla gestione 12
1.2.1 Risultati economici e patrimoniali del 2021 12
1.2.2Igiene ambientale 21
1.2.3Servizio idrico integrato 31
1.2.4 Servizi urbani collettivi 43
1.2.5 Energia 53
1.2.6 Personale 59
1.2.7 Sistemi informativi 63
1.2.8 Partecipazioni 64
1.2.9 Rischi e incertezze 76
1.2.10 Fatti di rilievo avvenuti nell’esercizio 106
1.2.11 Prevedibile evoluzione della gestione 109
1.3 Situazione patrimoniale e finanziaria 112
1.4 Conto economico complessivo 114
1.5 Variazioni del patrimonio netto 115
1.6 Rendiconto finanziario 116
1.7 Note ai prospetti contabili 118
1.8 Relazioni 230
1.8.1 Relazione del collegio sindacale 230
1.8.2 Relazione della società di revisione 238
2
BILANCIO CONSOLIDATO
2.1 Relazione sulla gestione 246
2.1.1 Risultati economici e patrimoniali del 2021246
2.1.2 Rischi e incertezze 253
2.1.3 Fatti di rilievo avvenuti nell’esercizio 268
2.1.4 Evoluzione prevedibile della gestione 272
2.2 Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 274
2.3 Conto economico complessivo consolidato 276
2.4 Variazioni del patrimonio netto 277
2.5 Rendiconto finanziario 278
2.6 Note ai prospetti contabili 280
2.7 Relazioni 402
2.7.1Relazione della società di revisione 402
Veritas spa bilancio 20128
Veritas spa bilancio 20219
1Bilancio separato
Veritas spa bilancio 202110
Veritas spa bilancio 202111
al 31 dicembre 2021
soci
n. azioni
valore nom. azione
valore nom. quota
quota %
1
Venezia
1.481.226
50
74.061.300,00
50,937243%
2
Chioggia
240.339
50
12.016.950,00
8,264914%
3
Mira
131.765
50
6.588.250,00
4,531210%
4
Jesolo
131.121
50
6.556.050,00
4,509064%
5
Mirano
90.927
50
4.546.350,00
3,126849%
6
Spinea
85.353
50
4.267.650,00
2,935168%
7
Martellago
69.542
50
3.477.100,00
2,391450%
8
San Donà di Piave
61.542
50
3.077.100,00
2,116341%
9
Scorzè
55.212
50
2.760.600,00
1,898662%
10
Noale
51.242
50
2.562.100,00
1,762139%
11
Caorle
50.715
50
2.535.750,00
1,744016%
12
Dolo
48.312
50
2.415.600,00
1,661381%
13
Santa Maria di Sala
42.644
50
2.132.200,00
1,466466%
14
Salzano
37.962
50
1.898.100,00
1,305459%
15
Camponogara
36.600
50
1.830.000,00
1,258622%
16
Pianiga
32.942
50
1.647.100,00
1,132828%
17
Eraclea
31.427
50
1.571.350,00
1,080730%
18
Campolongo Maggiore
30.158
50
1.507.900,00
1,037090%
19
Vigonovo
25.546
50
1.277.300,00
0,878490%
20
Stra
23.456
50
1.172.800,00
0,806618%
21
Campagna Lupia
21.962
50
1.098.100,00
0,755242%
22
Fiesso d’Artico
21.962
50
1.098.100,00
0,755242%
23
Musile di Piave
21.058
50
1.052.900,00
0,724154%
24
Fossò
16.425
50
821.250,00
0,564832%
25
Ceggia
14.315
50
715.750,00
0,492272%
26
Noventa di Piave
13.881
50
694.050,00
0,477348%
27
Torre di Mosto
13.675
50
683.750,00
0,470264%
28
Fossalta di Piave
7.798
50
389.900,00
0,268162%
29
Cessalto
7.113
50
355.650,00
0,244606%
30
Zenson di Piave
5.991
50
299.550,00
0,206022%
31
Marcon
4.262
50
213.100,00
0,146564%
32
Quarto d’Altino
1.262
50
63.100,00
0,043398%
33
Cavarzere
20
50
1.000,00
0,000688%
34
Annone Veneto
10
50
500,00
0,000344%
35
Cavallino-Treporti
10
50
500,00
0,000344%
36
Cinto Caomaggiore
10
50
500,00
0,000344%
37
Cona
10
50
500,00
0,000344%
38
Concordia Sagittaria
10
50
500,00
0,000344%
39
Fossalta di Portogruaro
10
50
500,00
0,000344%
40
Gruaro
10
50
500,00
0,000344%
41
Meolo
10
50
500,00
0,000344%
42
Mogliano Veneto
10
50
500,00
0,000344%
43
Morgano
10
50
500,00
0,000344%
44
Portogruaro
10
50
500,00
0,000344%
45
Pramaggiore
10
50
500,00
0,000344%
46
Preganziol
10
50
500,00
0,000344%
47
Quinto di Treviso
10
50
500,00
0,000344%
48
San Michele al Tagliamento
10
50
500,00
0,000344%
49
San Stino di Livenza
10
50
500,00
0,000344%
50
Teglio Veneto
10
50
500,00
0,000344%
51
Zero Branco
10
50
500,00
0,000344%
Veritas spa
8
50
400,00
0,000275%
capitale sociale
2.907.943
50,00
145.397.150
100,000000%
1.1Compagine azionaria
Veritas spa bilancio 202112
1.2.1Risultati economici e patrimoniali del 2021
Signori Azionisti,
il bilancio di Veritas spa al 31 dicembre 2021 chiude con un utile netto di 9.435 k€ (4.749 k€ nel 2020) ed è il quattordicesimo esercizio di operatività della vostra società nata dalla fusione avvenuta l’1 luglio 2007 delle principali aziende multiservizi operanti nell’area metropolitana di Venezia e dalla successiva incorporazione di altre gestioni aziendali attive nel settore del servizio idrico, dell’igiene ambientale e degli altri servizi pubblici.
L’approvazione del bilancio è sottoposta al termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, come previsto dallo statuto sociale e dall’art. 2364 del codice civile, in quanto la società è tenuta alla predisposizione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 25 del dlgs 127/91.
Inoltre, ai sensi del dlgs 38/2005 in tema Enti di interesse pubblico, la società redige il bilancio d’esercizio in conformità ai principi contabili internazionali (Ifrs) adottati dall’Unione europea.
La società ha sede legale a Venezia e dispone di sedi territoriali a Mestre, Chioggia, Dolo, Mirano, San Donà di Piave, Mogliano Veneto e Jesolo. Opera e fornisce servizi ambientali e idrici ai Comuni soci in un territorio di circa 830 mila abitanti, situato nell’area metropolitana di Venezia e in parte nella provincia di Treviso.
Nei grafici a fianco viene evidenziato come il fatturato ma anche il risultato operativo lordo (ebitda) siano stati, dal 2007 al 2021, tendenzialmente in lieve crescita.
1.2Relazione sulla gestione
Veritas spa bilancio 202113
Anche l’esercizio 2021 è stato caratterizzato dall’eccezionalità degli effetti dell’emergenza sanitaria derivante dalla pandemia del virus covid-19.
Grazie però a misure di restrizione meno stringenti rispetto allo scorso esercizio, si è potuto assistere a un miglioramento complessivo dell’economia italiana e internazionale, il che ha comportato, dopo il rallentamento del 2020, una ripresa degli incassi da bollettazione.
Tale situazione ha di conseguenza comportato un aggiornamento in diminuzione delle stime in merito al rischio di insolvenza dei crediti da bollettazione rispetto all’adeguamento elaborato nello scorso esercizio.
Ciononostante la società, vista l’incertezza del periodo pandemico, ha continuato la serie di interventi per la messa in sicurezza della liquidità aziendale, mediante il ricorso a ulteriori forme di finanziamento peraltro incentivate dalle garanzie di fonte governativa.
In particolare durante l’esercizio 2021 sono stati stipulati altri tre mutui con garanzia Sace secondo quanto previsto dal dl 23/2020 (cosiddetto decreto Liquidità) per un totale di 27 ML€ e a dicembre 2021 è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario per 25 ML€.
La situazione di emergenza anche in questo esercizio ha costretto la società a continuare ad adottare particolari politiche quali, tra le altre, un ridimensionamento delle assunzioni dei lavoratori stagionali, le politiche di smart working, anche se non è stato fatto ricorso al fondo di integrazione salariale come nel 2020.
Nel prospetto successivo sono riportati i principali dati economici di Veritas relativi all’esercizio 2021 e il confronto con la precedente annualità; viene inoltre comparato il peso relativo di ogni singola voce rispetto ai ricavi totali netti.
dati economici (in migliaia di euro)
2021
inc. %
2020
inc. %
ricavi totali netti
390.417
100,0%
369.403
100,0%
costo del personale
-143.474
-36,7%
-137.915
-37,3%
altri costi e accantonamenti operativi
-185.965
-47,6%
-176.196
-47,7%
ebitda*
60.978
15,6%
55.292
15,0%
ammortamenti e svalutazioni
-35.459
-9,1%
-35.140
-9,5%
accantonamenti per rischi e oneri
-6.640
-1,7%
-1.982
-0,5%
risultato operativo
18.879
4,8%
18.170
4,9%
valutazione di partecipazioni
-32
0,0%
-41
-0,0%
oneri (proventi) finanziari
-8.319
-2,1%
-10.308
-2,8%
risultato lordo prima delle imposte
10.528
2,7%
7.821
2,1%
imposte sul reddito dell’esercizio
-1.093
-0,3%
-3.072
-0,8%
risultato dell’esercizio
9.435
2,4%
4.749
1,3%
* L’Ebitda è rappresentato dalla differenza tra ricavi e costi operativi al lordo, degli ammortamenti (già al netto delle quote per contributi in conto impianti), altre svalutazioni di immobilizzazioni, accantonamenti per rischi e altri accantonamenti.
L’Ebitda così definito è una misura utilizzata dal management della società per monitorare e valutare l’andamento operativo della stessa e non essendo identificato come misura contabile nell’ambito sia dei principi contabili italiani che in quelli internazionali non deve essere considerato una misura alternativa per la valutazione dell’andamento del risultato della società. Poiché la composizione dell’Ebitda non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.
I ricavi totali dell’esercizio risultano pari a 390,4 ML€, con un aumento rispetto all’esercizio 2020 di 21 ML€; per un maggior dettaglio sulle variazioni positive e negative si rimanda alle note al bilancio.
Di questi, i ricavi derivanti dalle vendite e dai servizi ammontano a 379,6 ML€, con un incremento di 23,5 ML€ rispetto al precedente esercizio, dovuto principalmente al recupero di ricavi da tariffazione e da corrispettivi comunali d’igiene ambientale, nonché da ricavi per smaltimento e trattamento rifiuti.
Veritas spa bilancio 202114
In particolare tali ricavi dell’igiene ambientale ammontano a 176,2 ML€ (+10,8 ML€ rispetto all’esercizio precedente).
Tale incremento è riferibile al parziale recupero di conguagli tariffari pregressi per 3,3 ML€, nonché all’aumento tariffario riconosciuto al gestore Veritas con l’approvazione dei Pef 2021, che si attesta complessivamente al 2,1% rispetto all’esercizio precedente. Inoltre l’incremento sconta l’effetto straordinario delle svalutazioni dei conguagli pregressi avvenuto nello scorso esercizio.
Si ricorda in particolare che a partire dalle tariffe ambientali per il 2020 è in vigore il metodo tariffario (Mtr) approvato con delibera n. 443/2019/R/rif del 31 ottobre 2019 dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (di seguito Arera).
Tale metodo aveva previsto anche il ricalcolo dei piani finanziari per gli esercizi 2018 e 2019, le cui differenze rispetto al precedente metodo erano da riportare nei Pef futuri (rispettivamente nei Pef 2020-2023 per il conguaglio 2018 e nei Pef 2021-2024 per il conguaglio 2019), di fatto congelando i corrispettivi per tre anni di fila.
L’approvazione dei Pef 2020 è avvenuta prima con delibera del Consiglio di bacino n. 17 del 18 dicembre 2020 e poi con successiva riapprovazione modificativa, con delibera del Consiglio di bacino n. 5 del 14 giugno 2021. Poiché le manovre tariffarie per il 2020, a seguito della normativa per l’emergenza sanitaria, sono state elaborate in base ai Pef 2019, l’approvazione del Pef 2020 ha generato ulteriori conguagli, di cui solo la parte riferibile all’aumento tariffario del 6,6% (entro Cap) è recuperabile nei tre anni successivi (2021-2023), mentre per la parte oltre Cap, essendo sottoposta alla preventiva istruttoria dell’autorità Arera, è ancora in corso di approvazione.
Sempre con delibera del Consiglio di bacino n. 5 del 14 giugno 2021 è avvenuta inoltre l’approvazione dei Pef 2021. Anche in questo caso per la minoranza dei Comuni l’aumento tariffario supera il 6,6% e pertanto la quota oltre Cap non può essere riconosciuta automaticamente al gestore Veritas, ma rinviata nel tempo.
Tutti i Comuni con proprie deliberazioni hanno preso atto dei Pef 2020-2021, già approvati dal Consiglio di bacino e hanno approvato le manovre tariffarie per il 2021, in alcuni casi coprendo con fondi propri sia alcuni conguagli 2020, entro e oltre Cap, in modo da non riportarli nei Pef successivi, e sia gli aumenti tariffari previsti nel 2021, anche in alcuni casi per la parte oltre Cap.
Al 31 dicembre 2021 i conguagli oltre Cap 2020 e 2021, per i quali si rimane in attesa del loro riconoscimento da parte dell’Autorità, ammontano complessivamente a 3,4 ML€.
L’incremento complessivo dei ricavi per igiene ambientale iscritti a bilancio pertanto, tenendo conto anche della svalutazione dei conguagli iscritta nell’esercizio precedente, si è quindi attestato complessivamente a circa il 6,5%.
Per quanto riguarda i ricavi derivanti dalla tariffazione idrica regolata questi ammontano a 120,1 ML€ (+1,5 ML€ rispetto all’esercizio precedente).
Alla tariffa del servizio idrico integrato si applica il metodo tariffario (Mti-3) approvato a dicembre 2019 da Arera con delibera 580/2019/R/idr, valido per le tariffe del periodo 2020-2023. Di conseguenza, la stessa Autorità con delibera 46/2021/R/idr del 9 febbraio 2021 ha approvato le tariffe da applicare per Veritas per il suddetto periodo.
La tariffa idrica approvata per il 2021 ha previsto un adeguamento tariffario positivo rispetto al 2020 dell’1,6%.
Nel paragrafo 1.2.3 viene trattata in modo dettagliato l’evoluzione normativa e regolamentare in termini di tariffa idrica.
La tariffa del servizio idrico integrato resta comunque tra le più basse del Paese e, a causa di un complesso di fenomeni che si aggiungono alle formule di attualizzazione tariffaria, non è destinata ad aumentare in maniera significativa.
Veritas spa bilancio 202115
3% altri ricavi e proventi
20% vendite e servizi
45% tariffe e corrispettivi igiene ambientale
1% servizi comunali
31% tariffa idrica
Nel grafico seguente si può notare il peso relativo delle varie tipologie di ricavi che formano i ricavi totali dell’esercizio 2021.
Ricavi totali
Il costo del personale è pari a 143,5 ML€, aumentato del 4% rispetto al 2020 (+5,6 ML€), ritornando al medesimo livello del 2019.
In particolare l’incremento è sostanzialmente motivato dai maggiori costi per l’applicazione dei rinnovi contrattuali e l’effetto del godimento di ferie, permessi e altre assenze retribuite rispetto al 2020, oltre che all’incremento della rivalutazione del Tfr determinato dagli indici Istat più elevati rispetto agli anni precedenti, incrementi di costi comunque moderati dalle molteplici politiche per favorire l’accompagnamento all’uscita dei dipendenti a fronte della maturazione dei requisiti pensionistici.
Di seguito viene riportato il costo del personale nelle sue principali componenti e il raffronto con il precedente esercizio, anche se va ricordato che il 2020 è un anno atipico per ogni serie storica significativa.
costi del personale (in migliaia di euro)
2021
2020
2019
retribuzioni
105.786
102.734
105.031
oneri sociali
34.822
34.151
34.996
trattamento fine rapporto
6.768
6.685
6.588
altri costi del personale e sopravvenienze
1.122
-649
-373
capitalizzazioni
-5.024
-5.006
-4.972
totale costi del personale
143.474
137.915
141.270
organico f.t.e. (in unità)
2.800,19
2.804,23
2.739,22
I costi esterni e accantonamenti operativi ammontano a 186,0 ML€, in aumento rispetto all’esercizio 2020 del 5,5% e tali costi hanno un’incidenza del 47,6% sui ricavi totali.
In particolare, si riferiscono ai servizi operativi terziarizzati per 76,1 ML€, ai servizi generali per 21,1 ML€, ai lavori su commessa e alle manutenzioni sui beni per 20,8 ML€ e alle utenze per 25,5 ML€.
Nel prospetto seguente sono riportate le tipologie di costo con il raffronto rispetto al precedente esercizio; come si può notare, le principali variazioni hanno riguardato la svalutazione dei crediti (-7.172 k€), i servizi operativi (+5.541 k€), le utenze (+5.829 k€) e i lavori su commessa e le manutenzioni sui beni (+3.022 k€).
Veritas spa bilancio 202116
costi esterni operativi (in migliaia di euro)
2021
2020
materie prime e di consumo
17.177
16.093
lavori e manutenzioni
20.815
17.793
servizi industriali
13.694
11.816
utenze
25.544
19.715
servizi operativi
76.121
70.580
servizi generali
21.127
20.031
affitti e noleggi
4.462
5.483
svalutazione crediti
888
8.060
oneri diversi di gestione
6.137
6.625
totale costi esterni e accant. operativi
185.965
176.196
Tra i costi esterni operativi (all’interno della voce utenze), i costi dell’energia elettrica sono una delle componenti di spesa più importanti della gestione e sono generati per lo più nell’ambito dell’impiantistica del comparto idrico.
Questa importante voce di costo del conto economico ammonta per il 2021 a 22,4 ML€, con un incremento di 5,5 ML€ rispetto al 2020.
Il consumo totale di energia elettrica è diminuito nel 2021 dello 0,37% circa rispetto al 2020, mantenendosi quasi in linea con l’esercizio precedente, mentre si è assistito a un’impennata dei costi della quota energia, che ha comportato un aumento del prezzo medio unitario del 31,21% e della spesa totale per la società del 30,72%, dovuti all’aumento dei prezzi del petrolio e delle materie prime in generale anch’esso conseguenza dell’emergenza sanitaria, effetto negativo che sarà ancora più rilevante nel 2022 a causa delle guerra in Ucraina.
Il risultato operativo lordo (Ebitda) ammonta a 61,0 ML€, in aumento rispetto allo scorso esercizio del 10,3%. Rappresenta il 15,6% dei ricavi totali netti.
Il risultato operativo (Ebit), pari a 18,9 ML€, in diminuzione rispetto al 2020 per 0,7 ML€ (- 3,9%).
La gestione finanziaria registra una diminuzione degli oneri al netto dei proventi rispetto all’esercizio precedente per 2,0 ML€, per effetto principalmente della sopravvenienza attiva finanziaria per la riduzione del fondo rischi per il pagamento degli interessi di mora relativo al contenzioso davanti la Corte dei Conti per l’attività di riscossione di alcune entrate a favore del Comune di Venezia.
Il risultato lordo, prima di considerare le imposte dell’esercizio, ammonta a 10,5 ML€ in aumento di 2,7 ML€ rispetto alla precedente annualità; rappresenta il 2,7% sui ricavi totali netti (2,1% nel 2020).
Le imposte dell’esercizio in questo esercizio ammontano a 1,1 ML€ e sono costituite dall’Irap per 0,5 ML€ e da Ires per 0,6 ML€. Le imposte correnti sono pari a 1,5 ML€ e quindi la rettifica da imposte anticipate, differite e di esercizi precedenti ammonta a -0,4 ML€.
In particolare in questo esercizio si è optato per il riallineamento fiscale previsto dall’art. 110 co. 7 del Dl 104/2020, il quale, a fronte di un pagamento di un’imposta sostitutiva del 3% sui valori da riallineare, pari a 0,2 ML€, ha permesso la registrazione di una sopravvenienza attiva fiscale derivante dal riassorbimento di imposte differite per 2,2 ML€.
Nel prospetto seguente è riportata la struttura patrimoniale di Veritas con i principali aggregati patrimoniali e il peso delle singole componenti sul totale complessivo.
Veritas spa bilancio 202117
dati patrimoniali (in migliaia di euro)
31.12.2021
inc. %
31.12.2020
inc %
immobilizzazioni e altre attività non correnti
640.490
109,8%
628.646
104,9%
capitale circolante netto
-57.392
-9,8%
-29.379
-4,9%
capitale investito netto
583.098
100,0%
599.267
100,0%
patrimonio netto
267.877
45,9%
258.100
43,1%
passività non correnti nette (esclusi finanziamenti)
89.139
15,3%
94.121
15,7%
posizione finanziaria netta*
226.082
38,8%
247.046
41,2%
fonti di finanziamento
583.098
100,0%
599.267
100,0%
* La posizione finanziaria netta, calcolata secondo i criteri previsti dai principali covenant finanziari in essere al 31 dicembre 2021, è la differenza tra tutte le passività finanziarie e le attività finanziarie a breve termine (nel caso di Veritas quest’ultime includono solo le disponibilità liquide). Nella posizione finanziaria netta non è incluso il debito verso il Comune di Venezia, pari a k€ 16.821 già precedentemente riscadenziato a lungo termine.
Il capitale circolante netto aumenta il suo trend negativo (diminuendo pertanto l’ammontare del capitale investito e dunque le necessità finanziarie) per 28,0 ML€, anche per effetto della dinamica dei saldi a credito e a debito verso i comuni soci.
Il volume complessivo degli immobilizzi, compresi quelli immateriali, relativi prevalentemente al sistema informativo, e quelli finanziari, relativi alle partecipazioni nelle aziende del Gruppo e altre attività immobilizzate, sono pari a 640,5 ML€, superiori di 11,8 ML€ rispetto all’esercizio 2020.
Gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio 2021 nelle immobilizzazioni tecniche ammontano a 55,8 ML€, con una leggera diminuzione rispetto al precedente esercizio di 0,3 ML€, così suddivisi:
investimenti tecnici (in migliaia di euro)
2021
2020
beni immateriali
4.514
4.783
beni materiali e immobiliari
21.818
24.295
beni per servizi in concessione
29.515
27.096
totale investimenti
55.847
56.174
Oltre a tali investimenti, nel corso dell’esercizio 2021 Veritas ha acquisito il ramo d’azienda riguardante le condotte della seconda e terza tratta relative all’infrastruttura regionale Savec est, per un importo, al netto dei relativi contributi conto impianti, pari a 13,4 ML€.
La posizione finanziaria netta pari a 226,1 ML€, diminuisce di 21,0 ML€ rispetto al precedente esercizio, anche se in realtà la Pfn media effettiva monetaria registrata durante il 2021 ha subito un aumento rispetto all’esercizio 2020 passando da 236,4 ML€ a 268,7 ML€, e comunque i livelli di equilibrio rispetto al patrimonio netto della società e alla redditività operativa rimangono confermati. Si rimanda al rendiconto finanziario per una puntuale definizione delle singole variazioni monetarie.
Le passività non correnti nette, pari a 89,1 ML€, sono costituite dalle passività a medio-lungo termine verso altri soggetti e dai fondi, compreso il trattamento di fine rapporto; e diminuiscono rispetto al precedente esercizio per 5,0 ML€.
Il patrimonio netto della società ammonta a 267,9 ML€, con un incremento di 9,8 ML€ rispetto all’esercizio 2020, derivante per 9,4 ML€ dal risultato positivo dell’esercizio, e per +0,4 ML€ dall’effetto annuo di adeguamento dell’attualizzazione del fondo trattamento fine rapporto e di adeguamento della riserva cash flow hedge. Per una puntuale analisi delle variazioni del patrimonio netto si rimanda all’apposito prospetto contabile.
Veritas spa bilancio 202118
Veritas spa bilancio 202119
I servizi nel territorio
Veritas spa bilancio 202120
Veritas spa bilancio 202121
1.2.2Igiene ambientale
Nei servizi di igiene ambientale sono impiegate circa 1400 unità che complessivamente generano oltre il 50% del fatturato aziendale.
Veritas opera nell’ambito territoriale coincidente con l’area metropolitana di Venezia (compreso il Comune di Mogliano Veneto in provincia di Treviso), a esclusione degli 11 comuni del Veneto orientale la cui gestione è assicurata dalla controllata Asvo spa.
Lo svolgimento dei servizi ambientali richiede d’intraprendere attività industriali e di servizio inerenti al trasporto, trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti, il controllo di queste operazioni, la conduzione ottimale degli impianti e la loro continua evoluzione nonché la gestione delle discariche dopo la chiusura (gestione post mortem) per conto dei Comuni soci interessati.
Per far fronte ai propri compiti, l’azienda si è progressivamente dotata di schemi organizzativi e industriali moderni che oggi si configurano come un asset di livello internazionale, disponendo di propri impianti per la preparazione di riutilizzo/trattamento e avvio al riciclo dei materiali dei materiali provenienti dalle raccolte differenziate.
Nel corso del 2021 sono stati avviati a recupero la quasi totalità dei rifiuti urbani raccolti, previlegiando il recupero di materia rispetto a quello energetico. Il ricorso alla discarica, per i rifiuti urbani raccolti, è sempre contenuto (meno dell’1%) e comunque al di sotto degli obiettivi europei che fissano tale limite al 10% da conseguire entro il 2035. Permane un uso “straordinario” della discarica per la frazione non ancora valorizzabile nella seconda linea da termocombustione attualmente in fase di realizzazione.
L’applicazione del nuovo metodo tariffario (Mtr) così come stabilito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha determinato un elemento di forte discontinuità rispetto al precedente assetto. Le modalità di calcolo e di attribuzione previste dalle norme regolatorie hanno confermato – in alcuni territori comunali – la presenza di evidenti squilibri economici i quali sono tuttora oggetto di attenzione da parte dell’Etc (ente territoriale competente) per ricercare delle soluzioni che soddisfino sia l’equilibrio economico della singola gestione, sia la necessità di attenuare l’impatto tariffario sull’utenza.
Anche nel 2021, l’operatività ha risentito dell’emergenza sanitaria determinata dal covid-19 la quale ha imposto rilevanti variazioni organizzative e operative sia nell’esecuzione dei servizi, sia nell’interazione con gli utenti. L’impatto sul territorio delle misure introdotte per affrontare l’emergenza e le ricadute sulle filiere produttive, specie in quella turistica, hanno imposto una continua revisione dei piani organizzativi. Sebbene la produzione complessiva dei rifiuti sia aumentata rispetto al 2020, i valori registrati non hanno raggiunto i livelli del 2019. I territori maggiormente interessati dalla contrazione della produzione dei rifiuti sono quelli turistici, in particolare quelli connotati da un turismo internazionale, solo in parte mitigata dall’aumento delle presenze locali le quali hanno preferito, in molti casi, le destinazioni turistiche regionali in considerazione del permanere delle restrizioni e delle condizioni di sicurezza stabilite dalle autorità sanitarie locali e nazionali.
Veritas spa bilancio 202122
Raccolta dei rifiuti
Di seguito la tabella riepilogativa delle quantità raccolte (in tonnellate).
Comuni
totale rifiuti raccolti 2021
totale rifiuti raccolti 2020
totale rifiuti raccolti 2019
totale rifiuti raccolti 2018
Comune di Venezia
150.292,92
147.831,05
175.702,490
167.949,288
Comune di Marcon
8.343,11
8.030,87
9.015,521
8.822,985
Comune di Meolo
2.820,35
2.725,82
2.834,617
2.869,859
Comune di Mogliano Veneto
13.332,85
12.814,13
13.011,686
12.658,621
Comune di Quarto d’Altino
3.726,03
3.727,03
3.972,840
3.960,494
totale area territoriale Venezia
178.515,25
175.128,90
204.537,15
196.261,247
Comune di San Donà di Piave
20.289,61
19.978,28
20.166,222
19.771,833
Comune di Cavallino-Treporti
19.264,42
17.280,61
19.863,470
19.618,930
Comune di Fossalta di Piave
2.079,21
2.110,70
2.094,224
1.895,903
Comune di Ceggia
2.586,75
2.411,09
2.520,505
2.414,321
Comune di Eraclea
7.429,58
6.773,97
7.489,612
7.472,662
Comune di Jesolo
29.934,86
26.807,54
31.866,533
31.761,710
Comune di Musile di Piave
5.142,26
5.118,61
4.875,896
4.741,963
Comune di Noventa di Piave
4.470,99
4.373,23
3.873,202
3.811,053
Comune di Torre di Mosto
2.139,52
1.994,86
2.113,476
1.996,488
totale area territoriale Ambiente est
93.337,20
86.848,88
94.863,14
93.484,862
Comune di Campagna Lupia
2.728,29
2.737,89
2.740,879
2.892,363
Comune di Campolongo Maggiore
3.490,80
3.490,17
3.523,551
3.712,954
Comune di Camponogara
4.730,08
4.737,29
4.758,830
4.921,427
Comune di Dolo
6.605,16
6.718,78
7.047,825
8.673,320
Comune di Fiesso d’Artico
3.154,80
3.128,75
3.235,172
3.233,129
Comune di Fossò
2.944,14
2.881,89
2.881,139
3.063,295
Comune di Martellago
11.692,48
11.673,50
11.902,561
11.421,920
Comune di Mira
14.858,67
14.923,93
15.487,609
14.355,274
Comune di Mirano
14.072,95
14.402,49
15.824,895
16.331,635
Comune di Noale
8.691,46
8.495,05
8.901,778
8.736,110
Comune di Pianiga
5.872,03
5.811,28
5.999,353
6.152,081
Comune di Salzano
4.361,13
4.390,66
4.771,574
4.841,987
Comune di Santa Maria di Sala
9.091,76
8.892,15
9.242,640
9.067,537
Comune di Scorzè
10.225,59
10.168,22
10.427,355
10.083,515
Comune di Spinea
12.905,25
12.919,85
13.396,318
13.264,580
Comune di Stra
2.764,27
2.667,41
2.724,687
2.725,328
Comune di Vigonovo
3.796,23
3.881,76
4.052,804
4.214,669
totale area territoriale riviera del Brenta e Miranese
121.985,08
121.921,07
126.918,970
127.691,123
Comune di Chioggia
48.158,31
34.554,39
36.865,989
32.010,738
totale area territoriale Chioggia
48.158,31
34.554,39
36.865,989
32.010,738
Comune di Cavarzere
6.227,71
6.138,08
6.199,205
6.099,133
Comune di Cona
1.328,18
1.306,03
1.264,386
1.364,975
totale area territoriale Cavarzere
7.555,88
7.444,11
7.463,59
7.464,108
totale Veritas
449.551,73
425.897,36
470.648,842
456.912,078
totale differenziata [a]
306.600,62
300.286,50
319.029,651
307.320,511
totale non differenziata [b]
113.595,63
109.199,20
131.858,691
135.653,130
totale fuori statistica (*)
29.355,48
16.411,65
19.760,501
13.938,437
% di differenziata [a/(a+b)]
72,97%
73,33%
70,76%
69,38%
Dati aggiornati al 3 maggio 2022 e calcolati con il metodo Dm ambiente.
Veritas spa bilancio 202123
La crisi pandemica ha avuto un forte impatto sulla produzione dei rifiuti: nonostante il quantitativo di rifiuti raccolti nell’ambito territoriale servito da Veritas nel 2021 sia aumentato di circa 24.000 t rispetto all’anno precedente, mancano oltre 20.000 t di rifiuti per tornare ai livelli di produzione pre-pandemia, mentre la percentuale di raccolta differenziata si consolida al di sopra dei 70 punti percentuali con il 72,97% (metodo di calcolo secondo dm ambientale 26 maggio 2016). La maggior parte della diminuzione nella produzione dei rifiuti rispetto al 2019 si registra anche quest’anno nel comune di Venezia (circa 25.000 tonnellate in meno corrispondente a una contrazione attorno al 14,5% rispetto al 2019).
Nonostante le oggettive difficoltà operative dovute all’insularità del territorio, nel 2020 il comune di Venezia si è confermato ai primi posti per percentuale di raccolta differenziata tra i grandi Comuni del Paese, con popolazione superiore ai 200 mila abitanti con il 66% di raccolta differenziata (fonte Ispra, Rapporto rifiuti urbani, edizione 2021).
Per gli altri territori, sono confermati e, in molti casi, migliorati, i valori già registrati negli anni precedenti che permettono di posizionare l’intero ambito metropolitano ai primi posti nel panorama nazionale. In linea generale si può dire che i quantitativi di rifiuti raccolti e le percentuali di raccolta differenziata di ciascun comune risentono delle caratteristiche urbane e morfologiche dei territori serviti e della storicità dell’introduzione dei modelli di raccolta attualmente praticati. Le caratteristiche del territorio, infatti, esprimono esigenze e necessità anche molto diverse fra loro, comprendendo parte dei litorali del Veneto, luoghi e città d’arte, ampie porzioni di territori agricoli e aree densamente abitate e si esplicitano nelle differenti dinamiche di produzione dei rifiuti e nelle diverse performance di raccolta differenziata.
Trattamento dei rifiuti urbani e assimilati
La frazione secca residua derivante dalle raccolte differenziate effettuate dal Gruppo Veritas viene conferita alla controllata Ecoprogetto Venezia srl che, nell’ambito dell’Ecodistretto di Marghera, si occupa in modo specifico del trattamento e della valorizzazione di tale frazione, garantendo, inoltre, in ragione della propria particolare collocazione geografica, anche alcuni altri servizi di tipo logistico.
Nell’impianto di Ecoprogetto Venezia srl, infatti, i rifiuti Cer 20.03.01 e Cer 19.12.12 vengono trasformati, attraverso un processo di biostabilizzazione e raffinazione, in combustibile solido secondario (Css) e successivamente valorizzati energeticamente in parte all’interno dello stesso impianto e in parte presso impianti terzi. In ogni caso questo processo non è ottimizzato poiché manca la realizzazione della seconda linea di termocombustione.
Sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto nel 1998 tra Ministero dell’ambiente, Regione Veneto, Comune di Venezia e Enel il Css prodotto da Ecoprogetto veniva inviato alla centrale Enel di Fusina, per essere utilizzato in cocombustione al 5% (massimo teorico) con il carbone per la produzione di energia elettrica. Con tale accordo, le autorità preposte avevano inteso chiudere il cerchio del recupero energetico del rifiuto secco residuo finalizzando l’utilizzo di Cdr (ora Css) prodotto per la produzione di energia nella centrale elettrica.
In questo senso, la centrale Palladio è stata autorizzata dal Ministero dell’ambiente a ritirare fino a 70.000 tonnellate annue di Css.
Il documento di Strategia energetica nazionale (Sen) adottato nel 2017 prevede il phase out del carbone entro il 2025 e quindi la chiusura entro tale data delle centrali elettriche italiane alimentate a carbone; tra queste vi è ovviamente anche la centrale di Fusina di cui Enel ha annunciato la chiusura anticipata della produzione da carbone entro la fine del 2023.
Di fatto, già nel corso dei primi mesi del 2020 la centrale Palladio è entrata in una stato di “chiusura tecnica”: la produzione di energia elettrica è rimasta attiva solo per brevissimi periodi e conseguentemente Ecoprogetto Venezia srl non ha potuto conferire il Css in tale sito. Il 2020, infatti, ha chiuso con il conferimento di sole 1.764 tonnellate di Css alla centrale con il
Veritas spa bilancio 202124
prevedibile effetto di incrementare i costi di recupero/smaltimento.
Tale fattore è stato di grande impatto economico e organizzativo per il Gruppo Veritas e per Ecoprogetto che ha dovuto rielaborare il proprio assetto produttivo per poter valorizzare energeticamente il Css in altri siti in Italia e all’estero e pianificare la valorizzazione del Css all’interno del proprio sito industriale.
Per mantenere l’attuale situazione virtuosa di chiusura del cerchio del recupero energetico dei rifiuti, infatti, Ecoprogetto Venezia srl nel 2019 ha predisposto un nuovo business plan che prevede importanti investimenti per la conversione al coincenerimento dell’impianto autorizzato per produzione di energia elettrica alimentato a biomassa, costituito da due linee con potenza termica di 20 MWt e di 27,9 MWt. Ciò consente la valorizzazione energetica del Css all’interno del sito produttivo di Fusina dell’Ecodistretto di Marghera.
Oltre a perseguire l’obiettivo di valorizzare energeticamente il Css all’interno dello stesso impianto di produzione, il piano permette di ottimizzare ogni aspetto logistico, riducendo drasticamente anche i trasporti (fonte di costi e inquinamento ambientale).
Parallelamente, Ecoprogetto aveva avviato l’iter per l’approvazione della variante impiantistica/autorizzativa presso le autorità preposte.
Il decreto del direttore dell’area Tutela e sviluppo del territorio della Regione Veneto n. 47 del 22 ottobre 2020 di adozione della determinazione positiva di conclusione della conferenza di servizi decisoria, costituente il provvedimento unico regionale ex art. 27 bis dlgs 152/2006 per il progetto denominato Polo impiantistico di Fusina per la gestione dei rifiuti – progetto di aggiornamento tecnologico, ha autorizzato Ecoprogetto Venezia alla valorizzazione energetica del Css prodotto all’interno del polo nelle due linee di termovalorizzazione già in precedenza autorizzate alla generazione elettrica utilizzando biomassa vergine: L1 già esistente (e ristrutturata) e L2 da realizzare. Nel 2021, quindi, Ecoprogetto ha gestito nei primi due mesi l’esercizio provvisorio dell’impianto di termovalorizzazione denominato L1 e nei 10 mesi successivi l’esercizio effettivo dell’impianto; l’impianto nel corso del 2021 ha valorizzato 31.529 t di Css e prodotto energia per 21.661.270 kwh di cui l’82% utilizzate in autoconsumo e il 18% cedute al mercato.
Di seguito si indicano le quantità complessive trattate nell’impianto gestito da Ecoprogetto Venezia srl, comprensive anche dei rifiuti provenienti dalle controllata Asvo spa (in tonnellate).
2021
2020
2019
Rur e sovvalli in ingresso destinati
al trattamento delle linee Css
160.354
139.951
175.719
totale produzione Css
44.280
32.971
44.503
Css valorizzato presso Enel di Fusina
0
1.746
19.150
Css valorizzato presso altri impianti
12.751
28.160
25.353
Css valorizzato all’interno
31.529
3.065
0
2021
2020
2019
1.746
19.150
tot Css in Enel
0%
5%
43%
5.728
15.807
12.257
totale Css in Italia
13%
48%
28%
7.023
12.353
13.096
totale Css all’estero
16%
37%
29%
31.529
3.065
tot Css a L1
71%
9%
0%
totale complessivo
44.280
32.971
44.503
Il Css valorizzato presso altri impianti è stato conferito per il 44% all’estero e per il 56% in
Veritas spa bilancio 202125
impianti situati in Italia.
Con l’entrata a regime anche della seconda linea di valorizzazione energetica del Css autorizzate con il decreto del direttore dell’area Tutela e sviluppo del territorio della Regione Veneto n. 47 del 22 ottobre 2020 si potranno portare a zero i conferimenti presso altri impianti e ritarare le attuali scelte impiantistiche riducendo i conferimenti in discarica e quindi migliorare l’impatto ambientale dell’attività, diminuendone anche il costo.
L’impianto di Ecoprogetto srl svolge inoltre un’importante funzione di piattaforma logistica per il trasbordo dei rifiuti provenienti dal centro storico di Venezia e dalle isole della laguna e per l’ottimizzazione logistica di alcuni trasporti afferenti alla terraferma di Venezia.
Nel 2021, l’area logistica ha gestito 66.032 t di rifiuti in transito così suddivisi:
2021
2020
2019
Foru
22.847
22.388
23.404
verde e ramaglie
16.127
16.890
18.182
carta e cartone
20.097
22.686
16.463
Legno
779
10.330
12.390
ingombranti
2.721
5.351
4.883
spazzamento strade
2.554
2.352
2.434
spazzamento arenile
708
414
866
vpl
15
14
543
raee
175
102
114
pneumatici
10
6
17
totale transiti
66.032
80.533
79.296
Nel 2021, l’area trasbordi ha gestito 48.958 t di rifiuti in transito così suddivisi:
2021
2020
2019
rsu
29.130
27.583
39.929
vpl
7.615
8.075
10.851
carta e cartone
6.665
6.356
8.712
ingombranti
2.179
2.133
2.993
verde e ramaglie
2.433
2.481
2.668
spazzamento arenile
708
414
866
spazzamento strade
185
167
214
legno
43
37
121
raee
1
0
22
totale trasbordi
48.958
47.246
66.376
Valorizzazione delle frazioni differenziate
Il Gruppo Veritas ha affidato, tramite operazione di partenariato pubblico-privato ex art. 183 e ss. dlgs 50/2016, alla controllata Eco-ricicli Veritas srl la raccolta, la selezione e la valorizzazione dei materiali derivati da raccolte differenziate per il loro riciclo. In questa piattaforma, i materiali raccolti separatamente vengono trattati per produrre materiali omogenei da reimmettere nel ciclo produttivo, in sostituzione delle materie prime (vetro, plastiche, metalli, carta/cartone).
Eco-ricicli tratta sia i materiali conferiti dal Gruppo sia quelli raccolti separatamente da altre organizzazioni del nord-est, per predisporne la consegna e la valorizzazione prevalentemente nell’ambito dei consorzi di filiera del Conai ovvero presso società dalla stessa partecipate.
Specializzata nel trattare il multimateriale pesante (vetro, metalli e plastiche), Eco-ricicli ha
Veritas spa bilancio 202126
avviato gli iter autorizzativi necessari ad ampliare il proprio progetto industriale per il trattamento dei rifiuti ingombranti e della carta/cartone, mediante i quali può offrire i servizi di selezione, prepulizia e condizionamento della maggior parte delle quantità secche di rifiuti differenziati, secondo tecniche moderne e con impiego degli impianti a ciclo continuo.
In particolare, l’autorizzazione al trattamento dei rifiuti ingombranti è stata ottenuta il 24 dicembre 2020 e l’avvio dell’esercizio della linea impiantistica è avvenuto il 28 gennaio 2021. La linea impiantistica dedicata alla lavorazione dei rifiuti ingombranti è altresì idonea al trattamento degli scarti industriali e dei rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche, aprendo così le opportunità della società di operare anche nel comparto dei cosiddetti “rifiuti speciali”.
Nell’ambito del nuovo comparto adibito al trattamento dei rifiuti ingombranti, nel corso del 2021, sono stati trattati anche i rifiuti a base legnosa, esclusivamente tramite operazioni di riduzione volumetrica. I rifiuti così trattati sono stati conferiti presso impianti di recupero di materia (produzione di pannelli per arredo). Nel corso del 2021 Eco-ricicli Veritas ha avviato un’importante partnership con il Gruppo Mauro Saviola, leader europeo nella produzione di pannelli riciclati in legno al 100% e presente con tre stabilimenti in Italia. La partnership è stata consolidata attraverso la costituzione della società di scopo Ecolegno CM Venezia, di cui Eco-ricicli detiene una quota del 40%.
Nel corso del 2021 sono proseguiti proficuamente i rapporti con il Gruppo Progest spa, leader assoluto del riciclo degli imballaggi in carta sul territorio nazionale. Nel corso dell’esercizio 2022 si andrà a costituire una società di scopo il cui principale traguardo sarà ottenere le autorizzazioni necessarie al fine di poter realizzare una piattaforma per il trattamento della carta nell’ambito dell’Ecodistretto di Marghera.
L’esercizio 2021 ha visto l’ingresso di Eco-ricicli sul mercato delle materie prime seconde della plastica: è stata attivata alla fine dell’esercizio una linea sperimentale tesa al trattamento del polistirene espanso (Eps) e si sono avviate le procedure per l’accreditamento del sito di Fusina a Peps per conto del consorzio Corepla.
La tabella successiva mostra sinteticamente i risultati quantitativi di questo processo che vede coinvolti più stabilimenti (Porto Marghera per la selezione del multimateriale, Musile di Piave per il trattamento del vetro, Badia Polesine, Istrana e Meolo prevalentemente per la carta).
materiali differenziati
2021
2020
delta tonnellate
delta % 21 su 20
materiale in ingresso da raccolta differenziata
202.767
168.991
33.776
+20%
materiali in uscita materia riciclata avviata al recupero
159.005
142.265
16.740
+11,8%
Progetto Ecodistretto Marghera
L’obiettivo strategico del progetto Ecodistretto di Marghera è raggiungere efficienza dei sistemi di trattamento per il recupero dei rifiuti raccolti, con particolare riferimento alla selezione e la preparazione al riutilizzo delle frazioni indirizzabili verso i mercati del recupero e alla valorizzazione del Css prodotto. A causa di svariate ragioni e vincoli si è anche aggiunta la chiusura del ciclo idrico per la gestione e il trattamento dei fanghi derivanti dal ciclo di depurazione delle acque reflue urbane.
Il progetto interessa complessivamente un’area di oltre 30 ettari a Porto Marghera e si caratterizza per l’approccio nella logica del “distretto industriale”, quindi non uno sviluppo totalmente pianificato, quanto piuttosto un progressivo insediamento, finalizzato anche alla cooperazione dei soggetti coinvolti nel comparto del selezione /riciclo dei rifiuti.
Ciò già consente (e consentirà) di contribuire al risparmio di materie prime, verso un’economia davvero circolare e quindi al passo con i tempi. Si tratta di un’attività difficilmente delocalizzabile e quindi capace di sfruttare i vantaggi competitivi insiti nel radicamento
Veritas spa bilancio 202127
territoriale, anche se tali insediamenti sono più ottimizzati quanto più infrastrutture e attrezzature consentono opportune flessibilità di utilizzo.
Piattaforma logistica di stoccaggio Area 23ha a Porto Marghera
Localizzata a sud dell’isola del petrolchimico di Porto Marghera, l’Area 23ha si trova interamente all’interno del Comune di Venezia, nell’ambito della perimetrazione del Sito di interesse nazionale. Ha la funzione di piattaforma logistica per il deposito preliminare ed eventuale pretrattamento di sedimenti, terre di scavo e rifiuti (quali i fanghi da depurazione civili) in attesa di essere definitivamente allocati nella discarica Moranzani, in fase di realizzazione.
Nell’area sono state realizzate delle vasche di stoccaggio destinate al deposito preliminare di circa 300.000 m3 di rifiuti che, con l’ausilio di mezzi meccanici, vengono trasportati, scaricati, movimentati, accumulati, mescolati, compattati e stesi. Qui i rifiuti vengono caratterizzati per permettere di definire l’eventuale trattamento cui sottoporli prima del conferimento alla discarica Moranzani.
Veritas è il gestore delle vasche di stoccaggio in virtù del recente decreto n. 5 del 7 luglio 2021 della direzione regionale Ambiente e transizione ecologica, subentrando al precedente gestore Sifa scpa (secondo una decisione fondata sulla convenzione del 2017).
Le vasche sono autorizzate a effettuare le operazioni di smaltimento di cui ai punti D13, D14 e D15 dell’allegato B alla parte IV, titoli I e II del dlgs 152/2006, e le operazioni di recupero di cui ai punti R12 e R13 dell’allegato C alla parte IV, titoli I e II del dlgs 152/2006.
L’attività di conduzione dell’impianto comprende la verifica e il peso dei rifiuti che transitano nell’impianto, la registrazione dei Fir (formulario di identificazione dei rifiuti) e dei movimenti di carico e scarico gestito tramite software. Comprende inoltre la gestione delle attività di routine quali la movimentazione e miscelazione dei rifiuti, la loro caratterizzazione e l’attività di manutenzione delle aree e platee.
Attualmente l’impianto – per il quale è in corso l’iter di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale – è impegnato nell’attività di stoccaggio, pretrattamento e recupero dei fanghi di depurazione civile prodotti dagli impianti del Gruppo Veritas.
È stata formulata un’ipotesi di utilizzo ulteriore, anche se minore rispetto alle quantità sopra indicate, rispondente alle necessità del Gruppo Veritas.
Veritas spa bilancio 202128
Ispettori ambientali
Il servizio degli ispettori ambientali è attivo nella maggior parte dei Comuni serviti. L’attività svolta, sempre in coordinamento con i comandi delle polizie municipali locali, è mirata a sanzionare i comportamenti difformi ai regolamenti comunali allo scopo di contrastare, in particolare, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e il degrado cittadino a beneficio della collettività; di seguito si sintetizza il numero di verbali elevati, suddivisi per territorio.
Nonostante le limitazioni imposte dalle restrizioni dovute dal permanere delle condizioni di sicurezza e attenzione sanitaria imposte dalla autorità sanitarie locali e nazionali, i dati 2021 confermano un generalizzato consolidamento dell’attività ispettiva.
Report ispettori ambientali: numero verbali elevati nell’anno 2021
Mestre1.865
Città storica254
Isole ed estuario189
Comune di Venezia2.308
Chioggia519
Campagna Lupia47
Campolongo Maggiore21
Camponogara 46
Dolo49
Fiesso d’Artico 43
Fossò9
Martellago19
Mira 104
Mirano4
Salzano13
Scorzè52
Spinea89
Stra 47
Vigonovo 30
Area territoriale Riviera del Brenta e Miranese573
Comune di San Donà di Piave194
Comune di Cavallino-Treporti123
Comune di Mogliano Veneto34
Comune di Marcon18
Comune di Eraclea89
Comune di Jesolo209
Veritas spa bilancio 202129
Regolazione del servizio d’igiene urbana
La regolazione del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani ha fatto il suo ingresso con la legge 27 dicembre 2017, n. 205, che ha attribuito all’Arera funzioni di regolazione e controllo “del ciclo dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati”.
Dopo una prima attività di analisi che ha coinvolto gestori ed enti competenti, l’autorità di settore ha, pertanto, delineato una propria strategia regolatoria che, nelle intenzioni, dovrebbe favorire il perseguimento dei seguenti obiettivi di fondo:
■migliorare il servizio reso agli utenti;
■raggiungere una maggiore omogeneità del servizio nelle diverse aree del Paese;
■introdurre la valutazione dei rapporti costo-qualità;
■promuovere l’adeguamento infrastrutturale (impianti di gestione);
■migliorare l’efficienza complessiva delle gestioni, contenendo la possibile crescita complessiva delle entrate tariffarie;
■definire adeguamenti dei corrispettivi ancorati a valutazioni delle prestazioni del servizio da parte della comunità interessata (utenti e cittadini), sulla base di idonee modalità organizzative;
■incentivare la possibilità per gli operatori di conseguire ricavi sfruttando le potenzialità insite nelle singole fasi della filiera, con benefici da ripartire tra i medesimi operatori e gli utenti (concetto di sharing);
Conseguentemente, con la delibera 443/2019/R/rif relativa al nuovo Mtr (Metodo tariffario servizio integrato di gestione dei rifiuti 2020-2021) e con la delibera 444/2019/R/rif (Testo integrato trasparenza rifiuti – Titr), entrambe del 31 ottobre 2019, l’autorità ha avviato la regolazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
L’avvio del processo, quindi, è partito dal 2020 coincidendo di fatto con l’inizio della pandemia.
Tale circostanza ha creato qualche difficoltà in capo a gestori ed enti territorialmente competenti causate dal nuovo metodo Arera, dovute sia al radicale cambiamento della metodologia di definizione dei Pef e, di conseguenza, delle tariffe, sia alla complessità del sistema con il quale si è provveduto comunque alla definizione dei Pef per il biennio 2020-2021.
Già nel corso del 2021, in vista della scadenza del primo biennio regolatorio, con la delibera 363/2021/R/rif del 3 agosto 2021 l’autorità ha, poi, approvato:
■l’aggiornamento delle regole per la determinazione dei criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti (Mtr-2) per il quadriennio 2022-2025;
■la nuova regolazione per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento dal 2022.
Con tale delibera, Arera ha introdotto un periodo regolatorio di durata quadriennale (2022-2025) e confermato sostanzialmente le impostazioni principali assunte già con la delibera 443/2019 i cui elementi maggiormente rilevanti sono:
■Pef ancorati ai dati contabili certi consuntivi degli anni precedenti (time lag di 2 anni);
■applicazione del Wacc pari al 5,6% sull’esposizione finanziaria del gestore (per il 2020-2021 era stato del 6,3%);
■applicazione di un fattore di sharing sui ricavi energia e materia (Conai e mercato).
■tariffabilità dei costi previsionali collegati a obiettivi e target di miglioramento, da consuntivare;
■recupero con gradualità dei conguagli dei Pef degli anni precedenti.
Veritas spa bilancio 202130
La novità più rilevante introdotta dalla delibera 363/2021 è rappresentata dall’avvio della regolazione tariffaria dei corrispettivi al cancello degli impianti.
Tale regolazione riguarda in particolare la determinazione delle tariffe al cancello degli impianti di trattamento (inceneritori, discariche, impianti di trattamento intermedio) classificati negli strumenti di programmazione settoriale come impianti “minimi indispensabili” per la gestione dei rifiuti in un determinato ambito territoriale, e che per tale motivo godono di flussi garantiti in ingresso. Nello specifico, per Veritas, tale normativa interessa per la determinazione delle tariffe al cancello della discarica di Jesolo (forse dell’impianto di trattamento e termovalorizzazione della controllata Ecoprogetto Venezia).
Per le tariffe legate agli impianti l’Autorità ha disposto che si applichino di fatto le stesse regole previste per il riconoscimento dei costi di gestione e di capitale stabilite per il servizio integrato rifiuti, con ciò trascurando le particolari caratteristiche che rendono differenti le due fattispecie rappresentate dalla gestione del servizio e dalla gestione degli impianti di trattamento. In particolare, a seguito dell’emanazione della deliberazione 363/2021 (Mtr-2) sono stati segnalati all’Autorità numerosi elementi di incompatibilità tra le regole disciplinate da Arera e le specificità proprie degli impianti, in particolare delle discariche caratterizzate da una durata prestabilita e da flussi di utilizzo che possono essere profondamente differenti da un anno all’altro.
Con una recente determina (1/2022 – DRIF del 22 aprile), Arera è pertanto intervenuta per fornire nuovi elementi interpretativi del Mtr-2 ai fini della determinazione delle tariffe al cancello degli impianti. Tale determina, tuttavia, sembra non risolvere tutte le problematiche che sono state segnalate dai gestori per cui la concreta applicazione del Mtr-2 per le tariffe agli impianti del quadriennio 2022-2025 si presterà, presumibilmente, a differenti soluzioni la cui ammissibilità potrà essere verificata solo in sede di istruttoria da parte dell’Autorità.
Oltre alle disposizioni sulla determinazione dei Pef, l’Autorità, dopo una serie di consultazioni avvenute nel corso del 2021, ha adottato la delibera 18 gennaio 2022 n.15/2022/R/rif Arera che definisce il Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (cosiddetto TQRIF). Il TQRIF prevede l’introduzione di un set di obblighi di qualità contrattuale e tecnica, minimi e omogenei per tutte le gestioni, affiancati da indicatori di qualità e relativi standard generali differenziati per gli Schemi regolatori individuati in relazione all’effettivo livello qualitativo di partenza garantito agli utenti.
Tali disposizioni stanno avendo, e avranno sempre più in futuro, delle ricadute organizzative importanti sul servizio reso dai gestori i quali sono chiamati da subito a individuare le specifiche e conseguenti esigenze di spesa corrente e di investimento, al fine di proporle nell’ambito dell’attività di programmazione pluriennale e definizione dei Pef 2022-2025.
L’Mtr-2, infatti, in vista dell’uscita delle disposizioni sulla qualità, aveva già previsto la possibilità di valorizzare nei Pef dal 2022 componenti di natura previsionale a copertura di eventuali “oneri aggiuntivi che ci si attende di sostenere per l’adeguamento agli standard e ai livelli minimi di qualità” introdotti dall’Autorità.
Anche nel piano pluriennale degli investimenti del gestore del servizio sono state previste le spese per investimenti finalizzati a sostenere le attività richieste da tali standard.
Anche Veritas, pertanto, è chiamata a riorganizzarsi per conformare, già dall’1 gennaio 2023, la propria struttura operativa e commerciale alle esigenze di qualità definite a livello nazionale.
Veritas spa bilancio 2021 31
1.2.3Servizio idrico integrato
La divisione servizio idrico integrato di Veritas si occupa della captazione, del sollevamento, del trattamento e della distribuzione di acqua per uso civile e industriale, oltre alla raccolta e alla depurazione di acque reflue domestiche e industriali, in linea con gli obiettivi della normativa italiana e comunitaria, in 36 comuni nelle province di Venezia e Treviso.
Da novembre 2017, con la fusione per incorporazione di Asi spa, l’intero bacino Laguna di Venezia ha un unico gestore, Veritas spa.
L’acqua potabile erogata da Veritas proviene principalmente dai campi acquiferi di Badoere di Morgano (Tv), Sant’Ambrogio di Trebaseleghe (Pd), Canove di Scorzè (Ve), Zero Branco (Tv), Quinto di Treviso (Tv), San Trovaso di Treviso (Tv), Candelù di Maserada sul Piave (Tv) e Roncadelle di Ormelle (Tv).
Solo una piccola parte è prelevata dai fiumi Sile (per il veneziano, moglianese e jesolano), Adige (per la zona di Chioggia) e Livenza (per la zona di Eraclea e Caorle) e trattata negli impianti di Ca’ Solaro (Favaro Veneto), Torre Caligo (Jesolo), Cavanella d’Adige (Chioggia) e Boccafossa (Torre di Mosto). Oltre a questo, da alcuni anni il sistema acquedottistico di Veritas è interconnesso con il Savec, alimentato dai pozzi di Carmignano di Brenta: ne risulta un insieme particolarmente efficiente che permette di affrontare i picchi stagionali, anche in condizioni di siccità e con ridondanza delle fonti.
Grazie all’utilizzo di impianti ad alta tecnologia, l’intero ciclo integrato delle acque è controllato in modo efficace anche in contesti ambientali molto particolari quali, ad esempio, i centri storici di Venezia e Chioggia.
Ogni anno vengono effettuate decine di migliaia di analisi da parte del laboratorio di Veritas (a Fusina) e di enti pubblici (Arpav e Asl) per verificarne e controllarne la qualità e formulare le necessarie politiche di prevenzione e protezione delle fonti di approvvigionamento.
Sono in esercizio acquedotti di tipo civile e industriale, impianti di potabilizzazione e depurazione all’avanguardia e sistemi per lo smaltimento reflui specifici per ogni zona servita.
Il servizio idrico integrato di Veritas permette così di gestire tutto il sistema, adattandosi alle specifiche condizioni del territorio e mantenendo il pieno controllo sull’efficienza di tutti gli impianti e i sistemi presenti nelle varie aree territoriali, ancorché le esigenze finanziarie poste dall’imponente dotazione infrastrutturale non siano soddisfatte in modo ottimale dai sistemi di tariffazione praticati.
Il sistema nel suo complesso possiede margini di sicurezza sia a livello di fonti di produzione, sia per le interconnessioni esistenti, tali da far fronte anche a imprevisti più o meno importanti. Negli anni passati sono state affrontate emergenze dovute alla siccità, che ha condotto a regimi di magra straordinaria l’Adige e il Sile, e a danneggiamenti delle condotte adduttrici anche importanti e duraturi, con minimi disservizi per l’utenza. Come anticipato sopra, per le interconnessioni tra le reti dei vari territori, si fa oggi riferimento all’infrastruttura regionale denominata Savec, consistente in condotte di grosso diametro che interconnettono i territori di Venezia, Padova, Polesine e Chioggia. Tale infrastruttura è stata acquisita dai gestori dei tre ambiti veneti, tra i quali Veritas, una prima parte a dicembre 2020 e una seconda parte a febbraio 2021.
Servizio acquedotto
Veritas gestisce i 5.700 km dell’intera rete acquedottistica del bacino Laguna di Venezia, di cui 4.000 km del territorio veneziano, moglianese, clodiense e della riviera del Brenta e 1.700 km della rete del sandonatese e jesolano. Anche per il 2021 il servizio idrico ha risentito pesantemente delle conseguenze dell’emergenza pandemica, con volumi attestatisi sui livelli del 2020 sia per gestione della fornitura idropotabile che per quella industriale. Nel 2021, infatti,
Veritas spa bilancio 2021 32
per quanto concerne il servizio idropotabile Veritas ha fatturato circa 70 milioni di mc d’acqua. Veritas gestisce per conto del Comune di Venezia anche i 15 km di rete dell’acquedotto industriale di Porto Marghera, tramite il quale sono stati erogati 4,78 milioni di mc d’acqua, con un incremento del 14% rispetto alla precedente gestione.
L’acquedotto serve un totale di 791.000 abitanti residenti, a cui si aggiungevano in periodo ante covid circa 280.000 fluttuanti medi annui (con punte fino 320.000), con acqua di falda prelevata da 66 pozzi artesiani, che si trovano nei campi acquiferi in provincia di Treviso, Padova e Venezia e che hanno prodotto nel 2021 circa 98,4 milioni di mc d’acqua l’anno (81,7% dei 120,4 milioni di mc prodotti). La produzione complessiva nel 2021 ha avuto un modesto incremento dell’1% circa. Rispetto al 2020, sono tornati in ripresa i consumi sui litorali, mentre hanno segnato il passo sia i consumi su Venezia centro storico, Chioggia e in parte la terraferma.
Sono invece 13,4 milioni i mc d’acqua di superficie prelevata dai fiumi Sile, Adige e Livenza, potabilizzata negli impianti di Ca’ Solaro, Torre Caligo, Cavanella d’Adige e Boccafossa.
Nel corso del 2021 Veritas ha utilizzato crescentemente l’infrastruttura acquedottistica regionale, denominata Savec, realizzata dalla società Veneto Acque, per l’interconnessione tra le diverse realtà acquedottistiche del Veneto. Tale infrastruttura è alimentata con acqua di falda di provenienza da Carmignano di Brenta (Pd) e nel corso del 2021 Veritas ha prelevato da essa 8,6 milioni di mc di acqua, riducendo drasticamente il ricorso alla potabilizzazione di acqua di superficie. Con riferimento a tale infrastruttura regionale, inoltre, nel febbraio 2021 Veritas ha provveduto ad acquisire la condotta DN 1000 da Mestre a Vigonza (cosiddetta tratta 1-2).
Rete antincendio a Venezia
Per conto dell’amministrazione comunale, Veritas ha realizzato la rete antincendio di Venezia e Burano, a uso esclusivo dei Vigili del fuoco, e si sta occupando dello sviluppo della medesima per le zone non ancora servite. Si tratta di una rete duale alimentata dall’acquedotto di Venezia, con pressione d’esercizio pari a tre volte la pressione dell’acquedotto stesso. Attualmente, a Venezia e Burano sono stati realizzati 55 km di rete e installate 803 colonne idranti.
Alla rete antincendio si possono allacciare anche le utenze che necessitino di protezione dall’incendio e che non possano dotarsi di un proprio impianto antincendio di accumulo e rilancio o che comunque desiderino avere un’ulteriore difesa contro gli incendi. Al 31 dicembre 2021 risultano allacciate 130 utenze pubbliche e private come musei, sedi universitarie, luoghi di cura e lungodegenza, luoghi di culto, negozi, nonché decine di attività alberghiere e/o di servizi. Nel 2021 sono state allacciate alla rete antincendio quattro nuove utenze.
Servizio fognatura e depurazione
Con l’unione dei gestori del bacino Laguna di Venezia, oggi Veritas gestisce circa 2.800 km di rete fognaria. Nel corso del 2021 sono stati sostituiti o risanati con metodi non distruttivi (relining) circa 9 km di condotte principalmente in cemento amianto o in gres, con l’obiettivo di ridurre le infiltrazioni di acque parassite e di ripristinare la stabilità di tubazioni ormai vetuste e ammalorate. La potenzialità di trattamento nominale complessiva degli impianti di depurazione supera 1,2 milioni di unità (in termini di abitanti equivalenti). Nel 2021 circa 80 milioni di mc di liquami sono stati trattati da 11 grandi impianti di depurazione con potenzialità superiore a 10.000 abitanti equivalenti, a cui si aggiungono 27 impianti di potenzialità inferiore a 10.000 abitanti equivalenti, a cui si aggiungono quasi 8 milioni di mc di acque reflue e rifiuti di origine industriale gestiti presso la piattaforma di trattamento acque reflue e rifiuti liquidi Sg31, all’interno del polo industriale di Porto Marghera, non inerenti il servizio idrico integrato.
Come per l’anno 2020, anche nel 2021 non vi è stata alcuna richiesta da parte della centrale Palladio di Enel di acqua di riuso generata a valle dei post trattamenti dell’impianto di depurazione di Fusina, a causa della minore richiesta di energia elettrica e del
Veritas spa bilancio 2021 33
ridimensionamento della funzionalità di detto impianto.
Il 2021 per tutti gli impianti è stato caratterizzato dalla informatizzazione della gestione delle commesse con inserimento in Archiflow delle richieste di acquisto e chiusura degli ordini. Per alcuni impianti sono state informatizzate anche le richieste di interventi manutentivi con l’utilizzo della piattaforma Holis. Sempre in tema di digitalizzazione, si segnala l’avvio della sostituzione del programma di carico scarico rifiuti Winsmart con Ismart, che dovrebbe semplificare anche le operazioni di prefatturazione.
In termini generali si rimarcano le forti criticità legate alla mancanza di siti di destino per i fanghi di supero prodotti dai trattamenti biologici che si ripercuotono nella conduzione dei processi d’impianto.
Analisi di laboratorio
Nel 2021, il laboratorio di Veritas ha ricevuto 46.494 campioni e analizzato 892.411 parametri con un incremento rispetto al 2020, rispettivamente, del 25% e 9%. Il 45,6% dei campioni sono di acqua reflua, il 22,4% di acqua potabile, il 27,3% di fanghi di processo degli impianti di depurazione, l’1,8% di rifiuti (liquidi e solidi), l’1% di reagenti di processo, l’1,2% di monitoraggi ambientali, lo 0,6% di terreni di bonifica e piezometri e lo 0,1% di acque di mare. Il 54,1% dei campioni analizzati sono relativi ai piani analitici di Veritas e il 45,9% di clienti esterni: 25.137 campioni di Veritas e 21.357 campioni di clienti esterni.
I principali clienti esterni del laboratorio sono i gestori del servizio idrico integrato che fanno parte della rete Viveracqualab: Piave servizi, Viacqua, Lta, Medio Chiampo, Acque venete, Acque Veronesi. Il carico analitico derivato dalla rete di ViveracquaLab (escludendo Veritas) è pari a 20.791 campioni e a 313.023 parametri, con un aumento, rispetto al 2020, rispettivamente del 69% e dell’11%, così distribuito: Viacqua 1.570 campioni e 93.456 parametri; Piave servizi 4.276 campioni e 50.131parametri; Medio Chiampo 7 campioni e 368 parametri; Acque venete 9.753 campioni e 50.534 parametri; Lta 5.185 campioni e 118.534 parametri.
I principali clienti interni del laboratorio sono i gestori del servizio idrico per i quali Veritas ha processato 23.824 campioni e analizzato 532.667 parametri con un incremento del valore economico, rispetto al 2020, del 7%.
Attivato, inoltre, in Lims Labvantage il ciclo passivo e attivo in Sap oltre all’inserimento dei controlli di qualità del laboratorio; acquistata anche nuova strumentazione quale Icp ms, con tecnologia a triplo quadrupolo per la ricerca di metalli in concentrazione estremamente contenuta (sub ppb), due strumentazioni (Tga e analizzatore automatico) per incrementare l’automazione del laboratorio e due camere termostatiche pet test di tossicità acuta.
Mantenuto l’accreditamento secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005, incrementando il numero di parametri per la matrice acqua potabile, con l’accreditamento dei metodi UNI EN ISO 14403-2:2013, ISO 28540:2011, EPA 300.1:1997 part. A e B, UNI EN 12260:2004, UNI EN ISO 11732:2005, ISO 15923-1:2013 e ISO TS 12869:2019 per la ricerca, rispettivamente, di cianuri totali, ipa, anioni, azoto totale, ione ammonio – azoto ammoniacale e Legionella con metodo biomolecolare. Tutti i metodi relativi ai parametri per le acque destinate al consumo umano sono, quindi, accreditati conformemente a quanto previsto dal dm 14 giugno 2017. Complessivamente il numero di prove accreditate del laboratorio è pari a 48.
■B-WaterSmart finanziamento Horizon 2020 – 15 ML€ di cui 2,3 per il Living Lab Venezia coordinato da Veritas
Il progetto, che mira a dimostrare opportunità e sostenibilità di logiche di recupero risorse dai processi di depurazione dei reflui fognari, individuando potenziali modelli di gestione per
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superare le barriere che ostacolano la chiusura dei cicli, nel 2021 è entrato nel vivo delle diverse attività:
– disegni/pianificazioni sperimentali e sviluppo design dei piloti: uno per il trattamento delle acque Fusina ai fini del riuso industriale in sinergia con gli obiettivi pervisti dal Pif e due per il confronto di tecnologie di stripping per il recupero dell’azoto dalle correnti concentrate dei depuratori, per la produzione di un fertilizzante; pianificazione sperimentazione e progettazione allestimento laboratorio per la sperimentazione della co-digestione fanghi-rifiuti liquidi per fortificare il recupero dell’azoto nello stripping (contestuali potenziali incrementi produzione di metano, riduzioni emissioni/impronta di carbonio, risparmi energetici);
– avvio della Community of Practice (CoP) strumento chiave per realizzare coordinamento e sinergie necessari all’individuazione/implementazione di soluzioni di recupero ed economia circolare, che abbiano ricadute concrete e durature nel territorio. Nel caso Venezia, la CoP riunisce gli stakeholder strategici della filiera dell’acqua (Regione, Arpav, Città metropolitana, consorzi di bonifica, associazioni di categoria, università) e dà un contributo fondamentale a: identificazione delle variabili e raccolta/integrazione dei dati per lo sviluppo delle due piattaforme (Dss – decision support system) di supporto ai decisori nel perseguimento dei percorsi sostenibili di valorizzazione di acque e fango; superamento delle barriere e individuazione di modelli economici di valorizzazione dei prodotti recuperati (qualora sia dimostrata la sostenibilità del loro recupero).
■Disinfezione ad acido performico
Continua l’attività connessa alla tecnologia a performico in collaborazione/sinergia con altre organizzazioni/istituti di ricerca (Siaap Francia, Usp technology Canada, Brown and Caldwell Usa, City college of New York): approfondimento impatti e supporto/consulenza nella sua implementazione in ambito depurativo; studio per la potenziale estensione d’uso in altri ambiti (potabile, riuso ecc.).
■Altri progetti
– In sinergia con B-WaterSmart, avviata convenzione con l’Università di Brescia per la valutazione dell’impronta ambientale e l’ecotossicologia nella filiera di trattamento delle acque; focus sul tema del recupero e valorizzazione effluenti e fanghi di depurazione in agricoltura, attraverso lo sviluppo di metodi avanzati e integrati per la valutazione ecotossicologica e l’analisi di rischio.
– Sempre in tema di valorizzazione delle risorse connesse alla depurazione, a integrazione/ampliamento del progetto B-WaterSmart, partecipazione al disegno del progetto Camaleonte per call Horizon-Cl4-Twin-Transition (32 partner di 8 paesi, per un potenziale finanziamento di 10 ML€) per testare tecnologie alternative per la produzione di energia, il miglioramento del recupero di C-N-P e della produzione di biogas (Thermowatt, Stam e Snow Leopard technologies).
– Messi in campo altri progetti per la valorizzazione di prodotti collegati all’acqua e la sostenibilità economica e ambientale dei processi, puntando al controllo a monte della filiera depurativa, per lo sviluppo e fortificazione delle sinergie Industria-utility.
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Regolazione del servizio idrico integrato
Le principali novità regolatorie intervenute nell’anno 2021 concernono:
1. i criteri e i parametri alla base della tariffa biennale valevole per gli anni 2022-2023;
2. alcune modifiche alla qualità tecnica;
3. integrazioni alla disciplina del servizio di misura.
Quadro tariffario
Con la delibera 639/2021/R/idr l’Autorità di regolazione ha approvato le disposizioni relative a regole e procedure per l’aggiornamento tariffario per il periodo 2022-2023, in osservanza della metodologia di cui alla deliberazione 580/2019/R/ idr (Mti-3). La scadenza per la presentazione dell’istanza tariffaria da parte degli Enti di governo di ambito (Ega) è stata fissata al 30 aprile 2022 ma si prevede che tale approvazione possa slittare a giugno 2022.
Gli elementi di maggior rilievo per Veritas, relativamente alle componenti di costo riconosciute in tariffa, sono rappresentati dai seguenti punti:
■la possibilità di richiedere una componente previsionale “Opmis”, finalizzata alla copertura dei costi necessari all’implementazione delle misure tese a rendere gli utenti maggiormente consapevoli dei propri consumi, nonché per favorire le procedure di limitazione e di disalimentazione selettiva nei condomini in caso di morosità; tale componente può essere destinata anche alla copertura degli eventuali oneri aggiuntivi sostenuti dal gestore per rendere più efficace il servizio di misura (riferimento deliberazione 609/2021/R/idr). Arera ha specificato con maggior dettaglio i criteri per la quantificazione di tale componente tariffaria, che si individuano tra l’altro nella copertura di costi per l’erogazione di incentivi all’utenza per interventi di individualizzazione della fornitura e nella contrattualizzazione/affidamento di servizi completi di misura interna ai condomìni;
■ai fini del conguaglio dei costi di energia elettrica 2020 e 2021, Arera ha individuato un costo medio di settore rispettivamente di 0,1543 €/kWh e 0,1618 €/kWh. Tali valori, nello specifico, risultano essere sensibilmente inferiori rispetto al prezzo effettivamente sostenuto da molte aziende, in particolare nel 2021. Pertanto molti gestori, tra cui Veritas e tutte le società del consorzio Viveracqua, che nel 2021, a causa dell’elevata volatilità del mercato, hanno registrato un costo medio di acquisto prossimo a 0,18 €/kWh, non riusciranno a recuperare in sede di conguaglio tutti i costi sostenuti per tale componente;
■sempre relativamente all’energia elettrica, al fine di anticipare nella manovra 2022 gli effetti del forte trend di crescita dei costi e il conseguente rischio di conguagli futuri troppo elevati, Arera ha consentito la possibilità di chiedere in tariffa 2022 una maggiorazione del 25% del valore previsionale riconosciuto che è basato sulla spesa sostenuta nell’anno 2020;
■sono confermati, per l’annualità 2021, gli oneri aggiuntivi connessi all’emergenza epidemiologica da covid-19, OpCovid;
■la componente “oneri aggiuntivi per lo smaltimento dei fanghi da depurazione” è stata sottoposta alla condizionalità del rispetto, nel biennio 2020-2021, degli obiettivi di miglioramento associati all’indicatore di qualità tecnica M5 “smaltimento fanghi in discarica”, fattore particolarmente critico per Veritas stante le difficoltà del mercato e le caratteristiche dei fanghi trattati;
■relativamente al costo della morosità, viene ampliata la base di fatturato cui applicare le percentuali per il calcolo del costo massimo riconosciuto, includendo a partire dal 2022 il gettito derivante dall’applicazione delle componenti perequative tariffarie.
Si evidenziano inoltre le disposizioni in ottemperanza a diverse sentenze del Consiglio di Stato in ordine alle regole di computo tariffario relative alle annualità 2012 e 2013, nonché al periodo 21 luglio – 31 dicembre 2011. In proposito, è prevista una specifica voce nell’ambito delle
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componenti a conguaglio, dedicata al recupero di quanto non riconosciuto dalle precedenti regole tariffarie (nello specifico si tratta delle modalità di computo di capitale circolante netto, oneri fiscali sul Foni, variazioni sistemiche o eventi eccezionali, onere finanziario relativo ai conguagli del vincolo riconosciuto ai ricavi, costi del capitale proprio nella determinazione dei ricavi ammissibili ai fini del calcolo dei rimborsi post-referendum).
Per quanto riguarda l’adeguamento monetario, il tasso d’inflazione è stato determinato allo 0,10% per il 2021 e allo 0,20% per il 2022, mentre i deflatori degli investimenti fissi lordi sono per il 2021-2020 pari a 1,005 e per il 2022-2021 pari a 1,004; il tasso risk free reale è fissato allo 0,13%, il Water Utility Risk Premium a 1,7% e il rendimento di riferimento delle immobilizzazioni, comprensivo anche del Debt Risk Premium, a 2,4%.
Con decorrenza 1 gennaio 2022, in ragione del nuovo meccanismo di riconoscimento automatico del bonus sociale idrico, viene aggiornato il valore della componente perequativa UI3 destinata alla copertura del bonus idrico da riconoscere agli utenti disagiati, portandola da 0,004 €/mc a 0,0179 €/mc.
Infine, si ricorda che il metodo tariffario idrico in vigore nel 2021 conferma, tra le variabili di calcolo che costituiscono la tariffa, la componente chiamata “fondo nuovi investimenti” (Foni), integrata nel vincolo ai ricavi del gestore, che l’art. 14.1 dell’allegato A alla delibera Arera 580/2019/R/idr (Mti-3) prevede debba essere destinata alla realizzazione dei nuovi investimenti individuati come prioritari.
L’ammontare del Foni relativo al Vrg del 2021 è pari a 17,5ML€.
Gli amministratori, in continuità con quanto già fatto nel 2020, ritengono di assicurare contabilmente tale destinazione mediante l’appostamento di un’apposita riserva di patrimonio netto.
Inoltre, poiché gli investimenti idrici per i quali vige il vincolo di destinazione sulla tariffa 2020 sono stati realizzati, è ragionevole ritenere che, in sede di approvazione del bilancio da parte dell’assemblea dei soci, possa venire meno l’indisponibilità della riserva Foni 2020.
Qualità tecnica
Sono state introdotte modifiche alla regolazione della qualità tecnica che comportano la revisione del macroindicatore M1 (perdite idriche) in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 2672/2021, con inclusione della lunghezza degli allacci della rete di distribuzione nel computo delle perdite idriche lineari e conseguente modifica della griglia di classificazione.
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi di qualità tecnica per gli anni 2018 e 2019, inizialmente prevista per l’anno 2020 e differita a causa della situazione pandemica, è stata determinata con la pubblicazione della delibera 183/2022/R/idr in data 26/04/2022.
Servizio di misura
La delibera 609/2021/R/idr ha aggiornato la regolazione della misura del Servizio idrico integrato (Timsii) e introdotto obblighi di tutela per le utenze interessate da problematiche di perdite occulte (anche tenuto conto del potenziale contributo che potrebbe derivare dall’impiego di nuovi strumenti di misura dotati di dispositivi di water smart metering), il rafforzamento delle previsioni in materia di raccolta dei dati di misura e di telelettura, nonché la promozione di misure atte a consentire ai titolari di unità abitative (cosiddetti “utenti indiretti” sottesi a utenze condominiali) di disporre di dati di consumo e di informazioni individuali.
In particolare, il provvedimento ha stabilito:
■dall’1 gennaio 2022: l’introduzione di indicatori di “efficacia del servizio di misura”,
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integrando l’indicatore M1 della delibera 917/2017/R/idr (Rqti) e relativo obbligo di monitoraggio e comunicazione all’autorità;
■entro il 30 giugno 2022: al fine di aumentare la consapevolezza dei consumi in caso di utenze raggruppate (condominiali), i gestori hanno l’obbligo di:
–comunicare agli utenti indiretti, almeno una volta all’anno, informazioni circa le modalità di contatto del proprio gestore e l’articolazione tariffaria approvata (con indicazione delle modalità per comunicare la numerosità del proprio nucleo familiare);
–mettere a disposizione dell’utenza condominiale o dell’amministratore di condominio uno strumento di calcolo per la ripartizione dell’unica bolletta condominiale sulla base delle unità immobiliari e del loro consumo (effettivo o stimato);
–richiedere formalmente all’amministratore di condominio o al referente dell’utenza raggruppata l’effettiva numerosità dei componenti il nucleo familiare (esclusivamente nei casi in cui il gestore non sia riuscito a ottenere l’informazione neanche a seguito di richiesta formale, la tariffa domestica residenziale dovrà essere calcolata sulla base del criterio pro capite standard);
■dall’1 gennaio 2023: l’introduzione di “standard specifici” di rafforzamento delle tutele dell’utenza per quanto riguarda il servizio di misura;
■entro il 31 dicembre 2023: il gestore è tenuto ad attribuire un codice identificativo unico e geolocalizzato per ogni utenza contrattualizzata.
Ingegneria
La direzione Ingegneria del servizio idrico integrato di Veritas pianifica e sviluppa le attività di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudo degli interventi previsti nel Piano d’ambito coperti da tariffa o da finanziamento pubblico. Su incarico dei Comuni, soci di Veritas, la direzione gestisce inoltre la realizzazione di opere idrauliche che non rientrano nei piani tariffari, come ad esempio la realizzazione della rete antincendio e la realizzazione di fognature per acque meteoriche.
La direzione, inoltre, gestisce il servizio di supporto tecnico all’ufficio Concessioni ed espropri per quanto riguarda l’iter di acquisizione dei diritti su aree private interessate da opere di Veritas.
Relativamente alla definizione del piano degli interventi del servizio idrico integrato per il piano tariffario 2020-2023 e Rqti, la direzione inoltre collabora alla programmazione e monitoraggio degli interventi
Le attività della direzione nel corso del 2021 sono state caratterizzate dal grande impegno profuso per redigere, con il Comune di Venezia, un piano di interventi afferenti al sistema idrico integrato, velocemente cantierabili, da far finanziare dal Ministero dell’ambiente, nel frattempo divenuto Ministero della transizione ecologica, nel Piano operativo ambiente (Poa) con il fondo di coesione e sviluppo per complessivi 66,3 ML€. A seguito di molteplici revisioni e aggiustamenti, il piano è stato infine approvato all’interno dell’Accordo di programma sottoscritto da Ministero per la transizione ecologica, Egato Consiglio di bacino laguna di Venezia e Comune di Venezia. L’accordo, approvato dal Comune di Venezia con delibera di Giunta n. 180 del 5 agosto 2021, prevede gli interventi riassunti nella seguente tabella per i quali Veritas sarà soggetto attuatore.
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intervento
costo (in euro)
estensione rete fognaria zone della terraferma non servite
1.500.000
fognatura nera in via banchina dell’Azoto
700.000
rete di monitoraggio in continuo sistema fognario per controllo acque parassite
2.000.000
estensione fognatura Lido di Venezia Bacini 11-13-3-4
5.000.000
collegamento fognario Sant’Elena – Isola della Certosa – Lido di Venezia
2.200.000
sostituzione Dn 600 piazzale Roma – Venezia
3.000.000
interventi di ripristino funzionalità collettori di fognatura con tecnologie no-dig
2.000.000
Pif impianto di depurazione Fusina – adeguamento impiantistico linee 2 e 3 trattamento biologico reflui A
2.700.000
vasca di accumulo acque meteoriche Carpenedo – Bissuola
16.500.000
nuovo sistema di adduzione e sollevamento acque potabili per le città di Venezia e Chioggia lotto 3 stralci 2 e 3 condotte di adduzione sublagunari
16.000.000
scavo rii e pulizia gatoli e condotte a Venezia – sestieri di Castello e San Marco
3.500.000
scavo rii e pulizia gatoli e condotte a Venezia – sestieri di San Polo e Cannaregio
4.300.000
rinnovo adduttrice Dn 1200 Quinto di Treviso – Gazzera 2° lotto
3.500.000
manutenzione straordinaria fognature terraferma Venezia
1.700.000
terebrazione pozzo 1 e opere di connessione campo pozzi Badoere
700.000
monitoraggio perdite idriche con tecniche innovative
1.000.000
totale
66.300.000
Nella necessità di attuare gli interventi previsti nel piano nei tempi brevi imposti dalla tipologia di finanziamento, anche la programmazione delle attività progettuali ha dovuto subire variazioni dovendo necessariamente sovrapporre le nuove attività con gli interventi già programmati e previsti nel piano degli interventi approvato dal Consiglio di bacino laguna di Venezia per il periodo 2020-2023.
Di seguito, si riassumono le principali attività di progettazione e direzione lavori svolte.
Servizio acquedotto
Per il nuovo sistema di adduzione e sollevamento della acque potabili per le città di Venezia e Chioggia, importante non solo per l’area del veneziano ma per tutto il sistema del Veneto Centrale, è stato aggiornato e mandato in appalto il progetto esecutivo del lotto 2 (condotte Tronchetto Sant’Andrea e Sacca Fisola – 8,7 ML€), è stato redatto il progetto esecutivo del lotto 1 stralcio 1, riguardante l’impermeabilizzazione delle vasche già realizzate al grezzo per un importo di 4,7 ML€ ed è stato redatto e portato in approvazione il progetto definitivo della sostituzione della condotta di distribuzione DN 600, che alimenta il centro storico di Venezia, attualmente in uscita dalla centrale di Sant’Andrea e in futuro dalle condotte del lotto 2 provenienti dalla nuova centrale del Tronchetto. Quest’ultimo intervento finanziato con l’accordo di programma.
Per la condotta adduttrice DN 1200 Quinto di Treviso-Gazzera sono stati ultimati i lavori del primo lotto di rinnovo con il rifacimento dei giunti di un tratto di circa 450 m ed è stato ultimato il progetto esecutivo del secondo lotto, compreso nel citato accordo di programma, che prevede il relining di circa 1.000 m di condotta per un importo di 3,5 ML€. In tema di condotte adduttrici continuano, anche se rallentati dal problema della disponibilità dei materiali, i lavori della nuova condotta DN 800 dal campo pozzi di Roncadelle a Ponte di Piave per circa 7 km per l’alimentazione dell’area est. Per quanto riguarda le centrali di sollevamento a servizio della distribuzione sono terminati i lavori di rinnovo integrale della centrale di Dune a Jesolo, ed è stata appaltata la realizzazione del nuovo serbatoio di Chiesanuova a servizio della centrale che serve il comune di San Donà di Piave.
Inoltre, nelle zone interessate dai lavori di posa di nuove condotte fognarie, si è provveduto anche al rinnovo delle condotte di acquedotto di distribuzione all’utenza.
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Servizio fognatura
Tutti gli interventi realizzati sono mirati a ridurre il carico inquinante disperso nell’ambiente e consistono in estensioni di rete a zone non servite, adeguamento di sistemi fognari obsoleti e adeguamento normativo degli sfiori di fognatura mista.
Tra gli interventi più rilevanti in atto, l’ultimazione delle fognature della zona del Villaggio San Marco a Mestre lotto 1 e lotto 4 stralcio 1 (3,7 ML€), i lavori di collegamento al depuratore di Fusina della rete fognaria della zona di Malcontenta – Ca’ Sabbioni (in fase di completamento) e i lavori di estensione della rete fognaria in via Ponte Nuovo a Scorzè. Sono invece conclusi i lavori di realizzazione del condotto fognario in località Ca’ Pasqua che ha consentito il collegamento dell’abitato alla depurazione, la realizzazione della vasca di pioggia e l’impianto idrovoro di via Torino (8 ML€) e gli impegnativi lavori di ripristino strutturale del grande collettore fognario di via Bissagola. Sono stati inoltre appaltati e sono iniziati i lavori di realizzazione della condotta Stretti – Ca’ Turcata – Ponte Crepaldo (2,68 ML€) che consentiranno l’allaccio di nuove utenze e la dismissione dell’impianto di depurazione di Stretti e i lavori di adeguamento degli sfiori di acque miste per primo lotto di 10 sfioratori per un importo di 2,3 ML€. Sono inoltre state concluse le progettazioni definitive delle opere previste nell’accordo di programma e alcune di queste sono già state approvate dal Consiglio di bacino.
Servizio depurazione
Sono state sviluppate progettazioni e realizzati interventi per l’efficientamento dei processi, anche dal punto di vista energetico, e l’adeguamento delle potenzialità depurative degli impianti.
Presso l’impianto di Fusina, in attuazione del progetto definitivo approvato, è stata conclusa la progettazione esecutiva dell’adeguamento tecnologico con efficientamento energetico delle linee 2 e 3 per 2,7 ML€, (intervento finanziato dall’accordo di programma) ed è stata redatta la revisione del progetto definitivo dei trattamenti primari per un importo di 8,1 ML€, approvata dal Consiglio di bacino e finanziata dalla Regione Veneto. È stato ultimato l’ampliamento dell’impianto di Preganziol e dell’impianto di Ceggia e sono stati appaltati i lavori di ampliamento dell’impianto di Cessalto.
Altri interventi
Al di fuori degli interventi funzionali alla gestione del sistema idrico integrato, la direzione Ingegneria, su incarico del Comune di Venezia, ha la responsabilità della progettazione e realizzazione della rete antincendio dedicata per il centro storico di Venezia. Nel 2021 Si sono conclusi i lavori per un lotto di importo pari a 2,2 ML€, sono iniziati i lavori per un ulteriore lotto di importo pari a 1,5 ML€ ed è stato approvato il progetto definitivo di un altro lotto di importo 3 ML€ la cui progettazione esecutiva e l’appalto verranno realizzati nel 2022.
Oltre alla rete antincendio, sempre su incarico del comune di Venezia, sono in corso i lavori della messa in sicurezza della macroisola prima zona industriale per un importo di quasi 4,3 ML€. Nell’ambito dello stesso quadro economico si è inoltre proceduto alla progettazione esecutiva del previsto secondo lotto di lavori necessario per la conclusione dell’intervento.
Da luglio, inoltre, con l’incorporazione di un ramo di azienda di Insula spa, sono stati affidati alla direzione Ingegneria anche importanti progettazioni portate a termine nel secondo semestre 2021. In particolare due progetti di scavo rii in centro storico per complessivi 7,8 ML€ facenti parte dell’accordo di programma, gli interventi emergenziali di messa in sicurezza a seguito della alta marea eccezionale del novembre 2019, cinque progetti definitivi sui litorali di Lido e Pellestrina per complessivi € 9.240.890.
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Opere emergenziali a seguito della tempesta Vaia
Con ordinanza commissariale n. 4 del 21 aprile 2020, il commissario delegato per i primi interventi urgenti di protezione civile – in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il territorio della Regione Veneto dal 27 ottobre al 5 novembre 2018 – ha individuato Veritas come soggetto attuatore dei lavori di sistemazione delle opere di captazione idrica nelle aree della val d’Ansiei, val Boite Zoldano, Alpago, Valbelluna e Feltrino, per un importo complessivo di 1,1 ML€. Tali lavori sono stati affidati nel 2020 e nel 2021 sono iniziati. Trattandosi di lavori in alta montagna, sono stati ovviamente soggetti alle sospensioni dovute alla impraticabilità dei siti per la presenza della neve e attualmente sono in fase di ultimazione.
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1.2.4Servizi urbani collettivi
Veritas gestisce alcuni servizi pubblici, attività improntate alla massima tutela dell’ambiente che sono regolamentate per legge (Testo unico degli enti locali).
Pensati per agevolare la pubblica amministrazione, tali servizi sono svolti nei riguardi degli utenti per il soddisfacimento di bisogni collettivi, per promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali e per migliorare la qualità della vita degli abitanti.
Sono organizzati su programmi prestabiliti, in base ai contratti di servizio comunali o alle segnalazioni, assicurando una diversa frequenza a seconda delle esigenze territoriali e garantendo standard di qualità a un costo competitivo sul mercato.
Servizi cimiteriali
Veritas ha in affidamento la gestione dei 16 cimiteri del Comune di Venezia, dei sei cimiteri del Comune di Mirano, dei due cimiteri del Comune di Spinea e dei due cimiteri del Comune di Martellago.
La società in qualità di gestore si occupa di effettuare le operazioni cimiteriali di inumazioni e tumulazioni, esumazioni ed estumulazioni, la gestione degli obitori e custodia delle salme in osservazione e sotto sequestro (solo per il Comune di Venezia), oltre a occuparsi della manutenzione delle aree cimiteriali come la raccolta dei rifiuti e la cura del verde; il Comune di Venezia ha affidato a Veritas anche la gestione diretta, e quindi la manutenzione ordinaria, dei plessi cimiteriali e delle strutture afferenti. A queste attività si aggiungono la gestione amministrativa dei servizi cimiteriali e delle pratiche per il rilascio delle concessioni (solo per il Comune di Venezia) e il servizio di illuminazione votiva (a Venezia e Spinea).
Il comune di Venezia ha affidato la gestione del servizio cimiteriale integrato fino al 2035, mentre per il Comune di Mirano la gestione è finita al 31 dicembre 2021, attualmente siamo in proroga tecnica fino al 30 giugno 2022 con l’opzione fino al 31 dicembre 2022; nel Comune di Martellago e di Spinea la gestione del servizio scadrà il 31 dicembre 2022. Per questi due Comuni si dovrà predisporre i progetti per il rinnovo entro il mese di Giugno 2022.
Nel 2021 è proseguito il programma di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture e di riapertura di aree, da tempo interdette, a Mestre e a San Michele in Isola e in altri cimiteri.
Nel corso dell’anno 2021, nel comune di Venezia – negli otto siti della città insulare e negli altrettanti siti della terraferma – sono state effettuate 4508 operazioni cimiteriali:
■638 inumazioni salme;
■2651 tumulazioni di salme/resti/ceneri;
■622 esumazioni (ordinarie/straordinarie/fuori programma);
■17 reinumazioni;
■368 estumulazioni (ordinarie/straordinarie di salme/resti/ceneri);
■212 dispersioni ceneri (in natura/ in aree cimiteriali);
Nel corso del 2021 l’attività di recupero crediti è continuata compatibilmente con le restrizioni imposte dai dpcm. Per il Comune di Venezia sono continuate comunque le operazioni di bonifica dei dati riguardanti le sepolture e relativi concessionari, ai fini della redazione del Piano regolatore cimiteriale. In virtù dell’emergenza pandemica, è stato sperimentato il lavoro agile che ha coinvolto il personale degli uffici concessioni di Venezia e della terraferma con esiti non del tutto soddisfacenti per le particolari caratteristiche delle attività svolte.
Da gennaio 2021, la situazione pandemica dovuta al covid-19 non si è allentata, di conseguenza sono state implementate considerevolmente tutte le procedure per le varie attività cimiteriali,
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adottando soluzioni operative atte a salvaguardare la salute dei lavoratori in stretta collaborazione con gli Rspp.
Nonostante le molteplici difficoltà, soprattutto nei due ultimi mesi dell’anno dove il settore cimiteriale ha accusato numerosi contagi e quarantene a causa della pandemia, le attività cimiteriali e di polizia mortuaria non hanno subito interruzioni, riuscendo a far fronte all’aumento massiccio di richieste di sepoltura, provvedendone all’immediata esecuzione e senza ricorrere al contingentamento delle stesse.
Il contratto integrato con il Comune di Venezia per la gestione del servizio cimiteriale prevede l’affidamento a Veritas di lavori di manutenzione straordinaria e nuove realizzazioni nei cimiteri, che sono completamente finanziati.
Nel corso del 2021 l’amministrazione comunale di Venezia ha finanziato quattro interventi per un importo totale di 2,3 ML€, due dei quali attualmente in corso d’opera per 1,2 ML€ e due che si avvieranno nel corso del 2022. Oltre a questi sono in corso d’opera due lavori dell’anno precedente, per 0,3 ML€. I fondi destinati alle manutenzioni ordinarie e straordinarie a investimento sono invece stati di circa 0,2 ML€ per Venezia e terraferma e sono stati conclusi i lavori presso il crematorio di Spinea per l’importo di 0,1 ML€.
Gestione dei crematori
Il 2021 è stato un anno nel quale si è registrato, a esclusione dei primi due mesi concomitanti con la seconda ondata pandemica dovuta al virus SARS-CoV-2, un generalizzato calo dell’attività crematoria nei due impianti di Marghera e Spinea. Per l’ara crematoria di Conegliano, avviata nel secondo semestre del 2020, non si è infatti in grado di fare un raffronto diretto con l’esercizio appena trascorso.
■L’ara crematoria di Marghera è divenuta operativa nel 1992 con una sola linea crematoria (forno All Europe) che nel 1996 – anno in cui l’impianto è stato dato in gestione ad Amav – è stata raddoppiata con un secondo forno (Imef). Nel 2002 la prima linea è stata sostituita con un nuovo forno (Gem) che nel 2017 è stato completamente ristrutturato nella parte del trattamento fumi/abbattimento inquinanti. In tale anno è stata anche dismessa la linea Imef. L’impianto è attivo sulla scorta della determinazione 3161/2016 della Città metropolitana prot. n. 89569 del 20 ottobre 2016. L’attività di cremazione, su un unico forno, è articolata su tre turni di lavoro ed è prevalentemente rivolta al bacino della terraferma veneziana.
Nel 2021 l’impianto ha effettuato 1736 cremazioni (-353 pari a -16,9% rispetto al 2020) suddivise in:
–1483 salme in immediatezza di decesso, di cui 81 di non residenti nel comune di Venezia;
–159 resti mortali derivanti da attività svolta nei cimiteri comunali;
–94 altre cremazioni (resti ossei, parti anatomiche ecc.), di cui 4 provenienti da fuori comune di Venezia.
La diminuzione dell’attività è principalmente riconducibile alla crisi epidemiologica dovuta al covid-19 che con le prime due ondate (primo trimestre 2019 e fine 2019-inizio 2020) ha inciso in modo significativo sulla distribuzione della mortalità.
Per quanto riguarda l’attività effettuata da Socrem Venezia stc – gestore del crematorio di San Michele in Isola – nel 2021 sono state effettuate 865 cremazioni di salme in immediatezza di decesso e 232 cremazioni di resti mortali.
Complessivamente nel Comune di Venezia sono state effettuate 2833 cremazioni totali (-275 rispetto al 2020), 2347 di salme in immediatezza di decesso di cui 2253 di residenti nel Comune di Venezia.
■L’ara crematoria di Spinea è operativa dal 2003 con una linea (Gem) e dal 2006 con una
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seconda linea (Gem). L’impianto è autorizzato dalla Città metropolitana di Venezia con determinazione 959/2020 prot. n. 21572 del 28 aprile 2020. L’attività di cremazione nell’esercizio 2021, articolata su due linee e tre turni di lavoro, è stata pari a 3382 cremazioni (-642 pari a -15,9% rispetto al 2020) suddivise in:
–2375 salme in immediatezza di decesso, di cui 150 con zinco;
–935 resti mortali;
–72 altre cremazioni (resti ossei, parti anatomiche ecc.).
Come già previsto per il crematorio di Marghera anche per l’ara crematoria di Spinea la crisi epidemiologica ha influito sensibilmente nell’andamento dell’attività.
Occorre inoltre precisare che la complessiva diminuzione dell’attività svolta è dovuta anche alla presenza del nuovo impianto di Conegliano che ha leggermente svuotato il bacino di conferimenti provenienti dall’alto trevigiano e dal bellunese. Il calo più consistente ha riguardato le salme in immediatezza di decesso (-768 rispetto al 2020), mentre per quanto riguarda le altre cremazioni (resti mortali, resti ossei ecc.) si è registrato un leggero aumento dell’attività (+126 cremazioni rispetto a 2020) dovuto anche al fatto che il crematorio di Spinea ha sostenuto, per quanto possibile, l’attività derivante anche dal bacino della terraferma veneziana in quei casi in cui l’impianto di Marghera non riusciva a garantire tempi ragionevoli per l’attività di cremazione di salme in immediatezza di decesso.
■L’ara crematoria di Conegliano è operativa dall’1 luglio 2020 con due linee (Ciroldi) e autorizzata dalla provincia di Treviso tramite decreto 344/2018 prot. n. 59367 del 13 luglio 2018.
Nel corso del 2021, nonostante il generale calo dell’attività diffusamente registrato anche nelle due altre are crematorie gestite, l’impianto è riuscito a consolidare il numero delle cremazioni effettuate riuscendo così a inserirsi in un’area geografica scoperta ma al contempo ben servita da altri impianti concorrenti come Cervignano del Friuli (Ud) e, da settembre 2021, il nuovo impianto di Trento.
Nel 2021 i due forni operanti su due turni di lavoro ha effettuato 2615 cremazioni, suddivise in:
–2192 salme in immediatezza di decesso, di cui 23 con zinco;
–334 resti mortali, di cui 11 con zinco;
–89 altre cremazioni (resti ossei, parti anatomiche ecc.).
Rispetto all’anno di avvio, ovvero il secondo semestre 2020, nel quale sono state effettuate 1250 cremazioni risulta evidente l’aumento complessivo dell’attività. Facendo una simulazione meramente matematica dei dati 2020 (6 mesi) – ovvero riportandoli su base annuale – l’incremento delle cremazioni è stato del 4,6%.
Nell’esercizio 2021, oltre all’attività di manutenzione ordinaria dei tre impianti, si è anche provveduto a interventi di riqualificazione, a investimento. In particolare presso l’ara crematoria di Marghera è stato effettuato, nel mese di luglio, il completo rifacimento del refrattario del forno mentre a Spinea si è provveduto al rifacimento di uno scambiatore di calore che verrà tenuto a scorta per future necessità di entrambe le linee.
Il progetto per la realizzazione del nuovo crematorio di Marghera, che contribuirà all’equilibrio finanziario del servizio, non ha visto nel corso del 2021 rilevanti sviluppi, anche in considerazione della proposta di PPP anticipata a fine anno da Veritas al Comune di Venezia.
Bonifiche ambientali
Il territorio del comune di Venezia e di alcuni comuni dell’area metropolitana sono stati oggetto in passato di deposito non controllato di rifiuti industriali che hanno dato origine a
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contaminazioni localizzate e diffuse dei terreni e delle acque di falda. Inoltre, la zona industriale di Porto Marghera è stata dichiarata nel 2000 sito di bonifica di interesse nazionale (Sin), il primo in Italia. Definito con decreto ministeriale del 20 febbraio 2000, il perimetro del Sin è stato ridimensionato con un successivo decreto del 24 aprile 2013 con esclusione delle aree residenziali (aree ex Sin).
In tale ambito Veritas progetta ed esegue: piani di caratterizzazione e indagini ambientali dei suoli e delle falde, interventi di bonifica, messa in sicurezza d’emergenza, messa in sicurezza permanente e piani di monitoraggio finalizzati alla progettazione o alla verifica della corretta esecuzione degli interventi di bonifica.
Tali attività sono svolte su incarico sia del Comune di Venezia che le finanzia tramite fondi propri, di Legge speciale per Venezia o del Fondo nazionale per le bonifiche, sia di altri Comuni soci, sia come proponenti per le aree di proprietà.
In particolare, si segnalano, come nuove attività iniziate nel 2021:
■esecuzione del secondo stralcio di 560 mq dell’intervento di messa in sicurezza dei suoli dello scoperto scolastico della scuola primaria Fratelli Bandiera a Malcontenta dove sono stati rilevati superamenti della concentrazione soglia di rischio per metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici;
■esecuzione dell’intervento di bonifica del campo da calcio all’interno del parco di Via Don Sturzo a Mestre, a completamento delle opere già realizzate dal Comune di Venezia;
■esecuzione delle indagini previste dal piano di caratterizzazione delle aree ricomprese nell’accordo di programma di San Giuliano e avvio della procedura per valutare il rischio sanitario connesso alle potenziali contaminazioni riscontrate;
■avvio delle attività propedeutiche per l’avvio dei lavori a seguito degli affidamenti per l’esecuzione degli interventi di Mise o bonifica delle aree hot spot del Villaggio San Marco e di tre aree all’interno del Forte Marghera;
■esecuzione delle indagini integrative su due aree del quartiere Vaschette di Marghera, per il dimensionamento dell’intervento di bonifica dei suoli superficiali (progettazione esecutiva);
■esecuzione delle indagini integrative sui suoli dello scoperto scolastico della scuola primaria Don Milano di Campalto, con lo scopo di verificare le situazioni di hot spot e dimensionare l’intervento di bonifica/Mise (progettazione definitiva);
■acquisito l’affidamento per l’esecuzione dei piani di caratterizzazione delle aree pubbliche nella macroisole via Torino, Rana, Ca’ Emiliani e isola dell’ex inceneritore di Sacca San Biagio a Venezia;
■esecuzione delle indagini integrative sul primo metro di terreno per il dimensionamento del 3° stralcio dell’intervento di bonifica delle aree residenziali ex Cave Casarin a Mestre (progettazione definitiva);
Sono inoltre proseguite le attività avviate negli anni precedenti:
■risposta alle prescrizioni della conferenza di servizi per il Sin di Porto Marghera relativamente all’impianto di depurazione di Fusina e all’impianto Rtn, conclusa con l’approvazione del progetto;
■progettazione dell’intervento di messa in sicurezza d’emergenza delle aree a elevata contaminazione (hot spot) interne a Forte Marghera a Mestre con estensione di circa 14.000 mq;
■progettazione dell’intervento di bonifica con misure di sicurezza delle aree del quartiere Vaschette con estensione di circa 20.000 mq, esecuzione indagini preliminari;
■progettazione dell’intervento di messa in sicurezza permanente dell’area dell’ex discarica di via Luneo a Spinea;
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■esecuzione del secondo monitoraggio delle acque di falda dell’area dell’ex Manifattura tabacchi – Tribunale di Venezia in piazzale Roma;
■esecuzione del monitoraggio delle acque di falda dell’area del Forte Marghera;
■esecuzione del monitoraggio delle acque di falda nell’area Vaschette a Marghera;
■esecuzione del monitoraggio delle acque di falda nell’area dell’ex stazione di travaso – via La Bassa Nuova a Jesolo, predisposizione documentazione per l’approvazione in conferenza di servizi e ai fini dell’ottenimento del finanziamento regionale per la bonifica dell’area;
■monitoraggio dell’aria e delle acque di falda dell’area ex Sirma in ottemperanza alle prescrizione della conferenza di servizi per il Sin di Porto Marghera, concluso con l’attestazione di non contaminazione dell’area;
■gestione dell’impianto per emungimento in continuo di cinque pozzi per la messa in sicurezza d’emergenza dell’ex discarica di via Luneo nel Comune di Spinea, esecuzione del piano di monitoraggio acque di falda;
■monitoraggio annuale degli interventi di messa in sicurezza permanente nel cantiere Lucchese alla Giudecca;
■monitoraggio annuale degli interventi di messa in sicurezza permanente del lotto B1 del parco di San Giuliano a Mestre, in contraddittorio con Arpav;
■attività di monitoraggio dei presidi di Mise nel Villaggio San Marco, di Forte Marghera e delle cave Bertoldo a Mestre.
Per gli aspetti ambientali, si segnalano le seguenti attività:
■assistenza per la gestione di terre e rocce da scavo e rifiuti durante i lavori di realizzazione del progetto di rifacimento delle fognature del Villaggio San Marco, lotto 1 e lotto 4 stralcio 1 e nella progettazione dei lotti successivi;
■assistenza per la gestione di terre e rocce da scavo e rifiuti durante i lavori di realizzazione del progetto della vasca di accumulo di via Torino a Mestre;
■direzione operativa e assistenza ambientale ai lavori di realizzazione della nuova rete di fognatura bianca della macroisola prima zona industriale di Porto Marghera;
■assistenza per la gestione delle terre e rocce da scavo derivanti dagli interventi di potenziamento degli accumuli e sollevamenti di acqua potabile degli impianti di via Chiesa Nuova;
■assistenza per la gestione delle terre e rocce da scavo derivanti dagli interventi di realizzazione della vasca Lusore;
■predisposizione degli elaborati di rilevanza ambientale per l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del titolo quinto del dlgs 152/2006 dei gruppi elettrogeni degli impianti di Campalto, Ca’ Solaro e piazzale Sirtori;
■completamento del collaudo tecnico funzionale delle opere di messa in sicurezza, completamento, riprofilatura e compensazione ambientale – vasca V1 della discarica di Piave Nuovo a Jesolo.
Verde cimiteriale
Veritas provvede alla gestione delle attività di manutenzione del verde pubblico cimiteriale, presso tutti i siti cimiteriali comunali contrattualmente in carico (Venezia, Mirano e Martellago). Anche l’esercizio 2021 è stato condizionato dall’emergenza sanitaria covid-19, proseguendo quindi con le già predisposte procedure operative messe in atto allo scopo di contrastare eventuali ulteriori contagi. L’esercizio in questione, in attesa degli esiti della gara d’appalto in itinere (BS21-21/FEA) riguardante il servizio di manutenzione del verde cimiteriale, è stato
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caratterizzato da un susseguirsi di affidamenti, in special modo su Venezia terraferma e nell’area Altri Comuni, con imprese che hanno creato notevoli problemi dal punto di vista operativo (vedasi le numerose non conformità contestate); in particolare si riporta il caso dell’abbandono delle attività da parte della ditta incaricata presso il cimitero di Marghera, proprio nella fase più critica di sviluppo delle infestanti (luglio), che ci ha esposto a sgradevoli critiche da parte di associazioni cittadine locali, situazione immediatamente recuperata con grande sforzo. L’andamento climatico stagionale, caratterizzato anche in questo esercizio da insistenti precipitazioni atmosferiche, seguite dai repentini aumenti di temperatura, ha favorito l’accrescimento in generale dell’erba nei campi a verde e delle infestanti nelle aree scoperte in ghiaia, generando situazioni di crisi presso i siti cimiteriali del Comune di Venezia, quali Marghera e Lido. Tuttavia, abbiamo intensificato le attività di raschiatura oltre il numero previsto dagli standard contrattuali, recuperando, presso tutti i siti, questa situazione.
È stata avanzata all’amministrazione comunale di Venezia una proposta migliorativa, riguardo l’aumento di alcuni standard, quali lo sfalcio dell’erba nei campi a verde che da 8 interventi passerebbe a 10, la raschiatura dei campi in ghiaia che da 4 interventi passerebbe a 12, e l’eliminazione dei trattamenti fitosanitari di diserbo chimico in ossequio a quanto previsto e raccomandato nel Piano d’azione nazionale dlgs 150/2012, i quali rappresentano un potenziale grave pericolo per l’ambiente in cui viviamo.
Servizi speciali per Venezia
Percorsi pedonali in caso di alta marea
Il piano di viabilità predisposto dall’amministrazione comunale di Venezia prevede, in caso di alta marea, l’allestimento di percorsi pedonali per uno sviluppo lineare di circa 4 km articolati in 72 segmenti finalizzati a garantire la percorribilità dei principali assi viari della città e gli accessi ai mezzi di trasporto o ai servizi essenziali (ospedale, Comune ecc.).
Il servizio è attivo dal 15 settembre al 30 aprile e viene svolto secondo un Disciplinare tecnico approvato dalla Giunta comunale. Il personale coinvolto è di circa 50 unità suddivisi in tre fasce di reperibilità in modo da coprire la quasi totalità della giornata. Gli interventi nel periodo gennaio-aprile sono stati 37; successivamente, dal 15 settembre a fine anno, sono stati effettuati ulteriori 84 interventi.
Si tratta, generalmente, di un’attività svolta a costi marginali dal personale dell’igiene urbana, che si occupa, in caso d’allerta neve o ghiaccio, anche dello spargimento di sale sui percorsi pedonali e sui ponti.
Servizi igienici
La società si occupa della gestione e della manutenzione di 17 impianti fissi nel comune di Venezia, nonché di noleggio e vendita di servizi igienici mobili in occasioni di pubblica utilità. Il servizio è liberalizzato e nel contempo Veritas rispetta la tariffa emanata dal Comune di Venezia in materia (delibera di Giunta comunale 68 del 28 febbraio 2019).
Gli ingressi paganti registrati nel 2019 sono stati 1.924.924, nel 2020 solamente 360.772, cioè l’81,3% in meno rispetto all’anno precedente. L’anno 2021 ha registrato un incremento degli accessi paganti rispetto alla gestione 2020. I servizi igienici sono rimasti pressoché chiusi fino a maggio 2021, ad esclusione degli impianti “strategici” di piazzale Roma, San Bartolomeo, Rialto Novo, San Marco diurno, posti sulla direttrice principale che conduce i turisti verso il centro della città storica e commerciale. Gli ingressi sono stati 513.916 con un incremento rispetto al 2020 del 42,45 % e un decremento rispetto al 2019 del 73,3 %, con un recupero dell’8% dei transiti rispetto alla gestione 2020.
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Mercati
Il mercato all’ingrosso di prodotti ittici di Venezia, istituito nel 1952 dal Comune di Venezia e gestito dall’anno 2000 da Veritas, si configura come uno dei maggiori mercati ittici d’Italia e il più importante del Veneto con un volume d’affari in termini di commercializzazioni annue pari a circa 64 milioni di euro.
Appartenente al settore alimentare, dopo la diminuzione nelle transazioni sia in termini di quantità di prodotti commercializzati che di fatturato occorsa nel primo anno di pandemia rispetto all’anno 2019, si è registrato nel corso del 2021 una leggera ripresa caratterizzatasi in un +2,7% nella quantità di prodotto e soprattutto in un +12,52% per quanto inerente il fatturato che si è riportato quasi al livello del 2016.
Ciò anche grazie alla forte attenzione verso il rispetto delle normative di contrasto della pandemia che ha consentito di mantenere attivo il mercato in tutti i giorni di apertura previsti per l’anno 2021.
Nel corso dell’ultimo anno si sono poste in essere varie azioni finalizzate alla soluzione di alcune criticità emerse in relazione ad aspetti di sicurezza, sia relativi alle strutture che alla movimentazione dei mezzi di trasporto all’interno del mercato e non ulteriormente procrastinabili nell’attesa del trasferimento nella nuova sede.
Si sottolinea inoltre come da un punto di vista della gestione del mercato nel corso dell’anno 2021 si sono poste le fondamenta per una riorganizzazione degli spazi assegnati ai vari concessionari che consentirà di incrementare a partire dal secondo trimestre dell’anno 2022 le entrate da canoni concessori, disponendo pertanto delle risorse economiche necessarie per garantire alla struttura un’efficienza consona all’importanza che riveste nel panorama locale.
Impianti termici civili
A partire dall’1 gennaio 2020, con delibera 81/2019 il Consiglio comunale di Venezia ha affidato in house a Veritas il servizio decennale di gestione delle attività di ispezione e di accertamento degli impianti termici civili presenti nel territorio.
L’attività è stata in questo secondo anno di attivazione del contratto nuovamente influenzata dalla pandemia correlata al virus Sars-CoV-2 soprattutto per quanto riguarda l’operativa correlata a un servizio che ricordiamo svolgersi nella sua fase più importante all’interno delle abitazioni dei cittadini. La costante attenzione alle normative per il contenimento della diffusione del virus è stata inoltre accompagnata dalla doverosa e opportuna valutazione della situazione socioeconomica del Paese nell’approccio al cittadino; privilegiando laddove possibile, anche in questa annualità, una tipologia di azione maggiormente finalizzata a indirizzare la messa a norma degli impianti oggetto di segnalazioni ricevute prima che a eseguire necessariamente l’ispezione in situ, almeno ogni qualvolta il responsabile dell’impianto manifestasse concretamente la volontà di adeguare il proprio impianto.
Al fine di porre nella corretta dimensione i dati quantitativi di seguito esposti, è necessario evidenziare come il numero di segnalazioni trasmesse sia stato caratterizzato, per il secondo anno consecutivo, da una significativa diminuzione quantificabile in circa il 15,5% rispetto l’anno precedente e ciò nonostante l’aumento del 12% degli interventi di manutenzione effettuati nel corrispondente periodo avrebbe potuto suggerire un conseguente incremento delle attività di service. La motivazione che principalmente giustifica tale mancata corrispondenza è correlabile al “superbonus” di cui al dl 34/2020 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da covid-19” convertito con modificazioni dalla legge 77/2020 e ss.mm.ii.; tale meccanismo d’incentivazione ha difatti spesso permesso ai responsabili degli impianti di dare immediato avvio alla sostituzione del generatore di calore risultato caratterizzato in sede di manutenzione periodica da gravi anomalie.
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In sintesi i dati salienti dell’attività riferibile all’annualità 2021:
■61 segnalazioni pervenute;
■37 ispezioni eseguite;
■92 accertamenti tecnico documentali eseguiti.
Oltre al contributo fornito per eliminare fonti di pericolo per l’incolumità dei singoli fruitori degli impianti segnalatici e in taluni casi anche per la tutela di persone e beni circostanti, la seppur minimale attività di controllo svolta sul territorio riveste non irrilevante importanza per quelli che sono i benefici accessori della stessa che si concretizzano in una maggior attenzione al rispetto delle normative tecniche da parte di installatori e manutentori cui viene fornito supporto anche informativo su tematiche da sempre non ben comprese anche a causa di una normativa di settore complessa di per se stessa ma che soprattutto è mutata spesso, anche contraddicendosi, nel corso degli ultimi trent’anni e risulta a volte di difficile comprensione.
Lavori pubblici
All’interno delle commesse acquisite con il ramo d’azienda Insula, gestite da personale operante trasversalmente alle divisioni di Veritas, si evidenziano i seguenti interventi in corso di esecuzione nel 2021: Palazzo Ducale, Museo Correr, recupero urbano ex Conterie a Murano, recupero e riuso in Forte Marghera.
Palazzo Ducale
Con un finanziamento pari a 1,7 ML€, è in fase avanzata il cantiere per l’installazione di impianti tecnologici funzionali alla prevenzione incendi (diffusione sonora, rilevazione incendi, segnalazione, spegnimento, illuminazione d’emergenza, protezione da scariche atmosferiche e da sovratensioni) che prevede anche un nuovo impianto di videosorveglianza e controllo accessi di Palazzo Ducale, per eseguire un conteggio dei visitatori presenti nelle varie aree dell’edificio in modo da individuare persone ancora presenti all’interno durante un’eventuale fase di emergenza ed evacuazione. Sono compresi interventi specifici nel sottotetto, in particolare del Palazzo delle Prigioni Nuove, con nuovi sistemi di: evacuazione dei fumi e del calore, spegnimento locali tecnici impianti con posa di estintori automatici a gas, raffrescamento per i gruppi soccorritori dell’impianto illuminazione di emergenza, videosorveglianza integrato.
Museo Correr
Con un finanziamento di 1,36 ML€, è in corso la realizzazione di alcune opere finalizzate alla prevenzione incendi, in particolare l’adeguamento dei depositi e degli archivi adibiti allo stoccaggio di libri della Biblioteca e delle opere del Museo Correr (installazione di un sistema di spegnimento, adeguamento di pareti e solai ai requisiti di resistenza al fuoco, installazione di porte tagliafuoco). L’intervento comporta una attenta movimentazione delle opere d’arte e la rimozione, il trasporto e lo stoccaggio temporaneo dei libri.
Ex Conterie a Murano
Sono in fase conclusiva le opere previste nell’accordo di programma per il recupero urbano dell’ex area industriale sottoscritto da Ministero dei lavori pubblici, Regione Veneto e Comune di Venezia, finanziate con complessivi 34 ML€. Nel 2021 sono stati completati i 16 alloggi di edilizia pubblica del cosiddetto blocco B, consegnati agli aggiudicatari nel corso del secondo semestre. Completate anche le lavorazioni del primo stralcio delle pavimentazioni e dell’illuminazione della pubblica via (finanziamento 0,55 ML€), mentre il secondo stralcio
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(finanziamento 0,35 ML€) è stato consegnato all’amministrazione comunale di Venezia per l’approvazione e conseguente avvio dei lavori nella seconda metà del 2022. Proseguono, inoltre, le attività di collaudo e rendicontazione delle opere realizzate in precedenza, anche con fondi ministeriali e regionali, in particolare l’urbanizzazione e la bonifica ambientale.
Forte Marghera a Mestre
Si tratta di attività inizialmente ricondotte nelle competenze del Comune di Venezia, assegnate poi a Veritas quale soggetto attuatore con delibera di Consiglio comunale n. 60 del 21.12.2021.
Nel corso del 2021 è stato collaudato il primo stralcio degli interventi finanziati dal Ministero della cultura, con il recupero a fini espositivi dell’edificio denominato 29 (finanziamento 1,8 ML€).
Prosegue la progettazione del secondo stralcio, che prevede il pieno recupero a fini museali ed espositivi della casermetta ottocentesca, con avvio dell’appalto nel 2022 (finanziamento 5,2 ML€). Nel 2022 verrà sviluppata anche la progettazione esecutiva del recupero della casermetta ottocentesca “gemella”, collocata a est (finanziamento 3,8 ML€).
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1.2.5Energia
Attività di energy management
Il miglioramento continuo delle prestazioni energetiche aziendali è un elemento portante della strategia di Veritas e delle politiche da essa perseguite. Tale impegno si esplicita da un lato con una continua analisi delle attività aziendali più energivore, dall’altro individuando e realizzando le azioni per ridurre i consumi energetici. Il perseguimento dell’efficienza energetica, inoltre, è un tassello fondamentale della transizione ecologica e della decarbonizzazione dei consumi di energia, nonché un elemento chiave per generare una maggiore consapevolezza e una cultura favorevoli alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività e dei servizi forniti dal Gruppo Veritas.
In quest’ottica è da segnalare come l’ingresso di nuovi soci in Vier abbia consentito l’avvio di diversi progetti di efficientamento energetico che saranno realizzati mediante gli strumenti del partenariato pubblico privato e dell’Energy performance contract, la cui particolarità consiste nel garantire contrattualmente il livello di riduzione dei consumi da raggiungere. Nel corso del 2021 sono proseguite le attività di messa a punto progettuale degli interventi di efficientamento energetico dei sollevamenti fognari S5 e S6 e dell’installazione di un impianto di trigenerazione a servizio dell’impianto di essiccamento fanghi del depuratore di Fusina per i quali si prevede l’indizione della gara nel corso del 2022. È stata inoltre pubblicata la gara per la realizzazione di distributori di biometano prodotto dalla raccolta della frazione organica dei rifiuti e la conversione degli attuali mezzi alimentati a gasolio, a biometano; tangibile esempio di economia circolare.
Sul fronte degli interventi di efficientamento energetico, da segnalare l’avvio della progettazione per l’installazione di una valvola con turbina integrata presso la condotta Savec, con l’obiettivo di recuperare l’energia attualmente dissipata mediante la produzione di energia elettrica da autoconsumare presso la centrale della Gazzera. Relativamente a tale intervento è stato inoltre presentata al Gse una richiesta di valutazione preventiva per il rilascio di titoli di efficienza energetica (Tee).
Prosegue poi l’attività di vendita di Tee e il supporto alle società del Gruppo per attività di energy management quali, per esempio, la richiesta di detrazioni fiscali e incentivi per l’installazione di impianti termici ad alta efficienza. Parallelamente, è da segnalare lo sforzo di coinvolgimento delle realtà aziendali maggiormente energivore in modo tale da stimolare un cambio di paradigma nella gestione dell’energia: da semplice controllo dei consumi a percorso di consapevolezza sull’importanza dell’efficienza energetica.
Per quanto riguarda l’acquisto di energia elettrica, voce di primaria importanza nel conto economico dell’azienda, nel 2021 sono stati acquistati 118,5 GWh per un totale di 22 ML€. Mentre i consumi sono in linea con il 2020, essendo diminuiti dello 0,45%, così non si può dire dei costi per i quali si registra un aumento medio annuo di quasi il 31%. Andando più nel dettaglio, si evidenzia come nell’ultimo trimestre 2021 il costo dell’energia elettrica sia del 75% superiore rispetto all’analogo periodo del 2020, a causa dell’aumento record della quota energia pari a quasi il 175% rispetto al 2020, incremento che anche l’intervento dello Stato sugli oneri di sistema non è riuscito a calmierare.
Nuova sede aziendale Cdo 3
Il cantiere è stato avviato il 9 novembre 2020. Al 31 dicembre 2021 sono state terminate le lavorazioni relative alle strutture dell’edificio e i muri di tamponamento.
L’edificio è costituito da quattro piani fuori terra per un’altezza totale del fabbricato di circa 20 m e una superficie lorda totale di 4.860 mq di cui circa 2.000 mq dedicati ai laboratori.
Sarà un edificio a energia quasi zero, caratterizzato da materiali sostenibili e a elevata efficienza
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energetica, realizzato con tecniche costruttive innovative incentrate sulla qualità del costruire e sul comfort degli ambienti; sono previste inoltre aree verdi esterne e sistemi di verde verticale. La ricerca della sostenibilità emerge, inoltre, dalle performance e caratteristiche ambientali di cui l’edificio sarà caratterizzato; un sistema automatico di supervisione e controllo massimizzerà il risparmio energetico e il comfort, garantendo la gestione intelligente dell’illuminazione, la termoregolazione, le schermature solari e la gestione centralizzata di tutti gli impianti tecnici dell’edificio, il risparmio energetico e idrico, le elevate prestazione acustiche, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità e salubrità degli ambienti interni dell’edificio, la previsione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici in funzione di una mobilità sostenibile e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, tra cui un impianto fotovoltaico di oltre 70 kWp (kilowatt picco).
L’edificio punta, tra i primi nel Veneto e primo di una multiutility, alla certificazione Leed (acronimo per Leadership in energy and environmental design) Argento, standard internazionale di costruzione e ristrutturazione che ha come obiettivo il controllo e il contenimento dei consumi e dell’impatto ambientale. L’edificio è stato registrato il 4 marzo 2020 come “in fase di certificazione” e sono in corso le attività di valutazione dei singoli crediti.
L’intero progetto Cdo 3 è sviluppato in Bim (e secondo i principi del project management) al fine di anticipare i possibili problemi che possono sorgere da una progettazione non integrata. Inoltre, tale metodologia espliciterà i suoi benefici anche in fase di gestione/manutenzione dell’edificio rendendo possibile una conoscenza sempre allineata temporalmente, in modo tale che al termine dei 20 anni di gestione da parte del raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti), Veritas spa rientri in possesso di un edificio di immutato, se non incrementato valore.
Gestione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili
Veritas gestisce, anche attraverso la propria partecipata Vier scarl, numerosi impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, soprattutto del tipo a irraggiamento solare.
A eccezione dell’impianto fotovoltaico a servizio del complesso immobiliare aziendale di via Porto di Cavergnago (tre sezioni per una potenza installata complessiva di 300,86 kW), le cui prestazioni nel 2021 sono risultate sostanzialmente in linea con l’annualità precedente (277.822 kWh rispetto a 285.663 kWh), la gestione del parco impianti è attribuita alla consortile Vier, la cui produzione complessiva si è attestata nel 2021 a circa 2.100 MWh (rispetto a circa 2.201 MWh del 2020).
In particolare, l’impianto fotovoltaico di Ca’ Barbiero in Comune di Noale (998 kW), in continuità con l’annualità precedente, ha confermato nel 2021 ottime performance di esercizio con una produzione complessiva di oltre 1,20 GWh.
Teleriscaldamento
Veritas, anche attraverso la propria partecipata Vier scarl, ha realizzato e gestisce impianti di cogenerazione per il teleriscaldamento ad acqua calda, alimentati a gas naturale, per la produzione di energia elettrica e termica a servizio di complessi immobiliari pubblici e/o privati.
Il gruppo di cogenerazione in esercizio in Comune di Venezia (via Forte Marghera) ha ottenuto anche nel 2021, a fronte della registrata produzione di energia elettrica, il riconoscimento da parte del Gse (Gestore dei servizi energetici) della qualifica di cogenerazione ad alto rendimento (Car) secondo le previsioni di cui al dlgs 20/2007; ne è conseguito il rilascio da parte del medesimo soggetto dei corrispondenti titoli di efficienza energetica (Tee). La produzione di energia elettrica, seppur in leggera flessione rispetto a un rendimento standard, ha sostanzialmente confermato le prestazioni dell’anno 2020 (249.435 kWh nel 2021 rispetto a 253.373 kWh nel 2020).
Nel 2021 sono proseguite in Comune di Venezia (località Gazzera – Mattuglie) le lavorazioni
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finalizzate alla progressiva e definitiva messa a regime dell’officina di produzione costituita da un impianto di microcogenerazione alimentato a gas naturale; ne è conseguita l’effettuazione delle necessarie attività di natura tecnico-amministrativa e di rapporto con i vari enti terzi interessati. È stato sottoscritto con il Gse (Gestore dei servizi energetici) il contratto per l’erogazione del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica, con contestuale riconoscimento del contributo economico in conto scambio (ex art. 8 co. 1 lett. a Tisp).
Per quanto concerne l’effettuazione del servizio, la relativa fornitura del calore è stata effettuata anche nel 2021 verso le sole unità immobiliari facenti parte gli edifici di proprietà de La Immobiliare Veneziana srl. Nell’ambito tuttavia del più generale progetto volto alla progressiva estensione del servizio anche alle utenze scolastiche del Comune di Venezia, si è tuttora in attesa delle opportune determinazioni da parte dell’amministrazione comunale.
Servizio calore
Veritas si occupa della gestione e della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di riscaldamento, della produzione di acqua calda sanitaria, degli impianti di climatizzazione estiva e di servizi complementari nei Comuni di Chioggia e Fossalta di Portogruaro. Quest’ultimo, con il contratto in scadenza il 31 dicembre 2021, ha richiesto la prosecuzione del servizio in regime in regime di proroga tecnica al 30 settembre 2022.
In Comune di Chioggia sono stati pressoché ultimati gli investimenti sugli impianti termici previsti dal nuovo affidamento del servizio, soprattutto attraverso l’adeguamento normativo delle centrali e l’implementazione delle tecnologie a condensazione.
Nel dettaglio, il servizio di climatizzazione invernale viene effettuato:
■a Chioggia con la gestione di oltre 40 impianti termici a servizio di edifici pubblici, cui si aggiunge la gestione e la manutenzione dei presidi antincendio e la conduzione di impianti di raffrescamento laddove presenti;
■a Fossalta di Portogruaro con la gestione di impianti in 7 edifici pubblici, due dei quali inseriti in una rete di teleriscaldamento servita da una centrale a biomassa legnosa; il servizio si completa con la gestione dei presidi antincendio, dei sistemi antintrusione e della climatizzazione estiva del palazzo municipale.
Actv
Vier scarl si è aggiudicata la procedura aperta ex art. 60 dlgs 50/2016 per l’affidamento del servizio di conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termoidraulici degli immobili e infrastrutture di proprietà indetta da Actv spa. La sottoscrizione del contratto di appalto e la successiva analisi e condivisione degli adempimenti tecnici, richiesti dalla natura e tipologia di lavorazioni, ha suggerito alla medesima società consortile Vier di appoggiarsi con decorrenza 1 novembre 2021 all’operato del consorziato esecutore Veritas.
Altri progetti di efficientamento
Veritas e il Comune di Chioggia hanno dato seguito anche nel 2021 alle previsioni di cui al contratto sottoscritto nel 2020 recante atto integrativo al contratto Energy & technology management per l’ulteriore affidamento del servizio di riqualificazione e incremento dell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare comunale (delibera di Consiglio comunale n. 234 del 17 dicembre 2019, integrazione del contratto Epc in essere, delibera di Consiglio n. 2 del 12 gennaio 2018).
Porto di Venezia
Veritas spa bilancio 202158
Il contratto di concessione di fornitura integrata dei servizi ex art. 208 e 209 del dlgs 163/2006, sottoscritto da Veritas e Autorità portuale di Venezia, ora Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale, in data 31 maggio 2011 rep. n. 33969, in scadenza naturale il 31 dicembre 2020, è stato oggetto di un nuovo affidamento inizialmente fino al 30.06.2021, poi fino a tutto il 31 dicembre 2021.
In tale contesto Veritas ha ritenuto opportuno e strategico avvalersi dell’operato della società consortile Vier per l’espletamento dei servizi in campo energetico, intendendosi la conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria di cabine elettriche MT/BT e di centrali termiche.
Illuminazione pubblica
Veritas si occupa della gestione degli impianti di illuminazione pubblica e degli impianti semaforici del Comune di Chioggia (circa 9.700 punti luce), degli impianti di illuminazione pubblica del Comune di Fossalta di Portogruaro (circa 2.100 punti luce) e degli impianti di illuminazione pubblica e semaforica del Comune di Fiesso d’Artico (circa 1.300 punti luce).
Tale attività comprende la gestione dei relativi Pod (punti di consegna dell’energia elettrica al cliente finale), il conseguente approvvigionamento della materia prima necessaria, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, comprensiva della gestione di quadri e sottoquadri, il pronto intervento e il processo di riqualificazione ed efficientamento energetico, laddove previsto.
In Comune di Chioggia sono stati ultimati gli investimenti previsti nel contratto di servizio inerenti la progressiva sostituzione di punti luce obsoleti e non in linea con le previste azioni per il contenimento dei consumi e/o efficientamento energetico. In tale contesto, è stato portato a completamento da parte di Veritas, in qualità di soggetto attuatore, quanto previsto all’interno del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di Provincia, cosiddetto Bando periferie, di cui al dpcm 25 maggio 2016 (Prosper remove).
In Comune di Fiesso d’Artico sono proseguite e portate a conclusione le ulteriori lavorazioni sugli impianti di illuminazione pubblica richieste dall’amministrazione comunale e affidate nel rispetto del relativo contratto di servizio.
Green propulsion laboratory: progetti finanziati dall’accordo Mattm – Comune di Venezia
Si tratta di progetti finalizzati alla realizzazione del programma di riqualificazione e recupero sostenibile dell’Arsenale e dell’isola della Certosa.
Nel 2021 il Green propulsion laboratory di Veritas è entrato nel pieno della propria funzionalità e ha sviluppato i seguenti progetti attraverso il finanziamento dei bandi nazionali e internazionali vinti o attraverso accordi per lo sviluppo di specifiche tematiche con aziende del Gruppo:
■Progetto Por – Fesr Ecopolimeri
Nell’ambito dell’attività di R&D management del progetto, il GPLab ha sviluppato le seguenti attività di progetto:
1.sperimentazione dei prototipi di pre-trattamento delle fibre e dei corpi fruttiferi di posidonia (egagropili) al fine di fornire il materiale di filling per le prove di melting ed estrusione con biopolimeri;
2.realizzazione, da parte dei partner di progetto, e valutazione di manufatti ottenuti per estrusione di materiali compositi biodegradabili con miscele di fibre magroalgali e esteri microbici (PHA) ottenuti da fermentazione di rifiuti organici;
3.realizzazione, da parte dei partner, e valutazione di shopper biodegradabili utilizzabili per la raccolta dell’umido, mediante filmatura in bolla di biopolimeri microbici;
Veritas spa bilancio 202159
4.coordinamento delle attività di R&D management enti di ricerca (Unive e Unipi) e partner industriali;
5.conclusione, nel novembre 2021, delle attività di sperimentazione e rendicontazione del progetto Ecopolimeri mediante final meeting e visita delle installazioni presenti al GPLab da parte dell’agenzia regionale Avepa.
■Progetto Por – Fesr Phoenix – P2G
Nell’ambito dell’attività di R&D management del progetto, il GPLab ha sviluppato le seguenti attività:
1.attività di sperimentazione del reattore di biometanazione Uasb Type con valutazione delle cinetiche di processo mediante alimentazione con miscela stechiometrica di H2/CO2;
2.attività di sperimentazione del reattore di metanazione catalitica con valutazione delle cinetiche con utilizzo di catalizzatore a base NiO e controllo delle temperature di processo;
3.attività di sperimentazione abbattimento polveri PM 2.5/10 mediante cavitazione ultrasonica su stream gassoso;
4.attività di R&D management enti di ricerca (Unipd, Unive, Enea) e partner industriali;
6.conclusione, nel novembre 2021, delle attività di sperimentazione e rendicontazione del progetto Phoenix – P2G mediante final meeting e visita delle installazioni presenti al GPLab da parte dell’agenzia regionale Avepa.
■Recupero di materiali strategici da pannelli solari e Raee
Attività di sperimentazione, previa richiesta di autorizzazione regionale per trattamento sperimentale di PV, dell’impianto pilota con attività di valutazione e ottimizzazione del rendimento termico del forno, collettamento e trattamento dei gas prodotti dalla combustione dell’EVA, ottimizzazione del recupero delle componenti PV quali metalli, silicio organico e vetro.
■Attività nel settore della carbonizzazione idrotermale (HTC) di fanghi e rifiuti organici
A seguito della convenzione stipulata tra Veritas e la start up innovativa HBI nel maggio 2021 è stato installato al GPLab un prototipo di reattore HTC finalizzato alla sperimentazione di processi di carbonizzazione e valorizzazione energetica di fanghi e rifiuti organici e recupero di prodotti fosforati e azotati.
Per l’attività dell’impianto pilota è stata predisposta apposita richiesta autorizzativa in fase di valutazione da parte delle autorità regionali.
■Progetti di ricerca e sviluppo nazionali ed europei
Nel corso del 2021 sono stati presentati i seguenti progetti:
Progetto Modsen: Ministero dello sviluppo economico – ricerca di sistema elettrico
Progetto nazionale con capofila Veritas e partner Università di Padova e Università Ca’ Foscari di Venezia avente come obiettivo la produzione di idrogeno verde mediante “dark fermentation” di rifiuti organici e produzione di energia elettrica – budget 1.050 k.
Progetto Purple – B: Esa Agenzia spaziale europea.
Progetto europeo con capofila Veritas e partner Università di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia e soc. 9 – Tech insediata presso GPLab riguardante la produzione di bio-idrogeno da batteri fotosintetici anossigenici non sulfurei (PNSB) immobilizzati– budget 170 k.
Entrambi i progetti hanno avuto valutazione positiva con inizio attività nei primi mesi del 2022.
Nel mese di gennaio 2021, il GPLab Veritas è stato coinvolto dal Ministero dello sviluppo economico nella stesura di alcune linee guida inerenti la Strategia nazionale idrogeno.
Veritas spa bilancio 202160
Veritas spa bilancio 202161
1.2.6Personale
Veritas fornisce servizi pubblici a 42 Comuni soci. Il 65% dei suoi dipendenti è perciò costituito da personale operativo assegnato ai servizi d’igiene ambientale, idrici integrati e pubblici locali. Accanto a questi, si affiancano i servizi tecnici, amministrativi e generali e quelli dedicati all’utenza come contact center, sportelli, bollettazione.
I dipendenti sono distribuiti in sei sedi principali a Venezia, Mestre, Chioggia, Dolo, Jesolo e San Donà di Piave, nelle oltre 100 sedi operative e nei 10 sportelli al pubblico, il cui numero si è ridotto nel 2020 a causa della chiusura di quelli ospitati negli uffici comunali.
L’organizzazione e il dimensionamento di Veritas sono determinati dalla spiccata operatività dell’azienda che deve mantenere e adeguare un’importante dotazione infrastrutturale, anche per rispondere alle norme sempre più stringenti in materia ambientale e di tutela della salute pubblica.
Considerato da Veritas una priorità assoluta, il lavoro nell’ambito dei servizi pubblici deve essere qualificato e svolto con motivazione e professionalità e, soprattutto, competenza e cortesia da parte delle persone che entrano in contatto con il pubblico. Per questo motivo, la società – diversamente da altre aziende attive in questo settore – opera direttamente con proprio personale, con minimo o, talvolta, nessun ricorso all’appalto con ditte terze, privilegiando la gestione diretta delle fasi produttive.
Le assunzioni derivanti dalle necessità organizzative sono effettuate – come previsto dagli appositi e pubblicati regolamenti – con selezioni pubblicate sui siti internet del Gruppo e dei Comuni soci e rispettando i principi di trasparenza, pubblicità e pari opportunità.
Nel corso del 2021, le selezioni sono proseguite secondo le procedure definite a seguito dell’emergenza covid-19, inizialmente quindi con l’utilizzo di idonei strumenti per l’interazione da remoto per poi riprendere in presenza, per lo più utilizzando installazioni all’aperto collocate in prossimità delle sedi aziendali (gazebi o strutture mobili prive di pareti), sia per le prove scritte sia per i colloqui, contingentando il numero dei candidati presenti contemporaneamente nello stesso luogo.
Anche quest’anno, si è avvertita una sensibile riduzione dei consumi idrici e della produzione dei rifiuti che ha portato – sulla base delle azioni concordate anche con le organizzazioni sindacali – a porre in essere azioni volte a diminuire i costi generali e incrementare l’efficienza organizzativa, tutelando i livelli occupazionali e garantendo la sostenibilità dell’azienda.
Pertanto, è stato limitato il ricorso a lavoratori stagionali nel periodo estivo, confermando i numeri dell’anno precedente, determinati dall’emergenza covid. Sono stati infine ancora attivati percorsi di mobilità aziendale per impiegare risorse in territori o mansioni diversi.
Così come nel 2020, le 115 uscite per pensionamento sono state sostenute principalmente attraverso processi di riorganizzazione aziendale e di crescita o riqualificazione professionale, mediante selezione interna o mobilità. Più in dettaglio, sono 43 i dipendenti usciti anticipatamente dalla società sulla base del piano di incentivazione aziendale alla risoluzione del rapporto di lavoro (legge 178/2020) che ha permesso di riconoscere loro una integrazione economica alla Naspi, per un massimo di 24 mesi, e la maturazione dei requisiti pensionistici secondo la legge Fornero. Inoltre, altri dipendenti hanno utilizzato i benefici economici messi a disposizione da Veritas attraverso il programma di incentivazione alle dimissioni per chi accedeva alle opzioni pensionistiche previste dalle normative vigenti.
Molte attività, sia interne che esterne, sono state riviste a seguito delle azioni messe in atto per il contenimento della diffusione del covid-19 e la tutela della salute dei lavoratori, prima attraverso il Protocollo di sicurezza, poi con l’introduzione del green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro, come da normativa emanata.
Un dato indicativo è quello, ad esempio, del numero dei dipendenti in smart working (nella forma emergenziale, concretizzatasi in lavoro obbligatorio da casa) che nel 2021 è diminuito
Veritas spa bilancio 202162
sensibilmente a partire dalle norme di prevenzione adottate. È stato mantenuto alto il monitoraggio da un lato della categoria dei cosiddetti “lavoratori fragili”, dall’altro delle situazioni nelle quali non si poteva garantire il distanziamento interpersonale, consentendo ai dipendenti lo svolgimento della prestazione lavorativa da remoto, laddove possibile e compatibile con le esigenze organizzative aziendali.
La formazione è stata svolta prevalentemente a distanza a esclusione dei corsi obbligatori sulla sicurezza, effettuata in presenza con forti restrizioni numeriche e con obbligo di possesso di green pass a partire da settembre. Anche le riunioni in presenza sono state limitate a quelle strettamente necessarie, incentivando lo svolgimento degli incontri in modalità remota.
Le politiche di prevenzione, organizzazione e operatività messe in atto per contrastare gli effetti della pandemia ed evitare chiusure d’ufficio e interruzioni di servizio pubblico hanno ottenuto a febbraio 2021 un importante riconoscimento, il premio Lucia Bartolini categoria “azienda resiliente: promosso dalla Consigliera di parità metropolitana di Venezia, in questa particolare edizione caratterizzata dall’emergenza epidemiologica, il premio ha inteso riconosce le azioni destinate a mitigare gli effetti negativi sulla produttività aziendale e sulle condizioni di vita e occupazionali del personale, nonché a valorizzare un particolare talento femminile messo in luce in detto contesto.
Nonostante l’impatto del covid-19, Veritas ha continuato a sostenere e attuare le iniziative per migliorare le condizioni di lavoro, come del resto indicato dalla legge che prescrive non solo la prevenzione degli infortuni ma anche il benessere organizzativo. Il diffuso utilizzo dello smart working emergenziale ha spinto infatti Veritas a progettarne il corretto sviluppo e consolidamento nell’organizzazione aziendale. Nel corso del 2021, concluse le attività di analisi del progetto, se ne è dato seguito con l’avvio delle attività formative e delle iniziative comunicative. Contestualmente, con il gruppo di lavoro work-life balance – gruppo paritetico formato da componenti della direzione Risorse umane e da dipendenti indicati dalle organizzazioni sindacali – sono state definite le nuove linee guida per il Protocollo che disciplina le politiche, gli istituti e le iniziative di welfare e work-life balance, protocollo poi siglato a marzo 2022.
L’approvazione nel 2020 della Diversity and inclusion policy ha inoltre portato a intraprendere nel 2021 le necessarie attività per promuovere la cultura dell’inclusione, innanzitutto attraverso un programma formativo orientato al management e a chi gestisce numerose risorse cui si sono affiancate iniziative a sostegno della maternità (coaching individuale al rientro dalla maternità, contributo per centri estivi, orientamento universitario discipline Stem). In particolare, nel corso del 2021 Veritas ha ottenuto la certificazione GEEIS, riconoscimento che premia le aziende e le organizzazioni che considerano elementi strategici la tutela e valorizzazione delle differenze e l’inclusione.
In tema di riorganizzazione e riqualificazione del personale, nel 2021 è proseguita la revisione del programma di revisione organizzativa del Servizio idrico integrato, con l’inserimento di nuove figure, professionalmente orientate agli sviluppi tecnologici che coinvolgono l’area.
Si è inoltre conclusa l’acquisizione del ramo d’azienda lavori pubblici di Insula, con l’armonizzazione all’interno delle strutture della stessa società del personale inserito.
Dimensionamento del personale
A causa del protrarsi dell’emergenza covid, anche per il 2021 si è fatto ricorso a un numero inferiore di lavoratori stagionali rispetto a quanto normalmente previsto (-40% così come nel 2020), anche grazie alla modifica dei periodi di fruizione delle ferie estive, garantendo comunque l’erogazione dei servizi.
Nel corso del periodo estivo, la ripresa dei flussi turistici nelle località balneari e nelle città d’arte si è concentrato nei fine settimana e nelle giornate festive. Tale situazione ha portato a un parziale incremento di assunzioni a tempo determinato nel settore dei servizi ambientali, per
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lo più con orario ridotto e concentrato nelle giornate di picchio di domanda, per assicurare da un lato lo svolgimento dei servizi, dall’altro lo smaltimento delle ferie al personale operativo strutturato.
Conseguentemente, agli iniziali 107 rapporti di lavoro a tempo determinato se ne sono aggiunti altri 42 nel periodo luglio-agosto, oltre ad alcuni percorsi di mobilità aziendale finalizzati a impiegare le risorse in alcuni territori o in mansioni e ruoli diversi.
Durante l’anno di riferimento, l’azienda ha dato corso a 54 mobilità interne a Veritas (32 strutturali e 22 temporanee), 35 inserimenti da selezione e 10 ricollocazioni per inidoneità definitiva o idoneità con limitazioni definitive, il tutto finalizzato a valorizzare e impegnare professionalità già esistenti, collocandole in diverse posizioni organizzative e lavorative, anche grazie a percorsi di riconversione professionale.
Nel 2021, le risoluzioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato a vario titolo sono state complessivamente 155 (115 pensionamenti e 40 uscite a vario titolo). Le relative sostituzioni sono state 91 e hanno riguardato generalmente personale operativo, generando un risparmio sui costi di retribuzione di circa 6 milioni di euro.
Dinamiche economiche, numero di addetti per livello e per tipo di contratto al 31 dicembre 2021
Veritas spa dipendenti in servizio al 31.12.2021
livello
Ccnl
Federambiente
Ccnl
Federgasacqua
dirigenti
Confservizi
totale
complessivo
%
dirigenti
18
18
0,64%
quadri
34
39
73
2,58%
8
49
40
89
3,15%
7
53
93
146
5,17%
6
158
118
276
9,77%
5
309
185
494
17,48%
4
277
240
517
18,29%
3
709
122
831
29,41%
2
127
55
182
6,44%
1
152
5
157
5,56%
J
16
16
0,57%
apprendisti
1
26
27
0,96%
totale complessivo
1.885
923
18
2.826
100%
Processi di riqualificazione – sviluppo professionale 2021
Nel rispetto delle direttive stabilite dalla delibera emanata dal Comitato di controllo e di coordinamento in materia di costo del lavoro, la direzione Risorse umane e organizzazione di Gruppo ha dato continuità ai percorsi professionali già avviati nel corso degli anni precedenti. Inoltre, sono stati avviati i processi di riqualificazione inquadramentale richiesti e previsti per l’anno di riferimento. Nel dettaglio:
■67 percorsi professionali complessivamente avviati;
■62 percorsi professionali conclusi;
■51 riconoscimenti economici ad personam (super minimo);
■30 inquadramenti;
■81 una tantum.
Nel 2021, inoltre, sono state attivate quattro azioni di coaching individuale per posizioni apicali, finalizzate allo sviluppo di competenze e potenzialità di ciascun partecipante, oltre a 12 azioni di assessment per la misurazione di competenze e attitudini strategiche (potenziale), un’opportunità per le persone coinvolte di partecipare a un intervento individuale, in un’ottica di conoscenza e di sviluppo personale e professionale.
Veritas spa bilancio 202164
65,2% sicurezza e addestramento
0,5% applicativi e dotazioni aziendali
15,5% obbligatoria normative,professionale
0,8% crediti formativi professionali
18% legale, fiscale, tecnica, qualità
Politiche di relazioni industriali
Nell’ambito delle relazioni industriali, la direzione, le organizzazioni sindacali e i Rlssa hanno stipulato degli importanti protocolli e accordi per garantire la prosecuzione dei servizi pubblici essenziali anche nel periodo di emergenza sanitaria covid-19, adottando azioni e provvedimenti a salvaguardia della salute e sicurezza dei dipendenti.
Attività:
■settore ambiente, 39 incontri effettuati e 5 verbali e/o accordi sottoscritti;
■settore idrico, 19 incontri effettuati e 3 verbali di accordo sottoscritti;
■settore ambiente e settore idrico in seduta congiunta, 22 incontri effettuati e 10 verbali di accordo sottoscritti.
In data 11 gennaio e 9 aprile 2021 sono stati sottoscritti due verbali di accordo per attuare un piano di incentivazione alla risoluzione del rapporto di lavoro per i dipendenti delle società del Gruppo Veritas.
Il 12 luglio, ai sensi e per gli effetti degli artt. 2112 CC e 47 della legge 29 dicembre 1990, n. 428 le società Insula spa (cedente), Veritas spa (cessionaria) e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un verbale di accordo per definire i trattamenti economici e normativi del personale (23 unità) afferente al ramo di azienda “lavori pubblici”.
Formazione
L’attività di formazione e addestramento ha coinvolto 2.170 dipendenti (il 77% del personale di Veritas) per un totale di circa 34.150 ore erogate. Nel grafico e nella tabella sotto riportati si evidenzia la distribuzione delle ore di formazione per tematica e area d’intervento.
In particolare, nel corso del 2021, a seguito dell’attivazione importante dello smart working emergenziale, sono state avviate azioni formative per lo sviluppo di competenze trasversali quali leadership e gestione dei collaboratori oltre a cultura della sicurezza e gestione del cambiamento attraverso coaching individuali.
area
numero ore
% sul totale
sicurezza e addestramento
22.249
65,2%
obbligatoria normative, professionale
5.310
15,5%
legale, fiscale, tecnica, qualità
6.159
18,0%
crediti formativi professionali (Cfp)
277
0,8%
applicativi e dotazioni aziendali
155
0,5%
totale
34.150
100%
Veritas spa bilancio 202165
1.2.7Sistemi informativi
Uno dei principali focus del settore nel 2021 è stato il tema della cyber sicurezza, su cui si è lavorato molto su più fronti: strumenti di difesa, evoluzione tecnologica ma soprattutto cultura aziendale.
Sono proseguiti gli investimenti per rafforzare gli applicativi centrali come il sistema Erp e ampio spazio è stato dato ai processi di digitalizzazione dei settori operativi.
Di seguito alcuni dei principali progetti.
■Migrazione cloud office Microsoft
Già nella prima fase di risposta all’emergenza covid-19 si era rivelata fondamentale la possibilità di accedere a servizi cloud che offrissero al personale in servizio remoto strumenti sempre disponibili e sufficientemente intuitivi da utilizzare, anche in mancanza di una formazione approfondita. Il processo di integrazione dei servizi in una forma di cloud ibrido non si è arrestato e oggi consente a tutti gli utenti Veritas di sfruttare strumenti di collaborazione, immediatamente disponibili ovunque, anche mediante piattaforme mobili, e con caratteristiche superiori rispetto a quanto possibile utilizzando solo le capacità tecnologiche interne.
■Formazione cyber security
L’approccio sistematico alla sicurezza si fonda sulla congiunzione di tecnologia affidabile, software robusto e personale preparato. Con quest’ottica, in risposta a specifiche richieste legislative e al crescente numero di attacchi subiti, sono state effettuate campagne di formazione, sia in forma automatica, rivolte alla maggior parte degli assunti, sia in aula, specificamente concepite per concentrarsi sulle aree aziendali a maggiore rischio. I buoni risultati ottenuti hanno indotto a proseguire le attività anche nell’anno 2022, con nuove iniziative.
■Sicurezza dei sistemi OT [Operation Technology]
Prosegue la campagna di verifica delle infrastrutture esistenti. Le attività hanno riguardano l’analisi delle tecnologie specifiche in uso, il controllo delle vulnerabilità esistenti e l’ammodernamento della strategia di sicurezza negli ambiti periferici. Di particolare importanza, sono le misure di controllo attuate per l’avanzamento della configurazione dei sistemi di sicurezza.
■Migrazione alla piattaforma Sap DB/HANA
La nuova architettura, progettata per gestire alti tassi di transazioni, ha permesso di ridurre del 30% i tempi di elaborazione.
■Sistemi IoT
I sistemi IoT sono uno dei principali trend emergenti che Veritas intende adottare per digitalizzare i servizi operativi. È stata realizzata una piattaforma IoT per l’acquisizione dei dati di conferimento di igiene urbana, attraverso la quale viene mantenuto un collegamento bidirezionale con i dispositivi distribuiti sul territorio per la raccolta dati e l’invio di comandi. La piattaforma è uno strumento fondamentale per l’attuazione di strumenti di misura. Sono in corso di sperimentazione anche diverse tecnologie per la connessione di smart-meter del servizio idrico.
■Digitalizzazione rapporti con l’utenza
Prosegue lo sviluppo e l’implementazione di servizi digitali nel portale dedicato all’utenza che ha permesso di automatizzare molte delle pratiche legate al covid. Inoltre, è stata realizzata un’applicazione per supportare la gestione via mail, oggi divenuto il canale principale utilizzato
Veritas spa bilancio 202166
dagli utenti.
Veritas spa bilancio 202167
1.2.8Partecipazioni
Società controllate
Mive srl in liquidazione
Sede sociale Mirano (Ve), viale Venezia 3
Capitale sociale k€ 110
Quota di partecipazione 100%
Valore partecipazione k€ 0
Valore patrimonio netto k€ -156
Mive srl è stata posta in liquidazione con la procedura cosiddetta semplificata con decorrenza 9 maggio 2014 ai sensi dell’art. 2484 punto 2 del codice civile.
L’attività principale della società consisteva nella compravendita e temporanea gestione di immobili, a seguito del conferimento nel 2008 da parte di Veritas di un ramo d’azienda, per un totale complessivo di k€ 1.382, costituito da beni immobili (terreno e fabbricati) e partecipazioni (la quota del 5,59% del capitale sociale di Vega scarl poi ceduta nel 2016); dalla data di inizio liquidazione, l’attività del liquidatore si è concentrata sull’attivo per pervenire al soddisfacimento delle passività aziendali.
È stato concepito e avviato un progetto edificatorio sull’ultimo asset, ovvero il terreno edificabile di via Porto di Cavergnago a Mestre Venezia.
Nel corso del 2021 non si sono registrate ulteriori operazioni sui beni merce della società, in quanto alcune problematiche inerenti la destinazione urbanistica dell'area di via Porto di Cavergnago hanno rallentato l'iter di dismissione, indipendentemente dalla volontà della società e del liquidatore. Si auspica che la soluzione del problema da parte dei competenti uffici del Comune di Venezia possa avvenire in tempi brevi.
L’indebitamento oneroso è costituito unicamente dai finanziamenti fruttiferi effettuati dal socio unico per l’estinzione dei preesistenti debiti bancari.
Il liquidatore, in accordo con le direttive del socio unico, proseguirà nel corso del corrente anno ogni attività utile alla dismissione dei rimanenti asset, al fine della chiusura del processo liquidatorio.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
152
163
costi della produzione
52
61
differenza tra valore e costi della produzione
100
102
oneri e proventi finanziari
-142
-141
imposte sul reddito
-4
-9
utile (perdita) dell’esercizio
-46
-48
La società non ha dipendenti.
I rapporti con il Gruppo Veritas si riassumono in k€ 143 di costi e k€ 150 di ricavi verso la capogruppo.
Veritas spa bilancio 202168
Ecoprogetto Venezia srl
Sede sociale Marghera Venezia, via della Geologia 31
Capitale sociale k€ 53.607
Quota di partecipazione 46,64%
Valore partecipazione k€ 29.959
Valore patrimonio netto k€ 47.592
La società è stata costituita nel 1998 per rispondere all’esigenza di governare, attraverso opzioni produttive integrate, il ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani nell’area veneziana, sviluppando sinergie tra le diverse componenti del ciclo e assicurando l’autosufficienza nello smaltimento e il riciclo dei materiali derivanti dalle fasi di lavorazione.
Dal 2012 Ecoprogetto si è specializzata nel trattamento e valorizzazione della frazione secca del rifiuto urbano che residua a valle delle raccolte differenziate, fungendo inoltre, in ragione della propria particolare collocazione geografica, anche da stazione logistica per il travaso, la selezione e la triturazione di molte delle frazioni raccolte in forma separata.
L’obiettivo della società è principalmente la valorizzazione energetica dei rifiuti urbani residui raccolti nel territorio servito dal Gruppo Veritas e la riduzione della quantità di rifiuti da conferire in discarica.
A ottobre 2016 Veritas, in seguito alla pubblicazione di un procedimento a evidenza pubblica, ha ceduto il 33% della partecipazione a Bioman spa e il 7% ad Agrilux srl, pur continuando a mantenere il controllo della società in virtù delle quote detenute dalla controllata Asvo. Nel 2017, Agrilux ha ceduto il 2% della partecipazione alla società Savno srl. Nell’aprile 2020 è infine stato deliberato una aumento di capitale sottoscritto solo dal socio Veritas, che ha portato la sua quota di partecipazione al 46,64%. Pertanto, al 31 dicembre 2021 la compagine societaria è così formata: Veritas spa 46,64%; Asvo spa 18%; Bioman spa 29,86%, Agrilux srl 3,93% (gruppo Bioman-Sesa), Savno srl 1,57%.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
32.433
29.774
costi della produzione
31.041
33.480
differenza tra valore e costi della produzione
1.392
-3.706
oneri e proventi finanziari
-951
-731
imposte sul reddito
-65
160
utile (perdita) dell’esercizio
376
-4.278
In termini operativi anche il 2021 è stato influenzato dall’emergenza sanitaria dovuta al covid-19, con una sensibile riduzione dei flussi in ingresso dei rifiuti urbani da Veritas (parzialmente compensato da ingressi di rifiuti da altri operatori).
Altro elemento caratterizzante il 2021 è stata la piena operatività della prima linea di incenerimento, con il duplice effetto positivo di una sostanziale diminuzione dei costi per acquisto di energia e un aumento del valore della produzione per le maggiori quantità di energia ceduta in rete.
Infine, la dinamica internazionale dei prezzi delle materie prime hanno portato a un importante incremento dei costi di manutenzione e a un aumento dei costi di investimento previsti.
Nel corso del 2022 prenderà avvio la realizzazione della seconda linea di valorizzazione energetica del combustibile solido secondario prodotto all’interno del polo, completando lo sviluppo impiantistico previsto nel piano industriale.
È in corso l’iter approvativo riguardante l’aggregazione tra Ecoprogetto ed Eco-ricicli, che dovrebbe concludersi con l’effettiva fusione tra le due società entro fine esercizio 2022.
Nell’esercizio, i rapporti economici col Gruppo Veritas si attestano a k€ 6.038 di costi; per quanto riguarda i ricavi infragruppo, l’importo complessivo è di k€ 27.899.
Veritas spa bilancio 202169
Eco-ricicli Veritas srl
Sede sociale Malcontenta (Ve), via della Geologia “Area 43 ettari”
Capitale sociale k€ 7.000
Quota di partecipazione 79%
Valore partecipazione k€ 8.752
Valore patrimonio netto k€ 13.040
Acquistata nel 2009, la società anche nel corso del 2021 ha continuato a operare nel settore della selezione e trattamento dei materiali derivanti da raccolte differenziate, allo scopo di produrre semilavorati atti a essere inseriti nella filiera del mercato del riciclo. Contestualmente, la società ha svolto attività relative a servizi di raccolta e logistica-trasporti collegate all’acquisizione delle materie da selezionare.
I diversi flussi dei materiali recuperati sono stati avviati al riciclo, principalmente, nel quadro delle possibilità offerte dai consorzi di filiera del Conai e per alcune filiere merceologiche allocate nel mercato. Per quanto attiene al recupero di materiali non costituenti imballaggi, la società ha individuato canali di sbocco nel mercato, sempre rientranti nel settore del recupero e del riciclo.
Al 31 dicembre 2021, il capitale sociale di Eco-ricicli risulta deliberato e sottoscritto per k€ 7.000, di cui k€ 5.530 da parte di Veritas dopo l’acquisto nel 2018 delle quote precedentemente appartenute a Demont srl in liquidazione. La compagine societaria risulta la seguente:
■Veritas spa 79%;
■Asvo spa 6%;
■Idealservice sc 6%;
■Bioman spa al 4,71%;
■Trevisan spa al 4,29%.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
50.305
41.632
costi della produzione
51.322
41.371
differenza tra valore e costi della produzione
-1.017
261
oneri e proventi finanziari
-709
-534
rettifiche di valore di attività finanziarie
60
0
imposte sul reddito
486
133
utile (perdita) dell’esercizio
-1.180
-140
Nel corso dell’esercizio 2021 la società ha proseguito nel suo percorso di diversificazione delle
proprie lavorazioni, in particolare portando a termine importanti investimenti di natura infrastrutturale, al fine di avviare nuove linee di selezione atte al trattamento dei rifiuti prodotti da utenze industriali.
Il conto economico evidenzia un incremento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, anche motivato da una diversa modalità di rilevazione dei servizi di valorizzazione dei materiali a seguito dell’avvio del Project Financing con Veritas spa. Il volume dei ricavi si rivela però insufficiente rispetto alle potenzialità degli impianti di trattamento rifiuti costruiti e delle relative opere infrastrutturali, e ciò in conseguenza dei ritardi accusati nell’ottenimento delle autorizzazioni ambientali
Alla partecipazione totalitaria in Metalrecycling Venice srl e alla partecipazione al 10% in Sibelco Green Solutions srl, si sono aggiunte a dicembre 2021 la partecipazione in OMD srl (25%) e in Ecolegno CM srl (40%).
È in corso l’iter approvativo riguardante l’aggregazione tra Ecoprogetto ed Eco-ricicli, che dovrebbe concludersi con l’effettiva fusione tra le due società entro fine esercizio 2022.
I rapporti economici intrattenuti con il Gruppo Veritas nel 2021 hanno dato luogo a costi per k€ 13.603 e a ricavi per k€ 19.720.
Veritas spa bilancio 202170
Metalrecycling Venice srl
Sede sociale Malcontenta (Ve), via Elettronica
Capitale sociale k€ 1.800
Quota di partecipazione controllo indiretto tramite la controllata Eco-ricicli Veritas srl
Valore partecipazione k€ 0
Valore patrimonio netto k€ 2.210
La società svolge attività di selezione, trattamento e valorizzazione di rottami ferrosi e cascami non ferrosi.
La società è stata costituita nel 2013 dalla società Demont srl attraverso il conferimento di un ramo d’azienda. Successivamente, nel 2014 Demont ha ceduto a Eco-ricicli il 40% della partecipazione. In seguito all’aumento del capitale sociale deliberato per ripianare la perdita di esercizio, Eco-ricicli ha acquisito il 100% delle quote sociali, assumendo dal 2016 il controllo della società, in quanto segmento critico di un’importante filiera nella gestione del rifiuto differenziato.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
10.758
8.309
costi della produzione
10.578
8.256
differenza tra valore e costi della produzione
180
52
oneri e proventi finanziari
-76
-26
imposte sul reddito
-41
-8
utile (perdita) dell’esercizio
63
18
La società nel corso del 2021 ha proseguito il proprio sviluppo lungo le direttrice impiantistiche dei metalli misti e della triturazione dei materiali ferrosi.
L’incremento del volume di affari è da rintracciarsi nella messa a pieno regime delle due linee di impianto, mentre i margini economici e tutti gli indicatori aziendali presentano sensibili miglioramenti, in parte anche originati dal positivo evolversi delle quotazioni dei mercati dei rottami ferrosi, settore su cui l’attività sociale è particolarmente orientata.
L’ambito territoriale di riferimento è ricompreso tra il Veneto e il Friuli.
La filiera del riciclo dei metalli non ha subito, limitatamente alle attività della società, particolari contraccolpi a causa del covid-19.
La società ha intrattenuto rapporti economici con il Gruppo Veritas che hanno dato luogo a costi per k€ 2.243 e ricavi per k€ 282.
Veritas spa bilancio 202171
Asvo spa
Sede sociale Portogruaro (Ve), via Manin 63/A
Capitale sociale k€ 18.970
Quota di partecipazione 55,75%
Valore partecipazione k€ 16.895
Valore patrimonio netto k€ 23.506
La società si occupa del servizio integrato d’igiene ambientale quale affidataria in house dei relativi servizi da parte degli 11 Comuni soci (Annone Veneto, Caorle, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Teglio Veneto), che sono anche soci di Veritas spa.
Dal 2018 svolge anche la propria attività nel settore dei servizi cimiteriali dove opera in qualità di società affidataria in house dei relativi servizi da parte del Comune di Portogruaro e dal 2019 anche per i Comuni di San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Fossalta di Portogruaro e di Cinto Caomaggiore.
A decorrere dall’esercizio 2019 svolge anche la propria attività nel settore della manutenzione del verde pubblico in qualità di affidataria in house da parte del Comune di Portogruaro e a partire dal 2020 anche da parte del Comune di San Michele al Tagliamento e Fossalta di Portogruaro.
Nell’ottica dell’aggregazione aziendale, a luglio 2012 Asvo e Veritas hanno posto in essere un’operazione che ha comportato la sottoscrizione da parte di Veritas dell’aumento di capitale sociale appositamente riservato ad Asvo per la quota del 50,5% mediante pagamento in denaro, conferimento del 22,915% della partecipazione in Ecoprogetto (ora al 18%) e del 4% della partecipazione in Eco-ricicli (ora al 6%).
Nell’ambito delle operazioni di razionalizzazione delle partecipazioni azionarie degli enti locali soci di Veritas e in esecuzione alla convenzione intercomunale sottoscritta, dal 2013 al 2016, Veritas ha acquisito ulteriori azioni dai Comuni soci e dalla stessa Asvo per una quota complessiva del 4,25%.
Al 31 dicembre 2021 risultano soci di Asvo, Veritas al 55,75%, gli 11 Comuni del Veneto orientale al 44,25%; tra questi, il Comune di Portogruaro detiene il 9,94%.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
24.948
23.161
costi della produzione
24.661
22.984
differenza tra valore e costi della produzione
287
176
oneri e proventi finanziari
-2
17
imposte sul reddito
-90
-47
utile (perdita) dell’esercizio
195
147
I ricavi delle prestazioni registrano un incremento rispetto al dato dell’esercizio precedente determinato esclusivamente dal superamento almeno parziale dell’emergenza covid in particolare nei due Comuni turistici balneari.
Registrano invece un aumento i corrispettivi dei servizi cimiteriali e manutenzione del verde per effetto della gestione dei servizi nell’intero anno e i corrispettivi delle raccolte differenziate.
I costi di gestione sono aumentati rispetto al 2020 per effetto dei servizi svolti.
I rapporti economici intrattenuti col Gruppo Veritas nel 2021 riguardano principalmente l’attività di trattamento rifiuti; hanno dato luogo a costi per k€ 9.151 e a ricavi per k€ 1.826.
Veritas spa bilancio 202172
Depuracque servizi srl
Sede sociale Salzano (Ve), via Roma 145
Capitale sociale k€ 223
Quota di partecipazione 100%
Valore partecipazione k€ 18.201
Valore patrimonio netto k€ 29.775
La società opera nei settori del recupero e smaltimento dei rifiuti pericolosi e non, del risanamento ambientale, bonifica di siti contaminati e trattamento delle acque, con applicazione di tecnologie avanzate.
Dopo una prima acquisizione partecipativa del 20% formalizzata a luglio 2013, con atto notarile del 12 luglio 2018 Veritas ha completato l’acquisizione dell’ulteriore 80%, dopo aver esercitato, a seguito di offerta di acquisto presentata da società terza, il diritto di prelazione sull’intera quota residua, ritenendo la partecipazione strategica. Dalla medesima data la società è pertanto controllata al 100%.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
24.721
23.208
costi della produzione
21.064
18.288
differenza tra valore e costi della produzione
3.657
4.920
oneri e proventi finanziari
14
53
rettifiche di valore di attività finanziarie
-27
-53
imposte sul reddito
-746
-1.139
utile (perdita) dell’esercizio
2.898
3.781
L’andamento della gestione è stato positivo anche nell’esercizio 2021. La società ha continuato a investire in tecnologia e ricerca oltre che nella manutenzione e aggiornamento delle proprie dotazioni impiantistiche consolidando i rapporti con i clienti e acquisendo nuove commesse a sviluppo pluriennale.
La società opera con la piattaforma di Salzano (gestione rifiuti) soprattutto per l’area del Veneto e regioni limitrofe, mentre le attività di bonifica, realizzazione e gestione di impianti mobili, di intermediazione dei rifiuti si estendono a tutto il territorio nazionale, in particolare Sicilia e Sardegna, così come l'attività di intermediazione di rifiuti.
Nel corso dell'esercizio sono stati avviati i lavori relativi alla realizzazione degli impianti afferenti un'iniziativa con una società partecipata, già operativa per le attività di intermediazione rifiuti: tale iniziativa amplia così la gamma dei servizi ai clienti disegnando un nuovo modello di gestione dei rifiuti orientato alla massimizzazione dei recuperi concepito in un'ottica di economia circolare.
La Regione Veneto, per i composti Pfas, ad aprile 2019 ha rilasciato un decreto con nuovi limiti allo scarico e con un successivo atto di luglio 2019 ha autorizzato la realizzazione di nuovi interventi tecnologici sperimentali per affrontare l’emergenza. Tali ultimi interventi tecnologici, la cui realizzazione si è parzialmente conclusa nell’esercizio, costituiscono la naturale continuazione delle attività di ricerca iniziate nell’esercizio 2018 e in corso di esecuzione.
Depuracque servizi possiede una partecipazione del 50% in Lecher ricerche analisi srl, una partecipazione del 70% in Rive srl (che diventa pertanto società controllata anche ai fini del consolidato), dell’1,02% in Sifa scpa.
I rapporti commerciali col Gruppo Veritas sono riconducibili principalmente ai servizi di trattamento di rifiuti speciali e analisi di laboratorio (soprattutto merceologiche). Con riferimento al 2021, la società ha rilevato ricavi verso il Gruppo per k€ 1.136, costi verso il Gruppo per k€ 1.555.
Veritas spa bilancio 202173
Lecher ricerche e analisi srl
Sede sociale Salzano (Ve), via Roma 145
Capitale sociale k€ 47
Quota di partecipazione 50%
Valore partecipazione k€ 300
Valore patrimonio netto k€ 2.446
La società si occupa di campionamenti, analisi di laboratorio (merceologiche e di reflui), indagini e consulenze in materia ambientale.
Veritas ha acquistato il 50% della partecipazione nel luglio 2013 e dalla medesima data risultano soci della stessa, al 50%, Depuracque servizi srl e Veritas spa.
Veritas spa controlla pertanto Lecher ricerche e analisi srl attraverso la propria partecipazione diretta e l’indiretta di Depuracque servizi, partecipata al 100% del capitale da luglio 2018.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
3.823
3.601
costi della produzione
3.400
3.216
differenza tra valore e costi della produzione
423
385
oneri e proventi finanziari
0
0
imposte sul reddito
-97
-77
utile (perdita) dell’esercizio
326
308
Il risultato d’esercizio si mantiene in linea con i programmi intrapresi e il management ritiene che il trend possa conservarsi anche nel prossimo futuro, anche grazie alle nuove attività progettate e avviate, alle azioni intraprese nella mappatura del mercato di riferimento e alle sue esigenze, che porta a una più efficace e attiva presenza, soprattutto con i clienti a maggiore stabilità economica e potenzialità di sviluppo.
I rapporti commerciali col Gruppo Veritas sono riconducibili principalmente a servizi di analisi di laboratorio e indagini ambientali. Si segnala un importante progetto di ricerca sulla problematica sanitaria che ha coinvolto la Regione del Veneto per la ricerca e valutazione di metodo di indagine sui composti Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) e ha, inoltre, ricevuto prestazioni di servizi.
Con riferimento al 2021, la società ha rilevato ricavi verso il Gruppo per k€ 2.326, costi verso il Gruppo per k€ 474.
Veritas spa bilancio 202174
Rive srl (Recuperi industriali Venezia srl)
Sede sociale Venezia, via dei Cantieri 9
Capitale sociale k€ 100
Quota di partecipazione controllo indiretto tramite la controllata Depuracque servizi srl
Valore partecipazione 0
Valore patrimonio netto k€ 95
La società è stata costituita a settembre 2017 e ha per oggetto l’esecuzione e la realizzazione della concessione per lo sviluppo dell’impianto Rtn e dell’area di pertinenza a Fusina e relativi servizi di conferimento rifiuti, come da contratto sottoscritto tra Veritas e la Rti costituita tra Depuracque servizi srl e Cosmo ambiente srl. La società è partecipata al 70% da Depuracque servizi srl e di conseguenza entra nel perimetro di consolidamento del Gruppo Veritas da luglio 2018, dall’acquisizione del controllo di Depuracque servizi srl da parte di Veritas.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
1.986
1.585
costi della produzione
1.919
1.637
differenza tra valore e costi della produzione
67
-53
oneri e proventi finanziari
-135
-80
imposte sul reddito
10
31
utile (perdita) dell’esercizio
-58
-102
I ricavi riguardano il servizio di intermediazione di rifiuti speciali per il cliente Veritas in quanto non si sono ancora conclusi i lavori di installazione dell’impianto per il trattamento delle terre di spazzamento e la ristrutturazione dell’impianto di inertizzazione dei rifiuti a causa dell’allungamento dei termini autorizzativi per alcune fasi esecutive.
I finanziamenti fruttiferi richiesti ai soci nel corso del 2019, alla data di chiusura dell’esercizio, ammontano a k€ 999 verso Depuracque servizi srl e a k€ 428 verso Cosmo ambiente. Entrambi sono postergati ai sensi di legge e con durata indeterminata che si ritiene di rimborsare entro i 5 anni.
A febbraio 2020 è stato stipulato un finanziamento con Intesa San Paolo per k€ 3.200 e, a esso correlato, a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse un contratto di tipo interest rate swap, tirato per altri k€3.000 nel corso del 2021.
Nel corrente esercizio la società ha rilevato verso il Gruppo ricavi per k€ 1.461, costi per k€ 169.
Veritas spa bilancio 202175
Consorzio bonifica e riconversione produttiva Fusina in liquidazione
Sede sociale Mestre Venezia, via Porto di Cavergnago 99
Capitale sociale k€ 100
Quota di partecipazione 82,05%
Valore partecipazione k€ 0
Valore patrimonio netto k€ -9
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
0
7
costi della produzione
29
31
differenza tra valore e costi della produzione
-29
-24
oneri e proventi finanziari
0
0
imposte sul reddito
4
0
utile (perdita) dell’esercizio
-25
-24
Il Consorzio nasce nel 2002 tra Veritas (allora Vesta) e altri tre soci, con lo scopo di bonificare e urbanizzare un’area in località Fusina, denominata ex Alcoa – comparto A, di proprietà degli stessi soggetti, e realizzare tutte le opere necessarie o utili alle imprese consorziate per insediarvi successivamente la propria attività aziendale.
La quota di partecipazione di Veritas, inizialmente pari all’11%, è poi salita al 66% a marzo 2009. Da luglio 2018, dopo altre operazioni di cessione/trasferimento quote, Veritas detiene nel Consorzio una partecipazione dell’82,05%.
L’assemblea consortile del 27 giugno 2018 ha deliberato lo scioglimento del Consorzio per decorso del termine di durata statutaria, la contestuale messa in liquidazione e la nomina del liquidatore, in quanto, a tale data, le opere di urbanizzazione primaria e secondaria dell’area ex Alcoa, iniziate nel 2014, risultavano prossime alla conclusione. Mandato del liquidatore è il completamento della realizzazione del progetto di urbanizzazione dell’area, il relativo collaudo, la successiva riconsegna dell’area in cessione al Comune di Venezia. Compiuta questa fase proseguirà il processo di liquidazione in senso stretto.
A dicembre 2021 i lavori di urbanizzazione primaria e secondaria dell’aera ex Alco – comparto A, risultano completate. A inizio febbraio 2021 il collaudatore per le aree a scomputo individuato dal Comune ha completato e depositato il certificato di collaudo tecnico amministrativo approvato con determina del dirigenziale.
A fine 2021 è stato sottoscritto tra le parti contratto di cessione immobiliare e di costituzione di servitù a favore del Comune di Venezia. Le aree di pertinenza comunale stanno per essere riconsegnate.
Si ritiene che il processo di liquidazione in senso stretto si realizzerà nell’anno 2022, e porterà alla redazione, nel medesimo periodo, del bilancio finale e del piano di riparto ai consorziati.
Per quanto riguarda il Gruppo, nel 2021 il Consorzio registra rapporti con la sola Veritas, rilevando costi per k€ 23.
Veritas spa bilancio 202176
Società collegate
Vier scarl (Veneziana impianti energie rinnovabili)
Sede sociale Venezia, Santa Croce 489
Capitale sociale k€ 100
Quota di partecipazione 49%
Valore partecipazione k€ 506
Valore patrimonio netto k€ 1.043
La società è nata l’1 marzo 2011 dalla trasformazione del precedente Consorzio veneto riciclo, al quale Veritas aveva conferito l’1 gennaio 2011 il ramo d’azienda costituito dalle attività di produzione di energia da fonti rinnovabili e relativa manutenzione di reti e impianti.
La composizione sociale al 31 dicembre 2021 a seguito delle modifiche avvenute nel corso dell’esercizio precedente è la seguente: Veritas spa 49%, Atlantico spa 25,5%, Engie servizi spa 14,88%, Gpg srl 5,31% e Aiem Tech srl 5,31% (società che nel 201 ha rilevato la partecipazione di Aiem srl).
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
1.183
962
costi della produzione
1.135
895
differenza tra valore e costi della produzione
48
67
oneri e proventi finanziari
-49
-50
imposte sul reddito
3
-13
utile (perdita) dell’esercizio
2
3
Nel corso dell'anno le attività della società si sono concentrate principalmente nella gestione degli impianti fotovoltaici e di cogenerazione di produzione di energia elettrica e termica di proprietà della società con annesso servizio di gestione energia per l'utente finale, mentre i riflessi economici delle nuove attività introdotte con la trasformazione della società in consortile avvenuta nel 2020, sono solo marginali. Va infatti considerato che le nuove attività, derivando da rapporti per lo più collegati con enti pubblici e relative società partecipate, necessitano di tempi per la definizione dei progetti, predisposizione di gare, negoziazione contrattuale ecc.
Rispetto all’esercizio precedente, il 2021 è stato caratterizzato da un incremento dei ricavi caratteristici attribuibile al settore fotovoltaico, ai proventi dell'impianto di cogenerazione e alle nuove attività sviluppate. All'incremento dei ricavi complessivi, corrisponde un incremento del totale costi operativi, collegati con le nuove attività, mentre i costi di struttura registrano una lieve flessione.
Veritas spa bilancio 202177
Sifa scpa
Sede sociale Mestre Venezia, via Torino 141
Capitale sociale k€ 30.000
Quota di partecipazione 32,15%
Valore partecipazione k€ 9.080
Valore patrimonio netto k€ 37.190
La società, costituita nel 2005, ha per oggetto le attività finalizzate alla progettazione, costruzione e gestione degli interventi da realizzarsi mediante finanza di progetto in relazione alla concessione del complesso di opere e attività denominato Progetto integrato Fusina da parte della Regione Veneto e regolate da apposita convenzione.
Tale progetto, che prevede la realizzazione di impianti per garantire il trattamento dei reflui provenienti dal polo industriale di Marghera e dall’area del Miranese e dalle acque di uso civile, consiste in un grande disegno di recupero ambientale che abbraccia una vasta area di Fusina e si estrinseca nell’interramento di elettrodotti di alta tensione, in una nuova viabilità per il trasporto pesante su gomma, in opere idrauliche, nella ricollocazione di un insediamento produttivo e nella riconversione di aree dimesse del petrolchimico ad aree portuali.
La convenzione iniziale, sottoscritta a luglio 2005 con la Regione Veneto, è stata successivamente integrata a dicembre 2008 (1° atto integrativo) e a marzo 2010 (2° atto integrativo).
A seguito del peggioramento del contesto economico di riferimento Sifa e la Regione Veneto hanno sottoscritto nel dicembre 2016 un nuovo atto integrativo e modificativo della concessione che prevede di raggiungere nuovamente l’equilibrio economico-finanziario a lungo termine anche grazie all’erogazione da parte della Regione di un contributo in conto impianti di 56 ML€.
Di seguito si riportano i principali dati economici del bilancio 2020 in quanto il bilancio 2021 non è stato ancora approvato dall’assemblea dei soci in virtù del differimento dei termini deliberato dal consiglio d’amministrazione.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2020
2019
valore della produzione
22.102
22.963
costi della produzione
19.453
19.252
differenza tra valore e costi della produzione
2.649
3.711
oneri e proventi finanziari
-1.423
-1.579
imposte sul reddito
-423
-256
utile (perdita) dell’esercizio
803
1.876
Nel 2020, l’attività di Sifa è proseguita nel post trattamento del reflui urbani “A”, nel trattamento delle acque reflue industriali e delle acque meteoriche di dilavamento provenienti dall’area industriale di Porto Marghera, nel trattamento delle acque di falda dei retromarginamenti realizzati dal Provveditorato interregionale opere pubbliche e da Sifa stessa.
Il 2020 è stato però anche l’ultimo anno di gestione della piattaforma 23ha, dedicata al deposito temporaneo dei fanghi di depurazione e terre da scavo inquinate, in quanto nel mese di agosto 2020 la concedente Regione del Veneto ha deciso di stralciare dalla concessione Pif le attività precedentemente introdotte con il 1° atto integrativo e relative all’accordo di programma Moranzani.
Lo stralcio delle attività dell’accordo di programma Moranzani ha aperto una lunga fase di discussione, tutt’ora in corso, con la Regione del Veneto al fine di determinare il valore compensativo delle opere realizzate.
I rapporti commerciali col Gruppo Veritas sono riconducibili alla gestione della piattaforma impiantistica, a servizi di smaltimenti e alla fornitura di servizi amministrativi.
Veritas spa bilancio 202178
Veritas Conegliano srl
Sede sociale Mestre Venezia, via Orlanda 39
Capitale sociale k€ 100
Quota di partecipazione 48,8%
Valore partecipazione k€ 1.099
Valore patrimonio netto k€ 2.126
La società è stata costituita nel dicembre 2016 tra Veritas e altri quattro soci privati, Callegaro costruzioni snc al 14%, Pellizzari srl 13%, Imm.ser. srl 12,50%, O.M. Ciroldi spa 11,70%, a seguito dell’aggiudicazione definitiva della gara – alla quale aveva partecipato la controllata Elios prima della fusione in Veritas del 2016 – per la progettazione, costruzione e gestione di un impianto crematorio e la gestione dei cimiteri del Comune di Conegliano Veneto da realizzarsi in project financing, i cui soggetti proponenti coincidono con i soci di Veritas Conegliano.
Nel marzo 2017 è stato sottoscritto, con decorrenza 1 gennaio 2017, l’atto di concessione trentennale della gestione dei servizi cimiteriali e della progettazione, costruzione e gestione del nuovo forno crematorio.
Dal 2018 si occupa dei servizi cimiteriali, della manutenzione ordinaria, di nuove opere di consolidamento di manufatti relativamente ai cimiteri del Comune di Conegliano.
I lavori di realizzazione del nuovo impianto crematorio presso il cimitero di San Giuseppe di Conegliano sono iniziati a fine 2018 e si sono conclusi nel 2020.
A giugno del 2020 è stato avviato l’impianto e contemporaneamente la concessione in gestione a Veritas fino al 2046.
I principali dati economici (in migliaia di euro).
conto economico
2021
2020
valore della produzione
2.020
1.414
costi della produzione
1.525
1.071
differenza tra valore e costi della produzione
495
343
oneri e proventi finanziari
-104
-104
imposte sul reddito
-114
-67
utile (perdita) dell’esercizio
277
172
I rapporti commerciali col Gruppo sono riconducibili ad attività di service amministrativo e servizi di cremazione prestati da Veritas.
Per ulteriori informazioni sui rapporti di Veritas spa e i soggetti controllati e collegati, si rinvia a quanto riportato nel relativo paragrafo delle note al bilancio 31 dicembre 2021.
Veritas spa bilancio 202179
1.2.9Rischi e incertezze
Normativa di riferimento e situazione affidamenti
Numerosi sono stati gli interventi del legislatore e le pronunce delle autorità adite in materia di servizi pubblici locali nel corso degli anni che hanno reso non facile la ricostruzione e l’interpretazione della disciplina normativa a essi riferibile.
Dopo l’abrogazione referendaria dell’art. 23 bis del dl 25 giugno 2008, n. 112, convertito con legge 6 agosto 2008 n. 133, e successive modifiche, con conseguente caducazione del relativo regolamento approvato con dpr 7 settembre 2011 n. 168, il legislatore ebbe a emanare una nuova disciplina contenuta:
■nell’art. 4 del dl 13 agosto 2011 n. 138 convertito con legge 14 settembre 2011, n. 148;
■successivamente modificato dalla legge 12 novembre 2011, n. 183;
■nel dl 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con legge 24 marzo 2012, n. 27.
La disciplina contenuta nell’art. 4, come sopra illustrato, è stata dichiarata costituzionalmente illegittima con sentenza della Corte costituzionale del 20 luglio 2012, n. 199, in quanto essa sostanzialmente riproduceva la normativa contenuta nell’art. 23 bis citato, abrogato mediante referendum popolare.
La Corte costituzionale ha avuto modo di affermare, inoltre, che la normativa dell’art. 4 aveva drasticamente ridotto le ipotesi di affidamento diretto dei servizi pubblici locali alle società in house, che attraverso l’esito della consultazione referendaria si intendeva invece preservare.
L’art. 34 del dl 179/2012
A seguito della sentenza della Corte costituzionale, il legislatore è nuovamente intervenuto per regolamentare la materia con l’art. 34 dl 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con legge 17 dicembre 2012, n. 221, commi da 20 a 27, ammettendo sostanzialmente, in conformità alla sentenza della Corte costituzionale citata, la gestione in house dei servizi pubblici locali. L’art. 34 comma 20 stabilisce ora che “Per i servizi pubblici locali di rilevanza economica, al fine di:
■assicurare il rispetto della disciplina europea;
■la parità tra gli operatori;
■l’economicità della gestione;
■garantire adeguata informazione alla collettività di riferimento;
l’affidamento del servizio è effettuato sulla base di apposita relazione, pubblicata sul sito internet dell’ente affidante, che dà conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale, indicando le compensazioni economiche se previste”.
Prevede poi il comma 21 dell’articolo citato che “Gli affidamenti in essere alla data di entrata in vigore del presente decreto non conformi ai requisiti previsti dalla normativa europea devono essere adeguati entro il termine del 31 dicembre 2013 pubblicando, entro la stessa data, la relazione prevista al comma 20.
Per gli affidamenti in cui non è prevista una data di scadenza gli enti competenti provvedono contestualmente a inserire nel contratto di servizio o negli altri atti che regolano il rapporto un termine di scadenza dell’affidamento.
Il mancato adempimento degli obblighi previsti nel presente comma determina la cessazione dell’affidamento alla data del 31 dicembre 2013”.
Il termine di cui sopra è stato prorogato dall’art. 13 dl 30 dicembre 2013, n. 150, convertito con
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modificazioni dalla legge 27 febbraio 2014, n. 15, come segue:
■comma 1, “In deroga a quanto previsto dall’art. 34, comma 21 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, al fine di garantire la continuità del servizio, laddove l’ente responsabile dell’affidamento ovvero, ove previsto, l’ente di governo dell’ambito o bacino territoriale ottimale e omogeneo abbia già avviato le procedure di affidamento pubblicando la relazione di cui al comma 20 del medesimo articolo, il servizio è espletato dal gestore o dai gestori già operanti fino al subentro del nuovo gestore e comunque non oltre il 31 dicembre 2014”.
■comma 2, “la mancata istituzione o designazione dell’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale ai sensi del comma 1 dell’art. 3-bis del decreto-legge del 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, ovvero la mancata deliberazione dell’affidamento entro il termine del 30 giugno 2014, comportano l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Prefetto competente per territorio, le cui spese sono a carico dell’ente inadempiente, che provvede agli adempimenti necessari al completamento della procedura di affidamento entro il 31 dicembre 2014”.
Si segnalano, inoltre, il comma 23 dell’art. 34 che, introducendo il comma 1 bis all’art. 3-bis del dl 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, e successive modificazioni, stabilisce che la regolazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, incluso il servizio di gestione integrata dei rifiuti, spetta agli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali, e il comma 25 che regola i servizi esclusi dall’applicazione delle norme in esame, tra i quali non compare più la menzione del servizio idrico integrato a differenza di quanto stabiliva il precedente comma 34 dell’art. 4 dichiarato incostituzionale.
Il comma 23 così recita: “Le funzioni di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, compresi quelli appartenenti al settore dei rifiuti urbani, di scelta della forma di gestione, di determinazione delle tariffe all’utenza per quanto di competenza, di affidamento della gestione e relativo controllo sono esercitate unicamente dagli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei istituiti o designati ai sensi del comma 1 del presente articolo”.
Il comma 25 del predetto art. 34 stabilisce che “I commi da 20 a 22 non si applicano:
■al servizio di distribuzione di gas naturale, di cui al dlgs 23 maggio 2000, n. 164;
■al servizio di distribuzione di energia elettrica, di cui al dlgs 16 marzo 1999, n. 79, e alla legge 23 agosto 2004, n. 239;
■nonché alla gestione delle farmacie comunali, di cui alla legge 2 aprile 1968, n. 475.
Restano inoltre ferme le disposizioni di cui all’art. 37 del dl 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134”.
L’art. 3 bis del dl 138/2011
Si ricordano inoltre le disposizioni contenute nell’art. 3 bis del dl 13 agosto 2011, n. 138, convertito con legge 14 settembre 2011, n. 148, secondo le quali, a tutela della concorrenza e dell’ambiente, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano:
■organizzano lo svolgimento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica
■definendo il perimetro degli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l’efficienza del servizio e
■istituendo o designando gli enti di governo degli stessi
■entro il termine del 30 giugno 2012.
La dimensione degli ambiti o bacini territoriali ottimali di norma deve essere non inferiore almeno a quella del territorio provinciale.
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Le Regioni possono individuare specifici bacini territoriali di dimensione diversa da quella provinciale, motivando la scelta in base a criteri di differenziazione territoriale e socio-economica e in base a principi di proporzionalità, adeguatezza ed efficienza rispetto alle caratteristiche del servizio, anche su proposta dei comuni presentata entro il 31 maggio 2012 previa lettera di adesione dei sindaci interessati o delibera di un organismo associato e già costituito ai sensi dell’art. 30 del testo unico di cui al dlgs 18 agosto 2000, n. 267.
Fermo restando il termine di cui sopra che opera anche in deroga a disposizioni esistenti in ordine ai tempi previsti per la riorganizzazione del servizio in ambiti, è fatta salva l’organizzazione di servizi pubblici locali di settore in ambiti o bacini territoriali ottimali già prevista in attuazione di specifiche direttive europee nonché ai sensi delle discipline di settore vigenti o, infine, delle disposizioni regionali che abbiano già avviato la costituzione di ambiti o bacini territoriali in coerenza con le previsioni indicate nel presente comma.
Decorso inutilmente il termine indicato, il Consiglio dei ministri, a tutela dell’unità giuridica ed economica, esercita i poteri sostitutivi di cui all’art. 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131, per organizzare lo svolgimento dei servizi pubblici locali in ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei, comunque tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l’efficienza del servizio. (…)
La Regione Veneto in conformità a quanto disposto dall’art. 2 comma 186 bis della legge 191/2009, che prevedeva la soppressione delle autorità d’ambito territoriale ottimale, ha approvato:
■la legge 27 aprile 2012, n. 17, con la quale ha istituito per l’ambito territoriale ottimale Laguna di Venezia il relativo Consiglio di bacino per la gestione del servizio idrico integrato;
■con deliberazione della Giunta regionale n. 856 del 4 giugno 2013, la Regione Veneto ha poi successivamente approvato la variazione degli ambiti territoriali ottimali Laguna di Venezia e Veneto orientale includendo nel primo ambito anche i comuni di Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto e Zenson di Piave;
■con la legge 31 dicembre 2012, n. 52, ha approvato il nuovo ambito territoriale ottimale per l’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, che coincide con il territorio regionale, demandando tuttavia alla Giunta regionale, su proposta degli enti locali interessati, la facoltà di riconoscere bacini territoriali di diverse dimensioni infraprovinciali o interprovinciali; gli enti locali ricadenti nei suddetti bacini eserciteranno, in forma associata, le funzioni di organizzazione e di controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani attraverso i Consigli di bacino;
■con deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 13 del 21 gennaio 2014 è stata approvata la nuova aggregazione dei bacini territoriali per l’esercizio in forma associata delle funzioni di organizzazione e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani;
■il 24 novembre 2014 si è costituito il Consiglio di bacino Venezia ambiente, per effetto della sottoscrizione della “Convenzione per la costituzione e il funzionamento del Consiglio di bacino Venezia ambiente afferente il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nel bacino territoriale Venezia”, da parte dei rappresentanti di tutti i 44 Comuni dell’area metropolitana di Venezia e del Comune di Mogliano Veneto. Il subentro del Consiglio di bacino nell’attività e nei rapporti giuridici dell’Ato Venezia ambiente, istituita ai sensi dell'allora vigente articolo 14 della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3, e in liquidazione, è stato completato con delibera del Comitato di bacino n. 3 del 27 aprile 2015.
Il Codice dell’ambiente
Si segnalano in materia di gestione del servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani, le normative contenute nel dlgs 3 aprile 2006, n. 152, denominato anche Codice
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dell’ambiente.
In particolare, con riferimento al servizio idrico integrato si segnala l’art. 147 del dlgs 152/2006 così come integrato e modificato dalle successive disposizioni di legge in materia.
La norma sopra indicata stabilisce ai seguenti commi che: “1. I servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36. Le regioni che non hanno individuato gli enti di governo dell’ambito provvedono, con delibera, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2014. Decorso inutilmente tale termine si applica l’art. 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131. Gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale partecipano obbligatoriamente all’ente di governo dell’ambito, individuato dalla competente regione per ciascun ambito territoriale ottimale, al quale è trasferito l’esercizio delle competenze a essi spettanti in materia di gestione delle risorse idriche, ivi compresa la programmazione delle infrastrutture idriche di cui all’art. 143, comma 1.
1-bis.Qualora gli enti locali non aderiscano agli enti di governo dell’ambito individuati ai sensi del comma 1 entro il termine fissato dalle Regioni e dalle Province autonome e, comunque, non oltre sessanta giorni dalla delibera di individuazione, il presidente della Regione esercita, previa diffida all’ente locale ad adempiere entro ulteriori trenta giorni, i poteri sostitutivi, ponendo le relative spese a carico dell’ente inadempiente. Si applica quanto previsto dagli ultimi due periodi dell’art. 172, comma 4.
2.Le Regioni possono modificare le delimitazioni degli ambiti territoriali ottimali per migliorare la gestione del servizio idrico integrato, assicurandone comunque lo svolgimento secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto, in particolare, dei seguenti principi:
a.unità del bacino idrografico o del sub-bacino o dei bacini idrografici contigui, tenuto conto dei piani di bacino, nonché della localizzazione delle risorse e dei loro vincoli di destinazione, anche derivanti da consuetudine, in favore dei centri abitati interessati;
b.unicità della gestione;
c.adeguatezza delle dimensioni gestionali, definita sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici.
2-bis.Qualora l’ambito territoriale ottimale coincida con l’intero territorio regionale, ove si renda necessario al fine di conseguire una maggiore efficienza gestionale e una migliore qualità del servizio all’utenza, è consentito l’affidamento del servizio idrico integrato in ambiti territoriali comunque non inferiori agli ambiti territoriali corrispondenti alle Province o alle città metropolitane. Sono fatte salve le gestioni del servizio idrico in forma autonoma esistenti nei comuni montani con popolazione inferiore a 1.000 abitanti istituite ai sensi del comma 5 dell’art. 148 e le gestioni del servizio idrico in forma autonoma esistenti, nei comuni che presentano contestualmente le seguenti caratteristiche: approvvigionamento idrico da fonti qualitativamente pregiate; sorgenti ricadenti in parchi naturali o aree naturali protette ovvero in siti individuati come beni paesaggistici ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al dlgs 22 gennaio 2004, n. 42; utilizzo efficiente della risorsa e tutela del corpo idrico. Ai fini della salvaguardia delle gestioni in forma autonoma di cui alla lettera b), l’ente di governo d’ambito territorialmente competente provvede all’accertamento dell’esistenza dei predetti requisiti. (…)
2-ter. Entro il 1° luglio 2022, le gestioni del servizio idrico in forma autonoma per le quali l'ente di governo dell'ambito non si sia ancora espresso sulla ricorrenza dei requisiti per la salvaguardia di cui al comma 2-bis, lettera b), confluiscono nella gestione unica individuata dal medesimo ente. Entro il 30 settembre 2022, l'ente di governo dell'ambito provvede ad affidare al gestore unico tutte le gestioni non fatte salve ai sensi del citato comma 2-bis.”
L’art. 149 bis del Codice dell’ambiente inserito dall’art. 7, comma 1, lettera d), dl 12 settembre 2014,
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n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164 e modificato dall’art. 1, comma 615, legge 23 dicembre 2014, n. 190, riconosce poi espressamente la possibilità di procedere all’affidamento diretto del servizio idrico integrato alle società in house. L’articolo in esame recita:
1.“L’ente di governo dell’ambito, nel rispetto del piano d’ambito di cui all’art. 149 e del principio di unicità della gestione per ciascun ambito territoriale ottimale, delibera la forma di gestione fra quelle previste dall’ordinamento europeo provvedendo, conseguentemente, all’affidamento del servizio nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. L’affidamento diretto può avvenire a favore di società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall’ordinamento europeo per la gestione in house, comunque partecipate dagli enti locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale.
2.Alla successiva scadenza della gestione di ambito, al fine di assicurare l’efficienza, l’efficacia e la continuità del servizio idrico integrato, l’ente di governo dell’ambito dispone l’affidamento al gestore unico di ambito entro i sei mesi antecedenti la data di scadenza dell’affidamento previgente. Il soggetto affidatario gestisce il servizio idrico integrato su tutto il territorio degli enti locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale.
2-bis.Al fine di ottenere un’offerta più conveniente e completa e di evitare contenziosi tra i soggetti interessati, le procedure di gara per l’affidamento del servizio includono appositi capitolati con la puntuale indicazione delle opere che il gestore incaricato deve realizzare durante la gestione del servizio. (…)”
Con riferimento al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, l’art 200 del Codice dell’ambiente stabilisce ai seguenti commi che “1. La gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di ambiti territoriali ottimali, di seguito anche denominati Ato, delimitati dal piano regionale di cui all’art. 199, nel rispetto delle linee guida di cui all’art. 195, comma 1, lettere m), n) e o), e secondo i seguenti criteri:
a)superamento della frammentazione delle gestioni attraverso un servizio di gestione integrata dei rifiuti;
b)conseguimento di adeguate dimensioni gestionali, definite sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici e sulla base delle ripartizioni politico-amministrative;
c)adeguata valutazione del sistema stradale e ferroviario di comunicazione al fine di ottimizzare i trasporti all’interno dell’Ato;
d)valorizzazione di esigenze comuni e affinità nella produzione e gestione dei rifiuti;
e)ricognizione di impianti di gestione di rifiuti già realizzati e funzionanti;
f)considerazione delle precedenti delimitazioni affinché i nuovi Ato si discostino dai precedenti solo sulla base di motivate esigenze di efficacia, efficienza ed economicità.
2.Le regioni, sentite le province e i comuni interessati, nell’ambito delle attività di programmazione e di pianificazione di loro competenza, entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della parte quarta del presente decreto, provvedono alla delimitazione degli ambiti territoriali ottimali, nel rispetto delle linee guida di cui all’art. 195, comma 1, lettera m). Il provvedimento è comunicato alle province e ai comuni interessati.
3.Le regioni interessate, d’intesa tra loro, delimitano gli Ato qualora essi siano ricompresi nel territorio di due o più regioni.
4.Le regioni disciplinano il controllo, anche in forma sostitutiva, delle operazioni di gestione dei rifiuti, della funzionalità dei relativi impianti e del rispetto dei limiti e delle prescrizioni previsti dalle relative autorizzazioni.
5.Le città o gli agglomerati di comuni, di dimensioni maggiori di quelle medie di un singolo ambito, possono essere suddivisi tenendo conto dei criteri di cui al comma 1.
6.I singoli comuni entro trenta giorni dalla comunicazione di cui al comma 2 possono
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presentare motivate e documentate richieste di modifica all’assegnazione a uno specifico ambito territoriale e di spostamento in un ambito territoriale diverso, limitrofo a quello di assegnazione.
7.Le regioni possono adottare modelli alternativi o in deroga al modello degli ambiti territoriali ottimali laddove predispongano un piano regionale dei rifiuti che dimostri la propria adeguatezza rispetto agli obiettivi strategici previsti dalla normativa vigente, con particolare riferimento ai criteri generali e alle linee guida riservati, in materia, allo Stato ai sensi dell’art. 195.”
In merito all’organizzazione del servizio citato, l’art. 202 del più volte richiamato Codice dell’ambiente conferma che esso debba avvenire nel rispetto “dei principi e dalle disposizioni comunitarie, secondo la disciplina vigente in tema di affidamento dei servizi pubblici locali…”.
Nel corso del 2020 sono stati emanati i decreti legislativi di recepimento del pacchetto europeo di misure sull’economia circolare che ha modificato sei direttive in materia di rifiuti e discariche. In particolare, si segnala il dlgs 3 settembre 2020, n. 116 – Attuazione della direttiva (UE) 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852 che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Il dlgs n. 116/2020 ha apportato importanti modifiche al dlgs 152/2006, nella parte IV relativa alla gestione dei rifiuti e alla bonifica dei siti inquinati. In particolare, per quanto riguarda l’art. 198 del dlgs 152/2006, il dlgs n. 116/2020 è intervenuto facendo venire meno la possibilità per i Comuni di assimilare per qualità e quantità i rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti operando un’assimilazione ex lege uniforme su tutto il territorio nazionale, proprio in osservanza della definizione di rifiuto urbano di derivazione comunitaria.
Lo stesso art. 198 al comma 2bis prevede che le utenze non domestiche possano conferire al di fuori del servizio pubblico i propri rifiuti urbani previa dimostrazione di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti stessi.
Tali disposizioni prevedono che le utenze non domestiche che decidano di conferire i rifiuti urbani al di fuori del servizio pubblico, previa dimostrazione mediante attestazione suddetta, vengano escluse dalla corresponsione della componente variabile tariffaria. La scelta del conferimento al gestore privato o pubblico dovrà avere efficacia per un periodo non inferiore a cinque anni.
In tali prospettive, nel corso del 2021, Veritas spa ha adottato una serie di iniziative atte ad affrontare tali novità normative, tra cui una forma di comunicazione/pubblicità finalizzata a informare i soggetti interessati in merito alla possibilità di effettuare, entro il 30 giugno dell’esercizio precedente dell’anno di riferimento, questa scelta, con una conseguente ridefinizione delle superfici tassabili.
La normativa europea
La legittimità degli affidamenti dei servizi pubblici alle società in house è stata confermata dalla direttiva europea 26 febbraio 2014 n. 23, avente ad oggetto aggiudicazione dei contratti di concessione, e dalla direttiva europea 26 febbraio 2014 n. 24, avente ad oggetto appalti pubblici.
La direttiva 23/2014 UE all’art. 17 intitolato “concessione tra enti nell’ambito del settore pubblico” ha previsto ai seguenti commi che:
1.“Una concessione aggiudicata da un’amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore ai sensi dell’art. 7, paragrafo 1, lettera a), a una persona giuridica di diritto pubblico o di diritto privato non rientra nell’ambito di applicazione della presente direttiva quando siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
a)l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore esercita sulla persona giuridica di cui trattasi un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi;
b)oltre l’80% delle attività della persona giuridica controllata sono effettuate nello svolgimento
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dei compiti a essa affidati dall’amministrazione aggiudicatrice o dall’ente aggiudicatore controllante o da altre persone giuridiche controllate dall’amministrazione aggiudicatrice o dall’ente aggiudicatore di cui trattasi; e
c)nella persona giuridica controllata non vi è alcuna partecipazione di capitali privati diretti, a eccezione di forme di partecipazione di capitali privati che non comportano controllo o potere di veto, prescritte dalle disposizioni legislative nazionali, in conformità dei trattati, che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata.
Si ritiene che un’amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore di cui all’art. 7, paragrafo 1, lettera a), eserciti su una persona giuridica un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi ai sensi del presente paragrafo, primo comma, lettera a), quando esercita un’influenza decisiva sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della persona giuridica controllata. Tale controllo può anche essere esercitato da una persona giuridica diversa, a sua volta controllata allo stesso modo dall’amministrazione aggiudicatrice o dall’ente aggiudicatore.
2.Il paragrafo 1 si applica anche quando una persona giuridica controllata che è un’amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore di cui all’art. 7, paragrafo 1, lettera a), aggiudica una concessione all’amministrazione aggiudicatrice o all’ente aggiudicatore che lo controlla oppure a un’altra persona giuridica controllata dalla stessa amministrazione aggiudicatrice o ente aggiudicatore, purché non vi sia partecipazione di capitali privati diretti nella persona giuridica cui viene aggiudicata la concessione, a eccezione di forme di partecipazione di capitali privati che non comportano controllo o potere di veto, prescritte dalle disposizioni legislative nazionali, in conformità dei trattati, che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata.
3.Un’amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore di cui all’art. 7, paragrafo 1, lettera a), che non eserciti su una persona giuridica di diritto pubblico o di diritto privato un controllo ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo, può nondimeno aggiudicare una concessione a tale persona giuridica senza applicare la presente direttiva qualora siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
a)l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore di cui all’art. 7, paragrafo 1, lettera a), esercitano congiuntamente con altre amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori su detta persona giuridica un controllo analogo a quello da essi esercitato sui propri servizi;
b)oltre l’80% delle attività di tale persona giuridica sono effettuate nello svolgimento dei compiti a essa affidati dalle amministrazioni aggiudicatrici o dagli enti aggiudicatori controllanti o da altre persone giuridiche controllate dalle stesse amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori; e
c)nella persona giuridica controllata non vi è alcuna partecipazione di capitali privati diretti, a eccezione di forme di partecipazione di capitali privati che non comportano controllo o potere di veto, prescritte dalle disposizioni legislative nazionali, in conformità dei trattati, che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata.
Ai fini del presente paragrafo, primo comma, lettera a), le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori di cui all’art. 7, paragrafo 1, lettera a), esercitano congiuntamente il controllo su una persona giuridica qualora siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
i.gli organi decisionali della persona giuridica controllata sono composti da rappresentanti di tutte le amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori partecipanti. Singoli rappresentanti possono rappresentare varie o tutte le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti;
ii.tali amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori sono in grado di esercitare congiuntamente un’influenza determinante sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative di detta persona giuridica; e
iii.la persona giuridica controllata non persegue interessi contrari a quelli delle
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amministrazioni aggiudicatrici o degli enti aggiudicatori controllanti.
4.Un contratto concluso esclusivamente fra due o più amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori di cui all’art. 7, paragrafo 1, lettera a), non rientra nell’ambito di applicazione della presente direttiva qualora siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
a)il contratto stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a fare in modo che i servizi pubblici che esse sono tenute a svolgere siano prestati nell’ottica di conseguire gli obiettivi che esse hanno in comune;
b)l’attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all’interesse pubblico; e
c)le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20% delle attività interessate dalla cooperazione;
5.Per determinare la percentuale delle attività di cui al paragrafo 1, primo comma, lettera b), al paragrafo 3, primo comma, lettera b), e al paragrafo 4, lettera c), si prende in considerazione il fatturato totale medio, o una idonea misura alternativa basata sull’attività, quali i costi sostenuti dalla persona giuridica, l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore di cui all’art. 7, paragrafo 1, lettera a), in questione nei campi dei servizi, delle forniture e dei lavori per i tre anni precedenti l’aggiudicazione della concessione.
Se, a causa della data di costituzione o di inizio dell’attività della persona giuridica, amministrazione aggiudicatrice o ente aggiudicatore in questione, ovvero a causa della riorganizzazione delle sue attività, il fatturato, o la misura alternativa basata sull’attività, quali i costi, non è disponibile per i tre anni precedenti o non è più pertinente, è sufficiente dimostrare, segnatamente in base a proiezioni dell’attività, che la misura dell’attività è credibile”.
Di contenuto identico è inoltre l’art. 12 della direttiva 2014/24/UE intitolato Appalti pubblici tra enti nell’ambito del settore pubblico il quale, appunto, stabilisce al primo comma che:
1.“Un appalto pubblico aggiudicato da un’amministrazione aggiudicatrice a una persona giuridica di diritto pubblico o di diritto privato non rientra nell’ambito di applicazione della presente direttiva quando siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
a)l’amministrazione aggiudicatrice esercita sulla persona giuridica di cui trattasi un controllo analogo a quello da essa esercitato sui propri servizi;
b)oltre l’80% delle attività della persona giuridica controllata sono effettuate nello svolgimento dei compiti a essa affidati dall’amministrazione aggiudicatrice controllante o da altre persone giuridiche controllate dall’amministrazione aggiudicatrice di cui trattasi; e
c)nella persona giuridica controllata non vi è alcuna partecipazione diretta di capitali privati, a eccezione di forme di partecipazione di capitali privati che non comportano controllo o potere di veto, prescritte dalle disposizioni legislative nazionali, in conformità dei trattati, che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata.
Si ritiene che un’amministrazione aggiudicatrice eserciti su una persona giuridica un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi ai sensi della lettera a) qualora essa eserciti un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni significative della persona giuridica controllata. Tale controllo può anche essere esercitato da una persona giuridica diversa, a sua volta controllata allo stesso modo dall’amministrazione aggiudicatrice. (…)”
Il Codice dei contratti pubblici
Le direttive europee sopra citate sono state recepite nel dlgs 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) e successive modifiche e integrazioni. In particolare, l’art. 5 del Codice dei contratti pubblici, come modificato dall’art. 6, comma 1, dlgs 19 aprile 2017, n. 56 nel descrivere i requisiti dell’affidamento in house, al comma 1 prevede quanto segue:
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a)l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore esercita sulla persona giuridica di cui trattasi un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi;
b)oltre l’80 per cento delle attività della persona giuridica controllata è effettuata nello svolgimento dei compiti a essa affidati dall’amministrazione aggiudicatrice controllante o da altre persone giuridiche controllate dall’amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore di cui trattasi;
c)nella persona giuridica controllata non vi è alcuna partecipazione diretta di capitali privati, ad eccezione di forme di partecipazione di capitali privati le quali non comportano controllo o potere di veto previste dalla legislazione nazionale, in conformità dei trattati, che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata.
Nei commi successivi, l’art. 5 cit. prevede che:
2.Un’amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore esercita su una persona giuridica un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi ai sensi del comma 1, lettera a), qualora essa eserciti un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni significative della persona giuridica controllata. Tale controllo può anche essere esercitato da una persona giuridica diversa, a sua volta controllata allo stesso modo dall’amministrazione aggiudicatrice o dall’ente aggiudicatore.
3.Il presente codice non si applica anche quando una persona giuridica controllata che è un’amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore, aggiudica un appalto o una concessione alla propria amministrazione aggiudicatrice o all’ente aggiudicatore controllante o a un altro soggetto giuridico controllato dalla stessa amministrazione aggiudicatrice o ente aggiudicatore, a condizione che nella persona giuridica alla quale viene aggiudicato l’appalto pubblico non vi sia alcuna partecipazione diretta di capitali privati, ad eccezione di forme di partecipazione di capitali privati che non comportano controllo o potere di veto prescritte dalla legislazione nazionale, in conformità dei trattati, che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata.
4.Un’amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore può aggiudicare un appalto pubblico o una concessione senza applicare il presente codice qualora ricorrano le condizioni di cui al comma 1, anche in caso di controllo congiunto.
5.Le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori esercitano su una persona giuridica un controllo congiunto quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
a)gli organi decisionali della persona giuridica controllata sono composti da rappresentanti di tutte le amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori partecipanti. Singoli rappresentanti possono rappresentare varie o tutte le amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori partecipanti;
b)tali amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori sono in grado di esercitare congiuntamente un’influenza determinante sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative di detta persona giuridica;
c)la persona giuridica controllata non persegue interessi contrari a quelli delle amministrazioni aggiudicatrici o degli enti aggiudicatori controllanti.
6.Un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientra nell’ambito di applicazione del presente codice, quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
a)l’accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell’ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune;
b)l’attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all’interesse pubblico;
c)le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione.
7.Per determinare la percentuale delle attività di cui al comma 1, lettera b), e al comma 6, lettera c), si prende in considerazione il fatturato totale medio, o una idonea misura alternativa basata sull’attività, quale i costi sostenuti dalla persona giuridica o amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore nei settori dei servizi, delle forniture e dei lavori per i tre anni precedenti l’aggiudicazione dell’appalto o della concessione.
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8.Se, a causa della data di costituzione o di inizio dell’attività della persona giuridica o amministrazione aggiudicatrice o ente aggiudicatore, ovvero a causa della riorganizzazione delle sue attività, il fatturato o la misura alternativa basata sull’attività, quali i costi, non è disponibile per i tre anni precedenti o non è più pertinente, è sufficiente dimostrare, segnatamente in base a proiezioni dell’attività, che la misura dell’attività è credibile.
9.Nei casi in cui le norme vigenti consentono la costituzione di società miste per la realizzazione e gestione di un’opera pubblica o per l’organizzazione e la gestione di un servizio di interesse generale, la scelta del socio privato avviene con procedure di evidenza pubblica.
Si segnala inoltre quanto previsto dall’art. 192 (Regime speciale degli affidamenti in house) di cui al dlgs 50/2016 come modificato dal decreto legislativo 56/2017 e di seguito riprodotto, in vigore dal 20 maggio 2017.
1.È istituito presso l’Anac, anche al fine di garantire adeguati livelli di pubblicità e trasparenza nei contratti pubblici, l’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house di cui all’art. 5. L’iscrizione nell’elenco avviene a domanda, dopo che sia stata riscontrata l’esistenza dei requisiti, secondo le modalità e i criteri che l’Autorità definisce con proprio atto. L’Autorità per la raccolta delle informazioni e la verifica dei predetti requisiti opera mediante procedure informatiche, anche attraverso il collegamento, sulla base di apposite convenzioni, con i relativi sistemi in uso presso altre amministrazioni pubbliche ed altri soggetti operanti nel settore dei contratti pubblici. La domanda di iscrizione consente alle amministrazioni aggiudicatrici e agli enti aggiudicatori sotto la propria responsabilità, di effettuare affidamenti diretti dei contratti all’ente strumentale. Resta fermo l’obbligo di pubblicazione degli atti connessi all’affidamento diretto medesimo secondo quanto previsto al comma 3.
2.Ai fini dell’affidamento in house di un contratto avente ad oggetto servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza, le stazioni appaltanti effettuano preventivamente la valutazione sulla congruità economica dell’offerta dei soggetti in house, avuto riguardo all’oggetto e al valore della prestazione, dando conto nella motivazione del provvedimento di affidamento delle ragioni del mancato ricorso al mercato, nonché dei benefici per la collettività della forma di gestione prescelta, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche.
3.Sul profilo del committente nella sezione Amministrazione trasparente sono pubblicati e aggiornati, in conformità, alle, disposizioni di cui al dlgs 14 marzo 2013, n. 33, in formato open-data, tutti gli atti connessi all’affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione tra enti nell’ambito del settore pubblico, ove non secretati ai sensi dell’art. 162.
Si evidenzia a tale proposito che i Consigli di bacino laguna di Venezia e Venezia ambiente, relativamente ai servizi gestiti da Veritas spa hanno presentato all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) domanda di iscrizione di Veritas spa all’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house ai sensi dell’art. 192, comma 1, del dlgs 50/2016, producendo la documentazione necessaria a dimostrare la sussistenza dei requisiti dell’in house providing.
Detta iscrizione, alla luce della documentazione prodotta e di cui sopra, è stata disposta da Anac con determina sottoscritta in data 15 febbraio 2022.
Il testo unico sulle società a partecipazione pubblica
Il 23 settembre 2016 è entrato in vigore il dlgs 19 agosto 2016 n. 175 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), emanato in attuazione dell’art. 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (altrimenti nota come legge Madia) successivamente modificato dal dlgs 16 giugno 2017, n. 100, dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, dalla legge 30 dicembre 2018 n. 145 e dal dl 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, che disciplina la
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costituzione di società da parte di amministrazioni pubbliche, nonché l’acquisto, il mantenimento e la gestione di partecipazioni da parte di tali amministrazioni, in società a totale o parziale partecipazione pubblica, diretta o indiretta.
In particolare, si segnalano per quanto concerne l’ambito di applicazione soggettivo del dlgs 175/2016 e s.m.i. le disposizioni di cui all’art. 1 comma 5 che recita testualmente: “5. Le disposizioni del presente decreto si applicano, solo se espressamente previsto, alle società quotate, come definite dall’art. 2, comma 1, lettera p, nonché alle società da esse controllate” nonché le disposizioni di cui all’art. 2 comma 1 lettera p) di seguito riprodotte che definisce le società quotate: “p) “società quotate”: le società a partecipazione pubblica che emettono azioni quotate in mercati regolamentati; le società che hanno emesso, alla data del 31 dicembre 2015, strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati”.
Si segnala, pertanto, che Veritas spa rientra nella definizione di società quotate ai sensi della predetta disposizione normativa avendo la stessa, già nel novembre 2014, proceduto all’emissione di strumenti finanziari consistenti in prestiti obbligazionari quotati anche in mercati regolamentati, assumendo lo stato di Eip (ente di interesse pubblico) ai sensi dell’art. 16 comma 1 dlgs 39/2010, oltre ad aver emesso, in continuità col precedente, un prestito obbligazionario rivolto a investitori istituzionali, quotato su mercato regolamentato nel dicembre 2020. In considerazione di ciò, a Veritas spa pertanto si applicheranno le disposizioni del dlgs 175/2016 e s.m.i. solo laddove espressamente previsto, e dunque ove non vi sia espressa previsione di applicabilità il testo unico non trova applicazione.
In ogni caso, per quanto qui di interesse, il testo unico sulle società pubbliche non sembra contenere nella fattispecie disposizioni che possano direttamente incidere sulla durata degli affidamenti in essere.
Il decreto succitato richiama comunque alcune disposizioni in materia di in house providing, non sempre coincidenti con le disposizioni previste dal dlgs 50/2016.
Per completezza si riportano di seguito alcune delle predette disposizioni, in particolare quelle previste all’art. 2 (Definizioni), 2 lett. c), lett. d) e lett. o) e all’art. 16 (Società in house).
L’art. 2 lett. c) definisce il controllo analogo come la situazione in cui l'amministrazione esercita su una società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi, esercitando un'influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni significative della società controllata. Tale controllo può anche essere esercitato da una persona giuridica diversa, a sua volta controllata allo stesso modo dall'amministrazione partecipante.
L’art 2 lett. d) definisce il controllo analogo congiunto come la situazione in cui l'amministrazione esercita congiuntamente con altre amministrazioni su una società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi. La suddetta situazione si verifica al ricorrere delle condizioni di cui all'articolo 5, comma 5, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.
L’art. 2 lett. o) definisce le società in house come le società sulle quali un'amministrazione esercita il controllo analogo o più amministrazioni esercitano il controllo analogo congiunto, nelle quali la partecipazione di capitali privati avviene nelle forme di cui all'articolo 16, comma 1, e che soddisfano il requisito dell'attività prevalente di cui all'articolo 16, comma 3.
L’art. 16 al comma 1 prevede che le società in house ricevano affidamenti diretti di contratti pubblici dalle amministrazioni che esercitano su di esse il controllo analogo, o da ciascuna delle amministrazioni che esercitano su di esse il controllo analogo congiunto solo in assenza di partecipazione di capitali privati, a eccezione di quella prescritta da norme di legge e che avvenga in forme che non comportino controllo o potere di veto, né l’esercizio di influenza determinante.
Il comma 2 prevede che per realizzare il suddetto assetto organizzativo gli statuti delle società per azioni possano contenere clausole in deroga all’art. 2380-bis CC e all’art. 2409-novies (leggasi
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nonies) CC, riguardanti rispettivamente l’amministrazione della società e il consiglio di gestione. Per quanto di interesse, sempre il comma 2 dispone che i requisiti del controllo analogo possano essere acquisiti anche mediante la conclusione di appositi patti parasociali, anche con durata superiore a 5 anni, in deroga all’art. 2341-bis primo comma CC (che per l’appunto indica in 5 anni il termine massimo di durata dei patti parasociali).
Il comma 3 dispone che gli statuti debbano prevedere che oltre l’ottanta per cento del fatturato sia effettuato nello svolgimento dei compiti affidati alla società dall’ente pubblico o dagli enti pubblici soci e il comma 3-bis dispone che la produzione ulteriore rispetto a quella prevalente sia consentita solo a condizione che la stessa permetta di conseguire economie di scala o altri recuperi di efficienza sul complesso dell’attività principale della società (si veda in tal senso anche la relazione illustrativa al primo schema di decreto emanato il 20 gennaio 2016).
Il comma 4 considera come grave irregolarità, ex art. 2409 CC (che prevede la denunzia al Tribunale) ed ex art. 15 del decreto stesso, il mancato rispetto del limite di cui sopra.
Il comma 5 prevede la possibilità di sanare la predetta irregolarità tramite rinuncia entro tre mesi a una parte dei rapporti con soggetti terzi, oppure agli affidamenti diretti da parte dell’ente o degli enti pubblici soci. In tale ultimo caso, le attività precedentemente affidate alla società controllata vanno riaffidate entro 6 mesi tramite procedura a evidenza pubblica, fermo restando che nelle more dello svolgimento di tale procedura la società continua a fornire il servizio.
Il comma 6 prescrive che in caso di rinunzia agli affidamenti diretti, la società può continuare la propria attività se e in quanto sussistano i requisiti dell’art. 4 del decreto il quale, per quanto di interesse, ammette per le Pa la possibilità di acquisire o mantenere partecipazioni in società per la produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi. Inoltre, il già citato comma 6 dell’art. 16 dispone che a seguito della cessazione degli affidamenti diretti, perdono efficacia le clausole statutarie e i patti parasociali finalizzati a realizzare i requisiti del controllo analogo.
Il comma 7 (l’ultimo) impone l’osservanza del Codice dei contratti pubblici nell’acquisto di lavori, beni e servizi.
Situazione affidamenti Veritas
Premesso quanto sopra riportato, si rileva che Veritas spa, già Vesta spa, società preposta allo svolgimento dei servizi pubblici locali nel territorio dei Comuni soci, il cui capitale sociale è interamente pubblico essendo detenuto attualmente da cinquantuno enti locali in esito ai vari processi di aggregazione intercorsi dalla costituzione a oggi, deriva principalmente dalla fusione e scissione per incorporazione in Vesta spa di Acm spa e del compendio scisso di Asp spa per atto notarile del 20 giugno 2007 n. repertorio 85917 n. raccolta 9743 del dott. Massimo Luigi Sandi notaio in Venezia in attuazione delle relative deliberazioni dei Consigli comunali degli enti locali soci, con contestuale assunzione di nuovo statuto e modifica della denominazione sociale della società incorporante e beneficiaria in Veneziana energia risorse idriche territorio ambiente servizi, la quale è subentrata nella gestione dei servizi pubblici locali già affidati alle società partecipanti alla fusione e in tutti i rapporti attivi e passivi delle società di cui sopra e in ogni relativo atto e/o contratto così come stabilito dalle delibere adottate dai vari Comuni soci delle predette società.
La fusione fu determinata dagli enti locali soci, con delibere consiliari di contenuto pressoché uniforme, con le quali detti enti intesero:
■garantire la prosecuzione degli affidamenti dei servizi pubblici locali in essere con le società partecipanti alla fusione nel territorio dei comuni stessi;
■confermare la scelta del modello organizzativo di gestione dei servizi medesimi a mezzo di società per azioni, già precedentemente effettuata con la trasformazione in società per azioni delle precedenti aziende speciali sino ad allora deputate alla gestione dei servizi pubblici
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locali predetti (si vedano a tal proposito le delibere di trasformazione di Amav in Amav spa e di Aspiv in Aspiv spa rispettivamente n. 121 e 120 del 28-29 luglio 1999, società che hanno poi dato vita mediante fusione alla nuova società Vesta spa, nonché le diverse deliberazioni dei Comuni soci di Acm che, nel 2000, hanno dato luogo alla trasformazione del Consorzio del Mirese in società per azioni e infine la delibera n. 118 del 31 luglio 2000 del Comune di Chioggia che ha stabilito la trasformazione dell’azienda speciale Asp in Asp spa).
Con le delibere da ultimo citate gli enti locali, pertanto, hanno operato, secondo l’opinione dottrinale e giurisprudenziale consolidata, la scelta del modello organizzativo di gestione dei servizi pubblici locali, effettuata tra altre possibili fattispecie.
A tale proposito si ricorda il contenuto della sentenza della Corte di cassazione sezioni unite del 29 ottobre 1999 n. 754 la quale così recita: la “deliberazione dell’ente di costituire una società mista per la gestione di un servizio pubblico locale determina, come effetto previsto dalla norma, che, una volta costituita, la società possa produrre il servizio, perché questa è l’attività economica il cui esercizio costituisce il proprio oggetto sociale… dunque, a determinare l’effetto giuridico per cui la società risulti investita della titolarità della gestione, basta il provvedimento amministrativo che consiste nel deliberare di promuoverne la costituzione. Questa deliberazione ha il valore di provvedimento con cui il Comune esercita il potere di organizzazione”.
Questa interpretazione è stata da ultimo confermata, sia pure indirettamente, dalla sentenza del Consiglio di Stato dell’8 settembre 2011 n. 5050.
Da tale interpretazione si è argomentato che i servizi sono prestati per la durata della società per azioni a capitale pubblico.
Si rileva che Veritas spa gestisce, nei territori comunali degli enti locali soci, diversi servizi pubblici locali, alcuni dei quali hanno un rilievo sovracomunale a livello di ambito ora bacino territoriale ottimale e omogeneo, per espressa previsione di legge quali il servizio idrico integrato e il servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati.
Per quanto concerne il servizio idrico integrato, l’assemblea dell’Autorità d’ambito laguna di Venezia (oggi Consiglio di bacino) con più provvedimenti ha riconosciuto che Veritas spa è società che corrisponde al modello gestionale in house secondo le caratteristiche individuate dall’ordinamento comunitario, riconoscimento effettuato peraltro anche dall’Autorità d’ambito Venezia ambiente per il servizio di gestione integrata dei rifiuti, con delibera del 30 giugno 2008 n. 6.
L’Autorità d’ambito laguna di Venezia tra le altre con delibera del 30 luglio 2008 protocollo n. 806 statuiva “di confermare che la durata dell’affidamento per il servizio idrico integrato a Veritas spa è stabilita sino al 31 dicembre 2018”.
Si evidenzia che tra gli enti locali azionisti, in particolare, il Comune di Venezia, per quanto riguarda il servizio di gestione integrata dei rifiuti, con la delibera n. 121 del 1999 indicava la durata dell’affidamento del servizio in anni 20 (quindi fino a tutto il 2019).
Si osserva, inoltre, che le delibere comunali degli enti locali soci, di fusione di Acm spa, Vesta spa e Asp spa, del 2007, nel confermare in capo alla nuova società derivante dalla fusione, Veritas spa, la permanenza e la prosecuzione dei servizi già affidati alle società partecipanti alla fusione, non individuavano diversi termini di scadenza degli affidamenti.
Si osserva, altresì, che le durate previste da alcuni contratti di servizio afferenti la gestione integrata dei rifiuti sono state ritenute (sulla base anche dell’interpretazione derivante dalle sentenze sopracitate, secondo la quale il contratto avrebbe quale funzione quella di regolazione dei rapporti contrattuali tra l’ente affidante e il gestore del servizio) dirette a disciplinare le condizioni del servizio e non connesse alla scadenza del relativo affidamento.
Si è discusso peraltro se, alla luce di quanto disposto dall’art. 34 comma 21 del dl 179/2012 secondo il quale gli enti affidanti che non abbiano previsto una scadenza dell’affidamento dei
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servizi pubblici locali possono farlo anche attraverso i contratti di servizio oltre che negli altri atti che regolano il rapporto, i termini di durata eventualmente apposti ai contratti di servizio sottoscritti prima dell’entrata in vigore di questa norma, stabiliti per fini diversi da quelli della norma medesima, possano essere presi comunque a riferimento anche per le finalità poste dal legislatore, ovvero se l’ente affidante debba comunque farsi parte attiva per stabilire, anche con gli atti e/o gli accordi che regolano il servizio, il termine di durata dell’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti, e sempre peraltro non dimenticando la tesi più sopra esposta che collega la durata degli affidamenti a quella della società.
Veritas, inoltre, svolge per i Comuni soci, oltre ai principali citati servizi sovracomunali, ulteriori servizi già da ciascun ente locale affidati quali cimiteri, mercati, servizi igienici pubblici e altri, per le cui scadenze si rimanda agli specifici atti e/o provvedimenti di ciascun ente locale competente, data la molteplicità delle situazioni esistenti.
Nel settore idrico integrato il servizio era dunque affidato sino al 31 dicembre 2018 con possibilità di rinnovo e/o rimodulazione della durata in funzione del piano d’ambito e/o della sua revisione.
Si evidenzia che il Consiglio di bacino laguna di Venezia, con provvedimento protocollo n. 779/XVI, il 30 ottobre 2013 aveva assunto una deliberazione di indirizzo sulle modalità di gestione e affidamento del servizio idrico integrato con la quale stabiliva quanto segue:
1. “di confermare, ai sensi dell’art. 4, comma 2, lettera c) della legge regionale 17 del 27 aprile 2012, e in conformità alle previsioni di cui all’art. 9, comma 2, della convenzione per la cooperazione tra gli enti locali partecipanti compresi nell’ambito territoriale ottimale del servizio idrico integrato ‘laguna di Venezia’, la modalità dell’in house quale forma di gestione del servizio idrico integrato anche per gli anni successivi alla scadenza dell’attuale convenzione con il gestore Veritas spa, fissata al 31 dicembre 2018;
2.di dare mandato al comitato istituzionale e alla struttura nella persona del direttore affinché siano avviate le attività conseguenti e necessarie alla scelta di tale modello organizzativo per la gestione del servizio, al fine di addivenire a una proposta di convenzione da presentarsi entro il 31 dicembre 2014 con scadenza tale da individuare un periodo congruo di gestione, indicativamente ventennale, che possa consentire programmazione degli investimenti e accesso al credito garantito e/o comunque favorito da una gestione pluriennale del servizio”.
Il contenuto della delibera sopra indicata è stato altresì confermato dalla deliberazione dell’assemblea d’ambito n. XV del 13 ottobre 2014.
Inoltre, il comitato di coordinamento e controllo dei soci azionisti di Veritas spa tenutosi il 31 ottobre 2013 alla presenza altresì del presidente e del direttore del Consiglio di bacino laguna di Venezia, ha deliberato tra l’altro in materia, ai sensi dell’art. 34 del dl 179/2012 citato quanto segue:
■“di prendere atto e condividere l’informativa resa in ordine all’atto di indirizzo adottato dall’assemblea d’ambito per la conferma della modalità dell’in house quale forma di gestione del servizio idrico integrato anche per gli anni successivi alla scadenza dell’attuale convenzione con il gestore Veritas spa, fissata al 31 dicembre 2018;
■di indirizzare i Comuni soci affinché sia conferito al rispettivo rappresentante nell’assemblea d’ambito laguna di Venezia apposito mandato a esprimere in quella sede l’orientamento ad affidare in house a Veritas spa il servizio idrico almeno fino all’esercizio 2033, al fine di consentire un’adeguata programmazione degli investimenti e di facilitare l’accesso al credito a lungo termine”.
Si rileva, inoltre, che la maggior parte dei Comuni azionisti di Veritas spa ha assunto deliberazione ex art. 34 del dl 179/2012 con la quale, tra l’altro:
■si è ribadita sostanzialmente la conformità al diritto comunitario e nazionale del modello organizzativo di Veritas;
■si è inoltre confermato, sempre ai sensi e per gli effetti dell’art. 34 del dl 179/2012, che le
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gestioni attualmente espletate a mezzo di Veritas spa e delle società del Gruppo proseguono sino al 26 giugno 2038, salve le differenti durate che dovessero derivare dalla normativa, in particolare quella emanata e salve le eventuali misure di scorporo che dovessero risultare imposte dalla futura normativa e dell’applicazione di quella vigente;
■si è dato atto, ferme restando le competenze dell’Ato laguna di Venezia, che Veritas prosegue comunque la gestione del servizio idrico integrato sino a completamento di tutti i lavori programmati nel piano d’ambito il cui periodo di regolazione è stabilito in trenta anni a decorrere dal 2004 e pertanto sino a tutto il 2033.
Sono quindi stati impegnati gli organi e uffici delle amministrazioni comunali a porre in essere tutto quanto necessario all’esecuzione della deliberazione medesima vincolando i rappresentanti delle stesse, presenti negli organi di regolazione a livello di ambito o bacino ottimale, a operare affinché anche in quelle sedi vengano ribadite, per quanto di competenza, le statuizioni di cui alla deliberazione medesima consentendo pertanto, anche per i servizi pubblici locali disciplinati dalla legislazione come servizi a rete, la prosecuzione delle gestioni a mezzo Veritas spa per le durate sopra ricordate.
Si evidenzia inoltre che l’11 luglio 2016 è stata sottoscritta la convenzione per la regolazione dello svolgimento del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale Laguna di Venezia, protocollo n. 1276 del 12 luglio 2016, a modifica della precedente convenzione sottoscritta il 19 ottobre 2004 protocollo n. 976/2004, la cui durata è prevista fino al 31 dicembre 2018.
Si evidenzia, inoltre, che il 16 luglio 2018 il Consiglio di bacino laguna di Venezia ha provveduto a chiedere l’iscrizione di Veritas spa nell’elenco Anac degli enti affidanti in house di cui all’art. 192 del dlgs 18 aprile 2016, n. 50 e che detta iscrizione è stata disposta da Anac con determina sottoscritta in data 15 febbraio 2022.
Il Consiglio di bacino laguna di Venezia, con delibera di assemblea n. 20 del 13 dicembre 2018, ha approvato, tra l’altro, la Relazione ex art. 34 comma 20 del dl 179/2012 e ha confermato la modalità di affidamento in house quale modulo di gestione del servizio idrico integrato per l’intero ambito ottimale Laguna di Venezia, come da delibere dell’Assemblea d’ambito 30 ottobre 2013 prot. 779/XVI e 13 ottobre 2014 prot. 924/XV, affidando conseguentemente lo stesso a Veritas spa, per una durata ventennale dall’1 gennaio 2019 sino al 31 dicembre 2038.
Il 20 dicembre 2018 è stata sottoscritta tra il Consiglio di bacino laguna di Venezia e Veritas spa la convenzione per la regolazione dello svolgimento del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale Laguna di Venezia, raccolta n. 44421, repertorio n. 141026, notaio dott. Francesco Candiani di Venezia, la cui durata è prevista fino al 31 dicembre 2038, salva facoltà di proroga esercitata dal Consiglio di bacino per un periodo di sei mesi alle medesime condizioni, fatti salvi i diversi termini eventualmente consentiti o imposti dalle norme di legge.
Con riferimento al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani si evidenzia che, nelle more dell’adozione delle deliberazioni in materia di organizzazione del servizio rifiuti da adottarsi a cura dell’allora costituendo Consiglio di bacino, il già richiamato Comitato di coordinamento e controllo dei soci azionisti di Veritas spa tenutosi il 31 ottobre 2013, ha deliberato tra l’altro in materia, ai sensi dell’art. 34 del dl 179/2012 citato quanto segue:
■“di prendere atto e condividere i contenuti della relazione presentata dal direttore generale in supporto alla prosecuzione dell’affidamento in house a Veritas spa del servizio rifiuti;
■di indirizzare i Comuni soci affinché sia conferito al rispettivo rappresentante nell’assemblea del costituendo Consiglio di bacino apposito mandato a esprimere in quella sede l’orientamento alla prosecuzione dell’affidamento in house a Veritas spa del servizio rifiuti fino all’esercizio 2038, sulla base della citata relazione;
■di dare atto che, sino a quando non interverrà l’adozione delle deliberazioni concernenti l’affidamento da parte del costituendo Consiglio di bacino, Veritas spa è tenuta comunque
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a proseguire la gestione dei rifiuti, anche presso detti Comuni soci, compresi quelli per i quali l’affidamento fosse scaduto o in scadenza al 31/12/2013”.
Si rileva inoltre che la maggior parte dei Comuni azionisti di Veritas spa ha assunto anche in materia di rifiuti deliberazione ex art. 34 del dl 179/2012 con la quale – tra l’altro, nella sostanza, ribadendo anche in questo caso la conformità al diritto comunitario e nazionale del modello organizzativo di Veritas – si è inoltre confermato, sempre ai sensi e per gli effetti dell’art. 34 del dl 179/2012, che le gestioni attualmente espletate a mezzo di Veritas spa e delle società del Gruppo proseguono sino al 26 giugno 2038, salve le differenti durate che dovessero derivare dalla normativa, in particolare quella emananda e salve le eventuali misure di scorporo che dovessero risultare imposte dalla futura normativa e dell’applicazione di quella vigente.
A tal fine, anche in questo caso, sono stati impegnati gli organi e uffici delle amministrazioni comunali a porre in essere tutto quanto necessario all’esecuzione della deliberazione medesima vincolando i rappresentanti delle stesse presenti negli organi di regolazione a livello di ambito o bacino ottimale, a operare affinché anche in quelle sedi vengano ribadite, per quanto di competenza, le statuizioni di cui alla deliberazione medesima consentendo pertanto, anche per i servizi pubblici locali disciplinati dalla legislazione come servizi a rete, la prosecuzione delle gestioni a mezzo Veritas spa per le durate sopra ricordate.
Sempre con riferimento al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, si fa presente, come già sopra evidenziato, che il 24 novembre 2014 si è costituito il Consiglio di bacino Venezia ambiente, per effetto della sottoscrizione della “Convenzione per la costituzione e il funzionamento del Consiglio di bacino Venezia ambiente afferente il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nel bacino territoriale Venezia”, da parte dei rappresentanti di tutti i 44 Comuni dell’area metropolitana di Venezia e del Comune di Mogliano Veneto. Il subentro del Consiglio di bacino nell’attività e nei rapporti giuridici dell’Ato Venezia ambiente in liquidazione è stato completato con delibera del Comitato di bacino n. 3 del 27 aprile 2015.
Con delibera dell’Assemblea di bacino n. 11 del 17 dicembre 2015, il Consiglio di bacino Venezia ambiente ha espresso l’intenzione di allineare le diverse scadenze degli affidamenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani deliberato dai Comuni serviti dal gestore Veritas demandando la decisione a una successiva assemblea da convocare entro il mese di aprile 2016 nella quale si sarebbero potuti adottare due criteri:
■“allineamento di tutti i Comuni alla durata dell’affidamento prevalentemente rilevata nella maggior parte dei Comuni del bacino, e quindi fino al giugno 2038, portando a tale scadenza anche quelli che hanno una scadenza più breve;
■allineamento di tutti i Comuni alla durata media, ponderata per il fatturato del gestore, degli affidamenti in essere presso ciascuno di essi, calcolata in anni 10 e quindi con scadenza al 31.12.2025, salvo riconoscimento al gestore di un indennizzo, a carico del gestore subentrante, per i Comuni ove la scadenza venisse accorciata, in funzione del valore residuo dei beni di investimento non ancora ammortizzato alla nuova data di scadenza affidamento.”
Allo stato e in sintesi, si osserva che il modello organizzativo gestionale di Veritas spa alla luce anche delle deliberazioni ex art. 34 del dl 179/2012 sopra citate:
■risulta essere in linea con l’ordinamento comunitario così come già evidenziato anche dagli enti regolatori competenti;
■prosegue nella gestione in house dei servizi già affidati, così come sopra indicato, anche laddove non si rinvenga una univoca identificazione dei termini di scadenza degli attuali affidamenti, in considerazione peraltro dei numerosi atti succedutisi nel corso della durata e delle evoluzioni della società, nelle more dell’adozione delle deliberazioni degli enti locali azionisti e delle autorità di regolazione per quanto di competenza, di cui all’art. 34 del dl 179/2012 citato, che non abbiano ancora provveduto all’adozione di detto provvedimento.
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Con delibera dell’Assemblea di bacino Venezia ambiente n. 3 del 25 maggio 2016 è stato approvato l’allineamento finale delle scadenze degli affidamenti del servizio di gestione del ciclo integrato rifiuti nei Comuni del bacino alla scadenza unitaria di giugno 2038, già deliberata dal numero ampiamente prevalente dei Comuni stessi (36 su 45) e da deliberare anche per gli altri otto Comuni del bacino per i quali l’affidamento era in scadenza nel 2016 o sarebbe scaduto prima del 2038, nonché per il Comune di Mira, precisando che quest’ultimo con deliberazione n. 115 del 23 dicembre 2013, ex art. 34 del dl 179/2012 e s.m.i., ha stabilito la durata dell’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, con termine di scadenza del servizio stesso al 31 dicembre 2038, a mezzo stipula di un nuovo contratto di servizio, salve diverse determinazioni dell’Autorità d’ambito territoriale ottimale e fatta salva ogni diversa eventuale scadenza determinata dalla normativa sopravvenuta.
Con delibera dell’Assemblea di bacino Venezia ambiente n. 4 del 25 maggio 2016 è stata approvata l’ulteriore prosecuzione tecnica fino al 31 dicembre 2016 del servizio affidato a Veritas nei tre Comuni di San Donà di Piave, Quarto d’Altino e Meolo, con servizio in scadenza al 30 giugno 2016. Rimaneva poi l’obiettivo di riallineare le scadenze per gli altri quattro Comuni che non hanno ancora deliberato ai sensi dell’art. 34 del dl 179/2012, tra i quali il Comune di Venezia per il quale l’affidamento del servizio scadeva nel 2019.
Con delibera dell’Assemblea di bacino Venezia ambiente n. 15 del 21 dicembre 2016 è stata disposta un’ulteriore prosecuzione tecnica fino al 31 marzo 2017 del servizio già erogato da Veritas spa nel Comune di Quarto d’Altino, al fine di assicurare, senza soluzione di continuità, la tutela della salute dei cittadini, nonché la salvaguardia dell’ambiente nei territori interessati.
Con delibera di contenuto analogo di Assemblea di bacino Venezia ambiente n. 14 del 21 dicembre 2016 è stata disposta un’ulteriore prosecuzione tecnica fino al 31 marzo 2017 del servizio già erogato da Veritas spa nel comune di Meolo.
Il Consiglio di bacino Venezia ambiente con delibere dell’assemblea n. 18, 19 e 20 del 27 ottobre 2017 ha disposto l’affidamento diretto a Veritas spa del servizio rifiuti urbani rispettivamente nei Comuni di San Donà di Piave, Meolo e Quarto d’Altino, per quindici anni a decorrere dall’1 gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2032, secondo il modello in house providing, mentre con delibera n. 24 sempre del 27 ottobre 2017 ha stabilito di posporre al 30 giugno 2018 il termine entro il quale il Comitato di bacino avrebbe dovuto presentare all’Assemblea di bacino la proposta di delibera per l’affidamento in house a Veritas spa del servizio rifiuti urbani nel comune di Cona, con durata di 15 anni, prorogando nel contempo per ulteriori 6 mesi fino al 30 giugno 2018 l’efficacia dell’ordinanza sindacale 8/2017, protocollo n. 3210 del 31 maggio 2017 con la quale veniva ordinato a Veritas spa di provvedere fino al 31 dicembre 2017 a effettuare nel predetto comune il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, spazzamento delle vie del centro urbano e servizi complementari.
Si evidenzia, inoltre, che il 2 luglio 2018 il Consiglio di bacino Venezia ambiente ha provveduto a chiedere l’iscrizione di Veritas spa nell’elenco Anac degli enti affidanti in house di cui all’art. 192 del dlgs 18 aprile 2016, n. 50 e che detta iscrizione è stata disposta da Anac con determina sottoscritta in data 15 febbraio 2022.
Il Consiglio di bacino Venezia ambiente, con delibera di Assemblea n. 7 del 26 luglio 2018 ha approvato la Relazione ex art. 34 del dl 179/2012 nonché l’allineamento della scadenza dell’affidamento in house a Veritas spa del servizio rifiuti urbani nel Comune di Cona al 2038.
Il Consiglio di bacino Venezia ambiente, con delibera di comitato n. 22 del 13 dicembre 2018, ha inoltre deliberato di assegnare al direttore, in esecuzione dell’indirizzo espresso dalla delibera n. 3/2016 dell’Assemblea di bacino, l’incarico di redigere una Relazione tecnica ai sensi del secondo comma dell’art. 192 del dlgs 50/2016 per i Comuni di Venezia, Fossalta di Piave e Scorzè, in funzione della scelta di allineamento delle scadenze di gestione in house del servizio rifiuti nei Comuni predetti, nonché di predisporre, nel caso di esito positivo dei predetti atti di accertamento tecnico, la proposta di deliberazione dell’Assemblea di bacino di allineamento
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della scadenza mediante affidamento in house a Veritas spa del servizio rifiuti nei tre Comuni interessati sulla base di apposita Relazione ex art. 34 comma 20 del dl 179/2012, verificando altresì il mantenimento dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per l’affidamento in house in capo a Veritas spa.
Si dà altresì atto che a febbraio 2019 il Consiglio di bacino Venezia ambiente ha dato avvio all’istruttoria ai fini dell’allineamento della scadenza dell’affidamento in house del servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e avvio al recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati nel Comune di Venezia finalizzata all’allineamento della scadenza a giugno 2038 dell’affidamento in house del servizio rifiuti nel predetto Comune.
Successivamente, il Consiglio di bacino Venezia ambiente, con delibera di assemblea n. 12 del 15 novembre 2019, ha approvato la Relazione ex art. 34 del dl 179/2012 con la quale si definisce e si motiva la scelta del modello in house providing per l’affidamento a Veritas spa del servizio rifiuti urbani nel Comune di Venezia, nonché l’allineamento della scadenza dell’affidamento in house a Veritas spa del servizio rifiuti urbani nel Comune di Venezia al 2038 e relativo schema di contratto di servizio, decidendo altresì di rimandare a successivo provvedimento l’allineamento della scadenza per i due comuni di Scorzè e Fossalta di Piave.
Il Consiglio di bacino Venezia ambiente, con delibera del Comitato istituzionale n. 7 del 13 febbraio 2020, ha approvato il nuovo schema di contratto di servizio, in sostituzione dello schema di contratto di servizio approvato con deliberazione dell’assemblea di bacino n. 12 del 15 novembre 2019, da sottoscriversi tra Consiglio di bacino, Comune di Venezia e gestore Veritas spa.
Inoltre, si evidenzia che la gran parte degli enti locali soci di Veritas nel corso del 2015 ha adottato le delibere di approvazione dei piani di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie in attuazione dell’art. 1, comma 611 della legge 190/2014 (legge di stabilità 2015); Veritas, in coerenza con il piano approvato dagli enti locali soci, con delibera dell’assemblea ordinaria del 26 giugno 2015, ha approvato il Piano di razionalizzazione e gestione delle partecipazioni di Veritas spa 2013-2016.
Il Consiglio d’amministrazione di Veritas ha approvato l’aggiornamento di tale piano il 17 marzo 2016, previamente approvato dal Comitato di coordinamento e controllo in pari data. Tale piano è stato successivamente aggiornato a marzo 2016 e, nella versione aggiornata, prevedeva, tra l’altro, la realizzazione di progetti di aggregazione in Veritas spa delle società Asi spa (già gestore del servizio idrico integrato nei Comuni di Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto, Zenson di Piave) e Alisea spa (al tempo gestore del ciclo integrato rifiuti nei Comuni di Ceggia, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, Torre di Mosto).
Il predetto piano prevedeva inoltre una possibile integrazione in Veritas spa con Asvo spa, i cui soci sono i Comuni di Portogruaro, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, San Michele al Tagliamento, Concordia Sagittaria, Annone Veneto, San Stino di Livenza, Caorle, Pramaggiore, Cinto Caomaggiore, Teglio Veneto, che partecipano anche al capitale sociale di Veritas spa.
Le società Asi spa, Alisea spa, Veritas spa, quindi, in coerenza con le disposizioni normative vigenti e gli indirizzi dei Consigli di bacino competenti, anche al fine del superamento delle frammentazioni nella gestione dei servizi idrici integrati e di gestione integrata dei rifiuti urbani, previste dalle disposizioni in materia citate nonché al fine del conseguimento della unicità nella gestione negli ambiti territoriali ottimali di riferimento, hanno elaborato dei progetti di integrazione al fine di rendere possibile la gestione dei suddetti servizi a mezzo di un gestore unico per ciascun ambito o bacino territoriale di riferimento. Le predette operazioni societarie di aggregazione sono coerenti con quanto previsto in generale dall’art. 3-bis del dl 13 agosto 2011, n. 138, convertito in legge 14 settembre 2011, n. 148 ove si prevede, al fine di “consentire economie di scala” e di “massimizzare l’efficienza del servizio”, la regola che “i servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica” devono essere necessariamente organizzati
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“su ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei” la cui dimensione “di norma deve essere non inferiore almeno a quella del territorio provinciale” (comma 1, art. ult. cit.).
Le aggregazioni tra gestori di servizi pubblici sono inoltre coerenti con le indicazioni fornite dal legislatore per la razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dalle pubbliche amministrazioni: art. 1, comma 611 e segg. della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) ove si indica – tra i criteri di razionalizzazione delle predette società con partecipazione pubblica – la “aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica” [comma 611, lett. d) dell’art. cit.]; e ora art. 20 del dlgs 19 agosto 2016, n. 175 ove si prevede che i piani di razionalizzazione sono adottati qualora vi sia la “necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all’art. 4” [così al comma 2, lett. g) dell’art. cit.].
Con specifico riferimento all’organizzazione del servizio idrico integrato, l’aggregazione, tra soggetti che operano nel medesimo ambito territoriale ottimale, è coerente con il sopravvenuto “principio di unicità” della gestione per ciascun ambito [artt. 147, comma 2, lett. b), 149-bis comma 1 e 172 del dlgs 152/2006 come modificati dall’art. 7, comma 1, lett. b), n. 4) del dl 133/2014 nonché dall’art. 1, comma 615 della legge 190/2014].
Ai fini dell’attuazione delle suddette operazioni di aggregazione nell’ambito del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, il 19 maggio 2017 Veritas spa ha provveduto ad acquisire, attraverso un’operazione di compravendita e permuta di azioni, la totalità del capitale sociale di Alisea spa, di cui all’atto del notaio dott. Massimo Luigi Sandi repertorio n. 106570 raccolta n. 19527 registrato il 29 maggio 2017 al n. 1313. Al fine di completare l’operazione di aggregazione summenzionata, i rispettivi consigli d’amministrazione delle società Veritas spa e Alisea spa il 17 maggio 2018 hanno deliberato di approvare un progetto di fusione per incorporazione di Alisea spa in Veritas spa. Tale progetto è stato quindi approvato dalle assemblee straordinarie delle succitate società in data 26 giugno 2018. A seguito della citata operazione di fusione di Alisea spa in Veritas spa, per atto di fusione per incorporazione del notaio dott. Massimo Luigi Sandi repertorio n. 108913 raccolta n. 20752 registrato il 3 ottobre 2018 al n. 2408 serie 1T, Veritas spa è subentrata quindi dal 5 novembre 2018 in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi della società incorporata Alisea spa, inclusi i contratti di servizio e/o i contratti di concessione e/o comunque tutti i rapporti giuridici pendenti con Comuni, enti e/o pubbliche amministrazioni. Ai fini dell’attuazione delle suddette operazioni di aggregazione nell’ambito del servizio idrico integrato, il 22 maggio 2017 è stato sottoscritto tra Veritas spa e gli enti locali soci di Asi spa contratto di permuta di azioni, all’esito del quale Veritas spa è divenuta titolare di una quota del capitale sociale di Asi spa, di cui all’atto del notaio dott. Massimo Luigi Sandi repertorio n. 106584 raccolta n. 19536 registrato il 29 maggio 2017 al n. 1314, già gestore del servizio idrico integrato per i Comuni soci di Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto e Zenson di Piave.
Successivamente l’1 giugno 2017, a seguito di deliberazione dell’assemblea straordinaria di Veritas spa di aumento del capitale sociale, di cui una parte riservato agli enti locali soci di Asi spa, mediante conferimenti in natura, Veritas spa è divenuta titolare del 100% del capitale sociale e quindi socio unico di Asi spa.
Al fine di completare l’operazione di aggregazione, i rispettivi consigli d’amministrazione delle società Veritas spa e Asi spa l’1 giugno 2017 hanno deliberato di approvare un progetto di fusione per incorporazione di Asi spa in Veritas spa tale progetto è stato quindi approvato dalle assemblee straordinarie delle succitate società l’11 luglio 2017.
All’esito delle aggregazioni societarie sopra descritte, Asi spa è stata incorporata in Veritas spa con atto di fusione per incorporazione del 24 ottobre 2017, a rogito notaio dott. Massimo Luigi Sandi repertorio n. 107294 raccolta n. 19898 registrato il 26 ottobre 2017 al n. 2557, divenendo quindi Veritas spa gestore unico del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale
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Laguna di Venezia, in coerenza col principio di unicità della gestione del servizio idrico integrato sancito dall’art. 172 del dlgs 152/2006 così come modificato dal dl 133/2014, convertito con modifiche dalla legge 164/2014, e richiamato peraltro nella delibera di assemblea del Consiglio di bacino n. 4 del 16 febbraio 2017.
Per effetto della succitata fusione Veritas spa è subentrata di pieno diritto, a far data dall’1 novembre 2017, nei contratti di servizio e nei rapporti giuridici pendenti con enti e/o pubbliche amministrazioni e in particolare con l’Autorità d’ambito laguna di Venezia, ivi inclusa la Convenzione in materia di servizio idrico sottoscritta tra il Consiglio di bacino laguna di Venezia e Asi spa, protocollo n. 1333 del 28 luglio 2016 la cui durata era prevista fino al 31 dicembre 2018.
E inoltre Alisea spa è stata incorporata in Veritas spa, per atto di fusione per incorporazione del notaio dott. Massimo Luigi Sandi repertorio n. 108913 raccolta n. 20752 registrato il 3 ottobre 2018 al n. 2408 serie 1T. Veritas spa è subentrata quindi dal 5 novembre 2018 in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi della società incorporata Alisea spa, inclusi i contratti di servizio e/o i contratti di concessione e/o comunque tutti i rapporti giuridici pendenti con Comuni, enti e/o pubbliche amministrazioni.
La prosecuzione dell’operazione di integrazione societaria di Asvo spa in Veritas spa sopra menzionata è contemplata da ultimo anche nel Piano di razionalizzazione e gestione delle partecipazioni di Veritas spa approvato il 25 novembre 2021 da parte del Comitato di Coordinamento e Controllo degli Enti locali soci azionisti di Veritas spa e dal Consiglio di Amministrazione di Veritas spa stessa e il 16 dicembre 2021 altresì dall’Assemblea dei soci di Veritas spa;
L’1 giugno 2017, in esito all’atto di cessione di azioni del notaio dott. Massimo Luigi Sandi repertorio n. 106660, raccolta n. 19564 registrato il 6 luglio 2017 al n. 1377, il Comune di Cona è entrato a far parte della compagine societaria di Veritas spa.
Il Comune di Venezia, con delibera del Consiglio comunale n. 79 del 18 dicembre 2019, avente ad oggetto “Veritas spa – Presa d’atto dell’allineamento della scadenza dell’affidamento in house del servizio rifiuti urbani al 2038 e dell’approvazione del relativo Contratto di Servizio con il gestore da parte del Consiglio di bacino Venezia ambiente e affidamento dei servizi complementari al servizio di gestione dei rifiuti urbani o connessi a problematiche di tutela e salvaguardia ambientale”, ha deliberato la presa d’atto dell’allineamento della scadenza dell’affidamento in house a Veritas spa del servizio rifiuti urbani al 2038 e dell’approvazione del relativo contratto di servizio con il gestore da parte del Consiglio di bacino Venezia ambiente; ha deliberato altresì l’affidamento in house a Veritas spa del servizio di riscossione e gestione della Tari fino al 26 giugno 2038, l’affidamento in house a Veritas spa del servizio di gestione dei percorsi in quota su passerelle in caso di alta marea fino al 26 giugno 2038, l’affidamento in house a Veritas spa del servizio di derattizzazione, disinfezione e disinfestazione fino al 30 novembre 2024, fatto salvo il completamento del procedimento di iscrizione all’elenco Anac degli enti affidanti in house di Veritas spa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 192 del dlgs 50/2016 (che si è concluso con esito positivo in data 15 febbraio 2022); con la delibera n. 79/2019 il Comune di Venezia ha deliberato altresì l’affidamento a Veritas spa del servizio di pulizia delle caditoie e delle attività di smaltimento di rifiuti speciali e bonifiche dei siti inquinati fino a nuovo affidamento.
Inoltre, il Comune di Venezia, con deliberazione del Consiglio comunale del 18 dicembre 2019 n. 78, ha deliberato l’affidamento in house a Veritas spa del servizio di gestione degli impianti di sollevamento acque bianche terraferma e Lido e sbarramenti mobili a Malamocco, a decorrere dall’1 dicembre 2019 e comunque in coerenza con la durata dell’affidamento del servizio idrico integrato approvato dal Consiglio di bacino laguna di Venezia – ambito territoriale ottimale, fatto salvo il completamento del procedimento di iscrizione all’elenco Anac degli enti affidanti in house di Veritas spa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 192 del dlgs 50/2016 (che si è concluso
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con esito positivo in data 15 febbraio 2022).
Il Comune di Venezia, con deliberazione del Consiglio comunale del 18 dicembre 2019 n. 80, ha deliberato l’affidamento a Veritas spa del servizio di gestione e manutenzione della rete idrica antincendio di Venezia, a decorrere dall’1 dicembre 2019 fino al 31 dicembre 2038, in coerenza con l’affidamento del Servizio Idrico Integrato effettuato dal Consiglio di bacino laguna di Venezia, fatto salvo il completamento del procedimento di iscrizione all’elenco Anac degli enti affidanti in house di Veritas spa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 192 del dlgs 50/2016 (che si è concluso con esito positivo in data 15 febbraio 2022).
Il Comune di Venezia, con deliberazione del Consiglio comunale del 18 dicembre 2019 n. 81, ha deliberato l’affidamento in house a Veritas spa, a decorrere dall’1 gennaio 2020, per la durata di 10 anni, del servizio d’ispezione e di accertamento degli impianti termici civili presenti nel territorio del comune di Venezia per i quali è pervenuto all’amministrazione comunale esposto o segnalazione, fatto salvo il completamento del procedimento di iscrizione all’elenco Anac degli Enti affidanti in house di Veritas spa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 192 del dlgs 50/2016 (che si è concluso con esito positivo in data 15 febbraio 2022).
Circa la gestione dei servizi cimiteriali nel comune di Venezia nel 2015 è stato rinnovato l’affidamento per 20 anni fino al 30 settembre 2035.
Veritas inoltre detiene l’affidamento della gestione dei servizi cimiteriali nei comuni di Spinea e Martellago (fino al 31 dicembre 2022) e Mirano (fino al 30 giugno 2022).
A giugno del 2020 è stata avviata la gestione del forno crematorio del cimitero di Conegliano, costruito dalla società collegata Veritas Conegliano e concesso in gestione a Veritas fino al 2046, mentre l’affidamento per la gestione del forno crematorio del cimitero di Spinea ha scadenza fino al 2038.
Per quanto riguarda l’installazione passerelle per l’alta marea nel centro storico del Comune di Venezia, il servizio è stato affidato fino al 26 giugno 2038, anch’esso con delibera del Consiglio comunale n. 79 del 18 dicembre 2019.
Per quanto riguarda la gestione dei servizi igienici pubblici sempre per il Comune di Venezia la durata della concessione viene prorogata di anno in anno e di fatto in questo momento al 31 dicembre 2022.
Il servizio di gestione del mercato ittico, sempre relativo al solo comune di Venezia, è considerato come un servizio dismettibile e da rinviare all’ente concedente per una nuova regolamentazione, a causa anche della mutata disciplina giuridica del settore e delle condizioni territoriali di svolgimento del medesimo. È comunque un’attività marginale dal punto di vista economico-patrimoniale.
È in essere inoltre la gestione dei servizi di illuminazione pubblica e di gestione calore nei confronti del comune di Chioggia, con durata fino al 2030.
La gestione dell’illuminazione pubblica è stata affidata a Veritas anche da parte del Comune di Fossalta di Portogruaro fino al 2029 e dal Comune di Fiesso d’Artico fino al 2027.
Conseguenze derivanti dall’emergenza sanitaria da pandemia covid-19
Anche l’esercizio 2021 è stato caratterizzato dalla eccezionalità degli effetti dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da virus covid-19.
Grazie però a misure di restrizione meno stringenti imposte dal Governo italiano, ma anche dagli altri governi europei e occidentali, rispetto a quanto accaduto nell’esercizio 2020, si è registrato un miglioramento complessivo dell’economia italiana e internazionale, quantomeno se contrapposto al pesante rallentamento avvenuto nello scorso esercizio.
Veritas comunque, operando nei servizi essenziali, non è mai stata costretta a bloccare le sue
Veritas spa bilancio 2021100
attività, ma ha dovuto porre in essere, come tutti gli altri operatori, misure per evitare la diffusione del virus negli ambienti lavorativi.
A tal fine era già stato attivato nel 2020 lo smart working emergenziale per oltre 600 dipendenti; e inoltre era stato elaborato un Protocollo di sicurezza per il contenimento della diffusione del covid-19 e la tutela della salute dei lavoratori che ha avuto un forte impatto sulle attività lavorative.
Impatto sui ricavi
Per quanto riguarda i ricavi del servizio idrico integrato, la regolazione tariffaria prevede sostanzialmente un fatturato garantito (Vrg) in base al principio del full cost recovery.
Pertanto la riduzione dei consumi idrici avvenuta a causa dell’emergenza sanitaria non ha comportato l’iscrizione di minori ricavi ma altresì di un credito per conguagli tariffari che verrà recuperato secondo le modalità ordinarie previste dal metodo tariffario.
In merito ai ricavi del servizio ambientale, il nuovo metodo tariffario prevede la definizione di Piani Finanziari in base ai costi effettivi relativi al secondo esercizio precedente.
Quindi anche in questo caso viene garantita in linea teorica la copertura integrale dei costi (al netto in realtà del time leg di due anni tra il sostenimento dei costi e il loro riconoscimento e alla fissazione del limite di incrementi tariffari – Cap – stabilito dal metodo attualmente pari allo 6,6%).
Rimangono in realtà gli effetti residui in merito alla recuperabilità completa dei conguagli tariffari relativi al 2020 generati dalla normativa di emergenza (art. 107 del dl 18/2020 - decreto “cura Italia”) che aveva dato la possibilità ai Comuni di confermare per il 2020 le tariffe della Tari e della Tarip approvate per il 2019, con ripartizione nei successivi tre anni del conguaglio tra i costi risultanti dal Pef 2020 e i costi determinati per l’anno 2019, in quanto i Pef futuri gravati da tali quote di conguaglio subiscono anch’essi il limite del Cap al 6,6% di incremento tariffario rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi cimiteriali anche nel 2021 si sono incrementati in quanto nello scorso esercizio la gestione del forno crematorio di Conegliano era partita a giugno del 2020; i ricavi pertanto rimangono in linea con gli incrementi dello scorso esercizio dovuti all’andamento emergenziale.
Anche nell’esercizio 2021 si è registrato il sostanziale annullamento dei ricavi da servizi igienici nel Comune di Venezia e della fornitura di acqua alle navi nel porto di Venezia per effetto della drastica riduzione del turismo nel centro storico di Venezia.
Impatto sui costi
Per quanto riguarda i costi per consumo di materiali si è registrato l’aumento dei costi per carburanti, (+21% rispetto allo scorso esercizio) a causa degli incrementi del prezzo del carburante, mentre il costo per l’acquisto di vestiario e dispositivi di protezione individuale, a fini di garantire la sicurezza sanitaria dei lavoratori, è diminuito (da k€ 1.218 a k€ 667) attestandosi quasi ai livelli di normalità precedenti l’emergenza sanitaria.
All’interno dei costi per servizi i costi di energia elettrica riscontrano un aumento elevato (+k€ 5.510) rispetto allo scorso esercizio, che si contrappone alla diminuzione avvenuta invece tra il 2019 e il 2020 (-k€ 3.133). Si ricorda che i costi per l’energia elettrica del servizio idrico integrato (settore per il quale è attribuibile la prevalenza dei consumi di energia) sono conguagliabili all’interno della tariffa del secondo anno successivo, anche se, proprio in questo esercizio, non integralmente, a causa della definizione dell’Autorità di una tariffa media standard di riferimento più bassa di quella effettivamente sostenuta da Veritas.
Per quanto concerne i costi del personale, sono continuate le politiche per far fronte all’emergenza sanitaria, basate anche sul contenimento dei costi, quali il ridimensionamento
Veritas spa bilancio 2021101
delle assunzioni di personale stagionale e l’applicazione di un turnover selettivo rispetto alle uscite dei lavoratori dall’azienda, mentre in questo esercizio non si è ricorso agli ammortizzatori sociali (Fis emergenziale).
Impatto finanziario
Mentre nel corso del 2020 si era registrata inevitabilmente una riduzione degli incassi relativi alla bollettazione del servizio idrico e ambientale (soprattutto se si pensa all’alta vocazione turistica del territorio servito da Veritas), anche a causa dello slittamento, previsto dalla normativa di emergenza e dalle deliberazioni degli enti locali, delle emissioni delle fatturazioni e delle attività di recupero crediti, l’esercizio 2021 ha riscontrato una ripresa degli incassi da bollettazione.
La società, comunque, vista l’incertezza del periodo pandemico, ha continuato la serie di interventi per la messa in sicurezza della liquidità aziendale, mediante il ricorso a ulteriori forme di finanziamento.
In particolare si segnala che:
■a dicembre 2021 è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario per 25 ML€ a sottoscrizione privata (private placement) collocato presso investitori professionali infrastrutturali non quotato;
■nel corso del 2021 sono stati stipulati tre mutui con tre istituti di credito diversi per complessivi 27 ML€ assistiti da garanzia Sace secondo quanto previsto dal dl 23/2020 (cosiddetto decreto Liquidità). Il totale dei mutui accesi con garanzia Sace accesi nel biennio 2020-2021 ammonta pertanto a 67 ML€.
Presupposto della continuità aziendale
In considerazione di quanto descritto sopra, anche in termini di pianificazione di medio-lungo termine, non si rilevano problemi in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
La società ha comunque effettuato un analisi degli impatti potenziali futuri dell’emergenza sanitaria sull’attività economica, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della società e del Gruppo, e sulla base dei diversi scenari configurati risulta a ogni modo confermata la sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
Riduzione di valore delle attività immobilizzate
Anche in questo caso non si rilevano riduzione di valore recuperabile dell’avviamento e delle altre attività immobilizzate.
In particolare per i beni del servizio idrico integrato, che costituiscono circa il 70% delle immobilizzazioni aziendali, il metodo tariffario continua a riconoscere integralmente nella tariffa tutti i costi effettivamente sostenuti per la realizzazione degli investimenti.
Misurazione delle perdite attese su crediti
Per quanto riguarda le perdite attese sui crediti commerciali, la società già nello scorso esercizio aveva modificato le sue elaborazioni in modo da tener conto dell’insolvenza generata dall’emergenza sanitaria.
In particolare il calcolo delle perdite attese mediante un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, era stato integrato con l’analisi degli incrementi dell’insolvenza causati delle restrizioni economiche per l’emergenza sanitaria.
Veritas spa bilancio 2021102
Tali elaborazioni che avevano comportato un aggiornamento in aumento degli indici storici di insolvenza alla base del calcolo delle perdite attese, sono state quindi riviste in questo esercizio con la verifica dell’andamento degli incassi rispetto allo scorso esercizio e al periodo precedente la pandemia, il che ha comportato a riscontrare un generale abbassamento degli indici storici di insolvenza rispetto a come erano stati calcolati nello scorso esercizio, diminuzione più accentuata in principal modo per le utenze domestiche.
Effetti sui leasing operativi (principio contabile Ifrs 16)
Veritas anche per questo esercizio non ha dovuto ricorrere a nessuna sospensione di pagamenti di canoni di locazione e pertanto non si rilevano effetti particolari sui leasing operativi come conseguenza dell’emergenza sanitaria.
Rischi derivanti dalla crisi energetica e della guerra in Ucraina
Uno degli effetti secondari dell’emergenza sanitaria è stato l’innalzamento dei prezzi delle materie prime, e tra queste sicuramente l’energia elettrica e i combustibili sono tra quelle con più impatto negativo nell’economia complessiva, e la guerra in Ucraina, iniziata nel febbraio 2022 ha a sua volte inasprito questo andamento.
In merito agli impatti sulla società della crisi dei prezzi dell’energia, i costi per l’energia elettrica del servizio idrico integrato (settore per il quale è attribuibile la prevalenza dei consumi di energia) sono conguagliabili all’interno della tariffa del secondo anno successivo, anche se, proprio in questo esercizio, non integralmente, a causa della definizione dell’Autorità di una tariffa media standard di riferimento più bassa di quella effettivamente sostenuta da Veritas. È in corso comunque da parte della stessa Autorità una verifica per la definizione di una differente tariffa media.
La società ha comunque già messo in atto, e continuerà a farlo, interventi di efficienza energetica negli impianti; inoltre sono previsti a breve nuovi interventi per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle sedi aziendali.
Anche per quanto riguarda l’aumento dei prezzi dei carburanti, per contrastare tale aumento, è previsto un graduale passaggio alla mobilità elettrica e a mezzi con alimentazione alternativa quale il biometano.
In linea generale è probabile che la turbolenza del mercato dell’energia comporterà una nuova forma recessione dell’economia, con ripercussioni anche sui mercati finanziari.
Sul punto pertanto la società ha modificato nuovamente le elaborazioni per la determinazione delle perdite attese sui crediti commerciali, in modo da tener conto dell’insolvenza generata dalla nuova recessione, il che ha comportato un nuovo aggiornamento in aumento degli indici previsionali di insolvenza alla base del calcolo delle perdite attese.
Si segnala che non sono in essere contratti attivi e/o contratti passivi per la fornitura di beni e servizi con soggetti ucraini o russi. Il fatturato attivo riguardante tali soggetti, legato a forniture occasionali di servizi a imbarcazioni nell’ambito della gestione delle utilities del Porto di Venezia, è insignificante.
Rischi connessi ai cambiamenti climatici
Veritas sta valutando gli impatti delle proprie attività sul cambiamento climatico e i rischi che questo genera sulle proprie attività.
Da una prima analisi è emerso che gli impatti delle attività di Veritas sul cambiamento climatico sono dovuti principalmente al consumo di energia e gas metano per la gestione degli impianti, nonché i consumi di carburante per la raccolta e trasporto dei rifiuti. Per contro la gestione
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circolare dei rifiuti, generando minori rifiuti nel futuro, ha un impatto positivo sul cambiamento climatico.
I rischi che il cambiamento climatico genera sulle strutture e sulle attività della società sono legati all’intensificarsi di fenomeni atmosferici estremi, con impatto sulla risorsa idrica, sulle strutture di convogliamento delle acque reflue e sulle attività di raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade.
Oltre ai fenomeni fisici, il cambiamento climatico ha generato profonde modifiche nel panorama normativo il che presuppone la necessità per la società di conformarsi a essa e porre in atto un sistema di rendicontazione adeguato.
Tra le azioni messe in atto da Veritas per contrastare gli effetti del cambiamento climatico si evidenziano gli interventi infrastrutturali necessari per la tutela dell’ambiente e la prevenzione per i rischi da allagamenti e sversamenti; la piantumazione di essenze arboree per contribuire all’abbattimento di CO2, gli interventi di rinnovo e potenziamento delle condotte adduttrici e gli interventi di ricerca e riparazione perdite di acquedotto; gli investimenti per la realizzazione di nuove sedi aziendali secondo criteri “verdi”, la sostituzione delle flotte aziendali con mezzi meno inquinanti.
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Politiche e obiettivi della gestione finanziaria
La gestione finanziaria di Veritas è orientata al servizio dell’azienda per il reperimento e la gestione dei fondi necessari agli investimenti nelle infrastrutture pubbliche e alle attività industriali che svolge per conto della comunità a cui appartiene.
Opera quindi in una prospettiva di medio-lungo termine, ricercando un adeguato equilibrio tra fonti e impieghi di risorse finanziarie e la dimensione di breve termine per mantenere la liquidità necessaria a rispettare gli impegni della gestione di tesoreria.
La realizzazione di questi scopi prevede l’impiego di strumenti finanziari sia dal lato passivo che attivo degli impieghi di liquidità.
La politica della società non prevede la sottoscrizione di strumenti derivati speculativi, ma solo contratti fissi di semplice copertura per evitare (swap) o limitare (cap) il rischio di variazione dei tassi.
La posizione finanziaria netta media effettiva (solo componente monetaria) di Veritas, nel corso dell’esercizio 2021, è stata di circa 269 ML€ (contro 236 ML€ del 2020) e ha generato oneri finanziari lordi effettivi, al servizio del debito, per 11,5 ML€ (contro 10,1 ML€ del 2020), evidenziando una onerosità media ponderata effettiva del 4,30% (contro il 4,26% del 2020).
In questo calcolo non sono considerati gli effetti non monetari relativi all’applicazione del principio contabile internazionale Ifrs16 e di attualizzazione dei debiti, mentre il dato risente degli effetti delle procedure di contabilizzazione al costo ammortizzato.
La situazione esposta evidenzia un peggioramento, non dovuto a motivi di natura contabile quali l’applicazione del principio contabile Ifrs16 (circa 20 ML€ netti nel corso del 2021), ma alla somma algebrica di fattori quali: una variazione di capitale circolante netto positiva, maggiori interessi sul debito, minori investimenti netti, maggior debito lordo, anche per anticipo di funding 2022, che hanno portato a una minore liquidità per maggiore assorbimento di cassa nelle operazioni di gestione.
Tale situazione apparentemente è diversa dalla variazione dei saldi patrimoniali della Pfn, che la vedono positivamente scendere da 247 ML€ a 226 ML€, dati però influenzati dalla presenza nel 2021 di un doppio debito vs obbligazionisti, per la compresenza del vecchio debito in scadenza e il nuovo appena emesso. Sterilizzando in entrambi gli anni gli effetti dell’operazione di rimborso (che è un unicum non ripetitivo), si arriva a una situazione di saldi confrontabili, per cui la pfn, appunto confrontabile, aumenta per l’effetto della variazione del gross debt, dovuta a maggiori accensioni di nuovi prestiti rispetto ai rimborsi, ma come detto, solo perché si è voluto cogliere l’opportunità di emettere un bond a lungo termine già nel 2021, previsto nei flussi da business plan nel 2022.
Lo scenario economico e finanziario esterno in cui Veritas si è trovata a operare nel 2021, è stato caratterizzato ancora dalla coda degli squilibri dovuti all’emergenza sanitaria, che hanno creato turbolenze economiche a livello mondiale poi riverberatesi sui mercati delle energie e delle materie prime, con effetto sui settori produttivi, già in crisi per le strozzature logistiche; la società ha comunque mantenuto i suoi impegni di investimento sul territorio e di rimborso del debito.
Per ottenere livelli adeguati di liquidità si sono sfruttate varie opportunità di finanziamento, ricorrendo al credito a medio termine secondo le linee di intervento previste nei piani aziendali.
Per sostenere i piani di investimento a lungo termine, nel corso dell’esercizio si è riusciti a emettere un nuovo prestito obbligazionario da 25 ML€ attraverso una operazione di private placement di una obbligazione amortizing non quotata presso un investitore europeo infrastrutturale con una durata di 17 anni.
La società presenta un profilo del rischio credito normale e coerente con le dinamiche di settore, in quanto i crediti da bollettazione sono per loro natura frammentati, perché ripartiti su un
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numero molto elevato di utenti, con importi medi modesti.
La percentuale di insolvenza relativa ai crediti d’igiene urbana (Tarip) che risultava storicamente attorno al 5%, percentuale da ritenersi nella media bassa del settore, continua a mantenersi più elevata per la crisi economica, che si è innestata sulle difficoltà da covid, con un effetto aggiuntivo stimato in circa un punto e 25 centesimi percentuali.
Va ricordato che dopo il passaggio alla Tari il rischio di credito, sia nella dimensione passata sia presente (e quindi futura), è sostanzialmente in capo alle amministrazioni comunali, o direttamente o indirettamente, e se ne deve tenere conto nella formulazione finale della tariffa.
Nel settore idrico invece, dove le percentuali di insolvenza sono storicamente più ridotte, quantificabili nell’ordine dell’1% del fatturato, si vede una crescita che, temporaneamente, per i motivi anzidetti può essere stimata in circa 16 centesimi percentuali.
Le variazioni dovute all’emergenza sanitaria pandemica possono ora ritenersi in via di rientro, vista anche la ripartenza delle procedure esecutive di recupero crediti.
Rischio connesso all’indebitamento finanziario
Anche nell’esercizio concluso Veritas è riuscita ad attuare una gestione operativa e finanziaria che, pur sopportando gli effetti della congiuntura economica negativa, non ha incrementato in modo sostanziale il rischio di indebitamento finanziario, anche se come esposto al punto precedente la pfn confrontabile, al netto delle operazioni sulle obbligazioni non correlate tra loro, si è incrementata.
L’Ebitda contabile è migliorato passando da 55.292 k€ del 2020 a 60.978 k€.
Il flusso di cassa della gestione operativo/reddituale è positivo per 67.922 k€, registrando rispetto all’anno precedente una variazione del CCN non più negativa, ma positiva per 24.261 k€.
Come anzi detto, invece la gestione del capitale circolante (+24 ML€) ha influito positivamente sui livelli di debito netto e di liquidità, mentre il flusso della gestione reddituale si è mantenuto inalterato rispetto all’anno precedente.
Gli investimenti operativi si sono leggermente incrementati a 50,03 ML€ rispetto ai 47,92 ML€ del 2020, mentre la gestione delle partecipazioni ha prodotto un flusso di cassa netto positivo di 0,8 ML€ (nel 2020 era negativo per 4,2 ML€).
Il rifinanziamento dello stock di debito nel 2021 si è perfezionato con l’accensione di nuovi finanziamenti e prestiti obbligazionari a m/l per 67 ML€, il tutto a fronte di rimborsi su finanziamenti pregressi per 137,3 ML€, comprensivi del rimborso del bond old per 100 ml.
Il dato della posizione finanziaria netta finale è sceso dai -247.046 k€ nel 2020 ai -226.082 k€, comprendendo l’effetto delle componenti non monetarie (Ifrs 16, leases, debiti rateizzati ecc.) che al 31 dicembre 2021 è pari a k€ 19.169; di conseguenza il rapporto tra Pfn ed Ebitda migliora passando da 4,47 a 3,71.
Si ricorda che l’indebitamento della società è sempre influenzato dalla rilevante dimensione degli “asset idrici” il cui valore a bilancio (al netto della componente relativa alla parte di contributi pubblici a parziale finanziamento delle opere) è molto rilevante.
Gran parte di questi cespiti, in particolare le condotte acquedottistiche e fognarie, hanno “vite utili” molto alte (stimate prudentemente in 40 anni secondo i principi nazionali dell’Arera) e conseguentemente aliquote di ammortamento basse.
Siccome il recupero tariffario, che remunera questo genere d’investimento in funzione di ammortamenti e oneri finanziari, avviene in un arco di tempo molto lungo, di fatto si genera nel frattempo un fabbisogno continuo di capitale da rifinanziare, vista peraltro la non pari durata degli affidamenti bancari e delle logiche finanziarie di prestito che privilegiano il “breve/medio periodo”.
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Va anche detto che il capitale prestato dal sistema bancario (con esclusione quindi dei prestiti obbligazionari) ha una vita media ponderata residua dei finanziamenti e obbligazioni amortizing a fine esercizio, oggi attorno ai 5,4 anni, con piani di rimborso articolati come segue (dati di scadenza effettiva):
finanziamenti a medio termine
in essere al 31.12.2021
2022
2023
2024
2025
2026
oltre
186.070
39.369
39.108
34.120
28.449
19.880
25.144
I prestiti obbligazionari sono tre e presentano le seguenti caratteristiche:
importo originario
restituzione
scadenza
prestito ex Asi emesso su mercati regolati
15.000
amortizing
2034
prestito Veritas emesso su mercati regolamentati
100.000
bullet
2027
prestito Veritas emesso su mercati private placement
25.000
amortizing
2038
Rischi connessi all’insufficienza di liquidità e al reperimento di risorse finanziarie
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti a coprire gli obblighi di rimborso in scadenza nel breve termine, pari a circa 40,6 ML€ di finanziamenti bancari e obbligazioni amortizing entro il 31 dicembre 2022, e a far fronte a possibili variazioni negative del capitale circolante.
Permane il concetto che i piani di investimento operativi, che proseguono sia nel settore idrico che in quello dell’igiene urbana, trovino contropartita nelle tariffe, anche se non sempre completamente, per effetto del meccanismo normativo degli adeguamenti tariffari stabiliti secondo il metodo Arera.
Entrambi i settori operativi, del servizio idrico integrato e dell’igiene ambientale, seppur regolamentati, se da un lato pongono la società come un gestore che opera in concessione, ovvero con assenza di concorrenza, espongono altresì i relativi flussi finanziari attesi futuri all’incertezza che deriva dalla variabilità dell’assetto regolatorio, che appare sempre più restrittivo nel riconoscimento tempestivo degli effettivi costi di gestione.
La situazione economica generale ha evidenziato nel corso del 2021 la continua caduta dell’economia, che pur manifestando sintomi di positiva ripresa dalle distorsioni pandemiche è stata impattata dalle complicazioni operative nel frattempo intervenute sui sistemi logistici e produttivi mondiali, nonché dall’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia.
Tali aumenti hanno portato a nuove spinte inflazionistiche, che hanno spinto le banche centrali a cominciare a prendere provvedimenti di contenimento, anche attraverso la leva dell’aumento dei tassi, con l’incertezza di trovare il giusto equilibrio per non creare nuovamente condizioni di recessione e/o stagflazione.
Veritas spa bilancio 2021107
Contenzioso in merito all’applicazione dell’Iva sulla Tia
La sentenza della Corte di cassazione civile a sezioni unite 5078/2016, depositata il 15 marzo 2016, ha fornito l’interpretazione definitiva in merito all’applicazione dell’Iva sulla tariffa igiene ambientale istituita dall’art. 49 del dlgs 22/1997 (cosiddetta Tia1).
La sentenza, considerata l’assenza di rapporto sinallagmatico tra prestazione e il corrispettivo ricevuto dal prestatore di servizi, definisce la Tia1 come un prelievo tributario e di conseguenza fuori del campo di applicazione dell’Iva.
La vicenda nella quale si inserisce la suddetta sentenza è annosa e complessa.
Il dlgs 22/1997 (decreto Ronchi) aveva sostituito la vecchia tassa asporto rifiuti urbani (Tarsu) con la tariffa igiene ambientale (Tia o Tia1). Secondo una prima interpretazione, confortata anche da specifiche circolari dell’erario, questa tariffa aveva natura corrispettiva a fronte di un servizio erogato e, dunque, a essa doveva essere applicata l’Iva.
A seguito però della sentenza della Corte costituzionale 238/2009 che aveva dichiarato la natura tributaria della Tia, la giurisprudenza ha conseguentemente negato la correttezza dell’applicazione dell’imposta.
Nel frattempo, con il dlgs 152/2006 veniva introdotta la tariffa integrata ambientale (c.d. Tia2) che, nelle intenzioni del legislatore, avrebbe dovuto sostituire la Tia1.
L’art. 14 comma 33 del dl 78/2010 aveva inoltre stabilito che la Tia2 non aveva natura tributaria.
Infine, la circolare 3/2010 del Ministero delle finanze, attraverso l’assimilazione della natura della Tia2 alla Tia1, ribadiva che a entrambe le tariffe dovesse essere applicata l’Iva.
Nonostante questa chiara posizione dell’amministrazione finanziaria, la giurisprudenza compatta, sia di merito che di legittimità, ha smentito quanto affermato dalla circolare ministeriale 3/2010 sull’assimilazione della Tia1 alla Tia2, con la conseguenza che la Tia1, almeno a livello giurisprudenziale, continuava a essere considerata un tributo.
Veritas, così come tutte le altre società di erogazione dei servizi d’igiene ambientale associate con Federambiente – Utilitalia, aveva comunque continuato nella linea già adottata nel 2009, all’epoca della sentenza della Corte costituzionale, sospendendo i rimborsi agli utenti dell’Iva applicata alle bollette, in attesa di una modifica legislativa esplicita in tal senso, soprattutto nella considerazione sostanziale che l’imposta richiesta dagli utenti non era nelle disponibilità di Veritas in quanto, per la sua natura di imposta neutrale, era sempre stata versata all’erario.
Per di più, nel 2012, a seguito di istanza di interpello presentato da Veritas, l’Agenzia delle entrate aveva risposto confermando la correttezza dell’applicazione Iva sulla Tia, ribadendo l’interpretazione della contestata circolare 3/2010 del Ministero delle finanze.
Si veniva, quindi, a configurare una situazione di conflitto all’interno delle istituzioni, in quanto da un lato l’Agenzia delle entrate riconosceva come corretta l’applicazione dell’Iva, dall’altro lato, invece, la giurisprudenza sosteneva l’esatto contrario.
Con la chiarezza della sentenza della Cassazione a sezioni unite del 2016, non si può più negare che la Tia1 sia fuori dal campo di applicazione dell’Iva.
La stima dell’importo dell’Iva applicata da Veritas sulla Tia1 ammonta nei vari anni a circa 84 ML€, divisa quasi equamente tra utenze domestiche e non domestiche.
Veritas spa bilancio 2021108
Si evidenzia comunque che il profilo di rischio di Veritas sulla questione è da considerare limitato, per i seguenti motivi:
■vige sempre il principio generale per cui l’Iva è un’imposta neutrale per gli operatori commerciali come Veritas;
■non è pensabile che Veritas possa restituire l’Iva sulla Tia1 addebitata agli utenti se prima lo Stato non procede a regolamentare le modalità di restituzione (molteplici annualità, milioni di fatture, centinaia di migliaia di utenti, una forte dinamica demografica ecc.);
■va considerato che a livello finanziario gli importi in esame sono stati versati da Veritas all’erario e quindi non ne ha disponibilità fisica;
■per il suddetto meccanismo della neutralità dell’Iva, gli utenti commerciali si sono detratti tale Iva, cosa che adesso potrebbe essere interpretata per analogia come atto indebito;
■sempre per il meccanismo della neutralità dell’Iva, manca un regolamento che stabilisca se si deve tener conto anche di un effetto di indetraibilità dell’Iva sugli acquisti relativi del comparto ambientale, in considerazione che tale costo doveva essere un’ulteriore componente da riaddebitare all’utenza proprio tramite la Tia1;
■se la Tia1 è un tributo allora Veritas avrebbe dovuto emettere fatture per il servizio svolto ai Comuni anziché agli utenti, e i Comuni, non potendosi detrarre l’Iva, avrebbero dovuto aumentare della quota di Iva indetraibile l’importo del tributo Tia1 da addebitare a sua volta agli utenti: all’utente finale pertanto sarebbe comunque spettato di pagare l’Iva (o incorporata nel tributo o esposta separatamente in fattura);
■l’Agenzia delle entrate in merito al diniego di rimborso delle istanze di rimborso presentate da Veritas per il recupero dell’Iva su Tia1 rimborsata a sua volta agli utenti a seguito di contenzioso, è risultata per ora sempre soccombente in merito ai ricorsi in giudizio proposti da Veritas.
Va inoltre considerato che per le cause già sostenute e per quelle in corso, nelle quali Veritas è stata chiamata a restituire l’Iva all’utente, l’Agenzia delle entrate non avrebbe più alcun titolo per poter negare il rimborso a Veritas dell’Iva già restituita all’utente; pertanto, il rischio rimane limitato alle spese legali da risarcire alla controparte (rischio comunque già stanziato a bilancio).
Si evidenza inoltre, che la dichiarata natura tributaria della Tia1 con effetto ex ante, ha permesso di recuperare a reddito nel 2016 quanto accumulato a fondo per rischio di insolvenza negli esercizi precedenti, in quanto ha spostato il rischio di insolvenza al Comune impositore (su tale impostazione si è espresso in tal senso anche il Consiglio di bacino Venezia ambiente con nota n. 585 dell’11 novembre 2016).
Allo stato attuale comunque, dopo la sentenza della Cassazione del marzo 2016, nonostante il tempo trascorso, sulla questione Iva su Tia1 non ci sono ancora state prese di posizione specifiche e ufficiali da parte degli enti istituzionali (Governo, Ministero dell’economia o Agenzia delle entrate), se non alcune, ormai datate, risposte interlocutorie a interrogazioni parlamentari.
Si segnala altresì che la Commissione europea nell’agosto 2021, rispondendo a una specifica richiesta sul tema da parte di Veritas, ha affermato che il rimborso puro e semplice dell'Iva indebitamente riscossa comporta un arricchimento senza causa dell’utente e, in parallelo, una perdita indebita per la tesoreria dello Stato.
Per quanto riguarda le successive forme di tariffazione per il servizio rifiuti, ovvero la Tia2 ex dlgs 152/2006, la tariffa ex art. 14 commi 29-32 del dl 201/2011 (cosiddetta Tares corrispettivo) e la tariffa art. 1 comma 668 della legge 147/2013 (cosiddetta Tari puntuale o Tarip), la società, aveva presentato nel giugno 2016 un’ulteriore istanza di interpello all’Agenzia delle entrate chiedendo se continuasse a essere corretta l’applicazione dell’Iva anche per queste ulteriori forme tariffarie, viste le motivazioni della sentenza della Cassazione a sezioni unite a supporto
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della natura tributaria della Tia1.
L’Agenzia delle entrate ha risposto nel settembre 2016 confermando l’applicazione dell’Iva per tali fattispecie tariffarie.
Per quanto riguarda la Tia2 ex dlgs 152/2006, la Cassazione a sezioni unite con sentenze n. 8631/2020 e n. 8632/2020, depositate il 7 maggio 2020, ha affermato la natura privatistica della tariffa in questione e la sua assoggettabilità all’Iva, evidenziandone tra l’altro le caratteristiche diverse dalla Tia1 (smentendo pertanto l’orientamento di molta parte della precedente giurisprudenza che aveva assimilato le due tariffe nel senso tributario).
Inoltre la sentenza n. 11290/2021, depositata il 29 aprile 2021, sempre della Cassazione a sezioni unite, ha affermato la natura privatistica e la sua assoggettabilità all’Iva anche per la Tari puntuale.
Azioni proprie
Le 8 (otto) azioni proprie detenute dall’azienda, del valore nominale complessivo di € 400, sono iscritte per un importo di € 640 e contabilizzate in specifica riserva negativa a patrimonio netto così come previsto dagli artt. 2357 e seguenti del codice civile.
Esse sono detenute ai fini di eventuali future cessioni ai Comuni soci e ad altri Comuni conseguentemente alle operazione previste di aggregazione societaria e di affidamento di servizi in altri territori.
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1.2.10Fatti di rilievo avvenuti nell’esercizio
Tra i fatti significativi, potenzialmente in grado d’influenzare l’andamento delle attività sociali, si registra quanto segue.
Emergenza sanitaria da pandemia covid-19 e crisi energetica
Si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo 1.2.9 Rischi e incertezze.
Normativa in tema di regolazione e tariffazione idrica
Con l’esercizio 2020 è entrata in vigore il nuovo periodo regolatorio (2020-2023) regolamentato dal metodo Mti-3 (delibera 580/2019/R/idr Arera).
Pertanto il Consiglio di bacino laguna di Venezia con delibera n. 17 del 17 dicembre 2020 aveva approvato lo schema regolatorio per il periodo in questione, con la definizione delle tariffe da applicare per il periodo 2020-2021 e la previsione delle tariffe per il periodo 2022-2023 che saranno poi soggette ad aggiornamento biennale.
Con delibera n. 46/2021/R/idr del 9 febbraio 2021 Arera ha approvato anch’esso, con modifiche, lo schema regolatorio 2020-2023. Le modifiche apportate da Arera rispetto a quanto deliberato dal Consiglio di bacino sono riferite solo alle singoli componenti del Vrg, ma il Vrg totale e gli indici theta sono stati confermati come da delibera del Consiglio di bacino.
Normativa in tema di tariffazione dei servizi d’igiene urbana
Con delibera Arera 443/2019/R/rif del 31 ottobre 2019 era stato approvato il metodo tariffario rifiuti (Mtr) avente ad oggetto il periodo regolatorio 2018-2021, con regole di elaborazione delle tariffe 2020-2021 e ricalcolo dei piani finanziari 2018-2019 con conseguente determinazione di conguagli.
A causa dell’emergenza sanitaria però l’art. 107 del dl 18/2020 (decreto “cura Italia”) aveva dato la possibilità ai Comuni di confermare per il 2020 le tariffe della Tari e della Tarip approvate per il 2019 (opzione utilizzata da quasi tutti i Comuni soci), con l’ulteriore previsione che l’eventuale conguaglio tra i costi risultanti dal Pef 2020 e i costi determinati per l’anno 2019 fossero ripartiti nei successivi tre anni.
Il Consiglio di bacino Venezia ambiente aveva dapprima approvato i Pef 2020 con delibera n. 17 del 18 dicembre 2020, e successivamente ha riapprovato con delibera n. 5 del 14 giugno 2021, con la definizione delle modalità di ripartizione dei conguagli 2020.
Con la stessa delibera n. 5 del 14 giugno 2021 il Consiglio di bacino ha anche approvato i Pef 2021.
Successivamente i singoli Comuni hanno preso atto dei Pef 2020 e Pef 2021 già deliberati dal Consiglio e hanno approvato le manovre tariffarie per il 2021.
All’interno di tali deliberazioni alcuni Comuni hanno stanziato fondi propri per coprire parte degli aumenti tariffari generati dai Pef 2020 e Pef 2021.
Rimane aperta l’istruttoria presso l’Autorità per la conferma dei conguagli oltre il Cap del 6,6% presenti sia nei Pef 2020 e sia nei Pef 2021, e per quali in questo momento non è prevedibile da parte di Veritas la loro recuperabilità nelle tariffe future.
Veritas spa bilancio 2021111
Partecipazioni e acquisizioni rami d’azienda
Anche durante il 2021 è continuato il programma di razionalizzazione delle partecipate deliberato dai Comuni soci ai sensi del Testo Unico delle società partecipate (dlgs 175/2016).
A luglio 2021 la controllata Sifagest scarl in liquidazione ha provveduto a deliberare il riparto finale ai soci delle sue attività e passività residue e successivamente, a ottobre 2021, è intervenuta la cessazione della società mediante cancellazione dal Registro delle Imprese.
All’interno del riparto finale della liquidazione Sifagest è stata prevista l’assegnazione di azioni di Sifa scarl a Veritas pari al 2,15% del capitale sociale.
In data 1° agosto 2021 Veritas ha acquisito dalla collegata Insula spa il ramo di azienda per la gestione dei lavori pubblici nel Comune di Venezia, e la contemporanea dismissione della sua partecipazione in Insula attraverso l’attivazione della facoltà di recesso da socio.
Nel febbraio 2021 è stato stipulato l’atto notarile per l’acquisizione dalla società Veneto Acque (società in house della Regione Veneto) del secondo ramo di azienda relativo alla seconda e terza tratta dell’infrastruttura regionale denominata Savec (Schema acquedottistico del Veneto centrale) – parte est.
L’infrastruttura acquedottistica denominata Savec è un opera regionale che garantisce l’interconnessione tra le diverse realtà acquedottistiche del Veneto e l’operazione rientra nell’accordo tra i vari gestori interessati e Veneto Acque (in esecuzione di quanto deliberato della Regione Veneto) nella devoluzione agli enti locali di tale infrastruttura.
Nel presente bilancio si registrano alcune rettifiche di valutazione del valore delle partecipazioni (pari a k€ 32).
Si ricorda come le società partecipate operative mantengano comunque un ruolo fondamentale nel contribuire alla gestione industriale e di mercato della società, fornendo a essa la necessaria flessibilità strategica nella conduzione delle attività di settore.
Normativa pubblica
Anche in questo esercizio sono continuati gli sviluppi e adempimenti normativi in tema di normativa pubblica che spingono a una continua e onerosa attività d’interpretazione e assolvimento di obblighi, in particolare con riferimento a:
■fatturazione elettronica. Dopo l’avvio obbligatorio dal 1 gennaio 2019 dell’emissione delle fatture in formato elettronico xml con obbligo di invio di tali dati alla piattaforma pubblica Sdi, e l’introduzione nel 2020 di un tracciato xml evoluto da utilizzare obbligatoriamente dal 1° gennaio 2021 per quanto riguarda l’aggiornamento dei codici Iva, la previsione normativa di abolizione dell’esterometro con decorrenza 1° gennaio 2022 (poi prorogata al 1° luglio 2022) ha comportato l’adozione obbligatoria del tracciato xml evoluto anche per la parte riguardante i tipi documento. La società pertanto si è adeguata a tali prescrizioni mediante l’adozione degli opportuni aggiornamenti informatici.
■obbligo di presentazione dei bilanci secondo il formato elettronico unico europeo Esef. La Direttiva europea 2013/50/EU in materia di armonizzazione degli obblighi di trasparenza per società aventi titoli quotati, ha previsto l’obbligo per gli emittenti su mercati regolamentati europei di preparare i loro bilanci nel nuovo formato elettronico unico europeo European Single Electronic Format (ESEF). Successivamente nel 2019 l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) ha pubblicato il Regolamento Esef, sancendo l’obbligo di adozione a partire dal bilancio 2020, obbligo poi prorogato al bilancio 2021. L’obbligo consiste nella preparazione dei bilanci secondo il formato xhtml (extensible hyper text markup language) e, nel caso di predisposizione di bilanci consolidati secondo i principi contabili internazionali Ias/Ifrs, questi ultimi dovranno essere preparati secondo il formato iXbrl (interactive extensible business reporting language), il che consiste nell’associazione delle
Veritas spa bilancio 2021112
singole voci presenti nei prospetti contabili a una tassonomia standard individuata dal Regolamento UE 2018/815/UE. L’obbligo di adozione della tassonomia è estesa anche ai prospetti della nota di commento ai prospetti contabili a partire dai bilanci 2022. La società pertanto ha effettuato le analisi necessarie e ha attivato gli aggiornamenti informatici per adempiere a tale obbligo.
■adozione della Eu Taxonomy regulation in tema di investimenti sostenibili. Tale adempimento si inserisce all’interno del piano di azione dell’Unione europea per finanziare la crescita sostenibile, e quindi all’interno di tale contesto è stato emanato il Regolamento Ue 2020/852 – Eu Taxonomy regulation che ha come obiettivo l’istituzione di un sistema di classificazione unificato per le attività sostenibili caratterizzato da sei obiettivi di carattere ambientale (mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, uso sostenibile delle acque e delle risorse marine, transizione verso un’economia circolare, prevenzione e riduzione dell’inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi), sancendo un nuovo obbligo di rendicontazione per le società già tenute a pubblicare la dichiarazione non finanziaria (Dnf), le quali sono chiamate a includere informazioni su come e in che misura le attività d’impresa sono associate ad attività economiche considerate ecosostenibili attraverso l’individuazione di alcuni indicatori fondamentali (quota fatturato, quota investimenti e quota costi). L’adozione del nuovo obbligo di rendicontazione è previsto in maniera graduale sia per quanto riguarda il perimetro delle attività da considerare ecosostenibili (per ora solo la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ai cambiamenti climatici) e sia per ciò che concerne il livello di disclosure da indicare nelle dichiarazioni non finanziarie. In particolare per quanto riguarda l’esercizio 2021 è previsto solo l’identificazione e la mappatura delle attività “elegibili” o “non elegibili” rispetto ai due obiettivi sul cambiamento climatico, mentre a partire dall’esercizio 2022 entra in vigore l’applicazione integrale dei criteri tecnici di screening.
Altri eventi – gestione operativa
Nel gennaio 2021 la società ha riacquistato da Garage San Marco l’area Sant’Andrea ceduta nel 2011, che all’epoca doveva servire a realizzare l’ampliamento dell’immobile adiacente all’area adibito a parcheggio.
A luglio 2021 la società ha ottenuto la volturazione dell’autorizzazione integrata ambientale per la gestione dell’impianto di stoccaggio provvisorio di fanghi denominato “area 23 ettari” subentrando alla collegata Sifa scpa.
A partire dall’agosto 2021, a seguito dell’acquisto del ramo d’azienda da Insula spa, Veritas gestisce i lavori pubblici per conto del Comune di Venezia.
Dal punto di vista finanziario si segnala che in data 14 maggio 2021 la società ha rimborsato l’importo di 100 ML€ relativo al prestito obbligazionario emesso nel 2014 nel mercato regolamentato irlandese, mentre a dicembre 2021 è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario per 25 ML€ a 17 anni a sottoscrizione privata (private placement) e collocato presso investitori professionali infrastrutturali.
Veritas spa bilancio 2021113
1.2.11 Prevedibile evoluzione della gestione
L’andamento dei primi mesi dell’esercizio 2022 risente delle conseguenze della crisi energetica derivante dapprima dall’emergenza sanitaria e successivamente dallo crisi derivante dalle guerra in Ucraina iniziata nel febbraio 2022.
In merito in particolare all’aumento dei prezzi dei carburanti registrato nei primi mesi del 2022, la società sta avviando un graduale passaggio alla mobilità elettrica e all’utilizzo di mezzi con alimentazione alternativa quali il biometano.
Nell’aprile 2022 il Consiglio di bacino Venezia ambiente ha validato i Pef 2022-2025 per i 34 Comuni gestiti da Veritas elaborati secondo il nuovo metodo tariffario Mtr-2, mentre sono in corso di approvazione da parte dei Comuni la presa atto di tali Pef e l’adozione della manovra tariffaria Tari o Tarip per il 2022.
Sono invece in corso le valutazioni in merito all’applicazione del nuovo metodo agli impianti di trattamento e smaltimento, e in particolar modo per la discarica di Jesolo, soprattutto in considerazione che il metodo presenta numerosi elementi di incompatibilità rispetto alla specificità proprie di tali impianti.
Inoltre con delibera 18 gennaio 2022 n.15/2022/R/rif Arera ha introdotto la regolazione della qualità per il servizio ambientale, la quale comporterà importanti ricadute organizzative sul servizio.
Per quanto riguarda le tariffe idriche è in corso di approvazione da parte del Consiglio di bacino laguna di Venezia l’aggiornamento delle tariffe per il biennio 2022-2023 all’interno del quadriennio regolatorio 2020-2023 così come previsto dal metodo Mti-3, il quale sconta le difficoltà di recupero completo dei maggior costi sostenuti per quanto riguarda la componente energia.
Nel 2022 è stato avviato il passaggio al sistema a misurazione puntuale del servizio rifiuti anche per il Comune di Cona.
Inoltre a partire da luglio 2022 verrà avviata la gestione del servizio cimiteriale anche per il Comune di Dolo.
In merito al contenzioso aperto con la Corte dei Conti in tema di riversamento al Comune di Venezia delle riscossione effettuate da Veritas, in quanto agente contabile, del canone previsto dalle legge 206/1995 e delle concessioni cimiteriali per gli anni 2012-2015, nel giudizio di appello la Corte dei Conti di Roma a marzo del 2022 si è espressa stralciando dal giudizio gli importi da riversare precedenti al 1 gennaio 2012, assolvendo Veritas per quanto riguarda l’anno 2015, mentre ha ordinato il pagamento degli importi riscossi e non ancora riversati per gli anni 2012-2014 comprensivi degli interessi di mora.
Lo stralcio degli importi antecedenti al 1° gennaio 2012 ha permesso di poter rilevare, già nell’esercizio 2021, una sopravvenienza attiva finanziaria di 2,3 ML€ relativa alla riduzione del fondo rischi per il pagamento degli interessi di mora stanziato negli esercizi precedenti.
A marzo 2022 l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha attribuito a Veritas il Rating di Legalità attribuendo il punteggio massimo previsto di tre stelle. Il rating di legalità è un indicatore sintetico che certifica l’affidabilità, la reputazione, la serietà e l’etica di Veritas.
Continuano anche per l’esercizio 2022 le attività di razionalizzazione delle partecipazioni.
In particolare è in corso l’iter approvativo riguardante l’aggregazione tra Ecoprogetto ed Eco-ricicli, che dovrebbe concludersi con l’effettiva fusione tra le due società entro fine esercizio 2022, mentre si è già perfezionato, con decorrenza 1° maggio 2022, l’acquisto del ramo di azienda per la gestione dell’impianto “area 23 ettari” da Sifa.
Veritas spa bilancio 2021114
Sono inoltre in corso le trattative per l’acquisizione della partecipazione di controllo della collegata Veritas Conegliano, così come inizialmente previsto nel project financing a base della costituzione della società.
Si segnala infine che a marzo 2022 è stato approvato il Piano industriale 2021-2023 di Veritas, le cui principali linee sono basate sullo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica, anche nel contesto degli interventi previsti dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), con una previsione di investimenti per tale periodo per oltre 250 ML€.
Veritas spa bilancio 2021115
Veritas spa bilancio 2021116
attività (in unità di euro)
note
31.12.2021
31.12.2020
attività non correnti
attività immateriali
4
12.354.603
12.436.691
servizi in concessione
4
268.035.465
244.775.682
avviamento
5
788.437
788.437
immobilizzazioni materiali
6
197.918.238
198.936.521
investimenti immobiliari
7
15.932.176
15.934.708
partecipazioni in società controllate
8
74.106.886
74.428.489
partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto
9
10.685.278
10.863.647
altre partecipazioni
10
164.370
164.370
crediti verso enti soci a lungo
15
1.998.181
2.664.241
crediti verso collegate a lungo
16
13.931.292
14.030.997
crediti verso controllate a lungo
17
15.082.295
16.029.795
altre attività finanziarie
11
7.430.678
7.862.468
crediti per imposte sul reddito
19
80.482
5.522.567
attività per imposte anticipate
44
21.979.625
24.207.138
totale attività non correnti
640.488.006
628.645.751
attività correnti
rimanenze
12
3.999.345
3.889.302
lavori in corso su ordinazione
13
7.362.073
2.642.148
crediti commerciali
14
92.068.564
76.715.765
crediti verso enti soci
15
17.755.870
15.824.722
crediti verso società collegate
16
3.542.487
4.427.687
crediti verso società controllate
17
31.705.814
35.616.170
altri crediti
18
6.719.991
16.603.633
crediti per imposte sul reddito correnti
19
2.903.006
3.129.968
strumenti finanziari derivati attivi
31
2.154
677
disponibilità liquide e mezzi equivalenti
20
131.943.330
173.565.230
totale attività correnti
298.002.634
332.415.302
totale attivo
938.490.640
961.061.053
1.3Situazione patrimonialee finanziaria
Veritas spa bilancio 2021117
passività e patrimonio netto (in unità di euro)
note
31.12.2021
31.12.2020
patrimonio netto
capitale sociale
21
145.397.150
145.397.150
azioni proprie
21
-640
-640
riserva legale
21
4.495.554
4.258.111
altre riserve
21
109.240.600
104.387.140
utili (perdite) a nuovo
21
-690.420
-690.420
utile (perdite) dell’esercizio
21
9.435.196
4.748.857
totale patrimonio netto
267.877.440
258.100.198
passività non correnti
finanziamenti a medio-lungo termine
22
146.701.165
149.272.094
finanziamenti da altri finanziatori
23
151.594.811
118.678.402
fondi per rischi e oneri
24
46.754.397
46.174.137
trattamento di fine rapporto
25
19.571.638
21.587.656
debiti verso enti soci a lungo
26
9.375.385
9.953.839
debiti verso collegate a lungo
27
2.191.059
2.242.603
debiti verso controllate a lungo
28
1.452.282
1.602.824
altre passività non correnti
29
20.074.719
21.154.027
passività per imposte differite
44
2.737.904
5.153.508
totale passività non correnti
400.453.360
375.819.090
passività correnti
debiti commerciali
30
87.242.920
77.078.847
debiti verso enti soci
26
82.919.497
64.215.213
debiti verso società collegate
27
3.702.959
2.386.379
debiti verso società controllate
28
17.584.916
12.238.145
debiti verso banche e quota corrente dei finanz. a medio-lungo termine
22
39.369.104
28.894.693
finanziamenti da altri finanziatori – quota corrente
23
6.164.890
108.227.810
strumenti finanziari derivati passivi
31
124.370
803.809
altre passività correnti
32
32.968.953
33.291.378
debiti per imposte correnti
33
82.231
5.491
totale passività correnti
270.159.840
327.141.765
totale passività
670.613.200
702.960.855
totale passività e patrimonio netto
938.490.640
961.061.053
Veritas spa bilancio 2021118
conto economico (in unità di euro)
note
2021
2020
ricavi delle vendite e dei servizi
34
379.598.795
356.088.451
altri proventi
35
10.818.490
13.314.876
ricavi totali
390.417.285
369.403.327
costi per consumi di materie prime, sussidiarie e di consumo
36
-17.176.943
-16.093.501
costi per servizi
37
-157.300.991
-139.934.481
costi godimento beni di terzi
38
-4.461.656
-5.482.866
costo del personale
39
-143.473.865
-137.915.366
altri costi operativi
40
-13.665.738
-16.667.049
ammortamenti e svalutazioni
41
-35.459.077
-35.140.317
risultato operativo
18.879.015
18.169.747
rettifiche di valore di partecipazioni
42
-32.050
-41.232
proventi finanziari
43
4.542.249
1.095.931
oneri finanziari
43
-12.860.925
-11.403.414
risultato prima delle imposte
10.528.289
7.821.032
imposte sul reddito dell’esercizio
44
-1.093.093
-3.072.175
risultato dell’esercizio
9.435.196
4.748.857
conto economico complessivo (in unità di euro)
note
risultato dell’esercizio
9.435.196
4.748.857
altre componenti di conto economico complessivo che potranno essere successivamente riclassificate nel conto economico
utile/(perdita) netta su cash flow hedges
31
446.537
-457.046
imposte sul reddito relative alle componenti che potranno
essere successivamente riclassificate nel conto economico
-107.169
109.691
altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate a conto economico
(perdita)/utile da rivalutazione su piani a benefici definiti
25
3.524
-242.259
imposte sul reddito relative alle componenti che non saranno
successivamente riclassificate nel conto economico
-846
58.142
risultato complessivo dell’esercizio al netto delle imposte
9.777.242
4.217.385
1.4Conto economico complessivo
Veritas spa bilancio 2021119
(in unità di euro)
capitale
sociale
riserva
legale
riserva sovrapprezzo azioni
azioni
proprie
riserva
di Fta
riserva non distribuibile vincolo destinaz. Foni
altre riserve
utile/perdita
a nuovo
utile/perdita dell’esercizio
totale
patrimonio
netto
saldo al 1° gennaio 2020
145.397.150
3.903.431
24.096.310
-640
3.027.493
15.234.686
55.821.195
-690.420
7.093.607
253.882.812
destinaz. risultato eserc. precedente
354.680
8.992.291
-2.253.364
-7.093.607
aumento di capitale
azioni proprie in portafoglio
aggregazioni aziendali
altri movimenti
dividendi
variaz. netta riserve vincolate Foni
-9.229.534
9.229.534
altre compon. del risultato comples.
-531.471
-531.471
risultato al 31 dicembre 2020
4.748.857
4.748.857
saldo al 31 dicembre 2020
145.397.150
4.258.111
24.096.310
-640
3.027.493
14.997.443
62.265.894
-690.420
4.748.857
258.100.198
saldo al 1° gennaio 2021
145.397.150
4.258.111
24.096.310
-640
3.027.493
14.997.443
62.265.894
-690.420
4.748.857
258.100.198
destinaz. risultato eserc. precedente
237.443
13.157.197
-8.645.783
-4.748.857
aumento di capitale
azioni proprie in portafoglio
aggregazioni aziendali
altri movimenti
dividendi
variaz. netta riserve vincolate Foni
-8.992.291
8.992.291
altre compon. del risultato comples.
342.046
342.046
risultato al 31 dicembre 2021
9.435.196
9.435.196
saldo al 31 dicembre 2021
145.397.150
4.495.554
24.096.310
-640
3.027.493
19.162.349
62.954.448
-690.420
9.435.196
267.877.440
1.5Variazioni del patrimonio netto
Veritas spa bilancio 2021120
rendiconto finanziario (in unità di euro)
2021
2020
flussi di cassa generati dalla gestione reddituale
utile (perdita) dell’esercizio
9.435.196
4.748.857
flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale
(interessi attivi)/interessi passivi di competenza dell’esercizio
8.370.555
10.307.483
imposte sul reddito dell’esercizio
1.093.093
3.072.175
rettifiche per raccordare l’utile netto alle disponibilità liquide
generate (utilizzate) dalla gestione operativa
ammortamenti e svalutazioni
35.459.077
35.140.317
svalutazioni crediti
887.961
12.235.672
svalutazioni rimanenze
154.515
variazione valore equo strumenti finanziari derivati
svalutazioni (ripristino svalutazioni di partecipazioni)
32.050
41.232
(plusvalenze)/minusvalenze
da cessione di immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
34.719
-709.989
da cessione di partecipazioni
-51.879
-2.293
accantonamento (utilizzo)
trattamento di fine rapporto
-2.252.962
-1.338.725
fondi rischi e oneri
4.646.072
330.573
altre rettifiche per elementi non monetari
-1.203.268
-8.453.245
flusso finanziario prima della variazione di Ccn
56.605.129
55.372.057
variazioni del capitale circolante netto
rimanenze di magazzino
-264.558
-278.600
lavori in corso su ordinazione
-1.023.329
-752.284
crediti commerciali
-5.713.021
-28.728.523
altri crediti correnti
8.599.975
-3.033.848
debiti commerciali
24.203.962
-11.622.455
altri debiti correnti
-1.541.633
-1.154.564
totale variazioni nelle attività e passività correnti
24.261.396
-45.570.274
altre rettifiche
(interessi pagati)
-13.338.439
-10.181.621
interessi incassati
2.103.546
1.321.704
(imposte sul reddito pagate)
-1.156.256
-4.201.421
dividendi incassati
variazione altri debiti non correnti
-553.328
-297.368
flussi di cassa generati (utilizzati) dalla gestione reddituale
67.922.048
-3.556.923
1.6Rendiconto finanziario
Veritas spa bilancio 2021121
rendiconto finanziario (in unità di euro)
2021
2020
flussi di cassa derivanti dall’attività di investimento
realizzo di immobilizzazioni immateriali
realizzo di immobilizzazioni materiali e servizi in concessione
2.383.141
413.379
attività/passività nette destinate alla vendita
investimenti in aggregazioni aziendali al netto della liquidità acquisita
-3.368.905
-1.362.007
liquidità all’1 gennaio 2018 apportata da fusione riparto finale Sifagest
4.979
acquisto di immobilizzazioni immateriali
-4.514.655
-4.749.503
investimenti in servizi in concessione
-29.754.855
-23.106.620
acquisto di immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
-15.766.285
-20.060.057
contributi in conto impianti incassati
12.491.421
5.616.349
acquisto di partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture
-2.780.504
vendita di partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture
529.399
disinvestimenti (investimenti) in altre partecipazioni
disinvestimenti/(investimenti) in altre attività finanz. e crediti v/collegate
786.572
-1.996.568
flussi di cassa generati (utilizzati) dall’attività di investimento
-37.738.587
-47.496.132
flussi di cassa derivanti dalle attività di finanziamento
mezzi propri
cessione (acquisto) azioni proprie
altri movimenti di patrimonio netto
dividendi pagati
-1.492
mezzi di terzi
assunzione di finanziamenti
a medio-lungo termine
42.000.000
55.000.000
a medio-lungo termine da altri finanziatori
emissione di prestito obbligazionari
25.000.000
100.000.000
incassi/(pagamenti) di strumenti derivati
aumento/(diminuzione) debiti verso società controllate e collegate
-344.304
-292920
aumento/(diminuzione) dei debiti verso banche a breve termine
-205
37
(rimborso) di finanziamenti
a medio-lungo termine
-34.868.718
-23.983.249
a medio-lungo termine da altri finanziatori
-1.682.392
-1.899.890
prestiti obbligazioniari
-100.750.000
-750.000
incremento/(decremento) dei debiti finanziari verso enti soci
-1.159.742
-1.059.012
flussi di cassa generati (utilizzati) dall’attività di finanziamento
-71.805.361
127.013.474
incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti
-41.621.900
75.960.419
disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio dell’esercizio
173.565.230
97.604.811
disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizio
131.943.330
173.565.230
Veritas spa bilancio 2021122
PRINCIPI CONTABILI E NOTE AL BILANCIO
1. Informazioni societarie
Veritas spa è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.
La società è iscritta presso il Registro delle imprese di Venezia e ha sede legale in Santa Croce, 489 – Venezia.
Le principali attività della società riguardano:
■la gestione del servizio d’igiene ambientale svolto nei territori di 34 Comuni soci di Veritas. Il servizio comprende le attività di spazzamento stradale, raccolta dei rifiuti e smaltimento degli stessi, attraverso gli impianti di trattamento sia della frazione umida, sia di quella secca. Gli abitanti serviti sono circa 780.000 cui vanno aggiunti i circa 27 milioni di turisti che ogni anno normalmente visitano Venezia, le zone limitrofe e i litorale di Jesolo e Chioggia (fatta eccezione in questo biennio di emergenza sanitaria), per un totale di circa 850.000 abitanti equivalenti;
■la gestione del servizio idrico integrato svolto nei territori di 36 Comuni soci di Veritas. La società gestisce il servizio idrico integrato e depura i reflui nel territorio dei Comuni soci, con una popolazione residente pari a circa 790.000 abitanti.
Nel corso del 2021 la società ha fatturato circa 70 milioni di mc di acqua. Veritas gestisce anche i 15 km dell’acquedotto industriale di Porto Marghera, nel quale vengono erogati circa 4,8 milioni di mc di acqua.
La rete acquedottistica è lunga 5.700 km e per il ciclo della depurazione è utilizzata una rete fognaria di 2.800 km che convoglia in 11 impianti di depurazione di grandi dimensioni e 27 di media/piccola dimensione circa 80 milioni di mc di acque reflue. Inoltre, la società è impegnata, con la divisione Ingegneria, a sviluppare gli investimenti relativi alla rete acquedottistica e fognaria e agli impianti di depurazione, sia per il necessario rinnovo degli stessi, sia per le nuove condotte;
■la gestione per il Comune di Venezia dei servizi cimiteriali, del mercato ittico e dei servizi igienici e da questo esercizio anche dei lavori pubblici; viene, inoltre, fornito il servizio di posa passerelle che consente la viabilità nel centro storico veneziano in caso di “acqua alta”.
■la gestione anche per altri Comuni dei servizi cimiteriali, nonché dell’illuminazione pubblica e del servizio calore.
Si evidenzia che la società, ai sensi del dlgs n. 38 del 28 febbraio 2005, è tenuta alla redazione del bilancio individuale (anche “separato”) in conformità agli International financial reporting standards adottati dall’Unione europea (Ias/Ifrs).
A seguito dell’emissione del prestito obbligazionario su un mercato regolamentato avvenuta a novembre 2014, la società ha infatti assunto lo stato di Ente di interesse pubblico (Eip), ai sensi dell’art. 16, comma 1, lett. a) del dlgs 39/2010, in quanto società italiana emittente valori mobiliari ammessi alla negoziazione su un mercato regolamentato dell’Unione europea, qualifica mantenuta anche dopo il rimborso di detto prestito avvenuto a maggio 2021, in quanto a dicembre 2020 è stato emesso un altro prestito obbligazionario sempre su un mercato regolamentato.
Il presente bilancio di Veritas spa è stato approvato con delibera del consiglio d’amministrazione del 26 maggio 2022.
1.7Note ai prospetti contabili
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Informativa su attività di direzione e coordinamento
La società, pur avendo come primo azionista il Comune di Venezia, con una quota al 31 dicembre 2021 pari al 50,94% del capitale sociale, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte del Comune, essendosi dotata di un meccanismo di governance che consente la partecipazione dei Comuni azionisti attraverso le modalità del cosiddetto controllo analogo congiunto, oltre che di un consiglio d’amministrazione che, nel contesto di governance descritto, valuta e propone coerenti azioni, nel rispetto della normativa e dei settori regolamentati nei quali opera la società e il Gruppo.
Nell’informativa sulle parti correlate sono stati riportati i principali rapporti finanziari ed economici intrattenuti con i soggetti correlati, ovvero gli azionisti della società e, in aggiunta, quelli intrattenuti con le controllate del Comune di Venezia e le principali controllate degli altri Comuni azionisti.
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2.1 Criteri di redazione
Il bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2021 è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) emanati dall’International accounting standards board (Iasb) e adottati dall’Unione europea in vigore, alla data di redazione del presente documento, includendo tutte le interpretazioni dell’International financial reporting interpretations committee (Ifric).
Il bilancio della società è composto da:
■un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell’ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio;
■un prospetto di conto economico complessivo che espone i costi e i ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi, modalità ritenuta più rappresentativa rispetto al settore di attività in cui la società opera;
■un rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto;
■un prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
■le note contenenti le informazioni richieste dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali, opportunamente esposte con riferimento agli schemi di bilancio utilizzati.
Il presente bilancio separato è espresso in euro, valuta funzionale adottata dalla società, ai sensi dell’art. 5, comma 2 del dlgs 28 febbraio 2005, n. 38 e in conformità allo Ias 1 e i tutti valori, ove non diversamente specificato, sono esposti in migliaia di euro.
Il bilancio separato è stato assoggettato a revisione legale, ai sensi dell’art. 14 del dlgs 27 gennaio 2010 n. 39, da parte della società di revisione Ernst & Young spa.
Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio è quello del costo, a eccezione delle attività e passività finanziarie (inclusi gli strumenti derivati) valutate a fair value.
Il bilancio è stato redatto in base al presupposto della continuità aziendale. In particolare in considerazione della pandemia covid-19 in corso la società ha effettuato un analisi degli impatti potenziali futuri dell’emergenza sanitaria sull’attività economica, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della società, e sulla base dei diversi scenari configurati risulta a ogni modo confermata la sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dall’1 gennaio 2021
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2021 sono omogenei a quelli utilizzati per redigere i dati economico-finanziari presentati ai fini comparativi.
Nel corso del 2021 sono diventate effettive le seguenti modifiche ai principi che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dall’1 gennaio 2021 o successivamente. La società non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicata ma non ancora in vigore. La natura e l’impatto di ogni modifica vengono di seguito descritti:
■Interest Rate Benchmark Reform – Fase 2: Modifiche agli Ifrs 9, Ias 39, Ifrs 7, Ifrs 4 e Ifrs 16: le modifiche includono il temporaneo alleggerimento dei requisiti con riferimento agli effetti sui bilanci nel momento in cui il tasso di interesse offerto sul mercato interbancario (Ibor) viene sostituito da un tasso alternativo sostanzialmente privo di rischio (Risk Free Rate- Rfr). Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici:
−consente di considerare e trattare i cambiamenti contrattuali, o i cambiamenti nei flussi di cassa che sono direttamente richiesti dalla riforma, come variazioni di un tasso di interesse variabile, equivalente a un movimento di un tasso di interesse nel mercato;
−permettere che i cambiamenti, richiesti dalla riforma Ibor, da apportare alla
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documentazione per la designazione della relazione di copertura senza che la relazione di copertura debba essere discontinuata;
−fornisce temporaneo sollievo alle entità nel dover rispettare i requisiti di identificazione separata quando un Rfr viene designato come copertura di una componente di rischio.
Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio della società. La società intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili.
■Modifica all’Ifrs 16 covid-19 Related Rent Concessions: il 28 maggio 2020 lo Iasb ha pubblicato una modifica al principio Ifrs 16. La modifica consente a un locatario di non applicare i requisiti nell’Ifrs 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta conseguenza dell’epidemia da covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se le riduzione dei canoni di lease rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell’Ifrs 16.
Le modifiche dovevano essere applicabili fino al 30 giugno 2021, ma poiché l'impatto della pandemia di covid-19 continua, il 31 marzo 2021, lo Iasb ha prorogato il periodo di applicazione dell’espediente pratico fino al 30 giugno 2022.
Le modifiche si applicano agli esercizi che iniziano il 1 aprile 2021 o successivamente. Tuttavia, la società non ha ricevuto agevolazioni sui canoni di locazione legate al covid-19, ma prevede di applicare l'espediente pratico qualora la fattispecie si dovesse verificare entro il periodo di applicazione consentito.
Principi contabili internazionali e/o interpretazioni emanati ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla società
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La società intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.
■Ifrs 17 – Contratti assicurativi: nel maggio 2017, lo Iasb ha emesso l’Ifrs 17 Insurance contracts, un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione e informativa.
Quando entrerà in vigore sostituirà l’Ifrs 4 Contratti assicurativi che è stato emesso nel 2005. L’Ifrs 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio vita, non vita, assicurazione diretta, riassicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.
Allo scopo si applicheranno limitate eccezioni. L’obiettivo generale dell’Ifrs 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell’Ifrs 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l’Ifrs 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore del nuovo principio è il modello generale, integrato da: uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach) e un approccio semplificato (l’approccio dell’allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.
L’Ifrs 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno all’1 gennaio 2023 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l’applicazione anticipata, nel qual caso l’entità deve aver adottato anche l’Ifrs 9 e l’Ifrs 15 alla data di prima applicazione dell’Ifrs 17 o precedentemente. Questo principio non si applica alla società.
■Amendments to Ias 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current: a gennaio 2020, lo
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Iasb ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello Ias 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono: cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza; che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell’esercizio; la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l’entità eserciterà il proprio diritto di postergazione; solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. La società sta al momento valutando l’impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.
■Reference to the Conceptual Framework – Amendments to Ifrs 3: a maggio 2020, lo Iasb ha pubblicato le modifiche all’Ifrs 3 Business Combinations – Reference to the Conceptual Framework. Le modifiche hanno l’obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, pubblicato nel 1989, con le referenze al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a Marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio.
Il Board ha anche aggiunto una eccezione ai principi di valutazione dell’Ifrs 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili “del giorno dopo” derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello Ias 37 o Ifric 21 Levies, se contratte separatamente. Allo stesso tempo, il Board ha deciso di chiarire che la guidance esistente nell’Ifrs 3 per le attività potenziali non verrà impattata dall’aggiornamento dei riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 e si applicano prospettivamente.
■Property, Plant and Equipment: proceeds before Intended Use – Amendments to Ias 16: a maggio 2020, lo Iasb ha pubblicato Property, Plant and Equipment — Proceeds before Intended Use, che proibisce alle entità di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Invece, un’entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, e i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.
La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivi e deve essere applicata retrospetticamente agli elementi di Immobili, impianti e macchinari resi disponibili per l’uso alla data di inizio o successivamente del periodo precedente rispetto al periodo in cui l’entità applica per la prima volta tale modifica. Non ci si aspettano impatti materiali.
■Onerous Contracts – Costs of Fulfilling a Contract – Amendments to Ias 37: a maggio 2020, lo Iasb ha pubblicato modifiche allo Ias 37 per specificare quali costi devono essere considerati da un entità nel valutare se un contratto è oneroso od in perdita.
La modifica prevede l’applicazione di un approccio denominato “directly related cost approach”. I costi che sono riferiti direttamente a un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali e amministrative non sono direttamente correlate a un contratto e sono escluse salvo non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivi. La società applicherà tali modifiche ai contratti per cui non ha soddisfatto tutte le proprie obbligazioni all’inizio dell’esercizio in cui applicherà per la prima volta tali modifiche.
■Ifrs 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-
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time adopter: come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi Ifrs, lo Iasb ha pubblicato un modifica all’Ifrs 1. Tale modifica permette a una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell’Ifrs 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli Ifrs da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell’Ifrs 1.
La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivamente, è permessa l’applicazione anticipata.
■Ifrs 9 Financial Instruments – Fees in the ‘10 per cent’ test for derecognition of financial liabilities: come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi Ifrs, lo Iasb ha pubblicato una modifica all’Ifrs 9. Tale modifica chiarisce le fee che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore e il finanziatore, incluse quelle pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un’entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l’entità applica per la prima volta la modifica.
La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivamente, è permessa l’applicazione anticipata. La società applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l’entità applica per la prima volta tale modifica. Non ci si aspettano impatti materiali.
■Definizione di stima contabile – Modifiche allo Ias 8: nel febbraio 2021 lo Iasb ha emesso degli emendamenti allo Ias 8, in cui introduce una definizione di “stime contabili”. Le modifiche chiariscono la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili e cambiamenti nei principi contabili e correzione di errori. Inoltre, chiariscono come le entità utilizzano tecniche di misurazione e input per sviluppare stime contabili.
Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo l’1 gennaio 2023 e si applicano ai cambiamenti di principi contabili e a cambiamenti nelle stime contabili che si verificano a partire dall'inizio di tale periodo o successivamente. L'applicazione anticipata è consentita a condizione che tale fatto sia reso noto. Non ci si aspettano impatti materiali.
■Informativa sui principi contabili - Modifiche allo Ias 1 e Ifrs PS 2: nel febbraio 2021, lo Iasb ha emesso degli emendamenti allo Ias 1 e all'Ifrs Practice Statement 2 Making Materiality Judgements, in cui fornisce linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare giudizi di materialità all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di fornire le proprie politiche contabili "significative" con l'obbligo di fornire informativa sui propri principi contabili "rilevanti"; inoltre, sono aggiunte linee guida su come applicare il concetto di rilevanza nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili.
Le modifiche allo Ias 1 sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio dal o dopo l’1 gennaio 2023, è consentita l'applicazione anticipata. Poiché le modifiche al Ps 2 forniscono indicazioni non obbligatorie sull'applicazione della definizione di materiale all'informativa sui principi contabili, non è necessaria una data di entrata in vigore per tali modifiche. La società sta attualmente valutando l'impatto che le modifiche avranno sull'informativa sui principi contabili.
Espressione di conformità agli Ifrs
Il bilancio separato di Veritas spa è stato redatto in conformità agli International financial reporting standards (Ifrs).
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2.2Valutazioni discrezionali e stime contabili significative
La preparazione del bilancio della società richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività, e l’indicazione di passività potenziali alla data di bilancio. Tuttavia, l’incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
Valutazioni discrezionali
Nell’applicare i principi contabili, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime) con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio.
Durata degli affidamenti
Con riferimento alla durata degli affidamenti si rinvia integralmente a quanto descritto nel paragrafo 1.2.9. Rischi e incertezze della Relazione sulla gestione del presente bilancio.
Stime e ipotesi
Qui di seguito sono presentate le ipotesi chiave riguardanti il futuro e altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei valori di carico delle attività e passività entro il prossimo esercizio finanziario.
La società ha basato le proprie stime e assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio. Tuttavia, le attuali circostanze e assunzioni su eventi futuri potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dalla società. Tali cambiamenti, qualora avvengano, sono riflessi nelle assunzioni quando avvengono.
La società ha effettuato un analisi degli impatti potenziali futuri dell’emergenza sanitaria in corso sull’attività economica, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della società e del Gruppo, configurando vari scenari per la verifica della sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
Riduzione durevole di valore di attività non finanziarie incluse le partecipazioni
La società verifica, a ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Gli avviamenti sono testati annualmente per svalutazioni durevoli. Le altre attività non finanziarie sono testate annualmente per svalutazioni durevoli quando ci sono indicazioni che il valore contabile potrebbe non essere recuperato.
Quando vengono predisposti i calcoli del valore in uso, gli amministratori devono stimare i flussi di cassa attesi dall’attività o dalle unità generatrici di flussi e scegliere un tasso di sconto adeguato in modo da calcolare il valore attuale di tali flussi di cassa. Ulteriori dettagli e un’analisi di sensitività delle ipotesi chiave sono indicati nelle note 5 e 8.
La società ha verificato se per gli effetti dell’emergenza sanitaria in corso possano essere riscontrabili riduzione durevoli di valore.
Rilevazione dei ricavi
I ricavi da contratti con clienti sono rilevati in modo da rappresentare fedelmente il trasferimento dei beni e dei servizi promessi (completamento dell’obbligazione di fare), per un ammontare che riflette il corrispettivo atteso in cambio dei beni e servizi forniti. La società ai
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fini della contabilizzazione applica il modello c.d “five step model” previsto dal principio Ifrs 15.
La rilevazione dei ricavi presuppone l’uso di stime sulla base delle migliori informazioni disponibili che possono essere soggette, comunque, a cambiamenti a seguito di nuove informazioni, non disponibili all’atto della stima.
Accantonamento per perdite attese su crediti commerciali e attività contrattuali
La società ha rilevato un accantonamento da svalutazione per perdite attese (expected credit loss Ecl) per tutte le attività finanziarie, come previsto dall’Ifrs 9. La società utilizza una matrice per calcolare le Ecl per i crediti commerciali. Le aliquote di accantonamento si basano sui giorni di scaduto per ogni classe di clienti raggruppata nei vari segmenti che presentano similari andamenti di perdita storica.
La matrice si basa inizialmente sui tassi di insolvenza storici osservati della società. La società calibrerà la matrice per affinare il dato storico sulle perdite su credito con elementi previsionali. A ogni data di riferimento, i tassi di insolvenza storici vengono aggiornati e vengono analizzati i cambiamenti nelle stime su elementi previsionali.
La valutazione della correlazione tra i tassi di insolvenza storici, le condizioni economiche previsionali e le Ecl è una stima significativa. L’ammontare di Ecl è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste. Anche l’esperienza storica sull’andamento delle perdite su credito della società e la previsione delle condizioni economiche future potrebbero non essere rappresentative dell’insolvenza effettiva del cliente in futuro. Ulteriori dettagli sono forniti nella nota 14.
La società per tenere conto delle effetti dell’emergenza sanitaria sull’insolvenza ha aggiornato le aliquote di accantonamento considerando, oltre che gli andamenti delle perdite storiche, anche un analisi degli incrementi di insolvenza registrati nel breve periodo coinvolto dall’emergenza.
Imposte differite attive
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee e delle perdite fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali differenze temporanee potranno essere riassorbite e tali perdite potranno essere utilizzate. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l’ammontare delle imposte differite attive che possono essere contabilizzate. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l’ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili nonché una strategia di pianificazione delle imposte future. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 44.
Benefici ai dipendenti – Trattamento fine rapporto
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti, in particolare del trattamento di fine rapporto (Tfr) maturato al 31 dicembre 2019, è determinato utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l’elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di turnover, il tasso di mortalità e i futuri incrementi delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della natura di lungo termine di questi piani, tali stime sono soggette a un significativo grado di incertezza. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 25.
Veritas spa bilancio 2021130
Accantonamenti per recupero post-mortem aree discarica
La società ha contabilizzato dei fondi a fronte degli oneri connessi al recupero delle aree adibite a discarica che dovranno essere sostenuti al termine dell’utilizzo della discarica per la gestione del post-mortem. Nel determinare l’ammontare di tali fondi, sono state necessarie stime e ipotesi in relazione ai tassi di sconto e ai costi attesi per il recupero e il ripristino dei siti e ai volumi conferibili. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 24.
Lease – Stima del tasso di finanziamento marginale
La società non può facilmente determinare il tasso di interesse implicito del leasing e quindi utilizza il tasso di finanziamento marginale per misurare la passività per leasing. Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un’attività di valore simile all’attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. Il tasso di finanziamento marginale, quindi, riflette cosa la società avrebbe dovuto pagare, e questo richiede di effettuare una stima quando non esistono dati osservabili o quando i tassi devono essere rettificati per riflettere i termini e le condizioni del leasing. La società stima il tasso di finanziamento marginale utilizzando dati osservabili (quali tassi di interesse di mercato) se disponibili.
Giudizio significativo nel determinare la durata del leasing dei contratti che contengono un’opzione di proroga – La società come locatario
La società determina la durata del leasing come il periodo non annullabile a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall’opzione di estensione, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall’opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.
La società ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing o di concluderlo anticipatamente. La società applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto, la società considera tutti i fattori rilevati che possano comportare un incentivo economico a esercitare le opzioni di rinnovo o a concludere il contratto. Dopo la data di decorrenza, la società rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l’opzione di rinnovo o di cancellazione anticipata (ad esempio, investimenti in migliorie sui beni in leasing o rilevanti modifiche specifiche sul bene in leasing).
I periodi coperti da opzioni di cancellazione anticipata sono inclusi nel periodo di durata del leasing solo quando è ragionevolmente certo che non saranno esercitate.
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2.3 Criteri contabili
La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività. Ai fini delle rilevazioni contabili, viene data prevalenza alla sostanza economica delle operazioni piuttosto che alla loro forma giuridica.
Nella predisposizione del presente bilancio sono stati seguiti gli stessi principi e criteri applicati per la predisposizione dei dati comparativi, tenendo conto dei nuovi principi contabili riportati in precedenza.
Per quanto attiene l’aspetto economico, si precisa che i costi e i ricavi esposti comprendono le rilevazioni di fine esercizio che trovano riscontro nelle contropartite della situazione patrimoniale-finanziaria. In relazione a ciò sono inclusi utili solo se realizzati entro la chiusura dell’esercizio, mentre si è tenuto conto dei rischi e delle perdite anche se conosciuti successivamente a tale data.
I criteri e principi adottati sono di seguito riportati.
Attività immateriali e avviamento
Sono rilevate contabilmente le attività immateriali identificabili e controllabili, il cui costo può essere determinato attendibilmente nel presupposto che tali attività generino benefici economici futuri.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, a eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita finita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento a esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio finanziario o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all’attività immateriale sono conseguiti dalla società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, in modo adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili.
L’ammortamento decorre dal momento in cui l’immobilizzazione è pronta per l’utilizzo, o comunque inizia a produrre benefici economici per l’impresa.
Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita finita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposte a verifica annuale della perdita di valore a livello individuale o a livello di unità generatrice di cassa. Per tali attività non è rilevato alcun ammortamento. La vita utile di un bene immateriale con vita indefinita è riesaminata con periodicità annuale al fine di accertare il persistere delle condizioni alla base di tale classificazione. In caso contrario, il cambiamento della vita utile da indefinita a finita è fatto su base prospettica.
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Un’attività immateriale viene eliminata al momento della dismissione. Utili o perdite derivanti dall’alienazione di un’immobilizzazione immateriale sono misurati come differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’immobilizzazione immateriale e sono rilevati a conto economico quando l’immobilizzazione viene alienata.
Le attività immateriali rilevate a seguito di un’aggregazione di imprese sono iscritte separatamente dall’avviamento se il loro fair value è determinato in modo attendibile.
Qui di seguito riepiloghiamo i principi applicati dalla società per le attività immateriali:
immobilizzazioni immateriali
concessioni servizi pubblici
licenze software
vita utile
definita
definita
metodo di ammortamento utilizzato
ammortizzate a quote costanti sulla durata della relativa concessione
ammortizzate in quote costanti sulla base di un periodo di tre o cinque anni
prodotto internamente o acquisito
acquisito
acquisito
Servizi in concessione
L’Ifric 12 si applica agli accordi per servizi in concessione da pubblico a privato se sono rispettate le seguenti condizioni:
■il concedente controlla o regolamenta quali servizi il concessionario deve fornire con l’infrastruttura, a chi li deve fornire e a quale prezzo;
■il concedente controlla, tramite la proprietà, o attraverso altre modalità, qualsiasi interessenza residua significativa nell’infrastruttura alla scadenza dell’accordo.
Se le condizioni sopra riportate sono tutte rispettate, il concessionario non deve contabilizzare le infrastrutture come immobili, impianti e macchinari di proprietà; ciò in quanto il contratto di concessione del servizio gli conferisce l’uso delle infrastrutture, ma non la disponibilità delle stesse alla scadenza della concessione. Tali infrastrutture devono pertanto essere rilevate come attività finanziarie o immobilizzazioni a seconda che il concessionario abbia un diritto incondizionato a ricevere flussi di cassa garantiti contrattualmente, a prescindere dall’utilizzo effettivo dell’infrastruttura o meno. In sostanza si deve applicare il cosiddetto “modello dell’attività finanziaria” solamente nei casi in cui il concessionario non sia esposto al rischio di domanda e quindi tutte le volte in cui i flussi previsti nell’accordo di concessione siano tali da permettergli di recuperare il proprio credito/investimento indipendentemente dall’effettivo utilizzo dell’infrastruttura da parte dei clienti.
La società dopo aver analizzato i rapporti in concessione in essere con gli enti concedenti ha ritenuto di dover applicare l’interpretazione a tutte le attività del ciclo idrico integrato dalla stessa gestite.
Il valore dei servizi in concessione è rettificato del valore dei contributi pubblici ricevuti.
Veritas spa bilancio 2021133
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo storico, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante e in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell’attività. In particolare, in relazione alla voce Impianti e macchinari, tale costo include i costi per la sostituzione di parte degli stessi nel momento in cui sono sostenuti se conformi ai criteri di rilevazione. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.
Allo stesso modo, quando vengono effettuate revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell’impianto o del macchinario come una sostituzione, se il criterio per la rilevazione è soddisfatto. Altri costi di riparazione e manutenzione, quando sono sostenuti, vengono rilevati a conto economico.
Gli oneri finanziari, sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello Ias 23 Oneri finanziari), sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari si rilevano a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che l’entità sostiene in relazione all’ottenimento dei finanziamenti.
I terreni, sia liberi da costruzione, sia annessi a fabbricati, di norma non ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
I terreni nei quali è sita una discarica vengono ammortizzati lungo la vita operativa della discarica stessa.
Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito.
L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l’impresa, che è riesaminata, così come i valori residui e il metodo di ammortamento, con periodicità annuale, ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.
Le aliquote di ammortamento sono state riviste a partire dall’esercizio 2007, sulla base di un’apposita perizia di stima redatta da un perito indipendente, la quale ha ridefinito tali aliquote secondo la residua stimata vita utile delle immobilizzazioni.
Veritas spa bilancio 2021134
Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate dalla società nell’esercizio 2021, invariate rispetto al precedente esercizio, risultano le seguenti:
immobilizzazioni materiali
categoria
aliquote ammortamento
fabbricati industriali e civili
terreni e fabbricati/beni in leasing
3%
costruzioni leggere
terreni e fabbricati
4%
serbatoi
impianti e macchinari
3% – 4%
allacciamenti idrici e fognari
impianti e macchinari
2,5% – 4%
impianti di depurazione
impianti e macchinari
3% – 5% –7%
impianti fotovoltaici
impianti e macchinari
7%
condutture idriche e fognarie (compreso scaricatori di piena e vasche di prima pioggia)
impianti e macchinari
2,5%
impianti di sollevamento idrico e fognario
impianti e macchinari
3% – 5% – 6%
impianti di potabilizzazione
impianti e macchinari
3% – 4% – 5%
impianti smaltimento rifiuti (eccetto discariche)
impianti e macchinari
3% – 5%
impianti smaltimento rifiuti – discariche
impianti e macchinari
in funzione alla % di riempimento della discarica
impianti di pretrattamento rifiuti
impianti e macchinari
in funzione del minore tra la vita utile tecnica e la durata
della concessione o del contratto
impianti elettrici elettronici termotecnici
impianti e macchinari
7%
altri impianti di igiene ambientale
impianti e macchinari
7%
opere idrauliche fisse
impianti e macchinari
2,5%
impianti di telecontrollo
impianti e macchinari
7%
contenitori e contenitori leggeri
attrezzature comm.li e ind.li
9% – 12,5%
contatori
attrezzature comm.li e ind.li
7%
attrezzature e laboratori
attrezzature comm.li e ind.li
7,50%
macchine operatrici e mezzi movimentazione interna
altri beni
8%
autoveicoli e autoveicoli leggeri
altri beni/beni in leasing
8% – 10%
motoveicoli
altri beni
10%
autovetture
altri beni
15%
natanti in metallo e in legno-vtr
altri beni
3% – 5,5%
attrezzature su natanti
altri beni
7% – 9%
mobili e arredi
altri beni
7%
prodotti informatici e macchine d’ufficio
altri beni
20%
telefoni cellulari
altri beni
20%
apparecchi di comunicazione
altri beni
9%
migliorie su beni di terzi
migliorie su beni di terzi
in funzione del minore tra la vita utile tecnica e la durata
del relativo contratto sottostante
Per le immobilizzazioni acquistate nel corso dell’esercizio l’ammortamento ha inizio quando il bene è pronto per l’uso. Per gli interventi migliorativi capitalizzati, eseguiti sugli impianti preesistenti, è stata applicata l’aliquota piena.
Un bene materiale viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile) sono inclusi a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione.
Veritas spa bilancio 2021135
Leasing
La società valuta all’atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.
La società quale locatario
La società adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i leasing di breve termine e i leasing di beni di modico valore. La società riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l’attività per diritto d’uso che rappresenta il diritto a utilizzare il bene sottostante il contratto.
■Attività per diritto d’uso: la società riconosce le attività per il diritto d’uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l’attività sottostante è disponibile per l’uso). Le attività per il diritto d’uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d’uso comprende l’ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell’inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti. Le attività per diritto d’uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell’attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing, in base alle aliquote economico-tecniche già utilizzate.
Se il leasing trasferisce la proprietà dell’attività sottostante al locatario al termine della durata del leasing o se il costo dell’attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l’opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l’attività consistente nel diritto d’uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell’attività sottostante.
■Passività legate al leasing: alla data di decorrenza del leasing, la società rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un’opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dalla società e i pagamenti di penalità di risoluzione, se la durata del leasing tiene conto dell’esercizio da parte della società dell’opzione di risoluzione del leasing stesso.
I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l’evento o la condizione che ha generato il pagamento.
Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la società usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d’interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l’importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell’opzione dell’acquisto dell’attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell’indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.
Le passività per leasing della società sono incluse nelle voci Finanziamenti da altri finanziatori (vedi nota 23), debiti verso enti soci (vedi nota 26) e debiti verso società controllate (vedi nota 28).
Veritas spa bilancio 2021136
■Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore: la società applica l’esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata relativi a immobili, macchinari e attrezzature (per esempio, i leasing per i quali i termini del contratto di locazione scadono entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale oppure con durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un’opzione di acquisto). La società ha applicato inoltre l’esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti relativi ad apparecchiature per ufficio e dispositivi elettronici il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.
La società quale locatore
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi devono essere rilevati lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.
Investimenti immobiliari
Gli investimenti immobiliari sono iscritti inizialmente al costo di acquisto, comprensivo dei costi di negoziazione. Il valore contabile include il costo afferente alla sostituzione di parte di un investimento immobiliare nel momento in cui tale costo viene sostenuto, a condizione che siano soddisfatti i criteri di rilevazione, ed esclude i costi di manutenzione ordinaria. Successivamente alla iniziale rilevazione al costo, gli investimenti immobiliari, a eccezione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzati in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzazione degli stessi.
Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando sono ceduti o quando l’investimento è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua cessione. Eventuali utili o perdite derivanti dal ritiro o dismissione di un investimento immobiliare sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui avviene il ritiro o dismissione.
Le riclassifiche da o a investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d’uso. Se una proprietà immobiliare a uso diretto diventa investimento immobiliare, la società rileva tali beni conformemente ai criteri indicati al punto Immobili, impianti e macchinari fino alla data di cambiamento d’uso.
Nessuna immobilizzazione detenuta sulla base di contratti di leasing operativo è stata classificata come investimento immobiliare.
Attività destinate alla dismissione o cessate
Un’attività operativa destinata alla dismissione o cessata è una componente della società che è stato deciso di dismettere o si è dismessa e rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività. Un’attività viene classificata come cessata al momento della cessione; quando un’attività viene classificata come cessata, il conto economico viene rideterminato come se l’operazione fosse cessata a partire dall’inizio del periodo comparativo.
Veritas spa bilancio 2021137
Partecipazioni in società controllate, collegate e a controllo congiunto
Le partecipazioni iscritte tra le attività non correnti si riferiscono a investimenti aventi carattere durevole.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e a controllo congiunto sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, rettificato in presenza di perdite durevoli di valore per adeguarlo al valore recuperabile, secondo quanto stabilito dallo Ias 36 Riduzione di valore di attività. L’eventuale differenza positiva, emergente all’atto dell’acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è inclusa nel valore di carico della partecipazione.
Perdite di valore su attività non finanziarie
A ogni chiusura di bilancio la società valuta l’eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore equo dell’attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività.
Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, la società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione ante imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell’attività. I flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile in relazione alle condizioni economiche previste nel periodo di piano. Nel determinare il valore equo, al netto dei costi di vendita, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono effettuati valutando il valore d’uso tramite il modello del Dcf.
Eventuali perdite di valore su attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate laddove la rivalutazione è stata portata a patrimonio netto. In tali casi, la perdita di valore è a sua volta rilevata a patrimonio netto fino a concorrenza della precedente rivalutazione.
A ogni chiusura di bilancio la società valuta, con riferimento alle attività diverse dall’avviamento, l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato successivamente alla rilevazione dell’ultima perdita di valore.
La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività.
Veritas spa bilancio 2021138
Avviamento
L’avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l’anno o con maggiore frequenza, quando le circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.
La perdita di valore sull’avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari a cui l’avviamento è riconducibile.
Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari sia minore del valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari a cui l’avviamento è stato allocato, è rilevata una perdita di valore. L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri. La società effettua la verifica annuale sulla perdita di valore dell’avviamento al 31 dicembre.
Società controllate, collegate e a controllo congiunto
Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di perdite durevoli di valore. Qualora risultino evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita durevole di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l’eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l’obbligo di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del valore originario d’iscrizione.
Attività finanziarie
Secondo l’Ifrs 9, al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei dati, al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo Oci e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la società usa per la loro gestione. A eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa, la società inizialmente valuta un’attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un’attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell’operazione determinato secondo l’Ifrs 15. Ulteriori dettagli sono forniti al paragrafo dei principi contabili – Ricavi.
Affinché un’attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in Oci, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto solely payments of principal and interest Sppi). Questa valutazione è indicata come test Sppi e viene eseguita a livello di strumento. Le attività finanziarie i cui flussi di cassa non soddisfano i requisiti sopra indicati (Sppi) sono classificati e misurati al fair value rilevato a conto economico.
Il modello di business della società per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Veritas spa bilancio 2021139
Tutti gli acquisti e vendite standardizzati (regular way) di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la società assume l’impegno di acquistare l’attività. Per acquisti e vendite standardizzati si intendono tutte le operazioni di compravendita su attività finanziarie che prevedono la consegna delle attività nel periodo generalmente previsto dalla regolamentazione e dalle convenzioni del mercato in cui avviene lo scambio.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
■attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
■attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
■attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell’eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
■attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.
La società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio finanziario.
Attività finanziarie al costo ammortizzato
La società valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
■l’attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali;
■i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell’interesse effettivo e sono soggette a impairment. Gli utili e le perdite sono rilevate a conto economico quando l’attività è eliminata, modificata o rivalutata.
Tra le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inclusi i crediti commerciali, le attività detenute sino alla scadenza e i finanziamenti.
Attività finanziarie al fair value rilevato in Oci (strumenti di debito)
La società valuta le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
■l’attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l’incasso dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita delle attività finanziarie;
■i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e interessi determinati sull’importo del capitale da restituire.
Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in Oci, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in Oci. Al momento dell’eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in Oci viene riclassificata nel conto economico.
Veritas spa bilancio 2021140
Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale
All’atto della rilevazione iniziale, la società può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value rilavato in Oci quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello Ias 32 Strumenti finanziari: presentazione e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.
Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando la società beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell’attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in Oci. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in Oci non sono soggetti a impairment test.
Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico
Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate nel prospetto di conto economico.
In questa categoria rientrano gli strumenti derivati e le partecipazioni quotate che la società non ha scelto irrevocabilmente di classificare al fair value rilevato in Oci. I dividendi su partecipazioni quotate sono rilevati come altri proventi nel prospetto di conto economico quando è stato stabilito il diritto al pagamento.
Il derivato incorporato contenuto in un contratto ibrido non derivato, in una passività finanziaria o in un contratto non finanziario principale, è separato dal contratto principale e contabilizzato come derivato separato, se: le sue caratteristiche economiche e i rischi a esso associati non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale; uno strumento separato con gli stessi termini del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; e il contratto ibrido non è valutato al fair value rilevato nel conto economico. I derivati incorporati sono valutati al fair value, con le variazioni di fair value rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un’attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico.
Cancellazione di attività finanziarie
Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:
■i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti;
■la società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma assume un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Nei casi in cui la società non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività viene rilevata nel bilancio della società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa. In questo caso, la società
Veritas spa bilancio 2021141
riconosce inoltre una passività associata. L’attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della società. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull’attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell’attività e il valore massimo del corrispettivo che la società potrebbe essere tenuto a corrispondere.
Quando il coinvolgimento residuo dell’entità è una garanzia sull’attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l’importo dell’attività e l’importo massimo del corrispettivo ricevuto che l’entità potrebbe dover ripagare.
Perdita di valore di attività finanziarie
La società iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss Ecl) per tutte le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito non detenuti al fair value rilevato a conto economico. Le Ecl si basano sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che la società si aspetta di ricevere, scontati a una approssimazione del tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.
Le perdite attese sono rilevati in due fasi. Relativamente alle esposizioni creditizie per le quali non vi è stato un aumento significativo del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare le perdite su crediti che derivano dalla stima di eventi di default che sono possibili entro i successivi 12 mesi (12-month Ecl). Per le esposizioni creditizie per le quali vi è stato un significativo aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell’esposizione, a prescindere dal momento in cui l’evento di default si prevede che si verifichi (Lifetime Ecl).
Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, la società applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, la società non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. La società ha definito un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico, come strumento per la determinazione delle perdite attese.
Per le attività rappresentate da strumenti di debito valutate al fair value rilevato in Oci, la società applica l’approccio semplificato ammesso per le attività a basso rischio di credito. A ogni data di riferimento del bilancio, la società valuta se si ritiene che lo strumento di debito abbia un basso rischio di credito utilizzando tutte le informazioni disponibili che si possono ottenere senza costi o sforzi eccessivi. Quando si verifica un significativo aumento del rischio di credito, la società rileva integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell’esposizione.
Un’attività finanziaria viene eliminata quando non vi è nessuna ragionevole aspettativa di recupero dei flussi finanziari contrattuali.
Rimanenze
Le rimanenze sono costituite dai materiali per lavori di manutenzione e riparazione delle immobilizzazioni tecniche oltre che dai materiali di consumo quali i carburanti e i lubrificanti, il vestiario e i materiali diversi utilizzati per le pulizie e nelle attività di spazzamento dei rifiuti.
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo sono valutate al costo d’acquisto, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato per movimento. Nel caso di materiale obsoleto o non più utilizzato, le rimanenze vengono valutate al minore tra il costo così come precedentemente determinato e il valore di realizzo desumibile dal mercato.
Veritas spa bilancio 2021142
Lavori in corso su ordinazione
I contratti per lavori in corso su ordinazione sono valutati in base ai dettami dell’Ifrs 15. In particolare vengono riconosciuti i ricavi over the time se può essere dimostrato che: a) il cliente simultaneamente riceve e consuma i benefici derivanti del contratto in essere nel momento stesso in cui la prestazione è erogata; b) la prestazione fornita migliora.
I lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali che generalmente sono pattuiti pari ai costi sostenuti per ciascuna commessa, maturati con ragionevole certezza, secondo il criterio della percentuale di completamento, così da attribuire i ricavi e il risultato economico della commessa ai singoli esercizi di competenza, in proporzione allo stato di avanzamento lavori.
Lo stato di avanzamento della commessa viene determinato come proporzione tra i costi di commessa sostenuti per i lavori svolti fino alla data di riferimento e i costi totali stimati di commessa. La differenza positiva o negativa tra il valore dei contratti maturati a fine periodo e gli stati di avanzamento lavori fatturati è iscritta rispettivamente nell’attivo o nel passivo dello stato patrimoniale.
I ricavi di commessa, oltre ai corrispettivi contrattuali, includono le eventuali varianti, le revisioni dei prezzi e il riconoscimento degli incentivi nella misura in cui è probabile che essi rappresentino effettivi ricavi che possano essere determinati con attendibilità. Le perdite accertate sono riconosciute indipendentemente dallo stato di avanzamento delle commesse.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti inclusi sia tra le attività non correnti, sia correnti, rappresentano il diritto incondizionato a ricevere il corrispettivo. I crediti commerciali sono iscritti inizialmente al prezzo dell’operazione determinato secondo l’Ifrs 15 e successivamente la società iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss Ecl).
Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, la società applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. La società ha definito un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico, come strumento per la determinazione delle perdite attese.
Ulteriori dettagli sono forniti ai paragrafi dei principi contabili – Ricavi e Attività finanziarie.
Trasferimento di attività finanziarie
La società cede alcuni dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di cessioni di credito (factoring). Le operazioni di factoring possono essere pro-solvendo o pro-soluto. Questo tipo di operazioni, vengono eliminate dal bilancio nel momento in cui sono stati trasferiti i rischi e benefici connessi al loro incasso, altrimenti i crediti ceduti attraverso tali fattispecie rimangono iscritti nel bilancio della società e una passività finanziaria di pari importo è rilevata tra i Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, in questo ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore che sono prontamente convertibili in un dato ammontare di denaro e soggetti a un rischio non significativo di variazioni di valore. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentate dalle disponibilità liquide come definite sopra.
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Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione a essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie della società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.
Ai fini della valutazione successiva le passività finanziarie sono classificate in due categorie:
Passività finanziarie al costo ammortizzato (finanziamenti e prestiti)
I finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Ogni utile o perdita è contabilizzato a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull’acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto del conto economico.
Passività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico
Le passività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al valore equo con variazioni imputate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita o estinzione nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Utili o perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.
Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l’effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell’autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l’entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno 12 mesi da quella data.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell’Ifrs 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al costo (identificato dal loro valore nominale), che rappresenta il valore equo alla data di riferimento.
Veritas spa bilancio 2021144
Cancellazione di passività finanziarie
Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata o adempiuta.
Nei casi in cui una passività finanziaria esistente sia sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengano sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Compensazione di attività e passività finanziaria
Un’attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l’intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l’attività e contemporaneamente estinguere la passività.
Fondi rischi e oneri
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la società deve far fronte a un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un’uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.
Quando la società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell’attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, nel conto economico il costo dell’eventuale accantonamento è presentato al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo. Se l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività.
Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Passività a fronte di oneri post-mortem dell’impianto discarica
Sono presenti accantonamenti per oneri, a fronte della gestione e recupero delle aree adibite a discarica, che dovranno essere sostenuti al termine delle concessioni per la gestione del post-mortem. In contropartita è stato rilevato un incremento nell’attivo nella voce Impianti e macchinari, che include l’impianto relativo alla singola discarica.
I costi relativi alla gestione del post-mortem sono indicati al valore attuale dei costi attesi per regolare l’obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione che riflette i rischi specifici connessi a tale passività.
L’effetto derivante dell’attualizzazione è imputato a conto economico come costo finanziario man mano che si manifesta. I flussi di cassa stimati sono rivisti annualmente e adeguati in modo appropriato. Variazioni nelle stime dei costi o nel tasso di sconto applicato sono portati a diminuzione del costo dell’attività.
Benefici ai dipendenti – trattamento di fine rapporto
La passività relativa ai programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2006), al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di
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ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.
In seguito alle modifiche apportate al Tfr dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) e successivi decreti e regolamenti, il Tfr delle società italiane maturato dall’1 gennaio 2007 o dalla data di scelta dell’opzione da esercitarsi da parte dei dipendenti è incluso nella categoria dei piani a contribuzione definita, sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al Fondo di tesoreria presso l’Inps. Il trattamento contabile di tale Tfr è quindi stato assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici.
La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti. Gli utili e perdite derivanti dal calcolo attuariale relativo al piano a benefici definiti sono riconosciuti nel conto economico complessivo interamente nel periodo in cui si verificano. Questi utili e perdite attuariali sono classificati immediatamente tra gli utili a nuovo e non sono riclassificati nel conto economico nei periodi successivi.
Il Tfr maturato dall’1 gennaio 2007 o dalla data di scelta dell’opzione è incluso nella categoria dei piani a contribuzione definita, sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di tesoreria presso l’Inps. Il trattamento contabile di tale Tfr è quindi stato assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura.
Strumenti finanziari derivati e operazioni di copertura (hedge accounting)
La società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse a copertura dei rischi derivanti principalmente dalle fluttuazioni dei tassi di interesse. Questi strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al valore equo alla data in cui sono stipulati; successivamente tale valore equo viene periodicamente rimisurato. Sono contabilizzati come attività quando il valore equo è positivo e come passività quando è negativo.
Eventuali utili o perdite risultanti da variazioni del valore equo di derivati non idonei per il trattamento in hedge accounting sono imputati direttamente a conto economico nell’esercizio.
Il valore equo dei contratti di swap su tassi d’interesse è determinato con riferimento al valore di mercato per strumenti similari.
Ai fini dell’hedge accounting, le coperture sono classificate come:
■coperture del valore equo se sono a fronte del rischio di variazione del valore equo dell’attività o passività sottostante; o un impegno irrevocabile (fatta eccezione per un rischio di valuta);
■coperture di flussi finanziari se sono a fronte dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a una attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile o un rischio di valuta in un impegno irrevocabile;
■coperture di un investimento netto in una impresa estera (net investment hedge).
All’avvio di un’operazione di copertura, la società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita.
La documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui la società valuterà se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura (compresa l’analisi delle fonti di inefficacia della copertura e in che modo viene determinato il rapporto di copertura). La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle
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operazioni di copertura se soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:
■vi è un rapporto economico tra l’elemento coperto e lo strumento di copertura;
■l’effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;
■il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell’elemento coperto che la società effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che la società utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.
Le operazioni che soddisfano i criteri per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:
Copertura dei flussi di cassa
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto relativa alla parte di copertura efficace è rilevata direttamente a riserva di patrimonio netto mentre la parte non efficace è rilevata immediatamente a conto economico. La riserva di patrimonio netto è rettificata al minore tra l’utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell’elemento coperto.
Gli importi accumulati tra le altre componenti di conto economico complessivo sono contabilizzati, a seconda della natura della transazione coperta sottostante. Se l’operazione oggetto di copertura comporta successivamente la rilevazione di una componente non finanziaria, l’importo accumulato nel patrimonio netto viene rimosso dalla componente separata del patrimonio netto e incluso nel valore di costo o altro valore di carico dell’attività o passività coperta. Questa non è considerata una riclassifica delle poste rilevate in Oci per il periodo. Ciò vale anche nel caso di operazione programmata coperta di un’attività non finanziaria o di una passività non finanziaria che diventa successivamente un impegno irrevocabile al quale si applica la contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value.
Per qualsiasi altra copertura di flussi finanziari, l’importo accumulato in Oci è riclassificato a conto economico come una rettifica da riclassificazione nello stesso periodo o nei periodi durante i quali i flussi finanziari coperti impattano il conto economico.
Se la contabilizzazione di copertura del flusso di cassa viene interrotta, l’importo accumulato in Oci deve rimanere tale se si prevede che i flussi futuri di cassa coperti si verificheranno. Altrimenti, l’importo dovrà essere immediatamente riclassificato nel conto economico come rettifica da riclassificazione. Dopo la sospensione, una volta che il flusso di cassa coperto si verifica, qualsiasi importo accumulato rimanente in Oci deve essere contabilizzato a seconda della natura della transazione sottostante come precedentemente descritto.
Ricavi
La rilevazione dei ricavi è basata, secondo l’Ifrs 15, sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all’atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato (overtime), oppure in uno specifico momento temporale (at a point in time).
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando (o man mano che) è adempiuta l’obbligazione di fare, trasferendo al cliente il controllo dei beni e servizi promessi, per un ammontare che riflette il corrispettivo che la società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni
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o servizi. La società generalmente agisce in qualità di Principale per tutti gli accordi da cui scaturiscono ricavi.
L’Ifrs 15.48 richiede che la società nel determinare il prezzo della transazione di vendita deve tener conto degli effetti di ognuno dei seguenti punti:
■corrispettivo variabile;
■limitazione delle stime del corrispettivo variabile;
■esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa
■corrispettivo non monetario;
■corrispettivo da pagare al cliente.
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la società ha stimato l’importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei beni al cliente. Il corrispettivo variabile è stimato al momento della stipula del contratto e non ne è possibile la rilevazione fino a quando non sia altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l’incertezza associata al corrispettivo variabile, non si debba rilevare una significativa rettifica in diminuzione all’importo dei ricavi cumulati che sono stati contabilizzati. Nessun contratto di vendita fornisce ai clienti un diritto di restituzione e sconti sul volume.
La società non ha rilevato le fattispecie dell’esistenza di una componente di finanziamento significativa, del corrispettivo non monetario e del corrispettivo da pagare al cliente.
La società ha considerato se ci sono altre promesse nel contratto che rappresentano obbligazioni di fare sulle quali una parte del corrispettivo della transazione deve essere allocato (ad esempio garanzie, piani fedeltà alla clientela), ma non ha rilevato dette casistiche.
I seguenti criteri specifici di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell’imputazione a conto economico:
Ricavo da tariffa
I ricavi del servizio idrico integrato sono determinati con riferimento al fatturato di competenza, rettificato di eventuali conguagli, positivi o negativi, di certa applicazione. La determinazione di tali ricavi viene effettuata prendendo a riferimento il vincolo dei ricavi garantiti (Vrg) calcolato ai sensi del metodo tariffario idrico (Mti-3) attualmente in vigore per il periodo 2020-2023.
L’approvazione delle tariffe secondo l’Mti-3 consiste nella definizione di un Vrg, il quale determina un moltiplicatore tariffario (cosiddetto theta) che definisce gli aumenti tariffari rispetto ai periodi successivi il 2019 (ultimo esercizio di applicazione del precedente metodo Mti-2).
Il Vrg, oltre a contenere una componente legata ai conguagli tariffari di esercizi precedenti, ha la funzione di determinare già con certezza quale sia l’importo del conguaglio, rispetto al fatturato effettivo, di competenza dell’esercizio stesso. Tale conguaglio sarà inserito poi, secondo quanto prevede l’attuale metodo, all’interno della definizione del Vrg del secondo anno successivo a quello di riferimento.
All’interno di quanto definito come Vrg, l’Mti-3 prevede che una quota di questi ricavi debba essere destinata al Fondo nuovi investimenti (Foni).
Stante comunque la natura giuridica di corrispettivo, si è ritenuto che il Foni debba essere considerato ricavo di competenza.
L’art. 14.1 della delibera Arera 580/2019/R/idr (Mti-3) prevede che “è fatto obbligo al gestore del Sii di destinare esclusivamente alla realizzazione di nuovi investimenti, individuati come prioritari nel territorio servito, una quota del vincolo riconosciuto ai ricavi destinata al Foni”.
Veritas spa bilancio 2021148
Gli amministratori ritengono opportuno assicurare il vincolo di destinazione al Foni mediante destinazione da parte dell’assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio, di una quota dell’utile di esercizio corrispondente all’importo di tale vincolo sui ricavi (al netto dell’effetto fiscale) a riserva di patrimonio netto non distribuibile.
Nel caso l’importo del Foni sia superiore all’utile dell’esercizio, la destinazione a riserva non distribuibile per la parte residua viene effettuata mediante riduzione delle riserve distribuibili in quel momento del patrimonio netto.
La destinazione del Foni a riserva non distribuibile viene meno nell’esercizio successivo se gli investimenti realizzati relativi al Sii sono uguali o maggiori del Foni stesso.
I ricavi da tariffa e corrispettivi per il servizio d’igiene ambientale sono determinati con riferimento al fatturato di competenza, rettificato di eventuali conguagli, positivi o negativi, di certa applicazione. La determinazione di tali ricavi è stata effettuata prendendo a riferimento i Piani Finanziari di ogni singolo Comune calcolati ai sensi del metodo tariffario rifiuti (Mtr) attualmente in vigore per il periodo 2020-2021, per la parte di certa applicazione ovvero nel limite all’incremento tariffario del 6,6% (Cap) fissato dal metodo, mentre, per la parte eccedente al Cap, l’iscrizione dei ricavi viene effettuata solo se interviene anche l’ulteriore approvazione dell’Autorità o se il singolo Comune si assume l’onere di coprire tali quote di ricavi con appositi impegni di spesa.
Prestazione di servizi
Il ricavo è riconosciuto sulla base del principio di competenza economica, rappresentato dal criterio dello stato di avanzamento delle attività e/o dai corrispettivi stabiliti annualmente dal contratto di servizio con i vari Comuni.
Lo stato di avanzamento è misurato in percentuale con riferimento ai costi sostenuti rispetto al totale costi stimati per ciascun contratto. Quando l’esito del contratto non può essere misurato in modo affidabile, i ricavi sono rilevati solo nella misura in cui si ritiene che i costi sostenuti siano ritenuti essere recuperabili.
Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito all’acquirente il controllo del bene al cliente, generalmente alla data di spedizione della merce.
Canoni attivi e concessioni
Gli affitti derivanti da investimenti immobiliari sono contabilizzati lungo la durata dei contratti di locazione in essere alla data di chiusura del bilancio.
I ricavi da concessioni si riferiscono principalmente ai canoni ricevuti a fronte degli spazi dati in uso agli operatori nei mercati. Tali ricavi sono contabilizzati per competenza sulla base del criterio temporale.
Costi
I costi sono valutati al fair value dell’ammontare pagato o da pagare. I costi sono correlati a beni o servizi venduti o consumati nell’esercizio o derivanti dalla ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi, sono riconosciuti e imputati direttamente a Conto economico.
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Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni a essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi sono correlati a componenti di costo, sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in modo da essere commisurati ai costi che intendono compensare. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un’attività immobilizzata, il contributo è rilevato per il relativo valore nominale a decurtazione del costo dell’attività e il rilascio a conto economico del provento avviene progressivamente lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento in quote costanti mediante la riduzione del relativo costo di ammortamento.
Proventi e oneri finanziari
Interessi attivi
Sono rilevati come proventi finanziari a seguito dell’accertamento di interessi attivi di competenza (effettuato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo che è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi in base alla vita attesa dello strumento finanziario al valore contabile netto dell’attività finanziaria).
Dividendi
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico per competenza.
Imposte sul reddito
Imposte correnti
Le imposte correnti attive e passive per l’esercizio corrente e precedenti sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura di bilancio.
Le imposte correnti relative a elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate anch’esse direttamente a patrimonio e non nel conto economico.
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, a eccezione:
■di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio, né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
■con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate e collegate, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee possa essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Veritas spa bilancio 2021150
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:
■l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio, né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
■con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate e collegate, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell’immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.
Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l’utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate all’esercizio in cui tali attività si realizzano o tali passività si estinguono, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico.
Imposte differite attive e imposte differite passive si compensano, se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte sul reddito differite fanno riferimento allo stesso soggetto imponibile e alla medesima autorità fiscale.
Imposte sul valore aggiunto
I ricavi, i costi e le attività sono rilevati al netto delle imposte sul valore aggiunto a eccezione del caso in cui:
■tale imposta applicata all’acquisto di beni o servizi risulti indetraibile, nel qual caso essa viene rilevata come parte del costo di acquisto dell’attività o parte della voce di costo rilevata a conto economico;
■si riferisca a crediti e debiti commerciali esposti includendo il valore dell’imposta.
L’ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all’erario è incluso a bilancio nei crediti o debiti commerciali a seconda del segno del saldo.
Veritas spa bilancio 2021151
3. Operazioni societarie intervenute nell’esercizio 2021
Acquisto del ramo di azienda 1I° e III° tratta Savec est da Veneto Acque
Con atto del notaio Todeschini Premuda rep. 5199 del 26 febbraio 2022 Veritas ha acquisito dalla società Veneto Acque spa il ramo di azienda riguardante la seconda e terza tratta dell’infrastruttura regionale denominata Savec (Schema acquedottistico del Veneto centrale) – parte est.
Il prezzo di acquisto è stato pari a k€ 13.422 e le attività apportate dal ramo sono le seguenti:
(in migliaia di euro)
attività e passività acquisiti dal ramo
attivo
13.422
attività non correnti
13.422
immobil. materiali, immateriali e servizi in conces.
13.422
attività nette acquisite
13.422
corrispettivo dell’acquisizione
13.422
differenza
0
Da tale ramo di azienda non sono emersi avviamenti o altre differenze di valore da allocare.
Il corrispettivo dell’acquisizione è stato pagato al momento dell’atto per k€ 2.569, mentre il rimanente importo di k€ 10.854 è dilazionato in 35 rate semestrali a partire dal 31 marzo 2021 fino al 31 marzo 2038.
Acquisto del ramo di azienda Lavori Pubblici da Insula
Con atto del notaio Sandi rep. 112493 del 27 luglio 2021 Veritas ha acquisito dalla società Insula spa, con decorrenza 1° agosto 2021, il ramo di azienda riguardante la gestione dei lavori pubblici nel Comune di Venezia.
Il prezzo di acquisto è stato pari a k€ 1.610 e le attività apportate dal ramo sono le seguenti:
(in migliaia di euro)
attività e passività acquisiti dal ramo
attivo
11.583
attività non correnti
3
altre attività finanziarie
3
attività correnti
11.580
lavori in corso su ordinazione
3.697
crediti commerciali
1.963
crediti verso enti soci
5.516
altri crediti
404
passivo
-9.973
passività non correnti
-226
trattamento di fine rapporto
-226
passività correnti
-9.747
debiti commerciali correnti
-6.291
debiti verso enti soci
-3.257
altre passività correnti
-199
attività nette acquisite
1.610
corrispettivo dell’acquisizione
1.610
differenza
0
Veritas spa bilancio 2021152
Il corrispettivo dell’acquisizione non è stato pagato in quanto è stato pattuito il pagamento rateale per 36 mesi in proporzione agli elementi attivi incassati dal Comune di Venezia rispetto agli elementi complessi del ramo, oltreché mediante compensazione dei crediti esistenti verso Insula, con particolare riferimento al credito derivante dall’esercizio di diritto di recesso da socio di Insula da parte di Veritas pari a k€ 1.132.
Acquisizioni/cessazioni avvenute dopo la data di chiusura del bilancio
In data 28 aprile 2022 è stato stipulato l’atto di acquisto del ramo di azienda per la gestione della piattaforma di stoccaggio preliminare in area 23 ettari da Sifa scpa. Il corrispettivo dell’acquisizione è pari a k€ 910 da conguagliare con i valori contabili effettivi del debito verso il personale presente nel ramo di azienda alla data del 30 aprile 2022.
Veritas spa bilancio 2021153
4. Attività immateriali
Movimentazione delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020
(in migliaia di euro)
costi
di impianto
e ampliam.
spese di sviluppo
diritti di
brevetto
licenze e
software
concessioni
servizi
pubblici
altre
immobiliz.
immateriali
investimenti
in corso
totale
costo
al 1° gennaio 2020
0
32
205
43.026
27.870
0
436
71.569
incrementi per aggreg. aziendali
0
incrementi
4.384
399
4.783
cessioni
0
riclassificazioni
168
-189
-21
altri movimenti
-13
-13
attività destinate alla dismissione
0
al 31 dicembre 2020
0
32
205
47.578
27.870
0
633
76.318
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2020
0
-32
-204
-37.419
-21.652
0
0
-59.307
incrementi per aggreg. aziendali
0
ammortamento
-1
-3.928
-645
-4.574
cessioni
0
riclassificazioni
-12
-12
perdita di valore
0
altri movimenti
12
12
al 31 dicembre 2020
0
-32
-205
-41.347
-22.297
0
0
-63.881
valore residuo contributi
0
0
0
0
0
0
0
0
valore contabile netto
al 31 dicembre 2020
0
0
0
6.231
5.573
0
633
12.437
Costo
al 1° gennaio 2021
0
32
205
47.578
27.870
0
633
76.318
incrementi per aggreg. aziendali
0
incrementi
3.553
961
4.514
cessioni
0
riclassificazioni
0
altri movimenti
0
attività destinate alla dismissione
0
al 31 dicembre 2021
0
32
205
51.131
27.870
0
1.594
80.832
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2021
0
-32
-205
-41.347
-22.297
0
0
-63.881
incrementi per aggreg. aziendali
0
ammortamento
-3.775
-813
-4.588
cessioni
0
riclassificazioni
0
perdita di valore
0
altri movimenti
0
al 31 dicembre 2021
0
-32
-205
-45.122
-23.110
0
0
-68.469
valore residuo contributi
-8
-8
valore contabile netto
al 31 dicembre 2021
0
0
0
6.001
4.760
0
1.594
12.355
Veritas spa bilancio 2021154
La voce Licenze e software raccoglie soprattutto i costi di sviluppo e aggiornamento dei moduli del software Sap in uso presso la società.
In particolare gli investimenti dell’esercizio in Licenze e software ammonta a k€ 3.553, di cui k€ 1.113 riferibile ai moduli Sap.
La voce Concessione di servizi pubblici, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 4.760, si riferisce alla concessione per la gestione della discarica di Jesolo apportata nel 2018 dalla fusione di Alisea (k€ 3.965), oltre che la concessione per l’utilizzo dell’impianto di cremazione funebre di Spinea (k€ 795).
Servizi in concessione
In base a quanto previsto dall’Ifric 12, la società, dopo aver analizzato i rapporti di concessione in essere con gli enti concedenti, ha ritenuto di dover applicare l’interpretazione a tutte le attività del ciclo idrico integrato da essa gestite.
Sono pertanto riclassificate tutte le infrastrutture interessate in una voce separata delle attività immateriali, denominata “servizi in concessione”.
Sono inoltre riclassificati a rettifica di tale attività i contributi pubblici ricevuti per la realizzazione di queste opere, evidenziando pertanto il valore netto dei servizi in concessione.
I valori dei servizi in concessione sono i seguenti:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
servizi in concessione idrici
268.035
244.776
totale servizi in concessione
268.035
244.776
Veritas spa bilancio 2021155
La tabella che segue evidenzia, invece, la movimentazione dei servizi in concessione al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
servizi in concessione
costo
al 1° gennaio 2020
701.014
incrementi per aggreg. aziendali
17.171
incrementi
27.096
riclassifiche
308
cessioni
-1.477
al 31 dicembre 2020
744.112
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2020
-330.767
incrementi per aggreg. aziendali
ammortamento
-18.821
riclassificazioni
-263
cessioni
1.476
perdita di valore
altri movimenti
125
al 31 dicembre 2020
-348.250
valore residuo contributi 2020
-151.086
valore contabile netto
al 31 dicembre 2020
244.776
costo
al 1° gennaio 2021
744.112
incrementi per aggreg. aziendali
32.386
incrementi
29.515
riclassifiche
9
cessioni
-117
al 31 dicembre 2021
805.905
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2021
-348.250
incrementi per aggreg. aziendali
ammortamento
-19.781
riclassificazioni
1
cessioni
112
perdita di valore
altri movimenti
229
al 31 dicembre 2021
-367.689
valore residuo contributi 2021
-170.181
valore contabile netto
al 31 dicembre 2021
268.035
Veritas spa bilancio 2021156
Con riferimento alle aliquote di ammortamento economico-tecniche applicate, rappresentative dell’attesa di ottenimento dei benefici economici futuri derivanti dall’utilizzo e dal valore residuo dell’infrastruttura, così come previsto dal quadro normativo di riferimento, si precisa che permangono le stesse già in uso presso la società.
La voce incrementi per aggregazioni aziendali si riferisce all’acquisizione degli impianti dal ramo di azienda relativo alla seconda e terza tratta dell’infrastruttura regionale Savec – parte est (per un costo storico di k€ 32.386 al lordo dei contributi in conto impianti per k€ 18.964).
All’interno dei beni per servizi in concessione sono presenti diritti all’uso relativi all’applicazione del principio contabile Ifrs 16 per k€ 5.402.
Si segnala che all’interno dei beni per servizi in concessione sono presenti porzioni di immobili date in locazione (si rimanda alla nota 2.3 paragrafo Leasing, alla nota 35 e alla nota 45) che generano ricavi per k€ 783.
Veritas spa bilancio 2021157
5. Avviamenti e verifica della relativa perdita di valore
Gli avviamenti acquisiti mediante operazioni di acquisizione/integrazione effettuate dalla società sono allocati a distinte unità generatrici di flussi finanziari (Cgu) ai fini della verifica della perdita di valore.
Il valore iscritto al 31 dicembre 2021 è interamente riferito all’avviamento relativo alla Cgu:
■unità Sii area territoriale di Mogliano Veneto.
La tabella che segue evidenzia il valore di carico dell’avviamento al 31 dicembre 2021 e 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2020
incrementi
decremento
31.12.2021
Cgu Sii area Mogliano Veneto
788
788
totale avviamenti
788
788
L’avviamento iscritto in bilancio, considerato un’immobilizzazione immateriale a vita utile indefinita, non è soggetto a un processo di ammortamento, ma è oggetto di impairment test almeno su base annuale ai fini dell’identificazione di un’eventuale perdita di valore.
A tale fine, la verifica della perdita di valore dell’avviamento è stata ricondotta nell’ambito del test di impairment delle attività connesse al servizio idrico integrato.
Veritas spa bilancio 2021158
6.Immobilizzazioni materiali
Movimentazione delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020
(in migliaia di euro)
terreni e
fabbricati
impianti e
macchinari
attrezz.
industriali e
commerc.
altri beni
migliorie
su beni
di terzi
beni
gratuit.
devolvibili
beni in
leasing
immob
in corso
o acconti
totale
costo
al 1° gennaio 2020
123.303
94.062
51.214
110.114
18.960
11
15.011
3.569
416.244
incrementi per aggreg. aziendali
incrementi da aumento cap. sociale
incrementi
743
1.487
2.889
7.962
627
8.348
2.239
24.295
cessioni
-1.104
-281
-1.358
-2.444
-5
-281
-49
-5.522
riclassifiche
60
3.889
-202
658
-3.398
-11
-1.282
-286
altri movimenti
-30
-112
-142
attività destinate alla dismissione
0
al 31 dicembre 2020
122.972
99.157
52.543
116.290
16.184
0
23.078
4.365
434.589
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2020
-32.663
-63.094
-34.526
-67.736
-13.762
-11
-2.736
-396
-214.924
incrementi per aggreg. aziendali
ammortamento
-2.063
-3.887
-2.937
-6.246
-755
-1.764
-17.652
cessioni
703
273
1.120
2.214
3
176
49
4.538
riclassifiche
-1
-2.989
18
-53
3.048
11
242
276
perdita di valore
-1.422
-49
-1.471
altri movimenti
107
107
al 31 dicembre 2020
-34.024
-71.120
-36.325
-71.821
-11.466
0
-4.324
-47
-229.127
valore residuo contributi 31.12.2020
-2.396
-3.013
-235
-560
-236
0
0
-85
-6.525
valore contabile netto
al 31 dicembre 2020
86.552
25.024
15.983
43.909
4.482
0
18.754
4.233
198.937
costo
al 1° gennaio 2021
122.972
99.157
52.543
116.290
16.184
0
23.078
4.365
434.589
incrementi per aggreg. aziendali
0
incrementi da aumento cap. sociale
0
incrementi
8.137
1.525
2.660
5.388
336
1.199
2.573
21.818
cessioni
-1.673
-1.175
-2.041
-4
-329
-1.000
-6.222
riclassifiche
31
1.102
-22
699
-8
-162
-1.649
-9
altri movimenti
-2.105
-315
22
-2.398
attività destinate alla dismissione
0
al 31 dicembre 2021
129.035
99.796
54.006
120.336
16.508
0
23.786
4.311
447.778
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2021
-34.024
-71.120
-36.325
-71.821
-11.466
0
-4.324
-47
-229.127
incrementi per aggreg. aziendali
0
ammortamento
-2.174
-4.214
-2.973
-6.590
-842
-2.047
-18.840
cessioni
1.656
1.027
1.911
4
33
4.631
riclassifiche
-1
21
-81
60
-1
perdita di valore
-123
-123
altri movimenti
0
al 31 dicembre 2021
-36.321
-73.679
-38.250
-76.581
-12.304
0
-6.278
-47
-243.460
valore residuo contributi 31.12.2021
-2.246
-2.954
-186
-782
-232
-6.400
valore contabile netto
al 31 dicembre 2021
90.468
23.163
15.570
42.973
3.972
0
17.508
4.264
197.918
Veritas spa bilancio 2021159
Le immobilizzazioni materiali passano da k€ 198.937 a k€ 197.918, con un decremento netto pari a k€ 1.019 rispetto all’esercizio 2020.
Gli investimenti dell’esercizio hanno riguardato per k€ 8.137 i terreni e fabbricati, per k€ 1.525 gli impianti e macchinari, per k€ 2.660 le attrezzature industriali e commerciali, per k€ 5.388 gli altri beni materiali, per k€ 336 le migliorie su beni di terzi, per k€ 1.199 diritti all’uso per beni in leasing e per k€ 2.573 le immobilizzazioni in corso di esecuzione.
All’interno della voce terreni e fabbricati è presente il riacquisto da parte di Veritas dell’area di Sant’Andrea per k€ 7.000.
Gli ammortamenti dell’esercizio, che ammontano a k€ 18.840, sono stati calcolati su tutti i cespiti ammortizzabili a fine esercizio applicando, così come evidenziato nei criteri di valutazione, aliquote ritenute rappresentative della vita economico-tecnica dei beni.
Le suddette aliquote, proporzionalmente ridotte per i beni entrati in esercizio nel corso dell’anno al fine di tener conto del minor utilizzo temporale, sono state determinate in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni e sono pertanto ritenute rappresentative della vita economico-tecnica delle immobilizzazioni materiali.
L’aliquota di ammortamento applicata agli impianti e ai terreni relativi alla discarica di Jesolo è stata calcolata in base alla quantità di rifiuti conferiti nell’esercizio rispetto alla capacità residua della stessa all’1 gennaio 2021; l’aliquota applicata in questo esercizio è stata quindi dell’16,19%. La durata del periodo operativo della discarica è attualmente stimato fino all’esercizio 2026 compreso.
Si segnala che all’interno delle immobilizzazioni materiali sono presenti immobili dati in locazione (si rimanda alla nota 2.3 paragrafo Leasing, alla nota 35 e alla nota 45) che generano ricavi per k€ 213.
Veritas spa bilancio 2021160
7. Investimenti immobiliari
La tabella che segue evidenzia la movimentazione degli investimenti immobiliari al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, costituiti interamente da terreni e fabbricati:
(in migliaia di euro)
totale
costo
al 1° gennaio 2020
16.184
incrementi
cessioni
riclassifiche
altri movimenti
-185
al 31 dicembre 2020
15.999
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2020
-247
ammortamento
-2
altri movimenti
185
al 31 dicembre 2020
-64
valore contabile netto
al 31 dicembre 2020
15.935
costo
al 1° gennaio 2021
15.999
incrementi
cessioni
riclassifiche
altri movimenti
al 31 dicembre 2021
15.999
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2021
-64
ammortamento
-3
altri movimenti
al 31 dicembre 2021
-67
valore contabile netto
al 31 dicembre 2021
15.932
Gli investimenti immobiliari infatti sono costituiti pressoché interamente dal valore dei terreni (denominati ex Alcoa) a Fusina, per il quale la società sta realizzando il progetto Ecodistretto. Tale progetto prevede di dislocare una serie di attività industriali, che saranno gestite sia da società del Gruppo sia da società esterne, volte al trattamento della parte riciclabile del rifiuto, creando un polo del trattamento dei rifiuti.
Veritas spa bilancio 2021161
8. Partecipazioni in società controllate
Le partecipazioni in società controllate, al 31 dicembre 2021, ammontano a k€ 74.107 e si decrementano di k€ 322 rispetto alla fine del precedente esercizio.
Nella seguente tabella sono riportati i movimenti intervenuti nell’esercizio 2021 nella voce Partecipazioni in società controllate.
partecipazioni
valore al 31.12.2020
variazioni dell’esercizio
valore al 31.12.2021
società
% dipartecipaz.
valore
svalutaz./rivalut.
totale
acquisto/ripiano
riclass.
cessioni/incorp.
svalutaz./rivalut.
% di partecipaz.
valore
svalutaz./rivalut.
totale
Mive srl in liquidazione
100%
1.482
-1.482
0
100%
1.482
-1.482
0
Ecoprogetto Venezia srl
46,64%
29.959
29.959
46,64%
29.959
29.959
Eco-ricicli Veritas srl
79,00%
8.752
8.752
79,00%
8.752
8.752
Sifagest scarl in liquidazione
64,40%
479
-189
290
-479
189
0,00%
0
Asvo spa
55,75%
16.895
16.895
55,75%
16.895
16.895
Cons. bonifica Fusina in liq.
82,05%
82
-50
32
-32
82,05%
82
-82
0
Depuracque servizi srl
100,00%
18.201
18.201
100,00%
18.201
18.201
Lecher ricerche e analisi srl
50,00%
300
300
50,00%
300
300
totale imprese controllate
76.149
-1.721
74.429
0
0
-479
157
75.671
-1.564
74.107
Per una più completa illustrazione di quanto esposto nel precedente prospetto, si forniscono le motivazioni dei principali movimenti dell’esercizio che hanno riguardato le società partecipate.
Sifagest scarl in liquidazione
In data 29 luglio 2021 l’assemblea dei soci di Sifagest scarl in liquidazione ha approvato il bilancio finale di liquidazione e il riparto finale tra i soci degli elementi patrimoniali. Veritas pertanto, dopo l’assegnazione degli elementi patrimoniali, ha provveduto ad azzerare il valore della sua partecipazione in Sifagest. In data 5 ottobre è avvenuta la definitiva cessazione di Sifagest a seguito della sua cancellazione dal Registro delle Imprese.
Informazioni sulle partecipazioni in imprese controllate
Ai sensi dell’art. 2426, numero 3) del codice civile, si evidenzia che il differenziale esistente tra il patrimonio netto di alcune società controllate (Ecoprogetto Venezia, Eco-ricicli Veritas e Asvo) rispetto al valore contabile al 31 dicembre 2021 delle stesse rappresenta l’avviamento pagato in sede di acquisizione piuttosto che il maggiore valore di alcuni beni in concessione o impiantistica in coerenza con quanto iscritto nel bilancio consolidato. Tali maggiori valori si ritengono recuperabili in base alle previsioni delle controllate di generare flussi di cassa futuri.
Per ogni altra informazione sulle partecipazioni in imprese controllate si rinvia al capitolo della relazione sulla gestione riguardante le partecipazioni.
Tali dati sono tutti riferiti ai bilanci al 31 dicembre 2021 delle stesse già approvati definitivamente dalle relative società.
Verifica per perdite di valore
Gli amministratori valutano la presenza di indicatori di impairment e, in presenza di tali evidenze, i valori di iscrizione delle partecipazioni sono sottoposti a test di impairment per verifica di perdite di valore. In ogni caso, almeno su base annua e in coerenza con l’analisi di recuperabilità degli avviamenti iscritti sulle cash generating unit (Cgu) del bilancio consolidato, gli amministratori verificano la coerenza tra gli equity value ottenibili dalla determinazione del valore d’uso di dette Cgu e i valori di carico delle partecipazioni iscritte nel bilancio separato.
Veritas spa bilancio 2021162
Nell’identificazione dei valori d’uso, gli amministratori considerano i flussi di cassa futuri attesi che derivano dai piani industriali approvati dai consigli d’amministrazione (talvolta dalle assemblee) delle società controllate. Tali flussi di cassa espliciti vengono attualizzati, in coerenza con la metodologia valutativa del discounted cash flow (Dcf) adottando un appropriato tasso di attualizzazione (wacc) che pondera il tasso di rendimento stimato per i mezzi propri con quello del ricorso al capitale di debito. A tale valore si aggiunge l’attualizzazione della rendita perpetua (cosiddetto terminal value) ottenuto partendo dal flusso normalizzato che deriva dall’ultimo anno di previsione esplicita.
Dal valore d’uso del capitale investito della Cgu così determinato viene derivato, considerata la posizione finanziaria netta dell’entità, il valore economico dell’entità (equity value), che viene confrontato con il corrispondente valore di carico della partecipazione che, se superiore, viene rettificato tramite una svalutazione a conto economico. I risultati dei test di impairment sono assoggettati ad analisi di sensitività, ottenuti simulando gli effetti di minori flussi attesi, di un maggiore tasso di attualizzazione o di un fattore di crescita inferiore a quello considerato nella determinazione del valore d’uso.
Nell’identificazione di perdite di valore, gli amministratori hanno considerato i flussi di cassa attesi che derivano dai piani 2022-2024 o in alcuni casi da piani 2022-2026 predisposti dalle singole società controllate. Tali flussi di cassa sono stati attualizzati con un tasso di sconto wacc post-tax tra il 5,42% e il 6,43%. Il tasso di crescita g rate considerato per le entità è pari all’1%.
Nell’esercizio 2021 si è proceduto a svalutare la partecipazione della controllata Consorzio bonifica riconversione produttiva Fusina per k€ 32.
Veritas spa bilancio 2021163
9. Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto
Le partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto, al 31 dicembre 2021 ammontano a k€ 10.685 e si decrementano di k€ 179 rispetto alla fine del precedente esercizio.
Nella seguente tabella sono riportati i movimenti intervenuti nell’esercizio 2021 nella voce in commento.
partecipazioni
valore al 31.12.2020
variazioni dell’esercizio
valore al 31.12.2021
società
% dipartecipaz.
valore
svalutaz./rivalut.
totale
acquisto/ripiano
riclass.
cessioni/incorp.
svalutaz./rivalut.
% di partecipaz.
valore
svalutaz./rivalut.
totale
Insula spa
24,73%
1.682
-638
1.044
-1.682
638
0,00%
0
Sifa scpa
30,00%
17.341
-9.126
8.215
934
-69
32,15%
18.275
-9.195
9.080
Veritas Conegliano srl
48,80%
1.099
0
1.099
48,80%
1.099
0
1.099
Vier scarl
49,00%
741
-235
506
49,00%
741
-235
506
totale imprese collegate
20.863
-9.999
10.864
934
-1.682
569
20.115
-9.430
10.685
I principali movimenti dell’esercizio che hanno riguardato le società collegate sono di seguito descritti.
Insula spa
In esecuzione degli atti di indirizzo del Comune di Venezia, è stato perfezionato sia l’acquisto da parte di Veritas del ramo di azienda relativo ai lavori pubblici da Insula (operazione avvenuta con decorrenza 1° agosto 2021) e sia il recesso di Veritas dalla compagine societaria di Insula come conseguenza della modifica dell’oggetto sociale deliberata in data 19 luglio 2021 (che recepiva la dismissione del ramo lavori pubblici), non essendo più coerente la motivazione iniziale che aveva determinato l’ingresso nella compagine sociale rispetto al nuovo oggetto sociale.
Il recesso ha avuto efficacia giuridica in data 7 novembre 2021 e il relativo credito sarà compensato con il debito relativo all’acquisto del ramo di azienda lavori pubblici.
Sifa scpa
La variazione dell’esercizio si riferisce all’assegnazione da parte di Sifagest, in sede di riparto finale, del 2,15% delle quote di Sifa oltre che a una integrazione degli oneri finanziari, già calcolati nel periodo 2016-2020, derivanti dall’attualizzazione del credito finanziario per la differenza tra il tasso di mercato e il tasso applicato.
Si ricorda infatti che con la firma dell’accordo del 27 dicembre 2016 tra Sifa, Regione Veneto e i soci di Sifa e l’erogazione da parte della stessa Regione di un contributo di 56 ML€ a titolo di contributo in conto impianti, che ha permesso di rimborsare integralmente il mutuo bancario scadente proprio a fine dicembre 2016, sono venute meno le incertezze circa il presupposto della continuità aziendale di Sifa.
Inoltre, con la firma dei nuovi patti parasociali tra i soci di Sifa avvenuta il 27 dicembre 2016, i crediti commerciali verso Sifa, per comune accordo da parte di tutti i soci, sono stati convertiti in crediti finanziari con rimborso dilazionato in base a quanto previsto dal Piano economico finanziario allegato agli stessi patti, con il riconoscimento di un tasso di interesse del 2%.
Gli amministratori pertanto, valutato al 4% il tasso di interesse di mercato applicabile a Sifa, avevano proceduto all’attualizzazione di tale credito, per la differenza tra i due tassi di interesse, e portato tale onere finanziario a incremento del valore della partecipazione.
Veritas spa bilancio 2021164
La partecipazione in Sifa è stata oggetto negli esercizi precedenti di svalutazioni per perdite durevoli di valore. Gli amministratori pur riscontrando una performance in linea con il piano industriale approvato dal management, hanno analizzato i test di impairment aggiornati della collegata nell’ambito del processo di chiusura del bilancio 2021, e hanno prudentemente considerato di non procedere con un ripristino di valore.
Veritas spa bilancio 2021165
10. Altre partecipazioni
Il valore delle Altre partecipazioni, pari a k€ 164, si riferisce al possesso delle seguenti partecipazioni di minoranza:
■Venis spa per k€ 114;
■Vega scarl per k€ 0, a seguito della totale svalutazione della stessa partecipazione;
■Viveracqua scarl per k€ 50.
Venis spa e Vega scarl sono società controllate dal Comune di Venezia.
Si ricorda che Viveracqua è una società consortile partecipata dai gestori del servizio idrico integrato del Veneto che ha uno scopo mutualistico al fine di creare sinergie tra le imprese socie anche mediante erogazione di servizi funzionali alle stesse, come per esempio il servizio comune di approvvigionamento per lavori, servizi e forniture.
Veritas spa bilancio 2021166
11. Altre attività finanziarie
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
crediti finanziari verso altri soggetti
6.042
6.042
depositi cauzionali
531
531
altri crediti immobilizzati
858
1.289
totale altre attività finanziarie
7.431
7.862
Il totale delle altre attività finanziarie registra un decremento pari a k€ 431 che si riferisce principalmente alla riclassifica alle attività correnti di alcuni crediti in quanto in scadenza entro l’esercizio successivo.
Nei crediti finanziari verso altri soggetti è presente il credito verso la Città metropolitana di Venezia relativo all’accensione da ex Alisea di un conto vincolato a garanzia della gestione post-mortem della discarica di Jesolo, pari a k€ 3.566.
Inoltre, sempre all’interno dei crediti finanziari verso altri soggetti è contabilizzata la quota di pegno irregolare (credit enhancement) di k€ 2.400, pari al 16% dell’obbligazione emessa da ex Asi spa per k€ 15.000 (cosiddetto Hydrobond) il 24 luglio 2014.
Ai sensi del contratto sottoscritto, infatti, Asi si è impegnata a costituire tale somma in pegno in favore della società veicolo (Viveracqua Hydrobond 1 srl – VH1, che aveva a sua volta cartolarizzato i bond emessi) e a tal fine ha versato una porzione del prestito obbligazionario emesso su un conto vincolato fruttifero.
Tale pegno fornisce un supporto di credito volto a migliorare il profilo di rischio del titolo emesso e potrà essere escusso da VH1 a seguito di eventuali inadempimenti collegati ai bond emessi.
Il pegno potrà essere smobilizzato a favore della società a partire dalla data in cui l’importo del capitale dovuto sul totale sarà pari al 50% dell’importo del capitale iniziale.
Veritas spa bilancio 2021167
12. Rimanenze
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative alle rimanenze al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
carburanti
158
120
ricambi
3.831
3.628
materiali di consumo
179
200
vestiario e dpi
306
254
cancelleria e stampati
27
34
svalutazione delle scorte
-502
-347
totale rimanenze
3.999
3.889
Le rimanenze includono principalmente pezzi di ricambio da utilizzare per la manutenzione delle reti idriche e fognarie e degli impianti di depurazione.
Le rimanenze sono esposte al netto di un fondo svalutazione magazzino iscritto per tener conto dell’obsolescenza di alcuni ricambi non utilizzabili.
Si registra un incremento di complessivi k€ 110 rispetto al 2020, riferito principalmente a ricambi.
Veritas spa bilancio 2021168
13. Lavori in corso su ordinazione
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai lavori in corso su ordinazione al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
ammontare lordo dovuto dal committente per lavori in corso su ordinazione
21.780
2.713
anticipi ricevuti sui lavori in corso su ordinazione
-14.347
0
fondo svalutazione sui lavori in corso su ordinazione
-71
-71
ammontare netto rimanenze per lavori in corso su ordinazione
7.362
2.642
I lavori in corso su ordinazione si riferiscono principalmente a opere e forniture commissionate dal Comune di Venezia e non ancora terminate alla data di chiusura del presente bilancio, riguardanti principalmente il servizio idrico integrato, le bonifiche, le attività cimiteriali e i lavori pubblici.
In particolare quest’ultima attività è stata acquisita con il ramo di azienda da Insula con decorrenza 1° agosto 2021.
I valori apportati a tale data dal ramo di azienda con riferimento alle commesse per lavori pubblici ammontano a k€ 18.086 di rimanenze, rettificati da k€ 14.389 di anticipi già ricevuti dal Comune di Venezia.
Al 31 dicembre 2021 tali commesse ammontano a k€ 20.871 rettificati da anticipi per k€ 14.347.
Si evidenzia che, anche per i lavori pubblici, gli accordi con il Comune di Venezia prevedono normalmente il riconoscimento, quale corrispettivo per i lavori eseguiti, dei meri costi sostenuti.
Veritas spa bilancio 2021169
14. Crediti commerciali
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai crediti commerciali al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
crediti commerciali verso clienti
16.841
13.504
crediti verso utenti Sii e Sia
108.296
101.293
crediti verso soggetti controllati dal Comune di Venezia
3.661
964
crediti verso altre parti correlate
378
270
totale crediti commerciali nominali
129.176
116.031
fondo svalutazione crediti commerciali
-4.264
-3.608
fondo svalutazione crediti per utenze
-32.844
-35.707
totale fondo svalutazione crediti
-37.108
-39.315
totale crediti commerciali
92.068
76.716
I crediti commerciali al 31 dicembre 2021 ammontano a k€ 92.068 (k€ 76.716 al 31 dicembre 2020) e sono comprensivi dei consumi stimati, per la quota di competenza dell’esercizio, relativamente a bollette e fatture che saranno emesse dopo la data del 31 dicembre 2021. I valori sono esposti al netto di un fondo svalutazione crediti pari a k€ 37.108 (k€ 39.315 al 31 dicembre 2020), che si ritiene congruo e prudenziale in relazione al valore di presumibile realizzo dei crediti stessi.
L’aumento totale, rispetto al 31 dicembre 2020, è pari a k€ 15.352.
Le principali variazioni riguardano il incremento dei crediti commerciali (+k€ 3.337), la svalutazione dei crediti da bollettazione idrico e Tarip (+k€ 2.863), l’incremento dei crediti per conguagli tariffari idrici (+k€ 11.682), la diminuzione del credito per bollette emesse idrico e Tarip (-k€ 1.767), oltreché la diminuzione dei crediti per Tia1 (-k€ 2.236).
I crediti verso utenti Sii e Sia sono così composti:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
variazioni
crediti verso utenti Sii e Sia fatturati
58.713
59.595
-882
crediti verso utenti per Tia1
13.619
15.855
-2.236
crediti verso utenti Sii e Sia da fatturare
15.342
17.109
-1.767
crediti verso utenti per conguagli tariffari idrici
24.725
13.043
11.682
crediti verso utenti per conguagli tariffari ambiente
-4.103
-4.309
206
totale crediti verso utenti Sii e Sia
108.296
101.293
7.003
Per quanto riguarda i crediti verso utenti d’igiene ambientale si ricorda che la sentenza della Corte di cassazione civile a sezioni unite n. 5078/2016 ha definitivamente appurato la natura tributaria della tariffa d’igiene ambientale (Tia1).
Sebbene la sentenza non avesse prodotto effetti in merito alla titolarità del credito Tia1, che è rimasta quindi in capo alla società, non è però rimasto a quest’ultima il rischio d’insolvenza, stante appunto l’accertata natura tributaria della tariffa.
La natura tributaria, infatti, ha trasferito ai Comuni il rischio d’insolvenza e questo avviene tramite l’inserimento di quote di eventuali perdite su crediti nei piani finanziari d’igiene ambientale successivi a quello dell’accertata inesigibilità del credito, al netto di eventuali quote residue di accantonamenti per perdite già inserite nei vecchi piani economico-finanziari in regime di Tia1.
I crediti per Tia1 al 31 dicembre 2021 ammontano a k€ 13.619; le quote residue di accantonamenti perdite già inserite nei vecchi piani finanziari in regime di Tia1 al 31 dicembre 2021 (iscritte dalla società come fondo svalutazione crediti) sono pari a k€ 4.336.
Veritas spa bilancio 2021170
Al 31 dicembre 2021 i crediti residui verso utenti per conguagli tariffari idrici ammontano a k€ 24.725 e sono così composti:
descrizione conguaglio
importo in k€
esercizio di fatturazione
rif. esercizio conguagliato
atto deliberativo
(residuo da fatturare) conguagli per scostamento
costi/ricavi 2004-11 e riconoscimento ammortamenti
pregressi al 2004 (metodo normalizzato)
95
2014-16
2004-2011
determine direttore Consiglio
di bacino 585-586/2014
del 30.06.2014
conguagli per scostamento
costi/ricavi 2010-11 ex Asi (metodo normalizzato)
-2.499
da definire
2010-2011
determina assemblea Consiglio
di bacino Veneto Orientale 4/2012
del 24.02.2012
conguaglio per adeguamento al Vrg
applicato per il 2017
(Vrg e conguaglio metodo tariffario idrico 2)
3.218
2022-2023
2017
deliberazione Consiglio di bacino
5/2017 – 6/2017 del 16.02.2017
delibera Aeegsi 113/2017/R/idr
conguaglio per adeguamento al Vrg
applicato per il 2019 (Vrg metodo tariffario idrico 2
conguaglio metodo tariffario idrico 3)
4.046
2022-2023 e oltre
2019
deliberazione Consiglio di bacino
9/2018 del 26.06.2018
delibera Arera n. 10/2019/R/idr
conguaglio per adeguamento al Vrg
applicato per il 2020
(Vrg e conguaglio metodo tariffario idrico 3)
10.554
2022-2023 e oltre
2020
delibera Arera n. 46/2021/R/idr
conguaglio per adeguamento al Vrg
applicato per il 2021
(Vrg e conguaglio metodo tariffario idrico 3)
9.311
2023
2021
delibera Arera n. 46/2021/R/idr
totale crediti per conguagli tariffa idrici
24.725
Per quanto riguarda i crediti per conguagli tariffari ambiente, questi derivano dall’applicazione del nuovo metodo tariffario Mtr istituito da Arera a partire dalle tariffe 2020, con la previsione di una componente di conguaglio derivanti dal ricalcolo dei piani economico-finanziari 2018 e 2019, da addebitare nelle tariffe 2020 e 2021.
Si riferiscono solo ai Comuni in regime di tariffa puntuale Tarip, fatturata direttamente da Veritas agli utenti, mentre per i Comuni in regime tributario Tari, e per i quali Veritas fattura il servizio di igiene ambientale ai Comuni stessi, i conguagli sono iscritti all’interno dei crediti verso enti soci.
In particolare con l’approvazione dei Pef 2020 e 2021 da parte del Consiglio di bacino Venezia ambiente avvenuta nel giugno 2021 e, da parte dei Comuni, la successiva presa atto di tali Pef e l’adozione della manovra tariffaria per il 2021 sono stati stabiliti:
■i conguagli 2018 con ripartizione in quattro rate nei Pef 2020-2023;
■i conguagli 2019 con ripartizione in quattro rate nei Pef 2021-2024;
■i conguagli 2020 (entro Cap) con ripartizione in tre rate nei Pef 2021-2023.
In particolare i conguagli 2020 derivano dall’applicazione dell’art. 107 del dl 18/2020 (decreto “cura Italia” emanato a fronte dell’emergenza sanitaria) che ha dato la possibilità ai Comuni di confermare per il 2020 le tariffe della Tari e della Tarip approvate per il 2019, con la previsione di ripartizione nei tre anni successivi del conguaglio derivante dai costi del Pef 2020 e quelli del Pef 2019 adottato per le tariffe 2020.
Inoltre sono iscritti a (minor) crediti per conguagli tariffari le quote di conguaglio derivanti dalla consuntivazione dei piani finanziari, ovvero tra quanto addebitato agli utenti e quanto previsto dai Pef (cosiddetto delta fatturato).
Per quanto riguarda il delta fatturato precedente all’1 gennaio 2020 si è in attesa di definizione delle modalità e delle tempistiche di recupero, mentre per il delta fatturato generatosi a partire dall’1 gennaio 2020 il recupero è fissato, secondo l’Mtr-2, nei Pef del secondo anno successivo rispetto al conguaglio.
Veritas spa bilancio 2021171
La tabella che segue evidenzia quindi i crediti residui verso utenti per conguagli tariffari ambientali al 31 dicembre 2021, per un importo complessivo di k€ - 4.103:
(in migliaia di euro)
importo in k€
esercizio di fatturazione
atto deliberativo
conguagli tariffari 2018 Mtr
1.491
2022-2023
deliberazione Consiglio di bacino
5/2021 del14.06.2021
conguagli tariffari 2019 Mtr
1.979
2022-2024
deliberazione Consiglio di bacino
5/2021 del14.06.2021
conguagli tariffari 2020 Mtr (entro Cap)
513
2022-2023
deliberazione Consiglio di bacino
5/2021 del14.06.2021
conguagli per delta fatturato al 31.12.2019 pre-Mtr
-4.846
da definire
conguagli per delta fatturato 2020 Mtr
-1.326
2022
conguagli per delta fatturato 2021 Mtr
-1.914
2023
totale crediti per conguagli tariffari ambiente
-4.103
Si segnala che la parte dei conguagli tariffari relativi al 2020 per la quota che superava l’aumento tariffario del 6,6% rispetto all’anno precedente (conguagli oltre Cap), se non sono stati coperti dai Comuni con fondi propri, non sono stati iscritti a bilancio in quanto rimane l’incertezza sul loro riconoscimento in attesa delle ulteriori approvazioni da parte di Arera.
Anche nell’elaborazione dei Pef 2021 una parte dell’aumento tariffario, essendo oltre il Cap, non è stato subito riconosciuto, e quindi anche tale conguaglio non è stato iscritto a bilancio in attesa delle ulteriori approvazioni da parte di Arera.
L’importo di tali conguagli non iscritti ammontano a k€ 126 per il 2020 e k€ 1.573 per il 2021.
I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno generalmente scadenza a 60 giorni.
I crediti verso utenti del Sii e Sia sono infruttiferi sino alla scadenza stabilita, pari a 30 giorni dalla data di emissione della bolletta, mentre dopo la scadenza maturano interessi di mora regolati dai disciplinari approvati dai Comuni.
I crediti verso altre parti correlate includono i crediti verso le società controllate dagli enti soci.
La tabella che segue mostra la movimentazione del fondo svalutazione crediti in ciascuno dei periodi considerati:
(in migliaia di euro)
svalutati
individualmente
svalutati
collettivamente
totale
al 1° gennaio 2020
3.140
34.010
37.150
incrementi per aggregazioni aziendali
accantonamenti
514
7.545
8.059
utilizzi
-38
-5.848
-5.886
incrementi, decrementi e storni
-8
-8
al 31 dicembre 2020
3.608
35.707
39.315
incrementi per aggregazioni aziendali
accantonamenti
716
172
888
utilizzi
-58
-3.035
-3.093
incrementi, decrementi e storni
-2
-2
al 31 dicembre 2021
4.264
32.844
37.108
Al 31 dicembre l’analisi dei crediti commerciali che erano scaduti ma non svalutati è la seguente:
scaduti ma non svalutati
(in migliaia di euro)
totale
non scaduti
– in bonis
<30 giorni
30-60 giorni
60-90 giorni
90-120 giorni
>120 giorni
2021
92.068
61.771
5.002
2.061
2.044
1.180
20.010
2020
76.716
43.553
6.838
2.782
2.746
2.211
18.586
La fascia di scaduto oltre 120 giorni si riferisce principalmente ai crediti da bollettazione (Tia-Tarip-idrico).
Veritas spa bilancio 2021172
15. Crediti verso enti soci
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai crediti verso enti soci al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
crediti verso Comune di Venezia
11.836
1.998
10.197
2.664
crediti verso Comuni con quota super. al 10%
crediti verso Comuni con quota infer. al 10%
5.920
5.628
totale crediti verso enti soci
17.756
1.998
15.825
2.664
I crediti verso i Comuni soci sono aumentati complessivamente di k€ 1.265.
Non sono presenti attualmente soci con quote di possesso superiore al 10% e inferiore al 50% (in precedenza tali crediti si riferivano al solo Comune di Chioggia).
Anche per questo esercizio la società ha continuato a utilizzare lo strumento della cessione del credito con i principali Comuni soci per lo smobilizzo dei crediti relativi ai corrispettivi maturati.
Tra i crediti verso gli enti soci entro i 12 mesi sono compresi conguagli per tariffa d’igiene ambientale (in regime Tari) e crediti per quote di Pef ancora da emettere che ammontano complessivamente a k€ 2.916. La parte relativa ai soli conguagli tariffari ammonta a 2.346, di cui k€ 3.008 verso il Comune di Venezia e k€ -662 verso gli altri comuni e sono così composti:
(in migliaia di euro)
importo in k€
esercizio di fatturazione
atto deliberativo
conguagli tariffari pre-Mtr
1.274
da definire
conguagli tariffari 2018 Mtr
-156
2022-2023
deliberazione Consiglio di bacino
5/2021 del14.06.2021
conguagli tariffari 2019 Mtr
-1.290
2022-2024
deliberazione Consiglio di bacino
5/2021 del14.06.2021
conguagli tariffari 2020 Mtr (entro Cap)
371
2022-2023
deliberazione Consiglio di bacino
5/2021 del14.06.2021
conguagli per delta fatturato Tia al 31.12.2019 pre-Mtr
-1.017
da definire
conguagli per recupero crediti stralciati Tia1 pre-Mtr
235
da definire
conguagli per recupero crediti stralciati Tia1 nel 2020
2.001
2022
conguagli per recupero crediti stralciati Tia1 nel 2021
928
2023
totale crediti per conguagli tariffari
2.346
I crediti per conguagli tariffari recuperabili oltre l’esercizio sono iscritti nelle attività correnti in quanto riferibili al normale svolgimento del ciclo operativo, come previsto dallo Ias 1 par. 68.
Si rimanda alla nota precedente in merito alle valutazioni su detti conguagli.
I crediti verso enti soci per conguagli tariffari per la parte oltre Cap non iscritti a bilancio in attesa di autorizzazione da parte di Arera ammontano a k€ 580 per il 2020 e k€ 1.072 per il 2021.
Veritas spa bilancio 2021173
Di seguito si riporta il dettaglio dei crediti verso il Comune di Venezia:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
crediti da contratto di servizio, lavori di ingegneria
e altri crediti di natura corrente
5.481
4.746
crediti rateizzati
1.998
2.664
crediti per fatture da emettere
4.718
2.137
crediti per Sii e Sia
-2
9
crediti per contributi conto impianti
0
1.059
crediti per conguagli tariffari ambiente
1.639
2.246
totale crediti verso Comune di Venezia
11.836
1.998
10.197
2.664
I crediti verso il Comune di Venezia oltre l’esercizio si riferiscono alle rate con scadenza oltre il 2023 del riconoscimento a favore di Veritas da parte di tale Comune dei ricavi pregressi per l’attività cimiteriale e per la riscossione del canone previsto dalla legge 206/95, avvenuto a seguito dell’accordo firmato dalla due parti nel dicembre 2015, il quale ne prevede il rimborso in 10 anni.
Veritas spa bilancio 2021174
16. Crediti verso collegate
La tabella che segue evidenzia il dettaglio dei crediti verso società collegate al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Insula spa
1.382
Sifa scpa
3.238
9.704
2.608
9.804
Veritas Conegliano srl
28
157
Vier scarl
276
4.227
281
4.227
totale crediti verso società collegate
3.542
13.931
4.428
14.031
I crediti verso Sifa oltre l’esercizio si riferiscono alla conversione dei crediti commerciali a crediti finanziari avvenuta a seguito della stipula dei patti parasociali di Sifa in data 27 dicembre 2016, e alla successiva acquisizione della stessa tipologia di crediti da Sifagest in liquidazione.
Tali crediti sono oggetto di attualizzazione finanziaria.
I crediti verso Vier oltre l’esercizio si riferiscono a un finanziamento concesso alla società quando era controllata, originato in parte dal conferimento del ramo Energia.
Veritas spa bilancio 2021175
17. Crediti verso società controllate
La tabella che segue evidenzia il dettaglio dei crediti verso società controllate al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Ecoprogetto Venezia srl
3.086
8.036
Sifagest scarl in liquidazione
630
163
Mive srl in liquidazione
181
4.102
39
4.043
Eco-ricicli Veritas srl
22.235
5.100
19.268
5.700
Vier scarl
Asvo spa
5.126
7.237
Consorzio bonif. riconv. Produttiva in liq.
100
4.037
89
3.967
Metalrecycling Venice srl
195
1.843
64
2.157
Rive srl
61
35
Depuracque servizi srl
626
201
Lecher ricerche e analisi srl
96
17
totale crediti verso società controllate
31.706
15.082
35.616
16.030
I crediti verso società controllate si riducono rispetto allo scorso esercizio per k€ 4.858.
Tra le variazioni più rilevanti si segnala la diminuzione dei crediti verso Ecoprogetto entro i 12 mesi (-k€ 4.950) e l’aumento dei crediti verso Eco-ricicli entro i 12 mesi (+k€ 2.367).
I crediti oltre l’esercizio si riferiscono a finanziamenti infragruppo concessi alle società controllate da parte della società.
Veritas spa bilancio 2021176
18. Altri crediti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative agli altri crediti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
crediti verso enti pubblici per contributi c/impianti
990
5.753
crediti verso erario per Iva
5
207
anticipi a fornitori
1.548
906
crediti verso istituti previdenziali
288
262
crediti verso personale
261
265
ratei e risconti attivi
2.541
2.630
credito per cessione di investimenti immobiliari
172
5.838
altri crediti
915
743
totale altri crediti
6.720
16.604
I crediti verso gli enti pubblici per contributi si riferiscono a contributi su investimenti deliberati principalmente dalla Regione Veneto ma non ancora erogati.
Tali crediti sono diminuiti rispetto all’esercizio precedente di k€ 4.763 a seguito di incasso.
Il credito per cessione d’investimenti immobiliari è diminuito di k€ 5.666 in seguito alla conclusione dell’operazione riguardante l’area di Sant’Andrea, con la retrocessione dell’area a Veritas e la contemporanea compensazione delle partite creditorie e debitorie riguardanti l’operazione.
Veritas spa bilancio 2021177
19. Crediti per imposte sul reddito
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai crediti per imposte sul reddito al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
crediti per Ires entro l’esercizio
2.128
2.853
crediti per Ires oltre l’esercizio
80
5.523
crediti per Irap
531
114
altri crediti tributari
244
163
totale crediti per imposte sul reddito
2.983
8.653
I crediti per Ires e Irap corrispondono alla differenza negativa tra le imposte di competenza dell’esercizio e gli acconti d’imposta versati.
Per l’Ires, in particolare, si ricorda che Veritas insieme alle altre società controllate hanno aderito al consolidato fiscale nazionale e pertanto, per queste società, la liquidazione dell’imposta Ires spetta solamente a Veritas, in quanto capogruppo.
Si segnala che durante l’esercizio 2021 è avvenuto l’incasso per k€ 5.264 del credito relativo all’istanza di rimborso Ires per deduzione dell’Irap sul costo del lavoro per il periodo 2007-2011, presentata nel 2013 e iscritta nei crediti per Ires oltre l’esercizio.
I crediti per Ires oltre l’esercizio residui si riferiscono a quote di crediti d’imposta compensabili con altrettanti debiti tributari non prima del 31 dicembre 2022.
Veritas spa bilancio 2021178
20. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
cassa e assegni
25
16
depositi bancari e postali
131.918
173.549
totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti
131.943
173.565
La liquidità depositata presso le banche matura interessi a tassi variabili basati sui tassi di deposito giornalieri delle banche.
I c/c bancari e postali classificati nelle disponibilità liquide vengono utilizzati anche per la riscossione della Tares e della Tari.
Le disponibilità liquide diminuiscono rispetto l’esercizio precedente per k€ 41.622.
L’analisi delle variazioni delle disponibilità liquide è esposta dettagliatamente nel rendiconto finanziario.
Si segnala, infine, che al 31 dicembre 2021 la società disponeva di linee di credito non utilizzate per k€ 87.064.
Veritas spa bilancio 2021179
21. Capitale sociale e riserve
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative al capitale sociale e alle riserve al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
capitale sociale
145.397
145.397
riserva legale
4.495
4.258
azioni proprie
0
-1
altre riserve
109.240
104.387
utili/perdite a nuovo
-690
-690
utili/perdite dell’esercizio
9.435
4.749
totale patrimonio netto
267.877
258.100
Il capitale sociale al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 145.397 ed è costituito da 2.907.943 azioni del valore nominale di 50 euro l’una. Di queste, 8 azioni, per un valore nominale di 400 euro, sono azioni proprie detenute da Veritas ai fini di eventuali future cessioni ai Comuni soci e ad altri Comuni conseguentemente alle operazioni previste di aggregazione societaria e di affidamento di servizi in altri territori.
La riserva legale è aumentata di k€ 237 rispetto al precedente esercizio per accogliere la quota del 5% di destinazione dell’utile dell’anno 2020. Non avendo raggiunto il limite previsto dall’art. 2430 del codice civile, la riserva non è disponibile.
All’interno delle altre riserve è presente la riserva non distribuibile per vincolo Foni per k€ 19.162 costituita:
■per k€ 13.157 in sede di destinazione del risultato di esercizio 2020, in quanto è necessario assicurare il vincolo di destinazione degli investimenti idrici riguardante la componente Foni della tariffa idrica per il 2020 (ai sensi dell’art. 22.1 dell’allegato A della delibera Aeegsi 643/2013/R/idr) mediante l’assegnazione di apposita riserva non disponibile del patrimonio netto; poiché gli investimenti idrici per i quali vige il vincolo di destinazione sulla tariffa 2020 sono stati realizzati, l’assemblea dei soci potrà, in sede di approvazione del bilancio, far venire meno l’indisponibilità di tale quota di riserva Foni;
■per k€ 6.005 nel corso del 2016 per adempiere alla garanzia di durata quinquennale prevista dall’art. 151 comma 5 del dlgs 152/2006, il quale prevede che il gestore del servizio idrico presti una garanzia a copertura degli investimenti da realizzazione pari al 10% degli investimenti previsti.
Gli amministratori, inoltre, ritengono opportuno, anche per questo esercizio e sempre in sede di approvazione del bilancio 2021, assicurare il vincolo di destinazione degli investimenti idrici per la componente Foni della tariffa 2021, pari a k€ 17.498.
È stata inoltre ridotta la riserva negativa di cash flow hedge pari al valore equo al netto dell’effetto fiscale per k€ 339, relativo a due contratti derivati stipulati nell’esercizio 2020, a seguito della verifica delle loro caratteristiche di copertura dei rischi di variazioni nei tassi di interesse.
Si rinvia al prospetto delle variazioni del Patrimonio netto per ulteriori dettagli.
Veritas spa bilancio 2021180
Di seguito vengono analizzate le poste del patrimonio netto sotto il profilo della disponibilità e dell’utilizzazione possibile nel futuro, così come richiesto dall’art. 2427 comma 1 lettera 7 bis del codice civile.
voci del patrimonio netto (in migliaia di euro)
importo
possibilità di utilizzazione
quota
distribuibile
riserva legale
4.495
B
riserva vincolo Foni
19.162
B
riserva sovrapprezzo azioni
24.096
A, B
riserva Fta Ias/Ifrs
3.028
A, B
riserva da avanzo di fusione
5.905
A, B, C
5.905
altre riserve
57.049
A, B, C
57.049
totale
113.735
62.954
quota non distribuibile (art. 2426 comma 1 n. 5)
residua quota distribuibile
62.954
A per aumento di capitale; B per copertura perdite; C per distribuzione ai soci.
Veritas spa bilancio 2021181
22. Debiti verso banche e finanziamenti a medio-lungo termine
I debiti verso banche e i finanziamenti a medio-lungo termine bancari ammontano a k€ 186.070 (di cui k€ 146.701 con scadenza oltre l’esercizio successivo e k€ 39.369 entro l’esercizio) e aumentano rispetto all’esercizio precedente di k€ 7.904.
Tali debiti in questo esercizio riguardano sostanzialmente soli finanziamenti e la tabella che segue ne evidenzia le informazioni al 31 dicembre 2021:
dataerogazione
importooriginario
tasso diinteresse
datascadenza
residuo31.12.2021
di cui a breve
di cui amedio-lungo
29/12/2009
25.000
euribor 6m + 1,30%
31/12/2025
7.509
1.813
5.696
*
24/07/2009
20.000
euribor 6m + 1,75%
30/06/2024
4.864
1.860
3.004
*
03/08/2011
7.000
euribor 3m + 2,10%
01/07/2022
846
846
0
*
28/12/2011
1.200
4,40%
30/06/2026
381
78
303
*
20/03/2014
800
euribor 3m + 4,00%
20/03/2024
184
68
116
**
06/05/2015
30.000
0,68%
06/05/2030
22.484
2.656
19.828
**
19/09/2016
20.000
0,61%
19/09/2031
17.775
1.704
16.071
**
13/01/2017
10.000
euribor 3m + 2,25%
31/03/2024
3.373
1.473
1.900
30/11/2007
2.280
euribor 6m + 0,95%
30/11/2022
207
207
0
30/06/2008
1.450
euribor 6m + 0,90%
30/06/2023
205
134
71
**
30/06/2010
3.000
euribor 6m + 1,49%
31/12/2025
800
200
600
22/11/2010
587
euribor 6m + 1,31%
31/12/2025
177
43
134
**
31/12/2012
4.000
euribor 6m + 4,35%
30/06/2022
264
264
0
13/01/2017
5.000
euribor 6m + 0,95%
31/12/2024
2.191
719
1.472
30/05/2017
10.000
euribor 3m + 2,50%
30/06/2023
3.138
2.067
1.071
**
01/06/2017
15.000
euribor 3m + 2,90%
30/06/2024
6.075
2.368
3.707
**
29/01/2018
8.000
2,53%
30/06/2025
3.984
1.136
2.848
03/05/2018
3.000
euribor 3m + 2,15%
30/06/2023
932
618
314
08/05/2019
5.000
euribor 3m + 2,30%
28/06/2024
2.556
1.001
1.555
**
19/06/2019
15.000
euribor 6m + 2,85%
19/06/2025
9.833
2.674
7.159
30/10/2019
10.000
euribor 6m + 2,50%
31/10/2025
8.265
1.995
6.270
14/01/2020
15.000
euribor 1m + 2,50%
01/02/2027
11.304
2.034
9.270
**
12/11/2020
40.000
euribor 3m + 1,30%
30/09/2026
38.050
7.695
30.355
(a)
31/05/2021
15.000
fisso 2,45%
30/06/2027
13.771
2.359
11.412
(b) **
28/09/2021
10.000
euribor 3m + 1,70%
30/06/2027
9.966
902
9.064
(c)
26/10/2021
10.000
fisso 1,5%
31/03/2029
9.945
1.032
8.913
(d)
02/11/2021
7.000
euribor 3m + 1,556%
30/09/2026
6.991
1.423
5.568
totale finanziamenti a medio-lungo termine
186.070
39.369
146.701
meno quota corrente
-39.369
finanziamenti a m/l – quota non corrente
146.701
Si evidenzia che i seguenti finanziamenti (contrassegnati nella tabella dal carattere *) sono garantiti da ipoteca:
■finanziamento stipulato a luglio 2009 da Veritas spa con Mediocredito del Friuli Venezia Giulia per k€ 20.000, il cui debito residuo al 31 dicembre 2021 è di k€ 4.864, garantito da ipoteca sull’immobile di Santa Croce 489, dove ha sede legale la società;
■finanziamento stipulato nell’agosto 2011 da Veritas spa con Banca Antonveneta (ora Monte Paschi di Siena) per k€ 7.000, il cui debito residuo al 31 dicembre 2021 è di k€ 846, garantito da ipoteca sull’immobile del centro direzionale 2 di Mestre in via Orlanda 39;
■finanziamento acquisito nel dicembre 2011 da Veritas spa con Banca Intesa infrastrutture e sviluppo per k€ 1.200, il cui debito residuo al 31 dicembre 2021 è di k€ 381, garantito da ipoteca sull’area relativa all’ecocentro di Mogliano Veneto;
■finanziamento stipulato nel marzo 2014 da Veritas spa con Banca popolare dell’Alto Adige per k€ 800, il cui debito residuo al 31 dicembre 2021 è di k€ 184, garantito da ipoteca sulle
Veritas spa bilancio 2021182
aree di pertinenza della discarica di Ca’ Perale a Mirano.
Con riferimento al processo di gestione finanziaria, si è riscontrata la necessità di rinnovare le quote di mutui in scadenza, e di mantenere elevata la situazione di liquidità dell’azienda, per soddisfare il fabbisogno corrente per la gestione del capitale circolante e permettere la realizzazione degli investimenti.
Nel corso dell’esercizio 2021 sono stati accesi i seguenti finanziamenti chirografari:
a) finanziamento stipulato il 31 maggio 2021 da Veritas spa con Banca di Cividale spa, per l’importo di complessivi k€ 15.000, allo scopo di realizzare investimenti strutturali e acquisti di macchinari. Questo finanziamento ha presupposto la chiusura a maggio 2021 del residuo del precedente prestito in essere che ammontava a k€ 5.453 (su un importo iniziale di k€ 7.000), quindi il flusso netto in entrata è risultato pari a k€ 9.547. Il finanziamento, con scadenza il 30 giugno 2027, prevede rimborsi trimestrali al tasso fisso di 2,45%; il rimborso è iniziato il 30 settembre 2021;
b) finanziamento stipulato il 28 settembre 2021 da Veritas spa con Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale assistito da garanzia Sace per l’importo di complessivi k€ 10.000; il finanziamento, con scadenza il 30 giugno 2027, prevede rimborsi trimestrali al tasso variabile euribor 3 mesi (no floor) + 1,70 spread. Il rimborso inizierà il 30 settembre 2022.
c) finanziamento stipulato il 26 ottobre 2021 da Veritas spa con Banca Carige assistito da garanzia Sace per l’importo di complessivi k€ 10.000, il finanziamento con scadenza il 31 marzo 2029, prevede rimborsi trimestrali al tasso fisso 1,50%. Il rimborso inizierà il 30 giugno 2022.
d) finanziamento stipulato il 2 novembre 2021 da Veritas spa con Credito Emiliano - Credem spa assistito da garanzia Sace per l’importo di complessivi k€ 7.000; il finanziamento, con scadenza il 30 settembre 2026, prevede rimborsi trimestrali al tasso variabile Euribor 3M (no floor) + spread 1,556. Il rimborso inizierà il 30 giugno 2022.
I finanziamenti di cui al punto b), c) e d) sono assistiti da garanzia Sace.
Ai sensi dell’art. 1 comma 1 del Dl n. 23 dell’8 aprile 2020, al fine di assicurare la necessaria liquidità alle imprese con sede in Italia colpite dall’epidemia covid-19, diverse dalle banche e altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, ha previsto la possibilità per Sace spa di concedere garanzie fino al 30 giugno 2022, in conformità con la normativa europea in tema di aiuti di Stato, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle suddette imprese. Sono stati quindi stipulati i tre finanziamenti sopra citati con Banca del Mezzogiorno – Mediocredito centrale, Banca Carige spa, Credito emiliano – Credem spa, allo scopo saranno utilizzati per supportare il fabbisogno finanziario per la realizzazione del piano di investimenti previsto nei prossimi anni nel servizio idrico integrato, nel servizio di igiene ambientale, nei servizi pubblici locali e nella gestione delle strutture centrali, quali sistemi informativi e ampliamenti nella gestione del patrimonio aziendale.
Alcuni finanziamenti a medio-lungo termine, perfezionati nel corso degli anni (contraddistinti nella tabella dal carattere **), includono clausole contrattuali che prevedono il rispetto di determinati parametri economico-finanziari (covenants) sulla base delle risultanze del bilancio consolidato e/o d’esercizio al 31 dicembre di ogni anno.
In caso di mancato rispetto dei medesimi, gli istituti bancari potrebbero esercitare di diritto la richiesta di rimborso anticipato, per la quota residua, dei finanziamenti erogati.
Sulla base delle risultanze del bilancio consolidato e del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021, Veritas ha rispettato i parametri finanziari previsti da tali finanziamenti a medio-lungo termine.
Veritas spa bilancio 2021183
Al 31 dicembre 2021, le scadenze dei finanziamenti a medio-lungo termine per periodo sono le seguenti:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31 dicembre 2022
39.369 €
31 dicembre 2023
39.108 €
31 dicembre 2024
34.120 €
31 dicembre 2025
28.449 €
31 dicembre 2026
19.880 €
oltre il 2026
25.144 €
totale finanziamenti a medio-lungo termine
186.070 €
La tabella seguente mostra la composizione dei debiti verso banche e della quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine
39.369
28.894
debiti verso banche in conto corrente
altri debiti bancari
1
totale debiti verso banche e quota corrente
dei finanziamenti a medio-lungo termine
39.369
28.895
Veritas spa bilancio 2021184
23. Finanziamenti da altri finanziatori
I finanziamenti da altri finanziatori ammontano complessivamente a k€ 157.760, di cui k€ 151.595 a medio-lungo termine e k€ 6.165 a breve termine.
Sono costituiti da:
■prestiti obbligazionari per k€ 136.090 (di cui a breve termine k€ 3.992);
■debiti per leasing finanziari per k€ 35 (tutto a breve termine);
■debiti per leasing operativi (Ifrs 16) per k€ 5.833 (di cui a breve termine per k€ 1.315);
■altri finanziamenti per k€ 15.802 (di cui a breve termine per k€ 823).
I debiti per prestiti obbligazionari, iscritti secondo il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, si riferiscono a:
1.k€ 11.498 al prestito obbligazionario emesso da ex Asi nel luglio 2014 (denominato Hydrobond) per l’importo nominale di k€ 15.000 sul mercato italiano ExtraMot Pro.
2.k€ 99.713 al prestito obbligazionario emesso da Veritas nel dicembre 2020 per l’importo nominale di k€ 100.000 sul mercato regolamento irlandese (Euronext Dublin – Ise).
3.k€ 24.879 al nuovo prestito obbligazionario emesso da Veritas nel dicembre 2021 per l’importo nominale di k€ 25.000 a sottoscrizione privata da investitori professionali.
L’Hydrobond di k€ 15.000 ha le seguenti caratteristiche:
■durata ventennale con scadenza luglio 2034;
■importo nominale da restituire in quote semestrali di k€ 375 dal gennaio 2017; nel corso del 2021, pertanto, sono state rimborsate k€ 750 di quote capitale;
■emesso nell’ambito di un progetto che ha coinvolto le società aderenti a Viveracqua, con due fasi di emissione (quella di ex Asi fa parte della prima emissione), per un valore complessivo di k€ 227.000: gli Hydrobond emessi dalle società di Viveracqua sono stati collocati da una società veicolo appositamente costituita (Viveracqua Hydrobond 1 – VH1) per poi essere sottoscritti nella misura del 97,2% dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) e per la residua quota del 2,8% da altri investitori istituzionali;
■i bond maturano un interesse semplice del 4,2% riconosciuto a VH1, la quale paga poi ai sottoscrittori un interesse del 3,9%; è prevista la retrocessione degli interessi pagati sia da parte della VH1 per 0,3%, sia dai secondi emittenti per 1,5%, in quanto questi ultimi hanno ottenuto di pagare un interesse più basso rispetto ai primi emittenti;
■costituzione di un pegno irregolare (credit enhancement) di k€ 2.400, depositato presso un conto vincolato; gli interessi che maturano su tali somme sono da utilizzarsi in via prioritaria per pagare le spese dell’operazione (si veda anche quanto descritto nel paragrafo relativo alle Altre attività finanziarie);
■rispetto dei seguenti covenants finanziari nei confronti del sottoscrittore Bei:
Ebitda/Of > 3,5
Pfn/Ebitda <= 5
Tali parametri sono soggetti a verifica semestrale sulla base delle risultanze del bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2021 tali parametri risultano rispettati.
Il bond emesso nel 2020 di k€ 100.000 ha le seguenti caratteristiche:
■importo nominale da restituire in unica soluzione (bullet) alla scadenza di k€ 100.000;
■collocato nel dicembre 2020 sul mercato regolamentato irlandese (Euronext Dublin) e sottoscritto da investitori qualificati;
■della durata di 7 anni e pertanto con scadenza a dicembre 2027;
Veritas spa bilancio 2021185
■con cedole posticipate annuali da rimborsare a dicembre di ogni anno a un tasso di interesse nominale del 3,25%, soggetto a un possibile aumento (step-up) del 0,10% annuo in relazione a uno qualsiasi dei periodi di interesse dal 2024 al 2027 nel caso in cui la società non ottenga un rating o un punteggio ESG di livello predeterminato;
■il rating o punteggio ESG, ogni anno a partire da novembre 2024, deve essere uno qualsiasi dei seguenti rating o punteggi ambientali, sociali e di governance:
nel caso di EcoVadis, un rating di sostenibilità “Gold” o migliore;
nel caso di ISS, un rating aziendale ESG pari o superiore a “C +”; o
nel caso di Sustainalytics, un rating di rischio ESG inferiore o uguale a 25;
■rispetto dei seguenti covenants finanziari:
Pfn/Pn <= 2
Pfn/Ebitda <= 5
Tali parametri sono soggetti a verifica annuale sulla base delle risultanze del bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2021 tali parametri risultano rispettati.
Il nuovo bond emesso nel dicembre 2021 di k€ 25.000 ha le seguenti caratteristiche:
■durata di 17 anni e pertanto con scadenza a dicembre 2038;
■importo nominale da restituire in rate semestrali di k€ 860 a partire dal 31 dicembre 2024;
■a sottoscrizione privata (private placement) collocato presso investitori professionali infrastrutturali non quotato;
■con cedole posticipate semestrali da rimborsare a giugno e a dicembre di ogni anno a un tasso di interesse nominale del 3,35%;
■rispetto dei seguenti covenants finanziari:
Pfn/Pn <= 2
Pfn/Totale Immobilizzazioni <= 60%
Tali parametri sono soggetti a verifica annuale sulla base delle risultanze del bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2021 tali parametri risultano rispettati.
Il prestito obbligazionario emesso da Veritas nel novembre 2014 per l’importo nominale di k€ 100.000 sul mercato regolamentato irlandese (Euronext Dublin – Ise), giunto a scadenza, è stato rimborsato in data 14 maggio 2021.
I debiti per leasing finanziari sono dettagliati nella seguente tabella:
(in migliaia di euro)
data
sottoscrizione
importo
originario
tasso di
inter. originar.
durata
in mesi
termine
contr.
residuo
31.12.2021
di cui
a breve
di cui a
medio-lungo
Banca Italease
01/03/2007
3.468
3,57%
180
2022
35
35
totale leasing
3.468
35
35
Durante l’esercizio 2021 non sono stati stipulati nuovi contratti di leasing finanziario.
Veritas spa bilancio 2021186
I debiti per leasing operativi sono dettagliati nella seguente tabella:
tipologia beni
importooriginario
tasso diinter. originar.
terminecontr.
residuo31.12.2021
di cui a breve
di cui amedio-lungo
attrezzature
11
3,50%
2023
3
3
0
autoveicoli ind. leggeri
240
2,03%
2022
101
101
0
autovetture
478
2,03% – 3,50%
2022-2024
130
89
41
fabbricati e aree
8.279
2,97% – 4,03%
2022-2050
4.041
792
3.249
prodotti informatici
1.549
2,41% – 3,50%
2022-2026
1.202
274
928
sottosuolo, spazi acquei e altri beni demaniali
605
3,50%
2024-2038
356
56
300
totale complessivo
11.162
5.833
1.315
4.518
I debiti per leasing operativi iscritti secondo il principio contabile Ifrs 16 si decrementano rispetto allo scorso esercizio di k€ 676.
Si fa presente che se i leasing operativi sono stipulati con parti correlate, i relativi debiti sono iscritti nella rispettiva voce di bilancio riferita alle stesse parti correlate.
Gli altri finanziamenti ammontano a k€ 15.802 e si riferiscono al debito nei confronti di Veneto Acque, società in house della Regione Veneto, a fronte dell’acquisto dei due rami di azienda riguardanti l’infrastruttura Savec – parte est
Entrambi i debiti presentono le seguenti caratteristiche:
■scadenza al 31 marzo 2038;
■pagamento in 35 rate semestrali a partire al 31 marzo 2021;
■tasso interno di riferimento (Tir) del 3,57% e del 3,65%.
Veritas spa bilancio 2021187
24. Fondi rischi e oneri
La tabella che segue evidenzia la movimentazione dei fondi rischi e oneri al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
fondo post mortemdiscaricaCa’ Rossa
fondo post mortemdiscaricaJesolo
fondoperditeidriche occulte
fondooneri futuri fanghi stoccati non smaltiti
fondo int. di mora sentenze Corte dei conti
fondopianifinanziari ig. amb.
fondorischi suaccertamentifiscali
fondocause legali
fondo rischi su partecipate
altrifondirischie oneri
totale
al 31 dicembre 2019
3.504
19.032
5.405
1.794
3.537
8.474
5.460
3.191
2.435
5.674
58.506
increm. per aggreg. aziendale
accantonamenti
565
1.136
417
1.930
4.048
altri movimenti
731
-8.474
-4.344
-410
-12.497
utilizzi
-443
-1.577
-1.343
-520
-3.883
al 31 dicembre 2020
3.061
19.597
6.136
1.353
3.537
0
1.116
2.265
2.435
6.674
46.174
increm. per aggreg. aziendale
accantonamenti
573
1.745
6.114
526
8.958
altri movimenti
-315
1.114
-2.287
-188
-59
-1.735
utilizzi
-1.277
-547
-109
-2.265
-2.445
-6.643
al 31 dicembre 2021
1.784
19.855
7.250
2.551
1.250
0
819
6.114
2.435
4.696
46.754
I fondi rischi e oneri aumentano di k€ 580 passando da k€ 46.174 al 31 dicembre 2020 a k€ 46.754 al 31 dicembre 2021.
Qui di seguito viene fornita una sintetica descrizione della natura dei fondi di maggiori entità.
Fondo post-mortem discarica di Ca’ Rossa a Chioggia
Il fondo rappresenta lo stanziamento necessario per coprire i costi per il recupero dell’area adibita a discarica, comprensivi di monitoraggio e di smaltimento reflui. Anche in questo esercizio sono proseguite le attività di chiusura dell’impianto.
In seguito al verificarsi di nuove condizioni geotecniche della discarica, emerse in conseguenza del completamento della campagna di indagini iniziata nel 2008, tra l’altro propedeutica anche al rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale, alla presa d’atto delle nuove norme in termini di garanzia finanziaria emanate dalla Regione nel corso del 2012 e infine in base all’esito degli studi effettuati all’Università di Padova, da cui emerge la necessità di ridurre il livello del percolato all’interno del corpo discarica per prevenire problematiche di inquinamento ambientale, la società aveva avviato un processo di aggiornamento delle stime relative ai costi di chiusura e di gestione del post-mortem della discarica di Ca’ Rossa.
Da queste stime preliminari erano emersi potenziali oneri aggiuntivi, riguardanti sia nuove opere da realizzare, sia aggiornamenti delle componenti economiche delle attività post-mortem, per un ammontare di 9,3 ML€.
Gli amministratori, pertanto, avevano avviato una trattativa con il Comune di Chioggia al fine di farsi riconoscere questi potenziali oneri addizionali nei costi annui dei servizi d’igiene ambientale inseriti nei piani finanziari connessi alla definizione della Tares/Tari. La proposta, che ha riguardato l’inserimento di una voce di costo specifica, per tutti gli anni del periodo di gestione post-mortem, a decorrere dall’esercizio 2014, è stata approvata dal Consiglio comunale con delibera n. 62 del 27 giugno 2013.
L’inserimento di tali quote di costo nel calcolo delle tariffe o dei corrispettivi d’igiene ambientale non ha comportato quindi la necessità di procedere ad alcuna integrazione del fondo per il recupero dell’area.
Veritas spa bilancio 2021188
Il piano trentennale di copertura sia dei costi post-mortem, sia dei costi relativi alle opere da realizzare per la chiusura della discarica, copertura assicurata dal fondo oneri stanziato a bilancio e dall’inserimento nei piani finanziari della Tares/Tari, come detto, di una voce specifica, è stato poi modificato mediante un accordo tra la Veritas e il Comune nel febbraio 2016, ma solo con riferimento alle modalità di erogazione del corrispettivo, che per gli anni dal 2015 al 2018 è stato erogato in un’unica soluzione nel 2016 come contributo in conto capitale, lasciando però inalterata la garanzia di copertura totale dei costi nei trent’anni di riferimento. Inoltre, anche per il periodo 2019-2022 è stato deliberato dal Comune l’erogazione di tali quote come contributo in conto capitale al di fuori dei piani finanziari Tari.
L’introduzione del metodo tariffario Mtr da parte di Arera in tema di rifiuti, per il quale i piani finanziari a base della tariffa o del corrispettivo devono essere costruiti in base ai dati consuntivi relativi a secondo esercizio precedente, consentono comunque, anche se con modalità diverse, il recupero all’interno della tariffa o corrispettivo rifiuti degli oneri aggiuntivi non coperti dal fondo.
Fondo post-mortem discarica Jesolo
Il fondo accantonato rappresenta gli oneri futuri attualizzati che la società dovrà sostenere sia per il post-mortem, sia di quelli da sostenersi per la realizzazione del capping per la discarica di Jesolo, calcolato in base alla perizia di stima redatta da un esperto.
Con l’approvazione in data 9 dicembre 2019 da parte della Città metropolitana di Venezia del progetto di variante, il quale prevede un aumento delle quantità da smaltire autorizzate, ma una riduzione della durata operativa (dal 2030 al 2026), è stato rideterminato il fondo in base al nuovo progetto.
A seguito dell’aggiornamento delle previsioni dei flussi di uscita di cassa per la parte del capping, durante l’esercizio 2021 il fondo è stato nuovamente rideterminato
I nuovi oneri totali ammontano a k€ 23.059, attualizzati al 31 dicembre 2021 a k€ 19.855 con la rilevazione di oneri finanziari per k€ 573 e una rettifica dell’attualizzazione a seguito dell’aggiornamento dei flussi di uscita di cassa del capping per -k€ 315.
Fondo perdite occulte idriche
Si tratta del totale (al netto degli utilizzi) delle quote addebitate per adesione volontaria agli utenti del servizio idrico, utilizzabili a favore degli stessi utenti nel caso si riscontri una effettiva perdita anomala nell’impianto idrico interno dopo il contatore.
Le forme e le modalità di utilizzo del fondo sono normate in un regolamento approvato dal Consiglio di bacino.
Fondo oneri per fanghi stoccati ma non smaltiti
L’accantonamento a tale fondo si riferisce agli oneri previsti nel prossimo esercizio in merito allo smaltimento dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione in questo esercizio, ma non ancora smaltiti. Nell’attesa dell’avvio allo smaltimento i fanghi vengono messi a dimora nell’area 23 ettari in gestione a Veritas dal luglio 2021 (e precedentemente gestita dalla collegata Sifa).
Veritas spa bilancio 2021189
Fondo per interessi di mora (sentenze Corte dei conti)
Il fondo si riferisce agli interessi di mora rispetto a quanto disposto da alcune sentenze della Corte dei conti, che ha ritenuto non valido l’accordo di regolazione crediti e debiti stipulato da Veritas e il Comune di Venezia nel 2015, e che ha quindi condannato Veritas al pagamento, oltre gli interessi di mora, del debito verso il Comune al 31 dicembre 2014 relativo alla riscossione dei canoni della legge 206/95 e delle concessioni e dei diritti cimiteriali.
In particolare a marzo 2022 la Corte dei Conti di Roma nel giudizio di appello si è espressa stralciando dal giudizio gli importi da riversare precedenti al 1° gennaio 2012, mentre ha ordinato il pagamento degli importi riscossi e non ancora riversati per gli anni 2012-2014 comprensivi quindi degli interessi di mora.
Lo stralcio degli importi antecedenti al 1° gennaio 2012 ha permesso di ridurre il fondo rischi, già nell’esercizio 2021, di k€ 2.287 con la rilevazione in contropartita di una sopravvenienza attiva contabilizzata a conto economico all’interno dei proventi finanziari.
Fondi rischi su accertamenti fiscali
Tali fondi si riferiscono a rischi relativi ad accertamenti fiscali o similari in via di perfezionamento o già perfezionati, compresi quelli per i quali si è aperto un contenzioso.
Fondi cause legali
Il fondo cause legali accoglie gli stanziamenti su contenziosi in corso con il personale e con i terzi, tra cui anche quelli verso gli utenti per i contenziosi riguardanti l’applicazione dell’Iva sulla Tia.
Fondi rischi su partecipazioni
Tale fondo accoglie il valore dei rischi sulle partecipazioni detenute da Veritas, nel caso non ci sia presenza di perdita durevole del valore della partecipazione ma solo un semplice rischio.
Tale fondo si riferisce per k€ 1.686 allo stanziamento residuo in merito alla partecipazione in Sifa e per k€ 749 ai rischi sulla liquidazione di Mive.
Altri fondi rischi e oneri
Gli altri fondi rischi e oneri comprendono stanziamenti a copertura dei possibili rischi sul pagamento futuro di canoni di concessione di competenza (k€ 1.175), sugli oneri derivanti dalla responsabilità per danni in caso di sinistri (k€ 251), un fondo per gli oneri futuri di urbanizzazione dell’area ex Alcoa a Fusina (k€ 1.103), i fondi trasferiti dal Consorzio responsabile bacino veneziano per la sistemazione finale dell’ex discarica di Marcon (k€ 102), il fondo per le penalità previste dall’art. 34.6 del metodo idrico Mti-3 in tema di pianificazione degli investimenti (k€ 1.002), il fondo per le penalità previste dall’art. 29 della delibera Arera in tema di qualità tecnica del servizio idrico integrato (k€ 339) e altri fondi per rischi e oneri futuri minori (k€ 724).
Veritas spa bilancio 2021190
25. Trattamento di fine rapporto
La tabella che segue evidenzia la movimentazione del trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
valore attuale dell’obbligazione all’inizio del periodo
21.588
22.850
valore attuale dell’obbligazione da apporto da aggregazione
valore attuale dell’obbligazione alla data di acquisizione
valore attuale dell’obbligazione di attività destinate
alla dismissione o cessate
effetto del curtailment
costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente
238
106
onere finanziario
15
2
benefici erogati
-2.265
-1.613
perdita (profitto) attuariale sull’obbligazione
-4
243
valore attuale dell’obbligazione a fine del periodo
19.572
21.588
Sulla base dello Ias 19, il Tfr maturato sino al 31 dicembre 2006 è considerato un’obbligazione a benefici definiti dove la passività è valutata sulla base di tecniche attuariali.
Il Tfr maturato dall’1 gennaio 2007 è incluso nella categoria dei piani a contribuzione definita, sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di tesoreria presso l’Inps. Il trattamento contabile di tale Tfr è quindi stato assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura.
Secondo la versione del principio Ias 19 attualmente in vigore, gli utili e le perdite derivanti dall’effettuazione del calcolo attuariale sono portate direttamente tra le Altre componenti nel conto economico complessivo e ad apposita riserva del patrimonio netto (al netto dell’effetto fiscale).
Le assunzioni principali usate nella determinazione del valore attuale del Tfr sono di seguito illustrate:
2021
2020
tasso di sconto all’inizio dell’anno
0,19% – 0,69%
-0,23% – 0,27%
tasso atteso degli incrementi retributivi
3% – 4,5%
3% – 4,5%
tasso atteso di turnover dei dipendenti
6,30%
4,64%
vite lavorative medie attese rimanenti dei dipendenti
12
12
Nell’elaborazione del fondo Tfr al 31 dicembre 2021, l’attuario indipendente incaricato ha tenuto conto nell’aggiornamento delle basi tecniche delle informazioni della società disponibili dal 2003 a oggi. Per i tassi, la curva prescelta è stata determinata sulla base di un paniere di titoli di rating AA (tassi EU Corporate AA di tipo Iboxx – soli ZCB), in continuità con l’anno precedente. I valori della curva sono stati aggiornati al 31 dicembre 2021.
Rispetto ai valori del 31 dicembre 2020 si registra un calo su tutte le durate e dall’analisi delle perdite attuariali emerge che la componente di maggior rilievo è quella legata alla modifica delle ipotesi finanziarie, a seguito appunto dell’aggiornamento dei tassi di attualizzazione alla data di valutazione.
Veritas spa bilancio 2021191
26.Debiti verso enti soci
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai debiti verso enti soci al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
debiti verso Comune di Venezia
61.012
3.850
41.880
4.147
debiti verso Comuni con quota super. al 10%
debiti verso Comuni con quota infer. al 10%
21.907
5.525
22.335
5.807
totale debiti verso enti soci
82.919
9.375
64.215
9.954
Non sono presenti attualmente soci con quote di possesso superiore al 10% e inferiore al 50%.
I debiti verso comuni soci aumentano complessivamente per k€ 18.125 (entro l’esercizio per +k€ 18.704 e oltre l’esercizio per -k€ 579).
La variazione relativa alla parte entro l’esercizio riguarda principalmente l’aumento dei debiti per riscossione Tares e Tari.
Complessivamente i debiti verso enti soci relativi agli importi riscossi a titolo di tributo Tari e Tares comprensivi di addizionale provinciale Tefa e altre voci accessorie, e non ancora riversati ai Comuni, ammontano a k€ 54.715 (nel 2020 pari a k€ 32.043).
I debiti con scadenza oltre i 12 mesi si riferiscono principalmente a leasing operativi.
Il totale del debito derivante dall’applicazione del principio contabile Ifrs 16 è pari a k€ 9.541 (di cui k€ 769 a breve); i diritti all’uso sottostanti a tale debito si riferiscono in particolar modo alle opere costruite dai Comuni per il servizio idrico integrato e per i quali la capogruppo Veritas ristora le rate dei mutui accesi a tal fine ai Comuni. La durata della vita utile di tali diritti è stata stimata fino al 2038, ovvero pari all’attuale scadenza dell’affidamento del servizio idrico integrato deliberato dal Consiglio di bacino laguna di Venezia.
Di seguito si riporta il dettaglio dei debiti verso il Comune di Venezia:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
debiti per concessioni cimiteriali
777
785
passività per lavori in corso su ordinazione
3.266
108
debiti per legge 206/95
3.070
2.782
debiti per riscossione Tari/Tares
36.399
14.582
debiti per riconoscimenti accordo 2015*
16.821
22.427
debiti per leasing operativi
297
3.850
293
4.147
altri debiti
382
903
totale debiti verso Comune di Venezia
61.012
3.850
41.880
4.147
* Comprensivo del debito canoni legge 206/95 e concessioni cimiteriali residuo al 31 dicembre 2014 per k€ 15.539.
Le passività per lavori in corso su ordinazione includono gli importi incassati a titolo di anticipo dalla società per l’esecuzione di opere e forniture commissionate al Comune di Venezia (pari a k€ 17.613) al netto dei lavori già eseguiti (per k€ 14.347), e si riferiscono quasi totalmente alle commesse per lavori pubblici acquisite nel 2021 dal ramo di azienda di Insula.
Veritas spa bilancio 2021192
27. Debiti verso società collegate
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai debiti verso società collegate al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
debiti verso Sifa scpa
3.423
1.363
debiti verso Insula spa
648
debiti verso Veritas Conegliano srl
153
2.191
235
2.243
debiti verso Vier scarl
127
140
totale debiti verso società collegate
3.703
2.191
2.386
2.243
Tale voce registra un incremento complessivo pari a k€ 1.265, principalmente per effetto dell’aumento dei debiti verso Sifa (per +k€ 2.060).
I debiti verso Insula sono azzerati per la loro riclassifica a seguito del recesso di Veritas dalla compagine societaria.
I debiti verso Veritas Conegliano oltre i 12 mesi si riferiscono al leasing operativo riguardante la gestione del forno crematorio di Conegliano.
Veritas spa bilancio 2021193
28. Debiti verso società controllate
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai debiti verso società controllate al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Ecoprogetto Venezia srl
2.556
1.452
1.124
1.552
Eco-ricicli Veritas srl
7.812
5.919
51
Mive srl in liquidazione
383
232
Sifagest scarl in liquidazione
17
Asvo spa
5.191
3.364
Consorzio bonifica Fusina in liquidazione
Rive srl
777
815
Depuracque servizi srl
140
338
Lecher ricerche e analisi srl
726
429
totale debiti verso società controllate
17.585
1.452
12.238
1.603
Tali debiti si incrementano rispetto allo scorso esercizio complessivamente per k€ 5.347; in particolar modo aumentano i debiti verso Eco-ricicli per k€ 1.842 e i debiti verso Asvo per k€ 1.827.
I debiti oltre l’esercizio di Ecoprogetto si riferiscono a debiti per leasing operativi.
Veritas spa bilancio 2021194
29.Altre passività non correnti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative alle altre passività non correnti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
depositi cauzionali da clienti – utenti Sii
11.778
11.992
anticipi su consumi
202
202
altri debiti a lungo
8.095
8.960
totale altre passività non correnti
20.075
21.154
Tale voce include i depositi cauzionali a fronte delle utenze relative al servizio idrico integrato e gli anticipi su consumi. I depositi cauzionali per utenze del Sii, a partire dall’1 giugno 2014 maturano interessi, in base a quanto previsto dalla delibera 86/2013/R/idr dell’Aeegsi, la quale ha stabilito l’applicazione degli interessi legali in fase di cessazione del contratto ovvero quando viene restituito il deposito.
Negli altri debiti a lungo termine trova iscrizione per k€ 7.452 la rilevazione di contributi in conto impianti richiesti o già incassati in via anticipata relativi a opere ancora da realizzare.
Veritas spa bilancio 2021195
30. Debiti commerciali
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai debiti commerciali al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
debiti commerciali
83.448
73.298
debiti verso soggetti controllati dal Comune di Venezia
2.048
299
debiti verso parti correlate
1.747
3.482
totale debiti commerciali
87.243
77.079
I debiti commerciali normalmente non producono interessi e sono generalmente regolati dai 60 ai 150 giorni.
La parte dei debiti commerciali relativa alle fatture da ricevere al 31 dicembre 2021 è pari a k€ 23.278.
Veritas spa bilancio 2021196
31. Strumenti finanziari derivati
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative agli strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
Tipologia
istituto bancario
note
nozionale residuo
valore equo attività
valore equo passività
valore equo attività
valore equo passività
Irs
finanziamento Unicredit 2017
a)
6.066
-56
-134
Interest rate
finanziamento Bpm 2017
b)
3.142
0
0
Interest rate
finanziamento Bpm 2019
c)
2.562
2
1
Irs
finanziamento Ubi 2019
d)
9.792
-23
-120
Irs
finanziamento Bper 2019
e)
6.131
-34
-93
Irs
finanziamento Bpm 2020
f)
19.000
-8
-227
Irs
finanziamento Bnl 2020
g)
19.000
-3
-230
totale strumenti finanziari derivati
65.693
2
-124
1
-804
Al 31 dicembre 2021 la società ha in essere:
a) un contratto di tipo interest rate swap, stipulato l’1 giugno 2017 con Unicredit a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 30 giugno 2024, acceso con la stessa Unicredit per k€ 15.000. Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 6.066, pari allo 0,29% annuo. Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -56;
b) un contratto di tipo interest rate option, stipulato il 30 maggio 2017 con Banco Bpm a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo acceso con la stessa Banco Bpm per k€ 10.000. Il contratto aveva previsto il pagamento di un premio unico anticipato, calcolato sul valore nozionale iniziale dell’operazione (ovvero l’importo erogato del mutuo) pari a k€ 125. Tale contratto ha un valore di mercato al 31 dicembre 2021 pari a k€ 0. Il finanziamento sottostante scade il 30 giugno 2023;
c) un contratto di tipo interest rate option, stipulato l’8 maggio 2019 con Banco Bpm a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo acceso con la stessa Banco Bpm per k€ 5.000. Il contratto aveva previsto il pagamento di un premio unico anticipato, calcolato sul valore nozionale iniziale dell’operazione (ovvero l’importo erogato del mutuo) pari a k€ 27. Tale contratto ha un valore di mercato al 31 dicembre 2021 pari a k€ 2. Il finanziamento sottostante scade il 30 giugno 2024;
d)un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 20 giugno 2019 con Ubi Banca a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 19 giugno 2025, acceso con la stessa Ubi Banca per k€ 15.000. Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 9.792, pari allo -0,12% annuo. Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -23;
e)un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 31 ottobre 2019 con Bper a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 31 ottobre 2023, acceso con la stessa Bper Banca per k€ 10.000. A tale contratto non si paga un premio in quanto il pagamento di tale premio è stato fissato al tasso Irs a 5 anni al 31 ottobre 2019, che in quel momento era pari allo 0,00%. Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -34;
Veritas spa bilancio 2021197
f)un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 12 novembre 2020 con Banco Bpm a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 30 settembre 2026, acceso con la stessa Bpm per k€ 20.000 (in co-finanziamento con Bnl per un totale di k€ 40.000). Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 19.000, pari allo -0,16% annuo. Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -8;
g)un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 12 novembre 2020 con Bnl a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 30 settembre 2026, acceso con la stessa Bnl per k€ 20.000 (in co-finanziamento con Bpm per un totale di k€ 40.000). Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 19.000, pari allo -0,16% annuo. Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -3.
Per gli strumenti derivati descritti ai punti f) e g), dopo la verifica delle loro caratteristiche di copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse, sono stati contabilizzati secondo la tecnica del c.d. hedge accounting ed è stata perciò iscritta una riserva positiva a patrimonio netto, pari al valore equo al netto dell’effetto fiscale, per k€ 339.
Veritas spa bilancio 2021198
32. Altre passività correnti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative alle altre passività correnti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
anticipi da clienti
1.516
1.904
debiti verso il personale
12.377
11.712
debiti verso istituti di previdenza
6.529
6.900
debiti per addizionali e accise
3.407
3.524
debiti verso erario per ritenute Irpef
4.228
3.790
debiti verso erario per Iva
226
80
ratei e risconti passivi
306
327
altri debiti
4.380
5.054
totale altre passività correnti
32.969
33.291
I debiti verso il personale si riferiscono ai debiti per ferie e permessi maturati e non goduti dai dipendenti alle date di riferimento, oltre al debito a fronte del premio di produzione che viene solitamente liquidato ad agosto dell’esercizio successivo. Questi debiti sono comprensivi dei relativi contributi.
All’interno dei debiti per addizionali e accise è presente il debito verso la Città metropolitana di Venezia e la Provincia di Treviso per riscossione dell’addizione provinciale (cosiddetto Tefa) sulle tariffe d’igiene ambientale (Tia1, Tia2, Tares corrispettivo e Tarip).
L’importo dei doppi incassi da restituire iscritto negli altri debiti ammonta a k€ 1.712.
Veritas spa bilancio 2021199
33. Debiti per imposte correnti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai debiti per imposte correnti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
debiti per Ires
0
0
debiti per Irap
0
0
altri debiti tributari
82
5
totale debiti per imposte correnti
82
5
I debiti per Ires e Irap corrispondono alla differenza tra le imposte di competenza dell’esercizio e gli acconti d’imposta versati, se tale differenza è positiva.
In questo esercizio, così come nel 2020, le differenze sono negative e pertanto risultano iscritti solo crediti per imposte correnti.
Veritas spa bilancio 2021200
34. Ricavi delle vendite e dei servizi
(in migliaia di euro)
2021
2020
ricavi da tariffa acqua e fognatura
121.487
120.062
ricavi da tariffa igiene ambientale
36.452
29.902
ricavi da servizi istituzionali
146.173
142.620
ricavi da servizi a terzi
67.900
58.342
ricavi per lavori su ordinazione
7.287
5.271
sopravvenienze e insussistenze
300
-109
totale ricavi delle vendite e servizi
379.599
356.088
I ricavi derivanti dalle vendite e dalle prestazioni di servizi ammontano a k€ 379.599 con un incremento di k€ 23.511 rispetto al precedente esercizio.
I ricavi relativi alla tariffa idrica ammontano a k€ 121.487 con un incremento rispetto al precedente esercizio di k€ 1.425.
Tali ricavi si riferiscono ai servizi resi nei 36 comuni nell’area metropolitana di Venezia e della provincia di Treviso all’interno dell’ambito territoriale idrico Laguna di Venezia.
La tariffa idrica dell’esercizio 2021 è stata applicata, in base al Vrg deliberato dal Consiglio di bacino il 17 dicembre 2020, poi ratificato con modifiche da Arera il 9 febbraio 2021, il quale ha previsto, su base 2020 un incremento tariffario dell’1,6%.
Con l’adeguamento dei ricavi al Vrg relativo all’esercizio 2021 è stato necessario contabilizzare conguagli positivi per k€ 9.311.
Sono stati inoltre contabilizzati conguagli negativi a rettifica di quanto calcolato negli anni precedenti per -k€ 541.
I ricavi da tariffa d’igiene ambientale, che ammontano a k€ 36.452, si riferiscono all’applicazione della tariffa puntuale Tarip e aumentano complessivamente di k€ 6.550.
I ricavi da servizi istituzionali sono pari a k€ 146.173 e aumentano rispetto al 2020 di k€ 3.553.
All’interno di quest’ultimo sono compresi anche i corrispettivi comunali d’igiene ambientale per i Comuni a tributo, pari a k€ 140.642.
Pertanto i ricavi per il servizio di igiene ambientale (tariffa e corrispettivi comunali sommati insieme) ammontano a k€ 177.094, con un aumento complessivo rispetto all’esercizio precedente di k€ 9.754.
Tale incremento è da iscriversi principalmente al riconoscimento di ulteriori conguagli non iscritti negli esercizi precedenti per +k€ 3.275, e all’aumento tariffario medio relativo ai Pef 2021 che si è attestato al 2,1% (+k€ 3.585).
Si ricorda che per le tariffe e i corrispettivi d’igiene ambientale è entrato in vigore il nuovo metodo tariffario (Mtr) e il nuovo metodo si applica a partire dalle tariffe per il 2020.
Veritas spa bilancio 2021201
Di seguito si fornisce il dettaglio degli altri ricavi delle vendite e dei servizi:
(in migliaia di euro)
2021
2020
depurazione e reflui
2.460
2.149
smaltimento rifiuti
25.370
20.166
cleaning e servizi igienici
202
160
aree verdi
26
59
servizi cimiteriali
5.043
4.811
bonifiche ambientali
1.360
1.407
monitoraggi e analisi
1.929
1.663
servizi energetici
4.769
3.436
lavori su commessa
7.287
5.271
gestione impianti c/terzi
13.444
12.805
consorzi Conai
243
290
noleggi
1.102
1.006
prestazioni tecniche
3.509
2.553
allacciamenti e manutenzioni utenti
1.189
1.066
fornitura acqua
953
796
vendita materiali
256
133
servizi portualità
440
451
lampade votive
444
412
illuminazione pubblica
1.979
2.091
altri servizi
3.182
2.888
sopravvenienze
300
-109
totale altri ricavi delle vendite e dei servizi
75.487
63.504
Tali ricavi registrano una variazione in aumento di k€ 11.983.
Tra le principali variazioni si segnalano l’aumento per smaltimento rifiuti per k€ 5.204, per i lavori su commessa per k€ 2.016, l’aumento dei ricavi per servizi energetici per k€ 1.333, l’aumento dei ricavi per prestazioni tecniche per k€ 956 e l’aumento dei ricavi per la gestione impianti per conto terzi per k€ 639.
Veritas spa bilancio 2021202
35. Altri proventi
(in migliaia di euro)
2021
2020
locazioni attive e concessioni
996
967
plusvalenze da cespiti
185
999
rimborsi vari
368
195
personale in distacco
1.121
819
sopravvenienze e insussistenze
845
5.067
addebiti spese
2.676
1.832
altri proventi
3.329
2.496
contributi c/esercizio
1.069
816
rivalutazione su immobilizzazioni
229
124
totale altri proventi
10.818
13.315
Gli altri proventi registrano un decremento di k€ 2.497 rispetto all’esercizio 2020 e tale variazione è riferibile prevalentemente ai ricavi non ricorrenti iscritti nello scorso esercizio a sopravvenienze attive a seguito di storni di fondi rischi e oneri.
Le locazioni attive e concessione fanno riferimento a porzioni di immobili (iscritte tra i servizi in concessione) date in locazione che generano ricavi per k€ 783 e immobili dati in locazione (iscritti tra le immobilizzazioni materiali) che generano ricavi da terzi per k€ 213 (si rimanda alla nota 2.3 paragrafo Leasing).
Veritas spa bilancio 2021203
36.Costi per consumi di materie prime, sussidiarie e di consumo
(in migliaia di euro)
2021
2020
materiali per manutenz. e riparazioni ordinarie
4.568
4.593
carburanti e lubrificanti
5.730
4.733
carboni attivi
53
44
materiali di consumo
1.930
2.004
reagenti
5.582
4.731
acqua potabile
20
23
cancelleria e stampati
166
198
vestiario e dpi
667
1.218
capitalizzazioni materiali magazzino
-1.429
-1.389
variazione rimanenze materiali
-265
-61
svalutazione magazzino
155
totale costi per consumi materie prime, di consumo e sussidiarie
17.177
16.094
I costi per materie prime e di consumo aumentano di k€ 1.083 rispetto all’esercizio precedente.
In particolare le variazioni più significative hanno riguardato l’aumento dei carburanti e lubrificanti (+k€ 997) e l’aumento degli acquisti per reagenti (+k€ 851), e la diminuzione degli acquisti di vestiario e dpi (-k€ 551), i quali scontavano nello scorso esercizio l’aumento dovuto al periodo di emergenza sanitaria covid-19.
Veritas spa bilancio 2021204
37.Costi per servizi
(in migliaia di euro)
2021
2020
lavori e manutenzioni
20.815
17.999
servizi industriali
11.949
11.114
spese per utenze
25.544
19.835
servizi operativi
75.957
70.366
servizi generali
20.645
19.644
organi societari
327
387
rettif. integraz servizi anni precedenti
548
-796
capitalizzazione di servizi
-229
-115
accantonamenti con natura di servizi
1.745
1.500
totale costi per servizi
157.301
139.934
I costi per servizi aumentano complessivamente di k€ 17.367 rispetto all’esercizio precedente.
L’incremento riguarda principalmente le spese per utenze (+k€ 5.709), i servizi operativi (+k€ 5.591) e i lavori e manutenzioni (+k€ 2.816).
I Lavori e manutenzioni ammontano a k€ 20.815 e si riferiscono alle manutenzioni ordinarie del patrimonio aziendale e all’attività della divisione di ingegneria, prevalentemente rivolta alla costruzione di reti e idriche e fognarie; di seguito si espone un dettaglio:
lavori e manutenzioni
2021
2020
lavori su fabbricati e aree
2.807
2.254
lavori su reti e impianti
12.225
10.100
lavori su mezzi
3.974
4.009
lavori su attrezzature
1.809
1.636
totale lavori e manutenzioni
20.815
17.999
Le Spese per servizi industriali ammontano complessivamente a k€ 11.949, con un aumento di k€ 835 rispetto all’esercizio 2020.
Si riferiscono a spese per la fornitura e il lavaggio del vestiario (k€ 1.467), per servizi “all’ingrosso” per depurazione e fognatura (k€ 1.406), per pulizie e spurghi industriali (k€ 1.825), per campionamenti e analisi svolti in relazione ad attività di bonifiche (k€ 1.416), lavaggio mezzi e attrezzature (k€ 1.746), servizio operativo calore (k€ 1.206), servizio operativo illuminazione pubblica (k€ 1.330) e ad altri servizi industriali (k€ 1.553).
Le Spese per utenze ammontano a k€ 25.544 e aumentano di k€ 5.709 rispetto al precedente esercizio.
La voce più significativa riguarda l’approvvigionamento di energia elettrica con un valore di k€ 22.417. Tale costo ha subito un aumento rispetto all’esercizio 2020 per k€ 5.510, riferibile al generale aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia elettrica in particolare, registratosi nell’ultimo periodo dell’esercizio come ulteriore conseguenza degli effetti nell’economia mondiale dell’emergenza sanitaria.
Veritas spa bilancio 2021205
Si riporta il dettaglio dei costi per utenze nel prospetto seguente:
spese per utenze
2021
2020
energia elettrica
22.417
16.907
metano e gas per riscaldamento
1.151
878
telefonia fissa e trasmissione dati
711
1.259
telefonia mobile
295
293
altre utenze
970
498
totale spese per utenze
25.544
19.835
Le Spese per servizi operativi nel 2021 sono pari a k€ 75.957, con un aumento di k€ 5.591 rispetto all’esercizio 2020:
servizi operativi
2021
2020
smaltimento Rsu e rifiuti speciali
31.948
32.833
travaso e trasporto Rsu
2.040
2.027
raccolte differenziate
30.780
25.296
servizi igiene urbana
2.810
2.483
aree verdi
1.140
971
cleaning
268
46
servizi cimiteriali
618
586
smaltimento fanghi
7.141
6.354
bonifiche e sanificazioni
67
119
letture contatori
559
450
utilizzo fondi ripristino aree
-1.315
-504
capitalizzazioni
-99
-295
totale servizi operativi
75.957
70.366
Le variazioni più significative si sono avute nei costi per raccolte differenziate con un aumento di k€ 5.484 mentre è diminuito il costo per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti non differenziati per k€ 885.
Le Spese per servizi generali ammontano a k€ 20.645 e si incrementano di k€ 1.001 rispetto al precedente esercizio.
Le principali voci riguardano i costi relativi i servizi informatici (k€ 7.108), le spese per pulizia (k€ 1.514), i costi assicurativi (k€ 2.841), i servizi tecnici (k€ 1.724), i servizi di mensa (k€ 2.002), i servizi generali (k€ 1.997), i servizi di sorveglianza (k€ 873), le spese postali (k€ 1.105) e i servizi bancari (k€ 849).
All’interno dei servizi generali sono stati iscritti i compensi per la società di revisione dovuti per la revisione contabile del bilancio separato e del bilancio consolidato e per le verifiche periodiche ai sensi dell’art. 14 del dlgs 39/2010, pari a k€ 116.
Le variazioni più significative hanno riguardato i costi per direzione lavori (+k€ 502), i costi per servizi generali (+k€ 378), i servizi di mensa (+k€ 167) e le spese di pulizia (+k€ 164).
Tra i costi per servizi sono compresi i compensi spettanti agli amministratori, ai sindaci e all’organismo di vigilanza.
Nel complesso, i costi per il funzionamento degli organi societari ammontano a k€ 327, in diminuzione rispetto al 2020 per -k€ 60.
Veritas spa bilancio 2021206
Sono così ripartiti:
costi per organi societari
2021
2020
amministratori
187
243
sindaci
89
89
rimborsi spese e oneri
31
35
organismo di vigilanza
20
20
totale costi per organi societari
327
387
Le rettifiche e le integrazioni di costi per servizi relativi a esercizi precedenti ammontano a k€ 548; nello scorso esercizio erano pari a -k€ 796.
La capitalizzazione dei servizi pari a k€ -229 si riferisce ai costi orari dell’utilizzo del parco automezzi e dei costi interni di laboratorio.
Gli accantonamenti con natura di servizi (k€ 1.745) si riferiscono all’accantonamento effettuato in questo esercizio con riferimento agli oneri da sostenere nell’esercizio successivo per lo smaltimento dei fanghi prodotti in questo esercizio dalla depurazione dei reflui.
Veritas spa bilancio 2021207
38. Costi godimento beni di terzi
(in migliaia di euro)
2021
2020
canoni di noleggio
2.250
2.201
canoni di affitto e locazioni passive
117
132
canoni di concessione e derivazione
1.759
1.828
canoni per utilizzo infrastrutture e affidamento servizi
898
1.305
sopravvenienze
-562
17
totale costi godimento beni di terzi
4.462
5.483
I costi di godimento dei beni di terzi diminuiscono rispetto l’esercizio precedente per k€ 1.021.
Tali costi riguardano i canoni di competenza di leasing operativi che non rientrano nell’ambito di applicazione del principio contabile Ifrs 16, in vigore dall’esercizio 2019.
Veritas spa bilancio 2021208
39.Costo del personale
(in migliaia di euro)
2021
2020
salari e stipendi
105.786
102.734
oneri sociali
34.822
34.151
trattamento di fine rapporto
6.768
6.685
altri costi e sopravvenienze
1.122
-649
costi capitalizzati
-5.024
-5.006
totale costi del personale
143.474
137.915
I costi del personale aumentano complessivamente di k€ 5.559 rispetto al 2020.
Tale incremento è imputabile a maggiori costi per l’applicazione dei rinnovi contrattuali e l’effetto del godimento di ferie, permessi e altre assenze retribuite rispetto al 2020, oltre che all’incremento della rivalutazione del Tfr determinato dagli indici Istat più elevati rispetto agli anni precedenti, tenendo comunque conto che le dinamiche eccezionali subite da tali costi nell’esercizio precedente, a causa dell’emergenza sanitaria, rende difficilmente confrontabile i due esercizi.
Nella tabella che segue si riporta la movimentazione registrata nel corso dell’esercizio del personale dipendente, suddiviso per categoria, espressa in numero medio equivalente full-time.
(in unità)
2021
2020
variazione
dirigenti
18,31
19,50
-1,19
quadri
72,00
70,99
1,01
impiegati
885,45
858,66
26,8
operai
1.824,42
1.855,08
-30,66
totale dipendenti
2.800,19
2.804,23
-4,04
Veritas spa bilancio 2021209
40. Altri costi operativi
Gli altri costi operativi ammontano a k€ 13.665 rispetto a k€ 16.667 del 2020 con una diminuzione pari a k€ 3.001:
(in migliaia di euro)
2021
2020
accantonamenti per svalutazione crediti
888
8.059
accantonamenti per rischi e oneri
6.640
1.982
imposte, tasse e tributi locali
3.441
2.909
minusvalenze su cessioni di beni
220
289
spese di funzionamento Ato
752
742
altri oneri minori
768
821
perdite su crediti
928
2.001
sopravvenienze
28
-136
totale altri costi operativi
13.665
16.667
Gli accantonamenti per svalutazione crediti diminuiscono di k€ 7.171 a seguito dell’aggiornamento in diminuzione degli indici previsionali di insolvenza elaborati lo scorso esercizio, che teneva conto della maggior insolvenza prevista dagli effetti dell’emergenza sanitaria, e il tutto basato sulla verifica in questo esercizio dell’andamento degli incassi da bollettazione, riscontrata quindi migliore rispetto le previsioni dello scorso esercizio.
Le perdite su crediti pari a k€ 928 si riferiscono esclusivamente alla stralcio dei crediti Tia1 per i quali è previsto che il rischio di insolvenza sia a carico dei Comuni, stante l’accertata natura tributaria della tariffa. Pertanto anche in questo esercizio è stato iscritto un pari importo all’interno dei ricavi per il servizio di igiene ambientale (da tariffa e da corrispettivo comunale) in quanto tale perdita verrà coperta all’interno dei piani finanziari di igiene ambientale.
Gli accantonamenti per rischi e oneri aumentano per k€ 4.658, questa variazione è dovuta principalmente a maggiori accantonamenti al fondo vertenze in corso (+k€ 5.697) e minori accantonamenti per penalità regolatorie idriche (-k€ 384).
Veritas spa bilancio 2021210
41. Ammortamenti e svalutazioni
Il valore degli ammortamenti e svalutazioni ammonta a k€ 35.459 rispetto a k€ 35.140 dell’esercizio 2020, con un incremento pari a k€ 319.
Il valore degli ammortamenti viene ridotto della quota annua dei contributi in conto impianti, così come il valore delle immobilizzazioni materiali viene ridotto del valore dei contributi erogati.
(in migliaia di euro)
2021
2020
ammortamento attività immateriali
4.588
4.574
ammortamento servizi in concessione
19.781
18.821
ammortamento immobilizzazioni materiali
18.840
17.652
ammortamento investimenti immobiliari
3
3
perdite di valore su immobilizzazioni immateriali
perdite di valore su immobilizzazioni servizi in concessione
perdite di valore su immobilizzazioni materiali
123
1.471
contributi in conto impianti
-7.876
-7.381
totale ammortamenti e svalutazioni
35.459
35.140
Per quanto riguarda le aliquote di ammortamento applicate si rimanda alla nota 2.3 Criteri contabili.
Veritas spa bilancio 2021211
42.Rettifiche di valore di partecipazioni e altre attività finanziarie
In questo esercizio sono state apportate rettifiche di valore per k€ 32 alla partecipazione del Consorzio bonifica riconversione produttiva Fusina in liquidazione, così da allineare il valore di carico al patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato, rettificato in caso di previsione di perdite future.
Veritas spa bilancio 2021212
43. Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari
I proventi finanziari nell’esercizio 2021 aumentano di k€ 3.446.
(in migliaia di euro)
2021
2020
proventi finanziari da controllate
402
361
proventi finanziari da collegate
523
394
proventi finanziari da altri soggetti correlati
0
0
interessi attivi verso banche
89
124
interessi di mora e dilazione
92
167
valutazione a valore equo dei derivati
234
19
altri proventi finanziari
3.202
31
totale proventi finanziari
4.542
1.096
All’interno della voce altri proventi finanziari si segnala l’iscrizione della sopravvenienza attiva per k€ 2.287 derivante dalla riduzione del fondo rischi per pagamento interessi di mora riguardante il contenzioso davanti la Corte dei Conti per la riscossione del canone L. 206/95 e delle concessioni cimiteriali a seguito del deposito delle sentenze di appello.
Inoltre sempre sulla stessa voce sono presenti gli interessi di mora attivi per k€ 842 incassati dall’Agenzia delle entrate a seguito del rimborso del credito fiscale per la presentazione nel 2013 dell’istanza di recupero Ires per la deduzione Irap del costo del lavoro.
Si segnala che tra i proventi finanziari verso le collegate (per k€ 178 verso Sifa) sono presenti i proventi da attualizzazione dei crediti finanziari sorti nell’esercizio 2016 a seguito della firma dei nuovi patti parasociali tra i soci di Sifa e sono stati rivisti sulla base del piano di rientro garantito dalla collegata.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari ammontano complessivamente a k€ 12.861 e comprendono per k€ 1.319 gli oneri finanziari di attualizzazione di debiti e crediti, con particolare riferimento ai leasing operativi in applicazione del principio contabile Ifrs16 in vigore dall’1 gennaio 2019 (k€ 721), al trattamento di fine rapporto (k€ 15), ai debiti finanziari verso enti controllanti (k€ 10) e al fondo post-mortem della discarica di Jesolo (k€ 573).
(in migliaia di euro)
2021
2020
oneri finanziari da imprese controllanti
32
11
oneri finanziari da imprese controllate
36
interessi passivi verso banche per finanziam. a medio-lungo termine
5.442
3.723
oneri finanziari per leasing finanziari
0
3
oneri finanziari per leasing operativi (ifrs16)
721
630
oneri finanziari da attualizzazione Tfr
15
2
oneri finanziari su operazioni di factoring
309
937
interessi passivi su obbligazioni
5.372
5.111
oneri finanziari su strumenti derivati
302
265
interessi passivi verso banche per scoperti di conto corrente
47
31
oneri finanziari per attualizzazione altri crediti e debiti
573
681
altri oneri finanziari
12
9
totale oneri finanziari
12.861
11.403
Aumentano rispetto l’esercizio precedente di k€ 1.458.
Veritas spa bilancio 2021213
Le principali variazioni si riferiscono agli oneri finanziari verso banche per finanziamenti a medio-lungo termine (+k€ 1.719) e agli oneri finanziari su operazioni di factoring (-k€ 628).
Gli oneri finanziari al servizio del debito finanziario, ovvero verso banche, operazioni di factoring e sull’utilizzo di altri strumenti finanziari (compreso i titoli obbligazionari) ammontano a k€ 11.541, con un’incidenza media del tasso di interesse intorno al 4,30% (nel 2020 si attestava al 4,26%).
Veritas spa bilancio 2021214
44.Imposte dell’esercizio
La tabella che segue mostra la riconciliazione tra le imposte sul reddito (Ires) applicabili all’utile ante imposte della società, utilizzando l’aliquota in vigore, rispetto all’aliquota effettiva, per il periodo chiuso al 31 dicembre 2021:
(in migliaia di euro)
2021
2020
aliquota ordinaria applicabile
24%
24%
risultato prima delle imposte
10.528
7.821
onere (provento) fiscale teorico
2.527
1.877
rettifiche rispetto alle imposte dell’esercizio precedente
231
-38
svalutazione o rettifiche delle imposte anticipate iscritte nell’esercizio precedente
316
iscrizione delle imposte anticipate su differenze temporanee sorte in esercizi precedenti
37
0
cancellazione imposte differite sorte in esercizi precedenti a seguito di riallineamento fiscale
-1.845
0
mancata iscrizione delle imposte anticipate/differite dell’esercizio su differenze temporanee
0
0
(proventi)/oneri da consolidato fiscale
-26
-11
redditi esenti / agevolazioni / non imponibili
-777
-825
costi non deducibili
461
325
altre differenze permanenti
0
0
onere fiscale effettivo Ires
608
1.644
imposte correnti
589
823
imposte differite (anticipate)
-101
870
imposte esercizi precedenti
-85
-38
imposte sostitutive
231
(proventi)/oneri da consolidato fiscale
-26
-11
onere (provento) fiscale effettivo Ires
608
1.644
imposte correnti locali (Irap)
686
1.201
imposte differite (anticipate) locali (Irap)
-196
225
imposte esercizi precedenti locali (Irap)
-5
2
onere (provento) fiscale effettivo imposte locali (Irap)
485
1.428
totale onere (provento) fiscale effettivo
1.093
3.072
Si segnala che l’aliquota Irap è al 4,2% (aliquota specifica per le imprese titolari di concessioni per la gestione di servizi e opere pubbliche).
Veritas spa bilancio 2021215
Le imposte anticipate e differite relative ai due esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020 sono le seguenti:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
fondo svalutazione crediti
4.884
4.623
fondo rischi e oneri
6.602
8.359
fondo svalutazione magazzino
148
104
svalutazione immobilizzazioni
203
646
spese di manutenzione
12
38
differenza ammortamenti civilistici
9.136
9.220
altri costi deducibili in esercizi successivi
100
143
adeguamento al fair value strumenti derivati
3
110
bonus aggregazioni aziendali
235
313
altre minori
75
69
attualizzazione Tfr
582
582
totale attività per imposte anticipate
21.980
24.207
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
interessi di mora non imponibili
254
500
ricavi non imponibili
1.776
1.872
cespite discarica
0
1.491
svalutazione crediti
0
altre variazioni temporanee
14
24
attualizzazione tfr
0
maggior valore allocato su immobili e condotte
0
613
concessioni al valore di mercato
0
beni in leasing
694
590
scorporo terreni
0
64
totale passività per imposte differite
2.738
5.154
Si segnala che in questo esercizio la società ha optato per il riallineamento fiscale previsto dall’art. 110 co. 7 del Dl 104/2020, il quale, a fronte di un pagamento di un’imposta sostitutiva del 3% sui valori da riallineare, pari k€ 231, ha permesso la riduzione del debito per imposte differite per k€ 2.167 e conseguentemente la registrazione di tale beneficio a conto economico. Tale agevolazione fiscale prevede inoltre la destinazione di parte del patrimonio netto a una riserva in sospensione d’imposta, pari ai valori riallineati meno l’imposta sostitutiva (k€ 7.455), riserva che potrà essere affrancata con il pagamento di un‘ulteriore imposta sostitutiva del 10%. Il vincolo su parte del patrimonio netto verrà apposto in sede di destinazione del risultato di esercizio per il 2021.
Si evidenzia che Veritas spa e la maggior parte delle società controllate hanno esercitato congiuntamente l’opzione per la tassazione di Gruppo ai sensi del Testo unico delle imposte sui redditi. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci fra la società consolidante e le altre società aderenti, sono definiti in uno specifico accordo di consolidamento.
La determinazione dei crediti per imposte anticipate si basa sulle ragionevoli prospettive di imponibilità fiscale degli esercizi futuri.
Veritas spa bilancio 2021216
45.Impegni e rischi
Impegni da leasing operativo – come locatore
La società ha stipulato contratti di leasing commerciale al fine di valorizzare le attrezzature e gli immobili dislocati nel territorio. Questi leasing non rescindibili hanno una durata compresa tra i 5 e i 10 anni. Tutti i leasing includono una clausola che consente la rivalutazione del canone su base annua alle condizioni di mercato.
I proventi da locazione ricevuti dalla società nell’esercizio sono k€ 996 (nel 2020 erano pari a k€ 967). Le locazioni attive e concessione fanno riferimento a porzioni di immobili (iscritte tra i servizi in concessione) date in locazione che generano ricavi per k€ 783 e immobili dati in locazione (iscritti tra le immobilizzazioni materiali) che generano ricavi da terzi per k€ 213 (si rimanda alla nota 2.3 paragrafo Leasing).
I canoni futuri da ricevere in essere al 31 dicembre 2021 e 2020, in relazione a contratti di leasing operativo non rescindibili, sono i seguenti:
(in migliaia di euro)
2021
2020
entro l’anno
354
322
oltre l’anno ma entro 5 anni
1.113
823
oltre i 5 anni
471
133
totale impegni per noleggi e locazioni immobiliari
1.938
1.278
L’importo degli impegni da leasing operativo riferito a parti correlate al 31 dicembre 2021 è pari a k€ 1.659.
Impegni per investimenti idrici – Foni e componente Fni
Il metodo tariffario idrico Mti-3 prevede che tra le componenti di calcolo che costituiscono la tariffa sia presente anche la componente chiamata Fondo nuovi investimenti (Foni). L’art. 14.1 della delibera Arera 580/2019/R/idr (Mti-3) stabilisce, infatti, che è fatto obbligo del gestore di destinare esclusivamente alla realizzazione dei nuovi investimenti individuati come prioritari una quota definita del Vrg.
L’ammontare del Foni relativo al Vrg del 2021 ammonta a 17,5 ML€.
Gli amministratori di Veritas ritengono di assicurare contabilmente tale destinazione mediante l’appostamento di un’apposita riserva di patrimonio netto.
In particolare, è stato proposto di destinare parte dell’utile d’esercizio del 2021 a riserva non distribuibile in base al vincolo del Foni.
Gli amministratori, inoltre, ritengono ragionevole prevedere che gli investimenti idrici per il quale vige il vincolo di destinazione saranno realizzati; pertanto, nel prossimo esercizio potrà venir meno l’indisponibilità della riserva Foni 2021 accantonata in sede di approvazione del presente bilancio.
Anche in questo esercizio all’interno dell’ammontare del Foni è presente la componente Fni –anticipazione per finanziamento nuovi investimenti – pari a k€ 4.340 generata dal posizionamento di Veritas all’interno del quadrante VI della matrice degli schemi regolatori dovuto principalmente all’elevato fabbisogno di investimenti programmati nel Piano d’Ambito per il periodo 2020-2023 e il permanere di una situazione di ampliamento di perimetro e di processo.
In particolare, in merito al fabbisogno di investimenti, la previsione dell’acquisizione delle infrastrutture idriche Savec Est in capo a Veneto Acque ha comportato un consistente aumento del valore degli investimenti del quadriennio 2020-2023, a tal punto che il rapporto rispetto
Veritas spa bilancio 2021217
all’attuale Rab (Regolatory Asset Base) ha superato la soglia (parametro w, pari a 0,50) per la quale al gestore viene riconosciuta la componente Fni.
L’attivazione dell’Fni è soggetta a una valutazione quadriennale a consuntivo: qualora gli investimenti realizzati siano infatti inferiori al punto da riportare il rapporto sotto il valore soglia, il gestore è tenuto a restituire le componenti riconosciute a titolo di anticipazione, nonché a rimodulare le tariffe in modo da soddisfare il nuovo vincolo di incremento annuo.
Considerato che dall’ammontare consuntivo degli investimenti idrici per gli esercizi 2020-2021 si determina il sostanziale raggiungimento dell’obiettivo di realizzazione fissato per il biennio, si ritiene che allo stato attuale non vi siano elementi di particolare incertezza nella realizzazione degli obiettivi quadriennali, tali da dover procedere ad accantonare a un fondo rischi l’eventuale restituzione della componente allo scadere del quadriennio.
Penalità per investimenti nel settore idrico
L’art. 34 del metodo tariffario Mti-3 (deliberazione Arera n. 580/2019/R/idr del 27 dicembre 2019, valido per le tariffe 2020-2023), prevede che il gestore del servizio idrico integrato che non abbia realizzato almeno il 95% degli investimenti previsti nel Piano degli Interventi per il quadriennio 2016-2019, debba accantonare una penalità a uno specifico fondo vincolato al finanziamento della spesa per investimenti.
Considerato che nel quadriennio di osservazione Veritas ha realizzato il 74% degli investimenti programmati (pari a circa 93,6 ML€ di spesa, con contributi incassati pari 20,6 ML), negli esercizi 2019 e 2020 sono stati accantonati complessivamente k€ 1.002 a fondo rischi e oneri, per tener conto della penalità derivante dalla mancata effettuazione degli investimenti programmati per il periodo 2016-2019.
Per quanto riguarda eventuali penalità per mancata effettuazione degli investimenti programmati riferibile per gli esercizi 2020 e 2021, allo stato attuale si è in attesa dell’estensione da parte di Arera della disposizione anche per i periodi futuri e quindi anche dell’eventuale aggiornamento della metodologia di calcolo da parte dell’Autorità stessa e pertanto si ritiene che, alla data di chiusura del presente bilancio, non possa essere effettuata nessuna stima in merito a tale penalità.
Garanzie prestate
Le garanzie prestate dalla società al 31 dicembre 2021 ammontano a k€ 80.369 e sono state prestate a mezzo di fidejussioni e lettere di patronage così dettagliate:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
garanzie prestate
fidejussioni
1. verso imprese controllate
35.389
41.620
2. verso imprese collegate
0
0
3. verso controllanti
181
353
4. verso altri
10.149
14.320
totale
45.719
56.293
lettere di patronage
1. verso imprese controllate
21.650
32.300
2. verso imprese collegate
13.000
16.000
3. verso controllanti
0
0
4. verso altri
0
0
totale
34.650
48.300
totale impegni e garanzie prestate
80.369
104.593
Veritas spa bilancio 2021218
Complessivamente, le garanzie prestate si riducono di k€ 24.224 rispetto all’esercizio precedente.
Di seguito si riporta un dettaglio dei soggetti a favore dei quali sono state rilasciate le garanzie:
fidejussioni prestate (in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
Ecoprogetto Venezia srl
21.789
35.720
Eco-ricicli Veritas srl
13.600
4.700
Sifagest scarl
1.200
fidejussioni verso controllate
35.389
41.620
Comune di Venezia
2
2
Comune di Meolo
171
Comune di Marcon
24
altri Comuni
179
156
fidejussioni verso controllanti
181
353
Autorità portuale – ex Magistrato alle acque
1.800
1.801
Città metropolitana di Venezia
6.259
7.768
Ministero dell’ambiente
1.653
2.439
Ulss
117
117
Ecopiave srl
50
altri enti
320
2.145
fidejussioni verso altri
10.149
14.320
totale fidejussioni prestate
45.719
56.293
lettere di patronage (in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
Ecoprogetto Venezia srl
3.100
3.100
Eco-ricicli Veritas srl
11.150
21.900
Rive srl
6.200
6.200
Metalrecycling Venice srl
1.200
1.100
patronage verso controllate
21.650
32.300
Sifa
10.000
10.000
Veritas Conegliano srl
3.000
6.000
patronage verso collegate
13.000
16.000
totale patronage
34.650
48.300
La società ha altresì destinato beni materiali a garanzia di alcuni mutui ipotecari.
Per maggiori dettagli si rinvia alla nota 22.
Altri rischi e incertezze
Si rimanda integralmente a quanto esposto nella Relazione sulla gestione al punto 1.2.9.
Veritas spa bilancio 2021219
46.Rapporti con parti correlate
Società controllate
Le società controllate di Veritas al 31 dicembre 2021 sono riportate nella seguente tabella:
(in euro)
31.12.2021
31.12.2020
società controllate
sede
capitale sociale
quota di partecipazione
Ecoprogetto Venezia srl
Venezia
53.607.273
46,64%
46,64%
Mive srl in liquidazione
Mirano (Ve)
110.000
100,00%
100,00%
Eco-ricicli Veritas srl
Venezia
7.000.000
79,00%
79,00%
Sifagest scarl in liquidazione
Venezia
500.000
0,00%
64,40%
Asvo spa
Portogruaro (Ve)
18.969.650
55,75%
55,75%
Consorzio bonifica riconv. produttiva Fusina in liquidazione
Venezia
100.000
82,05%
82,05%
Depuracque servizi srl
Salzano (Ve)
223.080
100,00%
100,00%
Lecher ricerche e analisi srl
Salzano (Ve)
46.800
50,00%
50,00%
Rive srl*
Venezia
100.000
–
–
Metalrecycling Venice srl*
Venezia
1.800.000
–
–
* Per Metalrecycling Venice srl il controllo è indiretto tramite Eco-ricicli Veritas che detiene il 100% del capitale sociale; per Rive srl il controllo è indiretto tramite Depuracque servizi che detiene il 70% del capitale sociale.
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell’esercizio con le società controllate:
2021
2020
2021
2020
2021
2020
2021
2020
(in migliaia di euro)
ricavi da società controllate
costi da società controllate
crediti verso società controllate
debiti verso società controllate
Ecoprogetto Venezia srl
5.298
5.134
27.336
26.480
3.086
8.036
4.008
2.676
Vier scarl
115
Mive srl in liquidazione
142
142
149
150
4.283
4.082
383
232
Eco-ricicli Veritas srl
12.894
8.623
17.045
13.496
27.335
24.968
7.812
5.970
Sifagest scarl in liquidazione
20
44
-1
0
793
0
17
Asvo spa
9.169
7.425
1.827
973
5.126
7.237
5.191
3.364
Consorzio bonifica Fusina in liq.
36
38
0
4.137
4.056
0
Metalrecycling Venice srl
213
87
77
108
2.038
2.221
Depuracque servizi srl
638
650
603
699
626
201
140
338
Lecher ricerche e analisi srl
42
65
1.340
926
96
17
726
429
Rive srl
138
85
1.410
1.553
61
35
777
815
totale
28.590
22.408
49.786
44.385
46.788
51.646
19.037
13.841
Tra gli acquisti si segnalano le attività di smaltimento rifiuti fornite da Ecoprogetto per k€ 27.336 e le attività di riciclo rifiuti da Eco-ricicli per k€ 17.045.
Si ricorda che Veritas svolge per le controllate attività di service sia di carattere amministrativo che tecnico, e l’importo di tali ricavi, addebitati alle controllate a valori di mercato, ammontano nel 2021 a k€ 1.504 (nel 2020 erano pari a k€ 1.289).
Veritas spa bilancio 2021220
Enti soci
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell’esercizio con gli enti soci:
2021
2020
2021
2020
2021
2020
2021
2020
(in migliaia di euro)
ricavi da Comuni soci
costi da Comuni soci
crediti verso Comuni soci
debiti verso Comuni soci
Comune di Annone Veneto
0
0
0
0
0
0
0
0
Comune di Campagna Lupia
98
12
4
4
13
9
0
1
Comune di Campolongo Maggiore
147
30
18
20
11
6
182
209
Comune di Camponogara
173
27
10
7
17
11
0
1
Comune di Caorle
56
98
59
60
9
9
1.300
1.378
Comune di Cavallino-Treporti
4.746
4.673
14
3
587
638
1.963
1.729
Comune di Cavarzere
1.921
1.616
0
0
104
219
0
0
Comune di Ceggia
600
564
23
23
50
-2
1.751
1.732
Comune di Cessalto
6
6
2
2
1
1
0
25
Comune di Chioggia
17.763
15.472
72
69
-377
-229
2.466
5.148
Comune di Cinto Caomaggiore
0
0
0
0
0
0
0
0
Comune di Cona
356
374
0
0
225
109
0
0
Comune di Concordia Sagittaria
0
0
0
0
0
0
0
0
Comune di Dolo
294
95
25
18
139
171
12
10
Comune di Eraclea
2.425
2.360
41
40
733
326
2.361
1.539
Comune di Fiesso d’Artico
297
234
6
5
240
121
0
97
Comune di Fossalta di Piave
37
21
4
3
38
14
61
60
Comune di Fossalta di Portogruaro
275
296
0
0
70
56
0
0
Comune di Fossò
102
11
16
15
7
3
196
217
Comune di Gruaro
0
0
0
0
0
0
0
0
Comune di Jesolo
10.975
11.330
254
41
-202
740
3.244
5.413
Comune di Marcon
218
76
1
0
144
51
0
-1
Comune di Martellago
2.591
2.749
8
15
293
529
1.660
1.212
Comune di Meolo
99
102
1
3
29
3
9
29
Comune di Mira
632
112
14
23
185
145
63
69
Comune di Mirano
737
281
47
51
579
165
32
53
Comune di Mogliano Veneto
3.716
3.872
27
13
1.270
1.277
2.283
1.248
Comune di Morgano
5
5
2
0
1
1
0
0
Comune di Musile di Piave
1.218
1.305
22
21
-24
322
1.443
1.040
Comune di Noale
2.023
2.192
11
8
320
301
233
635
Comune di Noventa di Piave
804
853
11
11
93
52
401
511
Comune di Pianiga
1.590
1.478
15
13
534
381
723
431
Comune di Portogruaro
0
0
0
0
0
0
0
0
Comune di Pramaggiore
0
0
0
0
0
0
0
0
Comune di Preganziol
82
78
11
0
18
20
0
0
Comune di Quarto d’Altino
204
31
1
0
72
11
6
6
Comune di Quinto di Treviso
11
9
4
0
0
2
0
0
Comune di Salzano
180
34
36
72
162
13
250
62
Comune di San Donà di Piave
1.340
474
83
87
215
344
1.240
1.420
Comune di San Michele al Tagliamento
0
0
0
0
0
0
0
0
Comune di San Stino di Livenza
0
0
1
1
0
0
126
105
Comune di Santa Maria di Sala
110
53
105
173
91
21
91
160
Comune di Scorzè
2.309
2.233
13
16
343
805
1.506
927
Comune di Spinea
3.301
3.545
59
71
-356
-75
3.166
2.076
Comune di Stra
93
21
39
40
80
6
34
34
Comune di Teglio Veneto
0
0
0
0
0
0
0
0
Comune di Torre di Mosto
546
516
10
9
134
61
630
535
Comune di Venezia
106.692
102.021
1.428
1.302
13.834
11.988
79.209
46.027
Comune di Vigonovo
167
24
16
14
151
4
20
12
Comune di Zenson di Piave
4
2
2
0
2
1
38
88
Comune di Zero Branco
4
5
3
0
0
1
0
0
totale importi nominali
168.947
159.290
2.518
2.253
19.835
18.631
106.699
74.238
fondo svalutazione crediti
-81
-142
attualizzazione crediti/debiti
-58
-69
anticipi su lavori imputati a riduzione dei lavori in corso su ordinazione
-14.347
totale
168.947
159.290
2.518
2.253
19.754
18.489
92.294
74.169
Veritas spa bilancio 2021221
Il fondo svalutazione crediti di k€ 81 riguarda la richiesta di riconoscimento di alcuni rapporti riconducibili per la compagine societaria ai cosiddetti “debiti fuori bilancio”, ovvero crediti per prestazioni regolarmente eseguite da parte della società, ma per le quali il Comune socio non aveva previsto, per motivazioni varie, l’impegno di spesa.
I debiti verso enti soci sono indicati al netto del valore di attualizzazione di k€ 58.
I contratti di servizio con gli enti soci si riferiscono in principal modo alle attività d’igiene ambientale per i Comuni che applicano, dal 2014, il tributo Tari.
Sono esclusi i Comuni di Fiesso d’Artico, Stra, Salzano, Camponogara, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Fossò, Vigonovo, Santa Maria di Sala, Marcon, Mira, Fossalta di Piave, San Donà di Piave, Meolo, Quarto d’Altino, Dolo e Mirano per i quali, avendo tali comuni deliberato l’applicazione della tariffa puntuale anziché del tributo, la società ha potuto fatturare direttamente agli utenti finali.
Nel caso del Comune di Venezia, oltre all’attività d’igiene ambientale sono addebitati i seguenti servizi:
■cimiteriali;
■mercati;
■passerelle alta marea.
Anche per altri Comuni vengono addebitati i servizi cimiteriali (Spinea, Mirano e Martellago); mentre per i Comuni di Chioggia, Fossalta di Portogruaro e Fiesso d’Artico viene svolto il servizio di illuminazione pubblica.
Termini e condizioni delle transazioni con enti soci
I contratti di servizio tra Veritas e il Comune di Venezia per i servizi sopra richiamati vengono regolarmente fatturati con cadenza mensile o trimestrale e regolati in media entro 30-60 giorni dalla data di emissione della fattura.
I lavori relativi all’esecuzione di nuove reti fognarie e manutenzioni straordinarie sulle stesse (lavori di ingegneria), nonché le opere relative ai lavori pubblici vengono addebitati al Comune di Venezia sulla base di un contratto di servizio che prevede il riconoscimento di una percentuale dell’opera legata ai costi di progettazione e direzione lavori oltre che di copertura delle spese generali.
Prestiti da enti soci
In esercizi precedenti sono stati stipulati dei mutui con la Cassa depositi e prestiti da parte dei Comuni dell’area Miranese al fine di finanziare gli investimenti nel settore idrico e per i quali Veritas provvede al rimborso.
È iscritto inoltre un debito apportato dall’aggregazione di Asi relativo un’anticipazione finanziaria da parte del Comune di Jesolo anche in questo caso per investimenti nel settore idrico.
L’importo complessivo di tali finanziamenti ammonta al 31 dicembre 2021 a k€ 736.
Veritas spa bilancio 2021222
Collegate
Veritas ha le seguenti partecipazioni in società collegate:
(in euro)
31.12.2021
31.12.2020
società collegate
sede
capitale sociale
quota di partecipazione
società collegate
Insula spa
Venezia
2.715.280
0,00%
24,73%
Sifa scpa
Mestre (Ve)
30.000.000
32,15%
30,00%
Veritas Conegliano srl
Venezia
100.000
48,80%
48,80%
Vier scarl
Venezia
100.000
49,00%
49,00%
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell’esercizio con le società collegate:
2021
2020
2021
2020
2021
2020
2021
2020
(in migliaia di euro)
ricavi da soc. collegate
costi da soc. collegate
crediti verso soc. collegate
debiti verso soc. collegate
Sifa scpa
11.988
11.613
5.465
8.235
12.942
12.412
3.423
1.363
Insula spa
758
1.053
114
794
0
1.382
0
648
Veritas Conegliano srl
17
219
320
143
28
157
2.344
2.478
Vier scarl
271
92
157
153
4.503
4.508
127
140
totale
13.034
12.977
6.056
9.325
17.473
18.459
5.894
4.629
I ricavi nei confronti di Sifa si riferiscono all’attività di gestione degli impianti depurazione dei reflui industriali per conto della stessa, mentre gli acquisti verso Sifa si riferiscono principalmente all’attività di stoccaggio e smaltimento fanghi prodotti dagli impianti di Veritas.
Altre correlate – società ed enti controllati dal Comune di Venezia
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell’esercizio con le società ed enti controllati dal Comune di Venezia:
2021
2020
2021
2020
2021
2020
2021
2020
(in migliaia di euro)
ricavi da parti correlate
costi da parti correlate
crediti verso parti correlate
debiti verso parti correlate
Avm spa
62
105
110
92
19
33
109
204
Actv spa
187
165
0
1
61
55
0
0
Vela spa
574
443
3
1
541
374
0
0
Ames spa
82
77
0
1
36
10
7
8
Casinò di Venezia gioco spa
58
62
0
0
43
34
34
35
Consorzio Urban
37
42
0
0
190
147
0
0
Ist. centri di soggiorno
7
7
0
0
1
1
0
0
Ist. bosco e grandi parchi
39
54
0
0
6
11
0
0
Ive srl
11
2
0
0
-1
-5
0
0
Marco Polo System Geie
0
0
0
0
92
92
0
0
Venis spa
7
71
51
51
2
65
25
54
Vega scarl
137
137
59
58
77
109
0
0
Venezia spiagge spa
72
67
0
0
3
1
0
0
Fondazione Teatro La Fenice
6
8
0
0
1
0
0
0
Fondazione La Biennale
46
49
0
0
16
33
0
0
Fondazione Musei Civici
34
22
0
0
5
4
0
0
Insula spa
88
0
9
0
2.569
0
1.876
0
totale
1.447
1.311
232
204
3.661
964
2.051
301
Veritas spa bilancio 2021223
Veritas detiene direttamente alcune quote di partecipazione nelle società Venis spa (5%) e Vega scarl (7,64%). I rapporti economici e patrimoniali nei confronti delle società controllate dal Comune di Venezia sono regolati a condizioni di mercato.
Si segnala che all’interno dei debiti verso parti i soggetti controllati dal Comune di Venezia sono iscritti anche i debiti finanziari per leasing operativi pari a k€ 3 verso Avm spa.
Altre parti correlate
Le altri parti correlate diverse da quelle descritte precedentemente si riferiscono a società ed enti controllati, anche congiuntamente, da altri enti locali soci di Veritas, a società per le quali Veritas detiene, anche indirettamente, una partecipazione al di sotto del 20% e a società presenti in maniera rilevante nella compagine societaria di altre società controllate di Veritas.
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell’esercizio con le altri parti correlate:
2021
2020
2021
2020
2021
2020
2021
2020
(in migliaia di euro)
ricavi da parti correlate
costi da parti correlate
crediti verso parti correlate
debiti verso parti correlate
Bioman spa
0
841
3953
4.701
153
1.202
1.005
2.439
Consiglio di bacino laguna di Venezia
0
0
603
608
0
0
301
608
Consiglio di bacino Venezia ambiente
0
0
165
133
0
0
149
133
Sst spa
107
80
0
0
275
177
66
49
Viveracqua scarl
77
74
176
151
28
58
74
150
Sibelco Green Solutions srl
18
30
0
0
3
5
0
0
Ipab Felice Casson
0
0
0
0
0
0
0
0
Jesolo patrimonio srl
21
34
14
16
10
7
537
524
altre correlate
244
147
0
0
62
21
0
0
totale
467
1.206
4.911
5.609
531
1.470
2.132
3.903
Per Bioman spa, gli acquisti sono relativi al servizio di trattamento rifiuti biodegradabili, mentre i ricavi comprendono una plusvalenza da cessione immobiliare, il cui credito pari a k€ 153 è presente all’interno dei crediti e classificato a bilancio nella voce altri crediti.
I debiti verso altri parti correlate comprendono debiti commerciali per k€ 1.747 e debiti finanziari relativi a leasing operativi per k€ 385.
I rapporti economici e patrimoniali nei confronti delle altre parti correlate sono regolati a condizioni di mercato.
Veritas spa bilancio 2021224
47. Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri
I principali strumenti finanziari utilizzati dalla società, comprendono finanziamenti bancari, leasing finanziari e operativi, contratti di factoring diretto e indiretto, depositi bancari a vista e a breve termine, ed emissione di prestiti obbligazionari. L’obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative e gli investimenti della società. La società detiene altre tipologie di strumenti finanziari, quali debiti e crediti commerciali, derivanti dall’attività operativa.
La società non effettua operazioni in strumenti derivati speculativi, ma solo operazioni in strumenti derivati di pura copertura (swap) o per limitare (cap) il rischio di variazione dei tassi.
La politica della società è, ed è stata nei periodi precedenti, quella di non effettuare negoziazioni di strumenti finanziari.
I rischi principali generati dagli strumenti finanziari della società sono il rischio di tasso di interesse, il rischio di liquidità e il rischio di credito. Il rischio di prezzo non è apprezzabile, operando Veritas in settori per la maggior parte normati, in cui le tariffe sono regolamentate e soggette ad approvazione delle competenti autorità. Il consiglio d’amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, come riassunte di seguito.
Rischio di tasso
L’esposizione di Veritas al rischio di variazioni dei tassi di mercato è connesso principalmente alle obbligazioni a lungo termine con tassi di interesse variabili assunte dalla società.
La politica della società è quella di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili.
La politica della società non prevede la sottoscrizione di strumenti derivati con finalità non di copertura.
A variazioni ragionevolmente possibili dei tassi d’interesse, e mantenendo costanti tutte le altre variabili, l’indebitamento espone l’utile ante imposte della società a una certa sensitività.
Rischio di credito
La società ritiene di avere un profilo al rischio credito normale e coerente con le dinamiche del settore.
I crediti da bollettazione sono per loro natura frammentati, perché ripartiti su un numero molto elevato di utenti, con importi medi modesti.
L’emergenza sanitaria da covid-19 ha influito molto soprattutto le filiere degli operatori economici legati al mondo del turismo, intrattenimento e ristorazione, settori importanti nelle provincie di Venezia e Treviso, a cui si stanno sommando le conseguenze della crisi dei prezzo delle materie prime e dell’energia.
La percentuale di insolvenza relativa ai crediti d’igiene urbana (Tarip) che risultava storicamente attorno al 5%, percentuale da ritenersi nella media bassa del settore, continua a mantenersi più elevata per la crisi economica, che si è innestata sulle difficoltà da covid, con un effetto aggiuntivo stimato in circa un punto e 25 centesimi percentuali.
Va ricordato che dopo il passaggio alla Tari il rischio di credito, sia nella dimensione passata sia presente (e quindi futura), è sostanzialmente in capo alle amministrazioni comunali, o direttamente o indirettamente, e se ne deve tenere conto nella formulazione finale della tariffa.
Nel settore idrico invece, dove le percentuali di insolvenza sono storicamente più ridotte, quantificabili nell’ordine dell’1% del fatturato, si vede una crescita che, per i motivi anzidetti, può essere stimata in circa 16 punti percentuali.
Veritas spa bilancio 2021225
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie della società, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, altre partecipazioni, certificati di prestito e strumenti derivati, presenta un rischio massimo in caso di insolvenza della controparte pari al valore contabile di queste attività.
Rischio di liquidità
La società controlla il rischio di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione di impiego della liquidità. Tale strumento considera la scadenza sia degli investimenti finanziari, sia delle attività finanziarie (crediti commerciali e altre attività finanziarie) e i flussi finanziari attesi dalle operazioni.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti a coprire le obbligazioni in scadenza nel breve termine, che, con riferimento ai finanziamenti bancari e prestiti obbligazionari amortizing, sono pari a 40,6 ML€, e a far fronte a possibili variazioni negative del circolante.
L’obiettivo della società è di conservare un equilibrio tra mantenimento della provvista e flessibilità attraverso l’uso di scoperti, finanziamenti, e in misura minore, leasing finanziari e operativi e operazioni di factoring. La politica della società è che non più del 20% dei finanziamenti a medio-lungo termine abbia scadenza entro 12 mesi.
Al 31 dicembre 2021 meno del 20% dei debiti finanziari a medio-lungo termine maturerà entro un anno.
Al 31 dicembre 2021 Veritas ha linee di credito non utilizzate per circa 87,1 ML€ di euro, in leggero aumento rispetto agli 81,5 ML€ del 31 dicembre 2020.
Permane il concetto che i piani di investimento operativi, che proseguono soprattutto nel settore idrico, trovino contropartita, negli adeguamenti tariffari stabiliti dalle Autorità del settore idrico.
Prosegue l’attività per riuscire a praticare una tariffa/tributo d’igiene urbana su base corrispettivo/quantitativa, per realizzare una maggiore equità per gli utenti e un maggior controllo per i Comuni, ma che ha anche l’effetto di restituire finanza diretta alla società, eliminando le tensioni sul capitale circolante e gli incrementi degli oneri finanziari.
Veritas ha ottenuto, nel 2021, ulteriori finanziamenti bancari a medio-lungo termine per totali 42 ML€ e l’emissione di un prestito obbligazionario non quotato di tipo amortizing per 25 ML€.
Anche nel 2021 sono stati utilizzati strumenti di gestione finanziaria di breve termine, principalmente contratti di factoring in forma diretta, mentre rimangono residuali i contratti di factoring in forma indiretta (reverse factoring) mentre non sono stipulati nuovi contratti di leasing finanziario.
Gestione del capitale
L’indebitamento netto, pari a k€ 226.082 al 31 dicembre 2021 (k€ 247.046 al 31 dicembre 2020), si contrappone a un patrimonio netto complessivo di k€ 267.877 al 31 dicembre 2021 (al 31 dicembre 2020 pari a k€ 258.100).
Il rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto, che definisce il grado di equilibrio tra mezzi esterni e mezzi propri, al 31 dicembre 2021 è pari a 0,84 rispetto a 0,96 del 31 dicembre 2020.
Veritas spa bilancio 2021226
Valutazione del fair value e relativi livelli gerarchici di valutazione
Dal confronto tra il valore contabile e il valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari iscritti in bilancio non sono emerse differenze significative, oltre a quelle evidenziate, tali da essere rappresentate.
Tutti gli strumenti finanziari iscritti al valore equo sono classificabili nelle tre categorie definite di seguito:
■livello 1 quotazione di mercato;
■livello 2 tecniche valutative (basate su dati di mercato osservabili);
■livello 3 tecniche valutative (non basate su dati di mercato osservabili).
Il valore equo dei derivati e dei prestiti ottenuti è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi usando tassi di interesse prevalenti. Il valore equo delle obbligazioni e delle altre attività finanziarie è stato calcolato usando i tassi di interesse del mercato.
Al 31 dicembre 2021 Veritas detiene i seguenti strumenti finanziari valutati al fair value:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
tipologia
istituto bancario
nozionale residuo
valore equo attività
valore equo passività
valore equo attività
valore equo passività
Irs
finanziamento Unicredit 2017
6.066
-56
-134
Interest rate
finanziamento Bpm 2017
3.142
0
0
Interest rate
finanziamento Bpm 2019
2.562
2
1
Irs
finanziamento Ubi 2019
9.792
-23
-120
Irs
finanziamento Bper 2019
6.131
-34
-93
Irs
finanziamento Bpm 2020
19.000
-8
-227
Irs
finanziamento Bnl 2020
19.000
-3
-230
totale strumenti finanziari derivati
65.693
2
-124
1
-804
Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2021 sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del fair value.
Veritas spa bilancio 2021227
48. Risultati di settore del bilancio separato
Gli amministratori monitorano separatamente i risultati conseguiti dalle aree di attività (business unit) allo scopo di prendere decisioni in merito all’allocazione delle risorse e alla verifica della performance.
La società ha identificato come schema di riferimento per l’informativa di settore, i seguenti settori:
■Igiene ambientale: comprende lo spazzamento, le attività connesse al ciclo integrato dei rifiuti (raccolta, selezione e riciclo, trasporto, trattamento, smaltimento e intermediazione), gestione degli impianti industriali e gestione delle discariche post mortem.
■Servizio idrico integrato: comprende le attività connesse al ciclo delle acque potabili per uso civile e industriale (prelievo, trattamento, sollevamento e distribuzione), le attività connesse al ciclo delle acque reflue civili e industriali (raccolta, depurazione, espurgo), attività di ingegneria, di analisi di laboratorio e gestione della rete antincendio di Venezia.
■Altri servizi: comprende i servizi urbani collettivi (servizi cimiteriali, gestione dei crematori, servizi speciali per Venezia, gestione dei servizi igienici, bonifiche ambientali) e le attività connesse all'energia (fotovoltaico, teleriscaldamento, gestione del calore, illuminazione pubblica, biogas-biometano-idrometano).
Questi settori comprendono attività sia regolate che non regolate dalla normativa Arera.
Igiene ambientale
Servizio idrico integrato
Altri servizi
spazzamento
ciclo integrato dei rifiuti
raccolta
selezione e riciclo
trasporto
trattamento
smaltimento
intermediazione
gestione impianti industriali
gestione discariche post mortem
ciclo delle acque potabili per uso civile e industriale
prelievo
trattamento
sollevamento
distribuzione
ciclo delle acque reflue civili e industriali
raccolta
depurazione
espurgo
servizi cimiteriali
gestione dei crematori
servizi speciali per Venezia
gestione servizi igienici
bonifiche ambientali
fotovoltaico
teleriscaldamento
gestione calore
illuminazione pubblica
biogas-biometano-idrometano
lavori pubblici
ingegneria
laboratori
rete antincendio a Venezia
La performance dei settori è valutata economicamente sulla base del risultato operativo Ebit e patrimonialmente sulla base delle immobilizzazioni.
I costi e i ricavi di struttura vengono ribaltati sulle singole aree di attività (business unit) in base a indicatori (driver) gestionali, coerenti con le normative unbundling.
Le immobilizzazioni del settore corporate riguardano cespiti di struttura.
Veritas spa bilancio 2021228
risultati per settori operativi esercizio 2021
(in migliaia di euro)
igiene ambientale
servizio idrico integrato
altri settori
totale
ricavi delle vendite e dei servizi
207.484
143.479
24.594
375.557
altri proventi
856
2.122
747
3.725
ricavi corporate
5.929
4.353
853
11.135
ricavi totali netti
214.269
149.954
26.194
390.417
costi per consumi di materie prime, suss. e di consumo
-7.734
-7.949
-733
-16.416
costi per servizi
-80.752
-45.689
-14.617
-141.058
costi godimento beni di terzi
-849
-2.237
-502
-3.588
costo del personale
-75.279
-28.497
-8.608
-112.384
altri costi operativi
-2.249
-1.803
-145
-4.197
costi operativi corporate
-27.578
-20.249
-3.969
-51.796
totale costi operativi
-194.441
-106.424
-28.574
-329.439
ebitda
19.828
43.530
-2.380
60.978
accantonamenti per rischi e oneri
-17
-438
0
-455
accantonamenti per rischi e oneri corporate
-3.292
-2.417
-474
-6.183
ammortamenti e svalutazioni
-12.297
-13.933
-1.741
-27.971
ammortamenti e svalutazioni corporate
-3.988
-2.928
-574
-7.490
risultato operativo
234
23.814
-5.169
18.879
risultati per settori operativi esercizio 2020
(in migliaia di euro)
igiene ambientale
servizio idrico integrato
altri settori
totale
ricavi delle vendite e dei servizi
192.147
142.873
18.522
353.542
altri proventi
2.967
907
858
4.732
ricavi corporate
5.121
5.385
623
11.129
ricavi totali netti
200.235
149.165
20.003
369.403
costi per consumi di materie prime, suss. e di consumo
-6.829
-7.478
-659
-14.966
costi per servizi
-75.802
-38.147
-10.287
-124.236
costi godimento beni di terzi
-1.389
-3.131
-406
-4.926
costo del personale
-72.919
-27.213
-7.862
-107.994
altri costi operativi
-3.191
-1.579
-172
-4.942
costi operativi corporate
-26.250
-27.602
-3.195
-57.047
totale costi operativi
-186.380
-105.150
-22.581
-314.111
ebitda
13.855
44.015
-2.578
55.292
accantonamenti per rischi e oneri
-129
-1.110
-23
-1.262
accantonamenti per rischi e oneri corporate
-331
-349
-40
-720
ammortamenti e svalutazioni
-11.241
-13.439
-2.953
-27.633
ammortamenti e svalutazioni corporate
-3.454
-3.632
-421
-7.507
risultato operativo
-1.300
25.485
-6.015
18.170
immobilizzazioni per settori operativi al 31.12.2021
(in migliaia di euro)
igiene
ambientale
servizio
idrico
integrato
altri
settori
corporate
totale
attività immateriali
5.507
2.570
830
3.448
12.355
servizi in concessione
0
268.029
0
6
268.035
avviamento
0
788
0
0
788
immobilizzazioni materiali
102.092
11.326
16.398
68.102
197.918
investimenti immobiliari
15.915
0
0
17
15.932
totale immobilizzazioni
123.514
282.713
17.228
71.573
495.028
immobilizzazioni per settori operativi al 31.12.2020
(in migliaia di euro)
igiene
ambientale
servizio
idrico
integrato
altri
settori
corporate
totale
attività immateriali
5.856
2.312
921
3.348
12.437
servizi in concessione
27
244.740
9
0
244.776
avviamento
0
788
0
0
788
immobilizzazioni materiali
106.024
11.135
17.320
64.458
198.937
investimenti immobiliari
15.915
0
0
20
15.935
totale immobilizzazioni
127.822
258.975
18.250
67.826
472.873
Veritas spa bilancio 2021229
49. Obblighi informativi ex art. 1 comma 125, legge 124/2017
Così come previsto dall’art. 1, comma 125 e seguenti della legge 4 agosto 2017 n. 124, modificato dall’art. 35 del dl 34/2019, si riportano di seguito l’elenco delle erogazione pubbliche incassate dalla società nell’esercizio 2020.
Per erogazioni pubbliche si intendono “sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria” (art. 1 co. 125 legge 124/2017).
soggetto erogante
tipologia contributo
importo in euro
presenza nel registro nazionale aiuti di Stato
Conai – Consorzio nazionale imballaggi
Progetti di comunicazione locale ai sensi dell'accordo quadro Anci Conai – bando 2020
41.708
Fondimpresa
Piano formativo per rafforzare e approfondire le competenze dei dipendenti Veritas spa – anno 2019
92.092
Commissario delegato ex Ocdpc n. 616/2019
Contributo per eventi metereologici eccezionali del 12/11/2019 a Venezia – interventi di ripristino impianti fognatura e depurazione
112.456
Commissario delegato ex Ocdpc n. 616/2019
Contributo per eventi metereologici eccezionali del 12/11/2019 a Venezia – interventi Sacca San Biagio e danni idrici
497.827
Commissario delegato ex Ocdpc n. 616/2019
Contributo per eventi metereologici eccezionali del 12/11/2019 a Venezia – interventi ripristino locali spogliatoi
33.528
Commissario straordinario delegato per il rischio idrologico nel Veneto
Accordi di programma mitigazione rischio idrologico – interventi rete idraulica bacino Lusore – realizzazione vasca prima pioggia
2.084.000
Commissario straordinario delegato per il rischio idrologico nel Veneto
Accordi di programma mitigazione rischio idrologico – interventi rete idraulica bacino Lusore – realizzazione nuova fognatura via Colombara Malcontenta
72.000
Regione Veneto
Rete di fognatura separata zona Villaggio San Marco a Mestre Venezia, lotti 1 e 4 – stralcio 1
1.487.276
Regione Veneto
Pruacs – Programma di riqualificazione alloggi a canone sostenibile in località Gazzera-Mattuglie del comune di Venezia
211.038
X
Regione Veneto
Completamento della rete di fognatura di tipo separato nella zona di Malcontenta — zona Ca’ Sabbioni e via Padana
772.128
Regione Veneto
Accordo di programma Lusenzo – realizzazione condotto scolmatore lungo la nuova viabilità dei Ghezzi e costruzione di vasche di laminazione e di prima pioggia (Chioggia)
1.489.925
Avepa – Agenzia veneta per i pagamenti
Progetto ecopolimeri
49.657
X
Avepa – Agenzia veneta per i pagamenti
Progetto Phoenix – P2G – Tecnologie avanzate per riconversione dell’anidride carbonica in biometano nell’area di Porto Marghera
51.316
X
Comune di Venezia
Patto per lo sviluppo Città di Venezia – Progetto integrato Fusina – collegamento impianti depurazione Lido e Fusina 2° stralcio
417.306
Comune di Venezia
Completamento impianto idrovoro via Torino
2.310.686
Comune di Venezia
Accordo con il Ministero dell’ambiente per la realizzazione di progetti di efficienza energetica e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile all’isola della Certosa e a Porto Marghera
548.670
Città metropolitana di Venezia
Progetto Re.Mo.Ve. – Recupero periferie e mobilità sostenibile
270.204
Gestore dei servizi energetici – Gse spa
Contributo impianti fotovoltaici
192.635
Agenzia delle dogane
Contributo su accise gasolio autotrasporto
378.257
Agenzia delle dogane
Contributo su accise gasolio forza motrice
15.633
Agenzia delle entrate
Credito d'imposta beni strumentali materiali ordinario 2020
24.000
Agenzia delle entrate
Credito di sanificazione Dpi (art 125 Dl 34-2020)
18.912
totale
11.171.255
Veritas spa bilancio 2021230
50. Eventi successivi
Partecipazioni e acquisizioni rami d’azienda
In data 28 aprile 2022 è stato stipulato l’atto di acquisto del ramo di azienda per la gestione della piattaforma di stoccaggio preliminare in area 23 ettari da Sifa scpa. Il corrispettivo dell’acquisizione è pari a k€ 910 da conguagliare con i valori contabili effettivi del debito verso il personale presente nel ramo di azienda alla data del 30 aprile 2022.
È in corso l’iter approvativo riguardante l’aggregazione tra le controllate Ecoprogetto ed Eco-ricicli, che dovrebbe concludersi con l’effettiva fusione tra le due società entro fine esercizio 2022.
Sono inoltre in corso le trattative per l’acquisizione della partecipazione di controllo della collegata Veritas Conegliano, così come inizialmente previsto nel project financing a base della costituzione della società.
Emergenza sanitaria covid-19, crisi energetica e guerra in Ucraina
L’emergenza sanitaria derivante dalla pandemia da covid-19 si è formalmente conclusa, da parte del Governo italiano, in data 30 aprile 2022, anche se rimangono in vigore alcune forme minimali di restrizioni.
Gli effetti sull’economia invece rimangono, in particolar modo con riferimento all’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia elettrica e del gas.
Inoltre la guerra tra Russia e Ucraina iniziata a febbraio 2022 sta accentuando la crisi energetica già iniziata con l’emergenza sanitaria, tra cui uno degli effetti più evidenti è stato il considerevole aumento dei prezzi dei combustibili, carburanti compresi.
Su questo punto la società sta avviando un graduale passaggio alla mobilità elettrica e all’utilizzo di mezzi con alimentazione alternativa quali il biometano.
L’esercizio 2022 pertanto sarà caratterizzato dalle incertezze derivanti dell’aumento dei costi delle materie energetiche, in considerazione che tali incrementi potrebbero non trovare completa corrispondenza in altrettanti aumenti tariffari.
Regolazione e tariffazione idrica
È in corso di approvazione da parte del Consiglio di bacino laguna di Venezia l’aggiornamento delle tariffe per il biennio 2022-2023 all’interno del quadriennio regolatorio 2020-2023 così come previsto dal metodo Mti-3.
In merito alla componente di conguaglio derivante dall’energia elettrica il prezzo medio riconosciuto da Arera è più basso rispetto a quello sostenuto dalla società e pertanto allo stato attuale sembra non esserci il completo recupero dei maggiori costi sostenuti, anche se, da parte di Arera stessa, a seguito di un ricorso da parte di un gestore del servizio idrico, è in corso una revisione della metodologia di calcolo del conguaglio.
Regolazione e tariffazione rifiuti
Nell’aprile 2022 il Consiglio di bacino Venezia ambiente ha validato i Pef 2022-2025 per i 34 Comuni gestiti da Veritas elaborati secondo il nuovo metodo tariffario Mtr-2, mentre sono in corso di approvazione da parte dei Comuni la presa atto di tali Pef e l’adozione della manovra tariffaria Tari o Tarip per il 2022.
Veritas spa bilancio 2021231
Sono invece in corso le valutazioni in merito all’applicazione del nuovo metodo agli impianti di trattamento e smaltimento, e in particolar modo per la discarica di Jesolo, soprattutto in considerazione che il metodo presenta numerosi elementi di incompatibilità rispetto alla specificità proprie di tali impianti.
Inoltre con delibera 18 gennaio 2022 n.15/2022/R/rif Arera ha introdotto la regolazione della qualità per il servizio ambientale, la quale comporterà importanti ricadute organizzative sul servizio.
Gestione operativa
Nel 2022 è stato avviato il passaggio al sistema a misurazione puntuale del servizio rifiuti anche per il Comune di Cona, con il conseguente passaggio alla tariffa puntuale Tarip.
A partire da luglio 2022 verrà avviata la gestione del servizio cimiteriale anche per il Comune di Dolo, mediante un affidamento in house con durata di 5 anni.
Contenziosi
In merito al contenzioso aperto con la Corte dei Conti in tema di riversamento al Comune di Venezia delle riscossione effettuate da Veritas, in quanto agente contabile, del canone previsto dalle legge 206/1995 e delle concessioni cimiteriali per gli anni 2012-2015, nel giudizio di appello la Corte dei Conti di Roma a marzo del 2022 si è espressa stralciando dal giudizio gli importi da riversare precedenti al 1 gennaio 2012, assolvendo Veritas per quanto riguarda l’anno 2015, mentre ha ordinato il pagamento degli importi riscossi e non ancora riversati per gli anni 2012-2014 comprensivi degli interessi di mora.
Lo stralcio degli importi antecedenti al 1° gennaio 2012 ha permesso di poter rilevare, già nell’esercizio 2021, una sopravvenienza attiva finanziaria di k€ 2.287 relativa alla riduzione del fondo rischi per il pagamento degli interessi di mora stanziato negli esercizi precedenti.
Normativa pubblica
A marzo 2022 l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha attribuito a Veritas il Rating di Legalità attribuendo il punteggio massimo previsto di tre stelle. Il rating di legalità è un indicatore sintetico che certifica l’affidabilità, la reputazione, la serietà e l’etica di Veritas.
Sono in corso di definizione le specifiche tecniche in merito alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici (dlgs 148/2018); la società, essendo una stazione appaltante ai sensi del Codice degli appalti (dlgs 50/2016), avrà l’obbligo di dover ricevere le fatture elettroniche secondo lo specifico tracciato previsto nell’ambito europeo in tema di appalti, similmente a qualsiasi altra pubblica amministrazione.
Veritas spa bilancio 2021232
1.7.8 Proposta di destinazione dell’utile
Signori Azionisti,
ricordando che la Vostra società dispone di un sistema di separazione contabile delle componenti economiche relativamente ai settori dell’ambiente, del servizio idrico integrato e degli altri servizi pubblici locali, riteniamo di aver esaurito il compito informativo e quello di commento al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 che ora viene sottoposto al Vostro esame e alla Vostra approvazione.
In relazione a quanto precedentemente esposto e considerato che:
■l’importo del Fondo nuovi investimenti (Foni) per il quale esiste il vincolo di destinazione per la realizzazione dei nuovi investimenti idrici ai sensi dell’art. 14.1 dell’allegato A della delibera Arera 580/2019/R/idr per il 2021 è pari a 17.497.966 euro;
■come risulta dalle evidenze contabili e anche da quanto comunicato al Consiglio di bacino laguna di Venezia in data 18 novembre 2021, sono stati realizzati gli investimenti relativi alle attività idriche previsti per il 2020 e per i quali era stata destinata, in sede di approvazione del bilancio 2020, la riserva non distribuibile per vincolo di destinazione Foni per 13.157.198 euro;
■la società ha optato per il riallineamento fiscale previsto dall’art. 110 co. 7 del Dl 104/2020 e pertanto è necessario destinare parte del patrimonio netto a una riserva in sospensione d’imposta per un importo di € 7.455.344, pari ai valori riallineati detratto l’imposta sostitutiva pagata;
il Consiglio d’amministrazione Vi propone quanto segue:
1.di approvare il Bilancio al 31 dicembre 2021 che chiude con un utile di esercizio di 9.435.196 euro;
2.di destinare l’utile di esercizio di 9.435.196 euro come segue:
■a riserva legale nella misura del 5% per 471.760 euro;
■a riserva non distribuibile in base al vincolo di destinazione del Fondo nuovi investimenti (Foni) per 8.963.436 euro, in coerenza con la regolamentazione in tema di servizio idrico integrato;
3.di destinare ulteriormente a riserva non distribuibile in base al vincolo di destinazione del Foni una parte delle altre riserve disponibili per 8.534.530 euro;
4.di svincolare la riserva accantonata in precedenza non distribuibile per vincolo di destinazione Foni, per 13.157.198 euro, in quanto sono stati realizzati gli investimenti delle attività idriche previsti per il 2020.
5.di destinare a riserva in sospensione d’imposta ai sensi art. 110 co. 7 del Dl 104/2020 una parte delle altre riserve disponibili per € 7.455.344.
per il Consiglio d’amministrazione
il Presidente
Vladimiro Agostini
Veritas spa bilancio 2021233
Veritas spa bilancio 2021234
1.8.1 Relazione del collegio sindacale
Relazione del Collegio sindacale sul bilancio di esercizio al 31.12.2021 (art. 2429, 2° comma, CC)
Signori Azionisti di Veritas spa(Veneziana energia risorse idriche territorio ambiente servizi)
con la presente relazione – redatta ai sensi dell’art. 2429, comma 2°, CC – il collegio Sindacale Vi riferisce sull’attività di vigilanza e controllo svolta, nell’adempimento dei propri doveri, nel corso dell’esercizio conclusosi il 31 dicembre 2021.
Attività di vigilanza
Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 la nostra attività di vigilanza è stata ispirata alle disposizioni di legge e alle norme di comportamento del collegio sindacale raccomandate dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili: le norme di comportamento emanate dal Cndcec cui il Collegio si è attenuto sono quelle aggiornate al 12 gennaio 2021 (relative alle società non quotate) e, laddove ritenute più efficaci, quelle dell’aprile 2018 (relative alle società quotate).
Attività di vigilanza sull’osservanza della legge e dello Statuto
Nell’espletamento dell’attività di vigilanza e controllo il Collegio sindacale ha ottenuto periodicamente dagli amministratori, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio d’amministrazione, informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere da Veritas e dalle controllate, assicurandosi che le azioni stabilite fossero conformi alla legge e allo statuto sociale e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale.
Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza il Collegio sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere in difformità alla legge e allo Statuto sociale, non rispondenti all’interesse della Società, in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale.
Il Collegio non è venuto a conoscenza di operazioni in potenziale conflitto di interesse.
Quanto al documento di bilancio annuale nel suo complesso, il Collegio ha valutato che il Consiglio d’amministrazione, nella Relazione sulla gestione e nella Nota integrativa, abbia fornito un’adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate, tenuto conto di quanto previsto dalla vigente disciplina. Per quanto noto al Collegio sindacale, non risultano operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nell’esercizio 2021 in contrasto con l’interesse della Società.
Veritas, nell’esercizio 2021, non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, né con terzi soggetti né con parti correlate (ivi comprese le società del Gruppo). Per quanto riguarda le operazioni di maggior rilievo, di natura ordinaria, esse rispettano i limiti di prudenza, non contrastano con le delibere assembleari e non sono tali da recare pregiudizio al patrimonio sociale.
1.8Relazioni
Veritas spa bilancio 2021235
Attività di vigilanza sull’adeguatezza del sistema di controllo interno, dei sistemi di gestione del rischio e dell’assetto organizzativo
Il Collegio ha:
■vigilato, per quanto di propria competenza, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società, anche tramite la raccolta di informazioni dagli amministratori e dai responsabili delle varie funzioni;
■interloquito con l’alta direzione per l’esame, tra l’altro, del sistema di controllo interno e dei presidi per il monitoraggio dei principali rischi.
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è costituito dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire – attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi – una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.
Tale sistema contempla una pluralità di attori che agiscono in modo coordinato in funzione:
I.delle responsabilità di indirizzo e supervisione strategica del Consiglio d’amministrazione e del direttore generale;
II.di presidio e gestione del management;
III.di monitoraggio e supporto al Consiglio d’amministrazione per il controllo e la gestione dei rischi del responsabile della direzione Audit;
IV.di vigilanza del Collegio sindacale.
Il responsabile della direzione Audit è dotato di un adeguato livello di indipendenza e di mezzi idonei allo svolgimento della funzione. A questi compete di supportare gli organi di amministrazione e controllo nella verifica dell’adeguatezza, della piena operatività e dell’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e di proporre misure correttive in caso di sue anomalie, irregolarità e/o carenze.
Il responsabile della direzione Audit riferisce del suo operato agli amministratori e al direttore generale – incaricati del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi – nonché al Collegio sindacale.
Il presidio del responsabile della direzione Audit è orientato, in particolare, a esprimere una valutazione in ordine alla capacità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di incidere sull’effettivo conseguimento degli obiettivi assegnati alle singole strutture aziendali (profilo dell’efficacia), tenuto conto del razionale impiego delle risorse per la loro realizzazione (profilo dell’efficienza), alla luce della presenza di fattori di rischio quali/quantitativi e della probabilità degli stessi di influenzare il raggiungimento di detti obiettivi.
Tale presidio è assicurato attraverso:
■l’esecuzione di servizi di assurance (attività di audit e complementari – cosiddetti controlli di 3° livello – finalizzate alla valutazione dei processi di governance, di gestione del rischio e di controllo) e di consulenza;
■il controllo dell’attuazione dei piani di miglioramento attraverso la continua opera di monitoraggio e la realizzazione di specifici follow-up in casi di particolare complessità e di rilevanza delle tematiche originariamente analizzate.
Il responsabile della direzione Audit effettua la propria attività anche nelle società controllate prive di corrispondenti strutture di audit, agendo nel loro interesse e riferendo ai rispettivi organi.
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contempla anche il Modello organizzativo 231, vale a dire il modello di organizzazione e gestione volto a prevenire la commissione dei reati che possono comportare una responsabilità della Società ai sensi del dlgs 231/2001. Detto Modello organizzativo 231 prevede la nomina di apposito Organismo di vigilanza, con autonomi poteri di iniziativa e di controllo, avente il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza
Veritas spa bilancio 2021236
del Modello stesso e di proporne il suo aggiornamento.
Le funzioni dell’Organismo di vigilanza sono distinte da quelle del Collegio sindacale; tale scelta trova ragione, da un lato, nella numerosità e complessità degli argomenti già normalmente oggetto dell’attività del Collegio sindacale e, dall’altro, nella specificità dei compiti dell’Organismo di vigilanza.
Il sistema di gestione dei rischi contempla altresì il Regolamento market abuse, in materia di informativa societaria e di internal dealing, con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate.
Ricordiamo infatti che Veritas, in qualità di emittente di due titoli obbligazionari [il Bond di 100 milioni di euro (bullet) emesso dapprima nel 2014 e, successivamente, nel dicembre 2020 e il Viveracqua Hydrobond di 15 milioni di euro (amortizing), emesso nel 2014 con scadenza 2034] è soggetta alla normativa finanziaria, europea e nazionale, in materia di abusi di mercato.
In conclusione: il Collegio sindacale, sulla base dell’attività svolta e delle informazioni acquisite dall’Internal audit, ritiene che il sistema di controllo interno, il sistema di gestione del rischio e l’assetto organizzativo siano proporzionati alle dimensioni e alla complessità della Società e, altresì, alla natura e alle modalità di perseguimento dell’oggetto sociale; evidenzia inoltre che, con riferimento all’esercizio 2021, non sono emerse inadeguatezze significative nel sistema di controllo interno.
Attività di vigilanza sul sistema amministrativo-contabile e sul processo di informativa finanziaria e dei dati non finanziari
Il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha monitorato il processo e controllato l’efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio per quanto attiene l’informativa finanziaria.
In conformità a quanto suggerito dalla norma di comportamento n. Q.3.6, il Collegio – al fine di monitorare il processo di produzione dell’informativa finanziaria, per garantirne l’integrità, la correttezza, l’attendibilità e la completezza – ha incontrato periodicamente il dirigente Afpc e il management di funzione per lo scambio di informazioni sul sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione.
Nel corso di tali incontri – durante i quali il Collegio ha esaminato la documentazione aziendale e ha esaminato le risultanze delle attività svolte dalla Società di revisione – non sono state evidenziate significative carenze nei processi operativi e di controllo tali da poter inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo contabili.
Il Collegio sindacale ha poi preso atto delle attività di controllo sviluppate dalla funzione del dirigente Afpc relativamente alle società controllate rientranti nel perimetro di consolidamento, dalle quali non emergono profili di criticità significativi.
La Società di revisione EY spa, nel corso degli incontri periodici, non ha segnalato al Collegio sindacale situazioni di criticità tali da poter inficiare il sistema di controllo interno inerente alle procedure amministrative e contabili, né ha mai evidenziato fatti ritenuti censurabili o irregolarità.
La Società ha predisposto la Dichiarazione non finanziaria (di seguito Dnf), in ottemperanza a quanto richiesto dal dlgs 254/2016.
La Dnf è stata predisposta come documento autonomo su base consolidata, e questo Collegio, alla luce di quanto previsto dall’art 3, co. 7°, del dlgs 254/2016 e in conformità a quanto suggerito dalla norma di comportamento n. Q.3.2, ne ha verificato – anche alla luce di quanto espresso dalla Società di revisione nella propria relazione ai sensi dell’art 3, comma 10, del dlgs 254/2016, già anticipata al Collegio e rilasciata ieri alla Società – la completezza e la sua rispondenza a quanto previsto dalle norme e in ragione dei criteri di redazione illustrati nella Nota metodologica della Dnf, senza riscontrare elementi che ne richiedano menzione in questa nostra relazione.
Veritas spa bilancio 2021237
Alla luce di quanto sopra non emergono quindi elementi tali da far ritenere che l’attività non sia stata svolta nel rispetto dei principi di corretta amministrazione né che l’assetto organizzativo, il sistema dei controlli interni e l’apparato contabile-amministrativo non siano, nel loro complesso, adeguati alle esigenze e dimensioni aziendali.
Attività di vigilanza ai sensi del dlgs 39/2010
Il Collegio sindacale, quale “Comitato per il controllo interno e la revisione contabile”, ha svolto l’attività di vigilanza sull’operatività della Società di Revisione, come previsto dall’art. 19 del dlgs 39/2010.
Come già evidenziato, il Collegio sindacale – ai sensi dell’art. 2409 septies CC e in conformità a quanto suggerito dalla norma di comportamento n. 5.3 – ha interloquito più volte nel corso dell’esercizio la Società di revisione EY spa al fine di scambiare dati e informazioni attinenti all’attività svolta nell’espletamento dei rispettivi compiti.
La società di revisione non ha mai comunicato fatti o circostanze o irregolarità che dovessero essere portate a conoscenza del Collegio né, quindi, che debbano essere evidenziate nella presente relazione.
La Società di revisione ieri ha rilasciato – ai sensi dell’art. 14 del dlgs 39/2010 e art. 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014 – la relazione sulla revisione contabile, dalla quale risulta, come peraltro già anticipato al Collegio, che il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa di Veritas spa per l’esercizio chiuso a tale data. A giudizio della Società di revisione, inoltre, la Relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021.
La Società di revisione ci ha sottoposto la Relazione aggiuntiva – prevista ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, già anticipata al Collegio e rilasciata ieri alla Società – che questo Collegio porterà all’attenzione del Consiglio d’amministrazione.
Dalla Relazione aggiuntiva non risultano carenze significative del sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all’attenzione dei responsabili delle attività di “governance”.
Nella Relazione aggiuntiva la Società di revisione ha presentato al Collegio sindacale la dichiarazione relativa all’indipendenza, così come richiesto dall’art. 6 del Regolamento (UE) n. 537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possano comprometterne l’indipendenza o costituire cause di incompatibilità ai sensi del citato decreto.
Inoltre, il Collegio ha preso atto della Relazione di trasparenza predisposta dalla società di revisione pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell’art. 18 del dlgs 39/2010.
Infine il Collegio ha esaminato, come già detto, il contenuto della relazione di EY spa sulla Dichiarazione dei dati non finanziari emessa ai sensi dell’art 3, comma 10, del dlgs 254/2016.
La Società ha predisposto adeguate procedure per il controllo del regime dei corrispettivi erogati alla società di revisione.
Il Collegio sindacale segnala che nel corso del 2021, oltre gli incarichi di revisione contabile del bilancio individuale, del bilancio consolidato, della Dnf e dei bilanci delle controllate, sono stati affidati a EY spa, con il parere favorevole di questo Collegio, i seguenti incarichi audit related:
■certificazione dei valori attestanti il requisito dell’idoneità finanziaria dei trasportatori richiesto dall’art. 7 del decreto dirigenziale del 25/11/2011 del Ministero infrastrutture e trasporti per € 1.500;
■revisione contabile dei Conti annuali separati di Veritas spa al 31 dicembre 2020, ai sensi dell’art. 14.4 del Testo integrato approvato dall’Arera con delibera 137/2016 per € 22.000;
Veritas spa bilancio 2021238
■revisione contabile del prospetto dei saldi a credito e a debito con i Comuni soci, alla data del 31 dicembre 2021, per le finalità previste dall’art. 11, comma 6, del dlgs 118/2011 per € 12.000;
■revisione contabile del prospetto delle spese sostenute per l’attività di ricerca e sviluppo nel biennio 2018-2019 e nel triennio 2012-2014 (predisposto per le finalità previste dall’art. 3 del dl 145/2013 e dal decreto del 27 maggio 2015 emanato dal Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico) per € 15.000;
■esame della Dnf ai sensi del dlgs 254/2016 per € 24.500;
■attività di supporto specialistico rispetto ai nuovi obblighi di elaborazione degli schemi di bilancio consolidati in formato XBRL (come previsto dalla normativa Esef non audit service) per € 32.000;
■attività di supporto alle attività di assessment rispetto ai nuovi obblighi sulla EU Taxonomy come previsto dal Regolamento (UE) 2020/852 per € 24.000.
La Società di revisione ha inoltre confermato al Collegio sindacale che, nel corso dell’esercizio e in assenza del verificarsi dei presupposti per il loro rilascio, non ha emesso pareri.
Rapporti con l’Organismo di vigilanza ex art. 6, c. 1, lett. b), dlgs 231/2001
Il Collegio sindacale ha acquisito dall’Organismo di vigilanza, tramite la Relazione annuale rilasciata in data 23 marzo 2022, le informazioni relative alle attività connesse al suo ruolo nell’ambito del Modello di organizzazione 231. Tali attività hanno riguardato il funzionamento dell’Organismo di vigilanza anche in coordinamento con gli altri organi e funzioni di controllo e di gestione, la pianificazione e lo svolgimento delle attività di vigilanza, la gestione delle segnalazioni e lo svolgimento di indagini, la valutazione dell’adeguatezza e dell’aggiornamento del Modello di organizzazione 231.
L’Organismo di vigilanza, nel corso del 2021, non ha effettuato alcuna segnalazione al Collegio sindacale di fatti o notizie rilevanti o di carenze del Modello di organizzazione 231, come previsto dall’art. 6 del Regolamento dell’Organismo di vigilanza.
Alla luce di quanto l’Organismo ha reso noto con la sua Relazione annuale e in assenza di rilievi o di carenze del Modello di organizzazione 231, non emergono quindi elementi tali da far ritenere che il Modello di organizzazione 231 non sia compatibile con l’assetto organizzativo, le dimensioni e la complessità della Società.
Le attività dell’Organismo di vigilanza sono documentate dalla Relazione annuale.
Il Collegio sindacale non è a conoscenza di fatti o esposti di cui riferire all’Assemblea.
Nel corso dell’attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni ottenute non sono state infatti presentate denunce ex art. 2408 CC né rilevate omissioni, fatti censurabili, limitazioni, eccezioni, irregolarità o fatti significativi tali da richiedere una menzione nella presente relazione.
Nel corso dell’esercizio 2021 non sono stati rilasciati pareri.
Bilancio d’esercizio
Il Collegio ricorda che il progetto di bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 che il Consiglio d’amministrazione sottopone al Vostro esame e approvazione è stato redatto secondo i principi contabili Ias/Ifrs.
Veritas rientra infatti nella definizione di Eip (ente di interesse pubblico) – i cui bilanci devono essere redatti con l’applicazione dei principi contabili internazionali, ai sensi del dlgs 38/2005 – avendo la stessa emesso, come già detto, strumenti finanziari consistenti in prestiti obbligazionari quotati in mercati regolamentati.
Veritas spa bilancio 2021239
Il progetto di bilancio risulta quindi costituito da:
I.un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell'ambito del normale ciclo operativo aziendale, rispettivamente entro od oltre i 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio;
II.un prospetto di conto economico complessivo, che espone i costi e i ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi (modalità ritenuta dagli amministratori più rappresentativa rispetto al settore di attività in cui la società opera);
III.un rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto;
IV.un prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
V.le Note esplicative contenenti le informazioni richieste dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali, opportunamente esposte con riferimento agli schemi di bilancio utilizzati. Il progetto di bilancio è accompagnato dalla relazione sulla gestione, che illustra la situazione della Società, l’andamento della gestione e la sua prevedibile evoluzione e i fatti salienti avvenuti nell’esercizio e successivamente alla chiusura dello stesso.
Tale complesso di documenti è stato messo a disposizione del Collegio sindacale nel corso dell’adunanza consiliare tenutasi il 26 maggio 2022.
Per quanto riguarda l’esercizio 2021, la gestione evidenzia un risultato positivo, rappresentato nel bilancio, che risponde ai fatti e alle informazioni di cui abbiamo avuto conoscenza – a seguito dell’espletamento dei nostri doveri di vigilanza e dei nostri poteri di ispezione e controllo – e non abbiamo osservazioni al riguardo.
Non essendo il Collegio incaricato della revisione legale, e non avendo quindi alcun potere di controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato sull’impostazione generale data allo stesso e sulla sua conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e la sua struttura: a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
Abbiamo inoltre verificato – per quanto a nostra conoscenza – che gli amministratori, nella redazione del bilancio, non abbiano derogato a quanto previsto dai principi contabili adottati.
In conformità a quanto suggerito dalle norme di comportamento del collegio sindacale n. 3.8 e n. Q.3.7 abbiamo verificato:
■l’osservanza, da parte degli amministratori, dei principi contabili adottati per il procedimento di formazione del bilancio d’esercizio;
■la conformità del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, del prospetto di conto economico, del prospetto della redditività complessiva, del rendiconto finanziario e del prospetto delle variazioni del patrimonio netto a quanto disposto dai principi contabili Ias/Ifrs;
■la corretta indicazione nelle Note esplicative dei criteri di valutazione e la loro conformità alla legge e ai principi contabili adottati;
■la conformità del contenuto della nota integrativa e della relazione sulla gestione a quanto disposto dagli artt. 2427, 2427 bis e 2428 CC;
■la completezza e la chiarezza informativa della nota integrativa e della relazione sulla gestione, nel rispetto dei principi di verità, correttezza e chiarezza richiesti dalla legge. In particolare, diamo atto che la relazione sulla gestione contiene un’adeguata informativa in merito al sistema dei controlli interni e alla gestione dei rischi e che le informazioni fornite dagli amministratori con riguardo alle operazioni con le parti correlate, inerenti e connesse all’oggetto sociale, sono da considerarsi complete.
Veritas spa bilancio 2021240
Bilancio consolidato
Il Consiglio d’amministrazione ha predisposto, ai sensi di legge, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 del Gruppo Veritas, bilancio sottoposto al controllo contabile della Società di revisione EY spa Il perimetro del consolidamento, evidenziato con chiarezza nel paragrafo introduttivo della Relazione sulla gestione, risulta sostanzialmente il medesimo di quello dell’esercizio precedente (il perimetro di consolidamento è variato rispetto al 2020 per la sola uscita di Sifagest scarl in liquidazione).
Quanto al bilancio consolidato, come previsto dalle norme di comportamento n. 3.9 e n. Q.3.8, il compito del Collegio sindacale è esclusivamente quello di vigilare sull’osservanza delle norme procedurali inerenti la formazione e l’impostazione dello stesso e della Relazione sulla gestione: al Collegio non compete, infatti, alcun obbligo di relazione né alcuna formale espressione di giudizio.
Il Collegio ha verificato la composizione del Gruppo e dei rapporti di partecipazione come definiti dall’art. 2359 CC e dall’art. 26 del dlgs 127/1991 e, nell’ambito della struttura organizzativa della capogruppo, l’esistenza di una funzione responsabile dei rapporti con le società controllate e collegate, efficiente e operativa.
La Società di revisione ha rilasciato ieri – ai sensi dell’art. 14 del dlgs 39/2010 – la relazione di revisione dalla quale risulta, come peraltro già anticipato al Collegio, che il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021 è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa del Gruppo Veritas per l’esercizio chiuso a tale data. A giudizio della Società di revisione, inoltre, la Relazione sulla gestione è coerente con il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
Conclusioni
Concludendo, il Collegio sindacale – tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell’attendibilità del bilancio di esercizio, che ha emesso il proprio parere senza riserve – non ha osservazioni da formulare all’Assemblea in merito all’approvazione del bilancio dell’esercizio al 31 dicembre 2021, accompagnato dalla Relazione sulla gestione, come presentato dal Consiglio d’amministrazione e pertanto non ha obiezioni circa l’approvazione del bilancio e la proposta di destinazione dell’utile di esercizio.
Per quanto concerne il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2021 il Collegio sindacale ne ha esaminato i contenuti e non ha osservazioni al riguardo.
Alla luce della profonda crisi economica e finanziaria conseguente all’emergenza covid-19, che ormai perdura da oltre due anni, il Collegio sindacale dà atto che il Consiglio d’amministrazione ha costantemente valutato e attenzionato gli inevitabili impatti che ciò potrebbe continuare a comportare anche per Veritas e nella relazione sulla gestione viene fornita ampia illustrazione in merito. Gli amministratori hanno infatti effettuato, sulla base delle evidenze disponibili al momento della redazione della bozza di bilancio, un’analisi accurata degli impatti correnti e potenzialmente futuri che l’emergenza epidemiologica potrebbe continuare ad avere sui risultati economici e sulla situazione finanziaria della società, e hanno accertato la sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
Oltre alla crisi provocata dalla pandemia, a partire da febbraio 2022 la guerra in Ucraina ha provocato ulteriori impatti su Veritas, con riflessi sui costi di gestione e principalmente sui costi dell’energia: il Collegio Sindacale dà atto che anche a tale riguardo il Consiglio d’amministrazione è intervenuto prontamente e ha messo in atto interventi di aggiornamento
Veritas spa bilancio 2021241
delle previsioni di andamento economico e di mitigazione del trend di crescita dei costi.
Il Collegio ha quindi verificato l’informativa di bilancio relativa alla continuità aziendale, in relazione alla quale non vengono evidenziate situazioni d’incertezza.
Infine il Collegio dà atto che la società – che opera nei servizi essenziali e che, quindi, non ha mai bloccato la propria attività – ha da sempre posto in essere un monitoraggio continuo e misure di prevenzione puntuali e incisive, in modo da favorire il contrasto e il contenimento della diffusione del virus: monitoraggio e attivazione delle misure di contrasto al covid-19 che persistono tuttora.
Ricordiamo, infine, che con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2021 vengono a scadere:
■il nostro mandato triennale e
■il mandato novennale della Società di revisione.
L’Assemblea dovrà quindi provvedere alla nomina del Collegio sindacale e della Società di revisione.
Venezia, 10 giugno 2022
il Collegio sindacale
Giovanna Ciriotto
Roberto Giordani
Maurizio Interdonato
Veritas spa bilancio 2021242
1.8.2Relazione della società di revisione
Veritas spa bilancio 2021243
Veritas spa bilancio 2021244
Veritas spa bilancio 2021245
Veritas spa bilancio 2021246
Veritas spa bilancio 2021247
Veritas spa bilancio 2021248
Veritas spa bilancio 2021249
2Bilancio consolidato
Veritas spa bilancio 2021250
2.1.1Risultati economici e patrimoniali del 2021
Signori Azionisti,
l’assemblea di Veritas spa del 27 giugno 2008 ha indirizzato il Gruppo Veritas ad applicare su base volontaria, come consentito dal legislatore italiano, il dlgs n. 38 del 28 febbraio 2005, optando per la pubblicazione del bilancio consolidato in conformità agli Ias/Ifrs.
L’approvazione del bilancio è sottoposta al termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, come previsto dallo statuto sociale e dall’art. 2364 del codice civile, in quanto il Gruppo è tenuto alla predisposizione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 25 del dlgs 127/91.
Il bilancio del Gruppo Veritas chiuso al 31 dicembre 2021 rileva un risultato netto positivo di k€ 12.730 rispetto ai k€ 6.260 del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
Se si considera il risultato consolidato comprensivo delle quote dei soci di minoranza, allora il risultato è positivo per k€ 12.594, rispetto a k€ 4.684 dell’esercizio consolidato 2020.
Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Veritas spa e delle società sulle quali la capogruppo ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente (tramite proprie controllate), il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali, e di ottenerne i benefici relativi.
Anche la capogruppo adotta dal 2017 i principi contabili Ias/Ifrs ai fini della redazione del bilancio d’esercizio, ai sensi del dlgs 38/2005 in tema di Eip.
Si elencano le imprese che, in conformità alle disposizioni dello Ias 27, sono incluse nel perimetro di consolidamento al al 31 dicembre 2021:
31.12.2021
31.12.2020
società consolidate
sede
capitale sociale
quota di partecipazione del Gruppo
Veritas spa (capogruppo)
Venezia
145.397.150
Ecoprogetto Venezia srl
Venezia
53.607.273
56,68%
56,68%
Mive srl in liquidazione
Mirano (Ve)
110.000
100,00%
100,00%
Eco-ricicli Veritas srl
Venezia
7.000.000
82,34%
82,34%
Asvo spa
Portogruaro (Ve)
18.969.650
55,75%
55,75%
Consorzio bonifica Fusina in liquidazione
Venezia
100.000
82,05%
82,05%
Metalrecycling Venice srl
Venezia
1.800.000
82,34%
82,34%
Depuracque servizi srl
Salzano (Ve)
223.080
100,00%
100,00%
Lecher ricerche e analisi srl
Salzano (Ve)
46.800
100,00%
100,00%
Rive srl
Venezia
100.000
70,00%
70,00%
società uscita dal perimetro di consolidamento
Sifagest scarl in liquidazione
Venezia
500.000
0,00%
65,00%
Nel corso del 2021 si segnalano i seguenti cambiamenti nell’area di consolidamento rispetto all’esercizio precedente:
■a dicembre 2021 l’assemblea dei soci di Metalrecycling ha deliberato di aumentare il capitale sociale da k€ 100 a k€ 1.800 senza sovrapprezzo da parte del socio unnico Eco-ricicli, di prorogare la durata della società fino al 31 dicembre 2050 e di variare l’oggetto sociale;
■in data 29 luglio 2021 l’assemblea dei soci di Sifagest scarl in liquidazione ha approvato il bilancio finale di liquidazione e il riparto finale tra i soci degli elementi patrimoniali. Il Gruppo pertanto, dopo l’assegnazione degli elementi patrimoniali, ha provveduto ad azzerare il valore della partecipazione in Sifagest. In data 5 ottobre è avvenuta la definitiva cessazione di Sifagest a seguito della sua cancellazione dal Registro delle Imprese.
2.1Relazione sulla gestione
Veritas spa bilancio 2021251
Sono inoltre valutate, con il metodo del patrimonio netto, le seguenti società collegate:
31.12.2021
31.12.2020
società valutate con il metodo del patrimonio netto
sede
capitale sociale
quota di partecipazione del Gruppo
società collegate
Sifa scpa
Mestre (Ve)
30.000.000
33,17%
33,17%
Ecolegno CM Venezia srl
Venezia
50.000
32,94%
OMD srl
Nervesa della Battaglia (Tv)
160.000
20,59%
Veritas Conegliano srl
Venezia
100.000
48,80%
48,80%
Vier scarl
Venezia
100.000
49,00%
49,00%
società cessate/cedute
Insula spa
Venezia
2.715.280
0,00%
24,73%
Ecoplastiche Venezia srl
Venezia
100.000
0,00%
32,94%
Rispetto all’esercizio precedente si segnala:
■ all’interno del riparto finale della liquidazione Sifagest è stata prevista l’assegnazione di azioni di Sifa scarl a Veritas pari al 2,15% e a Depuracque pari al 0,02% del capitale sociale.
■ in data 01 dicembre 2021 viene costituita Ecolegno CM Venezia srl di cui Eco-ricicli Veritas srl detiene il 40% del capitale sociale. Si tratta di una società avente per oggetto principale la raccolta, la commercializzazione, la vendita, l'acquisto, la lavorazione e la trasformazione di rifiuti non pericolosi a prevalente composizione legnosa, oltreché la progettazione e la costruzione di impianti attrezzati per l'immagazzinamento e trattamenti di rifiuti a composizione legnosa.
■ nel mese di dicembre 2021 si è effettuata l’acquisizione di una quota di partecipazione da parte di Eco-ricicli Veritas srl pari al 25% del capitale sociale della OMD srl, operazione propedeutica all’avvio dell’impianto di selezione di Verona.
■ in data 1° agosto 2021 Veritas ha acquisito dalla collegata Insula spa il ramo di azienda per la gestione dei lavori pubblici nel Comune di Venezia, e la contemporanea dismissione della sua partecipazione in Insula attraverso l’attivazione della facoltà di recesso da socio.
■ nel 2021 è iniziato il processo di liquidazione della società Ecoplastiche che ha comportato la restituzione a Eco-ricicli Veritas srl di parte del capitale originariamente versato e l'iscrizione nel bilancio 2021 di Eco-ricicli Veritas di una minusvalenza di euro 7 mila.
Inoltre si evidenzia comunque quanto segue:
■nel febbraio 2021 è stato stipulato l’atto notarile per l’acquisizione da parte della capogruppo dalla società Veneto Acque (società in house della Regione Veneto) del secondo ramo di azienda relativo alla seconda e terza tratta dell’infrastruttura regionale denominata Savec (Schema acquedottistico del Veneto centrale) – parte est. L’infrastruttura acquedottistica denominata Savec è un opera regionale che garantisce l’interconnessione tra le diverse realtà acquedottistiche del Veneto e l’operazione rientra nell’accordo tra i vari gestori interessati e Veneto Acque (in esecuzione di quanto deliberato della Regione Veneto) nella devoluzione agli enti locali di tale infrastruttura.
■nel corso del 2021 Metalrecycling ha acquisito dalla società 3C snc il ramo d’azienda avente ad oggetto l’attività di trasporto conto terzi di rifiuti e cose.
Veritas spa bilancio 2021252
Il capitale sociale di Veritas spa, sottoscritto e versato al 31 dicembre 2021, ammonta a k€ 145.397; non si registrano variazioni rispetto all’anno precedente.
Il Gruppo fornisce servizi (pubblici locali, ambientali e idrico integrato) nei 51 Comuni Soci che appartengono agli ambiti ottimali delle province di Venezia e Treviso. Gli abitanti serviti sono oltre 920.000, pari a quasi l’intera area metropolitana di Venezia e al 18% degli abitanti della regione Veneto, cui vanno aggiunti 40 milioni circa di presenze turistiche che ogni anno visitano Venezia, le zone limitrofe e i litorali di Jesolo, Eraclea e Chioggia (fatta eccezione in questo periodo di emergenza sanitaria), per un totale di oltre 1 milione di abitanti equivalenti.
Con la fusione di Asi, avvenuta nel 2017, Veritas garantisce il servizio idrico integrato in 36 Comuni.
Per quanto riguarda il servizio integrato di igiene ambientale l’ambito territoriale di Veritas spa è quello risultante dall’aggregazione dei territori di competenza delle tre aziende operanti antecedentemente alla fusione del 2007 (Vesta spa, Acm spa e Asp spa), cui si sono aggiunte, nel tempo, l’area del comune di Cavarzere, Cona, San Donà di Piave, Fossalta di Piave e Mogliano Veneto, Ceggia, Eraclea, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, Torre di Mosto. Asvo spa copre il territorio dei suoi undici Comuni soci, che sono anche soci di Veritas.
Anche l’esercizio 2021 è stato caratterizzato dall’eccezionalità degli effetti dell’emergenza sanitaria derivante dalla pandemia del virus covid-19.
Grazie però a misure di restrizione meno stringenti rispetto allo scorso esercizio, si è potuto assistere a un miglioramento complessivo dell’economia italiana e internazionale, il che ha comportato, dopo il rallentamento del 2020, una ripresa degli incassi da bollettazione.
Tale situazione ha di conseguenza comportato un aggiornamento in diminuzione delle stime in merito al rischio di insolvenza dei crediti da bollettazione rispetto all’adeguamento elaborato nello scorso esercizio.
Ciononostante il Gruppo, vista l’incertezza del periodo pandemico, ha continuato la serie di interventi per la messa in sicurezza della liquidità aziendale, mediante il ricorso a ulteriori forme di finanziamento peraltro incentivate dalle garanzie di fonte governativa.
In particolare durante l’esercizio 2021 sono stati stipulati mutui con garanzia Sace secondo quanto previsto dal dl 23/2020 (cosiddetto decreto Liquidità) per un totale di 27 ML€ da parte della capogruppo, per 20 ML€ da parte di Ecoprogetto e per 2ML€ da parte di Eco-ricicli e a dicembre 2021 è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario per 25 ML€.
La situazione di emergenza anche in questo esercizio ha costretto la società a continuare ad adottare particolari politiche quali, tra le altre, un ridimensionamento delle assunzioni dei lavoratori stagionali, le politiche di smart working, anche se non è stato fatto ricorso al fondo di integrazione salariale come nel 2020.
Nel prospetto successivo sono riportati i principali dati economici del Gruppo Veritas relativi all’esercizio 2021 e il confronto con la precedente annualità, in migliaia di euro; viene inoltre comparato il peso relativo di ogni singola voce rispetto ai ricavi totali netti.
Veritas spa bilancio 2021253
dati economici (in migliaia di euro)
2021
%
2020
%
ricavi totali netti
455.187
100,0%
427.546
100,0%
costo del personale
-172.795
-38,0%
-164.189
-38,4%
altri costi e accantonamenti operativi
-201.625
-44,3%
-189.947
-44,4%
ebitda*
80.767
17,7%
73.409
17,2%
ammortamenti e svalutazioni
-50.528
-11,1%
-46.614
-10,9%
accantonamenti per rischi e oneri
-6.996
-1,5%
-6.016
-1,4%
risultato operativo
23.243
5,1%
20.779
4,9%
quota di pertinenza di partecipazioni valutate con il metodo del p.n.
839
0,2%
45
0,0%
oneri (proventi) finanziari
-10.687
-2,3%
-12.261
-2,9%
risultato prima delle imposte
13.395
2,9%
8.563
2,0%
imposte sul reddito dell'esercizio
-801
-0,2%
-3.879
-0,9%
risultato dell'esercizio derivante dall'attività in funzionamento
12.594
2,8%
4.684
1,1%
risultato dell'esercizio netto derivante da attività operative cessate
0,0%
0,0%
risultato dell'esercizio consolidato
12.594
2,8%
4.684
1,1%
risultato dell'esercizio di pertinenza delle minoranze
-136
0,0%
-1.576
-0,4%
risultato del Gruppo
12.730
2,8%
6.260
1,5%
* L’Ebitda è rappresentato dalla differenza tra ricavi e costi operativi, al lordo degli ammortamenti (già al netto delle quote per contributi in conto impianti), altre svalutazioni di immobilizzazioni, accantonamenti per rischi e altri accantonamenti.
L’Ebitda così definito è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l’andamento operativo della stessa e non essendo identificato come misura contabile nell’ambito sia dei principi contabili italiani che in quelli internazionali non deve essere considerato una misura alternativa per la valutazione dell’andamento del risultato del Gruppo. Poiché la composizione dell’Ebitda non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.
I ricavi totali netti risultano 455,2 ML€ e aumentano di 27,6 ML€ rispetto all’esercizio 2020 con un incremento del 6,5%.
Di questi, i ricavi derivanti dalle vendite e dai servizi ammontano a 443,9 ML€, con un incremento di 32,0 ML€ rispetto al precedente esercizio, dovuto principalmente al recupero di ricavi da tariffazione e da corrispettivi comunali d’igiene ambientale, nonché da ricavi per smaltimento e trattamento rifiuti.
In particolare tali ricavi dell’igiene ambientale ammontano a 176,1 ML€ (+10,8 ML€ rispetto all’esercizio precedente) per Veritas e a 21,9 ML€ per Asvo (+1,2 ML€ rispetto all’esercizio precedente).
Tale incremento è riferibile al parziale recupero di conguagli tariffari pregressi da parte della capogruppo per 3,3 ML€, nonché all’aumento tariffario riconosciuto al gestore Veritas con l’approvazione dei Pef 2021, che si attesta complessivamente al 2,1% rispetto all’esercizio precedente. Inoltre l’incremento sconta l’effetto straordinario delle svalutazioni dei conguagli pregressi avvenuto nello scorso esercizio.
Si ricorda in particolare che a partire dalle tariffe ambientali per il 2020 è in vigore il metodo tariffario (Mtr) approvato con delibera n. 443/2019/R/rif del 31 ottobre 2019 dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (di seguito Arera).
Tale metodo aveva previsto anche il ricalcolo dei piani finanziari per gli esercizi 2018 e 2019, le cui differenze rispetto al precedente metodo erano da riportare nei Pef futuri (rispettivamente nei Pef 2020-2023 per il conguaglio 2018 e nei Pef 2021-2024 per il conguaglio 2019), di fatto congelando i corrispettivi per tre anni di fila.
L’approvazione dei Pef 2020 per Veritas è avvenuta prima con delibera del Consiglio di bacino n. 17 del 18 dicembre 2020 e poi con successiva riapprovazione modificativa, con delibera del Consiglio di bacino n. 5 del 14 giugno 2021. Poiché le manovre tariffarie per il 2020, a seguito della normativa per l’emergenza sanitaria, sono state elaborate in base ai Pef 2019, l’approvazione del Pef 2020 ha generato ulteriori conguagli, di cui solo la parte riferibile all’aumento tariffario del 6,6% (entro Cap) è recuperabile nei tre anni successivi (2021-2023), mentre per la parte oltre Cap, essendo sottoposta alla preventiva istruttoria dell’Autorità Arera, è ancora in corso di approvazione.
Veritas spa bilancio 2021254
Sempre con delibera del Consiglio di bacino n. 5 del 14 giugno 2021 è avvenuta inoltre l’approvazione dei Pef 2021. Anche in questo caso per la minoranza dei Comuni l’aumento tariffario supera il 6,6% e pertanto la quota oltre Cap non può essere riconosciuta automaticamente al gestore Veritas, ma rinviata nel tempo.
Tutti i Comuni con proprie deliberazioni hanno preso atto dei Pef 2020-2021, già approvati dal Consiglio di bacino e hanno approvato le manovre tariffarie per il 2021, in alcuni casi coprendo con fondi propri sia alcuni conguagli 2020, entro e oltre Cap, in modo da non riportarli nei Pef successivi, e sia gli aumenti tariffari previsti nel 2021, anche in alcuni casi per la parte oltre Cap.
Al 31 dicembre 2021 i conguagli oltre Cap 2020 e 2021, per i quali si rimane in attesa del loro riconoscimento da parte dell’Autorità, ammontano complessivamente a 3,4 ML€.
L’incremento complessivo dei ricavi per igiene ambientale iscritti a bilancio pertanto, tenendo conto anche della svalutazione dei conguagli iscritta nell’esercizio precedente, si è quindi attestato complessivamente a circa il 6,5%.
Per quanto riguarda l’approvazione dei Pef 2021 per Asvo, avvenuta anch’essa con delibera del Consiglio di bacino n. 5 del 14 giugno 2021, la controllata si è iscritta il conguaglio tariffario per 1,1 ML€.
Per quanto riguarda i ricavi derivanti dalla tariffazione idrica, riguardanti la capogruppo, questi ammontano a 120,1 ML€ (+1,5 ML€ rispetto all’esercizio precedente).
Alla tariffa del servizio idrico integrato si applica il metodo tariffario (Mti-3) approvato a dicembre 2019 da Arera con delibera 580/2019/R/idr, valido per le tariffe del periodo 2020-2023. Di conseguenza, la stessa Autorità con delibera 46/2021/R/idr del 9 febbraio 2021 ha approvato le tariffe da applicare per Veritas per il suddetto periodo.
La tariffa idrica approvata per il 2021 ha previsto un adeguamento tariffario positivo rispetto al 2020 del 1,6%.
Tra le principali variazioni di ricavi si segnalano l’aumento per ricavi da smaltimento rifiuti (+1,7 ML€) e della parte differenziale del rifiuto (+4,1 ML€), l’aumento degli altri ricavi da servizi a terzi (+1,5 ML€) e l’aumento dei ricavi per la gestione impianti per conto terzi (+1,3 ML€).
Il costo del personale (172,8 ML€) è incrementato rispetto al 2020 (164,2 ML€) del 5,2%; l’organico medio risulta pari a 3.399 unità.
In particolare l’incremento è sostanzialmente motivato dai maggiori costi per l’applicazione dei rinnovi contrattuali e l’effetto del godimento di ferie, permessi e altre assenze retribuite rispetto al 2020, oltre che all’incremento della rivalutazione del Tfr determinato dagli indici Istat più elevati rispetto agli anni precedenti, incrementi di costi comunque moderati dalle molteplici politiche per favorire l’accompagnamento all’uscita dei dipendenti a fronte della maturazione dei requisiti pensionistici.
L’incremento del numero medio dei dipendenti di 28 unità.
organico medio annuo f.t.e.
2021
2020
variazioni
dirigenti
22,31
23,50
-1,19
quadri
85,00
84,15
0,85
impiegati
1.020,10
982,40
37,70
operai
2.271,16
2.280,04
-8,88
totale organico medio
3.398,57
3.370,09
28,48
L’incidenza del costo del lavoro sui ricavi totali netti è del 38,0%, rispetto al 38,4% del 2020.
Gli altri costi e accantonamenti operativi corrispondono al 44,3% dei ricavi totali. Complessivamente si mantengono in linea con l’anno precedente (44,4%).
Veritas spa bilancio 2021255
In particolare, si riferiscono ai costi per consumi di materie prime, di consumo e sussidiarie per 37,6 ML€, ai costi per servizi per 150,1 ML€, ai costi per godimento beni di terzi per 5,5 ML€ e agli altri costi operativi per 8,5 ML€.
Le principali variazioni hanno riguardato la svalutazione dei crediti (-7,2 ML€), i materiali di consumo e per manutenzioni e riparazioni (+4,2 ML€), le utenze (+5,5 ML€) e i lavori e le manutenzioni (+3,3 ML€).
Tra i costi per servizi (all’interno della voce utenze), i costi dell’energia elettrica sono una delle componenti di spesa più importanti della gestione e sono generati per lo più nell’ambito dell’impiantistica del comparto idrico.
Questa importante voce di costo del conto economico della capogruppo ammonta per il 2021 a 22,4 ML€, con un incremento di 5,5 ML€ rispetto al 2020. Il consumo totale di energia elettrica è diminuito nel 2021 dello 0,37% circa rispetto al 2020, mantenendosi quasi in linea con l’esercizio precedente, mentre si è assistito a un’impennata dei costi della quota energia, che ha comportato un aumento del prezzo medio unitario del 31,21% e della spesa totale per la società del 30,72%, dovuti all’aumento dei prezzi del petrolio e delle materie prime in generale anch’esso conseguenza dell’emergenza sanitaria, effetto negativo che sarà ancora più rilevante nel 2022 a causa delle guerra in Ucraina.
Il margine operativo lordo (Ebitda), pari a 80,8 ML€, registra un incremento del 10,0% rispetto ai 73,4 ML€ del 2020.
Il risultato operativo (Ebit), pari a 23,2 ML€, aumenta del 11,9% rispetto ai 20,8 ML€ del 2020.
Gli oneri finanziari netti, pari a 10,7 ML€, risultano decrementati rispetto al 2020 di 1,6 ML€.
Il risultato prima delle imposte è pari a 13,4 ML€, in diminuzione rispetto a 8,6 ML€ del 2020. Rappresenta il 2,9% dei ricavi totali netti.
Le imposte sul reddito dell’esercizio ammontano a 0,8 ML€ rispetto ai 3,9 ML€ del 2020.
Il risultato dell’esercizio consolidato è pari a k€ 12.594 rispetto ai k€ 4.684 del 2020.
Il risultato di esercizio di pertinenza delle minoranze, pari a k€ -136 (k€ -1.576 nel 2020), è riferito principalmente alle controllate Eco-ricicli Veritas srl e Asvo spa. Su tale risultato grava soprattutto la performance di Eco-ricicli Veritas srl.
I principali valori patrimoniali del Gruppo Veritas risultano essere i seguenti, in migliaia di euro:
dati patrimoniali (in migliaia di euro)
31.12.2021
inc. %
31.12.2020
inc. %
immobilizzazioni e altre attività non correnti
739.434
107,9%
712.591
104,9%
capitale circolante netto
-54.256
-7,9%
-33.179
-4,9%
capitale investito netto
685.178
100,0%
679.412
100,0%
totale patrimonio netto del Gruppo
279.693
40,8%
266.520
39,2%
patrimonio netto di competenza delle minoranze
29.443
4,3%
29.718
4,4%
passività non correnti nette (esclusi finanziamenti)
118.059
17,2%
124.060
18,3%
posizione finanziaria netta*
257.983
37,7%
259.114
38,1%
fonti di finanziamento
685.178
100,0%
679.412
100,0%
* La posizione finanziaria netta, calcolata secondo i criteri previsti dai principali covenant finanziari in essere al 31 dicembre 2020, è la differenza tra tutte le passività finanziarie e le attività finanziarie a breve termine (nel caso del Gruppo Veritas quest’ultime includono solo le disponibilità liquide). Nella posizione finanziaria netta non è incluso il debito verso il Comune di Venezia, pari a k€ 16.821 già precedentemente riscadenzato a lungo termine.
Le immobilizzazioni e le altre attività non correnti aumentano di 26,8 ML€ rispetto all’anno precedente.
Veritas spa bilancio 2021256
Gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio 2021 nelle immobilizzazioni tecniche ammontano a 77,8 ML€, con un aumento rispetto al precedente esercizio di 1,1 ML€, così suddivisi:
investimenti tecnici (in migliaia di euro)
2021
2020
beni immateriali
5.774
6.856
beni materiali e immobiliari
42.542
42.753
beni per servizi in concessione
29.515
27.096
totale investimenti
77.831
76.705
Oltre a tali investimenti nel corso dell’esercizio 2021 Veritas ha acquisito il ramo d’azienda riguardante le condotte della seconda e terza tratta relative all’infrastruttura regionale Savec est, per un importo, al netto dei relativi contributi conto impianti, pari a 13,4 ML€; Metalrecycling invece ha acquisito un ramo d’azienda avente ad oggetto l’attività di trasporto conto terzi di rifiuti e cose per un importo totale di 78 k€.
Il capitale circolante netto passa da -33,2 ML€ di fine 2020 a -54,3 ML€, anche per effetto della dinamica dei saldi a credito e a debito verso i comuni soci.
Il patrimonio netto aumenta complessivamente di 12,9 ML€ rispetto al precedente esercizio, con un utile netto di 12,6 ML€. Il patrimonio netto di competenza delle minoranze diminuisce per 0,3 ML€ recependo il risultato negativo di Eco-ricicli, mentre il risultato d’esercizio del Gruppo si attesta a 12,7 ML€.
Le passività non correnti nette risultano pari a 118,1 ML€ rispetto ai 124,1 ML€ del 31 dicembre 2020, con un decremento di 6,0 ML€; sono costituite dalle passività a medio-lungo termine verso altri soggetti e dai fondi, compreso il trattamento di fine rapporto.
La posizione finanziaria netta del Gruppo a fine esercizio diminuisce di 5,8 ML€, passando da -259,1 ML€ a -258,0 ML€. Si rimanda al rendiconto finanziario per una puntuale definizione delle singole variazioni monetarie.
Il Gruppo presenta un livello di indebitamento elevato, ma caratterizzato da un rapporto tra Pfn ed Ebitda sostenibile e pari a 3,19 rispetto al 3,53 dell’esercizio precedente.
La posizione finanziaria netta è così composta:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
disponibilità liquide
-161.872
-204.634
debiti verso banche e quota corrente finanziamenti
47.430
39.358
quota corrente finanziamenti da altri finanziatori
15.326
116.166
strumenti finanziari derivati passivi
130
868
debiti finanziari vs enti soci a breve
901
840
debiti finanziari vs società collegate a breve
21
50
indebitamento finanziario corrente
63.808
157.282
indebitamento finanziario corrente netto
-98.064
-47.352
finanziamenti a medio lungo termine
189.458
172.911
finanziamenti da altri finanziatori a m/l
155.067
121.358
debiti finanziari vs enti soci a m/l
9.375
9.954
debiti finanziari vs società collegate a m/l
2.147
2.243
indebitamento finanziario non corrente
356.047
306.466
indebitamento finanziario netto
257.983
259.114
Veritas spa bilancio 2021257
2.1.2Rischi e incertezze
Conseguenze derivanti dall’emergenza sanitaria da pandemia covid-19
Anche l’esercizio 2021 è stato caratterizzato dalla eccezionalità degli effetti dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da virus covid-19.
Grazie però a misure di restrizione meno stringenti imposte dal Governo italiano, ma anche dagli altri governi europei e occidentali, rispetto a quanto accaduto nell’esercizio 2020, si è registrato un miglioramento complessivo dell’economia italiana e internazionale, quantomeno se contrapposto al pesante rallentamento avvenuto nello scorso esercizio.
Il Gruppo comunque, operando nei servizi essenziali, non è mai stata costretta a bloccare le sue attività, ma ha dovuto porre in essere, come tutti gli altri operatori, misure per evitare la diffusione del virus negli ambienti lavorativi.
A tal fine era già stato attivato nel 2020 lo smart working emergenziale per oltre 600 dipendenti; e inoltre era stato elaborato un Protocollo di sicurezza per il contenimento della diffusione del covid-19 e la tutela della salute dei lavoratori che ha avuto un forte impatto sulle attività lavorative.
Impatto sui ricavi
Per quanto riguarda i ricavi del servizio idrico integrato della capogruppo, la regolazione tariffaria prevede sostanzialmente un fatturato garantito (Vrg) in base al principio del full cost recovery.
Pertanto la riduzione dei consumi idrici avvenuta a causa dell’emergenza sanitaria non ha comportato l’iscrizione di minori ricavi ma altresì di un credito per conguagli tariffari che verrà recuperato secondo le modalità ordinarie previste dal metodo tariffario.
In merito ai ricavi del servizio ambientale, il nuovo metodo tariffario prevede la definizione di Piani Finanziari in base ai costi effettivi relativi al secondo esercizio precedente.
Quindi anche in questo caso viene garantita in linea teorica la copertura integrale dei costi (al netto in realtà del time leg di due anni tra il sostenimento dei costi e il loro riconoscimento e alla fissazione del limite di incrementi tariffari – Cap – stabilito dal metodo attualmente pari allo 6,6%).
Rimangono in realtà gli effetti residui in merito alla recuperabilità completa dei conguagli tariffari relativi al 2020 generati dalla normativa di emergenza (art. 107 del dl 18/2020 - decreto “cura Italia”) che aveva dato la possibilità ai Comuni di confermare per il 2020 le tariffe della Tari e della Tarip approvate per il 2019, con ripartizione nei successivi tre anni del conguaglio tra i costi risultanti dal Pef 2020 e i costi determinati per l’anno 2019, in quanto i Pef futuri gravati da tali quote di conguaglio subiscono anch’essi il limite del Cap al 6,6% di incremento tariffario rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi cimiteriali anche nel 2021 si sono incrementati in quanto nello scorso esercizio la gestione del forno crematorio di Conegliano era partita a giugno del 2020; i ricavi pertanto rimangono in linea con gli incrementi dello scorso esercizio dovuti all’andamento emergenziale.
Anche nell’esercizio 2021 si è registrato il sostanziale annullamento dei ricavi da servizi igienici nel Comune di Venezia e della fornitura di acqua alle navi nel porto di Venezia per effetto della drastica riduzione del turismo nel centro storico di Venezia.
Impatto sui costi
Per quanto riguarda i costi per consumo di materiali si è registrato l’aumento dei costi per
Veritas spa bilancio 2021258
carburanti, a causa degli incrementi del prezzo del carburante, mentre il costo per l’acquisto di vestiario e dispositivi di protezione individuale, a fini di garantire la sicurezza sanitaria dei lavoratori, è diminuito attestandosi quasi ai livelli di normalità precedenti l’emergenza sanitaria.
All’interno dei costi per servizi i costi di energia elettrica riscontrano un aumento elevato rispetto allo scorso esercizio, che si contrappone alla diminuzione avvenuta invece tra il 2019 e il 2020. Si ricorda che i costi per l’energia elettrica del servizio idrico integrato (settore per il quale è attribuibile la prevalenza dei consumi di energia) sono conguagliabili all’interno della tariffa del secondo anno successivo, anche se, proprio in questo esercizio, non integralmente, a causa della definizione dell’Autorità di una tariffa media standard di riferimento più bassa di quella effettivamente sostenuta dal Gruppo Veritas.
Per quanto concerne i costi del personale, sono continuate le politiche per far fronte all’emergenza sanitaria, basate anche sul contenimento dei costi, quali il ridimensionamento delle assunzioni di personale stagionale e l’applicazione di un turnover selettivo rispetto alle uscite dei lavoratori dall’azienda, mentre in questo esercizio non si è ricorso agli ammortizzatori sociali (Fis emergenziale).
Impatto finanziario
Mentre nel corso del 2020 si era registrata inevitabilmente una riduzione degli incassi relativi alla bollettazione del servizio idrico e ambientale (soprattutto se si pensa all’alta vocazione turistica del territorio servito dal Gruppo), anche a causa dello slittamento, previsto dalla normativa di emergenza e dalle deliberazioni degli enti locali, delle emissioni delle fatturazioni e delle attività di recupero crediti, l’esercizio 2021 ha riscontrato una ripresa degli incassi da bollettazione.
Il Gruppo, comunque, vista l’incertezza del periodo pandemico, ha continuato la serie di interventi per la messa in sicurezza della liquidità aziendale, mediante il ricorso a ulteriori forme di finanziamento.
In particolare si segnala che:
■a dicembre 2021 Veritas è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario per 25 ML€ a sottoscrizione privata (private placement) collocato presso investitori professionali infrastrutturali non quotato;
■nel corso del 2021 sono stati stipulati da parte di Veritas tre mutui con tre istituti di credito diversi per complessivi 27 ML€ assistiti da garanzia Sace secondo quanto previsto dal dl 23/2020 (cosiddetto decreto Liquidità).
■nel corso del 2021 sono stati stipulati da parte di Ecoprogetto tre mutui con tre istituti di credito diversi per complessivi 20 ML€ assistiti da garanzia Sace secondo quanto previsto dal dl 23/2020 (cosiddetto decreto Liquidità).
■nel corso del 2021 è stato stipulato da parte di Eco-ricicli un mutuo con Banco delle tre Venezie per complessivi 2 ML€ assistito da garanzia Sace secondo quanto previsto dal dl 23/2020 (cosiddetto decreto Liquidità).
Il totale dei mutui accesi con garanzia Sace accesi nel biennio 2020-2021 ammonta pertanto a 89 ML€.
Presupposto della continuità aziendale
In considerazione di quanto descritto sopra, anche in termini di pianificazione di medio-lungo termine, non si rilevano problemi in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale del Gruppo.
La capogruppo ha comunque effettuato un analisi degli impatti potenziali futuri dell’emergenza sanitaria sull’attività economica, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della società e del Gruppo, e sulla base dei diversi scenari configurati risulta a ogni
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modo confermata la sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
Veritas spa bilancio 2021260
Riduzione di valore delle attività immobilizzate
Anche in questo caso non si rilevano riduzione di valore recuperabile dell’avviamento e delle altre attività immobilizzate.
In particolare per i beni del servizio idrico integrato della capogruppo, che costituiscono circa il 70% delle immobilizzazioni aziendali, il metodo tariffario continua a riconoscere integralmente nella tariffa tutti i costi effettivamente sostenuti per la realizzazione degli investimenti.
Misurazione delle perdite attese su crediti
Per quanto riguarda le perdite attese sui crediti commerciali, il Gruppo già nello scorso esercizio aveva modificato le sue elaborazioni in modo da tener conto dell’insolvenza generata dall’emergenza sanitaria.
In particolare il calcolo delle perdite attese mediante un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, era stato integrato con l’analisi degli incrementi dell’insolvenza causati delle restrizioni economiche per l’emergenza sanitaria.
Tali elaborazioni che avevano comportato un aggiornamento in aumento degli indici storici di insolvenza alla base del calcolo delle perdite attese, sono state quindi riviste in questo esercizio con la verifica dell’andamento degli incassi rispetto allo scorso esercizio e al periodo precedente la pandemia, il che ha comportato a riscontrare un generale abbassamento degli indici storici di insolvenza rispetto a come erano stati calcolati nello scorso esercizio, diminuzione più accentuata in principal modo per le utenze domestiche.
Effetti sui leasing operativi (principio contabile Ifrs 16)
Il Gruppo non ha dovuto ricorrere a nessuna sospensione di pagamenti di canoni di locazione e pertanto non si rilevano effetti particolari sui leasing operativi come conseguenza dell’emergenza sanitaria.
Rischi derivanti dalla crisi energetica e della guerra in Ucraina
Uno degli effetti secondari dell’emergenza sanitaria è stato l’innalzamento dei prezzi delle materie prime, e tra queste sicuramente l’energia elettrica e i combustibili sono tra quelle con più impatto negativo nell’economia complessiva, e la guerra in Ucraina, iniziata nel febbraio 2022 ha a sua volte inasprito questo andamento.
In merito agli impatti sul Gruppo della crisi dei prezzi dell’energia, i costi per l’energia elettrica del servizio idrico integrato (settore per il quale è attribuibile la prevalenza dei consumi di energia) sono conguagliabili all’interno della tariffa del secondo anno successivo, anche se, proprio in questo esercizio, non integralmente, a causa della definizione dell’Autorità di una tariffa media standard di riferimento più bassa di quella effettivamente sostenuta da Veritas. È in corso comunque da parte della stessa Autorità una verifica per la definizione di una differente tariffa media.
Il Gruppo ha comunque già messo in atto, e continuerà a farlo, interventi di efficienza energetica negli impianti; inoltre sono previsti a breve nuovi interventi per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle sedi aziendali.
Anche per quanto riguarda l’aumento dei prezzi dei carburanti, per contrastare tale aumento, è previsto un graduale passaggio alla mobilità elettrica e a mezzi con alimentazione alternativa quale il biometano.
In linea generale è probabile che la turbolenza del mercato dell’energia comporterà una nuova forma recessione dell’economia, con ripercussioni anche sui mercati finanziari.
Veritas spa bilancio 2021261
Sul punto pertanto il Gruppo ha modificato nuovamente le elaborazioni per la determinazione delle perdite attese sui crediti commerciali, in modo da tener conto dell’insolvenza generata dalla nuova recessione, il che ha comportato un nuovo aggiornamento in aumento degli indici previsionali di insolvenza alla base del calcolo delle perdite attese.
Si segnala che non sono in essere contratti attivi e/o contratti passivi per la fornitura di beni e servizi con soggetti ucraini o russi. Il fatturato attivo riguardante tali soggetti, legato a forniture occasionali di servizi a imbarcazioni nell’ambito della gestione delle utilities del Porto di Venezia, è insignificante.
Rischi connessi ai cambiamenti climatici
Il Gruppo sta valutando gli impatti delle proprie attività sul cambiamento climatico e i rischi che questo genera sulle proprie attività.
Da una prima analisi è emerso che gli impatti delle attività sul cambiamento climatico sono dovuti principalmente al consumo di energia e gas metano per la gestione degli impianti, nonché i consumi di carburante per la raccolta e trasporto dei rifiuti. Per contro la gestione circolare dei rifiuti, generando minori rifiuti nel futuro, ha un impatto positivo sul cambiamento climatico.
I rischi che il cambiamento climatico genera sulle strutture e sulle attività della società sono legati all’intensificarsi di fenomeni atmosferici estremi, con impatto sulla risorsa idrica, sulle strutture di convogliamento delle acque reflue e sulle attività di raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade.
Oltre ai fenomeni fisici, il cambiamento climatico ha generato profonde modifiche nel panorama normativo il che presuppone la necessità per la società di conformarsi a essa e porre in atto un sistema di rendicontazione adeguato.
Tra le azioni messe in atto dal Gruppo per contrastare gli effetti del cambiamento climatico si evidenziano gli interventi infrastrutturali necessari per la tutela dell’ambiente e la prevenzione per i rischi da allagamenti e sversamenti; la piantumazione di essenze arboree per contribuire all’abbattimento di CO2, gli interventi di rinnovo e potenziamento delle condotte adduttrici e gli interventi di ricerca e riparazione perdite di acquedotto; gli investimenti per la realizzazione di nuove sedi aziendali secondo criteri “verdi”, la sostituzione delle flotte aziendali con mezzi meno inquinanti.
Politiche e obiettivi della gestione finanziaria
La gestione finanziaria del Gruppo è orientata al servizio dell’azienda per il reperimento e la gestione dei fondi necessari agli investimenti nelle infrastrutture pubbliche e alle attività industriali che svolge per conto della comunità a cui appartiene.
Opera quindi in una prospettiva di medio-lungo termine, ricercando un adeguato equilibrio tra fonti e impieghi di risorse finanziarie e la dimensione di breve termine per mantenere la liquidità necessaria a rispettare gli impegni della gestione di tesoreria.
Per realizzare questi obiettivi vengono utilizzati tutti gli strumenti finanziari disponibili sia dal lato passivo che attivo degli impieghi di liquidità.
La politica del Gruppo non prevede la sottoscrizione di strumenti derivati speculativi, ma solo contratti fissi di pura copertura per evitare (swap) o limitare (cap) il rischio di variazione dei tassi.
La posizione finanziaria netta media effettiva (solo componente monetaria) del Gruppo, nel corso dell’esercizio 2021, è stata negativa per circa 237,7 ML€ (211,2 ML€ nel 2020) e ha generato oneri finanziari lordi effettivi, al servizio del debito, per 11,2 ML€ (contro 9,6 ML€ del 2020), evidenziando una onerosità media ponderata effettiva del 4,73% (nel 2020 si attestava al 4,55%).
In questo calcolo non sono considerati gli effetti non monetari relativi all’applicazione del
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principio contabile internazionale Ifrs16 e di attualizzazione dei debiti, mentre il dato risente degli effetti delle procedure di contabilizzazione al costo ammortizzato.
Lo scenario economico e finanziario esterno in cui il Gruppo si è trovata a operare nel 2021, è stato caratterizzato ancora dalla coda degli squilibri dovuti all’emergenza sanitaria, che hanno creato turbolenze economiche a livello mondiale poi riverberatesi sui mercati delle energie e delle materie prime, con effetto sui settori produttivi, già in crisi per le strozzature logistiche; il Gruppo ha comunque mantenuto i suoi impegni di investimento sul territorio e di rimborso del debito.
Per ottenere livelli adeguati di liquidità si sono sfruttate varie opportunità di finanziamento, ricorrendo al credito a medio termine secondo le linee di intervento previste nei piani aziendali.
Per sostenere i piani di investimento a lungo termine, nel corso dell’esercizio si è riusciti a emettere un nuovo prestito obbligazionario da 25 ML€ attraverso una operazione di private placement di una obbligazione amortizing non quotata presso un investitore europeo infrastrutturale con una durata di 17 anni.
Il Gruppo presenta un profilo del rischio credito normale e coerente con le dinamiche di settore, in quanto i crediti da bollettazione sono per loro natura frammentati, perché ripartiti su un numero molto elevato di utenti, con importi medi modesti.
La percentuale di insolvenza relativa ai crediti d’igiene urbana (Tarip) che risultava storicamente attorno al 5%, percentuale da ritenersi nella media bassa del settore, continua a mantenersi più elevata per la crisi economica, che si è innestata sulle difficoltà da covid, con un effetto aggiuntivo stimato in circa un punto e 25 centesimi percentuali.
Va ricordato che dopo il passaggio alla Tari il rischio di credito, sia nella dimensione passata sia presente (e quindi futura), è sostanzialmente in capo alle amministrazioni comunali, o direttamente o indirettamente, e se ne deve tenere conto nella formulazione finale della tariffa.
Nel settore idrico invece, dove le percentuali di insolvenza sono storicamente più ridotte, quantificabili nell’ordine dell’1% del fatturato, si vede una crescita che, temporaneamente, per i motivi anzidetti può essere stimata in circa 16 centesimi percentuali.
Le variazioni dovute all’emergenza sanitaria pandemica possono ora ritenersi invia di rientro, vista anche la ripartenza delle procedure esecutive di recupero crediti.
Rischio connesso all’indebitamento finanziario
L’obiettivo di mantenere un adeguato equilibrio finanziario è stato comunque raggiunto anche nell’esercizio concluso in quanto il Gruppo è riuscito ad attuare una gestione operativa e finanziaria che non ha incrementato in modo sostanziale il rischio di indebitamento finanziario.
La gestione del capitale circolante (+4,5 ML€) ha influito positivamente sui livelli di debito netto e di liquidità.
Gli investimenti operativi si sono incrementati a 65,8 ML€ rispetto ai 64,1 ML€ del 2020, mentre la gestione delle partecipazioni ha prodotto un flusso di cassa netto negativo di 0,2 ML€ (nel 2020 era positivo per 2,9 ML€).
Il rifinanziamento dello stock di debito nel 2021 si è perfezionato con l’accensione di nuovi finanziamenti e prestiti obbligazionari a m/l per 103 ML€, il tutto a fronte di rimborsi su finanziamenti pregressi per 53,7 ML€.
Il dato della posizione finanziaria netta finale è passato dai -259.114 k€ nel 2020 ai -257.983 k€, comprendendo l’effetto delle componenti non monetarie (Ifrs 16, leases, debiti rateizzati ecc.); di conseguenza il rapporto tra Pfn ed Ebitda migliora e continua a rimanere sostenibile, passando da 3,53 a 3,19.
Si ricorda che l’indebitamento del Gruppo è sempre influenzato dalla rilevante dimensione degli “asset idrici” della capogruppo il cui valore a bilancio (al netto della componente relativa
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alla parte di contributi pubblici a parziale finanziamento delle opere) è molto rilevante.
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Gran parte di questi cespiti, in particolare le condotte acquedottistiche e fognarie, hanno “vite utili” molto alte (stimate prudentemente in 40 anni secondo i principi nazionali dell’Arera) e conseguentemente aliquote di ammortamento basse.
Siccome il recupero tariffario, che remunera questo genere d’investimento in funzione di ammortamenti e oneri finanziari, avviene in un arco di tempo molto lungo, di fatto si genera nel frattempo un fabbisogno continuo di capitale da rifinanziare, vista peraltro la non pari durata degli affidamenti bancari e delle logiche finanziarie di prestito che privilegiano il “breve/medio periodo”.
Va anche detto che il capitale prestato dal sistema bancario (con esclusione quindi dei prestiti obbligazionari) ha una vita media ponderata residua dei finanziamenti e obbligazioni amortizing a fine esercizio, oggi attorno ai 4,3 anni, con piani di rimborso articolati come segue (dati di scadenza effettiva):
finanziamenti a medio termine
2022
2023
2024
2025
2026
oltre
235.399
45.941
47.687
44.667
38.879
28.804
29.421
La capogruppo ha tre prestiti obbligazionari che presentano le seguenti caratteristiche:
importo originario
restituzione
scadenza
prestito ex Asi emesso su mercati regolati
15.000
amortizing
2034
prestito Veritas emesso su mercati regolamentati
100.000
bullet
2027
prestito Veritas emesso su mercati private placement
25.000
Amortizing
2038
Alcuni finanziamenti a medio-lungo termine, perfezionati nel corso degli anni, così come i prestiti obbligazionari, includono clausole contrattuali che prevedono il rispetto di determinati parametri economico-finanziari (covenants) sulla base delle risultanze annuali del bilancio consolidato, del bilancio separato della capogruppo, dei bilanci di esercizio delle altre società del Gruppo.
Il Gruppo ha rispettato per il 2021 i parametri previsti dai rispettivi contratti.
Rischi connessi all’insufficienza di liquidità e al reperimento di risorse finanziarie
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, attività finanziarie disponibili per la vendita, certificati di prestito e alcuni strumenti derivati, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.
Il Gruppo controlla il rischio di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione di impiego della liquidità. Tale strumento considera la scadenza sia degli investimenti finanziari, sia delle attività finanziarie (crediti commerciali e altre attività finanziarie) e i flussi finanziari attesi dalle operazioni.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo Veritas ha linee di credito non utilizzate per circa 111,3 ML€ di euro, in leggero aumento rispetto agli 106,6 ML€ del 31 dicembre 2020.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti a coprire le obbligazioni in scadenza nel breve termine, pari a circa 46,6 ML€ dei finanziamenti bancari e 0,75 ML€ dei prestiti obbligazionari entro il 31 dicembre 2022, e a far fronte a possibili variazioni negative del capitale circolante.
Permane il concetto che i piani di investimento operativi, che proseguono sia nel settore idrico che in quello dell’igiene urbana, trovino contropartita nelle tariffe, anche se non sempre
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completamente, per effetto del meccanismo normativo degli adeguamenti tariffari stabiliti secondo il metodo Arera.
Entrambi i settori operativi, del servizio idrico integrato e dell’igiene ambientale, seppur regolamentati, se da un lato pongono la società come un gestore che opera in concessione, ovvero con assenza di concorrenza, espongono altresì i relativi flussi finanziari attesi futuri all’incertezza che deriva dalla variabilità dell’assetto regolatorio, che appare sempre più restrittivo nel riconoscimento tempestivo degli effettivi costi di gestione.
La situazione economica generale ha evidenziato nel corso del 2021 la continua caduta dell’economia, che pur manifestando sintomi di positiva ripresa dalle distorsioni pandemiche è stata impattata dalle complicazioni operative nel frattempo intervenute sui sistemi logistici e produttivi mondiali, nonché dall’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia.
Tali aumenti hanno portato a nuove spinte inflazionistiche, che hanno spinto le banche centrali a cominciare a prendere provvedimenti di contenimento, anche attraverso la leva dell’aumento dei tassi, con l’incertezza di trovare il giusto equilibrio per non creare nuovamente condizioni di recessione e/o stagflazione.
Contenzioso applicazione Iva sulla Tia
La sentenza della Corte di cassazione civile a sezioni unite 5078/2016, depositata il 15 marzo 2016, ha fornito l’interpretazione definitiva in merito all’applicazione dell’Iva sulla tariffa igiene ambientale istituita dall’art. 49 del dlgs 22/1997 (cosiddetta Tia1).
La sentenza, considerata l’assenza di rapporto sinallagmatico tra prestazione e il corrispettivo ricevuto dal prestatore di servizi, definisce la Tia1 come un prelievo tributario e di conseguenza fuori del campo di applicazione dell’Iva.
La vicenda nella quale si inserisce la suddetta sentenza è annosa e complessa.
Il dlgs 22/1997 (decreto Ronchi) aveva sostituito la vecchia tassa asporto rifiuti urbani (Tarsu) con la tariffa igiene ambientale (Tia o Tia1). Secondo una prima interpretazione, confortata anche da specifiche circolari dell’erario, questa tariffa aveva natura corrispettiva a fronte di un servizio erogato e, dunque, a essa doveva essere applicata l’Iva.
A seguito però della sentenza della Corte costituzionale 238/2009 che aveva dichiarato la natura tributaria della Tia, la giurisprudenza ha conseguentemente negato la correttezza dell’applicazione dell’imposta.
Nel frattempo, con il dlgs 152/2006 veniva introdotta la tariffa integrata ambientale (c.d. Tia2) che, nelle intenzioni del legislatore, avrebbe dovuto sostituire la Tia1.
L’art. 14 comma 33 del dl 78/2010 aveva inoltre stabilito che la Tia2 non aveva natura tributaria.
Infine, la circolare 3/2010 del Ministero delle finanze, attraverso l’assimilazione della natura della Tia2 alla Tia1, ribadiva che a entrambe le tariffe dovesse essere applicata l’Iva.
Nonostante questa chiara posizione dell’amministrazione finanziaria, la giurisprudenza compatta, sia di merito che di legittimità, ha smentito quanto affermato dalla circolare ministeriale 3/2010 sull’assimilazione della Tia1 alla Tia2, con la conseguenza che la Tia1, almeno a livello giurisprudenziale, continuava a essere considerata un tributo.
Veritas, così come tutte le altre società di erogazione dei servizi d’igiene ambientale associate con Federambiente – Utilitalia, aveva comunque continuato nella linea già adottata nel 2009, all’epoca della sentenza della Corte costituzionale, sospendendo i rimborsi agli utenti dell’Iva applicata alle bollette, in attesa di una modifica legislativa esplicita in tal senso, soprattutto nella considerazione sostanziale che l’imposta richiesta dagli utenti non era nelle disponibilità di Veritas in quanto, per la sua natura di imposta neutrale, era sempre stata versata all’erario.
Per di più, nel 2012, a seguito di istanza di interpello presentato da Veritas, l’Agenzia delle
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entrate aveva risposto confermando la correttezza dell’applicazione Iva sulla Tia, ribadendo l’interpretazione della contestata circolare 3/2010 del Ministero delle finanze.
Si veniva, quindi, a configurare una situazione di conflitto all’interno delle istituzioni, in quanto da un lato l’Agenzia delle entrate riconosceva come corretta l’applicazione dell’Iva, dall’altro lato, invece, la giurisprudenza sosteneva l’esatto contrario.
Con la chiarezza della sentenza della Cassazione a sezioni unite del 2016, non si può più negare che la Tia1 sia fuori dal campo di applicazione dell’Iva.
La stima dell’importo dell’Iva applicata da Veritas sulla Tia1 ammonta nei vari anni a circa 84 ML€, divisa quasi equamente tra utenze domestiche e non domestiche.
Si evidenzia comunque che il profilo di rischio di Veritas sulla questione è da considerare limitato, per i seguenti motivi:
■vige sempre il principio generale per cui l’Iva è un’imposta neutrale per gli operatori commerciali come Veritas;
■non è pensabile che Veritas possa restituire l’Iva sulla Tia1 addebitata agli utenti se prima lo Stato non procede a regolamentare le modalità di restituzione (molteplici annualità, milioni di fatture, centinaia di migliaia di utenti, una forte dinamica demografica ecc.);
■va considerato che a livello finanziario gli importi in esame sono stati versati da Veritas all’erario e quindi non ne ha disponibilità fisica;
■per il suddetto meccanismo della neutralità dell’Iva, gli utenti commerciali si sono detratti tale Iva, cosa che adesso potrebbe essere interpretata per analogia come atto indebito;
■sempre per il meccanismo della neutralità dell’Iva, manca un regolamento che stabilisca se si deve tener conto anche di un effetto di indetraibilità dell’Iva sugli acquisti relativi del comparto ambientale, in considerazione che tale costo doveva essere un’ulteriore componente da riaddebitare all’utenza proprio tramite la Tia1;
■se la Tia1 è un tributo allora Veritas avrebbe dovuto emettere fatture per il servizio svolto ai Comuni anziché agli utenti, e i Comuni, non potendosi detrarre l’Iva, avrebbero dovuto aumentare della quota di Iva indetraibile l’importo del tributo Tia1 da addebitare a sua volta agli utenti: all’utente finale pertanto sarebbe comunque spettato di pagare l’Iva (o incorporata nel tributo o esposta separatamente in fattura);
■l’Agenzia delle entrate in merito al diniego di rimborso delle istanze di rimborso presentate da Veritas per il recupero dell’Iva su Tia1 rimborsata a sua volta agli utenti a seguito di contenzioso, è risultata per ora sempre soccombente in merito ai ricorsi in giudizio proposti da Veritas.
Va inoltre considerato che per le cause già sostenute e per quelle in corso, nelle quali Veritas è stata chiamata a restituire l’Iva all’utente, l’Agenzia delle entrate non avrebbe più alcun titolo per poter negare il rimborso a Veritas dell’Iva già restituita all’utente; pertanto, il rischio rimane limitato alle spese legali da risarcire alla controparte (rischio comunque già stanziato a bilancio).
Si evidenza inoltre, che la dichiarata natura tributaria della Tia1 con effetto ex ante, ha permesso di recuperare a reddito nel 2016 quanto accumulato a fondo per rischio di insolvenza negli esercizi precedenti, in quanto ha spostato il rischio di insolvenza al Comune impositore (su tale impostazione si è espresso in tal senso anche il Consiglio di bacino Venezia ambiente con nota n. 585 dell’11 novembre 2016).
Allo stato attuale comunque, dopo la sentenza della Cassazione del marzo 2016, nonostante il tempo trascoso, sulla questione Iva su Tia1 non ci sono ancora state prese di posizione specifiche e ufficiali da parte degli enti istituzionali (Governo, Ministero dell’economia o Agenzia delle entrate), se non alcune, ormai datate, risposte interlocutorie a interrogazioni parlamentari.
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Si segnala altresì che la Commissione europea nell’agosto 2021, rispondendo a una specifica richiesta sul tema da parte di Veritas, ha affermato che il rimborso puro e semplice dell'Iva indebitamente riscossa comporta un arricchimento senza causa dell’utente e, in parallelo, una perdita indebita per la tesoreria dello Stato.
Per quanto riguarda le successive forme di tariffazione per il servizio rifiuti, ovvero la Tia2 ex dlgs 152/2006, la tariffa ex art. 14 commi 29-32 del dl 201/2011 (cosiddetta Tares corrispettivo) e la tariffa art. 1 comma 668 della legge 147/2013 (cosiddetta Tari puntuale o Tarip), la società, aveva presentato nel giugno 2016 un’ulteriore istanza di interpello all’Agenzia delle entrate chiedendo se continuasse a essere corretta l’applicazione dell’Iva anche per queste ulteriori forme tariffarie, viste le motivazioni della sentenza della Cassazione a sezioni unite a supporto della natura tributaria della Tia1.
L’Agenzia delle entrate ha risposto nel settembre 2016 confermando l’applicazione dell’Iva per tali fattispecie tariffarie.
Per quanto riguarda la Tia2 ex dlgs 152/2006, la Cassazione a sezioni unite con sentenze n. 8631/2020 e n. 8632/2020, depositate il 7 maggio 2020, ha affermato la natura privatistica della tariffa in questione e la sua assoggettabilità all’Iva, evidenziandone tra l’altro le caratteristiche diverse dalla Tia1 (smentendo pertanto l’orientamento di molta parte della precedente giurisprudenza che aveva assimilato le due tariffe nel senso tributario).
Inoltre la sentenza n. 11290/2021, depositata il 29 aprile 2021, sempre della Cassazione a sezioni unite, ha affermato la natura privatistica e la sua assoggettabilità all’Iva anche per la Tari puntuale.
Altri contenziosi
Nel mese di Aprile 2022 è fissato il ricorso al Consiglio di Stato promosso da privati cittadini e vari comitati, avverso la sentenza del Tar Veneto sezione seconda numero 01153/2021 Reg. Prov. Coll. N. 4/2021 Reg. Ric pubblicata il 30 settembre 2021, che ha dichiarato inammissibile il ricorso.
La sentenza del TAR Veneto del 30 settembre 2021 è la sintesi dell’udienza tenutasi il 28 gennaio 2021 nella quale è stata dibattuta la richiesta dei ricorrenti di sospensione urgente del provvedimento autorizzativo alle attività in Fusina da parte di Ecoprogetto. Con l’Ordinanza n. 50/2021 il TAR Veneto ha accolto la domanda cautelare “ai fini della sollecita fissazione dell’udienza di merito” ma non ha in concreto sospeso alcuno degli effetti attuativi del Decreto in oggetto avendo deliberato la mancanza di qualsiasi pregiudizio attuale per gli interessi di parte ricorrente e, piuttosto, la sussistenza di gravi danni per le parti resistenti in caso di immediata ed effettiva sospensione dei provvedimenti regionali impugnati fissando udienza per la discussione nel merito a giugno 2021. L’udienza di giugno 2021 ha portato alla sentenza di non ammissibilità del ricorso pubblicata il 30 settembre 2021.
Tale scenario pone una alea di incertezza su tutto il progetto di adeguamento impiantistico del polo e sull’obiettivo aziendale di essere autosufficiente nella valorizzazione del CSS prodotto dalla lavorazione della frazione secca residua derivante dalla raccolta effettuata dal Gruppo Veritas sul territorio di propria competenza. L’ipotesi negativa derivante dall’accettazione delle richieste dei ricorrenti è comunque ritenuta remota.
Come risulta dalla costante e puntuale verifica dei parametri ambientali di funzionamento del sistema impiantistico gestito, sia in funzione delle prescrizioni di Legge e Autorizzative, sia in funzione delle verifiche operate nel Piano di Sorveglianza e Controllo previsto dalla L.R. 3/2000, i rischi di natura ambientale rimangono, come per gli anni scorsi, trascurabili.
I processi di certificazione della filiera di produzione del combustibile solido secondario (CSS,), e l’estensione degli stessi ad altre frazioni, potranno evolvere per tener conto delle direttive di sviluppo che si perseguiranno.
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Rapporti con parti correlate
I rapporti con parti correlate sono ampiamente descritti nella nota 45 al bilancio consolidato, alla quale si rinvia.
Situazione affidamenti
La capogruppo gestisce, nei territori comunali degli enti locali soci, diversi servizi pubblici locali, alcuni dei quali hanno un rilievo sovracomunale a livello di ambito, ora bacino territoriale ottimale e omogeneo, per espressa previsione di legge, quali il servizio idrico integrato e il servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati.
Per quanto concerne il servizio idrico integrato, l’assemblea dell’Autorità d’ambito laguna di Venezia (oggi Consiglio di bacino) con più provvedimenti ha riconosciuto che Veritas spa è società che corrisponde al modello gestionale in house secondo le caratteristiche individuate dall’ordinamento comunitario, riconoscimento effettuato peraltro anche dall’Autorità d’ambito Venezia ambiente per il servizio di gestione integrata dei rifiuti, con delibera del 30 giugno 2008 n. 6.
L’Autorità d’ambito laguna di Venezia con delibera del 30 luglio 2008 protocollo n. 806 statuiva “di confermare che la durata dell’affidamento per il servizio idrico integrato a Veritas spa è stabilita sino al 31 dicembre 2018”.
Per quanto riguarda invece il servizio di gestione integrata dei rifiuti, il Comune di Venezia, tra gli enti locali azionisti, con la delibera n. 121 del 1999 indicava la durata dell’affidamento del servizio in anni 20 (quindi fino a tutto il 2019).
Si osserva, inoltre, che le delibere comunali degli enti locali soci, di fusione di Acm spa, Vesta spa e Asp spa, del 2007, nel confermare in capo alla nuova società derivante dalla fusione, Veritas spa, la permanenza e la prosecuzione dei servizi già affidati alle società partecipanti alla fusione, non individuavano diversi termini di scadenza degli affidamenti.
L’11 luglio 2016 è stata sottoscritta la convenzione per la regolazione dello svolgimento del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale Laguna di Venezia, protocollo n. 1276 del 12 luglio 2016, a modifica della precedente convenzione sottoscritta il 19 ottobre 2004 protocollo n. 976/2004, la cui durata è stata mantenuta al 31 dicembre 2018.
Si evidenzia, inoltre, che il 16 luglio 2018 il Consiglio di bacino laguna di Venezia ha provveduto a chiedere l’iscrizione di Veritas spa nell’elenco Anac degli enti affidanti in house di cui all’art. 192 del dlgs 18 aprile 2016, n. 50 e che detta iscrizione è stata disposta da Anac con determina sottoscritta in data 15 febbraio 2022.
Il 20 dicembre 2018 è stata sottoscritta tra il Consiglio di bacino laguna di Venezia e Veritas spa la convenzione per la regolazione dello svolgimento del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale Laguna di Venezia, raccolta n. 44421, repertorio n. 141026, notaio dott. Francesco Candiani di Venezia, la cui durata è prevista fino al 31 dicembre 2038, salva facoltà di proroga esercitata dal Consiglio di bacino per un periodo di sei mesi alle medesime condizioni, fatti salvi i diversi termini eventualmente consentiti o imposti dalle norme di legge.
In materia di rifiuti, la maggior parte dei Comuni azionisti di Veritas spa ha assunto deliberazione ex art. 34 del dl 179/2012 confermando, tra l’altro, sempre ai sensi e per gli effetti dell’art. 34 del dl 179/2012, che le gestioni attualmente espletate a mezzo di Veritas spa e delle società del Gruppo proseguono sino al 26 giugno 2038, salve le differenti durate che dovessero derivare dalla normativa, in particolare quella emananda e salve le eventuali misure di scorporo che dovessero risultare imposte dalla futura normativa e dell’applicazione di quella vigente.
Il 24 novembre 2014 si è costituito il Consiglio di bacino Venezia ambiente, per effetto della sottoscrizione della “Convenzione per la costituzione e il funzionamento del Consiglio di bacino Venezia ambiente afferente il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nel bacino
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territoriale Venezia”, da parte dei rappresentanti di tutti i 44 Comuni dell’area metropolitana di Venezia e del Comune di Mogliano Veneto. Il subentro del Consiglio di bacino nell’attività e nei rapporti giuridici dell’Ato Venezia ambiente in liquidazione è stato completato con delibera del Comitato di bacino n. 3 del 27 aprile 2015.
Con delibera dell’Assemblea di bacino n. 11 del 17 dicembre 2015, il Consiglio di bacino Venezia ambiente ha espresso l’intenzione di allineare le diverse scadenze degli affidamenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani deliberato dai Comuni serviti dal gestore Veritas demandando la decisione a successive assemblee.
Con delibera dell’Assemblea di bacino Venezia ambiente n. 4 del 25 maggio 2016 è stato approvato l’allineamento finale delle scadenze degli affidamenti del servizio di gestione del ciclo integrato rifiuti nei Comuni del bacino alla scadenza unitaria di giugno 2038, già deliberata dal numero ampiamente prevalente dei Comuni stessi (36 su 45) e da deliberare anche per gli altri otto Comuni del bacino per i quali l’affidamento era in scadenza nel 2016 o sarebbe scaduto prima del 2038, nonché per il Comune di Mira, che con deliberazione n. 115 del 23 dicembre 2013, aveva stabilito la durata dell’affidamento al 31 dicembre 2038.
A febbraio 2019 il Consiglio di bacino ha dato avvio all’istruttoria ai fini dell’allineamento della scadenza dell’affidamento in house nel Comune di Venezia. Con delibera di assemblea n. 12 del 15 novembre 2019, il Consiglio di bacino ha poi approvato la Relazione ex art. 34 del dl 179/2012 con la quale si definisce e si motiva la scelta del modello in house providing per l’affidamento a Veritas spa del servizio rifiuti urbani nel Comune di Venezia, nonché l’allineamento della scadenza dell’affidamento in house a Veritas spa del servizio rifiuti urbani nel Comune di Venezia al 2038 e relativo schema di contratto di servizio, decidendo altresì di rimandare a successivo provvedimento l’allineamento della scadenza per i due comuni di Scorzè e Fossalta di Piave.
Il 2 luglio 2018 il Consiglio di bacino Venezia ambiente ha provveduto a chiedere l’iscrizione di Veritas spa nell’elenco Anac degli enti affidanti in house di cui all’art. 192 del dlgs 18 aprile 2016, n. 50.
Il Consiglio di bacino Venezia ambiente, con delibera del Comitato istituzionale n 7 del 13 febbraio 2020, ha approvato il nuovo schema di contratto di servizio, in sostituzione dello schema di contratto di servizio approvato con deliberazione dell’Assemblea di bacino n. 12 del 15 novembre 2019, da sottoscriversi tra Consiglio di bacino, Comune di Venezia e gestore Veritas spa.
Si evidenzia altresì che la gran parte degli enti locali soci di Veritas nel corso del 2015 ha adottato le delibere di approvazione dei piani di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie in attuazione dell’art. 1, comma 611 della legge 190/2014 (legge di stabilità 2015); Veritas, in coerenza con il piano approvato dagli enti locali soci, con delibera dell’assemblea ordinaria del 26 giugno 2015, ha approvato il Piano di razionalizzazione e gestione delle partecipazioni di Veritas spa 2013-2016.
Il Consiglio d’amministrazione di Veritas ha approvato l’aggiornamento di tale piano il 17 marzo 2016, previamente approvato dal Comitato di coordinamento e controllo in pari data. Tale piano, nella versione aggiornata, prevedeva, tra l’altro, la realizzazione di progetti di aggregazione in Veritas spa delle società Asi spa (già gestore del servizio idrico integrato nei Comuni di Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto, Zenson di Piave) e Alisea spa (al tempo gestore del ciclo integrato rifiuti nei Comuni di Ceggia, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, Torre di Mosto.
Le società Asi spa, Alisea spa, Veritas spa, infatti, in coerenza con le disposizioni normative vigenti e gli indirizzi dei Consigli di bacino competenti, hanno elaborato dei progetti di integrazione al fine di rendere possibile la gestione dei suddetti servizi a mezzo di un gestore unico per ciascun ambito o bacino territoriale di riferimento. La fusione per incorporazione di Asi spa è stata perfezionata nel 2017, quella di Alisea nel 2018.
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Si precisa che la controllata Asvo spa è società affidataria in house dei servizi di igiene ambientale per gli undici Comuni soci, che sono soci anche di Veritas.
Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti, nell’area di Fusina, la controllata Ecoprogetto Venezia srl gestisce il Polo Integrato di trattamento e valorizzazione dei rifiuti urbani residui di riferimento per il bacino di Venezia ambiente, che comprende i Comuni che hanno affidato il servizio di raccolta, trasposto, trattamento dei rifiuti urbani al Gruppo Veritas. È anche stazione logistica per il travaso, la selezione e la triturazione di molte delle frazioni raccolte in forma separata.
La controllata Eco-ricicli Veritas srl invece si occupa di selezione e trattamento dei materiali derivanti dalle raccolte differenziate (vetro, carta, plastica, metalli ecc.), per il loro riciclo, della raccolta e logistica-trasporti relativamente alle materie da selezionare. Tratta sia i materiali conferiti dal Gruppo che raccolti separatamente da altri operatori della zona, per la successiva consegna e valorizzazione prevalentemente nell’ambito dei Consorzi di filiera.
Il Comune di Venezia nel 2015 ha rinnovato a Veritas l’affidamento per 20 anni, fino al 30 settembre 2035, della gestione dei servizi cimiteriali.
La capogruppo detiene inoltre l’affidamento della gestione dei servizi cimiteriali nei comuni di Spinea e Martellago (fino a dicembre 2022) e Mirano (fino a giugno 2022).
A giugno del 2020 è stata avviata la gestione del forno crematorio del cimitero di Conegliano, costruito dalla società collegata Veritas Conegliano e concesso in gestione a Veritas fino al 2046, mentre l’affidamento per la gestione del forno crematorio del cimitero di Spinea ha scadenza fino al 2038.
Per quanto riguarda l’installazione passerelle per l’alta marea, anch’esso relativo al solo comune di Venezia, la durata delle concessioni era stata prorogata alla capogruppo annualmente fino al 31 dicembre 2019. Con delibera del Consiglio comunale del 18 dicembre 2019 il servizio di posa passerelle per l’alta marea è stato affidato fino al 26 giugno 2038.
Con la medesima delibera il Comune di Venezia ha affidato in house a Veritas il servizio di derattizzazione, disinfezione e disinfestazione fino al 30 novembre 2024, e in coerenza con la durata dell’affidamento del servizio idrico integrato approvato dal Consiglio di bacino laguna di Venezia, ha affidato il servizio di gestione degli impianti di sollevamento acque bianche terraferma e Lido e sbarramenti mobili a Malamocco, a decorrere da dicembre 2019, e il servizio di gestione e manutenzione della rete idrica antincendio di Venezia, a decorrere dall’1 dicembre 2019 fino al 31 dicembre 2038.
Per quanto riguarda la gestione dei servizi igienici pubblici sempre per il Comune di Venezia e sempre da parte della capogruppo, la durata della concessione viene prorogata di anno in anno e di fatto in questo momento al 31 dicembre 2022.
Il servizio di gestione del mercato ittico, sempre relativo al solo comune di Venezia, è considerato dalla capogruppo come un servizio dismettibile e da rinviare all’ente concedente per una nuova regolamentazione, a causa anche della mutata disciplina giuridica del settore e delle condizioni territoriali di svolgimento del medesimo. È comunque un’attività marginale dal punto di vista economico-patrimoniale.
È in essere inoltre la gestione dei servizi di illuminazione pubblica e di gestione calore nei confronti del comune di Chioggia, con durata fino al 2030.
La gestione dell’illuminazione pubblica è stata affidata a Veritas anche da parte del Comune di Fossalta di Portogruaro fino al 2021 e dal Comune di Fiesso d’Artico fino al 2027.
Asvo spa, quale società affidataria in house, svolge i servizi cimiteriali per il Comune di Portogruaro dal 2018, per i Comuni di San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Fossalta di Portogruaro e Cinto Caomaggiore dal 2019. A decorrere dall’esercizio 2019 per il Comune di Portogruaro e dal 2020 anche per il Comune di San Michele al Tagliamento e
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Fossalta di Portogruaro segue la manutenzione del verde pubblico.
Il gruppo Depuracque, controllato dal luglio 2018, si occupa di gestione, trasporto e smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi, di risanamento ambientale, di trattamento delle acque, siano esse scarichi che rifiuti, di analisi chimiche e consulenza ambientale interagendo con la capogruppo e diverse società del gruppo.
Il Codice dell’ambiente
Si segnalano in materia di gestione del servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani, le normative contenute nel dlgs 152/2006 denominato anche Codice dell’ambiente.
In particolare, con riferimento al servizio idrico integrato, si segnala l’art. 147 del dlgs 152/2006 così come integrato e modificato dalle successive disposizioni di legge in materia.
La norma sopra indicata stabilisce che “I servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36. Le regioni che non hanno individuato gli enti di governo dell’ambito provvedono, con delibera, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2014. Decorso inutilmente tale termine si applica l’art. 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131. Gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale partecipano obbligatoriamente all’ente di governo dell’ambito, individuato dalla competente regione per ciascun ambito territoriale ottimale, al quale è trasferito l’esercizio delle competenze a essi spettanti in materia di gestione delle risorse idriche, ivi compresa la programmazione delle infrastrutture idriche di cui all’art. 143, comma 1”.
L’art. 149 bis del Codice dell’ambiente inserito dall’art. 7, comma 1, lettera d), dl 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164 e modificato dall’art. 1, comma 615, legge 23 dicembre 2014, n. 190, riconosce poi espressamente la possibilità di procedere all’affidamento diretto del servizio idrico integrato alle società in house.
Con riferimento al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, l’art 200 del Codice dell’ambiente stabilisce che “La gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di ambiti territoriali ottimali, di seguito anche denominati Ato, delimitati dal piano regionale di cui all’art. 199, nel rispetto delle linee guida di cui all’art. 195, comma 1, lettere m), n) e o), e secondo i seguenti criteri:
a)superamento della frammentazione delle gestioni attraverso un servizio di gestione integrata dei rifiuti;
b)conseguimento di adeguate dimensioni gestionali, definite sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici e sulla base delle ripartizioni politico-amministrative;
c)adeguata valutazione del sistema stradale e ferroviario di comunicazione al fine di ottimizzare i trasporti all’interno dell’Ato;
d)valorizzazione di esigenze comuni e affinità nella produzione e gestione dei rifiuti;
e)ricognizione di impianti di gestione di rifiuti già realizzati e funzionanti;
f)considerazione delle precedenti delimitazioni affinché i nuovi Ato si discostino dai precedenti solo sulla base di motivate esigenze di efficacia, efficienza ed economicità.
In merito all’organizzazione del servizio, l’art. 202 del più volte richiamato Codice dell’ambiente conferma che esso debba avvenire nel rispetto “dei principi e dalle disposizioni comunitarie, secondo la disciplina vigente in tema di affidamento dei servizi pubblici locali…”.
Nel corso del 2020 sono stati emanati diversi decreti legislativi di recepimento del pacchetto europeo di misure sull’economia circolare che ha modificato sei direttive in materia di rifiuti e discariche; si segnala in particolare che con il dlgs n. 116/2020 sono state introdotte modifiche significative al dlgs 152/2016, tra le altre, concernenti la definizione di “rifiuto urbano”.
In tali prospettive, nel corso del 2021, Veritas spa ha adottato una serie di iniziative atte ad
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affrontare tali novità normative, tra cui una forma di comunicazione/pubblicità finalizzata a informare i soggetti interessati in merito alla possibilità di effettuare, entro il 30 giugno dell’esercizio precedente dell’anno di riferimento, questa scelta, con una conseguente ridefinizione delle superfici tassabili.
La normativa europea
La legittimità degli affidamenti dei servizi pubblici alle società in house è stata confermata dalla direttiva europea 26 febbraio 2014 n. 23, avente ad oggetto l’aggiudicazione dei contratti di concessione, e dalla direttiva europea 26 febbraio 2014 n. 24 riguardante gli appalti pubblici.
Il Codice dei contratti pubblici
Le direttive europee di riferimento sono state recepite nel dlgs 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) e successive modifiche e integrazioni. In particolare, l’art. 5 del Codice dei contratti pubblici, come modificato dall’art. 6, comma 1, dlgs 19 aprile 2017, n. 56 descrive i requisiti dell’affidamento in house.
In particolare l’art. 192 (Regime speciale degli affidamenti in house) del medesimo dlgs 50/2016 come modificato dal decreto legislativo 56/2017, in vigore dal 20 maggio 2017, prevede quanto segue:
1.È istituito presso l’Anac, anche al fine di garantire adeguati livelli di pubblicità e trasparenza nei contratti pubblici, l’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house di cui all’art. 5. L’iscrizione nell’elenco avviene a domanda, dopo che sia stata riscontrata l’esistenza dei requisiti, secondo le modalità e i criteri che l’Autorità definisce con proprio atto. L’Autorità per la raccolta delle informazioni e la verifica dei predetti requisiti opera mediante procedure informatiche, anche attraverso il collegamento, sulla base di apposite convenzioni, con i relativi sistemi in uso presso altre amministrazioni pubbliche e altri soggetti operanti nel settore dei contratti pubblici. La domanda di iscrizione consente alle amministrazioni aggiudicatrici e agli enti aggiudicatori sotto la propria responsabilità, di effettuare affidamenti diretti dei contratti all’ente strumentale. Resta fermo l’obbligo di pubblicazione degli atti connessi all’affidamento diretto medesimo secondo quanto previsto al comma 3.
2.Ai fini dell’affidamento in house di un contratto avente ad oggetto servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza, le stazioni appaltanti effettuano preventivamente la valutazione sulla congruità economica dell’offerta dei soggetti in house, avuto riguardo all’oggetto e al valore della prestazione, dando conto nella motivazione del provvedimento di affidamento delle ragioni del mancato ricorso al mercato, nonché dei benefici per la collettività della forma di gestione prescelta, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche.
3.Sul profilo del committente nella sezione Amministrazione trasparente sono pubblicati e aggiornati, in conformità, alle, disposizioni di cui al dlgs 14 marzo 2013, n. 33, in formato open-data, tutti gli atti connessi all’affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione tra enti nell’ambito del settore pubblico, ove non secretati ai sensi dell’art. 162.
Si evidenzia a tale proposito che i Consigli di bacino laguna di Venezia e Venezia ambiente, relativamente ai servizi gestiti da Veritas spa hanno presentato all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) domanda di iscrizione di Veritas spa all’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house ai sensi dell’art. 192, comma 1, del dlgs 50/2016, producendo la documentazione necessaria a dimostrare la sussistenza dei requisiti dell’in house providing.
Detta iscrizione, alla luce della documentazione prodotta e di cui sopra, è stata disposta da Anac con determina sottoscritta in data 15 febbraio 2022.
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Il testo unico sulle società a partecipazione pubblica
Il 23 settembre 2016 è entrato in vigore il dlgs 19 agosto 2016 n. 175 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), emanato in attuazione dell’art. 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (altrimenti nota come legge Madia) successivamente modificato dal dlgs 16 giugno 2017, n. 100 e dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, e dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, che disciplina la costituzione di società da parte di amministrazioni pubbliche, nonché l’acquisto, il mantenimento e la gestione di partecipazioni da parte di tali amministrazioni, in società a totale o parziale partecipazione pubblica, diretta o indiretta.
In particolare, per quanto concerne l’ambito di applicazione soggettivo del dlgs 175/2016 e s.m.i. l’art. 1 comma 5 recita: “5. Le disposizioni del presente decreto si applicano, solo se espressamente previsto, alle società quotate, come definite dall’art. 2, comma 1, lettera p, nonché alle società da esse controllate”, mentre l’art. 2 comma 1 lettera p) definisce le società quotate: “p) “ le società a partecipazione pubblica che emettono azioni quotate in mercati regolamentati; le società che hanno emesso, alla data del 31 dicembre 2015, strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati”.
La capogruppo rientra nella definizione di società quotate ai sensi della predetta disposizione normativa avendo la stessa, nel novembre 2014, proceduto all’emissione di strumenti finanziari consistenti in prestiti obbligazionari quotati in mercati regolamentati, in esito a procedimento intrapreso già all’inizio dello stesso anno, assumendo lo stato di Eip (ente di interesse pubblico) ai sensi dell’art. 16 comma 1 dlgs 39/2010, alla quale pertanto si applicheranno le disposizioni del dlgs 175/2016 e s.m.i solo laddove espressamente previsto, e dunque ove non vi sia espressa previsione di applicabilità il testo unico non trova applicazione. In ogni caso il testo unico sulle società pubbliche non sembra contenere nella fattispecie disposizioni che possano direttamente incidere sulla durata degli affidamenti in essere.
L’art. 16 al comma 1 prevede che le società in house ricevano affidamenti diretti di contratti pubblici dalle amministrazioni che esercitano su di esse il controllo analogo, o da ciascuna delle amministrazioni che esercitano su di esse il controllo analogo congiunto solo in assenza di partecipazione di capitali privati, a eccezione di quella prescritta da norme di legge e che avvenga in forme che non comportino controllo o potere di veto, né l’esercizio di influenza dominante.
Il comma 3 dispone che gli statuti debbano prevedere che oltre l’ottanta per cento del fatturato sia effettuato nello svolgimento dei compiti affidati alla società dall’ente pubblico o dagli enti pubblici soci e il comma 3-bis dispone che la produzione ulteriore rispetto a quella prevalente sia consentita solo a condizione che la stessa permetta di conseguire economie di scala o altri recuperi di efficienza produttiva nell’esercizio dell’attività principale della società.
Il comma 7 (l’ultimo) impone l’osservanza del Codice dei contratti pubblici nell’acquisto di lavori, beni e servizi.
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2.1.3Fatti di rilievo avvenuti nell’esercizio
Tra i fatti significativi, potenzialmente in grado d’influenzare l’andamento delle attività sociali, si registra quanto segue.
Emergenza sanitaria da pandemia covid-19 e crisi energetica
Si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo 2.1.2 Rischi e incertezze.
Normativa in tema di regolazione e tariffazione idrica
Con l’esercizio 2020 è entrata in vigore il nuovo periodo regolatorio (2020-2023) regolamentato dal metodo Mti-3 (delibera 580/2019/R/idr Arera).
Pertanto il Consiglio di bacino laguna di Venezia con delibera n. 17 del 17 dicembre 2020 ha approvato lo schema regolatorio per il periodo in questione, con la definizione delle tariffe da applicare per il periodo 2020-2021 e la previsione delle tariffe per il periodo 2022-2023 che saranno poi soggette ad aggiornamento biennale.
Con delibera n. 46/2021/R/idr del 9 febbraio 2021 Arera ha approvato anch’esso, con modifiche, lo schema regolatorio 2020-2023. Le modifiche apportate da Arera rispetto a quanto deliberato dal Consiglio di bacino sono riferite solo alle singoli componenti del Vrg, ma il Vrg totale e gli indici theta sono stati confermati come da delibera del Consiglio di bacino.
Normativa in tema di tariffazione dei servizi d’igiene urbana
Con delibera Arera 443/2019/R/rif del 31 ottobre 2019 era stato approvato il metodo tariffario rifiuti (Mtr) avente ad oggetto il periodo regolatorio 2018-2021, con regole di elaborazione delle tariffe 2020-2021 e ricalcolo dei piani finanziari 2018-2019 con conseguente determinazione di conguagli.
A causa dell’emergenza sanitaria però l’art. 107 del dl 18/2020 (decreto “cura Italia”) aveva dato la possibilità ai Comuni di confermare per il 2020 le tariffe della Tari e della Tarip approvate per il 2019 (opzione utilizzata da quasi tutti i Comuni soci), con l’ulteriore previsione che l’eventuale conguaglio tra i costi risultanti dal Pef 2020 e i costi determinati per l’anno 2019 fossero ripartiti nei successivi tre anni.
Il Consiglio di bacino Venezia ambiente aveva dapprima approvato i Pef 2020 con delibera n. 17 del 18 dicembre 2020, e successivamente ha riapprovato con delibera n. 5 del 14 giugno 2021, con la definizione delle modalità di ripartizione dei conguagli 2020.
Con la stessa delibera n. 5 del 14 giugno 2021 il Consiglio di bacino ha anche approvato i Pef 2021.
Successivamente i singoli Comuni hanno preso atto dei Pef 2020 e Pef 2021 già deliberati dal Consiglio e hanno approvato le manovre tariffarie per il 2021.
All’interno di tali deliberazioni alcuni Comuni hanno stanziato fondi propri per coprire parte degli aumenti tariffari generati dai Pef 2020 e Pef 2021.
Rimane aperta l’istruttoria presso l’Autorità per la conferma dei conguagli oltre il Cap del 6,6% presenti sia nei Pef 2020 e sia nei Pef 2021, e per quali in questo momento non è prevedibile da parte di Veritas la loro recuperabilità nelle tariffe future.
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Partecipazioni e acquisizioni rami d’azienda
Anche durante il 2021 è continuato il programma di razionalizzazione delle partecipate deliberato dai Comuni soci ai sensi del Testo Unico delle società partecipate (dlgs 175/2016).
A luglio 2021 la controllata Sifagest scarl in liquidazione ha provveduto a deliberare il riparto finale ai soci delle sue attività e passività residue e successivamente, a ottobre 2021, è intervenuta la cessazione della società mediante cancellazione dal Registro delle Imprese.
All’interno del riparto finale della liquidazione Sifagest è stata prevista l’assegnazione di azioni di Sifa scarl a Veritas pari al 2,15% e a Depuracque pari al 0,02% del capitale sociale.
A dicembre 2021 l’assemblea dei soci di Metalrecycling ha deliberato di aumentare il capitale sociale da k€ 100 a k€ 1.800 senza sovrapprezzo da parte del socio unnico Eco-ricicli, di prorogare la durata della società fino al 31 dicembre 2050 e di variare l’oggetto sociale.
In data 1° agosto 2021 Veritas ha acquisito dalla collegata Insula spa il ramo di azienda per la gestione dei lavori pubblici nel Comune di Venezia, e la contemporanea dismissione della sua partecipazione in Insula attraverso l’attivazione della facoltà di recesso da socio.
In data 01 dicembre 2021 viene costituita Ecolegno CM Venezia srl di cui Eco-ricicli Veritas srl detiene il 40% del capitale sociale. Si tratta di una società avente per oggetto principale la raccolta, la commercializzazione, la vendita, l'acquisto, la lavorazione e la trasformazione di rifiuti non pericolosi a prevalente composizione legnosa, oltreché la progettazione e la costruzione di impianti attrezzati per l'immagazzinamento e trattamenti di rifiuti a composizione legnosa.
Nel mese di dicembre 2021 si è effettuata l’acquisizione di una quota di partecipazione da parte di Eco-ricicli Veritas srl pari al 25% del capitale sociale della OMD srl, operazione propedeutica all’avvio dell’impianto di selezione di Verona.
Nel 2021 è iniziato il processo di liquidazione della società Ecoplastiche che ha comportato la restituzione a Eco-ricicli Veritas srl di parte del capitale originariamente versato e l'iscrizione nel bilancio 2021 di Eco-ricicli Veritas di una minusvalenza di euro 7 mila.
Nel febbraio 2021 è stato stipulato l’atto notarile per l’acquisizione da parte della capogruppo dalla società Veneto Acque (società in house della Regione Veneto) del secondo ramo di azienda relativo alla seconda e terza tratta dell’infrastruttura regionale denominata Savec (Schema acquedottistico del Veneto centrale) – parte est.
L’infrastruttura acquedottistica denominata Savec è un opera regionale che garantisce l’interconnessione tra le diverse realtà acquedottistiche del Veneto e l’operazione rientra nell’accordo tra i vari gestori interessati e Veneto Acque (in esecuzione di quanto deliberato della Regione Veneto) nella devoluzione agli enti locali di tale infrastruttura.
Nel corso del 2021 Metalrecycling ha acquisito dalla società 3C snc il ramo d’azienda avente ad oggetto l’attività di trasporto conto terzi di rifiuti e cose.
Si ricorda come le società partecipate operative mantengano comunque un ruolo fondamentale nel contribuire alla gestione industriale e di mercato del Gruppo, fornendo a essa la necessaria flessibilità strategica nella conduzione delle attività di settore.
Altri eventi – gestione operativa
Nel gennaio 2021 la capogruppo ha riacquistato da Garage San Marco l’area Sant’Andrea ceduta nel 2011, che all’epoca doveva servire a realizzare l’ampliamento dell’immobile adiacente all’area adibito a parcheggio.
A luglio 2021 Veritas ha ottenuto la volturazione dell’autorizzazione integrata ambientale per la gestione dell’impianto di stoccaggio provvisorio di fanghi denominato “area 23 ettari”
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subentrando alla collegata Sifa scpa.
A partire dall’agosto 2021, a seguito dell’acquisto del ramo d’azienda da Insula spa, Veritas gestisce i lavori pubblici per conto del Comune di Venezia.
Da giugno 2021 è stata avviata a regime la linea di termovalorizzazione L1 di Ecoprogetto che ha permesso una riduzione di costi di smaltimento e una riduzione di difficoltà/rischi operativi nella gestione dei flussi di Css in uscita. Oltre a ciò la stessa linea ha permesso di essere quasi impermeabili alle dinamiche totalmente imprevedibile degli andamenti dei prezzi dell’energia.
Eco-ricicli nel corso del 2021 ha proseguito nel suo percorso di diversificazione delle proprie lavorazioni, in particolare portando a termine importanti investimenti di natura infrastrutturale, applicati esclusivamente nel compendio industriale dell’Area 10 Ettari a Fusina, che consentiranno nel corso del 2022 di avviare nuove linee di selezione atte al trattamento dei rifiuti prodotti da utenze non domestiche ovvero di veri e propri sfridi industriali.
A partire dal mese di febbraio 2021 è stata esercita anche la nuova linea ingombranti, la quale però non ha portato ai risultati originariamente attesi, anche in conseguenza delle maggiori difficoltà ad approvvigionarsi di flussi di materiale integrativi a quelli previsti dalla Finanza di Progetto dovute principalmente alle anomalie sistemiche cagionate dall’emergenza sanitaria Covid-19. Ha scontato altresì i ritardi accusati nell’ottenimento delle necessarie varianti all’autorizzazione ambientale, pratica che consentirà a partire dal secondo semestre 2022 di ampliare i volumi trattati e le tipologie merceologiche di materiale in ingresso, in particolare consentendo alla società di affrontare finalmente il settore dei rifiuti speciali originati da scarti di produzioni industriali.
Eco-ricicli, anche nel 2021, ha proseguito nel conferire la frazione vetro, contestualmente al trasferimento delle deleghe Coreve, alla società partecipata Sibelco Green Solution srl.
Dal punto di vista finanziario si segnala che in data 14 maggio 2021 la capogruppo ha rimborsato l’importo di 100 ML€ relativo al prestito obbligazionario emesso nel 2014 nel mercato regolamentato irlandese, mentre a dicembre 2021 è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario per 25 ML€ a 17 anni a sottoscrizione privata (private placement) e collocato presso investitori professionali infrastrutturali.
Normativa pubblica
Anche in questo esercizio sono continuati gli sviluppi e adempimenti normativi in tema di normativa pubblica che spingono a una continua e onerosa attività d’interpretazione e assolvimento di obblighi, in particolare con riferimento a:
■obbligo di presentazione dei bilanci secondo il formato elettronico unico europeo Esef. La Direttiva europea 2013/50/EU in materia di armonizzazione degli obblighi di trasparenza per società aventi titoli quotati, ha previsto l’obbligo per gli emittenti su mercati regolamentati europei di preparare i loro bilanci nel nuovo formato elettronico unico europeo European Single Electronic Format (ESEF). Successivamente nel 2019 l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) ha pubblicato il Regolamento Esef, sancendo l’obbligo di adozione a partire dal bilancio 2020, obbligo poi prorogato al bilancio 2021. L’obbligo consiste nella preparazione dei bilanci secondo il formato xhtml (extensible hyper text markup language) e, nel caso di predisposizione di bilanci consolidati secondo i principi contabili internazionali Ias/Ifrs, questi ultimi dovranno essere preparati secondo il formato iXbrl (interactive extensible business reporting language), il che consiste nell’associazione delle singole voci presenti nei prospetti contabili a una tassonomia standard individuata dal Regolamento UE 2018/815/UE. L’obbligo di adozione della tassonomia è estesa anche ai prospetti della nota di commento ai prospetti contabili a partire dai bilanci 2022. La società pertanto ha effettuato le analisi necessarie e ha attivato gli aggiornamenti informatici per
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adempiere a tale obbligo
■adozione della Eu Taxonomy regulation in tema di investimenti sostenibili. Tale adempimento si inserisce all’interno del piano di azione dell’Unione europea per finanziare la crescita sostenibile, e quindi all’interno di tale contesto è stato emanato il Regolamento Ue 2020/852 – Eu Taxonomy regulation che ha come obiettivo l’istituzione di un sistema di classificazione unificato per le attività sostenibili caratterizzato da sei obiettivi di carattere ambientale (mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, uso sostenibile delle acque e delle risorse marine, transizione verso un’economia circolare, prevenzione e riduzione dell’inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi), sancendo un nuovo obbligo di rendicontazione per le società già tenute a pubblicare la dichiarazione non finanziaria (Dnf), le quali sono chiamate a includere informazioni su come e in che misura le attività d’impresa sono associate ad attività economiche considerate ecosostenibili attraverso l’individuazione di alcuni indicatori fondamentali (quota fatturato, quota investimenti e quota costi). L’adozione del nuovo obbligo di rendicontazione è previsto in maniera graduale sia per quanto riguarda il perimetro delle attività da considerare ecosostenibili (per ora solo la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ai cambiamenti climatici) e sia per ciò che concerne il livello di disclosure da indicare nelle dichiarazioni non finanziarie. In particolare per quanto riguarda l’esercizio 2021 è previsto solo l’identificazione e la mappatura delle attività “elegibili” o “non elegibili” rispetto ai due obiettivi sul cambiamento climatico, mentre a partire dall’esercizio 2022 entra in vigore l’applicazione integrale dei criteri tecnici di screening.
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2.1.4 Evoluzione prevedibile della gestione
L’andamento dei primi mesi dell’esercizio 2022 risente delle conseguenze della crisi energetica derivante dapprima dall’emergenza sanitaria e successivamente dallo crisi derivante dalle guerra in Ucraina iniziata nel febbraio 2022.
In merito in particolare all’aumento dei prezzi dei carburanti registrato nei primi mesi del 2022, il Gruppo sta avviando un graduale passaggio alla mobilità elettrica e all’utilizzo di mezzi con alimentazione alternativa quali il biometano.
Nell’aprile 2022 il Consiglio di bacino Venezia ambiente ha validato i Pef 2022-2025 per i 45 Comuni gestiti da Veritas e Asvo elaborati secondo il nuovo metodo tariffario Mtr-2, mentre sono in corso di approvazione da parte dei Comuni la presa atto di tali Pef e l’adozione della manovra tariffaria Tari o Tarip per il 2022.
Sono invece in corso le valutazioni in merito all’applicazione del nuovo metodo agli impianti di trattamento e smaltimento, e in particolar modo per la discarica di Jesolo, soprattutto in considerazione che il metodo presenta numerosi elementi di incompatibilità rispetto alla specificità proprie di tali impianti.
Inoltre con delibera 18 gennaio 2022 n.15/2022/R/rif Arera ha introdotto la regolazione della qualità per il servizio ambientale, la quale comporterà importanti ricadute organizzative sul servizio.
Per quanto riguarda le tariffe idriche è in corso di approvazione da parte del Consiglio di bacino laguna di Venezia l’aggiornamento delle tariffe per il biennio 2022-2023 all’interno del quadriennio regolatorio 2020-2023 così come previsto dal metodo Mti-3, il quale sconta le difficoltà di recupero completo dei maggior costi sostenuti per quanto riguarda la componente energia.
Nel 2022 è stato avviato il passaggio al sistema a misurazione puntuale del servizio rifiuti anche per il Comune di Cona.
Inoltre a partire da luglio 2022 verrà avviata da parte della capogruppo la gestione del servizio cimiteriale anche per il Comune di Dolo.
In merito al contenzioso aperto con la Corte dei Conti in tema di riversamento al Comune di Venezia delle riscossione effettuate da Veritas, in quanto agente contabile, del canone previsto dalle legge 206/1995 e delle concessioni cimiteriali per gli anni 2012-2015, nel giudizio di appello la Corte dei Conti di Roma a marzo del 2022 si è espressa stralciando dal giudizio gli importi da riversare precedenti al 1 gennaio 2012, assolvendo Veritas per quanto riguarda l’anno 2015, mentre ha ordinato il pagamento degli importi riscossi e non ancora riversati per gli anni 2012-2014 comprensivi degli interessi di mora.
Lo stralcio degli importi antecedenti al 1° gennaio 2012 ha permesso di poter rilevare, già nell’esercizio 2021, una sopravvenienza attiva finanziaria di 2,3 ML€ relativa alla riduzione del fondo rischi per il pagamento degli interessi di mora stanziato negli esercizi precedenti.
A marzo 2022 l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha attribuito a Veritas il Rating di Legalità attribuendo il punteggio massimo previsto di tre stelle. Il rating di legalità è un indicatore sintetico che certifica l’affidabilità, la reputazione, la serietà e l’etica di Veritas.
Continuano anche per l’esercizio 2022 le attività di razionalizzazione delle partecipazioni.
In particolare è in corso l’iter approvativo riguardante l’aggregazione tra Ecoprogetto ed Eco-ricicli, che dovrebbe concludersi con l’effettiva fusione tra le due società entro fine esercizio 2022, mentre si è già perfezionato, con decorrenza 1° maggio 2022, l’acquisto del ramo di azienda per la gestione dell’impianto “area 23 ettari” da Sifa.
Sono inoltre in corso le trattative per l’acquisizione della partecipazione di controllo della collegata Veritas Conegliano da parte della capogruppo, così come inizialmente previsto nel
Veritas spa bilancio 2021279
project financing a base della costituzione della società.
Nel corso dell’anno 2022 verrà gestita la procedura per l’individuazione del general contractor per la realizzazione della linea L2 presso Ecoprogetto, che consentirà di migliorare i risultati già ottenuti nel corso del 2021 grazie all’avvio a regime della linea di termovalorizzazione L1 in quanto garantisce una riduzione di costi di smaltimento e una riduzione di difficoltà/rischi operativi nella gestione dei flussi di Css in uscita. Oltre a ciò la stessa linea permette di essere quasi impermeabili alle dinamiche totalmente imprevedibile degli andamenti dei prezzi dell’energia.
Entrerà inoltre in esercizio il revamping dell’impianto CSS1 di Ecoprogetto che produrrà benefici economici in termini di riduzione dei costi di movimentazione dei rifiuti all’interno dello stabilimento e in termini di maggior fatturato per la cessione delle frazioni da avviare verso processi di riutilizzo della materia.
La controllata Eco-ricicli nei primi mesi del 2022 ha terminato le operazioni di revamping delle linee PL aggiuntiva e ripasso residui: tali interventi consentiranno il recupero aggiuntivo di materiali in precedenza destinati allo smaltimento; nel corso del primo semestre 2022 saranno portati a termine gli interventi destinati al miglioramento della linea VPL 1 e alla razionalizzazione della linea selezione rifiuti speciali e saranno realizzate le nuove linee di trattamento EPS e MPR; entro l’esercizio 2022 sarà inoltre operativa la nuova linea di selezione evoluta degli imballaggi in plastica.
Nei primi mesi del 2022 si è avviata la risoluzione del contratto di affitto di azienda stipulato da Metalrecycling con la società Veneta Fercart snc, operazione che condurrà alla chiusura definitiva dell’unità locale di Campagna Lupia. Tutte le attività che avrebbero dovuto svilupparsi su tale sito sono e saranno trasferite, previo ottenimento delle opportune autorizzazioni ambientali, presso il sito della controllante a Fusina ovvero presso il nuovo sito industriale da insediarsi presso l’area ex Alcoa.
Nel corso del 2022 si dovrebbe concludere l’iter autorizzativo ambientale teso a consolidare l’operatività degli impianti di via dell’Elettronica di Metalrecycling, nonché si dovrebbe avviare l’ampliamento delle attività di trattamento dei metalli non ferrosi in una porzione all’uopo destinata dalla capogruppo nell’ambito del compendio ex Boschetto-Sirma.
Il 2022 dovrebbe altresì vedere avviato l’iter di autorizzazione ambientale per la realizzazione di un impianto di riciclo poliolefine presso l’area ex Alcoa.
Si segnala infine che a marzo 2022 è stato approvato il Piano industriale 2021-2023 di Veritas, le cui principali linee sono basate sullo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica, anche nel contesto degli interventi previsti dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), con una previsione di investimenti per tale periodo per oltre 250 ML€.
Veritas spa bilancio 2021280
attività (in unità di euro)
note
31.12.2021
31.12.2020
attività non correnti
attività immateriali
6
servizi in concessione
6
avviamento
7
immobilizzazioni materiali
8
investimenti immobiliari
9
partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto
10
altre partecipazioni
11
crediti verso enti soci a lungo
16
crediti verso collegate a lungo
17
altre attività finanziarie
12
crediti verso società controllate destinate alla vendita
5
crediti per imposte sul reddito
19
attività per imposte anticipate
43
totale attività non correnti
attività correnti
rimanenze
13
lavori in corso su ordinazione
14
crediti commerciali
15
crediti verso enti soci
16
crediti verso società controllate destinate alla vendita
5
crediti verso società collegate
17
altri crediti
18
crediti per imposte sul reddito correnti
19
disponibilità liquide e mezzi equivalenti
20
strumenti finanziari derivati attivi
30
totale attività correnti
attività destinate alla vendita
5
totale attivo
2.2Situazione patrimonialee finanziaria consolidata
Veritas spa bilancio 2021281
passività e patrimonio netto (in unità di euro)
note
31.12.2021
31.12.2020
patrimonio netto
capitale sociale
21
azioni proprie
21
-640
-640
riserve
21
patrimonio netto di Gruppo
capitale e riserve di pertinenza delle minoranze
21
totale patrimonio netto di pertinenza delle minoranze
totale patrimonio netto
passività non correnti
finanziamenti a medio-lungo termine
22
finanziamenti da altri finanziatori
23
fondi per rischi e oneri
24
trattamento di fine rapporto
25
debiti verso società controllate destinate alla vendita a lungo
5
debiti verso enti soci a lungo
26
debiti verso collegate a lungo
27
altre passività non correnti
28
passività per imposte differite
43
totale passività non correnti
passività correnti
debiti commerciali
29
debiti verso enti soci
26
debiti verso società controllate destinate alla vendita
5
debiti verso società collegate
27
debiti verso banche e quota corrente dei finanz. a medio-lungo termine
22
finanziamenti da altri finanziatori
23
strumenti finanziari derivati passivi
30
altre passività correnti
31
debiti per imposte correnti
32
totale passività correnti
passività destinate alla vendita
5
totale passività
totale passività e patrimonio netto
Veritas spa bilancio 2021282
conto economico complessivo (in unità di euro)
note
2021
2020
attività in funzionamento
ricavi delle vendite e dei servizi
33
altri proventi
34
ricavi totali
costi per consumi di materie prime, sussidiarie e di consumo
35
-37.595.059
-33.386.339
costi per servizi
36
-150.050.917
-134.215.081
costi godimento beni di terzi
37
-5.472.656
-6.004.045
costo del personale
38
-172.794.947
-164.188.943
altri costi operativi
39
-15.501.969
-22.358.146
ammortamenti e svalutazioni
40
-50.528.397
-46.614.193
risultato operativo
quota di pertinenza del risultato di partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
41
oneri finanziari
42
-14.920.750
-13.143.757
proventi finanziari
42
risultato prima delle imposte
imposte sul reddito dell'esercizio
43
-801.185
-3.879.207
risultato dell'esercizio derivante dall'attività in funzionamento
attività operative cessate
risultato dell'esercizio netto derivante da attività operative cessate
risultato dell'esercizio consolidato
risultato dell'esercizio di pertinenza delle minoranze
-135.814
-1.576.388
risultato del Gruppo
altre componenti del conto economico complessivo
note
2021
2020
risultato dell'esercizio consolidato
altre componenti di conto economico complessivo che potranno essere successivamente riclassificate nel conto economico
utile/(perdita) netta su cash flow hedges
30
-457.046
imposte sul reddito relative alle componenti che potranno essere successivamente riclassificate nel conto economico
-107.169
altre componenti di conto economico che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico
(perdita)/utile da rivalutazione su piani a benefici definiti
25
-349.006
imposte sul reddito relative alle componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico
-9.922
risultato complessivo dell’esercizio al netto delle imposte
attribuibile a:
azionisti della capogruppo
azionisti di minoranza
-104.124
-1.587.168
risultato complessivo dell’esercizio al netto delle imposte
2.3Conto economicocomplessivo consolidato
Veritas spa bilancio 2021283
(in unità di euro)
capitale sociale
riserva legale
azioni proprie
altre riserve
valutaz. metodo PN delle colleg.
utile/perdita di periodo di spett. del Gruppo
totale patrimonio netto del Gruppo
capitale e riserve di pertin. delle minoran.
utile/perdita di periodo di pertin. delle minoranze
totale patrimonio netto di pertin. delle minoranze
totale patrimonio netto
saldo al 1° gennaio 2020
-640
-3.249.901
aumento di capitale
destinaz. risultato eserc. precedente
-7.797.910
-3.249.901
azioni proprie in portafoglio
aggreg. aziendali e variaz. perimetro
-880.682
-880.682
altri movimenti
-43.200
-43.200
dividendi
altre compon. del risultato comples.
-601.819
-601.819
-10.780
-10.780
-612.599
risultato al 31 dicembre 2020
-1.576.388
-1.576.388
saldo al 31 dicembre 2020
-640
-1.576.388
saldo al 1° gennaio 2021
-640
-1.576.388
aumento di capitale
destinaz. risultato eserc. precedente
-6.260.160
-1.576.388
azioni proprie in portafoglio
aggreg. aziendali e variaz. perimetro
-175.623
-175.623
-175.623
altri movimenti
dividendi
altre compon. del risultato comples.
risultato al 31 dicembre 2021
-135.814
-135.814
saldo al 31 dicembre 2021
-640
-135.814
2.4Variazioni del patrimonio netto
Veritas spa bilancio 2021284
rendiconto finanziario (in unità di euro)
2021
2020
flussi di cassa generati dalla gestione reddituale
utile (perdita) del periodo
flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale
(interessi attivi)/interessi passivi di competenza dell’esercizio
imposte sul reddito dell’esercizio
rettifiche per raccordare l’utile netto alle disponibilità liquide
generate (utilizzate) dalla gestione operativa
ammortamenti e svalutazioni
oneri (proventi) finanziari da attualizzazione
svalutazioni crediti
svalutazioni rimanenze
variazione valore equo strumenti finanziari derivati
quota di pertinenza del risultato di partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
-839.226
-44.835
(plusvalenze)/minusvalenze
da cessione di immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
-1.785.331
da cessione di partecipazioni
-88.001
accantonamento (utilizzo)
trattamento di fine rapporto
-1.990.786
-877.751
fondi rischi e oneri
altre rettifiche per elementi non monetari
-1.203.268
-8.453.245
flusso finanziario prima della variazione di Ccn
variazioni del capitale circolante netto
rimanenze di magazzino
-2.355.952
-935.683
lavori in corso su ordinazione
-1.023.330
-752.284
crediti commerciali
-14.419.358
-15.850.864
altri crediti correnti
-1.734.176
debiti commerciali
-17.075.818
altri debiti correnti
-2.809.549
-3.232.816
totale variazioni nelle attività e passività correnti
-39.581.641
altre rettifiche
(interessi pagati)
-15.048.025
-11.475.476
interessi incassati
(imposte sul reddito pagate)
-1.594.664
-5.887.428
dividendi incassati
variazione altri debiti non correnti
-1.200.784
flussi di cassa generati (utilizzati) dalla gestione reddituale
2.5Rendiconto finanziario
Veritas spa bilancio 2021285
rendiconto finanziario (in unità di euro)
2021
2020
flussi di cassa derivanti dall’attività di investimento
realizzo di immobilizzazioni immateriali
realizzo di immobilizzazioni materiali e servizi in concessione
attività/passività nette destinate alla vendita
-58.000
-46.000
dividendi da società collegate e joint venture
investimenti in aggregazioni aziendali al netto della liquidità acquisita
-3.446.905
-6.332.187
acquisto di immobilizzazioni immateriali
-5.887.992
-7.006.624
investimenti in servizi in concessione
-29.744.749
-23.984.991
acquisto di immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
-30.162.795
-33.131.063
acquisto di partecipazioni in società collegate e joint venture
-20.000
contributi in conto impianti incassati
vendita di partecipazioni in società collegate e joint venture
disinvestimenti (investimenti) in altre partecipazioni
disinvestimenti/(investimenti) in altre attività finanz. e crediti v/collegate
-189.139
flussi di cassa generati (utilizzati) dall’attività di investimento
-53.545.776
-60.791.257
flussi di cassa derivanti dalle attività di finanziamento
mezzi propri
cessione (acquisto) azioni proprie
altri movimenti di patrimonio netto
dividendi pagati
-1.492
mezzi di terzi
assunzione di finanziamenti
a medio-lungo termine
a medio-lungo termine da altri finanziatori
Incassi/(pagamenti) di strumenti derivati
emissione prestito obbligazionario
aumento/(diminuzione) debiti verso società collegate
-315.306
-141.906
aumento/(diminuzione) dei debiti verso banche a breve termine
-3.043.019
-3.251.935
acquisizione di interessi di minoranza
(rimborso) di finanziamenti
a medio-lungo termine
-50.733.171
-27.301.748
a medio-lungo termine da altri finanziatori
-1.477.935
-5.241.854
incremento/(decremento) dei debiti finanziari verso enti soci
-1.174.440
-1.707.045
(rimborso) prestiti obbligazionari
-100.750.000
-750.000
cessione di interessi di minoranza
flussi di cassa generati (utilizzati) dall’attività di finanziamento
-54.493.871
incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti
-42.762.508
disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio dell’esercizio
disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizio
Veritas spa bilancio 2021286
PRINCIPI CONTABILI E NOTE AL BILANCIO
1. Informazioni societarie
i dati del Gruppo
Denominazione dell’entità che redige il bilancio
Sede dell’entità
Forma giuridica dell’entità
Paese di registrazione
Indirizzo della sede legale dell’entità
Principale luogo dell’attività
Descrizione della natura dell’attività dell’entità e delle sue principali operazioni
Ragione sociale della capogruppo
Veritas spa, capogruppo del medesimo Gruppo, è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.
Le principali attività del Gruppo Veritas riguardano:
■il servizio integrato d’igiene ambientale svolto nei territori di 45 Comuni soci del Gruppo Veritas. Il servizio comprende le attività di spazzamento stradale, raccolta dei rifiuti e smaltimento degli stessi, attraverso gli impianti di trattamento della frazione umida, di quella secca, del materiale derivante dalla raccolta differenziata. Gli abitanti serviti sono oltre 920.000 cui vanno aggiunti 40 milioni circa di turisti che ogni anno visitano Venezia, le zone limitrofe e i litorali di Jesolo, Eraclea e Chioggia (fatta eccezione in questo periodo di emergenza sanitaria), per un totale di oltre 1 milione di abitanti equivalenti;
■la gestione del servizio idrico integrato (captazione, sollevamento, trattamento e distribuzione di acqua per uso civile e industriale, raccolta e depurazione di acque reflue domestiche industriali) svolto nei territori di 36 Comuni soci della capogruppo, quale unico gestore dell’intero bacino Laguna di Venezia. Il Gruppo fornisce il servizio idrico integrato e depura i reflui nel territorio dei Comuni soci, con una popolazione residente pari a circa 790.000 abitanti.
Nel corso del 2021 il Gruppo ha fatturato circa 70 milioni di mc di acqua. Veritas gestisce anche i 15 km dell’acquedotto industriale di Porto Marghera, nel quale vengono erogati circa 4,8 milioni di mc di acqua.
La rete acquedottistica è lunga 5.700 km e per il ciclo della depurazione è utilizzata una rete fognaria di 2.800 km che convoglia in 11 impianti di depurazione di grandi dimensioni e 27 di media/piccola dimensione circa 80 milioni di mc di acque reflue. Inoltre, la società è impegnata, con la divisione Ingegneria, a sviluppare gli investimenti relativi alla rete acquedottistica e fognaria e agli impianti di depurazione, sia per il necessario rinnovo degli stessi, sia per le nuove condotte;
2.6Note ai prospetti contabili
Veritas spa bilancio 2021287
■la gestione di alcuni servizi pubblici locali per il Comune di Venezia, quali i servizi cimiteriali, la gestione del mercato ittico, dei servizi igienici e da questo esercizio anche dei lavori pubblici; viene, inoltre, fornito il servizio di posa passerelle che consente la viabilità nel centro storico veneziano in caso di “acqua alta”; da fine 2018 Veritas è coinvolta, con obiettivi di coordinamento operativo, nelle attività di call center unico metropolitano a seguito della realizzazione del nuovo sistema Czrm – Citizen relationship management, sviluppato dal Comune di Venezia e sue controllate;
■la gestione del servizio calore e dell’illuminazione pubblica per il Comune di Chioggia, Fossalta di Portogruaro e Fiesso d’Artico, dei servizi cimiteriali (compreso il verde cimiteriale) nei Comuni di Spinea, Martellago, Mirano, Portogruaro, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Fossalta di Portogruaro e Cinto Caomaggiore;
■le bonifiche ambientali (piani di caratterizzazione, messa in sicurezza, piani di monitoraggio) su incarico sia dei Comuni soci sia di altri soggetti pubblici;
■la gestione di due forni crematori a Marghera, a Spinea e a Conegliano;
■la gestione di rifiuti pericolosi e non pericolosi, il risanamento ambientale con impianti mobili a tecnologia avanzata tramite la controllata Depuracque servizi srl;
■lo sviluppo dell’attività dell’impianto di trattamento rifiuti Rtn a Fusina da parte della controllata Rive srl.
Il presente bilancio consolidato del Gruppo Veritas è stato approvato con delibera del consiglio d’amministrazione del 26 maggio 2022.
Veritas spa bilancio 2021288
2.1 Criteri di redazione
Il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021 è redatto dalla capogruppo Veritas spa in conformità agli International financial reporting standards (Ifrs), adottati dalla Commissione europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 relativo all’applicazione dei principi contabili internazionali, in vigore alla data di redazione del presente documento. Per Ifrs si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (Ias) e tutte le interpretazioni dell’International financial reporting interpretations committee (Ifric), precedentemente denominate Standing interpretations committee (Sic).
Il bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all’esercizio precedente ed è composto da:
■un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell’ambito del normale ciclo operativo del Gruppo entro i dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio;
■un prospetto di conto economico complessivo che espone i costi e ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi, modalità ritenuta più rappresentativa rispetto al settore di attività in cui il Gruppo opera;
■un rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto;
■un prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
■le note contenenti le informazioni richieste dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionale, opportunamente esposte con riferimento agli schemi di bilancio utilizzati.
Il presente bilancio consolidato è espresso in euro, valuta funzionale adottata dal Gruppo ai sensi dell’art. 5, comma 2 del dlgs 28 febbraio 2005, n. 38 e in conformità allo Ias 1 e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, se non altrimenti indicato.
Il bilancio consolidato è stato assoggettato alla revisione legale, ai sensi dell’art. 14 del dlgs 27 gennaio 2010 n. 39, da parte della società di revisione Ernst & Young spa.
Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio consolidato è quello del costo, a eccezione delle attività e passività finanziarie (inclusi gli strumenti derivati) valutate a fair value.
Il bilancio è stato redatto in base al presupposto della continuità aziendale del Gruppo. In particolare in considerazione della pandemia Covid-19 in corso il Gruppo ha effettuato un analisi degli impatti potenziali futuri dell’emergenza sanitaria sull’attività economica, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della capogruppo e del Gruppo, e sulla base dei diversi scenari configurati risulta a ogni modo confermata la sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dall’1 gennaio 2021
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sono omogenei a quelli utilizzati per redigere i dati economico-finanziari presentati ai fini comparativi.
Nel corso del 2021 sono diventate effettive le seguenti modifiche ai principi che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dall’1 gennaio 2021 o successivamente. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o modifica pubblicata ma non ancora in vigore. La natura e l’impatto di ogni modifica vengono di seguito descritti:
■Interest Rate Benchmark Reform – Fase 2: Modifiche agli Ifrs 9, Ias 39, Ifrs 7, Ifrs 4 e Ifrs 16: le modifiche includono il temporaneo alleggerimento dei requisiti con riferimento agli effetti sui bilanci nel momento in cui il tasso di interesse offerto sul mercato interbancario (Ibor) viene sostituito da un tasso alternativo sostanzialmente privo di rischio (Risk Free Rate- Rfr).
Veritas spa bilancio 2021289
Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici:
–consente di considerare e trattare i cambiamenti contrattuali, o i cambiamenti nei flussi di cassa che sono direttamente richiesti dalla riforma, come variazioni di un tasso di interesse variabile, equivalente a un movimento di un tasso di interesse nel mercato;
–permettere che i cambiamenti, richiesti dalla riforma Ibor, da apportare alla documentazione per la designazione della relazione di copertura senza che la relazione di copertura debba essere discontinuata;
–fornisce temporaneo sollievo alle entità nel dover rispettare i requisiti di identificazione separata quando un Rfr viene designato come copertura di una componente di rischio.
Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio del Gruppo. Il Gruppo intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili.
■ Modifica all’Ifrs 16 covid-19 Related Rent Concessions: il 28 maggio 2020 lo Iasb ha pubblicato una modifica al principio Ifrs 16. La modifica consente a un locatario di non applicare i requisiti nell’Ifrs 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta conseguenza dell’epidemia da covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se le riduzione dei canoni di lease rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell’Ifrs 16.
Le modifiche dovevano essere applicabili fino al 30 giugno 2021, ma poiché l'impatto della pandemia di covid-19 continua, il 31 marzo 2021, lo Iasb ha prorogato il periodo di applicazione dell’espediente pratico fino al 30 giugno 2022.
Le modifiche si applicano agli esercizi che iniziano il 1 aprile 2021 o successivamente. Tuttavia, il Gruppo non ha ricevuto agevolazioni sui canoni di locazione legate al covid-19, ma prevede di applicare l'espediente pratico qualora la fattispecie si dovesse verificare entro il periodo di applicazione consentito.
Principi contabili internazionali e/o interpretazioni emanati ma non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.
■Ifrs 17 – Contratti assicurativi: nel maggio 2017, lo Iasb ha emesso l’Ifrs 17 Insurance contracts, un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione e informativa.
Quando entrerà in vigore sostituirà l’Ifrs 4 Contratti assicurativi che è stato emesso nel 2005. L’Ifrs 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio vita, non vita, assicurazione diretta, riassicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.
Allo scopo si applicheranno limitate eccezioni. L’obiettivo generale dell’Ifrs 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell’Ifrs 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l’Ifrs 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore del nuovo principio è il modello generale, integrato da: uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach) e un approccio semplificato (l’approccio dell’allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.
L’Ifrs 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno all’1 gennaio 2023 o successivamente,
Veritas spa bilancio 2021290
e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l’applicazione anticipata, nel qual caso l’entità deve aver adottato anche l’Ifrs 9 e l’Ifrs 15 alla data di prima applicazione dell’Ifrs 17 o precedentemente. Questo principio non si applica al Gruppo.
■Amendments to Ias 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current: a gennaio 2020, lo Iasb ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello Ias 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:
–cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza;
–che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell’esercizio;
–la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l’entità eserciterà il proprio diritto di postergazione;
–solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l’impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.
■Reference to the Conceptual Framework – Amendments to Ifrs 3: a maggio 2020, lo Iasb ha pubblicato le modifiche all’Ifrs 3 Business Combinations - Reference to the Conceptual Framework. Le modifiche hanno l’obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, pubblicato nel 1989, con le referenze al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio.
Il Board ha anche aggiunto una eccezione ai principi di valutazione dell’Ifrs 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili “del giorno dopo” derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello Ias 37 o Ifric 21 Levies, se contratte separatamente. Allo stesso tempo, il Board ha deciso di chiarire che la guidance esistente nell’Ifrs 3 per le attività potenziali non verrà impattata dall’aggiornamento dei riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 e si applicano prospettivamente.
■Property, Plant and Equipment: proceeds before Intended Use – Amendments to Ias 16: a maggio 2020, lo Iasb ha pubblicato Property, Plant and Equipment — Proceeds before Intended Use, che proibisce alle entità di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Invece, un’entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, e i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.
La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivi e deve essere applicata retrospetticamente agli elementi di Immobili, impianti e macchinari resi disponibili per l’uso alla data di inizio o successivamente del periodo precedente rispetto al periodo in cui l’entità applica per la prima volta tale modifica.
Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tali modifiche.
■Onerous Contracts – Costs of Fulfilling a Contract – Amendments to Ias 37: a maggio 2020, lo Iasb ha pubblicato modifiche allo Ias 37 per specificare quali costi devono essere considerati da un entità nel valutare se un contratto è oneroso od in perdita.
La modifica prevede l’applicazione di un approccio denominato “directly related cost approach”. I costi che sono riferiti direttamente a un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali.
Veritas spa bilancio 2021291
Le spese generali e amministrative non sono direttamente correlate a un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivi. Il Gruppo applicherà tali modifiche ai contratti per cui non ha ancora soddisfatto tutte le proprie obbligazioni all’inizio dell’esercizio in cui la stessa applicherà per la prima volta tali modifiche.
■Ifrs 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-time adopter: come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi Ifrs, lo Iasb ha pubblicato un modifica all’Ifrs 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette a una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell’Ifrs 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli Ifrs da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell’Ifrs 1.
La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivamente, è permessa l’applicazione anticipata.
■Ifrs 9 Financial Instruments – Fees in the ’10 per cent’ test for derecognition of financial liabilities: come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi Ifrs, lo Iasb ha pubblicato una modifica all’Ifrs 9. Tale modifica chiarisce le fee che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore e il finanziatore, incluse quelle pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un’entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l’entità applica per la prima volta la modifica.
La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 o successivamente, è permessa l’applicazione anticipata. Il Gruppo applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l’entità applica per la prima volta tale modifica.
Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.
■Definizione di stima contabile – Modifiche allo Ias 8: nel febbraio 2021 lo Iasb ha emesso degli emendamenti allo Ias 8, in cui introduce una definizione di “stime contabili”. Le modifiche chiariscono la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili e cambiamenti nei principi contabili e correzione di errori. Inoltre, chiariscono come le entità utilizzano tecniche di misurazione e input per sviluppare stime contabili.
Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo l’1 gennaio 2023 e si applicano ai cambiamenti di principi contabili e a cambiamenti nelle stime contabili che si verificano a partire dall'inizio di tale periodo o successivamente. L'applicazione anticipata è consentita a condizione che tale fatto sia reso noto.
Non si prevede che le modifiche avranno un impatto significativo sul Gruppo.
■Informativa sui principi contabili - Modifiche allo Ias 1 e Ifrs Practice Statement 2: nel febbraio 2021, lo Iasb ha emesso degli emendamenti allo Ias 1 e all'Ifrs Practice Statement 2 Making Materiality Judgements, in cui fornisce linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare giudizi di materialità all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di fornire le proprie politiche contabili "significative" con l'obbligo di fornire informativa sui propri principi contabili "rilevanti"; inoltre, sono aggiunte linee guida su come le entità applicano il concetto di rilevanza nel prendere decisioni in merito
Veritas spa bilancio 2021292
all'informativa sui principi contabili.
Le modifiche allo Ias 1 sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio dal o dopo l’1 gennaio 2023, è consentita l'applicazione anticipata. Poiché le modifiche al Ps 2 forniscono indicazioni non obbligatorie sull'applicazione della definizione di materiale all'informativa sui principi contabili, non è necessaria una data di entrata in vigore per tali modifiche.
Il Gruppo sta attualmente valutando l'impatto delle modifiche per determinare l'impatto che avranno sull'informativa sui principi contabili.
Espressione di conformità agli Ifrs
Il bilancio consolidato di Veritas spa è stato redatto in conformità agli International financial reporting standards (Ifrs).
Principi di consolidamento
Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Veritas spa e delle società controllate redatti al 31 dicembre di ogni anno.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l’entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
■il potere sull’entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell’entità oggetto di investimento);
■l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento;
■la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti.
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l’entità oggetto di investimento, inclusi:
■accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
■diritti derivanti da accordi contrattuali;
■diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.
La capogruppo dall’esercizio 2017 redige il bilancio di esercizio “separato” in conformità agli International financial reporting standards (Ias/Ifrs), ai sensi del dlgs 38/2005 in tema di enti di interesse pubblico (art. 16 c. 1 lett. a del dlgs 39/2010). La data di transizione agli Ias/Ifrs è stata individuata nell’1 gennaio 2016. Poiché il Gruppo si era avvalso della facoltà di redigere il bilancio consolidato in conformità agli Ias/Ifrs fin dal 31 dicembre 2007, Veritas ha iscritto le attività e le passività nello stato patrimoniale di apertura del bilancio separato Ifrs e nei successivi bilanci separati agli stessi valori risultanti dalla situazione contabile elaborata per il bilancio consolidato del Gruppo (paragrafo D17 dell’Ifrs 1 revised).
Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.
Veritas spa bilancio 2021293
I bilanci delle controllate, redatti secondo i principi contabili italiani Oic, per ciascuna chiusura contabile vengono rielaborati in conformità ai principi contabili Ias/Ifrs. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo.
Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti fra società del Gruppo, sono completamente eliminati.
Gli interessi di minoranza rappresentano la parte di profitti o perdite e delle attività nette non detenute dal Gruppo e sono esposti in una voce separata del conto economico, e nello stato patrimoniale tra le componenti del patrimonio netto, separatamente dal patrimonio netto del Gruppo.
Le perdite sono attribuite alle minoranze anche se questo implica che le quote di minoranza abbiano un saldo negativo.
Le variazioni nell’interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale. In particolare, nelle acquisizioni di interessi di minoranza la differenza tra il prezzo pagato e il valore contabile della quota parte delle attività nette acquisite è rilevato direttamente a patrimonio netto.
Se la controllante perde il controllo di una controllata, essa:
■elimina le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
■elimina i valori contabili di qualsiasi quota di minoranza nella ex controllata;
■elimina le differenze cambio cumulate rilevate nel patrimonio netto;
■rileva il fair value del corrispettivo ricevuto;
■rileva il fair value di qualsiasi quota di partecipazione mantenuta nella ex controllata;
■rileva ogni utile o perdita nel conto economico;
■riclassifica la quota di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo a conto economico o a utili a nuovo, come appropriato.
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2.2Valutazioni discrezionali e stime contabili significative
La preparazione del bilancio del Gruppo richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività, e l’indicazione di passività potenziali alla data di bilancio. Tuttavia, l’incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
Valutazioni discrezionali
Nell’applicare i principi contabili di Gruppo, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime) con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio.
Durata degli affidamenti
Con riferimento alla durata degli affidamenti si rinvia integralmente a quanto descritto nel paragrafo 2.1.1.Avvenimenti e fatti gestionali della Relazione sulla gestione al bilancio consolidato.
Stime e ipotesi
Qui di seguito sono presentate le ipotesi chiave riguardanti il futuro e altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei valori di carico delle attività e passività entro il prossimo esercizio finanziario.
Il Gruppo ha basato le proprie stime e assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio consolidato. Tuttavia, le attuali circostanze e assunzioni su eventi futuri potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dal Gruppo. Tali cambiamenti, qualora avvengano, sono riflessi nelle assunzioni quando avvengono.
Il Gruppo ha effettuato un analisi degli impatti potenziali futuri dell’emergenza sanitaria in corso sull’attività economica, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della capogruppo e del Gruppo, configurando vari scenari per la verifica della sussistenza del presupposto della continuità aziendale.
Riduzione durevole di valore di attività non finanziarie
Il Gruppo verifica, a ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Gli avviamenti sono testati annualmente per svalutazioni durevoli. Le altre attività non finanziarie sono testate annualmente per svalutazioni durevoli quando ci sono indicazioni che il valore contabile potrebbe non essere recuperato.
Quando vengono predisposti i calcoli del valore in uso, gli amministratori devono stimare i flussi di cassa attesi dall’attività o dalle unità generatrici di flussi e scegliere un tasso di sconto adeguato in modo da calcolare il valore attuale di tali flussi di cassa.
Il Gruppo ha verificato se per gli effetti dell’emergenza sanitaria in corso possano essere riscontrabili riduzione durevoli di valore.
Ulteriori dettagli e un’analisi di sensitività delle ipotesi chiave sono indicati nella nota 7.
Rilevazione dei ricavi
I ricavi da contratti con clienti sono rilevati in modo da rappresentare fedelmente il trasferimento dei beni e dei servizi promessi (completamento dell’obbligazione di fare), per un
Veritas spa bilancio 2021295
ammontare che riflette il corrispettivo atteso in cambio dei beni e servizi forniti. La società ai fini della contabilizzazione applica il modello c.d “five step model” previsto dal principio Ifrs 15.
La rilevazione dei ricavi presuppone l’uso di stime sulla base delle migliori informazioni disponibili che possono essere soggette, comunque, a cambiamenti a seguito di nuove informazioni, non disponibili all’atto della stima.
Accantonamento per perdite attese su crediti commerciali e attività contrattuali
Il Gruppo ha rilevato un accantonamento da svalutazione per perdite attese (expected credit loss Ecl) per tutte le attività finanziarie, come previsto dall’Ifrs 9. Il Gruppo utilizza una matrice per calcolare le Ecl per i crediti commerciali. Le aliquote di accantonamento si basano sui giorni di scaduto per ogni classe di clienti raggruppata nei vari segmenti che presentano similari andamenti di perdita storica.
La matrice si basa inizialmente sui tassi di insolvenza storici osservati del Gruppo. Il Gruppo calibrerà la matrice per affinare il dato storico sulle perdite su credito con elementi previsionali. A ogni data di riferimento, i tassi di insolvenza storici vengono aggiornati e vengono analizzati i cambiamenti nelle stime su elementi previsionali.
La valutazione della correlazione tra i tassi di insolvenza storici, le condizioni economiche previsionali e le Ecl è una stima significativa. L’ammontare di Ecl è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste. Anche l’esperienza storica sull’andamento delle perdite su credito del Gruppo e la previsione delle condizioni economiche future potrebbero non essere rappresentative dell’insolvenza effettiva del cliente in futuro.
Il Gruppo per tenere conto delle effetti dell’emergenza sanitaria sull’insolvenza ha aggiornato le aliquote di accantonamento considerando, oltre che gli andamenti delle perdite storiche, anche un analisi degli incrementi di insolvenza registrati nel breve periodo coinvolto dall’emergenza. Ulteriori dettagli sono forniti nella nota 15.
Imposte differite attive
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee e delle perdite fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali differenze temporanee potranno essere riassorbite e tali perdite potranno essere utilizzate. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l’ammontare delle imposte differite attive che possono essere contabilizzate. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l’ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili nonché una strategia di pianificazione delle imposte future. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 43.
Benefici ai dipendenti – Trattamento fine rapporto
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti, in particolare del trattamento di fine rapporto (Tfr) maturato al 31 dicembre 2019, è determinato utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l’elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di turnover, il tasso di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della natura di lungo termine di questi piani, tali stime sono soggette a un significativo grado di incertezza. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 25.
Accantonamenti per recupero post-mortem aree discarica
Il Gruppo ha contabilizzato dei fondi a fronte degli oneri connessi al recupero delle aree adibite a discarica, che dovranno essere sostenuti al termine dell’utilizzo della discarica per la gestione
Veritas spa bilancio 2021296
del post-mortem. Nel determinare l’ammontare di tali fondi, sono state necessarie stime e ipotesi in relazione ai tassi di sconto e ai costi attesi per il recupero e il ripristino dei siti e ai volumi conferibili. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 24.
Lease – Stima del tasso di finanziamento marginale
Il Gruppo non può facilmente determinare il tasso di interesse implicito del leasing e quindi utilizza il tasso di finanziamento marginale per misurare la passività per leasing. Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un’attività di valore simile all’attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. Il tasso di finanziamento marginale quindi riflette cosa il Gruppo avrebbe dovuto pagare, e questo richiede di effettuare una stima quando non esistono dati osservabili o quando i tassi devono essere rettificati per riflettere i termini e le condizioni del leasing. Il Gruppo stima il tasso di finanziamento marginale utilizzando dati osservabili (quali tassi di interesse di mercato) se disponibili.
Giudizio significativo nel determinare la durata del leasing dei contratti che contengono un’opzione di proroga – Il Gruppo come locatario
Il Gruppo determina la durata del leasing come il periodo non annullabile a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall’opzione di estensione, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall’opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.
Il Gruppo ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing o di concluderlo anticipatamente. Il Gruppo applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto, il Gruppo considera tutti i fattori rilevati che possano comportare un incentivo economico a esercitare le opzioni di rinnovo o a concludere il contratto. Dopo la data di decorrenza, il Gruppo rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l’opzione di rinnovo o di cancellazione anticipata (ad esempio, investimenti in migliorie sui beni in leasing o rilevanti modifiche specifiche sul bene in leasing).
I periodi coperti da opzioni di cancellazione anticipata sono inclusi nel periodo di durata del leasing solo quando è ragionevolmente certo che non saranno esercitate.
Veritas spa bilancio 2021297
2.3Area di consolidamento
Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Veritas spa e delle società sulle quali la capogruppo ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente (tramite proprie controllate), il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e di ottenerne i benefici relativi.
Si elencano le imprese che, in conformità alle disposizioni dello Ias 27, sono incluse con il metodo integrale nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2021:
31.12.2021
31.12.2020
società consolidate
sede
capitale sociale
quota di partecipazione del Gruppo
Veritas spa (capogruppo)
Venezia
145.397.150
Ecoprogetto Venezia srl
Venezia
53.607.273
56,68%
56,68%
Mive srl in liquidazione
Mirano (Ve)
110.000
100,00%
100,00%
Eco-ricicli Veritas srl
Venezia
7.000.000
82,34%
82,34%
Asvo spa
Portogruaro (Ve)
18.969.650
55,75%
55,75%
Consorzio bonifica Fusina in liquidazione
Venezia
100.000
82,05%
82,05%
Metalrecycling Venice srl
Venezia
1.800.000
82,34%
82,34%
Depuracque servizi srl
Salzano (Ve)
223.080
100,00%
100,00%
Lecher ricerche e analisi srl
Salzano (Ve)
46.800
100,00%
100,00%
Rive srl
Venezia
100.000
70,00%
70,00%
società uscita dal perimetro di consolidamento
Sifagest scarl in liquidazione
Venezia
500.000
0,00%
65,00%
Si rinvia alla Nota 3 del bilancio consolidato del Gruppo per ulteriori dettagli sulle operazioni societarie che la riguardano.
Sono inoltre valutate con il metodo del patrimonio netto le seguenti società collegate:
31.12.2021
31.12.2020
società valutate con il metodo del patrimonio netto
sede
capitale sociale
quota di partecipazione del Gruppo
società collegate
Sifa scpa
Mestre (Ve)
30.000.000
33,17%
33,17%
Ecolegno CM Venezia srl
Venezia
50.000
32,94%
OMD srl
Nervesa della Battaglia (Tv)
160.000
20,59%
Veritas Conegliano srl
Venezia
100.000
48,80%
48,80%
Vier scarl
Venezia
100.000
49,00%
49,00%
società cessate/cedute
Insula spa
Venezia
2.715.280
0,00%
24,73%
Ecoplastiche Venezia srl
Venezia
100.000
0,00%
32,94%
Veritas spa bilancio 2021298
2.4 Criteri contabili
La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività. Ai fini delle rilevazioni contabili, viene data prevalenza alla sostanza economica delle operazioni piuttosto che alla loro forma giuridica.
Nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono stati seguiti gli stessi principi e criteri applicati per la predisposizione dei dati comparativi, tenendo conto dei nuovi principi contabili riportati in precedenza.
Per quanto attiene l’aspetto economico, si precisa che i costi e i ricavi esposti comprendono le rilevazioni di fine esercizio che trovano riscontro nelle contropartite della situazione patrimoniale-finanziaria. In relazione a ciò sono inclusi utili solo se realizzati entro la chiusura dell’esercizio, mentre si è tenuto conto dei rischi e delle perdite anche se conosciuti successivamente a tale data.
I criteri e principi adottati sono di seguito riportati:
Attività immateriali
Sono rilevate contabilmente le attività immateriali identificabili e controllabili, il cui costo può essere determinato attendibilmente nel presupposto che tali attività generino benefici economici futuri.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, a eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita finita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento a esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio finanziario o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all’attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, in modo adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili.
L’ammortamento decorre dal momento in cui l’immobilizzazione è pronta per l’utilizzo, o comunque inizia a produrre benefici economici per l’impresa.
Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita finita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposte a verifica annuale della perdita di valore a livello individuale o a livello di unità generatrice di cassa. Per tali attività non è rilevato alcun ammortamento. La vita utile di un bene immateriale con vita indefinita è riesaminata con periodicità annuale al fine di accertare il persistere delle condizioni alla base di tale classificazione. In caso contrario, il cambiamento della vita utile da indefinita a finita è fatto su base prospettica.
Veritas spa bilancio 2021299
Un’attività immateriale viene eliminata al momento della dismissione o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo utilizzo. Utili o perdite derivanti dall’alienazione di un’immobilizzazione immateriale sono misurati come differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’immobilizzazione immateriale e sono rilevati a conto economico quando l’immobilizzazione viene alienata.
Qui di seguito riepiloghiamo i principi applicati dal Gruppo per le attività immateriali:
immobilizzazioni immateriali
concessioni servizi pubblici
licenze software
vita utile
definita
definita
metodo di ammortamento utilizzato
ammortizzate a quote costanti sulla durata della relativa concessione
ammortizzate in quote costanti sulla base di un periodo di tre o cinque anni
prodotto internamente o acquisito
acquisito
acquisito
Servizi in concessione
L’Ifric 12 si applica agli accordi per servizi in concessione da pubblico a privato se sono rispettate le seguenti condizioni:
■il concedente controlla, o regolamenta quali servizi il concessionario deve fornire con l’infrastruttura, a chi li deve fornire e a quale prezzo;
■il concedente controlla, tramite la proprietà, o attraverso altre modalità, qualsiasi interessenza residua significativa nell’infrastruttura alla scadenza dell’accordo.
Se le condizioni sopra riportate sono tutte rispettate, il concessionario non deve contabilizzare le infrastrutture come immobili, impianti e macchinari di proprietà; ciò in quanto il contratto di concessione del servizio gli conferisce l’uso delle infrastrutture, ma non la disponibilità delle stesse alla scadenza della concessione. Tali infrastrutture devono pertanto essere rilevate come attività finanziarie o attività immateriali a seconda che il concessionario abbia un diritto incondizionato a ricevere flussi di cassa garantiti contrattualmente, a prescindere dall’utilizzo effettivo dell’infrastruttura, o meno. In sostanza si deve applicare il cosiddetto “modello dell’attività finanziaria” solamente nei casi in cui il concessionario non sia esposto al rischio di domanda e quindi tutte le volte in cui i flussi previsti nell’accordo di concessione siano tali da permettergli di recuperare il proprio credito/investimento indipendentemente dall’effettivo utilizzo dell’infrastruttura da parte dei clienti.
Il Gruppo ha individuato nei servizi in concessione tutte le attività del ciclo idrico integrato gestite.
Il valore dei servizi in concessione è rettificato del valore dei contributi pubblici ricevuti.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo storico, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante e in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell’attività. In particolare, in relazione alla voce Impianti e macchinari, tale costo include i costi per la sostituzione di parte degli stessi nel momento in cui sono sostenuti se conformi ai criteri di rilevazione. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.
Veritas spa bilancio 2021300
Allo stesso modo, quando vengono effettuate revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell’impianto o del macchinario come una sostituzione, se il criterio per la rilevazione è soddisfatto. Altri costi di riparazione e manutenzione, quando sono sostenuti, vengono rilevati a conto economico.
Gli oneri finanziari, sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un periodo di tempo abbastanza lungo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello Ias 23 Oneri finanziari), sono capitalizzati sul costo del bene e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari si rilevano a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che l’entità sostiene in relazione all’ottenimento dei finanziamenti.
I terreni, sia liberi da costruzione, sia annessi a fabbricati, di norma non ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
I terreni nei quali è sita una discarica vengono ammortizzati lungo la vita operativa della discarica stessa.
Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito.
L’ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l’impresa, che è riesaminata, così come i valori residui e il metodo di ammortamento, con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.
Le aliquote di ammortamento sono state riviste a livello di Gruppo a partire dall’esercizio 2007, sulla base di un’apposita perizia di stima redatta da un perito indipendente, la quale ha ridefinito tali aliquote secondo la residua stimata vita utile delle immobilizzazioni.
Veritas spa bilancio 2021301
Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate dal Gruppo nell’esercizio 2020, risultano le seguenti:
immobilizzazioni materiali
categoria
aliquote ammortamento% 2019
terreni
terreni e fabbricati
vita indefinita
fabbricati industriali e civili
terreni e fabbricati/beni in leasing
2,5% – 3% – 4%; da 5,88% a 9,52%; 32,33%
costruzioni leggere
terreni e fabbricati
4% – 6,5% – 10%
opere idrauliche fisse
terreni e fabbricati
2,5%
serbatoi
impianti e macchinari
3% – 4%
condutture idriche e fognarie (compreso scaricatori di piena e vasche di prima pioggia)
impianti e macchinari
2,5%
impianti di sollevamento idrico e fognario
impianti e macchinari
3% – 5% – 6%
impianti di potabilizzazione
impianti e macchinari
3% – 4% – 5%
allacciamenti idrici e fognari
impianti e macchinari
2,5% – 4%
impianti di depurazione
impianti e macchinari
3% – 5% – 7% – 15%
Impianti fotovoltaici
impianti e macchinari
4% – 5% – 7%
macchinari
impianti e macchinari
6,5% – 9% – 10% – 15%
impianti smaltimento rifiuti (eccetto discariche)
impianti e macchinari
3% – 5% – 6% – 7,5% – 8,5% – 15%
impianti di smaltimento rifiuti – discarica
impianti e macchinari
in funzione alla % di riempimento della discarica
impianti di pretrattamento rifiuti
impianti e macchinari
in funzione del minore tra la vita utile tecnica e la durata della concessione o del contratto
linea Css1, linea Css2 e impianto di coincernimento
impianti e macchinari
in funzione alla durata (vita utile residua 2029)
altri impianti di igiene ambientale
impianti e macchinari
7%
impianti elettrici, elettronici e termotecnici
impianti e macchinari
7% – 10%; da 6,67% a 33,3%
opere idrauliche fisse
impianti e macchinari
2,5%
impianti di telecontrollo
impianti e macchinari
7%
attrezzature e laboratori
attrezzatura commerciale e industriale
7,5% – 10% – 15%
contenitori e contenitori leggeri
attrezzatura commerciale e industriale
6,25% – 9% – 12,5% – 15%
contatori
attrezzatura commerciale e industriale
7%
natanti in metallo
altri beni
3% – 5,5% – 10%
attrezzature per natanti
altri beni
7% – 9%
autovetture
altri beni
15% – 16,5% – 20% – 25%
autoveicoli industriali
altri beni/beni in leasing
8% – 10% – 16,5% – 20%
macchine operatrici e mezzi movimentazione interna
altri beni
6,5% – 7% – 8% – 9% – 20%
motoveicoli
altri beni
10% – 25%
mobili e arredi
altri beni
7% – 8,5% – 12% – 15%
prodotti informatici e macchine ufficio
altri beni
16,5% – 20%
apparecchi di comunicazione
altri beni
9%
telefoni cellulari
altri beni
20%
migliorie su beni di terzi
migliorie su beni di terzi
in funzione del minore tra la vita utile tecnica e la durata del relativo contratto sottostante
Per le immobilizzazioni acquistate nel corso dell’esercizio l’ammortamento ha inizio quando il bene è pronto per l’uso. Per gli interventi migliorativi capitalizzati, eseguiti sugli impianti preesistenti, è stata applicata l’aliquota piena.
Un bene materiale viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile) sono inclusi a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione.
Veritas spa bilancio 2021302
Leasing
Il Gruppo valuta all’atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.
Il Gruppo quale locatario
Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i leasing di breve termine e i leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l’attività per diritto d’uso che rappresenta il diritto a utilizzare il bene sottostante il contratto.
■Attività per diritto d’uso: il Gruppo riconosce le attività per il diritto d’uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l’attività sottostante è disponibile per l’uso). Le attività per il diritto d’uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d’uso comprende l’ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell’inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti. Le attività per diritto d’uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell’attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing in base alle aliquote economico-tecniche già utilizzate.
Se il leasing trasferisce la proprietà dell’attività sottostante al locatario al termine della durata del leasing o se il costo dell’attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l’opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l’attività consistente nel diritto d’uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell’attività sottostante.
■ Passività legate al leasing: alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un’opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione, se la durata del leasing tiene conto dell’esercizio da parte del Gruppo dell’opzione di risoluzione del leasing stesso.
I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l’evento o la condizione che ha generato il pagamento.
Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d’interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l’importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell’opzione dell’acquisto dell’attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell’indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.
Le passività per leasing del Gruppo sono incluse nelle voci Finanziamenti da altri finanziatori (vedi nota 23) e Debiti verso Enti soci (vedi nota 26).
■Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore: il Gruppo applica
Veritas spa bilancio 2021303
l’esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata relativi a immobili, macchinari e attrezzature (i.e., i leasing per i quali i termini del contratto di locazione scadono entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale oppure con durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un’opzione di acquisto). Il Gruppo ha applicato inoltre l’esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti relativi ad apparecchiature per ufficio e dispositivi elettronici il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.
Il Gruppo quale locatore
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Gruppo tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi devono essere rilevati lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.
Investimenti immobiliari
Gli investimenti immobiliari sono iscritti inizialmente al costo di acquisto, comprensivo dei costi di negoziazione. Il valore contabile include il costo afferente alla sostituzione di parte di un investimento immobiliare nel momento in cui tale costo viene sostenuto, a condizione che siano soddisfatti i criteri di rilevazione, ed esclude i costi di manutenzione ordinaria. Successivamente alla iniziale rilevazione al costo, gli investimenti immobiliari, a eccezione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzati in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzazione degli stessi.
Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando sono ceduti o quando l’investimento è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua cessione. Eventuali utili o perdite derivanti dal ritiro o dismissione di un investimento immobiliare sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui avviene il ritiro o dismissione.
Le riclassifiche da o a investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d’uso. Se una proprietà immobiliare a uso diretto diventa investimento immobiliare, il Gruppo rileva tali beni conformemente ai criteri indicati al punto Immobili, impianti e macchinari fino alla data di cambiamento d’uso.
Nessuna immobilizzazione detenuta sulla base di contratti di leasing operativo è stata classificata come investimento immobiliare.
Aggregazioni aziendali e avviamento
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione.
Il costo di un’acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value alla data di acquisizione e dell’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, l’acquirente deve valutare qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative.
Il Gruppo determina di aver acquisito un’attività aziendale quando l’insieme integrato di attività e beni include almeno un fattore della produzione e un processo sostanziale che insieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di generare un output. Il processo acquisito è
Veritas spa bilancio 2021304
considerato sostanziale se è cruciale per la capacità di continuare a generare un output e i fattori di produzione acquisiti comprendono una forza lavoro organizzata che dispone delle necessarie competenze, conoscenze o esperienza per eseguire tale processo o contribuisce significativamente alla capacità di continuare a generare un output ed è considerato unico o scarso o non può essere sostituito senza costi, sforzi o ritardi significativi per le capacità di continuare a generare un output.
Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, l’acquirente deve ricalcolare il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e valutata con l’equity method e rilevare nel conto economico l’eventuale utile o perdita risultante.
Ogni corrispettivo potenziale deve essere rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo potenziale classificato come patrimonio non è oggetto di rimisurazione e il suo successivo pagamento è contabilizzato con contropartita il patrimonio netto. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell’oggetto dell’Ifrs 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con Ifrs 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell’Ifrs 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.
L’avviamento è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra la sommatoria del corrispettivo corrisposto e l’importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l’insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo ridotto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (Impairment), l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale deve, dalla data di acquisizione, essere allocato a ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.
Attività destinate alla dismissione o cessate
Un’attività operativa destinata alla dismissione o cessata è una componente del Gruppo che è stato deciso di dismettere o si è dismessa e rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività. Un’attività viene classificata come cessata al momento della cessione; quando un’attività viene classificata come cessata, il conto economico viene rideterminato come se l’operazione fosse cessata a partire dall’inizio del periodo comparativo.
Veritas spa bilancio 2021305
Partecipazioni in società collegate o joint venture
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.
Una collegata è una società su cui il Gruppo esercita un’influenza significativa e che non è classificabile come controllata o joint venture. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
Una joint venture è un accordo contrattuale in virtù del quale due o più parti intraprendono un’attività economica sottoposta a controllo congiunto; un’impresa a controllo congiunto è una joint venture che comporta la costituzione di una società distinta in cui ogni partecipante ha una partecipazione.
Ai sensi del metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è iscritta nello stato patrimoniale al costo, incrementato dalle variazioni successive all’acquisizione, nella quota di pertinenza del Gruppo dell’attivo netto della collegata o joint venture. L’avviamento afferente alla collegata o alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata o della joint venture. Si tiene conto del metodo del patrimonio netto anche per la valutazione delle società collegate e a controllo congiunto che la capogruppo iscrive nel bilancio separato al costo di acquisto o di sottoscrizione, rettificato in presenza di perdite durevoli di valore per adeguarlo al valore recuperabile, ai sensi dello Ias 36 (Riduzione di valore di attività).
Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Nel caso in cui una società collegata o partecipata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata o la joint venture sono eliminati in proporzione alla partecipazione.
La data di chiusura contabile delle collegate è allineata a quella del Gruppo; la joint venture predispone una situazione ai fini del consolidamento alla data di chiusura dell’esercizio finanziario della capogruppo e applica principi contabili omogenei. I principi contabili utilizzati, qualora non conformi a quelli utilizzati dal Gruppo, sono rettificati al fine di renderli omogenei a quelli del Gruppo per transazioni ed eventi della stessa natura e in circostanze simili.
Successivamente all’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l’ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza a conto economico nella voce “quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture”.
All’atto della perdita dell’influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
Quando il Gruppo apporta o vende beni alla joint venture, la rilevazione di eventuali quote di utile o perdite derivanti dall’operazione riflette il contenuto dell’operazione stessa. Quando il Gruppo acquista beni o servizi dalla joint venture, esso non rileva la propria quota di utile derivante dall’operazione fino a che non rivende tale bene o servizio a una parte terza indipendente.
Veritas spa bilancio 2021306
Perdite di valore su attività non finanziarie
A ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l’eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore equo dell’attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività.
Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell’attività. Nel determinare il valore equo al netto dei costi di vendita, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono effettuati valutando il valore d’uso tramite il modello del Dcf.
Eventuali perdite di valore su attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate laddove la rivalutazione è stata portata a patrimonio netto. In tali casi, la perdita di valore è a sua volta rilevata a patrimonio netto fino a concorrenza della precedente rivalutazione.
A ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta, con riferimento alle attività diverse dall’avviamento, l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato successivamente alla rilevazione dell’ultima perdita di valore.
La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività.
Avviamento
L’avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l’anno o con maggiore frequenza, quando le circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.
La perdita di valore sull’avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari a cui l’avviamento è riconducibile.
Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari è minore del valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari a cui l’avviamento è stato allocato, è rilevata una perdita di valore. L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri. Il Gruppo effettua la verifica annuale sulla perdita di valore dell’avviamento al 31 dicembre.
Veritas spa bilancio 2021307
Società collegate e joint venture
Dopo l’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo determina se sia o meno necessario rilevare una perdita addizionale sulle partecipazioni in società collegate. Il Gruppo stabilisce, a ogni data di bilancio, se esiste evidenza oggettiva che una partecipazione in una società collegata abbia subito una perdita di valore. Se tale è il caso, il Gruppo calcola l’ammontare della perdita come differenza tra il valore equo della società collegata e il costo di acquisto della partecipazione e contabilizza la perdita a conto economico.
Partecipazioni e altre attività finanziarie
Secondo l’Ifrs 9, al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei dati, al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo Oci e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. A eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa, il Gruppo inizialmente valuta un’attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un’attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell’operazione determinato secondo l’Ifrs 15. Ulteriori dettagli sono forniti al paragrafo dei principi contabili – Ricavi.
Affinché un’attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in Oci, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto solely payments of principal and interest Sppi). Questa valutazione è indicata come test Sppi e viene eseguita a livello di strumento. Le attività finanziarie i cui flussi di cassa non soddisfano i requisiti sopra indicati (SPPI) sono classificati e misurati al fair value rilevato a conto economico.
Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Tutti gli acquisti e vendite standardizzati (regular way) di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo assume l’impegno di acquistare l’attività. Per acquisti e vendite standardizzati si intendono tutte le operazioni di compravendita su attività finanziarie che prevedono la consegna delle attività nel periodo generalmente previsto dalla regolamentazione e dalle convenzioni del mercato in cui avviene lo scambio.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
■attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
■attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
■attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell’eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
■attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.
Il Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio finanziario.
Veritas spa bilancio 2021308
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
■l’attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali;
■i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell’interesse effettivo e sono soggette a impairment. Gli utili e le perdite sono rilevate a conto economico quando l’attività è eliminata, modificata o rivalutata.
Tra le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inclusi i crediti commerciali, le attività detenute sino alla scadenza e i finanziamenti.
Attività finanziarie al fair value rilevato in OCI (strumenti di debito)
Il Gruppo valuta le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
■l’attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l’incasso dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita delle attività finanziarie;
■i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e interessi determinati sull’importo del capitale da restituire.
Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in Oci, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in Oci. Al momento dell’eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in Oci viene riclassificata nel conto economico.
Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale
All’atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value rilavato in Oci quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello Ias 32 Strumenti finanziari: presentazione e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.
Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell’attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in Oci. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in Oci non sono soggetti a impairment test.
Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico
Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate nel prospetto di conto economico.
Veritas spa bilancio 2021309
In questa categoria rientrano gli strumenti derivati e le partecipazioni quotate che il Gruppo non ha scelto irrevocabilmente di classificare al fair value rilevato in Oci. I dividendi su partecipazioni quotate sono rilevati come altri proventi nel prospetto di conto economico quando è stato stabilito il diritto al pagamento.
Il derivato incorporato contenuto in un contratto ibrido non derivato, in una passività finanziaria o in un contratto non finanziario principale, è separato dal contratto principale e contabilizzato come derivato separato, se: le sue caratteristiche economiche e i rischi a esso associati non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale; uno strumento separato con gli stessi termini del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; e il contratto ibrido non è valutato al fair value rilevato nel conto economico. I derivati incorporati sono valutati al fair value, con le variazioni di fair value rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un’attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico.
Cancellazione di attività finanziarie
Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un Gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:
■i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti;
■il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma assume un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Nei casi in cui il Gruppo non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L’attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull’attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell’attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuta a corrispondere.
Quando il coinvolgimento residuo dell’entità è una garanzia sull’attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l’importo dell’attività e l’importo massimo del corrispettivo ricevuto che l’entità potrebbe dover ripagare.
Perdita di valore di attività finanziarie
Il Gruppo iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss Ecl) per tutte le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito non detenuti al fair value rilevato a conto economico. Le Ecl si basano sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che il Gruppo si aspetta di ricevere, scontati a una approssimazione del tasso di interesse effettivo originario.
Veritas spa bilancio 2021310
I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.
Le perdite attese sono rilevati in due fasi. Relativamente alle esposizioni creditizie per le quali non vi è stato un aumento significativo del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare le perdite su crediti che derivano dalla stima di eventi di default che sono possibili entro i successivi 12 mesi (12-month Ecl). Per le esposizioni creditizie per le quali vi è stato un significativo aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell’esposizione, a prescindere dal momento in cui l’evento di default si prevede che si verifichi (Lifetime Ecl).
Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, il Gruppo applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. Il Gruppo ha definito un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico, come strumento per la determinazione delle perdite attese.
Per le attività rappresentate da strumenti di debito valutate al fair value rilevato in Oci, il Gruppo applica l’approccio semplificato ammesso per le attività a basso rischio di credito. A ogni data di riferimento del bilancio, il Gruppo valuta se si ritiene che lo strumento di debito abbia un basso rischio di credito utilizzando tutte le informazioni disponibili che si possono ottenere senza costi o sforzi eccessivi. Quando si verifica un significativo aumento del rischio di credito, il Gruppo rileva integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell’esposizione.
Un’attività finanziaria viene eliminata quando non vi è nessuna ragionevole aspettativa di recupero dei flussi finanziari contrattuali.
Rimanenze
Le rimanenze sono costituite dai materiali per lavori di manutenzione e riparazione delle immobilizzazioni tecniche oltre che dai materiali di consumo quali i carburanti e i lubrificanti, il vestiario e i materiali diversi utilizzati per le pulizie e nelle attività di spazzamento dei rifiuti.
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo sono valutate al costo d’acquisto, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato per movimento. Nel caso di materiale obsoleto o non più utilizzato, le rimanenze vengono valutate al minore tra il costo così come precedentemente determinato e il valore di realizzo desumibile dal mercato.
Lavori in corso su ordinazione
I contratti per lavori in corso su ordinazione sono valutati in base ai dettami dell’Ifrs 15. In particolare vengono riconosciuti i ricavi over the time se può essere dimostrato che: a) il cliente simultaneamente riceve e consuma i benefici derivanti del contratto in essere nel momento stesso in cui la prestazione è erogata; b) la prestazione fornita migliora.
I lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali che generalmente sono pattuiti pari ai costi sostenuti per ciascuna commessa, maturati con ragionevole certezza, secondo il criterio della percentuale di completamento, così da attribuire i ricavi e il risultato economico della commessa ai singoli esercizi di competenza, in proporzione allo stato di avanzamento lavori.
Lo stato di avanzamento della commessa viene determinato come proporzione tra i costi di commessa sostenuti per i lavori svolti fino alla data di riferimento e i costi totali stimati di commessa. La differenza positiva o negativa tra il valore dei contratti maturati a fine periodo e gli stati di avanzamento lavori fatturati è iscritta rispettivamente nell’attivo o nel passivo dello stato patrimoniale.
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I ricavi di commessa, oltre ai corrispettivi contrattuali, includono le eventuali varianti, le revisioni dei prezzi e il riconoscimento degli incentivi nella misura in cui è probabile che essi rappresentino effettivi ricavi che possano essere determinati con attendibilità. Le perdite accertate sono riconosciute indipendentemente dallo stato di avanzamento delle commesse.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti inclusi sia tra le attività non correnti, sia correnti, rappresentano il diritto incondizionato a ricevere il corrispettivo. I crediti commerciali sono iscritti inizialmente al prezzo dell’operazione determinato secondo l’Ifrs 15 e successivamente il Gruppo iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss Ecl).
Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, il Gruppo applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. Il Gruppo ha definito un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico, come strumento per la determinazione delle perdite attese.
Ulteriori dettagli sono forniti ai paragrafi dei principi contabili – Ricavi e Attività finanziarie.
Trasferimento di attività finanziarie
Il Gruppo cede alcuni dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di cessioni di credito (factoring). Le operazioni di factoring possono essere pro-solvendo o pro-soluto. Questo tipo di operazioni, se rispettano i requisiti richiesti dallo Ias 39 vengono eliminate dal bilancio dal momento che sono stati trasferiti i rischi e benefici connessi al loro incasso, altrimenti i crediti ceduti attraverso tali fattispecie rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo e una passività finanziaria di pari importo è rilevata tra i Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, in questo ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, che sono prontamente convertibili in un dato ammontare di denaro e soggetti a un rischio non significativo di variazioni di valore. Ai fini del rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentate dalle disponibilità liquide come definite sopra.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione a essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.
Ai fini della valutazione successiva le passività finanziarie sono classificate in due categorie.
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Passività finanziarie al costo ammortizzato (finanziamenti e prestiti)
I finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Ogni utile o perdita è contabilizzato a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull’acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto del conto economico.
Passività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico
Le passività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al valore equo con variazioni imputate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita o estinzione nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Utili o perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.
Qualora venga violata una condizione di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data o prima della data di riferimento del bilancio con l’effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, la passività viene classificata come corrente, anche se il finanziatore ha concordato, dopo la data di riferimento del bilancio e prima dell’autorizzazione alla pubblicazione del bilancio stesso, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione. La passività viene classificata come corrente perché, alla data di riferimento del bilancio, l’entità non gode di un diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno 12 mesi da quella data.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell’Ifrs 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati e sono iscritti al costo (identificato dal loro valore nominale), che rappresenta il valore equo alla data di riferimento.
Cancellazione di passività finanziarie
Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata o adempiuta.
Nei casi in cui una passività finanziaria esistente sia sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengano sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Compensazione di attività e passività finanziaria
Un’attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l’intenzione di estinguere il residuo netto, o
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realizzare l’attività e contemporaneamente estinguere la passività.
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Fondi rischi e oneri
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte a un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un’uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.
Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell’attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, nel conto economico il costo dell’eventuale accantonamento è presentato al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo. Se l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività.
Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Passività a fronte di oneri post-mortem dell’impianto discarica
Sono presenti accantonamenti per oneri, a fronte della gestione e recupero delle aree adibite a discarica, che dovranno essere sostenuti al termine delle concessioni per la gestione del post-mortem. In contropartita è stato rilevato un incremento nell’attivo nella voce Impianti e macchinari, che include l’impianto relativo alla singola discarica.
I costi relativi alla gestione del post-mortem sono indicati al valore attuale dei costi attesi per regolare l’obbligazione, usando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflette i rischi specifici connessi a tale passività.
L’effetto derivante dell’attualizzazione è imputato a conto economico come costo finanziario man mano che si manifesta. I flussi di cassa stimati sono rivisti annualmente e adeguati in modo appropriato. Variazioni nelle stime dei costi o nel tasso di sconto applicato sono portati a diminuzione del costo dell’attività.
Benefici ai dipendenti – trattamento di fine rapporto
La passività relativa ai programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2006), al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici; la valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.
In seguito alle modifiche apportate al Tfr dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) e successivi decreti e regolamenti, il Tfr delle società italiane maturato dall’1 gennaio 2007 o dalla data di scelta dell’opzione da esercitarsi da parte dei dipendenti è incluso nella categoria dei piani a contribuzione definita, sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al Fondo di tesoreria presso l’Inps. Il trattamento contabile di tale Tfr è quindi stato assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura.
La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l’ottenimento dei benefici.
La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti. Gli utili e perdite derivanti dal calcolo attuariale relativo al piano a benefici definiti sono riconosciuti nel conto economico complessivo interamente nel periodo in cui si verificano. Questi utili e perdite attuariali sono classificati immediatamente tra gli utili a nuovo e non sono riclassificati nel conto economico
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nei periodi successivi.
Il Tfr maturato dall’1 gennaio 2007 o dalla data di scelta dell’opzione è incluso nella categoria dei piani a contribuzione definita, sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di tesoreria presso l’Inps. Il trattamento contabile di tale Tfr è quindi stato assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura.
Strumenti finanziari derivati e operazioni di copertura
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse a copertura dei rischi derivanti principalmente dalle fluttuazioni dei tassi di interesse. Questi strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al valore equo alla data in cui sono stipulati; successivamente tale valore equo viene periodicamente rimisurato. Sono contabilizzati come attività quando il valore equo è positivo e come passività quando è negativo.
Eventuali utili o perdite risultanti da variazioni del valore equo di derivati non idonei per la hedge accounting sono imputati direttamente a conto economico nell’esercizio.
Il valore equo dei contratti di swap su tassi d’interesse è determinato con riferimento al valore di mercato per strumenti similari.
Ai fini dell’hedge accounting, le coperture sono classificate come:
■coperture del valore equo se sono a fronte del rischio di variazione del valore equo dell’attività o passività sottostante; o un impegno irrevocabile (fatta eccezione per un rischio di valuta);
■coperture di flussi finanziari se sono a fronte dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a una attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile o un rischio di valuta in un impegno irrevocabile;
■coperture di un investimento netto in una impresa estera (net investment hedge).
All’avvio di un’operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita.
La documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui il Gruppo valuterà se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura (compresa l’analisi delle fonti di inefficacia della copertura e in che modo viene determinato il rapporto di copertura). La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura se soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:
■vi è un rapporto economico tra l’elemento coperto e lo strumento di copertura;
■l’effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;
■il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell’elemento coperto che il Gruppo effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che il Gruppo utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.
Le operazioni che soddisfano i criteri per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:
Copertura dei flussi di cassa
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto relativa alla parte di copertura efficace è rilevata direttamente a riserva di patrimonio netto mentre la parte non efficace è rilevata immediatamente a conto economico. La riserva di patrimonio netto è rettificata al minore tra l’utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair
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value dell’elemento coperto.
Gli importi accumulati tra le altre componenti di conto economico complessivo sono contabilizzati, a seconda della natura della transazione coperta sottostante. Se l’operazione oggetto di copertura comporta successivamente la rilevazione di una componente non finanziaria, l’importo accumulato nel patrimonio netto viene rimosso dalla componente separata del patrimonio netto e incluso nel valore di costo o altro valore di carico dell’attività o passività coperta. Questa non è considerata una riclassifica delle poste rilevate in Oci per il periodo. Ciò vale anche nel caso di operazione programmata coperta di un’attività non finanziaria o di una passività non finanziaria che diventa successivamente un impegno irrevocabile al quale si applica la contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value.
Per qualsiasi altra copertura di flussi finanziari, l’importo accumulato in Oci è riclassificato a conto economico come una rettifica da riclassificazione nello stesso periodo o nei periodi durante i quali i flussi finanziari coperti impattano il conto economico.
Se la contabilizzazione di copertura del flusso di cassa viene interrotta, l’importo accumulato in Oci deve rimanere tale se si prevede che i flussi futuri di cassa coperti si verificheranno. Altrimenti, l’importo dovrà essere immediatamente riclassificato nel conto economico come rettifica da riclassificazione. Dopo la sospensione, una volta che il flusso di cassa coperto si verifica, qualsiasi importo accumulato rimanente in Oci deve essere contabilizzato a seconda della natura della transazione sottostante come precedentemente descritto.
Ricavi
La rilevazione dei ricavi è basata, secondo l’Ifrs 15, sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all’atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato (overtime), oppure in uno specifico momento temporale (at a point in time).
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando (o man mano che) è adempiuta l’obbligazione di fare, trasferendo al cliente il controllo dei beni e servizi promessi, per un ammontare che riflette il corrispettivo che il Gruppo si aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi. Il Gruppo generalmente agisce in qualità di Principale per tutti gli accordi da cui scaturiscono ricavi.
L’Ifrs 15.48 richiede che il Gruppo nel determinare il prezzo della transazione di vendita deve tener conto degli effetti di ognuno dei seguenti punti:
■corrispettivo variabile;
■limitazione delle stime del corrispettivo variabile;
■esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa
■corrispettivo non monetario;
■corrispettivo da pagare al cliente.
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, il Gruppo ha stimato l’importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei beni al cliente. Il corrispettivo variabile è stimato al momento della stipula del contratto e non ne è possibile la rilevazione fino a quando non sia altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l’incertezza associata al corrispettivo variabile, non si debba rilevare una significativa rettifica in diminuzione all’importo dei ricavi cumulati che sono stati contabilizzati. Nessun contratto
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di vendita fornisce ai clienti un diritto di restituzione e sconti sul volume.
Il Gruppo non ha rilevato le fattispecie dell’esistenza di una componente di finanziamento significativa, del corrispettivo non monetario e del corrispettivo da pagare al cliente.
Il Gruppo ha considerato se ci sono altre promesse nel contratto che rappresentano obbligazioni di fare sulle quali una parte del corrispettivo della transazione deve essere allocato (ad esempio garanzie, piani fedeltà alla clientela), ma non ha rilevato dette casistiche.
I seguenti criteri specifici di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell’imputazione a conto economico:
Ricavo da tariffa
I ricavi del servizio idrico integrato sono determinati con riferimento al fatturato di competenza, rettificato di eventuali conguagli, positivi o negativi, di certa applicazione. La determinazione di tali ricavi viene effettuata prendendo a riferimento il vincolo dei ricavi garantiti (Vrg) calcolato ai sensi del metodo tariffario idrico (Mti-3) attualmente in vigore per il periodo 2020-2023.
L’approvazione delle tariffe secondo l’Mti-3 consiste nella definizione di un Vrg, il quale determina un moltiplicatore tariffario (cosiddetto theta) che definisce gli aumenti tariffari rispetto ai periodi successivi il 2019 (ultimo esercizio di applicazione del precedente metodo Mti-2).
Il Vrg, oltre a contenere una componente legata ai conguagli tariffari di esercizi precedenti, ha la funzione di determinare già con certezza quale sia l’importo del conguaglio, rispetto al fatturato effettivo, di competenza dell’esercizio stesso. Tale conguaglio sarà inserito poi, secondo quanto prevede l’attuale metodo, all’interno della definizione del Vrg del secondo anno successivo a quello di riferimento.
All’interno di quanto definito come Vrg, l’Mti-3 prevede che una quota di questi ricavi debba essere destinata al Fondo nuovi investimenti (Foni).
Stante comunque la natura giuridica di corrispettivo, si è ritenuto che il Foni debba essere considerato ricavo di competenza.
L’art. 14.1 della delibera Arera 580/2019/R/idr (Mti-3) prevede che “è fatto obbligo al gestore del Sii di destinare esclusivamente alla realizzazione di nuovi investimenti, individuati come prioritari nel territorio servito, una quota del vincolo riconosciuto ai ricavi destinata al Foni”.
Gli amministratori ritengono opportuno assicurare il vincolo di destinazione al Foni mediante destinazione da parte dell’assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio, di una quota dell’utile di esercizio corrispondente all’importo di tale vincolo sui ricavi (al netto dell’effetto fiscale) a riserva di patrimonio netto non distribuibile.
Nel caso l’importo del Foni sia superiore all’utile dell’esercizio, la destinazione a riserva non distribuibile per la parte residua viene effettuata mediante riduzione delle riserve distribuibili in quel momento del patrimonio netto.
La destinazione del Foni a riserva non distribuibile viene meno nell’esercizio successivo se gli investimenti realizzati relativi al Sii sono uguali o maggiori del Foni stesso.
I ricavi da tariffa e corrispettivi per il servizio d’igiene ambientale sono determinati con riferimento al fatturato di competenza, rettificato di eventuali conguagli, positivi o negativi, di certa applicazione. La determinazione di tali ricavi è stata effettuata prendendo a riferimento i Piani Finanziari di ogni singolo Comune calcolati ai sensi del metodo tariffario rifiuti (Mtr) attualmente in vigore per il periodo 2020-2021, per la parte di certa applicazione ovvero nel limite all’incremento tariffario del 6,6% (Cap) fissato dal metodo, mentre, per la parte eccedente al Cap, l’iscrizione dei ricavi viene effettuata solo se interviene anche l’ulteriore approvazione dell’Autorità o se il singolo Comune si assume l’onere di coprire tali quote di ricavi con appositi
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impegni di spesa.
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Prestazione di servizi
Il ricavo è riconosciuto sulla base del principio di competenza economica, rappresentato dal criterio dello stato di avanzamento delle attività e/o dai corrispettivi stabiliti annualmente dal contratto di servizio con i vari Comuni.
Lo stato di avanzamento è misurato in percentuale con riferimento ai costi sostenuti rispetto al totale costi stimati per ciascun contratto. Quando l’esito del contratto non può essere misurato in modo affidabile, i ricavi sono rilevati solo nella misura in cui si ritiene che i costi sostenuti siano ritenuti essere recuperabili.
Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito all’acquirente il controllo del bene al cliente, generalmente alla data di spedizione della merce.
Canoni attivi e concessioni
Gli affitti derivanti da investimenti immobiliari sono contabilizzati a quote costanti lungo la durata dei contratti di locazione in essere alla data di chiusura del bilancio.
I ricavi da concessioni si riferiscono principalmente ai canoni ricevuti a fronte degli spazi dati in uso agli operatori nei mercati. Tali ricavi sono contabilizzati per competenza sulla base del criterio temporale.
Costi
I costi sono valutati al fair value dell’ammontare pagato o da pagare. I costi sono correlati a beni o servizi venduti o consumati nell’esercizio o derivanti dalla ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi, sono riconosciuti e imputati direttamente a Conto economico.
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni a essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi sono correlati a componenti di costo, sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in modo da essere commisurati ai costi che intendono compensare. Nel caso in cui il contributo è correlato a un’attività immobilizzata, il contributo è rilevato per il relativo valore nominale a decurtazione del costo dell’attività e il rilascio a conto economico del provento avviene progressivamente lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento in quote costanti mediante la riduzione del relativo costo di ammortamento.
Proventi e oneri finanziari
Interessi attivi
Sono rilevati come proventi finanziari a seguito dell’accertamento di interessi attivi di competenza (effettuato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo che è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi in base alla vita attesa dello strumento finanziario al valore contabile netto dell’attività finanziaria).
Dividendi
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
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Oneri finanziari
Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico per competenza.
Imposte sul reddito
Imposte correnti
Le imposte correnti attive e passive per l’esercizio corrente e precedenti sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative a elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate anch’esse direttamente a patrimonio e non nel conto economico.
Gli amministratori periodicamente valutano la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, a eccezione:
■di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio, né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
■con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee possa essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:
■l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un’attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio, né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
■con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell’immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.
Il valore da riportare in bilancio delle differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Quelle non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l’utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate all’esercizio in cui tali attività si realizzano o tali passività si estinguono,
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considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico.
Imposte differite attive e imposte differite passive si compensano, se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte sul reddito differite fanno riferimento allo stesso soggetto imponibile e alla medesima autorità fiscale.
Imposte sul valore aggiunto
I ricavi, i costi e le attività sono rilevati al netto delle imposte sul valore aggiunto, ad eccezione del caso in cui:
■tale imposta risulti indetraibile, nel qual caso essa viene rilevata come parte del costo di acquisto dell’attività o parte della voce di costo rilevata a conto economico;
■si riferisca a crediti e debiti commerciali esposti includendo il valore dell’imposta.
L’ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all’erario è incluso a bilancio nei crediti o debiti commerciali a seconda del segno del saldo.
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3. Aggregazione di imprese e cessione di interessi di minoranza
Acquisizioni e cessioni nel 2021
Acquisto del ramo di azienda 2a e 3a tratta Savec est da Veneto Acque di Veritas
Con atto del notaio Todeschini Premuda rep. 5199 del 26 febbraio 2022 Veritas ha acquisito dalla società Veneto Acque spa il ramo di azienda riguardante la seconda e terza tratta dell’infrastruttura regionale denominata Savec (Schema acquedottistico del Veneto centrale) – parte est.
Il prezzo di acquisto è stato pari a k€ 13.422 e le attività apportate dal ramo sono state le seguenti:
(in migliaia di euro)
attività e passività acquisiti dal ramo
attivo
13.422
attività non correnti
13.422
immobil. materiali, immateriali e servizi in conces.
13.422
attività nette acquisite
13.422
corrispettivo dell’acquisizione
13.422
differenza
0
Da tale ramo di azienda non sono emersi avviamenti o altre differenze di valore da allocare.
Il corrispettivo dell’acquisizione è stato pagato al momento dell’atto per k€ 2.569, mentre il rimanente importo di k€ 10.854 è dilazionato in 35 rate semestrali a partire dal 31 marzo 2021 fino al 31 marzo 2038.
Acquisto del ramo di azienda Lavori pubblici da Insula di Veritas
Con atto del notaio Sandi rep. 112493 del 27 luglio 2021 Veritas ha acquisito dalla società Insula spa, con decorrenza 1° agosto 2021, il ramo di azienda riguardante la gestione dei lavori pubblici nel Comune di Venezia.
Il prezzo di acquisto è stato pari a k€ 1.610 e le attività apportate dal ramo sono state le seguenti:
(in migliaia di euro)
attività e passività acquisiti dal ramo
attivo
11.583
attività non correnti
3
altre attività finanziarie
3
attività correnti
11.580
lavori in corso su ordinazione
3.697
crediti commerciali
1.963
crediti verso enti soci
5.516
altri crediti
404
passivo
-9.973
passività non correnti
-226
trattamento di fine rapporto
-226
passività correnti
-9.747
debiti commerciali correnti
-6.291
debiti verso enti soci
-3.257
altre passività correnti
-199
attività nette acquisite
1.610
corrispettivo dell’acquisizione
1.610
differenza
0
Veritas spa bilancio 2021323
Il corrispettivo dell’acquisizione non è stato pagato in quanto è stato pattuito il pagamento rateale per 36 mesi in proporzione agli elementi attivi incassati dal Comune di Venezia rispetto agli elementi complessi del ramo, oltreché mediante compensazione dei crediti esistenti verso Insula, con particolare riferimento al credito derivante dall’esercizio di diritto di recesso da socio di Insula da parte di Veritas pari a k€ 1.132.
Acquisto del ramo di azienda da 3C snc di Metalrecycling
A luglio 2021 la controllata Metalrecycling ha sottoscritto un accordo con l’impresa 3C snc per l’acquisizione del ramo di azienda avente a oggetto l’attività di autotrasporto merci e rifiuti c/terzi.
Il prezzo di acquisto è stato pari a k€ 78 e le attività nette apportate dal ramo sono state le seguenti:
(in migliaia di euro)
attività e passività acquisiti dal ramo
attivo
78
attività non correnti
78
immobil. materiali, immateriali e servizi in conces.
78
attività nette acquisite
78
corrispettivo dell’acquisizione
78
differenza
0
Da tale ramo di azienda non sono emersi avviamenti o altre differenze di valore da allocare.
Acquisizioni/cessazioni avvenute dopo la data di chiusura del bilancio
In data 28 aprile 2022 è stato stipulato l’atto di acquisto del ramo di azienda per la gestione della piattaforma di stoccaggio preliminare in area 23 ettari da Sifa scpa. Il corrispettivo dell’acquisizione è pari a k€ 910 da conguagliare con i valori contabili effettivi del debito verso il personale presente nel ramo di azienda alla data del 30 aprile 2022.
Veritas spa bilancio 2021324
4. Acquisizione di partecipazioni in impresea controllo congiunto
Non sono state formalizzate acquisizioni di partecipazioni in imprese a controllo congiunto da parte del Gruppo.
Veritas spa bilancio 2021325
5. Attività e passività destinate alla vendita e alla dismissione o crediti e debiti verso società controllate destinati alla vendita
Tali attività e passività sono classificate nello stato patrimoniale nelle seguenti voci:
■crediti – debiti v/società controllate destinate alla vendita, a breve;
■crediti – debiti verso società controllate destinate alla vendita a lungo;
■attività destinate alla vendita;
■passività destinate alla vendita.
Per il 2021 nessuna società è stata consolidata in base all’Ifrs 5.
Dismissione di singole attività da destinare alla vendita
Di seguito sono riportate alcune attività con le eventuali connesse passività, classificate come destinate alla vendita, in seguito alla decisione degli amministratori di destinarle alla cessione o, successivamente, all’intervenuta sottoscrizione di preliminari di vendita delle stesse. Si è provveduto a esporre anche le rispettive voci comparative al 31 dicembre 2020.
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
attività
investimenti immobiliari
78
3.819
altre attività disponibili per la vendita
104
46
valutaz. equity di società destinate alla vendita
totale attività destinate per la vendita
182
3.865
passività
totale passività destinate per la vendita
totale attività nette destinate alla vendita
182
3.865
La variazione dell’anno comprende:
■il decremento sugli investimenti immobiliari riguarda la riclassifica del terreno a Mestre Venezia in via Porto di Cavergnago comprensivo dell’ex edicola storica in sestiere San Polo in Venezia, di proprietà della controllata Mive, del valore complessivo valutato in k€ 3.741 tra i terreni e fabbricati in quanto verrà, entro l’anno, ceduto alla capogruppo;
■l’incremento sulle altre attività disponibili per la vendita di k€ 58 è riconducibile a Metalrecycling per dei cespiti la cui vendita avverrà, al più tardi, entro l'esercizio successivo.
Veritas spa bilancio 2021326
6.Attività immateriali
Movimentazione delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
costi di impianto e ampliam.
spese di sviluppo
diritti di brevetto
licenze e software
concessioni servizi pubblici
altre immobiliz. immateriali
investimenti in corso
totale
costo
al 1° gennaio 2020
27
32
299
43.874
27.871
6.123
3.464
81.690
incrementi per aggreg. aziendali
variazione di perimetro
incrementi
4.536
65
2.255
6.856
cessioni
-13
-115
-128
riclassifiche
409
50
-482
-23
perdita di valore
altri movimenti
-12
-12
al 31 dicembre 2020
27
32
299
48.806
27.871
6.123
5.225
88.383
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2020
-25
-32
-206
-38.217
-21.653
-41
-182
-60.356
incrementi per aggreg. aziendali
variazione di perimetro
ammortamento
-1
-21
-3.994
-645
-19
-4.680
cessioni
13
13
riclassifiche
-12
-12
perdita di valore
altri movimenti
12
12
al 31 dicembre 2020
-26
-32
-227
-42.198
-22.298
-60
-182
-65.023
valore residuo contributi 2020
valore contabile netto
al 31 dicembre 2020
1
72
6.608
5.573
6.063
5.043
23.360
costo
al 1° gennaio 2021
27
32
299
48.806
27.871
6.123
5.225
88.383
incrementi per aggreg. aziendali
variazione di perimetro
incrementi
3.590
2.184
5.774
cessioni
riclassifiche
868
408
-3.654
-2.378
perdita di valore
-6
-6
altri movimenti
-27
2
-428
-33
-486
al 31 december 2021
902
299
52.396
27.871
6.103
3.716
91.287
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2021
-26
-32
-227
-42.198
-22.298
-60
-182
-65.023
incrementi per aggreg. aziendali
variazione di perimetro
ammortamento
-89
-21
-3.840
-813
-41
-4.804
cessioni
riclassifiche
7
7
perdita di valore
altri movimenti
26
26
al 31 december 2021
-121
-248
-46.038
-23.111
-94
-182
-69.794
valore residuo contributi 2021
-8
-8
valore contabile netto
al 31 december 2021
781
51
6.350
4.760
6.009
3.534
21.485
Veritas spa bilancio 2021327
La voce Licenze e software raccoglie soprattutto i costi di sviluppo e aggiornamento dei moduli del software Sap in uso dalla capogruppo.
In particolare gli investimenti dell’esercizio in Licenze e software ammonta a k€ 3.553, di cui k€ 1.113 riferibile ai moduli Sap.
La voce Concessione di servizi pubblici, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 4.760, si riferisce alla concessione per la gestione della discarica di Jesolo apportata nel 2018 dalla fusione di Alisea (k€ 3.965), oltre che la concessione per l’utilizzo dell’impianto di cremazione funebre di Spinea (k€ 795).
Nelle altre immobilizzazione Eco-ricicli Veritas srl ha iscritto il valore del diritto di superfice sull’area 10 Ha, acquisito dalla capogruppo nel 2018 (k€ 4.681); nel 2019 si è perfezionato il diritto di superficie sull’area ex Co.in.tra. per k€ 1.754.
Servizi in concessione
A seguito dell’adozione dell’Ifric 12, il Gruppo, dopo aver analizzato i rapporti di concessione in essere con gli enti concedenti, ha ritenuto di dover applicare l’interpretazione a tutte le attività del ciclo idrico integrato gestite dalla capogruppo.
Si è proceduto pertanto a riclassificare tutte le infrastrutture interessate in una voce separata delle attività immateriali, denominata “servizi in concessione”.
Inoltre, si è proceduto a riclassificare i relativi contributi pubblici, precedentemente classificati come componenti delle passività correnti e non correnti, evidenziando pertanto il valore netto dei servizi in concessione.
I valori dei servizi in concessione sono i seguenti:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
servizi in concessione "idrici"
268.035
244.776
totale servizi in concessione
268.035
244.776
Veritas spa bilancio 2021328
La tabella che segue evidenzia, invece, la movimentazione dei servizi in concessione al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
servizi in concessione
costo
al 1° gennaio 2020
701.014
incrementi per aggreg. aziendali
17.171
variazione di perimetro
incrementi
27.096
cessioni
-1.477
riclassifiche
308
perdita di valore
altri movimenti
al 31 dicembre 2020
744.112
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2020
-330.767
incrementi per aggreg. aziendali
variazione di perimetro
ammortamento
-18.821
cessioni
1.476
riclassifiche
-263
perdita di valore
altri movimenti
125
al 31 dicembre 2020
-348.250
valore residuo contributi 2020
-151.086
valore contabile netto
al 31 dicembre 2020
244.776
costo
al 1° gennaio 2021
744.112
incrementi per aggreg. aziendali
32.386
variazione di perimetro
incrementi
29.515
cessioni
-117
riclassifiche
9
perdita di valore
altri movimenti
al 31 december 2021
805.905
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2021
-348.250
incrementi per aggreg. aziendali
variazione di perimetro
ammortamento
-19.781
cessioni
112
riclassifiche
1
perdita di valore
altri movimenti
229
al 31 december 2021
-367.689
valore residuo contributi 2021
-170.181
valore contabile netto
al 31 december 2021
268.035
Veritas spa bilancio 2021329
Con riferimento alle aliquote di ammortamento economico-tecniche applicate, rappresentative dell’attesa di ottenimento dei benefici economici futuri derivanti dall’utilizzo e dal valore residuo dell’infrastruttura, così come previsto dal quadro normativo di riferimento, si precisa che permangono le stesse già in uso presso il Gruppo.
La voce incrementi per aggregazioni aziendali si riferisce all’acquisizione degli impianti dal ramo di azienda della condotta sublagunare Venezia-Chioggia, seconda e terza tratta dell’infrastruttura regionale Savec – parte est (per un costo storico di k€ 32.386 al lordo dei contributi in conto impianti per k€ 18.964).
All’interno dei beni per servizi in concessione sono presenti diritti all’uso relativi all’applicazione del principio contabile Ifrs 16 per k€ 5.402.
Si segnala che all’interno dei beni per servizi in concessione sono presenti porzioni di immobili date in locazione (si rimanda alla nota 2.3 paragrafo Leasing, alla nota 34 e alla nota 44) che generano ricavi per k€ 783.
Veritas spa bilancio 2021330
7. Avviamenti e verifica della relativa perdita di valore
Gli avviamenti acquisiti mediante aggregazioni di imprese sono stati allocati alle seguenti distinte unità generatrici di flussi finanziari (Cgu), che appartengono anche a settori diversi, ai fini della verifica della perdita di valore:
■unità gestione impianti di trattamento rifiuti;
■unità Sii area territoriale di Mogliano Veneto;
■unità Sia Asvo.
Si elenca nella tabella che segue il valore di carico degli avviamenti allocati a ognuna delle unità generatrici di flussi finanziari:
(in migliaia di euro)
31.12.2020
incrementi
decremento
31.12.2021
Cgu gestione impianti di trattamento rifiuti
16.065
16.065
Cgu Sii area Mogliano Veneto
788
788
Cgu Asvo
4.370
4.370
totale avviamenti
21.223
21.223
Si segnala che coerentemente al processo in corso di riorganizzazione e semplificazione del Gruppo si è proceduto a una nuova identificazione delle unità generatrici di flussi finanziari (Cgu). In particolare, in linea con l’attuale progetto di fusione delle controllate Ecoprogetto Venezia srl e Eco-ricicli Veritas srl, le Cgu identificate precedentemente con le due entità legali sono state aggregate in un'unica Cgu denominata “Cgu gestione impianti di trattamento rifiuti”. Il nuovo disegno risponde all’esigenza di razionalizzazione e raffigura il modo con il quale il gruppo dal 2021 raccoglie e analizza le performance delle attività relative alla gestione degli impianti di smaltimento rifiuti nell’ambito del settore operativo Servizi di igiene ambientale.
Non si rilevano svalutazioni in relazione agli avviamenti allocati alle Cgu. Non si rilevano variazioni di valore degli avviamenti iscritti rispetto all’esercizio 2020.
Unità gestione impianti di trattamento rifiuti
Come descritto precedentemente si è provveduto a aggregare nella Ccg gestione impianti di trattamento rifiuti le precedenti Cgu Ecoprogetto e Eco-ricicli Veritas.
Il valore recuperabile dall’unità gestione impianti di trattamento rifiuti è stato determinato in base al valore d’uso.
Per il calcolo si è utilizzata la proiezione dei flussi di cassa contenuti nel piano finanziario 2022-2026 approvato dalla direzione.
Il tasso di attualizzazione applicato ai flussi di cassa prospettici è pari al 5,93% per gli esercizi 2022-2026. Il terminal value è stato ricavato assumendo quale flusso di riferimento per la capitalizzazione il Nopat dell’anno 2022 ed è stato ipotizzato un tasso di crescita dell’1%.
L’impairment test effettuato con l’ausilio di un esperto nominato dalla controllante ha confermato, sulla base del business plan approvato, la recuperabilità del valore dell’avviamento allocato alla Cgu e iscritto in bilancio.
Servizio idrico integrato area Mogliano Veneto
L’avviamento iscritto nel bilancio della capogruppo, determinatosi a seguito dell’acquisizione delle attività di Spim spa nel 2008, è oggetto di impairment test almeno su base annuale ai fini dell’identificazione di un’eventuale perdita di valore.
Veritas spa bilancio 2021331
A tale fine, la verifica della perdita di valore dell’avviamento è stata condotta nell’ambito del test di impairment delle attività connesse al servizio idrico integrato.
Unità Asvo
Il valore recuperabile dall’unità è stato determinato in base al valore d’uso. Per il calcolo si è utilizzata la proiezione dei flussi di cassa contenuti nel piano finanziario approvato dalla direzione, relativo a un arco temporale di tre anni (2022-2026).
Il tasso di attualizzazione applicato ai flussi di cassa prospettici è pari al 5,42% e i flussi di cassa fino al 2023 sono stati estrapolati usando un tasso di crescita dell’1%.
L’impairment test effettuato da un esperto nominato dalla controllante ha confermato, sulla base del business plan approvato dalla direzione di Asvo, la recuperabilità del valore dell’avviamento iscritto in bilancio.
Sensitività a variazioni nelle ipotesi
Al fine di verificare la robustezza del valore d’uso delle Ccg, sono state condotte analisi di sensitività sui principali driver di valore, in particolare Wacc, tasso di crescita di lungo periodo e Ebitda, le cui risultanze supportano integralmente tali valori.
Le azioni poste in essere dal gruppo lasciano ragionevolmente prevedere il rispetto dei piani industriali.
Veritas spa bilancio 2021332
8.Immobilizzazioni materiali
Movimentazione delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
terreni e fabbricati
impianti e macchinari
attrezz industr. e commerc.
altri beni
migliorie su beni di terzi
beni gratuit. devolvibili
beni in leasing
immob.in corso o acconti
totale
costo
al 1° gennaio 2020
189.578
215.939
62.587
128.053
23.744
11
18.017
22.638
660.567
incrementi per aggreg. aziendali
5
2.094
2.099
variazione di perimetro
-8.235
-8
-1
-222
-8.466
incrementi
2.186
8.940
3.991
9.202
1.127
11.834
5.473
42.753
cessioni
-1.106
-4.148
-1.471
-2.727
-5
-1.033
-1.305
-11.795
riclassifiche
81
12.434
-205
675
-3.398
-11
-1.718
-8.386
-528
perdita di valore
21
21
altri movimenti
-30
-46
-112
-188
al 31 dicembre 2020
190.709
224.905
64.899
137.296
21.468
26.878
18.308
684.463
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2020
-48.849
-134.174
-42.125
-79.759
-15.668
-11
-3.158
-1.159
-324.903
incrementi per aggreg. aziendali
variazione di perimetro
3.903
5
1
35
3.944
ammortamento
-4.008
-9.724
-3.870
-7.713
-1.024
-2.709
-29.048
cessioni
705
1.813
1.224
2.512
2
444
49
6.749
riclassifiche
1
-2.823
20
19
3.048
11
242
518
perdita di valore
-1.422
-49
-1.471
altri movimenti
2
107
109
al 31 dicembre 2020
-52.151
-142.427
-44.746
-84.940
-13.640
-5.388
-810
-344.102
valore residuo contributi 2020
-2.396
-3.057
-262
-577
-236
-86
-6.614
valore contabile netto
al 31 dicembre 2020
136.162
79.421
19.891
51.779
7.592
21.490
17.412
333.747
costo
al 1° gennaio 2021
190.709
224.905
64.899
137.296
21.468
26.878
18.308
684.463
incrementi per aggreg. aziendali
78
78
variazione di perimetro
incrementi
9.074
5.656
5.318
7.382
518
4.274
10.320
42.542
cessioni
-76
-2.533
-1.371
-3.273
-4
-710
-1.013
-8.980
riclassifiche
1.560
5.784
355
1.934
2.371
-1.227
-8.473
2.304
perdita di valore
11
11
altri movimenti
1.636
-316
-4
-211
1.105
al 31 december 2021
202.903
233.507
69.201
143.417
24.349
29.215
18.931
721.523
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2021
-52.151
-142.427
-44.746
-84.940
-13.640
-5.388
-810
-344.102
incrementi per aggreg. aziendali
variazione di perimetro
ammortamento
-4.193
-12.234
-4.080
-8.432
-1.214
-3.596
-33.749
cessioni
22
2.172
1.156
2.996
4
306
6.656
riclassifiche
58
28
-406
-7
384
57
perdita di valore
-123
-123
altri movimenti
4
4
al 31 december 2021
-56.445
-152.431
-47.642
-90.782
-14.853
-8.294
-810
-371.257
valore residuo contributi 2021
-2.246
-3.516
-329
-853
-232
-7.176
valore contabile netto
al 31 december 2021
144.212
77.560
21.230
51.782
9.264
20.921
18.121
343.090
Veritas spa bilancio 2021333
Le immobilizzazioni materiali passano da k€ 343.090 a k€ 333.747 con un incremento netto pari a k€ 9.343.
Gli importi indicati alla voce Incrementi per aggregazione aziendali, per un valore di k€ 78, sono riferiti a Metalrecycling per l’acquisizione del ramo d’azienda da 3C snc aventi ad oggetto l’attività di trasporto merci su strada.
Per quanto riguarda la capogruppo gli investimenti, pari a k€ 21.818, hanno riguardato per k€ 8.137 i terreni e fabbricati, per k€ 1.525 gli impianti e macchinari, per k€ 2.660 le attrezzature industriali e commerciali, per k€ 5.388 gli altri beni materiali, per k€ 336 le migliorie su beni di terzi, per k€ 1.199 diritti all’uso per beni in leasing e per k€ 2.573 le immobilizzazioni in corso di esecuzione. All’interno della voce terreni e fabbricati è presente il riacquisto dell’area di Sant’Andrea per k€ 7.000.
Eco-ricicli srl ha continuato a investire sugli impianti di trattamento Vpl1 e Vpl2 e relativi macchinari.
Per Ecoprogetto dal mese di dicembre 2020 è in funzione la “Linea 1” dell’impianto di termovalorizzazione. Nel corso del 2021 tale linea impiantistica è stata interessata da interventi di implementazione ed efficienza produttiva.
Analogamente, sono stati interessati da interventi di riqualificazione mirati al miglioramento produttivo e alla sicurezza gli impianti di produzione Css, interventi parzialmente ultimati e funzionali all’attività già nel 2021, mentre altri sono in realizzazione con messa in funzione nel 2022.
Nel 2021 sono proseguite le opere d’investimento riguardanti il termovalorizzatore Linea 1 - e Css1, mentre ne sono state aperte altre ultimate nello stesso 2021 e cespitate alle specifiche categorie ministeriali mentre altre sono in realizzazione e ancora iscritte a Immobilizzazioni in corso.
Le opere in corso iscritte a specifiche commesse d’investimento alla data del 31 dicembre 2021 sono di carattere migliorativo di straordinaria manutenzione, tese alla efficienza e sicurezza del ciclo produttivo, riguardanti gli impianti Css e Termovalorizzatore oltre alla Stazione di Travaso, oltre ad aree comuni. L’ultimazione delle opere in commessa è prevista nel corso del 2022.
Unica eccezione vale per la commessa di investimento riguardante la progettazione e realizzazione della Linea 2 del Termovalorizzatore, accesa e movimentata nel 2021 per costi di incremento del personale interno e pareri legali sulla forma del contratto di affidamento dell’opera, la firma del cui contratto è prevista nel primo semestre 2022 mentre la realizzazione e messa in funzione del bene impiantistico è pianificata nel prossimo biennio.
Le riclassifiche, utilizzate per rendere omogenei i criteri di rilevazione delle immobilizzazioni del Gruppo (in particolare le movimentazioni infragruppo a seguito di vendite/cessione di beni), vengono utilizzate anche per riallocare i beni in leasing riscattati alle corrispondenti classi delle immobilizzazioni.
Per quanto riguarda i decrementi netti, pari a k€ 2.324, hanno riguardato per k€ 54 i terreni e fabbricati, per k€ 361 gli impianti e macchinari, per k€ 215 le attrezzature industriali e commerciali, per k€ 277 gli altri beni materiali, per k€ 404 i diritti all’uso per beni in leasing e per k€ 1.013 le immobilizzazioni in corso di esecuzione.
Le perdite di valore si riferiscono principalmente alla capogruppo.
Gli ammortamenti dell’esercizio, che ammontano a k€ 33.749, sono stati calcolati su tutti i cespiti ammortizzabili a fine esercizio applicando, così come evidenziato nei criteri di valutazione, aliquote ritenute rappresentative della vita economico-tecnica dei beni. La definizione e/o la revisione delle vite utili sono state effettuate per adeguare i criteri di valutazione degli ammortamenti a livello di Gruppo.
Veritas spa bilancio 2021334
Veritas spa bilancio 2021335
Le suddette aliquote, proporzionalmente ridotte per i beni entrati in esercizio nel corso dell’anno al fine di tener conto del minor utilizzo temporale, sono state determinate in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni e sono pertanto ritenute rappresentative della vita economico-tecnica delle immobilizzazioni materiali.
L’aliquota di ammortamento applicata agli impianti e ai terreni relativi alla discarica di Jesolo della capogruppo è stata calcolata in base alla quantità di rifiuti conferiti nell’esercizio rispetto alla capacità residua della stessa all’1 gennaio 2021; l’aliquota applicata in questo esercizio è stata quindi dell’16,19%. La durata del periodo operativo della discarica è attualmente stimato fino all’esercizio 2026 compreso.
Si segnala che all’interno delle immobilizzazioni materiali sono presenti immobili dati in locazione (si rimanda alla nota 2.3 paragrafo Leasing, alla nota 34 e alla nota 44) che generano ricavi da terzi per k€ 162 per la capogruppo, per k€ 54 per Ecoprogetto Venezia srl e per k€ 18 per Metalrecycling srl.
Veritas spa bilancio 2021336
9. Investimenti immobiliari
La tabella che segue evidenzia la movimentazione degli investimenti immobiliari al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, costituiti interamente da terreni e fabbricati:
(in migliaia di euro)
totale
costo
al 1° gennaio 2020
18.664
incrementi
cessioni
riclassifiche
perdita di valore
altri movimenti
-185
al 31 dicembre 2020
18.479
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2020
-247
ammortamento
-3
cessioni
riclassifiche
perdita di valore
altri movimenti
185
al 31 dicembre 2020
-65
valore residuo contributi 2020
valore contabile netto
al 31 dicembre 2020
18.414
costo
al 1° gennaio 2021
18.479
incrementi
cessioni
riclassifiche
perdita di valore
altri movimenti
al 31 december 2021
18.479
ammortamento e perdite di valore
al 1° gennaio 2021
-65
ammortamento
-3
cessioni
riclassifiche
perdita di valore
altri movimenti
al 31 december 2021
-68
valore residuo contributi 2021
valore contabile netto
al 31 december 2021
18.411
Gli investimenti immobiliari sono costituiti pressoché interamente dal valore dei terreni (denominati ex Alcoa) a Fusina-Marghera, in cui il Gruppo sta realizzando il progetto Ecodistretto. Tale progetto prevede di dislocare una serie di attività industriali, che saranno gestite sia da società del Gruppo sia da società esterne, volte al trattamento della parte riciclabile del rifiuto, creando un Polo del trattamento dei rifiuti.
Veritas spa bilancio 2021337
10. Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto
Il Gruppo al 31 dicembre 2021 detiene le seguenti partecipazioni in società collegate:
valore di carico
% di partecipazione del Gruppo
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2021
31.12.2020
Sifa scpa
9.180
8.962
33,17%
33,17%
Insula spa
496
0,00%
24,73%
Ecoplastiche Venezia srl
39
0,00%
32,94%
Veritas Conegliano srl
1.099
1.099
32,94%
Vier Scarl
506
506
20,59%
OMD srl
4.459
48,80%
48,80%
Ecolegno CM Venezia srl
20
49,00%
49,00%
partecipazioni in società collegate
15.264
11.102
partecipazioni in società a controllo congiunto
partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto
15.264
11.102
La voce Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto passa da k€ 11.102 a k€ 15.264 con un incremento di k€ 4.162 riferibile a Sifa scpa (+k€ 218), all’entrata di OMD srl (+k€ 4.459) e Ecolegno CM Venezia srl (+k€ 20) e all’uscita di Insula spa (-k€ 496) ed Ecoplastiche Venezia srl (-k€ 39).
Le società collegate non sono quotate in alcun mercato regolamentato.
Si riportano di seguito le informazioni finanziarie di sintesi delle singole società; i dati esposti derivano dai bilanci Ifrs per le società che li hanno predisposti, dalla riclassifica dei bilanci civilistici redatti secondo i principi contabili italiani negli altri casi, ritenendo che gli stessi siano rappresentativi anche ai fini Ias.
Le società collegate mantengono un ruolo fondamentale nel contribuire alla gestione industriale e di mercato della capogruppo e delle controllate, fornendo la necessaria flessibilità strategica nella conduzione delle attività di settore.
Veritas spa bilancio 2021338
Sifa scpa
La società, costituita nel 2005, ha per oggetto le attività finalizzate alla progettazione, costruzione e gestione degli interventi da realizzarsi mediante finanza di progetto in relazione alla concessione del complesso di opere e attività denominato Progetto integrato Fusina da parte della Regione Veneto e regolate da apposita convenzione.
Tale progetto, che prevede la realizzazione di impianti per garantire il trattamento dei reflui provenienti dal polo industriale di Marghera e dall’area del Miranese e dalle acque di uso civile, consiste in un grande disegno di recupero ambientale che abbraccia una vasta area di Fusina e si estrinseca nell’interramento di elettrodotti di alta tensione, in una nuova viabilità per il trasporto pesante su gomma, in opere idrauliche, nella ricollocazione di un insediamento produttivo e nella riconversione di aree dimesse del petrolchimico ad aree portuali.
La convenzione iniziale, sottoscritta a luglio 2005 con la Regione Veneto, è stata successivamente integrata a dicembre 2008 (1° atto integrativo) e a marzo 2010 (2° atto integrativo).
A seguito del peggioramento del contesto economico di riferimento Sifa e la Regione Veneto hanno sottoscritto nel dicembre 2016 un nuovo atto integrativo e modificativo della concessione che prevede di raggiungere nuovamente l’equilibrio economico-finanziario a lungo termine anche grazie all’erogazione da parte della Regione di un contributo in conto impianti di 56 ML€.
La tabella seguente riepiloga pertanto le informazioni finanziarie di sintesi sulla partecipazione, con riferimento al bilancio 2020, ultimo approvato in quanto il bilancio 2021 non è stato ancora approvato dall’assemblea dei soci in virtù del differimento dei termini prevista dal dl 183/2020 convertito in legge 21/2021:
(in migliaia di euro)
2020
2019
stato patrimoniale della collegata
attività correnti
27.067
29.231
attività non correnti
136.723
163.547
passività correnti
-17.203
-31.683
passività non correnti
-109.397
-124.707
totale attività nette
37.190
36.388
ricavi e risultato della collegata
Ricavi
22.102
22.963
utile (perdita)
803
1.876
valore contabile della partecipazione
9.180
8.962
Nel 2020, l’attività di Sifa è proseguita nel post trattamento del reflui urbani “A”, nel trattamento delle acque reflue industriali e delle acque meteoriche di dilavamento provenienti dall’area industriale di Porto Marghera, nel trattamento delle acque di falda dei retromarginamenti realizzati dal Provveditorato interregionale opere pubbliche e da Sifa stessa.
Il 2020 è stato però anche l’ultimo anno di gestione della Piattaforma 23ha, dedicata al deposito temporaneo dei fanghi di depurazione e terre da scavo inquinate, in quanto nel mese di agosto 2020 la concedente Regione del Veneto ha deciso di stralciare dalla concessione Pif le attività precedentemente introdotte con il 1° atto integrativo e relative all’accordo di programma Moranzani
Lo stralcio delle attività dell’accordo di programma Moranzani ha aperto una lunga fase di discussione, tutt’ora in corso, con la Regione del Veneto al fine di determinare il valore compensativo delle opere realizzate.
Il Gruppo al 31 dicembre 2021 ha iscritto:
■9,2 ML€ quale valore di carico della partecipazione in Sifa, allineato all’equity value della collegata, stimato dal Gruppo prendendo come base di partenza il Pef citato e integrato per
Veritas spa bilancio 2021339
le motivazioni esposte più sotto;
■13,4 ML€ di crediti, tra finanziari e commerciali, riferibili principalmente alla capogruppo, e in misura minore a Depuracque e Lecher;
■3,4 ML€ di debiti commerciali, riferibili alla capogruppo.
La composizione societaria è la seguente: Veritas spa 32,15%, Depuracque servizi srl 1,02% e terzi 66,83%, tra cui Mantovani al 47,00%.
La variazione dell’esercizio si riferisce all’assegnazione da parte di Sifagest, in sede di riparto finale, del 2,15% delle quote di Sifa oltre che a una integrazione degli oneri finanziari, già calcolati nel periodo 2016-2020, derivanti dall’attualizzazione del credito finanziario per la differenza tra il tasso di mercato e il tasso applicato.
Si ricorda infatti che con la firma dell’accordo del 27 dicembre 2016 tra Sifa, Regione Veneto e i soci di Sifa e l’erogazione da parte della stessa Regione di un contributo di 56 ML€ a titolo di contributo in conto impianti, che ha permesso di rimborsare integralmente il mutuo bancario scadente proprio a fine dicembre 2016, sono venute meno le incertezze circa il presupposto della continuità aziendale di Sifa.
Inoltre, con la firma dei nuovi patti parasociali tra i soci di Sifa avvenuta il 27 dicembre 2016, i crediti commerciali verso Sifa, per comune accordo da parte di tutti i soci, sono stati convertiti in crediti finanziari con rimborso dilazionato in base a quanto previsto dal Piano economico finanziario allegato agli stessi patti, con il riconoscimento di un tasso di interesse del 2%.
Gli amministratori pertanto, valutato al 4% il tasso di interesse di mercato applicabile a Sifa, avevano proceduto all’attualizzazione di tale credito, per la differenza tra i due tassi di interesse, e portato tale onere finanziario a incremento del valore della partecipazione.
La partecipazione in Sifa è stata oggetto negli esercizi precedenti di svalutazioni per perdite durevoli di valore. Gli amministratori pur riscontrando una performance in linea con il piano industriale approvato dal management, hanno analizzato i test di impairment aggiornati della collegata nell’ambito del processo di chiusura del bilancio 2021, e hanno prudentemente considerato di non procedere con un ripristino di valore.
Veritas spa bilancio 2021340
Ecolegno CM Venezia srl
La società è stata costituita il 1 dicembre 2021 da Sage srl ed Eco-ricicli Veritas srl, che ne detengono rispettivamente il 60% e il 40% del capitale sociale ammontante a k€ 50.
La società ha per oggetto principale la raccolta, la commercializzazione, la vendita, l'acquisto, la lavorazione e la trasformazione di rifiuti non pericolosi a prevalente composizione legnosa, oltreché la progettazione e la costruzione di impianti attrezzati per l'immagazzinamento e trattamenti di rifiuti a composizione legnosa.
Il primo bilancio di esercizio si chiuderà il 31 dicembre 2022 per cui non sono disponibili informazioni finanziarie di sintesi.
Il valore contabile della partecipazione è pari a k€ 20.
Veritas spa bilancio 2021341
OMD srl
La società costituita in data 9/12/2009 ha come attività prevalente la produzione, installazione, manutenzione di macchinari per la movimentazione e il trattamento di prodotti industriali e di inerti e attività di produzione, allestimento e gestione di impianti per la raccolta e la selezione dei rifiuti.
Nel corso del 2021 Eco-ricicli Veritas ha acquistato il 25% del capitale sociale mediante la conversione di crediti commerciali che deteneva principalmente in virtù di una cessione impianto trattamento vetro e collegato rapporto di subfornitura sottoscritto nel 2020.
La composizione sociale della società pertanto al 31 dicembre 2021 è la seguente: Rell srl 75%, Eco-ricicli Veritas srl 25%.
La tabella seguente riepiloga le informazioni finanziarie di sintesi sulla partecipazione con riferimento al bilancio 2020, in quanto il bilancio 2021 non è stato ancora approvato dall’assemblea dei soci in virtù del differimento dei termini prevista dall’organo amministrativo della società:
(in migliaia di euro)
2020
stato patrimoniale della collegata
attività correnti
8.980
attività non correnti
7.544
passività correnti
-3.802
passività non correnti
-5.468
totale attività nette
7.255
ricavi e risultato della collegata
Ricavi
12.223
utile (perdita)
1.813
valore contabile della partecipazione
4.459
Veritas spa bilancio 2021342
Veritas Conegliano srl
La società è stata costituita nel dicembre 2016 tra Veritas e altri quattro soci privati, Callegaro costruzioni snc al 14%, Pellizzari srl 13%, Imm.ser. srl 12,50%, O.M. Ciroldi spa 11,70%, a seguito dell’aggiudicazione definitiva della gara – alla quale aveva partecipato la controllata Elios prima della fusione in Veritas del 2016 – per la progettazione, costruzione e gestione di un impianto crematorio e la gestione dei cimiteri del Comune di Conegliano Veneto da realizzarsi in project financing, i cui soggetti proponenti coincidono con i soci di Veritas Conegliano.
Nel marzo 2017 è stato sottoscritto, con decorrenza 1 gennaio 2017, l’atto di concessione trentennale della gestione dei servizi cimiteriali e della progettazione, costruzione e gestione del nuovo forno crematorio.
Dal 2018 si occupa dei servizi cimiteriali, della manutenzione ordinaria, di nuove opere di consolidamento di manufatti relativamente ai cimiteri del Comune di Conegliano.
I lavori di realizzazione del nuovo impianto crematorio presso il cimitero di San Giuseppe di Conegliano sono iniziati a fine 2018 e si sono conclusi nel 2020.
A giugno del 2020 è stato avviato l’impianto e contemporaneamente la concessione in gestione a Veritas fino al 2046.
La tabella seguente riepiloga le informazioni finanziarie di sintesi sulla partecipazione in Veritas Conegliano srl:
(in migliaia di euro)
2021
2020
stato patrimoniale della collegata
attività correnti
1.511
1.259
attività non correnti
4.893
4.866
passività correnti
-716
-1.136
passività non correnti
-3.563
-3.140
totale attività nette
2.126
1.849
ricavi e risultato della collegata
Ricavi
2.021
1.414
utile (perdita)
277
172
valore contabile della partecipazione
1.099
1.099
Veritas spa bilancio 2021343
Vier scarl
La società ha per oggetto la gestione e lo sviluppo dell’attività di produzione e vendita di energia termica ed elettrica generata da fonti rinnovabili, nonché il trasporto, la trasformazione e la distribuzione.
La società è nata l’1 marzo 2011 dalla trasformazione del precedente Consorzio veneto riciclo, al quale Veritas aveva conferito l’1 gennaio 2011 il ramo d’azienda costituito dalle attività di produzione di energia da fonti rinnovabili e relativa manutenzione di reti e impianti.
A fine giugno 2020 Veritas spa ha ceduto il 51% delle quote possedute ai soggetti individuati con manifestazione di interesse pubblicata il 29 marzo 2019. La nuova composizione sociale è pertanto la seguente: Veritas spa 49%, Atlantico spa 25,5%, Engie servizi spa 14,88%, Gpg srl 5,31% e Aiem srl 5,31%. La società ha pertanto dal 30 giugno 2020 perso la qualifica di società controllata da Veritas spa e conseguentemente la società non è più soggetta alla direzione e coordinamento della stessa.
Con atto del 22 luglio 2020 la società si è trasformata in società consortile a responsabilità limitata, assumendo l'attuale denominazione Veneziana impianti energie rinnovabili – Vier scarl, con l'adozione pertanto di uno scopo consortile/mutualistico e un nuovo oggetto sociale ampliato rispetto al precedente. La trasformazione della società ha avuto effetto giuridico a far data dal 4 ottobre 2020.
La società nel corso del 2021, a seguito delle modifiche societarie e strategiche, ha avviato cospicui contatti volti alla sottoscrizione di contratti nei nuovi ambiti operativi della società. L'incidenza di queste nuove attività nel bilancio 2021 è ovviamente limitata, in quanto si tratta di rapporti che, essendo per lo più collegati con enti pubblici e relative società partecipate, necessitano di tempi per la definizione dei progetti, predisposizione di gare, negoziazione contrattuale ecc. Si tratta pertanto di un investimento immateriale per il futuro sviluppo della società, che dovrebbe dare i suoi frutti nei prossimi anni, come previsto dal piano industriale.
La tabella seguente riepiloga le informazioni finanziarie di sintesi sulla partecipazione in Vier scarl:
(in migliaia di euro)
2021
2020
stato patrimoniale della collegata
attività correnti
2.264
1.621
attività non correnti
3.805
4.115
passività correnti
-739
-400
passività non correnti
-4.287
-4.295
totale attività nette
1.043
1.041
ricavi e risultato della collegata
Ricavi
1.183
962
utile (perdita)
2
3
valore contabile della partecipazione
506
506
Veritas spa bilancio 2021344
11. Altre partecipazioni
Il valore delle altre partecipazioni, pari a k€ 1.530, si riferisce a partecipazioni di minoranza detenute dalla capogruppo (k€ 164), da Ecoprogetto srl (k€ 1.004), da Eco-ricicli srl (k€260) e da Asvo spa (k€ 102).
Veritas spa detiene le partecipazioni in Venis spa (k€ 114) e Vega scarl (k€ 0, a seguito della totale svalutazione), controllate dal Comune di Venezia e in Viveracqua scarl (k€ 50).
Si ricorda che Viveracqua è una società consortile partecipata dai gestori del servizio idrico integrato del Veneto che ha uno scopo mutualistico al fine di creare sinergie tra le imprese socie anche mediante erogazione di servizi funzionali alle stesse, come per esempio il servizio comune di approvvigionamento per lavori, servizi e forniture.
Ecoprogetto srl mantiene la partecipazione del 2% in Bioman spa, iscritta a bilancio per k€ 1.000.
Eco-ricicli srl invece detiene la partecipazione in Sibelco Green Solution iscritta a bilancio per k€ 260 a seguito della rivalutazione effettuata nel corso dell’anno.
Asvo invece mantiene le partecipazioni in Portogruaro interporto e in Savo, iscritte a bilancio rispettivamente per k€ 100 e per k€2.
All’interno di queste partecipazioni del Gruppo si segnalano delle modeste quote ad alcuni consorzi obbligatori per un valore complessivo di k€ 4.
Veritas spa bilancio 2021345
12. Altre attività finanziarie
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative alle altre attività finanziarie al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
depositi cauzionali
709
724
crediti finanziari verso altri soggetti
6.042
6.042
altri crediti immobilizzati
1.462
1.622
totale altre attività finanziarie
8.213
8.388
Il totale delle altre attività finanziarie registra un decremento pari a k€ 175.
I crediti finanziari verso altri soggetti si riferiscono quasi completamente:
■ alla quota di pegno irregolare (credit enhancement) di k€ 2.400, pari al 16% dell’obbligazione emessa da ex Asi spa per totali k€ 15.000 (cosiddetti Hydrobond) a luglio 2014, versato su un conto vincolato fruttifero. Potrà essere smobilizzato a favore della capogruppo a partire dalla data in cui l’importo del capitale ancora dovuto sarà pari al 50% del capitale iniziale;
■ al credito della capogruppo verso la Città metropolitana di Venezia, relativo all’accensione da ex Alisea di un conto vincolato a garanzia della gestione post-mortem della discarica di Jesolo, pari a k€ 3.566.
Veritas spa bilancio 2021346
13. Rimanenze
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative alle rimanenze al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
ricambi e materiali di consumo
6.343
5.960
combustibili
220
183
rimanenze di prodotti in corso di lavoraz.e semilav.
19
rimanenze di merci destinate alla vendita
3.995
2.042
anticipi a fornitori
12
10
fondo svalutazione magazzino
-502
-347
totale rimanenze
10.068
7.867
Le rimanenze includono principalmente pezzi di ricambio da utilizzare per la manutenzione delle reti idriche e fognarie e degli impianti di depurazione, oltre che per la manutenzione degli impianti di smaltimento dei rifiuti di proprietà del Gruppo.
Le rimanenze sono esposte al netto di un fondo svalutazione magazzino iscritto dalla capogruppo per tener conto dell’obsolescenza di alcuni ricambi non utilizzabili.
Le rimanenze di merci destinate alla vendita sono state movimentate nel corrente esercizio da Eco-ricicli e Metalrecycling.
Veritas spa bilancio 2021347
14. Lavori in corso su ordinazione
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai lavori in corso su ordinazione al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
ammontare lordo dovuto dal committente per lavori in corso su ordinazione
21.780
2.713
anticipi ricevuti sui lavori in corso su ordinazione
-14.347
0
fondo svalutazione sui lavori in corso su ordinazione
-71
-71
ammontare netto rimanenze per lavori in corso su ordinazione
7.362
2.642
I lavori in corso su ordinazione si riferiscono principalmente a opere e forniture commissionate dal Comune di Venezia e non ancora terminate alla data di chiusura del presente bilancio, riguardanti principalmente il servizio idrico integrato, le bonifiche, le attività cimiteriali e i lavori pubblici.
In particolare quest’ultima attività è stata acquisita con il ramo di azienda da Insula con decorrenza 1° agosto 2021.
I valori apportati a tale data dal ramo di azienda con riferimento alle commesse per lavori pubblici ammontano a k€ 18.086 di rimanenze, rettificati da k€ 14.389 di anticipi già ricevuti dal Comune di Venezia.
Al 31 dicembre 2021 tali commesse ammontano a k€ 20.871 rettificati da anticipi per k€ 14.347.
Si evidenzia che, anche per i lavori pubblici, gli accordi con il Comune di Venezia prevedono normalmente il riconoscimento, quale corrispettivo per i lavori eseguiti, dei meri costi sostenuti.
Veritas spa bilancio 2021348
15. Crediti commerciali
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai crediti commerciali al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
crediti commerciali
38.178
37.364
crediti verso utenti Sii e Sia
109.376
102.909
crediti verso parti correlate
2.134
910
crediti verso soggetti controllati dal Comune di Venezia
3.670
977
totale crediti commerciali nominali
153.358
142.160
fondo svalutazione crediti commerciali
-4.683
-4.052
fondo svalutazione crediti per utenze
-33.621
-36.478
totale fondo svalutazione crediti
-38.304
-40.530
totale crediti commerciali
115.054
101.630
I crediti commerciali al 31 dicembre 2021 ammontano a k€ 115.054 (k€ 101.630 al 31 dicembre 2020) e sono comprensivi dei consumi stimati, per la quota di competenza dell’esercizio, relativamente a bollette e fatture che saranno emesse dopo la data del 31 dicembre 2021. I valori sono esposti al netto di un fondo svalutazione crediti pari a k€ 38.304 (k€ 40.530 al 31 dicembre 2020), che si ritiene congruo e prudenziale in relazione al valore di presumibile realizzo dei crediti stessi.
L’incremento totale, rispetto al 31 dicembre 2020, è pari a k€ 13.424, dovuto all’incremento dei crediti della capogruppo (+k€ 15.352) e il decremento dei crediti delle controllate (-k€ 1.928).
Le principali variazioni della capogruppo riguardano l’incremento dei crediti commerciali (+k€ 3.337), la svalutazione dei crediti da bollettazione idrico e Tarip (+k€ 2.863), l’incremento dei crediti per conguagli tariffari idrici (+k€ 11.682), la diminuzione del credito per bollette emesse idrico e Tarip (-k€ 1.767), oltreché la diminuzione dei crediti per Tia1 (-k€ 2.236).
I crediti verso utenti Sii e Sia del Gruppo (riguardanti Veritas e Asvo) sono così composti:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
crediti verso utenti Sii e Sia fatturati
58.804
61.132
crediti verso utenti per Tia1
14.368
15.855
crediti verso utenti Sii e Sia da fatturare
15.582
17.188
crediti verso utenti per conguagli tariffari idrici
24.725
13.043
crediti verso utenti per conguagli tariffari ambiente
-4.103
-4.309
totale crediti verso utenti Sii e Sia
109.376
102.909
Per quanto riguarda i crediti verso utenti d’igiene ambientale si ricorda che la sentenza della Corte di cassazione civile a sezioni unite n. 5078/2016 ha definitivamente appurato la natura tributaria della tariffa d’igiene ambientale (Tia1).
Sebbene la sentenza non avesse prodotto effetti in merito alla titolarità del credito Tia1, che è rimasta quindi in capo alle società del Gruppo, non è però rimasto a quest’ultima il rischio d’insolvenza, stante appunto l’accertata natura tributaria della tariffa.
La natura tributaria, infatti, ha trasferito ai Comuni il rischio d’insolvenza e questo avviene tramite l’inserimento di quote di eventuali perdite su crediti nei piani finanziari d’igiene ambientale successivi a quello dell’accertata inesigibilità del credito, al netto di eventuali quote residue di accantonamenti per perdite già inserite nei vecchi piani finanziari in regime di Tia1.
I crediti per Tia1 al 31 dicembre 2021 ammontano a k€ 14.368; le quote residue di accantonamenti perdite già inserite nei vecchi piani finanziari in regime di Tia1 al 31 dicembre 2021 (iscritte dal Gruppo come fondo svalutazione crediti) sono pari a k€ 4.336.
Veritas spa bilancio 2021349
Veritas spa bilancio 2021350
Al 31 dicembre 2021 per la capogruppo i crediti verso utenti residui per conguagli tariffari idrici ammontano a k€ 24.725 e sono così composti:
descrizione conguaglio
Importoin k€
esercizio di fatturazione
rif. esercizio conguagliato
atto deliberativo
(residuo da fatturare) conguagli per scostamento
costi/ricavi 2004-11 e riconoscimento ammortamenti
pregressi al 2004 (metodo normalizzato)
95
2014-16
2004-2011
determine direttore Consiglio
di bacino 585-586/2014
del 30.06.2014
conguagli per scostamento
costi/ricavi 2010-11 ex Asi (metodo normalizzato)
-2.499
da definire
2010-2011
determina assemblea Consiglio
di bacino Veneto Orientale 4/2012
del 24.02.2012
conguaglio per adeguamento al Vrg
applicato per il 2017
(Vrg e conguaglio metodo tariffario idrico 2)
3.218
2022-2023
2017
deliberazione Consiglio di bacino
5/2017 – 6/2017 del 16.02.2017
delibera Aeegsi 113/2017/R/idr
conguaglio per adeguamento al Vrg
applicato per il 2019 (Vrg metodo tariffario idrico 2
conguaglio metodo tariffario idrico 3)
4.046
2022-2023 e oltre
2019
deliberazione Consiglio di bacino
9/2018 del 26.06.2018
delibera Arera n. 10/2019/R/idr
conguaglio per adeguamento al Vrg
applicato per il 2020
(Vrg e conguaglio metodo tariffario idrico 3)
10.554
2022-2023 e oltre
2020
delibera Arera n. 46/2021/R/idr
conguaglio per adeguamento al Vrg
applicato per il 2021
(Vrg e conguaglio metodo tariffario idrico 3)
9.311
2023
2021
delibera Arera n. 46/2021/R/idr
totale crediti per conguagli tariffa idrici
24.725
Per quanto riguarda i crediti per conguagli tariffari ambiente, questi derivano dall’applicazione del nuovo metodo tariffario Mtr istituito da Arera a partire dalle tariffe 2020, con la previsione di una componente di conguaglio derivanti dal ricalcolo dei piani economico-finanziari 2018 e 2019, da addebitare nelle tariffe 2020 e 2021.
Si riferiscono solo ai Comuni in regime di tariffa puntuale Tarip, fatturata direttamente da Veritas agli utenti, mentre per i Comuni in regime tributario Tari, e per i quali Veritas fattura il servizio di igiene ambientale ai Comuni stessi, i conguagli sono iscritti all’interno dei crediti verso enti soci.
In particolare con l’approvazione dei Pef 2020 e 2021 da parte del Consiglio di bacino Venezia ambiente avvenuta nel giugno 2021 e, da parte dei Comuni, la successiva presa atto di tali Pef e l’adozione della manovra tariffaria per il 2021 sono stati stabiliti:
– i conguagli 2018 con ripartizione in quattro rate nei Pef 2020-2023;
– i conguagli 2019 con ripartizione in quattro rate nei Pef 2021-2024;
–i conguagli 2020 (entro Cap) con ripartizione in tre rate nei Pef 2021-2023.
In particolare i conguagli 2020 derivano dall’applicazione dell’art. 107 del dl 18/2020 (decreto “cura Italia” emanato a fronte dell’emergenza sanitaria) che ha dato la possibilità ai Comuni di confermare per il 2020 le tariffe della Tari e della Tarip approvate per il 2019, con la previsione di ripartizione nei tre anni successivi del conguaglio derivante dai costi del Pef 2020 e quelli del Pef 2019 adottato per le tariffe 2020.
Inoltre sono iscritti a (minor) crediti per conguagli tariffari le quote di conguaglio derivanti dalla consuntivazione dei piani finanziari, ovvero tra quanto addebitato agli utenti e quanto previsto dai Pef (cosiddetto delta fatturato).
Per quanto riguarda il delta fatturato precedente all’1 gennaio 2020 si è in attesa di definizione delle modalità e delle tempistiche di recupero, mentre per il delta fatturato generatosi a partire dall’1 gennaio 2020 il recupero è fissato, secondo l’Mtr-2, nei Pef del secondo anno successivo rispetto al conguaglio.
La tabella che segue evidenzia quindi i crediti residui verso utenti per conguagli tariffari
Veritas spa bilancio 2021351
ambientali al 31 dicembre 2021, per un importo complessivo di k€ - 4.103:
(in migliaia di euro)
importo in k€
esercizio di fatturazione
atto deliberativo
conguagli tariffari 2018 Mtr
1.491
2022-2023
deliberazione Consiglio di bacino
5/2021 del14.06.2021
conguagli tariffari 2019 Mtr
1.979
2022-2024
deliberazione Consiglio di bacino
5/2021 del14.06.2021
conguagli tariffari 2020 Mtr (entro Cap)
513
2022-2023
deliberazione Consiglio di bacino
5/2021 del14.06.2021
conguagli per delta fatturato al 31.12.2019 pre-Mtr
-4.846
da definire
conguagli per delta fatturato 2020 Mtr
-1.326
2022
conguagli per delta fatturato 2021 Mtr
-1.914
2023
totale crediti per conguagli tariffari ambiente
-4.103
Si segnala che la parte dei conguagli tariffari relativi al 2020 per la quota che superava l’aumento tariffario del 6,6% rispetto all’anno precedente (conguagli oltre Cap), se non sono stati coperti dai Comuni con fondi propri, non sono stati iscritti a bilancio in quanto rimane l’incertezza sul loro riconoscimento in attesa delle ulteriori approvazioni da parte di Arera.
Anche nell’elaborazione dei Pef 2021 una parte dell’aumento tariffario, essendo oltre il Cap, non è stato subito riconosciuto, e quindi anche tale conguaglio non è stato iscritto a bilancio in attesa delle ulteriori approvazioni da parte di Arera.
L’importo di tali conguagli non iscritti ammontano a k€ 126 per il 2020 e k€ 1.573 per il 2021.
I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno generalmente scadenza a 60 giorni.
I crediti verso utenti del Sii e Sia sono infruttiferi sino alla scadenza stabilita, pari a 30 giorni dalla data di emissione della bolletta, mentre dopo la scadenza maturano interessi di mora regolati dai disciplinari approvati dai Comuni.
I crediti verso altre parti correlate includono i crediti verso le società controllate dagli enti soci.
La tabella che segue mostra la movimentazione del fondo svalutazione crediti in ciascuno dei periodi considerati:
(in migliaia di euro)
svalutati
individualmente
svalutati
collettivamente
totale
al 1° gennaio 2020
3.969
35.006
38.975
variazioni di perimetro
7
-8
-1
accantonamenti
514
7.572
8.086
utilizzi
-569
-5.954
-6.523
incrementi, decrementi e storni
-28
21
-7
al 31 dicembre 2020
3.893
36.637
40.530
accantonamenti
716
198
914
utilizzi
-71
-3.038
-3.109
incrementi, decrementi e storni
-26
-5
-31
al 31 dicembre 2021
4.512
33.792
38.304
Al 31 dicembre 2021 l’analisi dei crediti commerciali scaduti ma non svalutati è la seguente:
scaduti ma non svalutati
(in migliaia di euro)
totale
non scaduti
- in bonis
<30giorni
30-60 giorni
60-90 giorni
90-120 giorni
>120 giorni
2021
115.054
82.898
5.309
2.449
2.154
1.881
20.363
2020
101.630
66.260
7.050
3.355
2.949
2.409
19.607
La fascia di scaduto oltre 120 giorni è imputabile principalmente ai crediti da bollettazione (Tia-Tarip-idrico).
Veritas spa bilancio 2021352
16. Crediti verso enti soci
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai crediti verso enti soci al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
crediti verso Comune di Venezia
11.854
1.998
10.197
2.664
crediti verso Comuni con quota super. al 10%
crediti verso Comuni con quota infer. al 10%
14.375
13.071
totale crediti verso enti soci
26.229
1.998
23.268
2.664
I crediti verso i Comuni soci sono aumentati complessivamente di k€ 2.295.
Non sono presenti attualmente soci con quote di possesso superiore al 10% e inferiore al 50% (in precedenza tali crediti si riferivano al solo Comune di Chioggia).
Anche per questo esercizio la società ha continuato a utilizzare lo strumento della cessione del credito con i principali Comuni soci per lo smobilizzo dei crediti relativi ai corrispettivi maturati.
Tra i crediti verso gli enti soci entro i 12 mesi sono compresi conguagli per tariffa d’igiene ambientale (in regime Tari) e crediti per quote di Pef ancora da emettere che ammontano complessivamente a k€ 5.518. La parte relativa ai soli conguagli tariffari ammonta a 4.948, di cui k€ 3.008 verso il Comune di Venezia e k€ 1.940 verso gli altri comuni e sono così composti:
(in migliaia di euro)
importo in k€
esercizio
di fatturazione
atto deliberativo
conguagli tariffari pre-Mtr
Veritas + Asvo
1.906
da definire
conguagli tariffari 2018 Mtr
Veritas + Asvo
-55
2022-2023
deliberazione Consiglio di bacino5/2021 del14.06.2021
conguagli tariffari 2019 Mtr
Veritas + Asvo
-1.234
2022-2024
deliberazione Consiglio di bacino5/2021 del14.06.2021
conguagli tariffari 2020 Mtr (entro Cap)
Veritas + Asvo
362
2022-2023
deliberazione Consiglio di bacino5/2021 del14.06.2021
conguagli tariffari 2020 Mtr (delta smaltimento rifiuti)
Asvo spa
692
2022
conguagli tariffari 2021 Mtr (delta smaltimento rifiuti)
Asvo spa
1.130
2023
conguagli per delta fatturato Tia al 31.12.2019 pre-Mtr
Veritas spa
-1.017
da definire
conguagli per recupero crediti stralciati Tia1 pre-Mtr
Veritas spa
235
da definire
conguagli per recupero crediti stralciati Tia1 nel 2020
Veritas spa
2.001
2022
conguagli per recupero crediti stralciati Tia1 nel 2021
Veritas spa
928
2023
totale crediti per conguagli tariffari ambiente
4.948
I crediti per conguagli tariffari recuperabili oltre l’esercizio sono iscritti nelle attività correnti in quanto riferibili al normale svolgimento del ciclo operativo, come previsto dallo Ias 1 par. 68.
Si rimanda alla nota precedente in merito alle valutazioni su detti conguagli.
I crediti verso enti soci per conguagli tariffari per la parte oltre Cap non iscritti a bilancio in attesa di autorizzazione da parte di Arera ammontano a k€ 580 per il 2020 e k€ 1.072 per il 2021 e riguardano solo Veritas.
Veritas spa bilancio 2021353
Di seguito si riporta il dettaglio dei crediti verso il Comune di Venezia:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
crediti da contratto di servizio, lavori di ingegneria e altri di natura corrente
5.481
4.746
crediti rateizzati
1.998
2.664
crediti per fatture da emettere
4.736
2.137
crediti per Sii e Sia
-2
9
crediti per contributi conto impianti
1.059
crediti per conguagli tariffari ambiente
1.639
2.246
totale crediti verso Comune di Venezia
11.854
1.998
10.197
2.664
I crediti verso il Comune di Venezia riguardano per la quasi totalità capogruppo. In particolare, i crediti oltre l’esercizio si riferiscono alle rate con scadenza oltre il 2023 del riconoscimento a favore di Veritas da parte di tale Comune dei ricavi pregressi per l’attività cimiteriale e per la riscossione del canone previsto dalla legge 206/95, avvenuto a seguito dell’accordo firmato dalla due parti nel dicembre 2015, il quale ne prevede il rimborso in 10 anni.
Veritas spa bilancio 2021354
17. Crediti verso società collegate
La tabella che segue evidenzia il dettaglio dei crediti verso società collegate al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Insula spa
1.386
Sifa scpa
3.461
9.934
2.890
10.034
Veritas Conegliano srl
28
157
OMD srl
33
Vier scarl
276
4.227
281
4.227
totale crediti verso società collegate
3.798
14.161
4.714
14.260
I crediti verso Sifa oltre l’esercizio si riferiscono sono principalmente riconducibili alla capogruppo per la conversione dei crediti commerciali a crediti finanziari avvenuta a seguito della stipula dei patti parasociali di Sifa in data 27 dicembre 2016, e alla successiva acquisizione della stessa tipologia di crediti da Sifagest in liquidazione.
Tali crediti sono oggetto di attualizzazione finanziaria.
I crediti verso Vier oltre l’esercizio si riferiscono a un finanziamento concesso alla società quando era controllata, originato in parte dal conferimento del ramo Energia.
Veritas spa bilancio 2021355
18. Altri crediti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative agli altri crediti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
crediti verso enti pubblici per contributi c/impianti
990
5.753
crediti verso eraro per Iva
595
912
crediti verso erario per accise,addizionali, altro
53
39
crediti verso erario per anticipi Tfr
anticipi a fornitori e dipendenti
2.475
1.669
crediti verso istituti previdenziali
292
276
crediti verso altre imprese
124
219
ratei e risconti attivi
5.078
6.123
credito per cessione investimenti immobiliari
172
5.838
altri crediti
1.176
893
totale altri crediti
10.955
21.722
I crediti verso gli enti pubblici per contributi si riferiscono a contributi su investimenti deliberati principalmente dalla Regione Veneto ma non ancora erogati alla capogruppo.
Tali crediti sono diminuiti rispetto all’esercizio precedente di k€ 4.763 a seguito di incasso.
Il credito per cessione d’investimenti immobiliari è diminuito di k€ 5.666 in seguito alla conclusione dell’operazione riguardante l’area di Sant’Andrea, con la retrocessione dell’area a Veritas e la contemporanea compensazione delle partite creditorie e debitorie riguardanti l’operazione.
All’interno della voce Risconti attivi è iscritto, già dal 2013, il corrispettivo per k€ 5.900 riconosciuto a Ladurner srl da parte della controllata Ecoprogetto a seguito della novazione del rapporto di conduzione e gestione degli impianti di produzione Cdr/Css di Fusina, nell’ambito dell’accordo quadro sottoscritto il 15 novembre 2013. Il costo è stato sospeso ai fini civilistici in quanto, pur essendo l’onere di cui si discute certo e oggettivamente determinato nell’esercizio 2013, lo stesso dovrà essere dedotto, in perfetta coerenza con il trattamento contabile prescelto, negli esercizi dal 2016 al 2023. A fine 2021 il risconto è pari a k€ 1.759.
Veritas spa bilancio 2021356
19. Crediti per imposte sul reddito
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai crediti per imposte sul reddito al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
crediti per Ires entro l'esercizio
2.170
3.122
crediti per Ires oltre l'esercizio
516
5.624
crediti per Irap
605
236
altri crediti tributari
729
330
totale crediti per imposte sul reddito
4.020
9.312
I crediti per Ires e Irap corrispondono alla differenza negativa tra le imposte di competenza dell’esercizio e gli acconti d’imposta versati.
Per l’Ires, in particolare, si ricorda che Veritas insieme alle altre società controllate hanno aderito al consolidato fiscale nazionale e pertanto, per queste società, la liquidazione dell’imposta Ires spetta solamente a Veritas, in quanto capogruppo.
Si segnala che durante l’esercizio 2021 è avvenuto l’incasso per k€ 5.264 del credito relativo all’istanza di rimborso Ires per deduzione dell’Irap sul costo del lavoro per il periodo 2007-2011, presentata nel 2013 e iscritta nei crediti per Ires oltre l’esercizio.
I crediti per Ires oltre l’esercizio residui si riferiscono a quote di crediti d’imposta compensabili con altrettanti debiti tributari non prima del 31 dicembre 2022.
Veritas spa bilancio 2021357
20. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
cassa e assegni
38
35
depositi bancari
161.834
204.599
totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti
161.872
204.634
La liquidità depositata presso le banche matura interessi a tassi variabili basati sui tassi di deposito giornalieri delle banche.
I c/c bancari e postali classificati nelle disponibilità liquide vengono utilizzati anche per la riscossione della Tares e della Tari.
Il valore equo delle disponibilità liquide è di k€ 161.872 (al 31 dicembre 2020 k€ 204.634).
L’analisi delle variazioni delle disponibilità liquide è esposta dettagliatamente nel rendiconto finanziario.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo ha linee di credito non utilizzate per circa 111,3 ML€, rispetto ai 106,6 ML€ al 31 dicembre 2020.
Veritas spa bilancio 2021358
21. Capitale sociale e riserve
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative al capitale sociale e riserve al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
capitale sociale
145.397
145.397
riserva legale
4.495
4.258
azioni proprie
-1
-1
altre riserve
129.802
116.866
totale patrimonio netto del Gruppo
279.693
266.520
capitale e riserve di pertinenza delle minoranze
29.443
29.718
totale patrimonio netto delle minoranze
29.443
29.718
totale patrimonio netto
309.135
296.238
Il capitale sociale al 31 dicembre 2021 della capogruppo ammonta a k€ 145.397 ed è costituito da 2.907.943 azioni del valore nominale di euro 50 l’una. Di queste, 8 azioni, per un valore nominale di 400 euro, sono azioni proprie detenute da Veritas ai fini di eventuali future cessioni ai Comuni soci e ad altri Comuni conseguentemente alle operazioni previste di aggregazione societaria e di affidamento di servizi in altri territori.
La riserva legale è aumentata di k€ 237 rispetto al precedente esercizio per accogliere la quota del 5% di destinazione dell’utile dell’anno 2020. Non avendo raggiunto il limite previsto dall’art. 2430 del codice civile, la riserva non è disponibile.
All’interno delle altre riserve è presente la riserva non distribuibile per vincolo Foni per k€ 19.162 costituita:
■per k€ 13.157 in sede di destinazione del risultato di esercizio 2020, in quanto è necessario assicurare il vincolo di destinazione degli investimenti idrici riguardante la componente Foni della tariffa idrica per il 2020 (ai sensi dell’art. 22.1 dell’allegato A della delibera Aeegsi 643/2013/R/idr) mediante l’assegnazione di apposita riserva non disponibile del patrimonio netto; poiché gli investimenti idrici per i quali vige il vincolo di destinazione sulla tariffa 2020 sono stati realizzati, l’assemblea dei soci potrà, in sede di approvazione del bilancio, far venire meno l’indisponibilità di tale quota di riserva Foni;
■per k€ 6.005 nel corso del 2016 per adempiere alla garanzia di durata quinquennale prevista dall’art. 151 comma 5 del dlgs 152/2006, il quale prevede che il gestore del servizio idrico presti una garanzia a copertura degli investimenti da realizzazione pari al 10% degli investimenti previsti.
Gli amministratori, inoltre, ritengono opportuno, anche per questo esercizio e sempre in sede di approvazione del bilancio 2020, assicurare il vincolo di destinazione degli investimenti idrici per la componente Foni della tariffa 2021, pari a k€ 17.498.
Le altre riserve aumentano complessivamente di k€ 12.936 soprattutto per effetto della rilevazione del risultato del Gruppo pari a k€ 12.730.
È stata inoltre ridotta nel corso del 2021 la riserva negativa di cash flow hedge pari al valore equo al netto dell’effetto fiscale per k€ 339 da parte della capogruppo e per k€ 95 relativi ai contratti derivati, a seguito della verifica delle loro caratteristiche di copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse.
Si rinvia al prospetto delle variazioni del Patrimonio netto per ulteriori dettagli.
Il Patrimonio netto di terzi rappresenta la quota del capitale sociale, delle riserve e del risultato di esercizio di soci terzi presenti nelle controllate Ecoprogetto srl, Eco-ricicli Veritas srl, Asvo spa, Consorzio bonifica e riconversione produttiva Fusina, Metalrecycling srl e Rive srl. Al 31 dicembre 2021 ammonta a totali k€ 29.443; la perdita di pertinenza dei terzi ammonta a k€ -136, ed è collegata in particolare alla perdita d’esercizio rilevata da Eco-ricicli Veritas srl.
Veritas spa bilancio 2021359
22. Debiti verso banche e finanziamenti a medio-lungo termine
I debiti verso banche e i finanziamenti a medio-lungo termine bancari ammontano a k€ 236.888 (di cui k€ 189.458 con scadenza oltre l’esercizio successivo e k€ 47.430 entro l’esercizio) e aumentano rispetto all’esercizio precedente di k€ 24.619.
La parte relativa ai soli finanziamenti è pari a k€ 235.399 e la tabella che segue evidenzia le informazioni al 31 dicembre 2021:
data
importo
tasso di
data
residuo
di cui
di cui a
(in migliaia di euro)
erogazione
originario
interesse
scadenza
31.12.2021
a breve
medio-lungo
29/12/2009
25.000
euribor 6m + 1,30%
31/12/2025
7.509
1.813
5.696
*
24/07/2009
20.000
euribor 6m + 1,75%
30/06/2024
4.864
1.860
3.004
*
03/08/2011
7.000
euribor 3m + 2,10%
01/07/2022
846
846
0
*
28/12/2011
1.200
fisso 4,4%
30/06/2026
381
78
303
*
20/03/2014
800
euribor 3m + 4,00%
20/03/2024
184
68
116
**
06/05/2015
30.000
fisso 0,68%
06/05/2030
22.484
2.656
19.828
**
19/09/2016
20.000
fisso 0,61%
19/09/2031
17.775
1.704
16.071
**
13/01/2017
10.000
euribor 3m + 2,25%
31/03/2024
3.373
1.473
1.900
30/11/2007
2.280
euribor 6m + 0,95%
30/11/2022
207
207
0
30/06/2008
1.450
euribor 6m + 0,90%
30/06/2023
205
134
71
**
30/06/2010
3.000
euribor 6m + 1,49%
31/12/2025
800
200
600
22/11/2010
587
euribor 6m + 1,31%
31/12/2025
177
43
134
**
31/12/2012
4.000
euribor 6m + 4,35%
30/06/2022
264
264
0
13/01/2017
5.000
euribor 6m + 0,95%
31/12/2024
2.191
719
1.472
30/05/2017
10.000
euribor 3m + 2,50%
30/06/2023
3.138
2.067
1.071
**
01/06/2017
15.000
euribor 3m + 2,90%
30/06/2024
6.075
2.368
3.707
**
29/01/2018
8.000
fisso 2,53%
30/06/2025
3.984
1.136
2.848
03/05/2018
3.000
euribor 3m + 2,15%
30/06/2023
932
618
314
08/05/2019
5.000
euribor 3m + 2,30%
28/06/2024
2.556
1001
1.555
**
19/06/2019
15.000
euribor 6m + 2,85%
19/06/2025
9.833
2.674
7.159
30/10/2019
10.000
euribor 6m + 2,50%
31/10/2025
8.265
1.995
6.270
14/01/2020
15.000
euribor 1m + 2,50%
01/02/2027
11.304
2.034
9.270
**
12/11/2020
40.000
euribor 3m + 1,30%
30/09/2026
38.050
7.695
30.355
(a)
31/05/2021
15.000
fisso 2,45%
30/06/2027
13.771
2.359
11.412
(b) **
28/09/2021
10.000
euribor 3m + 1,70%
30/06/2027
9.966
902
9.064
(c)
26/10/2021
10.000
fisso 1,5%
31/03/2029
9.945
1.032
8.913
(d)
02/11/2021
7.000
euribor 3m + 1,556%
30/09/2026
6.991
1.423
5.568
**
17/12/2020
8.000
euribor 3m + 2,10%
30/04/2028
7.397
1.065
6.332
(e) **
28/07/2021
20.000
euribor 3m + 2,05%
30/06/2027
19.788
-98
19.886
20/12/2018
1.000
euribor 3m + 3,00%
19/12/2023
416
205
211
21/03/2019
1.000
euribor 3m + 2,50%
31/12/2023
414
204
210
*
23/04/2019
1.440
euribor 3m + 2,50%
31/12/2025
911
219
692
19/06/2019
1.000
euribor 6m + 2,85%
19/06/2024
514
201
313
22/11/2019
500
euribor 3m + 3,00%
21/11/2024
299
99
200
21/01/2020
1.000
euribor 3m + 2,00%
31/03/2023
422
337
85
(f) **
22/02/2021
6.000
euribor 3m + 2,8%
31/12/2026
5.921
1.107
4.814
(g)
28/06/2021
2.000
euribor 2m + 2,1%
30/06/2026
1.803
385
1.418
(h)
12/07/2021
2.000
fisso 3%
30/06/2027
1.991
197
1.794
(i)
08/11/2021
3.000
euribor 12m + 2,6%
29/10/2026
2.897
573
2.324
28/11/2018
2.000
euribor 3m + 1,20%
29/09/2023
700
700
0
(l) **
29/05/2020
6.200
euribor 3m + 2,75%
31/03/2026
5.856
1.378
4.478
totale finanziamenti a medio-lungo termine
235.399
45.941
189.458
meno quota corrente
-45.941
finanziamenti a m/l – quota non corrente
189.458
Si evidenzia che i seguenti finanziamenti (contrassegnati nella tabella dal carattere *) sono
Veritas spa bilancio 2021360
garantiti da ipoteca:
■finanziamento stipulato a luglio 2009 da Veritas spa con Mediocredito del Friuli Venezia Giulia per k€ 20.000, il cui debito residuo al 31 dicembre 2021 è di k€ 4.864, garantito da ipoteca sull’immobile di Santa Croce 489, dove ha sede legale la società;
■finanziamento stipulato nell’agosto 2011 da Veritas spa con Banca Antonveneta (ora Monte Paschi di Siena) per k€ 7.000, il cui debito residuo al 31 dicembre 2021 è di k€ 846, garantito da ipoteca sull’immobile del centro direzionale 2 di Mestre in via Orlanda 39;
■finanziamento acquisito nel dicembre 2011 da Veritas spa con Banca Intesa infrastrutture e sviluppo per k€ 1.200, il cui debito residuo al 31 dicembre 2021 è di k€ 381, garantito da ipoteca sull’area relativa all’ecocentro di Mogliano Veneto;
■finanziamento stipulato nel marzo 2014 da Veritas spa con Banca popolare dell’Alto Adige per k€ 800, il cui debito residuo al 31 dicembre 2021 è di k€ 184, garantito da ipoteca sulle aree di pertinenza della discarica di Ca’ Perale a Mirano.
■mutuo fondiario ipotecario stipulato ad aprile 2019 da Eco-ricicli con Iccrea Banca Impresa spa – in pool al 50% con Banca di Credito Cooperativo di Venezia, Padova e Rovigo per k€ 1.440, il cui debito residuo al 31 dicembre 2021 è di k€ 911, garantito da ipoteca sullo stabilimento industriale di Via dell’Elettronica 3 a Marghera.
Nel corso dell’esercizio 2021 sono stati accesi i seguenti finanziamenti chirografari:
a) finanziamento stipulato il 31 maggio 2021 da Veritas spa con Banca di Cividale spa, per l’importo di complessivi k€ 15.000, allo scopo di realizzare investimenti strutturali e acquisti di macchinari. Questo finanziamento ha presupposto la chiusura a maggio 2021 del residuo del precedente prestito in essere che ammontava a k€ 5.453 (su un importo iniziale di k€ 7.000), quindi il flusso netto in entrata è risultato pari a k€ 9.547. Il finanziamento, con scadenza il 30 giugno 2027, prevede rimborsi trimestrali al tasso fisso di 2,45%; il rimborso è iniziato il 30 settembre 2021;
b) finanziamento stipulato il 28 settembre 2021 da Veritas spa con Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale assistito da garanzia Sace per l’importo di complessivi k€ 10.000; il finanziamento, con scadenza il 30 giugno 2027, prevede rimborsi trimestrali al tasso variabile euribor 3 mesi (no floor) + 1,70 spread. Il rimborso inizierà il 30 settembre 2022.
c) finanziamento stipulato il 26 ottobre 2021 da Veritas spa con Banca Carige assistito da garanzia Sace per l’importo di complessivi k€ 10.000, il finanziamento con scadenza il 31 marzo 2029, prevede rimborsi trimestrali al tasso fisso 1,50%. Il rimborso inizierà il 30 giugno 2022.
d) finanziamento stipulato il 2 novembre 2021 da Veritas spa con Credito Emiliano - Credem spa assistito da garanzia Sace per l’importo di complessivi k€ 7.000; il finanziamento, con scadenza il 30 settembre 2026, prevede rimborsi trimestrali al tasso variabile Euribor 3M (no floor) + spread 1,556. Il rimborso inizierà il 30 giugno 2022.
e) finanziamento stipulato il 28 luglio 2021 da Ecoprogetto con Banca Nazionale del Lavoro in co-finanziamento con Unicredit e Banco Bpm assistito da garanzia Sace per l’importo di complessivi k€ 20.000; il finanziamento, con scadenza il 30 giugno 2027, prevede rimborsi semestrali al tasso variabile Euribor 3M + spread 2,05. Il rimborso inizierà il 30 settembre 2023.
f) finanziamento stipulato il 22 febbraio 2021 da Eco-ricicli con ICCREA - Banco Monastier del Sile per l’importo di complessivi k€ 6.000; il finanziamento, con scadenza il 31 dicembre 2026, prevede rimborsi trimestrali al tasso variabile Euribor 3M + spread 2,8. Il rimborso inizierà il 31 marzo 2022.
g) finanziamento stipulato il 28 giugno 2021 da Eco-ricicli con Raiffeisen Bank per l’importo di complessivi k€ 2.000; il finanziamento, con scadenza il 30 giugno 2026, prevede rimborsi semestrali al tasso variabile Euribor 6M + spread 2,1.
h) finanziamento stipulato il 12 luglio 2021 da Eco-ricicli con Banco delle Tre Venezie assistito da
Veritas spa bilancio 2021361
garanzia Sace per l’importo di complessivi k€ 2.000; il finanziamento, con scadenza il 30 giugno 2027, prevede rimborsi trimestrali al tasso fisso del 3%. Il rimborso inizierà il 30 settembre 2022.
i) finanziamento stipulato il 8 novembre 2021 da Eco-ricicli con Credito Emiliano - Credem spa per l’importo di complessivi k€ 3.000; il finanziamento, con scadenza il 29 ottobre 2026, prevede rimborsi mensili al tasso variabile Euribor 12M + spread 2,6.
l)finanziamento stipulato il 29 febbraio 2020 da Rive con Intesa San Paolo, per l’importo di complessivi k€ 3.200, allo scopo di realizzare investimenti è stato tirato nel 2021 per ulteriori k€ 3.000; il finanziamento, con scadenza 31 marzo 2026, prevede rimborsi trimestrali al tasso variabile euribor 3 mesi (floor 0) + 2,75 di spread.
I finanziamenti di cui al punto b), c), d), e) e h) sono assistiti da garanzia Sace.
Ai sensi dell’art. 1 comma 1 del Dl n. 23 dell’8 aprile 2020, al fine di assicurare la necessaria liquidità alle imprese con sede in Italia colpite dall’epidemia covid-19, diverse dalle banche e altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, ha previsto la possibilità per Sace spa di concedere garanzie fino al 30 giugno 2022, in conformità con la normativa europea in tema di aiuti di Stato, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma alle suddette imprese. Sono stati quindi stipulati i tre finanziamenti sopra citati con Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale, Banca Carige spa, Credito Emiliano – Credem spa, allo scopo saranno utilizzati per supportare il fabbisogno finanziario per la realizzazione del piano di investimenti previsto nei prossimi anni nel servizio idrico integrato, nel servizio di igiene ambientale, nei servizi pubblici locali e nella gestione delle strutture centrali, quali sistemi informativi e ampliamenti nella gestione del patrimonio aziendale.
Alcuni finanziamenti a medio-lungo termine, perfezionati nel corso degli anni dal Gruppo (contraddistinti nella tabella dal carattere **), includono clausole contrattuali che prevedono il rispetto di determinati parametri economico-finanziari (covenants) sulla base delle risultanze del bilancio consolidato e/o d’esercizio al 31 dicembre di ogni anno.
In caso di mancato rispetto dei medesimi, gli istituti bancari potrebbero esercitare di diritto la richiesta di rimborso anticipato, per la quota residua, dei finanziamenti erogati.
Sulla base delle risultanze del bilancio consolidato e del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021, la controllante e le altre società del Gruppo hanno rispettato i parametri finanziari previsti da tali finanziamenti a medio-lungo termine.
Al 31 dicembre 2021, le scadenze dei finanziamenti a medio-lungo termine per periodo sono le seguenti:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31 dicembre 2022
45.941
31 dicembre 2023
47.687
31 dicembre 2024
44.667
31 dicembre 2025
38.879
31 dicembre 2026
28.804
oltre il 2026
29.421
totale finanziamenti a medio-lungo termine
235.399
Veritas spa bilancio 2021362
La tabella seguente mostra la composizione dei debiti verso banche e della quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine
45.941
34.826
debiti verso banche in conto corrente
1.489
4.531
totale debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine
47.430
39.358
I debiti verso banche in conto corrente si riferiscono agli scoperti bancari in essere alla data di chiusura dell’esercizio. Tali scoperti bancari non sono assistiti da garanzie di tipo reale o personale e maturano interessi passivi sulla base di un tasso di interesse variabile.
Veritas spa bilancio 2021363
23. Finanziamenti da altri finanziatori
I finanziamenti da altri finanziatori ammontano complessivamente a k€ 170.393, di cui k€ 155.067 a medio-lungo termine e k€ 15.326 a breve termine. Registrano un decremento di k€ 67.132 rispetto al precedente esercizio.
La voce è composta da
■ prestiti obbligazionari per k€ 136.090 (di cui a breve termine k€ 3.992) riguardanti la capogruppo;
■ debiti per leasing finanziari per k€ 1.798 (di cui a breve termine k€ 584);
■ debiti per leasing operativi (Ifrs 16) per k€ 8.690 (di cui a breve termine per k€ 2.342). All’interno sono presenti leasing verso altre parti correlate per k€ 1.386 (di cui a breve termine k€ 419) e verso AVM, controllata del Comune di Venezia per k€ 3 (tutti a breve);
■da altri finanziamenti per k€ 23.814 (di cui k€ 8.408 a breve) che si riferiscono a finanziamenti delle controllate da altri soci non del Gruppo e, per la parte a breve, a una cessione a una società di factor, da parte di Ecoprogetto, di crediti commerciali nei confronti di Veritas.
I debiti per prestiti obbligazionari, iscritti secondo il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, si riferiscono a:
1.k€ 11.498 al prestito obbligazionario emesso da ex Asi nel luglio 2014 (denominato Hydrobond) per l’importo nominale di k€ 15.000 sul mercato italiano ExtraMot Pro.
2.k€ 99.713 al prestito obbligazionario emesso da Veritas nel dicembre 2020 per l’importo nominale di k€ 100.000 sul mercato regolamento irlandese (Euronext Dublin – Ise).
3.k€ 24.879 al nuovo prestito obbligazionario emesso da Veritas nel dicembre 2021 per l’importo nominale di k€ 25.000 a sottoscrizione privata da investitori professionali.
L’Hydrobond di k€ 15.000 ha le seguenti caratteristiche:
■ durata ventennale con scadenza luglio 2034;
■ importo nominale da restituire in quote di k€ 375 dal gennaio 2017; nel corso del 2021, pertanto, è stata rimborsato k€ 750 di quota capitale;
■ emesso nell’ambito di un progetto che ha coinvolto le società aderenti a Viveracqua, con due fasi di emissione (quella di Asi fa parte della prima emissione), per un valore complessivo di k€ 227.000: gli Hydrobond emessi dalle società di Viveracqua sono stati collocati da una società veicolo appositamente costituita (Viveracqua Hydrobond 1 – VH1) per poi essere sottoscritti nella misura del 97,2% dalla Banca europea degli investimenti (Bei) e per la residua quota del 2,8% da altri investitori istituzionali;
■ i bond maturano un interesse semplice del 4,2% riconosciuto a VH1, la quale paga poi ai sottoscrittori un interesse del 3,9%; è prevista la retrocessione degli interessi pagati sia da parte della VH1 per 0,3%, sia dai secondi emittenti per 1,5%, in quanto questi ultimi hanno ottenuto di pagare un interesse più basso rispetto ai primi emittenti;
■ costituzione di un pegno irregolare (credit enhancement) di k€ 2.400, depositato presso un conto vincolato; gli interessi che maturano su tali somme sono da utilizzarsi in via prioritaria per pagare le spese dell’operazione (si veda anche quanto descritto nel paragrafo relativo alle Altre attività finanziarie);
■ rispetto dei seguenti covenants finanziari nei confronti del sottoscrittore Bei:
Ebitda/Of > 3,5
Pfn/Ebitda <= 5
Tali parametri sono soggetti a verifica semestrale sulla base delle risultanze del bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2021 tali parametri risultano rispettati.
Veritas spa bilancio 2021364
Il bond emesso nel 2020 di k€ 100.000 ha le seguenti caratteristiche:
■importo nominale da restituire in unica soluzione (bullet) alla scadenza di k€ 100.000;
■collocato nel dicembre 2020 sul mercato regolamentato irlandese (Euronext Dublin) e sottoscritto da investitori qualificati;
■della durata di 7 anni e pertanto con scadenza a dicembre 2027;
■con cedole posticipate annuali da rimborsare a dicembre di ogni anno a un tasso di interesse nominale del 3,25%, soggetto a un possibile aumento (step up) del 0,10% annuo in relazione a uno qualsiasi dei periodi di interesse dal 2024 al 2027 nel caso in cui la società non ottenga un rating o un punteggio ESG di livello predeterminato;
■ il rating o punteggio ESG, ogni anno a partire da novembre 2024, deve essere uno qualsiasi dei seguenti rating o punteggi ambientali, sociali e di governance:
nel caso di EcoVadis, un rating di sostenibilità "Gold" o migliore;
nel caso di ISS, un rating aziendale ESG pari o superiore a "C +"; o
nel caso di Sustainalytics, un rating di rischio ESG inferiore o uguale a 25;
■rispetto dei seguenti covenants finanziari:
Pfn/Pn <= 2
Pfn/Ebitda <= 5
Tali parametri sono soggetti a verifica annuale sulla base delle risultanze del bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2021 tali parametri risultano rispettati.
Il nuovo bond emesso nel dicembre 2021 di k€ 25.000 ha le seguenti caratteristiche:
■durata di 17 anni e pertanto con scadenza a dicembre 2038;
■importo nominale da restituire in rate semestrali di k€ 860 a partire dal 31 dicembre 2024;
■a sottoscrizione privata (private placement) collocato presso investitori professionali infrastrutturali non quotato;
■con cedole posticipate semestrali da rimborsare a giugno e a dicembre di ogni anno a un tasso di interesse nominale del 3,35%;
■rispetto dei seguenti covenants finanziari:
Pfn/Pn <= 2
Pfn/Totale Immobilizzazioni <= 60%
Tali parametri sono soggetti a verifica annuale sulla base delle risultanze del bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2021 tali parametri risultano rispettati.
Il prestito obbligazionario emesso da Veritas nel novembre 2014 per l’importo nominale di k€ 100.000 sul mercato regolamentato irlandese (Euronext Dublin – Ise), giunto a scadenza, è stato rimborsato in data 14 maggio 2021.
Veritas spa bilancio 2021365
I debiti per leasing finanziari vengono dettagliati nella seguente tabella:
data
importo
tasso di
residuo
di cui
di cui a
(in migliaia di euro)
erogazione
originario
interesse
scadenza
31.12.2021
a breve
medio-lungo
Banca Italease
01/03/2007
3.468
3,57%
2022
35
35
0
Fraer leasing
16/04/2018
146
2,75%
2022
9
9
0
De Lage Landen
17/12/2020
300
2,63%
2026
211
50
161
De Lage Landen
29/09/2021
268
2,63%
2026
221
44
177
Iccrea Bancaimpresa
29/10/2018
490
2,50%
2024
222
97
125
Iccrea Bancaimpresa
12/12/2018
77
2,50%
2023
31
16
15
Credemleasing
28/04/2020
820
2,27%
2024
394
166
228
Bnp paribas
25/08/2020
159
1,50%
2025
109
29
80
Bnp paribas
16/09/2020
28
1,50%
2025
19
5
14
Cnh Industrial
22/09/2020
340
2,62%
2025
256
65
191
Bnp paribas
20/11/2020
37
1,51%
2025
27
7
20
Bnp paribas
24/12/2020
68
2,20%
2026
50
12
38
Bnp paribas
18/03/2021
124
2,02%
2026
96
22
74
Komatsu
26/03/2021
159
1,51%
2026
118
27
91
totale leasing
6.484
1.798
584
1.214
I contratto di leasing stipulati nel 2021 si riferiscono tutti a Eco-ricicli Veritas srl e Metalrecycling.
I debiti per leasing operativi sono dettagliati nella seguente tabella:
tasso di
residuo
di cui
di cui a
(in migliaia di euro)
interesse
scadenza
31.12.2021
a breve
medio-lungo
Veritas spa
2,03% – 4,03%
2022-2050
5.833
1.315
4.518
Depuracque servizi srl
2,03% – 3,50%
2022-2026
89
46
43
Lecher ricerche e analisi srl
2,03% – 3,50%
2023
34
19
15
R.I.VE. Recuperi Industriali Venezia srl
2,00%
2023
7
4
3
Ecoprogetto Venezia srl
2,03% – 3,50%
2022-2038
714
362
352
Eco-ricicli Veritas srl
2,03% – 3,50%
2022-2026
1550
497
1053
Asvo spa
2,29% - 3,5%
2024-2031
439
81
358
Metalrecycling Venice srl
2,03% – 3,50%
2023
24
18
6
totale complessivo
8.690
2.342
6.348
Veritas spa bilancio 2021366
24. Fondi rischi e oneri
La tabella che segue evidenzia la movimentazione dei fondi rischi e oneri al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
fondo
post-mortem
discarica
Ca'Rossa
fondo
post-mortem
discarica
Piave Nuovo
fondo
post-mortem
discarica
Centa Taglio
fondo
cause legali
fondo rischi
su partecip.
altri fondi
rischi e oneri
totale
al 31 dicembre 2019
3.504
19.032
10.964
3.191
2.435
37.863
76.989
accantonamenti
565
417
7.100
8.082
altri movimenti
-506
-12.880
-13.386
utilizzi
-443
-298
-1.343
-2.261
-4.345
al 31 dicembre 2020
3.061
19.597
10.160
2.265
2.435
29.822
67.340
accantonamenti
573
6.114
2.646
9.333
altri movimenti
-315
256
-1.555
-1.614
utilizzi
-1.277
-48
-2.265
-3.253
-6.843
al 31 dicembre 2021
1.784
19.855
10.368
6.114
2.435
27.660
68.216
I fondi rischi e oneri aumentano di k€ 876 passando da k€ 67.340 al 31 dicembre 2020 a k€ 68.216 al 31 dicembre 2021.
Di seguito viene fornita una sintetica descrizione della natura dei fondi di maggiore entità.
Fondi post-mortem discariche
Discarica di Ca’ Rossa/Chioggia (Ve)
Il fondo rappresenta lo stanziamento necessario per coprire i costi per il recupero dell’area adibita a discarica, comprensivi di monitoraggio e di smaltimento reflui. Anche in questo esercizio sono proseguite le attività di chiusura dell’impianto.
In seguito al verificarsi di nuove condizioni geotecniche della discarica, emerse in conseguenza del completamento della campagna di indagini iniziata nel 2008, tra l’altro propedeutica anche al rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale, alla presa d’atto delle nuove norme in termini di garanzia finanziaria emanate dalla Regione nel corso del 2012 e infine in base all’esito degli studi effettuati all’Università di Padova, da cui emerge la necessità di ridurre il livello del percolato all’interno del corpo discarica per prevenire problematiche di inquinamento ambientale, la società aveva avviato un processo di aggiornamento delle stime relative ai costi di chiusura e di gestione del post-mortem della discarica di Ca’ Rossa.
Da queste stime preliminari erano emersi potenziali oneri aggiuntivi, riguardanti sia nuove opere da realizzare, sia aggiornamenti delle componenti economiche delle attività post-mortem, per un ammontare di 9,3 ML€.
Gli amministratori, pertanto, avevano avviato una trattativa con il Comune di Chioggia al fine di farsi riconoscere questi potenziali oneri addizionali nei costi annui dei servizi d’igiene ambientale inseriti nei piani finanziari connessi alla definizione della Tares/Tari. La proposta, che ha riguardato l’inserimento di una voce di costo specifica, per tutti gli anni del periodo di gestione post-mortem, a decorrere dall’esercizio 2014, è stata approvata dal Consiglio comunale con delibera n. 62 del 27 giugno 2013.
L’inserimento di tali quote di costo nel calcolo delle tariffe o dei corrispettivi d’igiene ambientale non ha comportato quindi la necessità di procedere ad alcuna integrazione del fondo per il recupero dell’area.
Veritas spa bilancio 2021367
Il piano trentennale di copertura sia dei costi post-mortem, sia dei costi relativi alle opere da realizzare per la chiusura della discarica, copertura assicurata dal fondo oneri stanziato a bilancio e dall’inserimento nei piani finanziari della Tares/Tari, come detto, di una voce specifica, è stato poi modificato mediante un accordo tra la Veritas e il Comune nel febbraio 2016, ma solo con riferimento alle modalità di erogazione del corrispettivo, che per gli anni dal 2015 al 2018 è stato erogato in un’unica soluzione nel 2016 come contributo in conto capitale, lasciando però inalterata la garanzia di copertura totale dei costi nei trent’anni di riferimento. Inoltre, anche per il periodo 2019-2022 è stato deliberato dal Comune l’erogazione di tali quote come contributo in conto capitale al di fuori dei piani finanziari Tari.
L’introduzione del metodo tariffario Mtr da parte di Arera in tema di rifiuti, per il quale i piani finanziari a base della tariffa o del corrispettivo devono essere costruiti in base ai dati consuntivi relativi a secondo esercizio precedente, consentono comunque, anche se con modalità diverse, il recupero all’interno della tariffa o corrispettivo rifiuti degli oneri aggiuntivi non coperti dal fondo.
Discarica di Piave Nuovo – Jesolo (Ve)
Il fondo accantonato rappresenta gli oneri futuri attualizzati che la società dovrà sostenere sia per il post-mortem, sia di quelli da sostenersi per la realizzazione del capping per la discarica di Jesolo, calcolato in base alla perizia di stima redatta da un esperto.
Con l’approvazione in data 9 dicembre 2019 da parte della Città metropolitana di Venezia del progetto di variante, il quale prevede un aumento delle quantità da smaltire autorizzate, ma una riduzione della durata operativa (dal 2030 al 2026), è stato rideterminato il fondo in base al nuovo progetto.
A seguito dell’aggiornamento delle previsioni dei flussi di uscita di cassa per la parte del capping, durante l’esercizio 2021 il fondo è stato nuovamente rideterminato
I nuovi oneri totali ammontano a k€ 23.059, attualizzati al 31 dicembre 2021 a k€ 19.855 con la rilevazione di oneri finanziari per k€ 573 e una rettifica dell’attualizzazione a seguito dell’aggiornamento dei flussi di uscita di cassa del capping per -k€ 315.
Discarica di Centa Taglio – Portogruaro (Ve)
Il fondo accantonato rappresenta lo stanziamento calcolato sulla base delle perizie di stima di aggiornamento annuale, redatte da un esperto.
Il fondo tiene conto degli oneri di ripristino ambientale dei lotti 0, 1 e 2, degli oneri di post-chiusura dei lotti 1 e 2.
Nel corso del 2021 sono stati collaudati i lavori di copertura del lotto 1 e del lotto 2 della discarica di Centa Taglio di Portogruaro e da fine novembre 2021 è iniziato il periodo di post mortem che durerà fino al 2051.
L’ammontare di tale fondo viene adeguatamente attualizzato sulla base della previsione di utilizzo dello stesso, previsione che viene aggiornata annualmente.
Tra gli altri movimenti sono presenti +k€ 402 dovuti alla rilevazione degli oneri finanziari di attualizzazione.
Fondo cause legali
Il fondo cause legali riguarda la capogruppo, e accoglie gli stanziamenti su possibili contenziosi con il personale e con terzi.
Veritas spa bilancio 2021368
Fondo rischi su partecipazioni
Tale fondo accoglie il valore dei rischi sulle partecipazioni detenute, nel caso non ci sia presenza di perdita durevole del valore della partecipazione ma solo un semplice rischio. Il fondo si riferisce alla capogruppo.
In particolare la capogruppo ha uno stanziamento residuo di k€ 1.686 sulla partecipazione in Sifa scpa e di k€ 749 per rischi sulla liquidazione di Mive.
Altri fondi rischi e oneri
Gli altri fondi rischi e oneri riguardano soprattutto la capogruppo.
Si dettagliano di seguito i più significativi.
Fondo per interessi di mora (sentenze Corte dei conti)
Il fondo si riferisce agli interessi di mora rispetto a quanto disposto da alcune sentenze della Corte dei conti, che ha ritenuto non valido l’accordo di regolazione crediti e debiti stipulato da Veritas e il Comune di Venezia nel 2015, e che ha quindi condannato Veritas al pagamento, oltre gli interessi di mora, del debito verso il Comune al 31 dicembre 2014 relativo alla riscossione dei canoni della legge 206/95 e delle concessioni e dei diritti cimiteriali.
In particolare a marzo 2022 la Corte dei Conti di Roma nel giudizio di appello si è espressa stralciando dal giudizio gli importi da riversare precedenti al 1° gennaio 2012, mentre ha ordinato il pagamento degli importi riscossi e non ancora riversati per gli anni 2012-2014 comprensivi quindi degli interessi di mora.
Lo stralcio degli importi antecedenti al 1° gennaio 2012 ha permesso di ridurre il fondo rischi, già nell’esercizio 2021, di k€ 2.287 con la rilevazione in contropartita di una sopravvenienza attiva contabilizzata a conto economico all’interno dei proventi finanziari.
Fondo oneri per fanghi stoccati ma non smaltiti
L’accantonamento a tale fondo si riferisce agli oneri previsti nel prossimo esercizio in merito allo smaltimento dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione in questo esercizio, ma non ancora smaltiti. Nell’attesa dell’avvio allo smaltimento i fanghi vengono messi a dimora nell’area 23 ettari in gestione a Veritas dal luglio 2021 (e precedentemente gestita dalla collegata Sifa).
Fondi rischi su accertamenti fiscali
Tali fondi si riferiscono a rischi relativi ad accertamenti fiscali o similari in via di perfezionamento o già perfezionati, compresi quelli per i quali si è aperto un contenzioso.
Fondo perdite occulte idriche
Il fondo raccoglie, al netto degli utilizzi, le quote addebitate per adesione volontaria agli utenti del servizio idrico dalla capogruppo, utilizzabili a favore degli stessi utenti nel caso si riscontri una effettiva perdita anomala nell’impianto idrico interno dopo il contatore.
Le forme e le modalità di utilizzo del fondo sono normate in un regolamento approvato dal Consiglio di bacino.
Veritas spa bilancio 2021369
Fondo tributo Ici/Imu 2008-2019
Il fondo, pari a k€ 10.849, riferisce al tributo Ici/Imu di Ecoprogetto per gli anni dal 2008 al 2019 in conseguenza alla soccombenza in giudizio sulla causa dibattuta il 7 ottobre 2019 presso la Corte di cassazione, sentenza resa nota il 2 marzo 2020.
La Corte di cassazione, ribaltando a distanza di 8 anni i precedenti dispositivi favorevoli emanati dalla Commissione di 1° (anno 2010) e di 2° grado (anno 2011), stabilendo il classamento dell’intero compendio immobiliare di Fusina nella categoria D/1 rispetto alla E/9 condanna la società Ecoprogetto Venezia srl all’assoggettamento del tributo Ici/Imu a favore del Comune di Venezia.
In conseguenza della sentenza della Cassazione, sono ripresi da giugno 2020 i dibattimenti tributari per gli anni 2008 – 2019 nel frattempo sospesi in attesa proprio del pronunciamento dell’organo giudiziario di terzo grado, promossi dal Comune di Venezia per vedersi riconosciuto il diritto alla riscossione del tributo Ici/Imu.
Gli ultimi sviluppi non sono del tutto definiti sotto il profilo giuridico e delinea un quadro incerto sia sulla entità del tributo dovuto che degli oneri annessi, mancando un netto pronunciamento in relazione agli oneri accessori ed eventualmente da quale anno (la Cassazione non ne parla in sentenza e le ultime sentenze delle Commissioni tributarie emanate a dicembre 2020 non si esprimono) tenuto conto che sino al 2011 in forza ai due giudizi favorevoli la società non era di fatto tenuta all’assolvimento neppure del tributo Ici/Imu.
Inoltre, in attesa della sentenza della Cassazione sono state impedite azioni di diverso orientamento, come aderire a forme agevolative sull’accatastamento dei beni (vedi la cosiddetta “norma sugli imbullonati” emanata con la legge di Stabilità del 2016, o forme di accordo compromissorio introdotte sempre in sede governativa, impossibilitata dal fatto che Ecoprogetto non era legalmente inadempiente).
Supportati dai pareri espressi dai legali che assistono la controllata nei vari gradi di giudizio, l’organo amministrativo ha valutato ragionevolmente probabile e non remota la soccombenza della controllata non solo per la quota del tributo Imu pari a k€ 6.998, già accantonata a fondo nell’esercizio 2019 per tutti gli anni oggetto di giudizio, ma anche delle somme a titolo di oneri annessi riportate negli accertamenti notificati dal Comune di Venezia per gli anni 2008-2019 per k€ 3.852, accantonati nell’esercizio 2020.
Residuano negli altri fondi rischi e oneri del Gruppo stanziamenti a copertura:
■ dei possibili rischi sul pagamento futuro di canoni di concessione di competenza e sulla responsabilità per danni in caso di sinistri;
■ degli oneri futuri sull’urbanizzazione dell’area ex Alcoa a Fusina;
■ degli oneri futuri trasferiti dal Consorzio responsabile bacino veneziano per la sistemazione finale dell’ex discarica di Marcon;
■ degli oneri futuri per le penalità previste dall’art. 34.6 del metodo idrico Mti-3 in tema di pianificazione degli investimenti;
■ degli oneri per le penalità previste dall’art. 29 della delibera Arera in tema di qualità tecnica del servizio idrico integrato
■ di altri rischi minori collegati allo smaltimento rifiuti.
Veritas spa bilancio 2021370
25. Trattamento di fine rapporto
La tabella che segue evidenzia la movimentazione del trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
valore attuale dell'obbligazione all'inizio del periodo
25.438
26.131
valore attuale dell'obbligazione alla data di acquisizione
272
271
valore attuale dell'obbligazione di att. destinate alla dismissione/ cessate
effetto del "curtailment"
costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente
406
400
onere finanziario
21
4
benefici erogati
-2.443
-1.717
perdita (profitto) attuariale sull'obbligazione
-41
349
valore attuale dell'obbligazione a fine del periodo
23.652
25.438
Sulla base dello Ias 19, il Tfr maturato in capo alla capogruppo e alle maggiori società del Gruppo sino al 31 dicembre 2006 è considerato un’obbligazione a benefici definiti dove la passività è valutata sulla base di tecniche attuariali. Il Tfr maturato dall’1 gennaio 2007 è incluso nella categoria dei piani a contribuzione definita, sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di tesoreria presso l’Inps. Il trattamento contabile di tale Tfr è quindi stato assimilato a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura.
Secondo la versione del principio Ias 19 attualmente in vigore, gli utili e le perdite attuariali siano portate direttamente tra le Altre componenti nel conto economico complessivo e ad apposita riserva del patrimonio netto al netto dell’effetto fiscale (al netto dell’effetto fiscale).
Le assunzioni principali usate nella determinazione del valore attuale del Tfr sono di seguito illustrate:
2021
2020
tasso di sconto all’inizio dell’anno
0,32% – 0,82%
-0,07% – 0,43%
tasso atteso degli incrementi retributivi
3% – 4,5%
3% – 4,5%
tasso atteso di turnover dei dipendenti
6,34%
4,67%
vite lavorative medie attese rimanenti dei dipendenti
12
12
Nell’elaborazione del fondo Tfr al 31 dicembre 2021 l’attuario indipendente incaricato ha tenuto conto nell’aggiornamento delle basi tecniche delle informazioni del Gruppo disponibili dal 2003 a oggi. Per i tassi, la curva prescelta è stata determinata sulla base di un paniere di titoli di rating AA (tassi EU Corporate AA di tipo Iboxx – soli ZCB), in continuità con l’anno precedente. I valori della curva sono stati aggiornati al 31 dicembre 2021.
Rispetto ai valori del 31 dicembre 2020 si registra un calo su tutte le durate e dall’analisi delle perdite attuariali emerge che la componente di maggior rilievo è quella legata alla modifica delle ipotesi finanziarie, a seguito appunto dell’aggiornamento dei tassi di attualizzazione alla data di valutazione.
Veritas spa bilancio 2021371
26.Debiti verso enti soci
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai debiti verso enti soci al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
debiti verso Comune di Venezia
61.012
3.850
41.880
4.147
debiti verso Comuni con quota super. al 10%
debiti verso Comuni con quota infer. al 10%
22.177
5.526
23.065
5.807
totale debiti verso enti soci
83.189
9.376
64.946
9.954
Non sono presenti attualmente soci con quote di possesso superiore al 10% e inferiore al 50%.
I debiti verso comuni soci aumentano complessivamente per k€ 17.665; i debiti entro l’esercizio si incrementano per k€ 18.243 mentre quelli oltre l’esercizio si riducono per k€ 578.
La variazione relativa alla parte entro l’esercizio riguarda principalmente l’aumento dei debiti per riscossione Tares e Tari.
Complessivamente i debiti verso enti soci relativi agli importi riscossi a titolo di tributo Tari e Tares comprensivi di addizionale provinciale Tefa e altre voci accessorie, e non ancora riversati ai Comuni, ammontano a k€ 54.715 (nel 2020 pari a k€ 32.043).
I debiti con scadenza oltre i 12 mesi si riferiscono principalmente a leasing operativi.
Il totale del debito derivante dall’applicazione del principio contabile Ifrs 16 è pari a k€ 9.541 (di cui k€ 769 a breve); i diritti all’uso sottostanti a tale debito si riferiscono in particolar modo alle opere costruite dai Comuni per il servizio idrico integrato e per i quali la capogruppo Veritas ristora le rate dei mutui accesi a tal fine ai Comuni. La durata della vita utile di tali diritti è stata stimata fino al 2038, ovvero pari all’attuale scadenza dell’affidamento del servizio idrico integrato deliberato dal Consiglio di bacino laguna di Venezia.
Di seguito si riporta il dettaglio dei debiti verso il Comune di Venezia:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
debiti per concessioni cimiteriali
777
785
anticipi netti per lavori in corso su ordinazione
3.266
108
debiti per legge 206/95
3.070
2.782
debiti per riscossione Tari/Tares
36.399
14.582
debiti per leasing operativi
297
3.850
293
4.147
debiti per riconoscimenti accordo 2015*
16.821
22.427
altri debiti
382
903
totale debiti verso Comune di Venezia
61.012
3.850
41.880
4.147
* Comprensivo del debito per canoni legge 206/95 e concessioni cimiteriali residuo al 31 dicembre 2014 per k€ 15.539.
Gli anticipi netti per lavori in corso su ordinazione si riferiscono agli importi incassati a titolo di anticipo dalla società per l’esecuzione di opere e forniture commissionate al Comune di Venezia (pari a k€ 17.613) al netto dei lavori già eseguiti (per k€ 14.347), e si riferiscono quasi totalmente alle commesse per lavori pubblici acquisite nel 2021 dal ramo di azienda di Insula.
Veritas spa bilancio 2021372
27. Debiti verso società collegate
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai debiti verso società collegate congiunto al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
31.12.2021
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2020
(in migliaia di euro)
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
debiti verso Sifa scpa
3.423
1.363
debiti verso Insula spa
648
debiti verso Vier scarl
127
140
debiti verso OMD srl
4.922
31
debiti verso Veritas Conegliano srl
153
2.191
235
2.243
totale debiti verso società collegate
8.625
2.222
2.386
2.243
Tale voce registra un incremento complessivo pari a k€ 6.218, principalmente per effetto dell’incremento dei debiti verso Sifa (+k€ 2.060) e dell’incremento dei debiti verso OMD che l’anno precedente non era società collegata ma soggetto terzo (+k€ 4.953).
I debiti verso Insula sono azzerati per la loro riclassifica a seguito del recesso di Veritas dalla compagine societaria.
I debiti verso Veritas Conegliano oltre i 12 mesi si riferiscono al leasing operativo riguardante la gestione del forno crematorio di Conegliano.
Veritas spa bilancio 2021373
28.Altre passività non correnti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative alle altre passività correnti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
depositi cauzionali da clienti - Sii
11.830
12.036
anticipi su consumi
202
202
altri debiti a lungo
9.901
11.410
totale altre passività non correnti
21.933
23.648
Tale voce include i depositi cauzionali a fronte delle utenze relative al servizio idrico integrato e gli anticipi su consumi. I depositi cauzionali per utenze del Sii, a partire dall’1 giugno 2014 maturano interessi, in base a quanto previsto dalla delibera 86/2013/R/idr dell’Aeegsi, la quale ha stabilito l’applicazione degli interessi legali in fase di cessazione del contratto ovvero quando viene restituito il deposito.
Negli altri debiti a lungo termine la capogruppo ha iscritto i contributi in conto impianti richiesti o già incassati in via anticipata relativi a opere ancora da realizzare (k€ 7.452).
Veritas spa bilancio 2021374
29. Debiti commerciali
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai debiti commerciali al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
debiti commerciali
97.942
92.755
debiti verso parti correlate
2.377
4.677
debiti verso soggetti controllati dal Comune di Venezia
2.053
301
totale debiti commerciali
102.372
97.733
I debiti commerciali normalmente non producono interessi e sono generalmente regolati dai 60 ai 150 giorni.
La parte dei debiti commerciali relativa alle fatture da ricevere della capogruppo al 31 dicembre 2021 è pari a k€ 23.278.
Veritas spa bilancio 2021375
30. Strumenti finanziari derivati
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative agli strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
tipologia
istituto bancario
note
nozionale residuo
valore equo attività
valore equo passività
valore equo attività
valore equo passività
Irs
Unicredit 2017
a)
6.066
-56
-134
Interest rate
Bpm 2017
b)
3.142
0
0
Interest rate
Bpm 2019
c)
2.562
2
1
Irs
Ubi 2019
d)
9.792
-23
-120
Irs
Bper 2019
e)
6.131
-34
-93
Irs
Bpm 2020
f)
19.000
-8
-227
Irs
Bnl 2020
g)
19.000
-3
-230
Irs
Intesa San Paolo 2018
h)
700
-6
-12
Irs
Intesa San Paolo 2020
i)
5.856
5
-52
Irs
BNL 2021
l)
11.000
18
Irs
BPM 2021
m)
4.500
6
Irs
Unicredit 2021
n)
4.500
6
totale strumenti finanziari derivati
92.249
37
-130
1
-868
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo ha in essere:
a.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato l’1 giugno 2017 dalla capogruppo con Unicredit a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 30 giugno 2024, acceso con la stessa Unicredit per k€ 15.000. Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 6.066, pari allo 0,29% annuo. Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -56;
b.un contratto di tipo interest rate option, stipulato il 30 maggio 2017 dalla capogruppo con Banco Bpm a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo acceso con la stessa Banco Bpm per k€ 10.000. Il contratto aveva previsto il pagamento di un premio unico anticipato, calcolato sul valore nozionale iniziale dell’operazione (ovvero l’importo erogato del mutuo) pari a k€ 125. Tale contratto ha un valore di mercato al 31 dicembre 2021 pari a k€ 0. Il finanziamento sottostante scade il 30 giugno 2023;
c.un contratto di tipo interest rate option, stipulato l’8 maggio 2019 dalla capogruppo con Banco Bpm a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo acceso con la stessa Banco Bpm per k€ 5.000. Il contratto aveva previsto il pagamento di un premio unico anticipato, calcolato sul valore nozionale iniziale dell’operazione (ovvero l’importo erogato del mutuo) pari a k€ 27. Tale contratto ha un valore di mercato al 31 dicembre 2021 pari a k€ 2. Il finanziamento sottostante scade il 30 giugno 2024;
d.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 20 giugno 2019 dalla capogruppo con Ubi Banca a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 19 giugno 2025, acceso con la stessa Ubi Banca per k€ 15.000. Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 9.792, pari allo -0,12% annuo. Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -23;
e.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 31 ottobre 2019 dalla capogruppo con Bper a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 31 ottobre 2023, acceso con la stessa Bper Banca per k€ 10.000. A tale contratto non si paga un premio in quanto il pagamento di tale premio è stato fissato al tasso Irs a 5 anni al 31 ottobre 2019, che in quel momento era pari allo 0,00%. Tale contratto di interest
Veritas spa bilancio 2021376
rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -34;
f.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 12 novembre 2020 dalla capogruppo con Banco Bpm a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 30 settembre 2026, acceso con la stessa Bpm per k€ 20.000 (in co-finanziamento con Bnl per un totale di k€ 40.000). Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 19.000, pari allo -0,16% annuo. Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -8;
g.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 12 novembre 2020 dalla capogruppo con Bnl a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 30 settembre 2026, acceso con la stessa Bnl per k€ 20.000 (in co-finanziamento con Bpm per un totale di k€ 40.000). Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 19.000, pari allo -0,16% annuo. Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo negativo al 31 dicembre 2021 di k€ -3.
h.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 28 novembre 2018 da Depuracque servizi srl con Intesa Sanpaolo a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo acceso con Mediocredito Italiano in pari data per k€ 2.000. Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 700. Tale contratto ha un valore di mercato negativo al 31 dicembre 2021 pari a k€ -6. Il finanziamento sottostante scade il 30 settembre 2023.
i.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 29 maggio 2020 da Rive srl con Intesa Sanpaolo a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo acceso con Intesa San Paolo in pari data per k€ 6.200. Il contratto prevede il pagamento di un premio sul valore nozionale residuo, che al 31 dicembre 2021 ammonta a k€ 5.856. Tale contratto ha un valore di mercato positivo al 31 dicembre 2021 pari a k€ 5. Il finanziamento sottostante scade il 31 marzo 2026.
l.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 28 luglio 2021 da Ecoprogetto con Banca Nazionale del Lavoro a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 30 giugno 2027, acceso con la stessa banca per k€ 11.000 (in co-finanziamento con Unicredit e Banco Bpm per un totale di k€ 20.000). Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo positivo al 31 dicembre 2021 di k€ 18;
m.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 28 luglio 2021 da Ecoprogetto con Banco BPM a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 30 giugno 2027, acceso con la stessa banca per k€ 4.500 (in co-finanziamento con Banca Nazionale del Lavoro e Unicredit per un totale di k€ 20.000). Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo positivo al 31 dicembre 2021 di k€ 6;
n.un contratto di tipo interest rate swap, stipulato il 28 luglio 2021 da Ecoprogetto con Banca Unicredit a copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse correlati al mutuo passivo, con scadenza 30 giugno 2027, acceso con la stessa banca per k€ 4.500 (in co-finanziamento con Banca Nazionale del Lavoro e Banco BPM per un totale di k€ 20.000). Tale contratto di interest rate swap ha un valore equo positivo al 31 dicembre 2021 di k€ 6.
Per gli strumenti derivati descritti ai punti f), g), h), i), l), m), n), dopo la verifica delle loro caratteristiche di copertura dei rischi connessi a variazioni dei tassi di interesse, sono stati contabilizzati secondo la tecnica del c.d. hedge accounting ed è stata perciò iscritta una riserva positiva a patrimonio netto, pari al valore equo al netto dell’effetto fiscale, per k€ 434.
Veritas spa bilancio 2021377
31. Altre passività correnti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative alle altre passività correnti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
anticipi da clienti
1.816
1.915
debiti verso il personale
14.818
14.088
debiti verso istituti di previdenza
7.708
8.065
debiti per addizionali e accise
3.483
3.592
debiti verso erario per ritenute Irpef
4.853
4.428
debiti verso erario per Iva
309
186
ratei e risconti passivi
372
411
altri debiti
4.633
5.559
totale altre passività correnti
37.992
38.244
I debiti verso il personale si riferiscono ai debiti per ferie e permessi maturati e non goduti dai dipendenti alle date di riferimento, oltre al debito a fronte del premio di produzione che viene solitamente liquidato dal Gruppo entro la fine del semestre successivo all’esercizio. Questi debiti sono comprensivi dei relativi contributi.
All’interno dei debiti per addizionali e accise è presente il debito verso la Città metropolitana di Venezia e la Provincia di Treviso per riscossione dell’addizione provinciale (cosiddetto Tefa) sulle tariffe d’igiene ambientale (Tia1, Tia2, Tares corrispettivo e Tarip); riguarda la capogruppo e Asvo spa.
Il debito verso erario per Iva si incrementa di k€ 123; le società del Gruppo sono soggette all’applicazione del regime Iva dello split payment sugli acquisti, che prevede che l’Iva riscossa dal fornitore sia versata direttamente all’erario dal cliente.
Negli altri debiti inoltre sono iscritti doppi incassi da restituire da parte della capogruppo per k€ 1.712.
Veritas spa bilancio 2021378
32. Debiti per imposte correnti
La tabella che segue evidenzia le informazioni relative ai debiti per imposte correnti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
debiti per Ires
23
47
debiti per Irap
10
20
altri debiti tributari
156
91
totale debiti per imposte correnti
189
158
I debiti per Ires e Irap corrispondono alla differenza tra le imposte di competenza dell’esercizio e gli acconti d’imposta versati, se tale differenza è positiva.
Per il debito Ires si ricorda che la capogruppo e alcune società controllate hanno aderito al consolidato fiscale nazionale.
La capogruppo in questo esercizio, così come nel 2020, apporta differenze negative e pertanto iscrive solo crediti per imposte correnti.
Veritas spa bilancio 2021379
33. Ricavi delle vendite e dei servizi
(in migliaia di euro)
2021
2020
ricavi da tariffa acqua e fognatura
121.084
119.314
ricavi da tariffa igiene ambientale
36.446
29.887
ricavi da servizi istituzionali
168.970
163.711
ricavi da servizi a terzi
97.128
85.357
ricavi da vendita energia elettrica/fotovoltaico
115
vendita materie prime,sussid., semilav.beni mobili
11.050
7.576
variazione lavori in corso su ordinazione
7.292
5.286
variazione delle rimanenze in corso di lavorazione
1.954
718
totale ricavi delle vendite e servizi
443.924
411.964
I ricavi derivanti dalle vendite e dalle prestazioni di servizi ammontano a k€ 443.924 con un incremento di k€ 31.960 rispetto al precedente esercizio.
I ricavi relativi alla tariffa idrica ammontano a k€ 121.084 con un incremento rispetto al precedente esercizio di k€ 1.770.
Tali ricavi riguardano i servizi resi nei 36 comuni nell’area metropolitana di Venezia e della provincia di Treviso all’interno dell’ambito territoriale idrico Laguna di Venezia.
La tariffa idrica dell’esercizio 2021 è stata applicata, in base al Vrg deliberato dal Consiglio di bacino il 17 dicembre 2020, poi ratificato con modifiche da Arera il 9 febbraio 2021, il quale ha previsto, su base 2020 un incremento tariffario del 1,6%.
Con l’adeguamento dei ricavi al Vrg relativo all’esercizio 2021 per la capogruppo è stato necessario contabilizzare conguagli positivi per k€ 9.311.
Sono stati inoltre contabilizzati conguagli negativi a rettifica di quanto calcolato negli anni precedenti per -k€ 541.
I ricavi da tariffa d’igiene ambientale, che ammontano a k€ 36.446, si riferiscono all’applicazione della tariffa puntuale Tarip da parte della capogruppo e aumentano di k€ 6.559 rispetto al precedente esercizio.
I ricavi da servizi istituzionali nel 2021 sono pari a k€ 168.970 e aumentano rispetto al 2020 di k€ 5.259.
All’interno di questi ultimi sono compresi anche i corrispettivi comunali d’igiene ambientale per i Comuni a tributo. Pertanto i ricavi per il servizio di igiene ambientale (tariffa e corrispettivi comunali sommati insieme) ammontano a k€ 205.416, con un incremento complessivo rispetto all’esercizio precedente di k€ 11.818.
Tale incremento è da iscriversi principalmente al riconoscimento alla capogruppo di ulteriori conguagli non iscritti negli esercizi precedenti per +k€ 3.275, e all’aumento tariffario medio relativo ai Pef 2021 che si è attestato al 2,1% (+k€ 3.585).
Asvo invece si è iscritta un conguaglio tariffario per k€ 1.130 come riconoscimento per copertura di maggiori costi di smaltimento del rifiuto secco.
Si ricorda infatti che per le tariffe e i corrispettivi d’igiene ambientale è entrato in vigore il nuovo metodo tariffario (Mtr) e il nuovo metodo si applica a partire dalle tariffe per il 2020.
Veritas spa bilancio 2021380
Di seguito si fornisce il dettaglio dei ricavi da servizi a terzi:
(in migliaia di euro)
2021
2020
ricavi per servizi e lavori su aree verdi
14
36
ricavi da consorzi di filiera (Conai)
243
290
ricavi per noleggi
1.915
1.781
ricavi da attività di depurazione e reflui
12.671
12.120
ricavi da servizio di smaltimento rifiuti
6.268
4.535
ricavi da smaltimento della parte differenziale del rifiuto
24.126
20.073
ricavi da servizi di cleaning e servizi igienici
54
23
ricavi da consulenze
4.123
3.953
ricavi per gestione imp. c/terzi
19.716
18.424
ricavi da bonifica terreni
1.333
1.378
ricavi da servizi cimiteriali
5.487
5.223
ricavi da manutenzioni e allacciamenti servizio idrico
1.247
1.076
ricavi da gestione calore
4.672
3.416
ricavi da vendita energia elettrica
752
36
altri ricavi da servizi a terzi
14.308
12.793
ricavi minori
199
200
totale ricavi da servizi a terzi
97.128
85.357
Tali ricavi registrano una variazione in aumento di k€ 11.771.
Tra le principali variazioni si segnalano l’aumento per ricavi da smaltimento rifiuti (+k€ 1.733) e della parte differenziale del rifiuto (+k€ 4.052), l’aumento degli altri ricavi da servizi a terzi (+k€ 1.515) e l’aumento dei ricavi per la gestione impianti per conto terzi (+k€ 1.292).
Veritas spa bilancio 2021381
34. Altri proventi
(in migliaia di euro)
2021
2020
locazioni attive e concessioni
1.017
979
plusvalenze da cessioni di beni
311
2.085
rimborsi assicurativi
1.629
356
rimborso di costi
1.879
1.280
personale in distacco
160
161
altri ricavi e proventi
3.815
8.312
rivalutazione su immobilizzazioni
229
124
contributi in c/esercizio
1.605
1.458
sopravvenienze attive ordinarie
618
826
totale altri proventi
11.263
15.581
Gli altri proventi registrano un complessivo decremento di k€ 4.318 rispetto allo scorso esercizio.
Il decremento è riferibile prevalentemente ai ricavi non ricorrenti iscritti nello scorso esercizio sia a sopravvenienze attive a seguito di storni di fondi rischi e oneri di Veritas che a plusvalenze su cessione di beni di Veritas ed Eco-ricicli.
Le locazioni attive e concessione fanno riferimento a porzioni di immobili (iscritte tra i servizi in concessione) date in locazione che generano ricavi per k€ 783 per Veritas e immobili dati in locazione (iscritti tra le immobilizzazioni materiali) che generano ricavi da terzi per k€ 162 per la capogruppo, per k€ 54 per Ecoprogetto Venezia srl e per k€ 18 per Metalrecycling srl (si rimanda alla nota 2.3 paragrafo Leasing).
Veritas spa bilancio 2021382
35.Costi per consumi di materie prime, sussidiarie e di consumo
(in migliaia di euro)
2021
2020
costi capitalizzati su consumi materie prime,sussid.,consumo
-2.943
-1.931
acqua potabile
20
23
acquisto materiali
10.003
10.704
combustibili, carburanti e lubrificanti
9.344
7.371
materiali di consumo e per manutenzioni e riparazioni ordinarie
21.411
17.196
accant.al fondo sval.magazzino
155
variazione delle rimanenze materie prime di consumo e merci
-395
23
totale costi per consumi materie prime, di consumo e sussidiarie
37.595
33.386
I costi per materie prime e di consumo aumentano di k€ 4.209 rispetto all’esercizio precedente.
In particolare le variazioni più significative hanno riguardato l’aumento dei materiali di consumo e per manutenzioni e riparazioni che comprendono i reagenti (+k€ 4.215) e dei combustibili, carburanti e lubrificanti (+k€ 1.973).
Veritas spa bilancio 2021383
36.Costi per servizi
(in migliaia di euro)
2021
2020
costi capitalizzati per servizi
-3.223
-4.540
lavori e manutenzioni
31.294
28.030
servizi industriali
11.454
10.651
utenze
28.465
22.959
servizi operativi
56.687
55.005
servizi generali
24.592
21.262
organi societari
782
848
totale costi per servizi
150.051
134.215
I costi per servizi aumentano complessivamente di k€ 15.836 rispetto all’esercizio precedente.
Tale variazione è dovuta principalmente all’incremento dei costi per utenze (+k€ 5.506), dei costi per lavori e manutenzioni (+k€ 3.264) e dei costi per servizi generali (+k€ 3.330).
I lavori e manutenzioni si riferiscono a manutenzioni ordinarie del patrimonio aziendale e ad attività della divisione di ingegneria, prevalentemente rivolta alla costruzione di reti e idriche e fognarie; per la capogruppo si incrementano di k€ 2.816.
Le Spese per utenze della capogruppo ammontano a k€ 25.544 e aumentano di k€ 5.709 rispetto al precedente esercizio. La voce più significativa riguarda l’approvvigionamento di energia elettrica con un valore di k€ 22.417. Tale costo ha subito un aumento rispetto all’esercizio 2020 per k€ 5.510, riferibile al generale aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia elettrica in particolare, registratosi nell’ultimo periodo dell’esercizio come ulteriore conseguenza degli effetti nell’economia mondiale dell’emergenza sanitaria.
Si segnala che tra i Servizi operativi la capogruppo ha stanziato un accantonamento al fondo oneri futuri da sostenere nell’esercizio successivo per lo smaltimento dei fanghi prodotti in questo esercizio dalla depurazione dei reflui (k€ 1.745).
Gli organi societari comprendono i compensi riferiti ad amministratori, sindaci e componenti degli organismi di vigilanza.
È politica della capogruppo fare in modo che eventuali assegnazioni di incarichi di membri del consiglio d’amministrazione di Veritas nelle società controllate siano non retribuite. Pertanto, il compenso complessivo dei membri del consiglio d’amministrazione di Veritas, pari a k€ 187, corrisponde anche all’intero ammontare degli emolumenti corrisposti dal Gruppo agli amministratori di Veritas.
Veritas spa bilancio 2021384
37. Costi godimento beni di terzi
(in migliaia di euro)
2021
2020
costi capitalizzati per godimento beni di terzi
-10
-1.846
canoni di noleggio
3.201
2.714
canoni di affitto e locazioni passive
169
1.970
canoni di concessione
1.027
1.094
altro
1.086
2.072
totale costi godimento beni di terzi
5.473
6.004
I costi di godimento dei beni di terzi diminuiscono complessivamente, rispetto l’esercizio precedente, per k€ 531.
Tali costi riguardano i canoni di competenza di leasing operativi che non rientrano nell’ambito di applicazione del principio contabile Ifrs 16, in vigore dall’esercizio 2019.
Veritas spa bilancio 2021385
38.Costo del personale
(in migliaia di euro)
2021
2020
costi capitalizzati per il personale
-5.281
-6.471
salari e stipendi
127.230
122.977
oneri sociali
41.280
40.229
trattamento di fine rapporto
8.137
7.939
trattamento di quiescenza e simili
46
46
altri costi
1.383
-531
totale costo del personale
172.795
164.189
Si registra un aumento complessivo di k€ 8.606.
Tale incremento è imputabile a maggiori costi per l’applicazione dei rinnovi contrattuali e l’effetto del godimento di ferie, permessi e altre assenze retribuite rispetto al 2020, oltre che all’incremento della rivalutazione del Tfr determinato dagli indici Istat più elevati rispetto agli anni precedenti, tenendo comunque conto che le dinamiche eccezionali subite da tali costi nell’esercizio precedente, a causa dell’emergenza sanitaria, rende difficilmente confrontabile i due esercizi.
Nella tabella che segue, si riporta la movimentazione registrata nel corso dell’esercizio dal personale dipendente del Gruppo, suddiviso per categoria, espressa in numero medio equivalente full-time.
organico medio annuo f.t.e.
2021
2020
variazioni
dirigenti
22,31
23,50
-1,19
quadri
85,00
84,15
0,85
impiegati
1.020,10
982,40
37,70
operai
2.271,16
2.280,04
-8,88
totale organico medio
3.398,57
3.370,09
28,48
Veritas spa bilancio 2021386
39. Altri costi operativi
Gli altri costi operativi ammontano a k€ 15.502 e decrementano di k€ 6.856 rispetto al precedente esercizio.
(in migliaia di euro)
2021
2020
accantonamenti per svalutazione crediti
901
8.084
accantonamenti per interessi di mora
13
2
accantonamenti per rischi e oneri
6.996
6.016
contributi associativi e altri contributi
765
748
spese di funzionamento Ato
603
609
tributo speciale discariche
255
274
imposte, tasse e tributi locali
3.662
2.942
perdite su crediti
928
2.001
minusvalenze su cessioni di beni
665
300
altri oneri minori
587
442
sopravvenienze passive ordinarie
110
901
sanzioni e indennità risarcitorie
17
39
totale altri costi operativi
15.502
22.358
Gli accantonamenti per svalutazione crediti diminuiscono di k€ 7.183 a seguito dell’aggiornamento in diminuzione degli indici previsionali di insolvenza elaborati lo scorso esercizio, che teneva conto della maggior insolvenza prevista dagli effetti dell’emergenza sanitaria, e il tutto basato sulla verifica in questo esercizio dell’andamento degli incassi da bollettazione, riscontrata quindi migliore rispetto le previsioni dello scorso esercizio.
L’aumento negli Accantonamenti per rischi e oneri per k€ 980 è dovuta principalmente all’accantonamento effettuato l’anno precedente dalla controllata Ecoprogetto (-k€ 3.852) e all’accantonamento effettuato nell’esercizio da parte della capogruppo aumentano per k€ 4.658, questa variazione è dovuta principalmente a maggiori accantonamenti al fondo vertenze in corso (+k€ 5.697) e minori accantonamenti per penalità regolatorie idriche (-k€ 384).
Le perdite su crediti sono tutte ascrivibili alla capogruppo e esclusivamente alla stralcio dei crediti Tia1 per i quali è previsto che il rischio di insolvenza sia a carico dei Comuni, stante l’accertata natura tributaria della tariffa. Pertanto anche in questo esercizio è stato iscritto un pari importo all’interno dei ricavi per il servizio di igiene ambientale (da tariffa e da corrispettivo comunale) in quanto tale perdita verrà coperta all’interno dei piani finanziari di igiene ambientale.
Veritas spa bilancio 2021387
40. Ammortamenti e svalutazioni
Il valore degli ammortamenti e svalutazioni ammonta a k€ 50.528 rispetto a k€ 46.614 dell’esercizio 2020, con un incremento di totali k€ 3.914.
Il valore degli ammortamenti è stato ridotto della quota annua dei contributi in conto impianti, così come il valore delle immobilizzazioni materiali è stato ridotto del valore dei contributi erogati.
(in migliaia di euro)
2021
2020
ammortamento attività immateriali
4.804
4.680
ammortamento servizi in concessione
19.781
18.821
ammortamento immobilizzazioni materiali
33.749
29.048
ammortamento investimenti immobiliari
3
3
altre svalutazioni delle immobilizzazioni
-11
-21
perdite di valore su immobilizzazioni immateriali
6
perdite di valore su immobilizzazioni materiali
123
1.471
contributi in conto impianti
-7.927
-7.388
totale ammortamenti e svalutazioni
50.528
46.614
Veritas spa bilancio 2021388
41.Quota di pertinenza del risultato di partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
La quota di pertinenza del risultato di partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è complessivamente positiva per k€ 839 e tiene conto del risultato d’esercizio, di svalutazioni e rivalutazioni delle società collegate, contabilizzate nell’esercizio.
Veritas spa bilancio 2021389
42. Oneri e proventi finanziari
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari ammontano complessivamente a k€ 14.921 rispetto a k€ 13.144 dell’esercizio 2020, con un incremento di k€ 1.777.
Le principali variazioni si riferiscono agli oneri finanziari verso banche per finanziamenti a medio-lungo termine (+k€ 1.939) e agli oneri finanziari su operazioni di factoring (-k€ 628).
Gli oneri finanziari al servizio del debito finanziario, ovvero verso banche, operazioni di factoring e sull’utilizzo di altri strumenti finanziari (compreso i titoli obbligazionari) ammontano a k€ 11.232 con un’incidenza media del tasso di interesse intorno al 4,73% (nel 2020 si attestava al 4,55%).
Gli oneri finanziari comprendono per k€ 1.006 gli oneri finanziari di attualizzazione dei debiti, con particolare riferimento al Tfr (k€ 21), ai debiti finanziari verso enti controllanti (k€ 10), al fondo post-mortem della discarica di Jesolo di Alisea, ora in Veritas (k€ 573) e alla discarica di Centa Taglio gestita da Asvo (k€ 402).
Di seguito la tabella riassuntiva:
(in migliaia di euro)
2021
2020
oneri finanziari da imprese controllanti
22
interessi passivi verso banche per scoperti di conto corrente
198
241
interessi passivi verso banche per finanziam. a medio-lungo termine
4.981
3.042
oneri finanziari per leasing e contratti di noleggio
779
704
oneri per valutazione a valore equo dei derivati
363
268
oneri finanziari da altre attualizzazioni
975
1.114
oneri finanziari da attualizzazione da impr.controllanti
10
11
oneri finanziari da attualizzazione TFR
21
4
oneri finanziari su operazioni di factoring
309
937
interessi passivi su obbligazioni
5.372
5.111
svalutazioni di partecipazioni
41
altri oneri finanziari
1.891
1.671
totale oneri finanziari
14.921
13.144
Proventi finanziari
I proventi finanziari ammontano a k€ 4.234 rispetto a k€ 883 del precedente esercizio, con un incremento di complessivi k€ 3.351.
Di seguito la tabella riassuntiva:
(in migliaia di euro)
2021
2020
interessi attivi verso banche
90
144
valutazione a valore equo dei derivati
234
19
interessi di mora e dilazione
92
179
proventi finanziari da collegate
350
247
proventi finanzari da attualizzazione verso Sifa
178
163
proventi finanziari da altre attualizzazioni
47
110
proventi finanziari diversi
altri proventi finanziari
3.183
21
proventi da partecipazioni (rivalutazioni)
60
totale proventi finanziari
4.234
883
Veritas spa bilancio 2021390
All’interno della voce altri proventi finanziari si segnala l’iscrizione da parte della capogruppo della sopravvenienza attiva per k€ 2.287 derivante dalla riduzione del fondo rischi per pagamento interessi di mora riguardante il contenzioso davanti la Corte dei Conti per la riscossione del canone L. 206/95 e delle concessioni cimiteriali a seguito del deposito delle sentenze di appello.
Inoltre sempre sulla stessa voce sono presenti gli interessi di mora attivi per k€ 842 incassati dall’Agenzia delle entrate a seguito del rimborso del credito fiscale per la presentazione nel 2013 dell’istanza di recupero Ires per la deduzione Irap del costo del lavoro di Veritas.
I proventi verso Sifa (k€ 178) riguardano i proventi da attualizzazione dei crediti finanziari sorti nell’esercizio 2016 a seguito della firma dei nuovi patti parasociali tra i soci di Sifa e sono stati rivisti sulla base del piano di rientro garantito dalla collegata.
Veritas spa bilancio 2021391
43.Imposte dell’esercizio
La tabella che segue mostra la riconciliazione tra le imposte sul reddito (Ires) applicabili all’utile ante imposte del Gruppo, utilizzando l’aliquota in vigore, rispetto all’aliquota effettiva, per il periodo chiuso al 31 dicembre 2021:
(in migliaia di euro)
2021
2020
aliquota ordinaria applicabile
24,00%
24,00%
risultato prima delle imposte
13.395
8.563
onere (provento) fiscale teorico
3.215
2.055
rettifiche rispetto alle imposte dell'esercizio precedente
-244
-35
svalutazione e rettifiche delle imposte anticipate iscritte nell'es. precedente
21
354
iscrizione delle imposte anticipate su differenze temporanee sorte in esercizi precedenti
31
-5
cancellazione imposte differite sorte in esercizi precedenti a seguito di riallineamento fiscale
-1.845
mancata iscrizione delle imposte anticipate su perdite fiscali dell'esercizio su differenze temporanee
103
103
mancata iscrizione delle imposte anticipate/differite dell'esercizio su differenze temporanee
-90
(proventi)/oneri da consolidato fiscale
affrancamenti disallineamenti fiscali, al netto dell'imposta sostitutiva
84
redditi esenti / agevolazioni / non imponibili
-1.783
-1.473
costi non deducibili
634
1.296
altre differenze permanenti
-32
-21
onere fiscale effettivo Ires
94
2.274
imposte correnti
842
1.906
imposte differite (anticipate)
-505
403
imposte esercizi precedenti
-559
-35
imposta sostitutiva
316
(proventi)/oneri da consolidato fiscale
onere (provento) fiscale effettivo Ires
94
2.274
imposte correnti locali (Irap)
1.089
1.461
imposte differite (anticipate) locali
-260
225
imposte esercizi precedenti locali
-122
-81
onere (provento) fiscale effettivo imposte locali
707
1.605
totale onere (provento) fiscale effettivo
801
3.879
Si segnala che l’aliquota Irap corrente della capogruppo e di Asvo spa è pari al 4,2% (aliquota specifica per le imprese titolari di concessioni per la gestione di servizi e opere pubbliche).
Veritas spa bilancio 2021392
Le imposte anticipate e differite relative ai due esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020 sono le seguenti:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
fondo svalutazione crediti
4.960
4.706
fondo rischi e oneri
8.457
10.092
fondo svalutazione magazzino
148
104
svalutazione immobilizzazioni
279
723
spese di manutenzione
407
421
differenza ammortamenti civili
9.588
9.424
altri costi deducibili in esercizi successivi
538
595
adeguamento al fair value strumenti derivati
3
110
bonus aggregazioni aziendali
235
313
storno plusvalenze su operzioni infragruppo
37
altre minori
11
86
interessi passivi deducibili in futuro (rol)
48
23
perdite fiscali
131
786
attualizzazione Tfr
701
143
totale attività per imposte anticipate
25.506
27.563
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
interessi di mora non imponibili
254
500
ricavi non imponibili
1.776
1.872
cespite discarica
1.491
altre variazioni temporanee
-586
24
maggior valore allocato sulle immobilizzazioni
1.217
2.060
beni in leasing
1.523
1.622
scorporo terreni
64
totale passività per imposte differite
4.184
7.633
Si segnala che in questo esercizio il Gruppo ha optato per il riallineamento fiscale previsto dall’art. 110 co. 7 del Dl 104/2020, il quale, a fronte di un pagamento di un’imposta sostitutiva del 3% sui valori da riallineare, pari k€ 316, ha permesso la riduzione del debito per imposte differite per k€ 2.151 e conseguentemente la registrazione di tale beneficio a conto economico.
Si evidenzia che la capogruppo Veritas spa e la maggior parte delle società controllate hanno esercitato congiuntamente l’opzione per la tassazione di Gruppo ai sensi del Testo unico delle imposte sui redditi. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci fra la società consolidante e le altre società aderenti, sono definiti in uno specifico accordo di consolidamento.
La determinazione dei crediti per imposte anticipate si basa sulle ragionevoli prospettive di imponibilità fiscale degli esercizi futuri.
Veritas spa bilancio 2021393
44.Impegni e rischi
Impegni da leasing operativo – Gruppo come locatore
Il Gruppo ha stipulato contratti di leasing commerciale al fine di valorizzare le attrezzature e gli immobili dislocati nel territorio. Questi leasing non rescindibili hanno una durata residua compresa tra i 5 e i 10 anni. Tutti i leasing includono una clausola che consente la rivalutazione del canone su base annua alle condizioni di mercato.
I proventi da locazione ricevuti dal Gruppo nell’esercizio sono k€ 1.017 (nel 2020 erano pari a k€ 979). Fanno riferimento a porzioni di immobili (iscritte tra i servizi in concessione) date in locazione che generano ricavi per k€ 783 per Veritas e immobili dati in locazione (iscritti tra le immobilizzazioni materiali) che generano ricavi da per k€ 162 per la capogruppo, per k€ 54 per Ecoprogetto Venezia srl e per k€ 18 per Metalrecycling srl (si rimanda alla nota 2.3 paragrafo Leasing).
I canoni futuri, in relazione a contratti di leasing operativo non rescindibili, in essere al 31 dicembre 2021 e 2020, sono i seguenti:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
entro l'anno
320
400
oltre l'anno ma entro 5 anni
971
1.153
oltre i 5 anni
401
251
totale impegni per noleggi e locazioni immobiliari
1.692
1.804
Impegni per investimenti idrici – Foni e componente Fni
Il metodo tariffario idrico Mti-3 prevede che tra le componenti di calcolo che costituiscono la tariffa sia presente anche la componente chiamata Fondo nuovi investimenti (Foni). L’art. 14.1 della delibera Arera 580/2019/R/idr (Mti-3) stabilisce, infatti, che è fatto obbligo del gestore di destinare esclusivamente alla realizzazione dei nuovi investimenti individuati come prioritari una quota definita del Vrg.
L’ammontare del Foni relativo al Vrg del 2021 ammonta a 17,5 ML€.
Gli amministratori della capogruppo ritengono di assicurare contabilmente tale destinazione mediante l’appostamento di un’apposita riserva di patrimonio netto.
In particolare, è stato proposto di destinare parte dell’utile d’esercizio del 2021 a riserva non distribuibile in base al vincolo del Foni.
Gli amministratori, inoltre, ritengono ragionevole prevedere che gli investimenti idrici per il quale vige il vincolo di destinazione saranno realizzati; pertanto, nel prossimo esercizio potrà venir meno l’indisponibilità della riserva Foni 2021 accantonata in sede di approvazione del presente bilancio.
Anche in questo esercizio all’interno dell’ammontare del Foni è presente la componente Fni –anticipazione per finanziamento nuovi investimenti – pari a k€ 4.340 generata dal posizionamento di Veritas all’interno del quadrante VI della matrice degli schemi regolatori dovuto principalmente all’elevato fabbisogno di investimenti programmati nel Piano d’Ambito per il periodo 2020-2023 e il permanere di una situazione di ampliamento di perimetro e di processo.
In particolare, in merito al fabbisogno di investimenti, la previsione dell’acquisizione delle infrastrutture idriche Savec Est in capo a Veneto Acque ha comportato un consistente aumento del valore degli investimenti del quadriennio 2020-2023, a tal punto che il rapporto rispetto all’attuale Rab (Regolatory Asset Base) ha superato la soglia (parametro w, pari a 0,50) per la quale
Veritas spa bilancio 2021394
al gestore viene riconosciuta la componente Fni.
L’attivazione dell’Fni è soggetta a una valutazione quadriennale a consuntivo: qualora gli investimenti realizzati siano infatti inferiori al punto da riportare il rapporto sotto il valore soglia, il gestore è tenuto a restituire le componenti riconosciute a titolo di anticipazione, nonché a rimodulare le tariffe in modo da soddisfare il nuovo vincolo di incremento annuo.
Considerato che dall’ammontare consuntivo degli investimenti idrici per gli esercizi 2020-2021 si determina il sostanziale raggiungimento dell’obiettivo di realizzazione fissato per il biennio, si ritiene che allo stato attuale non vi siano elementi di particolare incertezza nella realizzazione degli obiettivi quadriennali, tali da dover procedere ad accantonare a un fondo rischi l’eventuale restituzione della componente allo scadere del quadriennio.
Penalità per investimenti nel settore idrico
L’art. 34 del metodo tariffario Mti-3 (deliberazione Arera n. 580/2019/R/idr del 27 dicembre 2019, valido per le tariffe 2020-2023), prevede che il gestore del servizio idrico integrato che non abbia realizzato almeno il 95% degli investimenti previsti nel Piano degli Interventi per il quadriennio 2016-2019, debba accantonare una penalità a uno specifico fondo vincolato al finanziamento della spesa per investimenti.
Considerato che nel quadriennio di osservazione la capogruppo ha realizzato il 74% degli investimenti programmati (pari a circa 93,6 ML€ di spesa, con contributi incassati pari 20,6 ML), negli esercizi 2019 e 2020 sono stati accantonati complessivamente k€ 1.002 a fondo rischi e oneri, per tener conto della penalità derivante dalla mancata effettuazione degli investimenti programmati per il periodo 2016-2019.
Per quanto riguarda eventuali penalità per mancata effettuazione degli investimenti programmati riferibile per gli esercizi 2020 e 2021, allo stato attuale si è in attesa dell’estensione da parte di Arera della disposizione anche per i periodi futuri e quindi anche dell’eventuale aggiornamento della metodologia di calcolo da parte dell’Autorità stessa e pertanto si ritiene che, alla data di chiusura del presente bilancio, non possa essere effettuata nessuna stima in merito a tale penalità.
Garanzie prestate
Il Gruppo Veritas ha prestato le seguenti fidejussioni al 31 dicembre 2021 e 2020 a favore dei soggetti indicati nella tabella sottostante:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
Città metropolitana di Venezia / Provincia di Venezia
25.415
26.806
Ministero dell'ambiente
13.511
10.258
Autorità portuale - ex Magistrato alle acque - Capitaneria di Venezia e di Chioggia
1.877
1.878
banche e assicurazioni
5.856
6.200
Agenzia delle entrate / Agenzia delle dogane
8
7
Ulss
430
224
altri enti
572
2.658
altri enti locali
78
totale
47.747
48.031
La capogruppo, a sua volta, ha rilasciato fidejussioni verso le controllate per complessivi k€ 35.389 e verso Comuni soci per complessivi k€ 181.
Eco-ricicli Veritas srl ha rilasciato una polizza fideiussoria a favore della controllata Metalrecycling Venice srl del valore di k€ 264 a garanzia degli obblighi derivanti
Veritas spa bilancio 2021395
dall’autorizzazione unica temporanea per l’attività di recupero rifiuti e manufatti (rilasciata dal Comune di Venezia).
Depuracque servizi srl ha rilasciato una fidejussione di k€ 810 in cogaranzia con l’altro socio della controllata Rive srl a beneficio di Veritas spa.
La capogruppo ha presentato lettere di patronage verso imprese controllate per k€ 21.650, verso collegate per k€ 13.000.
Di seguito si riporta un dettaglio dei soggetti a favore dei quali la capogruppo ha rilasciato le garanzie:
fidejussioni prestate (in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
Ecoprogetto Venezia srl
21.789
35.720
Eco-ricicli Veritas srl
13.600
4.700
Sifagest scarl
1.200
fidejussioni verso controllate
35.389
41.620
Comune di Venezia
2
2
Comune di Meolo
171
Comune di Marcon
24
altri Comuni
179
156
fidejussioni verso controllanti
181
353
Autorità portuale – ex Magistrato alle acque
1.800
1.801
Città metropolitana di Venezia
6.259
7.768
Ministero dell’ambiente
1.653
2.439
Ulss
117
117
Ecopiave srl
50
altri enti
320
2.145
fidejussioni verso altri
10.149
14.320
totale fidejussioni prestate
45.719
56.293
lettere di patronage (in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
Ecoprogetto Venezia srl
3.100
3.100
Eco-ricicli Veritas srl
11.150
21.900
Rive srl
6.200
6.200
Metalrecycling Venice srl
1.200
1.100
patronage verso controllate
21.650
32.300
Sifa
10.000
10.000
Veritas Conegliano srl
3.000
6.000
patronage verso collegate
13.000
16.000
totale patronage
34.650
48.300
Il Gruppo ha altresì destinato beni materiali a garanzia di alcuni mutui ipotecari.
Per maggiori dettagli si rinvia alla nota 22.
Altri rischi e incertezze
Si rimanda integralmente a quanto esposto nella Relazione sulla gestione.
Veritas spa bilancio 2021396
45.Rapporti con parti correlate
Società controllate
Il bilancio consolidato include il bilancio di Veritas spa e delle controllate riportate nella seguente tabella:
31.12.2021
31.12.2020
società consolidate
sede
capitale sociale
quota di partecipazione del Gruppo
Veritas spa (capogruppo)
Venezia
145.397.150
Ecoprogetto Venezia srl
Venezia
53.607.273
56,68%
56,68%
Mive srl in liquidazione
Mirano (Ve)
110.000
100,00%
100,00%
Eco-ricicli Veritas srl
Venezia
7.000.000
82,34%
82,34%
Asvo spa
Portogruaro (Ve)
18.969.650
55,75%
55,75%
Consorzio bonifica Fusina in liquidazione
Venezia
100.000
82,05%
82,05%
Metalrecycling Venice srl
Venezia
1.800.000
82,34%
82,34%
Depuracque servizi srl
Salzano (Ve)
223.080
100,00%
100,00%
Lecher ricerche e analisi srl
Salzano (Ve)
46.800
100,00%
100,00%
Rive srl
Venezia
100.000
70,00%
70,00%
società uscita dal perimetro di consolidamento
Sifagest scarl in liquidazione
Venezia
500.000
0,00%
65,00%
Le movimentazioni dell’anno sono descritte al punto 2.1.1 della relazione sulla gestione.
Veritas spa bilancio 2021397
Enti soci
La tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell’esercizio con gli enti soci:
2021
2020
2021
2020
2021
2020
2021
2020
ricavi
costi
crediti
debiti
(in migliaia di euro)
da Comuni soci
da Comuni soci
da Comuni soci
da Comuni soci
Comune di Annone Veneto
415
402
179
119
2
1
Comune di Campagna Lupia
98
12
4
4
13
9
1
Comune di Campolongo Maggiore
147
30
18
20
11
6
182
209
Comune di Camponogara
173
27
10
7
17
11
1
Comune di Caorle
6.655
6.257
59
60
2.812
2.636
1.320
1.401
Comune di Cavallino Treporti
4.746
4.673
14
3
587
638
1.963
1.729
Comune di Cavarzere
1.921
1.616
104
219
Comune di Ceggia
600
564
23
23
50
-2
1.751
1.732
Comune di Cessalto
6
6
2
2
1
1
25
Comune di Chioggia
17.763
15.472
72
69
-377
-229
2.466
5.148
Comune di Cinto di Caomaggiore
320
292
131
85
1
2
Comune di Cona
356
374
225
109
Comune di Concordia Sagittaria
1.271
1.219
430
699
Comune di Dolo
294
95
25
18
139
171
12
10
Comune di Eraclea
2.426
2.360
41
40
733
326
2.362
1.539
Comune di Fiesso d'Artico
297
234
6
5
240
121
97
Comune di Fossalta di Piave
37
21
4
3
38
14
61
60
Comune di Fossalta di Portogruaro
1.048
1.076
365
364
3
Comune di Fossò
102
11
16
15
7
3
197
217
Comune di Gruaro
319
295
107
94
Comune di Jesolo
10.975
11.330
622
502
-202
740
3.466
6.100
Comune di Marcon
218
76
1
144
51
-1
Comune di Martellago
2.592
2.749
8
15
293
529
1.660
1.212
Comune di Meolo
99
102
1
3
29
3
9
29
Comune di Mira
632
112
14
23
185
145
64
69
Comune di Mirano
737
281
47
51
579
165
32
53
Comune di Mogliano Veneto
3.716
3.872
27
13
1.270
1.277
2.283
1.248
Comune di Morgano
5
5
2
1
1
Comune di Musile di Piave
1.218
1.305
23
21
-24
322
1.443
1.040
Comune di Noale
2.023
2.192
11
8
320
301
233
635
Comune di Noventa di Piave
804
853
11
11
93
52
401
511
Comune di Pianiga
1.590
1.478
15
13
534
381
723
431
Comune di Portogruaro
3.818
3.692
2
6
1.541
1.425
6
5
Comune di Pramaggiore
474
438
165
139
Comune di Preganziol
82
78
11
18
20
Comune di Quarto d'Altino
204
31
1
72
11
6
6
Comune di Quinto di Treviso
11
9
4
2
Comune di Salzano
180
35
36
72
162
13
250
62
Comune di San Donà di Piave
1.340
474
83
87
215
344
1.240
1.420
Comune di S. Michele al Tagliamento
6.524
6.014
9
10
2.087
1.409
11
13
Comune di San Stino di Livenza
1.592
1.540
1
1
646
473
130
105
Comune di S. Maria di Sala
110
53
105
173
91
21
91
160
Comune di Scorzè
2.309
2.233
13
16
343
805
1.506
927
Comune di Spinea
3.301
3.545
59
71
-356
-75
3.166
2.076
Comune di Strà
93
21
39
40
80
6
34
34
Comune di Teglio Veneto
194
192
71
65
132
Comune di Torre di Mosto
546
516
10
9
134
61
498
535
Comune di Venezia
106.710
102.021
1.455
1.327
13.852
11.988
79.209
46.027
Comune di Vigonovo
165
24
16
14
151
4
20
12
Comune di Zenson di Piave
4
2
2
2
1
37
88
Comune di Zero Branco
4
5
3
1
totale importi nominali
191.264
180.314
2.925
2.755
28.308
26.074
106.970
74.969
fondo svalutazione crediti
-81
-142
attualizzazione crediti/debiti
-58
-69
anticipi su lavori imputati a riduzione dei lavori in corso su ordinazione
-14.347
totale
191.264
180.314
2.925
2.755
28.227
25.932
92.565
74.900
Veritas spa bilancio 2021398
Il Gruppo espone i crediti verso gli enti soci al netto di un fondo svalutazione crediti di k€ 81 per la richiesta di riconoscimento di alcuni rapporti riconducibili per la compagine societaria ai cosiddetti “debiti fuori bilancio”, ovvero crediti per prestazioni regolarmente eseguite da parte della società, ma per le quali il Comune socio non aveva previsto, per motivazioni varie, l’impegno di spesa.
I debiti verso enti soci sono indicati al netto del valore di attualizzazione di k€ 58.
I contratti di servizio con gli enti soci si riferiscono in principal modo alle attività d’igiene ambientale per i Comuni che applicano, dal 2014, il tributo Tari.
Sono esclusi i Comuni di Fiesso d’Artico, Stra, Salzano, Camponogara, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Fossò, Vigonovo, Santa Maria di Sala, Marcon, Mira, Fossalta di Piave, San Donà di Piave, Meolo, Quarto d’Altino, Dolo e Mirano per i quali, avendo tali comuni deliberato l’applicazione della tariffa puntuale anziché del tributo, Veritas ha potuto fatturare direttamente agli utenti finali.
Nel caso del Comune di Venezia, oltre all’attività d’igiene ambientale sono addebitati i seguenti servizi:
■cimiteriali;
■mercati;
■passerelle alta marea.
Anche per altri Comuni vengono addebitati i servizi cimiteriali (Spinea, Mirano, Martellago, Portogruaro e dal 2019 San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Fossalta di Portogruaro e Cinto Caomaggiore); mentre per i Comuni di Chioggia, Fossalta di Portogruaro e Fiesso d’Artico viene svolto il servizio di illuminazione pubblica. Sono stati affidati dal Comune di Portogruaro dal 2019 e dai Comuni di San Michele al Tagliamento e Fossalta di Portogruaro dal 2020 anche i servizi di manutenzione del verde pubblico.
Termini e condizioni delle transazioni con enti soci
I contratti di servizio tra Veritas e il Comune di Venezia per i servizi sopra richiamati vengono regolarmente fatturati con cadenza mensile o trimestrale e regolati in media entro 30-60 giorni dalla data di emissione della fattura.
I lavori relativi all’esecuzione di nuove reti fognarie e manutenzioni straordinarie sulle stesse (lavori di ingegneria), nonché le opere relative ai lavori pubblici vengono addebitati al Comune di Venezia sulla base di un contratto di servizio che prevede il riconoscimento di una percentuale dell’opera legata ai costi di progettazione e direzione lavori oltre che di copertura delle spese generali.
Prestiti da enti soci
In esercizi precedenti sono stati stipulati dei mutui con la Cassa depositi e prestiti da parte dei Comuni dell’area Miranese al fine di finanziare gli investimenti nel settore idrico e per i quali Veritas provvede al rimborso.
È iscritto inoltre un debito apportato dall’aggregazione di Asi relativo un’anticipazione finanziaria da parte del Comune di Jesolo anche in questo caso per investimenti nel settore idrico.
L’importo complessivo di tali finanziamenti ammonta al 31 dicembre 2021 a k€ 736.
Veritas spa bilancio 2021399
Collegate
Il Gruppo ha le seguenti partecipazioni in società collegate:
31.12.2021
31.12.2020
società valutate con il metodo del patrimonio netto
sede
capitale sociale
quota di partecipazione del Gruppo
società collegate
Sifa scpa
Mestre (Ve)
30.000.000
33,17%
33,17%
Ecolegno CM Venezia srl
Venezia
50.000
32,94%
OMD srl
Nervesa della Battaglia (Tv)
160.000
20,59%
Veritas Conegliano srl
Venezia
100.000
48,80%
48,80%
Vier scarl
Venezia
100.000
49,00%
49,00%
società cessate/cedute
Insula spa
Venezia
2.715.280
0,00%
24,73%
Ecoplastiche Venezia srl
Venezia
100.000
0,00%
32,94%
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell’esercizio con le società collegate:
2021
2020
2021
2020
2021
2020
2021
2020
ricavi
costi
crediti
debiti
(in migliaia di euro)
da parti collegate
da parti collegate
da parti collegate
da parti collegate
Insula spa
758
1.058
114
794
1.386
648
Sifa scpa
12.935
12.640
5.466
8.366
13.395
12.923
3.423
1.363
Ecoplastiche Venezia srl
Veritas Conegliano srl
17
219
320
143
28
157
2.344
2.478
Vier Scarl
271
92
157
153
4.503
4.508
127
140
OMD srl
807
2.794
33
4.953
Ecolegno CM Venezia srl
totale
14.788
14.009
8.851
9.456
17.959
18.974
10.847
4.629
I rapporti economici e patrimoniali nei confronti delle società collegate sono regolati a condizioni di mercato.
I rapporti con Vier scarl e Veritas Conegliano srl riguardano esclusivamente la capogruppo.
Sifa scpa ha avuto rapporti commerciali principalmente con la capogruppo e si riferiscono all’attività di gestione degli impianti depurazione dei reflui industriali per conto della stessa, mentre gli acquisti verso Sifa si riferiscono principalmente all’attività di stoccaggio e smaltimento fanghi prodotti dagli impianti di Veritas.
Veritas spa bilancio 2021400
Altre correlate
Le altri parti correlate comprendono le società ed enti controllati dal Comune di Venezia e da altri enti locali soci di Veritas, le società nelle quali il Gruppo detiene, anche indirettamente, una partecipazione al di sotto del 20% e le società partecipate da soci di minoranza di rilevante entità per il Gruppo.
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell’esercizio con le altre parti correlate:
2021
2020
2021
2020
2021
2020
2021
2020
ricavi
costi
crediti
debiti
(in migliaia di euro)
da parti correlate
da parti correlate
da parti correlate
da parti correlate
Actv spa
188
165
1
61
55
Ames spa
82
77
1
36
10
7
8
Avm spa
62
105
125
101
19
33
114
207
Ist. Fondazione Bevilacqua La Masa
Fondazione La Biennale
46
49
16
33
Ist. bosco e grandi parchi
39
54
6
11
Casinò di Venezia gioco spa
58
62
43
34
34
35
Cmv spa
Casinò di Venezia meeting & dining services srl
Fondazione Teatro la Fenice
6
8
1
Ist. per la cons. della gondola e la tut. del gondol.
Insula spa
88
9
2.569
1.876
Ive srl
11
2
-1
-5
Ist. parco della Laguna
Ist. centro previsioni e segnalazioni maree
Marghera eco industries srl
Marco Polo system geie
92
92
Fondazione Musei civici di Venezia
34
22
5
4
Ist. centri di soggiorno
7
7
1
1
Venezia spiagge spa
72
67
3
1
Consorzio Urban
37
42
190
147
Vega scarl
161
161
59
58
86
122
Vela spa
574
443
3
1
541
374
Venis spa
7
71
54
54
2
65
25
54
Consiglio di bacino Laguna di Venezia
603
608
30
301
608
Bioman spa
913
841
4.163
5.309
1.157
1.220
2.094
3.645
Caorle patrimonio srl
Fondazione Caorle città dello sport
Consiglio di bacino Venezia Ambiente
165
133
30
149
133
Eraclea patrimonio e servizi srl
Jesolo patrimonio srl
21
34
15
16
10
7
537
524
Jtaca srl
Jesolo turismo spa
Azienda speciale Don Moschetta
3
48
1
16
Musile servizi e patrimonio srl
Noventa servizi e patrimonio srl
Sibelco Green Solutions srl
2.489
2.934
2.135
2.486
724
596
527
375
Serimi srl
Sst spa
107
80
275
177
66
49
Viveracqua scarl
77
74
174
151
28
58
73
150
altre correlate
245
147
62
21
totale
5.327
5.444
7.553
8.919
5.957
3.086
5.819
5.788
Veritas spa bilancio 2021401
Per quanto riguarda Bioman spa i rapporti commerciali si riferiscono a Ecoprogetto srl, a Eco-ricicli Veritas srl e alla stessa capogruppo, mentre è presente un credito pari a k€ 153 riclassificato a bilancio nella voce altri crediti, in quanto riferito a una cessione immobiliare.
Per quanto riguarda Sibelco Green Solutions srl i rapporti commerciali si riferiscono principalmente a Eco-ricicli e Veritas.
Si segnala che all’interno dei debiti verso parti correlate sono stati iscritti anche i debiti finanziari per leasing operativi pari a k€ 3 verso Avm spa e per k€ 385 verso Jesolo patrimonio srl dalla capogruppo, pari a k€ 183 verso Bioman dalla controllata Ecoprogetto e pari a k€ 818 verso Bioman dalla controllata Eco-ricicli.
I rapporti economici e patrimoniali nei confronti delle altre parti correlate sono regolati a condizioni di mercato.
Veritas spa bilancio 2021402
Compensi del Consiglio d’amministrazione e del Collegio sindacale
Vengono di seguito presentati, ai sensi dell’art. 38 del dlgs 127/1991, i compensi spettanti a amministratori, sindaci e revisori della capogruppo, per lo svolgimento di tali funzioni, anche in altre imprese incluse nel consolidamento. È politica aziendale non riconoscere ulteriori compensi per le attività svolte dai consiglieri della capogruppo in altre società controllate; pertanto, l’emolumento complessivo corrisponde a quanto riconosciuto nella capogruppo Veritas spa.
(in migliaia di euro)
2021
2020
consiglio d’amministrazione
emolumenti per la carica
187
243
altri compensi
altri benefici
totale costi per servizi
187
243
collegio sindacale
emolumenti per la carica
89
89
altri compensi
altri benefici
totale costi per servizi
89
89
revisore legale
emolumenti per la carica
116
114
totale costi per servizi
116
114
Veritas spa bilancio 2021403
46. Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri
I principali strumenti finanziari, diversi dai derivati, comprendono finanziamenti bancari, leasing finanziari e operativi, contratti di factoring diretto e indiretto, depositi bancari a vista e a breve termine, e l’emissione di prestiti obbligazionari. L’obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative e gli investimenti del Gruppo. Il Gruppo detiene altre tipologie di strumenti finanziari, quali debiti e crediti commerciali, derivanti dall’attività operativa.
Il Gruppo non effettua operazioni in strumenti derivati speculativi, ma solo operazioni in strumenti derivati di pura copertura (swap) o per limitare (cap) il rischio di variazione dei tassi.
La politica del Gruppo è, ed è stata nei periodi precedenti, quella di non effettuare negoziazioni di strumenti finanziari.
I rischi principali generati dagli strumenti finanziari del Gruppo sono il rischio di tasso di interesse, il rischio di liquidità e il rischio di credito. Il rischio di prezzo non è apprezzabile, operando il Gruppo in settori per la maggior parte normati, in cui le tariffe sono regolamentate e soggette ad approvazione delle competenti autorità. Il consiglio d’amministrazione della capogruppo riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, come riassunte di seguito.
Rischio di tasso
L’esposizione del Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di mercato è connesso principalmente alle obbligazioni a lungo termine con tassi di interesse variabili assunte dal Gruppo.
La politica del Gruppo è quella di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili.
La politica del Gruppo non prevede la sottoscrizione di strumenti derivati con finalità non di copertura.
A variazioni ragionevolmente possibili dei tassi d’interesse, e mantenendo costanti tutte le altre variabili, l’indebitamento espone l’utile ante imposte del Gruppo a una certa sensitività.
Rischio di credito
Il Gruppo ritiene di avere un profilo al rischio credito normale e coerente con le dinamiche del settore.
I crediti da bollettazione (per Veritas spa e Asvo spa) sono per loro natura frammentati, perché ripartiti su un numero molto alto di utenti, con importi medi modesti.
L’emergenza sanitaria da covid-19 ha influito molto soprattutto sulle filiere degli operatori economici legati al mondo del turismo, intrattenimento e ristorazione, settori importanti nelle provincie di Venezia e Treviso, a cui si stanno sommando le conseguenze della crisi dei prezzo delle materie prime e dell’energia.
La percentuale di insolvenza relativa ai crediti d’igiene urbana (Tarip) che risultava storicamente attorno al 5%, percentuale da ritenersi nella media bassa del settore, continua a mantenersi più elevata per la crisi economica, che si è innestata sulle difficoltà da covid, con un effetto aggiuntivo stimato in circa un punto e 25 centesimi percentuali.
Va ricordato che dopo il passaggio alla Tari il rischio di credito, sia nella dimensione passata sia presente (e quindi futura), è sostanzialmente in capo alle amministrazioni comunali, o direttamente o indirettamente, e se ne deve tenere conto nella formulazione finale della tariffa.
Nel settore idrico invece, dove le percentuali di insolvenza sono storicamente più ridotte, quantificabili nell’ordine dell’1% del fatturato; si vede una crescita che, temporaneamente, può essere stimata in circa 16 punti percentuali.
Veritas spa bilancio 2021404
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, altre partecipazioni, certificati di prestito e strumenti derivati, presenta un rischio massimo in caso di insolvenza della controparte pari al valore contabile di queste attività.
Rischio di liquidità
Il Gruppo controlla il rischio di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione di impiego della liquidità. Tale strumento considera la scadenza sia degli investimenti finanziari, sia delle attività finanziarie (crediti commerciali e altre attività finanziarie) e i flussi finanziari attesi dalle operazioni.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti a coprire le obbligazioni in scadenza nel breve termine, pari a circa 46,6 ML€ dei finanziamenti bancari e 0,75 ML€ dei prestiti obbligazionari entro il 31 dicembre 2022, e a far fronte a possibili variazioni negative del capitale circolante.
L’obiettivo del Gruppo è di conservare un equilibrio tra mantenimento della provvista e flessibilità attraverso l’uso di scoperti, e in misura minore, leasing finanziari e operativi e operazioni di factoring. La politica del Gruppo è che non più del 20% dei finanziamenti a medio-lungo termine abbia scadenza entro 12 mesi. Al 31 dicembre 2021 meno del 20% dei debiti finanziari a medio-lungo termine maturerà entro un anno.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo ha linee di credito non utilizzate per circa 111,3 ML€, rispetto ai 106,6 ML€ circa del 31 dicembre 2020.
Permane il concetto che i piani di investimento operativi, che proseguono soprattutto nel settore idrico (e quindi riguardano la capogruppo), trovino contropartita, negli adeguamenti tariffari stabiliti dalle Autorità del settore idrico.
Prosegue l’attività per riuscire a praticare una tariffa/tributo d’igiene urbana su base corrispettivo/quantitativa, per realizzare una maggiore equità per gli utenti e un maggior controllo per i Comuni, ma che ha anche l’effetto di restituire finanza diretta alla società, eliminando le tensioni sul capitale circolante e gli incrementi degli oneri finanziari.
Il Gruppo ha ottenuto, nel 2021, ulteriori finanziamenti bancari a medio-lungo termine per totali 78 ML€ e l’emissione di un prestito obbligazionario non quotato di tipo amortizing per 25 ML€.
Anche nel 2021 sono stati utilizzati strumenti di gestione finanziaria di breve termine, principalmente contratti di factoring in forma diretta, mentre rimangono residuali i contratti di factoring in forma indiretta (reverse factoring).
In questo esercizio Eco-ricicli Veritas srl ha stipulato tre nuovi contratti di leasing finanziari dal valore residuo al 31 dicembre 2021 di complessivi k€ 264 e Metalrecycling due nuovi contrati dal valore residuo al 31 dicembre 2021 di complessivi 432 k€.
Il Gruppo ha valutato la concentrazione del rischio, con riferimento al rifinanziamento del debito, e ha concluso che è basso. L’accesso alle fonti di finanziamento è sufficientemente disponibile e i debiti con scadenza entro 12 mesi possono essere estesi con gli attuali finanziatori.
Gestione del capitale
L’indebitamento netto del Gruppo, pari a k€ 257.983 al 31 dicembre 2021 (k€ 259.114 al 31 dicembre 2020), si contrappone a un patrimonio netto complessivo di k€ 309.136 alla medesima data.
Il rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto, che definisce il grado di equilibrio tra mezzi esterni e mezzi propri, al 31 dicembre 2021 è pari a 0,83 rispetto allo 0,87 del 31
Veritas spa bilancio 2021405
dicembre 2020.
Veritas spa bilancio 2021406
Valutazione del fair value e relativi livelli gerarchici di valutazione
Dal confronto tra il valore contabile e il valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari del Gruppo iscritti in bilancio non sono emerse differenze significative, oltre a quelle evidenziate, tali da essere rappresentate.
Tutti gli strumenti finanziari iscritti al valore equo sono classificabili nelle tre categorie definite di seguito:
■livello 1 quotazione di mercato;
■livello 2 tecniche valutative (basate su dati di mercato osservabili);
■livello 3 tecniche valutative (non basate su dati di mercato osservabili).
Il valore equo dei derivati e dei prestiti ottenuti è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi usando tassi di interesse prevalenti. Il valore equo delle obbligazioni e delle altre attività finanziarie è stato calcolato usando i tassi di interesse del mercato.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo detiene i seguenti strumenti finanziari valutati al fair value:
(in migliaia di euro)
31.12.2021
31.12.2020
tipologia
istituto bancario
nozionale residuo
valore equo attività
valore equo passività
valore equo attività
valore equo passività
Irs
Unicredit 2017
6.066
-56
-134
Interest rate
Bpm 2017
3.142
0
0
Interest rate
Bpm 2019
2.562
2
1
Irs
Ubi 2019
9.792
-23
-120
Irs
Bper 2019
6.131
-34
-93
Irs
Bpm 2020
19.000
-8
-227
Irs
Bnl 2020
19.000
-3
-230
Irs
Intesa San Paolo 2018
700
-6
-12
Irs
Intesa San Paolo 2020
5.856
5
-52
Irs
BNL 2021
11.000
18
Irs
BPM 2021
4.500
6
Irs
Unicredit 2021
4.500
6
totale strumenti finanziari derivati
92.249
37
-130
1
-868
Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2021 sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del fair value.
Veritas spa bilancio 2021407
47. Informativa di settore
Il Gruppo deve fornire, secondo l’Ifrs 8, le informazioni per settore operativo che consentano agli utilizzatori del suo bilancio di valutare la natura e gli effetti sul bilancio delle attività che intraprende e i contesti economici nei quali opera.
La definizione di settore operativo secondo il principio è la seguente:
■“è una componente di un’entità che intraprende attività generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
■i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
■per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate”.
L'importo di ciascuna voce di settore presentata deve corrispondere alla valutazione fornita al più alto livello decisionale operativo ai fini dell'adozione di decisioni in merito all'allocazione di risorse al settore e della valutazione dei suoi risultati.
Il Gruppo ha identificato come schema di riferimento per l’informativa di settore, i seguenti settori:
■Igiene ambientale: comprende lo spazzamento, le attività connesse al ciclo integrato dei rifiuti (raccolta, selezione e riciclo, trasporto, trattamento, smaltimento e intermediazione), gestione degli impianti industriali e gestione delle discariche post mortem.
■Servizio idrico integrato: comprende le attività connesse al ciclo delle acque potabili per uso civile e industriale (prelievo, trattamento, sollevamento e distribuzione), le attività connesse al ciclo delle acque reflue civili e industriali (raccolta, depurazione, espurgo), attività di ingegneria, di analisi di laboratorio e gestione della rete antincendio di Venezia
■Altri servizi: comprende i servizi urbani collettivi (servizi cimiteriali, gestione dei crematori, servizi speciali per Venezia, gestione dei servizi igienici, bonifiche ambientali) e le attività connesse all'energia (fotovoltaico, teleriscaldamento, gestione del calore, illuminazione pubblica, biogas-biometano-idrometano).
Questi settori comprendono attività sia regolate che non regolate dalla normativa Arera.
Igiene ambientale
Servizio idrico integrato
Altri servizi
spazzamento
ciclo integrato dei rifiuti
raccolta
selezione e riciclo
trasporto
trattamento
smaltimento
intermediazione
gestione impianti industriali
gestione discariche post mortem
ciclo delle acque potabili per uso civile e industriale
prelievo
trattamento
sollevamento
distribuzione
ciclo delle acque reflue civili e industriali
raccolta
depurazione
espurgo
servizi cimiteriali
gestione dei crematori
servizi speciali per Venezia
gestione servizi igienici
bonifiche ambientali
fotovoltaico
teleriscaldamento
gestione calore
illuminazione pubblica
biogas-biometano-idrometano
lavori pubblici
ingegneria
laboratori
rete antincendio a Venezia
Veritas spa bilancio 2021408
Gli amministratori del Gruppo monitorano separatamente i risultati conseguiti dalle aree di attività (business unit) allo scopo di prendere decisioni in merito all’allocazione delle risorse e alla verifica della performance.
La performance dei settori è valutata economicamente sulla base del risultato operativo Ebit e patrimonialmente sulla base delle immobilizzazioni.
I costi e i ricavi di struttura vengono ribaltati sulle singole aree di attività (business unit) in base a indicatori (driver) gestionali, coerenti con le normative unbundling.
Le immobilizzazioni del settore corporate riguardano cespiti di struttura.
I ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato e sono riflessi nella colonna “Rettifiche ed elisioni”.
risultati per settori operativi esercizio 2021
(in migliaia di euro)
igiene
ambientale
servizio idrico integrato
altri settori
rettifiche ed elisioni
totale
ricavi delle vendite e dei servizi
246.998
168.298
24.586
0
439.882
altri proventi
1.305
2.130
735
0
4.170
ricavi intrasettore
92
203
0
-295
0
ricavi corporate
5.929
4.353
853
0
11.135
ricavi totali netti
254.324
174.984
26.174
-295
455.187
costi per consumi di materie prime, suss. e di consumo
-23.676
-12.425
-733
0
-36.834
costi per servizi
-66.605
-52.569
-14.635
0
-133.809
costi godimento beni di terzi
-1.691
-2.556
-352
0
-4.599
costo del personale
-98.634
-34.463
-8.608
0
-141.705
altri costi operativi
-3.267
-2.223
-185
0
-5.675
costi operativi intrasettore
-92
-203
0
295
0
costi operativi corporate
-27.578
-20.249
-3.971
0
-51.798
totale costi operativi
-221.543
-124.688
-28.484
295
-374.420
ebitda
32.781
50.296
-2.310
0
80.767
accantonamenti per rischi ed oneri
-374
-438
0
0
-812
accantonamenti per rischi ed oneri corporate
-3.292
-2.417
-475
0
-6.184
ammortamenti e svalutazioni
-23.939
-17.361
-1.739
0
-43.039
ammortamenti e svalutazioni corporate
-3.988
-2.928
-573
0
-7.489
risultato operativo
1.188
27.152
-5.097
0
23.243
risultati per settori operativi esercizio 2020
(in migliaia di euro)
igiene
ambientale
servizio idrico integrato
altri settori
rettifiche ed elisioni
totale
ricavi delle vendite e dei servizi
224.970
165.842
18.606
0
409.418
altri proventi
5.009
894
1.095
0
6.998
ricavi intrasettore
25
320
0
-345
0
ricavi corporate
5.121
5.385
623
0
11.129
ricavi totali netti
235.125
172.441
20.324
-345
427.545
costi per consumi di materie prime, suss. e di consumo
-20.323
-11.276
-659
0
-32.258
costi per servizi
-64.094
-43.989
-10.434
0
-118.517
costi godimento beni di terzi
-1.769
-3.422
-256
0
-5.447
costo del personale
-93.440
-32.965
-7.862
0
-134.267
altri costi operativi
-4.609
-1.765
-225
0
-6.599
costi operativi intrasettore
-320
-25
0
345
0
costi operativi corporate
-26.250
-27.602
-3.196
0
-57.048
totale costi operativi
-210.805
-121.044
-22.632
345
-354.136
ebitda
24.320
51.397
-2.308
0
73.409
accantonamenti per rischi ed oneri
-4.163
-1.110
-23
0
-5.296
accantonamenti per rischi ed oneri corporate
-331
-349
-40
0
-720
ammortamenti e svalutazioni
-19.907
-16.015
-3.187
0
-39.109
ammortamenti e svalutazioni corporate
-3.454
-3.632
-419
0
-7.505
risultato operativo
-3.535
30.291
-5.977
0
20.779
Veritas spa bilancio 2021409
immobilizzazioni per settori operativi al 31.12.2021
(in migliaia di euro)
igiene
ambientale
servizio
idrico
integrato
altri
settori
corporate
totale
attività immateriali
12.368
4.839
830
3.448
21.485
servizi in concessione
0
268.029
0
6
268.035
avviamento
20.435
788
0
0
21.223
immobilizzazioni materiali
221.565
29.406
24.017
68.102
343.090
investimenti immobiliari
15.888
2.507
0
16
18.411
totale immobilizzazioni
270.256
305.569
24.847
71.572
672.244
immobilizzazioni per settori operativi al 31.12.2020
(in migliaia di euro)
igiene
ambientale
servizio
idrico
integrato
altri
settori
corporate
totale
attività immateriali
15.499
3.593
921
3.347
23.360
servizi in concessione
27
244.740
9
0
244.776
avviamento
20.435
788
0
0
21.223
immobilizzazioni materiali
218.173
29.939
21.177
64.458
333.747
investimenti immobiliari
15.888
2.507
0
19
18.414
totale immobilizzazioni
270.022
281.567
22.107
67.824
641.520
Veritas spa bilancio 2021410
48. Obblighi informativi ex art. 1 comma 125, legge 124/2017
Così come previsto dall’art. 1, comma 125 e seguenti della legge 4 agosto 2017 n. 124, modificato dall’art. 35 del dl 34/2019, si riporta di seguito l’elenco delle erogazione pubbliche incassate dal Gruppo nell’esercizio 2021.
Per erogazioni pubbliche si intendono “sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria” (art. 1 co. 125 legge 124/2017).
soggetto erogante
soggetto beneficiario del Gruppo
tipologia contributo
importi in euro
presenza nel registro
nazionale aiuti di Stato
Conai – Consorzio nazionale imballaggi
Veritas spa
Progetti di comunicazione locale ai sensi dell'accordo quadro Anci Conai – bando 2020
41.708
Fondimpresa
Veritas spa
Piano formativo per rafforzare e approfondire le competenze dei dipendenti Veritas spa – anno 2019
92.092
Commissario delegato ex Ocdpc n. 616/2019
Veritas spa
Contributo per eventi metereologici eccezionali del 12/11/2019 a Venezia – interventi di ripristino impianti fognatura e depurazione
112.456
Commissario delegato ex Ocdpc n. 616/2019
Veritas spa
Contributo per eventi metereologici eccezionali del 12/11/2019 a Venezia – interventi Sacca San Biagio e danni idrici
497.827
Commissario delegato ex Ocdpc n. 616/2019
Veritas spa
Contributo per eventi metereologici eccezionali del 12/11/2019 a Venezia – interventi ripristino locali spogliatoi
33.528
Commissario straordinario delegato per il rischio idrologico nel Veneto
Veritas spa
Accordi di programma mitigazione rischio idrologico – interventi rete idraulica bacino Lusore – realizzazione vasca prima pioggia
2.084.000
Commissario straordinario delegato per il rischio idrologico nel Veneto
Veritas spa
Accordi di programma mitigazione rischio idrologico – interventi rete idraulica bacino Lusore – realizzazione nuova fognatura via Colombara Malcontenta
72.000
Regione Veneto
Veritas spa
Rete di fognatura separata zona di Villaggio San Marco a Mestre Venezia, lotti 1 e 4 – stralcio 1
1.487.276
Regione Veneto
Veritas spa
Pruacs – programma di riqualificazione alloggi a canone sostenibile in località Gazzera-Mattuglie del comune di Venezia
211.038
X
Regione Veneto
Veritas spa
Completamento rete di fognatura di tipo separato nella zona di Malcontenta — zona Ca’ Sabbioni e via Padana
772.128
Regione Veneto
Veritas spa
Accordo di programma Lusenzo – realizzazione di un condotto scolmatore lungo la nuova viabilità dei Ghezzi e costruzione di vasche di laminazione e di prima pioggia (Chioggia)
1.489.925
Avepa – Agenzia veneta per i pagamenti
Veritas spa
Progetto ecopolimeri
49.657
X
Avepa – Agenzia veneta per i pagamenti
Veritas spa
Progetto Phoenix – P2G – Tecnologie avanzate per riconversione dell’anidride carbonica in biometano nell’area di Porto Marghera
51.316
X
Comune di Venezia
Veritas spa
Patto per lo sviluppo della Città di Venezia – Progetto integrato Fusina – collegamento impianti depurazione Lido e Fusina 2° stralcio
417.306
Comune di Venezia
Veritas spa
Completamento impianto idrovoro via Torino
2.310.686
Comune di Venezia
Veritas spa
Accordo con il Ministero dell’ambiente per la realizzazione di progetti di efficienza energetica e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile all’isola della Certosa e a Porto Marghera
548.670
Città metropolitana di Venezia
Veritas spa
Progetto Re.Mo.Ve. – Recupero periferie e mobilità sostenibile
270.204
Gestore dei servizi energetici – Gse spa
Veritas spa
Contributo impianti fotovoltaici
192.635
Agenzia delle dogane
Veritas spa
Contributo su accise gasolio autotrasporto
378.257
Agenzia delle dogane
Veritas spa
Contributo su accise gasolio forza motrice
15.633
Agenzia delle entrate
Veritas spa
Credito d'imposta beni strumentali materiali ordinario 2020
24.000
Agenzia delle entrate
Veritas spa
Credito di sanificazione Dpi (art 125 Dl 34-2020)
18.912
Agenzia delle entrate
Eco-ricicli Veritas
Credito di sanificazione Dpi (art 32 Dl 73-2021)
3.003
Agenzia delle dogane
Depuracque servizi
Contributo su accise gasolio autotrasporto
27.347
Agenzia delle entrate
Depuracque servizi
Credito d'imposta ricerca e sviluppo 2020
15.679
Gestore dei servizi energetici – Gse spa
Depuracque servizi
Contributo impianti fotovoltaici
63.213
Agenzia delle entrate
Ecoprogetto
Credito di sanificazione Dpi (art 32 Dl 73-2021)
11.771
Ministero dello sviluppo economico
Ecoprogetto
Agevolazione tariffaria alle imprese a forte consumo energia art. 3 dm Mise 21.12.2017
189.349
Agenzia delle dogane
Ecoprogetto
Contributo su accise gasolio forza motrice
123.562
totale Gruppo Veritas
11.605.178
Gli importi sono riportati in unità di euro.
Veritas spa bilancio 2021411
49. Eventi successivi
Partecipazioni e acquisizioni rami d’azienda
In data 28 aprile 2022 è stato stipulato l’atto di acquisto del ramo di azienda da parte della capogruppo per la gestione della piattaforma di stoccaggio preliminare in area 23 ettari da Sifa scpa. Il corrispettivo dell’acquisizione è pari a k€ 910 da conguagliare con i valori contabili effettivi del debito verso il personale presente nel ramo di azienda alla data del 30 aprile 2022.
È in corso l’iter approvativo riguardante l’aggregazione tra Ecoprogetto ed Eco-ricicli, che dovrebbe concludersi con l’effettiva fusione tra le due società entro fine esercizio 2022.
Sono inoltre in corso le trattative per l’acquisizione della partecipazione di controllo della collegata Veritas Conegliano da parte della capogruppo, così come inizialmente previsto nel project financing a base della costituzione della società.
A dicembre 2020 i lavori di urbanizzazione primaria e secondaria dell’area “ex Alcoa – comparto A” da parte del Consorzio per la bonifica e la riconversione produttiva Fusina, che hanno scontato diversi ritardi, anche a seguito del periodo di emergenza sanitaria, risultavano pressoché ultimati. A inizio febbraio 2021 il collaudatore per le aree a scomputo (aree adibite a verde e a parcheggio) individuato dal Comune ha completato e depositato il certificato di collaudo tecnico amministrativo presso l’ufficio comunale preposto.
A fine 2021 è stato sottoscritto tra le parti contratto di cessione immobiliare e di costituzione di servitù a favore del Comune di Venezia. Le aree di pertinenza comunale stanno per essere riconsegnate.
Si ritiene che il processo di liquidazione in senso stretto si realizzerà nell’anno 2022, e porterà alla redazione, nel medesimo periodo, del bilancio finale e del piano di riparto ai consorziati.
Emergenza sanitaria covid-19, crisi energetica e guerra in Ucraina
L’emergenza sanitaria derivante dalla pandemia da covid-19 si è formalmente conclusa, da parte del Governo italiano, in data 30 aprile 2022, anche se rimangono in vigore alcune forme minimali di restrizioni.
Gli effetti sull’economia invece rimangono, in particolar modo con riferimento all’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia elettrica e del gas.
Inoltre la guerra tra Russia e Ucraina iniziata a febbraio 2022 sta accentuando la crisi energetica già iniziata con l’emergenza sanitaria, tra cui uno degli effetti più evidenti è stato il considerevole aumento dei prezzi dei combustibili, carburanti compresi.
Su questo punto il Gruppo sta avviando un graduale passaggio alla mobilità elettrica e all’utilizzo di mezzi con alimentazione alternativa quali il biometano.
L’esercizio 2022 pertanto sarà caratterizzato dalle incertezze derivanti dell’aumento dei costi delle materie energetiche, in considerazione che tali incrementi potrebbero non trovare completa corrispondenza in altrettanti aumenti tariffari.
Regolazione e tariffazione idrica
È in corso di approvazione da parte del Consiglio di bacino laguna di Venezia l’aggiornamento delle tariffe per il biennio 2022-2023 all’interno del quadriennio regolatorio 2020-2023 così come previsto dal metodo Mti-3.
In merito alla componente di conguaglio derivante dall’energia elettrica il prezzo medio riconosciuto da Arera è più basso rispetto a quello sostenuto dalla società e pertanto allo stato attuale sembra non esserci il completo recupero dei maggiori costi sostenuti, anche se, da parte di Arera stessa, a seguito di un ricorso da parte di un gestore del servizio idrico, è in corso una
Veritas spa bilancio 2021412
revisione della metodologia di calcolo del conguaglio.
Veritas spa bilancio 2021413
Regolazione e tariffazione rifiuti
Nell’aprile 2022 il Consiglio di bacino Venezia ambiente ha validato i Pef 2022-2025 per i 34 Comuni gestiti da Veritas elaborati secondo il nuovo metodo tariffario Mtr-2, mentre sono in corso di approvazione da parte dei Comuni la presa atto di tali Pef e l’adozione della manovra tariffaria Tari o Tarip per il 2022.
Sono invece in corso le valutazioni in merito all’applicazione del nuovo metodo agli impianti di trattamento e smaltimento, e in particolar modo per la discarica di Jesolo, soprattutto in considerazione che il metodo presenta numerosi elementi di incompatibilità rispetto alla specificità proprie di tali impianti.
Inoltre con delibera 18 gennaio 2022 n.15/2022/R/rif Arera ha introdotto la regolazione della qualità per il servizio ambientale, la quale comporterà importanti ricadute organizzative sul servizio.
Gestione operativa
Nel 2022 è stato avviato il passaggio al sistema a misurazione puntuale del servizio rifiuti anche per il Comune di Cona, con il conseguente passaggio alla tariffa puntuale Tarip da parte della capogruppo.
Inoltre a partire da luglio 2022 verrà avviata da parte della capogruppo la gestione del servizio cimiteriale anche per il Comune di Dolo, mediante un affidamento in house con durata di 5 anni.
Contenziosi
In merito al contenzioso aperto con la Corte dei Conti in tema di riversamento al Comune di Venezia delle riscossione effettuate da Veritas, in quanto agente contabile, del canone previsto dalle legge 206/1995 e delle concessioni cimiteriali per gli anni 2012-2015, nel giudizio di appello la Corte dei Conti di Roma a marzo del 2022 si è espressa stralciando dal giudizio gli importi da riversare precedenti al 1 gennaio 2012, assolvendo Veritas per quanto riguarda l’anno 2015, mentre ha ordinato il pagamento degli importi riscossi e non ancora riversati per gli anni 2012-2014 comprensivi degli interessi di mora.
Lo stralcio degli importi antecedenti al 1° gennaio 2012 ha permesso di poter rilevare, già nell’esercizio 2021, una sopravvenienza attiva finanziaria di k€ 2.287 relativa alla riduzione del fondo rischi per il pagamento degli interessi di mora stanziato negli esercizi precedenti.
Normativa pubblica
A marzo 2022 l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha attribuito a Veritas il Rating di Legalità attribuendo il punteggio massimo previsto di tre stelle. Il rating di legalità è un indicatore sintetico che certifica l’affidabilità, la reputazione, la serietà e l’etica di Veritas.
Sono in corso di definizione le specifiche tecniche in merito alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici (dlgs 148/2018); la capogruppo, essendo una stazione appaltante ai sensi del Codice degli appalti (dlgs 50/2016), avrà l’obbligo di dover ricevere le fatture elettroniche secondo lo specifico tracciato previsto nell’ambito europeo in tema di appalti, similmente a qualsiasi altra pubblica amministrazione.
Veritas spa bilancio 2021414
2.7.1 Relazione della società di revisione
2.7Relazioni
Veritas spa bilancio 2021415
Veritas spa bilancio 2021416
Veritas spa bilancio 2021417
Veritas spa bilancio 2021418
Veritas spa bilancio 2021419
